Sosio edition – L'anello più importante


Home Arena Laboratorio di Scrittura dell’Antico Sessione di ottobre Sosio edition – L'anello più importante

Questo argomento contiene 8 risposte, ha 5 partecipanti, ed è stato aggiornato da Andrea Partiti Andrea Partiti 9 anni, 6 mesi fa.

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  • #11635
    Andrea Partiti
    Andrea Partiti
    Partecipante

    Entrai nella stanza e mi sedetti al tavolo. Di fronte a me stesso.
    Non era come uno specchio, i capelli erano sbagliati, pettinati dall’altro lato, così come la cicatrice bianca sulla fronte.
    L’Altro Me, sorridendo, mi salutò:
    – Ciao.
    – Ciao. – Anche l’inflessione era identica.
    – Ho fatto spegnere tutti i sistemi di monitoraggio, siamo isolati.
    – Lo so. Ti aspettavo da quasi un giorno. Iniziavo a preoccuparmi, verrò riportato nel mio universo fra poche ore!
    – L’attivazione della Bolla non è prevista per un’altra settimana. Ero via dalla base per… insomma, se è come dici dovresti saperlo, avrai già vissuto la stessa esperienza!
    – Sì, quasi esattamente, compresa questa visita inattesa. Mi hanno prelevato senza spiegazioni, caricato su un jet militare e trascinato in laboratorio.
    – Poi ti hanno preso dei campioni per controllare che fossi davvero tu?
    – Già, non è stato piacevole. – L’Altro Me aveva ancora sul collo un grosso cerotto identico al mio.
    Era surreale, ma affascinante.
    – Hai detto che avresti spiegato solo a me, in privato, perché sei qui. – E i miei capi sono davvero inferociti per questo, aggiunsi mentalmente.
    – Esatto. Parlare ad altri potrebbe rendere instabile l’esperimento. Qualsiasi interferenza avrebbe ripercussioni imprevedibili sulle prossime iterazioni.
    – Iterazioni? Pensavo fossi tornato per avvertirci di un pericolo. “La Bolla esploderà, collasserà gli universi, il tempo scorrerà al contrario”, cose del genere. O peggio.
    – Oh, no… – L’Altro Me rise di gusto. – È molto più semplice.
    Alzai un sopracciglio e la mia copia capì al volo che la invitavo a continuare.
    – Ogni volta che una Bolla con il suo contenuto si muove nel Tempo, si crea un nuovo universo in cui il passato è stato alterato dal suo arrivo.
    – Lo so, ovviamente.
    – Lasciami spiegare. Quello che non ti hanno ancora detto è che lo scopo principale della missione è quello di misurare la Costante Temporale. Il massimo numero di universi paralleli che è possibile generare contemporaneamente, un salto dopo l’altro. Hanno provato con oggetti inanimati, ma gli universi collassavano istantaneamente. Per questo serviva un volontario che rendesse diverso ogni salto con la sua presenza.
    – Noi? E perché non me l’hanno spiegato?
    – Non hanno ancora messo a punto il piano, è questione di giorni. L’esperimento è finanziato dall’esercito, non possono dichiarare le vere motivazioni. Per questo sono tornato qualche giorno prima che tu riceva le istruzioni ufficiali.
    – Cosa devo fare?
    L’Altro Me estrasse dalla tasca un foglio e lo spiegò sul tavolo. – Questo è il mio numero nella catena di viaggio. Aggiungi uno e portalo con te. Puoi usare questo foglio o ricopiarlo. Ma non commettere errori!
    – Wow, è un numero… notevole! – La pagina era fitta di cifre.
    – Prima non avrei mai creduto che il Googol fosse un ordine di grandezza utile!
    – Non sarebbe più pratico usare un contatore elettronico?
    – I nostri predecessori non hanno trovato una memoria che sopravviva alla Bolla, ma provate pure. Purché ti porti anche il foglio!
    – Alla fine cosa succederà?
    – La Bolla manderà uno di noi in un universo già visitato, consegnerà il suo foglio con il risultato e da lì ricominceranno (o meglio, ricominceremo) la serie di salti per trasmetterlo in ognuno degli universi creati. Oppure qualcuno rifiuterà di partire, prima che si chiuda il ciclo. Magari proprio tu.
    – Ma certo che partirò! Sono il primo viaggiatore temporale!
    – Proprio quel che ho detto anch’io!
    – Ci rivedremo al prossimo giro, col risultato, quindi.
    L’Altro Me sorrise, come se tutto gli fosse già chiaro.

