Lasciami andare (ANTOLOGIA DIGITALE)
NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di quattromila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera, dal lavoro. Pura potenza, insomma.
Anche la seconda tappa della decima era è compiuta. Il tema da affrontare era LASCIAMI ANDARE e devo
dire che ha prodotto racconti di ottima qualità e con declinazioni diverse, in alcuni casi davvero originali. La qualità è alta anche e soprattutto considerato il tempo a disposizione e il limite di caratteri – 4000 in questo caso – da rispettare.
Diamo adesso una piccola e breve occhiata ai dodici finalisti che compongono questa antologia.
Il tema, come detto, offriva la possibilità di spaziare su diversi generi e infatti il risultato non ha deluso le aspettative, anche quando le declinazioni sembravano vertere su gli stessi argomenti. Succede nei quattro racconti che affrontano il tema dei figli. In Come se fosse facile c’è il tempo che passa e la difficoltà ad accettare i primi passi mossi dai figli mentre negli altri tre ci si trova davanti un argomento che fa paura solo a pensarlo: la morte di un figlio. In Na-na-no, lo struggente sogno reale di un padre taglia l’anima in due, mentre in Veglia si assiste al drammatico ma nascosto addio di un ragazzo ai genitori. Don’t say a prayer for me now è lo scontro generazionale tra padre e figlia tra indifferenza, bisogni nascosti e frecciatine in una quotidianità ricorrente ma sempre unica.
C’è poi chi ha deciso di adattare il tema a un argomento purtroppo sempre attuale: la violenza, molto
spesso domestica o quantomeno nascosta nel mondo delle proprie mura.
Non ti lascio andare ci presenta la follia travestita da bisogno della presenza dell’altro ma…a proprio modo, mentre in Celso e Pausa pranzo si toccano corde delicate ma in modo a volte quasi poetico, nonostante la violenza sempre presente.
Non possono mancare gli animali in questa antologia ed ecco che Ancora qui? ci offre la storia di
un’amicizia forte anche se breve e nascosta. Mi vivi dentro invece fa una promessa al protagonista ma
anche a chi legge.
Ci spostiamo su una declinazione tutta dedicata alla fantascienza quando ci imbattiamo in AXA, una
delicata e intensa pennellata nell’universo.
Rimaniamo su frequenze simili con L’infanticida in cui un salto nel tempo (con delitto) potrebbe non
essere la cosa peggiore.
Infine, con Operazione Barbagianni, crediamo di restare nel campo della fantascienza anche se
pensavamo di affrontare un giallo, ma chi lo sa?
Non lasciamo andare la lettura di questi 12 meravigliosi piccoli capolavori e sapremo tutto.
Grazie ancora agli autori per avermi regalato una settimana piena di belle letture
Davide Mannucci