Effetto Droste (Antologia Digitale)
NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di tremila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera, dal lavoro. Pura potenza, insomma.
Eccoci all’Antologia Digitale con i dodici finalisti della MARIA ELISA ALOISI EDITION con MARIA ELISA ALOISI come guest star. Chiamati a esprimersi sul difficile tema EFFETTO DROSTE gli autori e le autrici di MC si sono esibiti nel consueto spettacolo caratterizzato dalla varietà di approcci, scopriamoli attraverso le posizioni finali conquistate dai finalisti nei quattro gruppi di qualificazione.
Gruppo ARGO conquistato dal delicato Tratti di matita in cui Debora Dolci ci “tratteggia” con il suo stile pieno di delicatezza e sensibilità il rapporto di un padre con il figlio capace di comunicare attraverso i disegni. Al secondo e al terzo posto ecco, invece, due racconti sul lutto con Speak to me di David Galligani in cui un uomo continua a cercare la propria amata ormai perduta e con Si concentri in cui Andrea Lauro ci accompagna nella mente di un padre macchiatosi del più tragico degli errori.
Passiamo al gruppo EVA in cui Emiliano Maramonte torna a primeggiare con il suo Se stai per leggere questa storia, è tutto sbagliato incentrato su riti oscuri e odio coniugale. Riti oscuri che sono ben presenti anche nel secondo classificato del gruppo: Ne resterà soltanto uno di Michael Dag Scattina mentre al terzo posto ecco l’accorata lettera di una madre non madre in Lettera da una madre mai nata di Read_Only Morena.
Ed eccoci al gruppo ARIAL in cui Giuliano Cannoletta ha fatto il vuoto con i disagi esistenziali legati alla riproduzione perfetta dell’imperfetto da parte del suo protagonista in Imperfezioni. Davide Mannucci, secondo, ha invece affrontato la difficoltà della follia in Lascia perdere e sopporta mentre Agostino Langellotti con Sono solo nel buio? si è cimentato nell’effetto droste applicato all’arte applicata all’incubo.
Infine, il gruppo SIRIO ha visto il dominio della particolare seduta psichiatrica immaginata da Matteo Mantoani nel suo La Prima Seduta. Secondo posto per i mondi di Laura Brunelli che in Buchi neri si rispecchiano gli uni negli altri mentre al terzo ecco una particolare versione del genere zombie a opera di Alessandro Canella con Il corpo di Anna.
Buona lettura a tutti!
Maurizio Bertino