La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
- angelo.frascella
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La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Ugo percorreva i corridoi fra gli stand, senza soffermarsi. Poche novità quell’anno: peli di uomo delle nevi tibetano, cuccioli di drago cinese e un po’ di foto del Grande Gigante Gentile.
Doveva ammettere che il Pesce dal Volto Umano, esposto presso lo stand di Lampedusa, lo aveva scosso. Forse avrebbe dovuto portare quello al discorso di chiusura, ma la polemica con la Tunisia sulla nazionalità di attribuzione della creatura non si era ancora spenta.
Lanciò un’occhiata alla borsa che teneva a tracolla: per una volta, l’Italia non avrebbe sfigurato.
La delegata Spagnola era sola al tavolo del rinfresco. Le si avvicinò e le sfiorò un braccio.
“Hola, Flor. Anche quest’anno la Spagna assiste al Saluto dei Sette Grandi, senza poterne fare parte?”
“Anche quest’anno l’Italia partecipa senza meritarlo?”
“Flo, lo sai che non avete mai avuto Mostri di rilievo. Eravate lì dentro solo per il Re delle Aringhe e il suo posto non è fra i sette Grandi Mostri del Mondo, ma sul bancone del pesce.”
L’altra rise, poi ribatté: “Voi ci avete scalzati con Maggie, il clone sconosciuto di Nessie. Tra l’altro, li ho visti entrambi da vicino: il mostro di Loch Ness è molto più spaventoso di quello del lago Maggiore.”
“Quest’anno vi stupirò. Persino i Giapponesi vorranno scambiare il loro Godzilla con la nostra creatura.”
“Che sarebbe? Il mostro di Garda?”
“Seguimi” disse lui e si diresse verso il bagno. Quando furono dentro, estrasse dalla borsa un barattolo pieno di fumo bianco.
Lei lo guardò interrogativa.
“Nebbia senziente” spiegò lui, “dalla Pianura Padana. È addestrata. Se volessi, ti entrerebbe nel naso, facendoti perdere i sensi.”
Avvicinò il barattolo al volto di lei. La nebbia si condensò in alcuni punti e diradò in altri assumendo le sembianze della donna.
Con un urletto, Flor saltò all’indietro.
Lui sorrise soddisfatto.
Ugo sedeva sul palco. I giapponesi avevano presentato uno dei loro kaijū e gli americani Bigfoot. Stava per parlare Jack, per l’UK. Come al solito, avrebbe magnificato Nessie. Poi sarebbe stato il turno di Ugo.
Jack esordì dicendo: “Vi porto una novità mostruosa da Londra.”
Ugo rimase senza fiato, mentre Jack mostrava un contenitore pieno di fumo verdastro.
“Nebbia senziente di Londra, capace di avvolgervi e teletrasportarvi.”
“No!” urlò Ugo, alzandosi in piedi, pronto a scagliare la nebbia padana contro il suo avversario, a costo di un incidente internazionale.
Si rese conto troppo tardi di essere stato lento: Jack aveva già aperto il proprio contenitore e il fumo verde stava avvolgendo Ugo.
Bigfoot stava addentando lo spiedino offerto da un turista in cambio di una foto, quando comparve la nebbia verde, lasciando sulla prateria un essere umano con una buffa espressione stupita. Provò a porgergli lo spiedino ma l’altro scrollò la testa, si voltò, lasciando cadere in terra un barattolo pieno di fumo, e si incamminò per chissà dove.
Più tardi l’avrebbe aiutato a ritrovare la strada di casa, si disse Bigfoot, ma ora non poteva lasciar raffreddare quella carne gustosa.
Doveva ammettere che il Pesce dal Volto Umano, esposto presso lo stand di Lampedusa, lo aveva scosso. Forse avrebbe dovuto portare quello al discorso di chiusura, ma la polemica con la Tunisia sulla nazionalità di attribuzione della creatura non si era ancora spenta.
Lanciò un’occhiata alla borsa che teneva a tracolla: per una volta, l’Italia non avrebbe sfigurato.
La delegata Spagnola era sola al tavolo del rinfresco. Le si avvicinò e le sfiorò un braccio.
“Hola, Flor. Anche quest’anno la Spagna assiste al Saluto dei Sette Grandi, senza poterne fare parte?”
“Anche quest’anno l’Italia partecipa senza meritarlo?”
“Flo, lo sai che non avete mai avuto Mostri di rilievo. Eravate lì dentro solo per il Re delle Aringhe e il suo posto non è fra i sette Grandi Mostri del Mondo, ma sul bancone del pesce.”
L’altra rise, poi ribatté: “Voi ci avete scalzati con Maggie, il clone sconosciuto di Nessie. Tra l’altro, li ho visti entrambi da vicino: il mostro di Loch Ness è molto più spaventoso di quello del lago Maggiore.”
“Quest’anno vi stupirò. Persino i Giapponesi vorranno scambiare il loro Godzilla con la nostra creatura.”
“Che sarebbe? Il mostro di Garda?”
“Seguimi” disse lui e si diresse verso il bagno. Quando furono dentro, estrasse dalla borsa un barattolo pieno di fumo bianco.
