Solo nella notte


Questo argomento contiene 2 risposte, ha 3 partecipanti, ed è stato aggiornato da Angelo Frascella Angelo Frascella 9 anni, 6 mesi fa.

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  • #11970

    Fernando Nappo
    Partecipante

    Solo nella notte

    di Fernando Nappo

    Quando riapro gli occhi mi ritrovo a testa in giù. Il parabrezza è in mille pezzi e nonostante i rumori mi giungano attutiti percepisco il clacson che suona incessantemente. La testa mi fa male, la vista è annebbiata. Allungo una mano: le dita scivolano su di una sostanza vischiosa. Credo sia il mio sangue, ma è buio e non riesco a vedere bene.
    — Sopravviverai — dice una voce.
    Mi volto di scatto e di fianco a me, anch’essa a testa in giù, intravvedo una figura dagli occhi di fuoco.
    — E tu chi cazzo sei? — La voce mi esce stridula. Ero solo in macchina fino a un attimo prima dell’incidente.
    — Sei un po’ lento a capire — dice la figura.
    Un dubbio mi sfiora, ma… no, non è possibile. Certe cose non succedono nella realtà.
    La figura indica attraverso il parabrezza. — Guarda.
    Alla fioca luce dei lampioni metto a fuoco l’altra macchina, riversa su di un fianco; un faro è ancora acceso. Lì vicino, il corpo di una donna.
    — E’ morta? — chiedo.
    — Sì. E l’hai uccisa tu.
    — Ommioddio! — Nascondo il viso fra le mani.
    — Lascia stare Dio — mi dice la figura. — Non potrà aiutarti a uscire dal guaio in cui ti sei cacciato.
    — Quale guaio? — chiedo.
    — Lei era un angelo, un’anima pura, delicata. Non hai idea di quanto mi sia costato corromperla, di cosa ho dovuto prometterle per portarla a me, né puoi immaginare la soddisfazione che mi ha dato raggiungere quel risultato. Ma tu l’hai uccisa prima che io potessi onorare la mia parte del contratto e ora non potrò più reclamarne la proprietà.
    Gli occhi mi si inumidiscono. Credo di aver capito a chi dovrò la mia anima quando verrà il mio turno.
    — Non hai capito proprio nulla, invece — dice la figura. — La tua sola anima non basta per pareggiare i conti . L’anima corrotta di un angelo vale molto, molto di più dell’anima di un solo uomo.
    Non so cosa ribattere, non mi ci raccapezzo più tra angeli, contratti e anime dannate.
    Piango.
    Mi passo le mani sugli occhi e li riapro. Ora sono all’esterno della macchina, in piedi. Non ho più dolori, la vista e l’udito hanno ripreso a funzionare perfettamente. L’automobile è sulla carreggiata, senza alcun danno.
    Un prurito all’altezza delle scapole mi scuote dai miei pensieri, è come se qualcosa stesse crescendo sotto la mia pelle. Non è doloroso, né particolarmente fastidioso, ma la sensazione è strana, come se non stesse accadendo a me.
    Lungo la schiena i vestiti si tendono, si lacerano e un paio di ali nere si dispiegano dalle mie spalle.
    — Benvenuto nelle fila dell’armata di Lucifero — dice la figura.
    Riprendo a piangere.
    — Ti ci abituerai — dice Lucifero. — in breve le vestigia umane ti abbandoneranno. Sarai un buon servitore.

    Riparto a razzo e mi allontano il più in fretta possibile.
    Mi sento confuso. Forse ho solo sognato, chessò, una specie di colpo di sonno. E forse non c’è stato alcun incidente. In fondo nel retrovisore non vedo macchine né donne a terra.
    Mi rilasso un po’, accendo una sigaretta: adoro guidare di notte.
    Se solo non fosse per quel prurito dietro le scapole.

    #12016
    Monica Patrizi
    Monica Patrizi
    Partecipante

    Bello anche questo racconto letto, sono già in crisi per la classifica, fin qui mi piacciono tutti! Lo trovo geniale (e malefico), scritto molto bene, la storia e le parole scivolano sotto gli occhi rapidamente, la suspence è nell’aria. Mi piace il dettaglio della sigaretta accesa, trovo l’immagine assolutamente “umana”, terrena, proprio a sottolineare il passaggio da uno stato all’altro. L’unica cosa su cui potrei appigliarmi, giusto per dire qualcosa di critico, è che avrei approfondito di più l’anima, i valori del personaggio principale, che appare un po’ spaesato e poco descritto psicologicamente nel piombargli addosso degli eventi. Comunque è un racconto notevole, complimenti!

    #12028
    Angelo Frascella
    Angelo Frascella
    Partecipante

    Ciao Fernando.

    Non so perché ma l’incidente stradale è uno dei temi più frequenti dei racconti proposti nelle varie edizioni di MC. In questo caso l’evento è declinato in chiave fantastica e risulta coerente col tema proposto. Da un punto di vista stilistico non ho particolari commenti: il racconto è scritto bene. Mi convince un po’ meno l’atmosfera e l’impatto emotivo. Seppure la situazione di partenza sia drammatica e ciò che accade risulti davvero incredibile, non passa molto dell’insieme di paura, dolore, sorpresa che il protagonista dovrebbe provare. Ho, inoltre, qualche dubbio sul finale: mi sarebbe piaciuto di più che il protagonista volasse via come diavolo, lasciando in terra le proprie spoglie umane. Invece così sembra quasi che Lucifero abbia il potere di rimettere tutto a posto. Ma allora perché avrebbe perso la vita della ragazza? In ogni caso, non è una cattiva prova e il racconto è piacevole. Suggerirei solo di lavorarci un po’ su per rafforzarne i punti deboli.

    A rileggerci
    Angelo

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