RITARDO NON CONCESSO


Questo argomento contiene 1 risposta, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Flavia Imperi Flavia Imperi 9 anni, 6 mesi fa.

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  • #11927

    Luchiastro
    Partecipante

    Quei duecento euro non li avevo guadagnati da me, mi erano stati regalati. Li avevo deposti accuratamente sul comodino di fianco al mio letto – il computer accesso su un sito di escort.

    Sgranai gli occhi: l’annuncio di Francesca! Compariva e scompariva, delle volte con il nome di Arianna. Viso da immaginare, seno abbondante, capelli castani lunghi, fianchi curveggianti, gambe incerte. E una precisazione: niente giochini di ruolo per feticisti.

    Francesca quando faceva sesso anche per voglia, Arianna nei momenti esclusivi di necessità di denaro, questo mi immaginavo tra me e me. 

    L’avevo contattata circa tre mesi prima, a dire il vero, ma solo ora mi ricordavo di non aver ottenuto nessuna risposta.

    In quell’istante ricevetti un messaggio dalla mia fidanzata: Ricordati di stasera, dobbiamo andare a cena da Patrizio. Si, certo, quel tizio lo nominava di continuo!

    Accesi la mail, solo una nuova: Ciao caro, grazie dei complimenti, chiamami, così fissiamo un incontro il prima possibile, stanotte stessa, Francesca.

    Controllai l’ora della mail: 19.38, il messaggio della mia ragazza, 19.39. Non sopporto le persone poco puntuali, un minuto di ritardo non consentito, cara. Lo so, non ci vedevamo da una settimana, ma stavo già componendo il numero di Francesca.

    Era libera alle 22.00.

     

    Ma come fanno certi uomini ad andare con le donne con le quali vanno tutti? 

    Se fossi un uomo io invece proverei quest’esperienza. Dev’essere formativa.

    Rammentavo una discussione di due mie amiche su ciò che stavo per fare.

     

    Uscii, indossando un cappotto che faceva tanto generale delle SS. Solo alle 22.30 lei mi aprì il portone.

    Si è vestita proprio come le avevo chiesto, gonna lunga. Il suo volto finalmente rivelato. Non pensare a troppe cose. Le due ore erano trascorse piacevolmente, anche grazie a questo genere di piccoli pensieri.

    Le consegnai i duecento euro pattuiti: “Ciao Francesca”.

    Lei mi guardò timidamente: “Lo so che avevamo stabilito quella cifra, ma se ti sei trovato bene e vuoi aggiungere qualcos’altro…”. Me lo propose con un’aria alla quale era difficile dare una risposta negativa. Ma avevo solo cinque euro in tasca.

    “Devo correre a casa, sono venuto a piedi, ma non abito lontano. Tornerò”.

    “Non ho altri clienti per stasera, se vuoi vengo anch’io”. Si stava rivestendo con abiti più comodi.

    Accettai volentieri. A metà cammino la presi per mano e iniziammo ad aumentare l’andatura. Adesso correvamo nella notte, il nostro fiato si disperdeva nel gelo.

    “Preferisco aspettare qui, non vorrei ci fosse qualche ragazza dentro”.

    Desideravo convincerla a salire da me, ma non si mosse di un passo.

    Giunto velocemente in stanza, presi cinquanta euro, questa volta soldi miei.”Ecco, Francesca”.

    “Arianna, adesso mi chiamo Arianna”, mi corresse. E fuggì nella notte.

    Il display del cellulare segnava un messaggio della mia ragazza: Ma che ti è successo? Proprio stasera che mi sono messa la gonna lunga… poi alla cena ho portato Giulia. Lo so che non ti piace Patrizio!  

    • Questo argomento è stato modificato 9 anni, 6 mesi fa da  Luchiastro.
    • Questo argomento è stato modificato 9 anni, 6 mesi fa da  Luchiastro.
    #12052
    Flavia Imperi
    Flavia Imperi
    Partecipante

    Ciao Luchiastro!

    Devo confessare di non essere riuscita a seguire bene il susseguirsi degli eventi della storia, diversi punti mi rimangono oscuri. Apri la storia puntando il faro sui soldi che gli sono stati regalati, sottolineandolo anche nel finale con i 50 euro, ma non si capisce che importanza abbia questo nell’economia della storia.
    L’evento centrale, l’incontro con la escort, è appena accennato e quasi non si nota.
    Un’altro punto importante sono i dialoghi: mancano i segni d’interpunzione e non si capisce chi parla.
    Simpatica l’idea della escort con due nomi, e il finale un po’ “assurdo” con il messaggio della fidanzata, che dà un tocco umoristico a tutta la vicenda e spiega il titolo e l’interpretazione del tema.
    Nel complesso un racconto piacevole ma che non scorre in modo fluido.
    A rileggerci!

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