    #11637
    Andrea Partiti
    Andrea Partiti
    Partecipante

    Modifiche fatte rispetto al racconto in gara:

    – ho aggiunto più dettagli su cosa succede, anche se è complicato giustificare l’infodump usando un personaggio che parla a se stesso e che quindi presumibilmente non ha moltissimo da spiegare.

    – ho esplicitato che sono in privato, e la copia del protagonista si fida perché lui stesso ha controllato di essere in privato quando si è trovato in quella stanza a ruoli inversi.

    L’ispirazione per il racconto (per togliere di mezzo il gioco di trovarla, essendo un tema molto molto usato) è Seven Days per quanto riguarda il meccanismo dei salti; e il computer quantistico della Neanderthal Parallax di Sawyer per quanto riguarda gli universi paralleli limitati.

    #11640
    Spartaco
    Spartaco
    Keymaster

    Ciao e benvenuto nel Laboratorio.
    Sfrutta al meglio questa opportunità, non capita tutti i giorni di potersi confrontare senza nessuna animosità. Qui avete un fine comune: rendere i vostri racconti unici, quasi perfetti.
    Sotto con il lavoro, non tenetevi nulla dentro, criticate, perché dalle critiche nascono buone idee. Ricordatevi che per il “bravo” ci sono quelli fuori; gli amici che magari non leggono nemmeno i vostri lavori, ma un complimento non gli costa nulla. Non abbiate paura di dire la vostra e vedrete che alla fine ne uscirete tutti più forti.
    Ricordatevi di accumulare le richieste di Grazia e alla fine di convocarmi.
    Buon lavoro!

    #11650
    Flavia Imperi
    Flavia Imperi
    Partecipante

    Ciao Andrea!
    Allora, il racconto è interessante, ma forse non ho capito bene quello che sta succedendo. Perché l’Altro sé ha raggiunto il protagonista poco prima che gli spiegassero lo scopo della missione? E questo fatto del contatore, cosa comporta, che conseguenze ha? Adoro i viaggi nel tempo, ma non conosco le ambientazioni che hai citato, quindi forse mi mancano dei passaggi non so!
    Un consiglio che ti do, magari, è di mettere l’accento su uno degli elementi presenti: il conflitto fra lui/loro e l’esercito, le conseguenze del contatore, o l’anello della catena che da il titolo alla storia – sarebbe il protagonista, no? – o sulla rivelazione che lui sarebbe il primo viaggiatore nel tempo, che mentre leggevo non mi è arrivata con l’impatto che forse avrebbe potuto avere.
    Insomma, qual’è l’emozione o l’effetto che vorresti suscitare con questo racconto? Cosa vuoi comunicare? Penso manchi poco, a questo tuo racconto, per fare un salto qualitativo e diventare un ottimo racconto, perché tutto il resto a mio avviso c’è.

    #11655
    Angela Catalini
    Angela Catalini
    Partecipante

    Ciao Andrea, racconto interessante e originale.

    INCIPIT = Il racconto inizia senza nessuna premessa, durante il dialogo comincia ad affiorare qualche dettaglio che fa pensare a un racconto fantasy o di fantascienza. La sensazione che ho come lettore è di confusione perché non so nulla né ho dettagli a cui fare riferimento e devo continuare a leggere se voglio uscire dal buio.
    Secondo me questa è una cosa che non andrebbe mai fatta, in qualche modo il lettore deve essere messo a conoscenza delle intenzioni dell’autore senza andare a tentoni. A volte basta davvero poco, per esempio due parole sull’ambiente introducendo un macchinario futuristico che ci pone immediatamente sulla giusta strada. Poi, con il dialogo, la storia prende vita.

    DIALOGHI:
    – Lo so. Ti aspettavo da quasi un giorno. Iniziavo a preoccuparmi, verrò riportato nel mio universo fra poche ore!
    Il dialogo è serrato e ammetto di essermi persa. Chi dei due pronuncia questa frase? Per aiutare il lettore ad orientarsi, secondo me avresti potuto inserire dettagli come fai successivamente (“aveva ancora sul collo lo stesso cerotto identico al mio”).

    “L’Altro Me estrasse dalla tasca un foglio e lo spiegò sul tavolo”. Ecco, ho riportato questo periodo per fare un altro appunto al testo. Nei dialoghi, soprattutto così serrati, servono punti di riferimento come questi, altrimenti il lettore si perde nel botta e risposta.

    “Alzai un sopracciglio e la mia copia capì al volo che la invitavo a continuare” ecco, questa è un’immagine visiva che mi piace molto. Non tutti gli autori riescono a materializzare l’oggetto della narrazione usando un solo dettaglio come hai fatto tu.

    Mi piace molto la definizione “surreale ma affascinante”. Non ci spieghi moltissimo, ma trovo che quei due aggettivi siano più che sufficienti per delineare tutto ciò che al lettore interessa sapere.

    CONCLUSIONI: Ottima l’idea di un altro TE, l’ho trovata interessante e originale. Mi piacciono molto i dettagli che introduci nel testo, descrizioni minimali in grado di trasmettere tanto al lettore, comprese immagini vivide. Ho sofferto il dialogo serrato che mi fa perdere l’orientamento. Non ho capito cosa sia Googol. Testo che andrebbe arricchito, ma è comunque buono a mio avviso.

    #11656
    Andrea Partiti
    Andrea Partiti
    Partecipante

    Grazie!

    Alla luce dei commenti, sto considerando la possibilità di riscrivere tutta la prima parte da zero, magari spostandola in un altro luogo più identificabile, perché non credo di poter cambiare la sensazione problematica della “mancanza di appigli” solo modificandola.

    Ci medito su e preparo il prossimo edit!

    (Il googol è solo un numero molto grande, viene citato spesso come esempio di una quantità così grande da essere raramente utile, googol su wikipedia, per questo mi sembrava simpatico che potesse essere utile, invece, in questo esperimento!)

    #11717

    Alexandra Fischer
    Partecipante

    Ciao Andrea Partiti,

    il racconto è molto ben scritto, i dialoghi aiutano il lettore a entrare da subito nella vicenda. Si capisce che il protagonista sta parlando con l’Altro Se Stesso. Il tema trattato, quello dei viaggi temporali, è affascinante, e le spiegazioni sulle tue fonti ispirative lo rendono ancora più godibile. Il foglio è il particolare più avvincente, perché da l’idea della ricerca e incuriosisce. Chissà cosa troverà il primo viaggiatore umano negli universi che visiterà. Notevole anche l’idea della Bolla. Lo vedo come il punto di partenza anche per un romanzo.

    Chiedo la grazia per Andrea Partiti

    #11808
    Angela Catalini
    Angela Catalini
    Partecipante

    Mi unisco ad Alexandra e…

    CHIEDO LA GRAZIA PER ANDREA!

    #11871
    Andrea Partiti
    Andrea Partiti
    Partecipante

    (Vorrei ritirarmi, per questo mese, non sono contento delle riscritture e preferisco mettere tutto nel cassetto fino a data da stabilirsi. Mi piace la mia ciambella, ma proprio non riesco a renderla toroidale in questo momento!)

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