Lei lo guardò interrogativa.
“Nebbia senziente” spiegò lui, “dalla Pianura Padana. È addestrata. Se volessi, ti entrerebbe nel naso, facendoti perdere i sensi.”
Avvicinò il barattolo al volto di lei. La nebbia si condensò in alcuni punti e diradò in altri assumendo le sembianze della donna.
Con un urletto, Flor saltò all’indietro.
Lui sorrise soddisfatto.
Ugo sedeva sul palco. I giapponesi avevano presentato uno dei loro kaijū e gli americani Bigfoot. Stava per parlare Jack, per l’UK. Come al solito, avrebbe magnificato Nessie. Poi sarebbe stato il turno di Ugo.
Jack esordì dicendo: “Vi porto una novità mostruosa da Londra.”
Ugo rimase senza fiato, mentre Jack mostrava un contenitore pieno di fumo verdastro.
“Nebbia senziente di Londra, capace di avvolgervi e teletrasportarvi.”
“No!” urlò Ugo, alzandosi in piedi, pronto a scagliare la nebbia padana contro il suo avversario, a costo di un incidente internazionale.
Si rese conto troppo tardi di essere stato lento: Jack aveva già aperto il proprio contenitore e il fumo verde stava avvolgendo Ugo.
Bigfoot stava addentando lo spiedino offerto da un turista in cambio di una foto, quando comparve la nebbia verde, lasciando sulla prateria un essere umano con una buffa espressione stupita. Provò a porgergli lo spiedino ma l’altro scrollò la testa, si voltò, lasciando cadere in terra un barattolo pieno di fumo, e si incamminò per chissà dove.
Più tardi l’avrebbe aiutato a ritrovare la strada di casa, si disse Bigfoot, ma ora non poteva lasciar raffreddare quella carne gustosa.
Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella
Ciao Angelo! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa Forlani Edition!
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Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Ciao Angelo,
L'idea della fiera dei mostri è carina e devo ammettere che la nebbia padana senziente fa abbastanza paura. Il fatto che la nebbia londinese sia verde mi sembra invece un dettaglio messo lì più per essere sicuro di rispettare il tema che per altro - forse avresti potuto aggiungere due parole per giustificarne il colore, oppure lasciar perdere e optare per un'interpretazione solo metaforica del "più verde".
Non mi ha convinto molto nemmeno il paragrafo finale, che secondo me aggiunge poco o niente a una trama che poteva essere conclusa già al paragrafo prima.
Sono però difetti minori, nel complesso il racconto è simpatico e godibile.
L'idea della fiera dei mostri è carina e devo ammettere che la nebbia padana senziente fa abbastanza paura. Il fatto che la nebbia londinese sia verde mi sembra invece un dettaglio messo lì più per essere sicuro di rispettare il tema che per altro - forse avresti potuto aggiungere due parole per giustificarne il colore, oppure lasciar perdere e optare per un'interpretazione solo metaforica del "più verde".
Non mi ha convinto molto nemmeno il paragrafo finale, che secondo me aggiunge poco o niente a una trama che poteva essere conclusa già al paragrafo prima.
Sono però difetti minori, nel complesso il racconto è simpatico e godibile.
- angelo.frascella
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Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
viviana.tenga ha scritto:Ciao Angelo,
Non mi ha convinto molto nemmeno il paragrafo finale, che secondo me aggiunge poco o niente a una trama che poteva essere conclusa già al paragrafo prima.
Sono però difetti minori, nel complesso il racconto è simpatico e godibile.
Ciao, Viviana e grazie.
Probabilmente hai ragione sul verde.
Per l'ultimo paragrafo, è una specie di epilogo e in effetti ero indeciso se usarlo: la mia intenzione era che chiarisse il destino di Ugo dopo la scomparsa, ma soprattutto che mostrasse finalmente uno di questi mostri, nella sua condizione di attrazioni turistica per nulla spaventosa.
- raffaele.marra
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Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Le idee ci sono, eccome! La cosa sorprendente è la calma razionale con cui porti il lettore alla scoperta di un mondo in cui la tua fantasia si è scatenata come in un misurato, apollineo rave-party. Questo contrasto tra controllo (soprattutto a livello di stile, di "tono" direi) e picchi di azzardo inventivo ritengo sia una caratteristica insolita e difficile da ottenere. Questa natura fantastica, poi, è in qualche modo legata alla nostra realtà: apprezzo, con amarezza, il riferimento al pesce dal volto umano di Lampedusa. Ciò che lascia un pizzico di perplessità sono alcune piccole forzature nella trama che sembrano dovute alla voglia di assicurarti di essere in tema con il contest. La rivalità tra i paesi partecipanti alla fiera, per esempio. O ancora il colore verde della nebbia londinese (magari fosse stata irlandese, il verde avrebbe avuto più senso!). Comunque si tratta di dettagli. Il giudizio complessivo del racconto è certamente positivo.
- angelo.frascella
- Messaggi: 728
Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Grazie, Raffaele.
Accidenti! L'Irlanda! Come ha fatto a non venirmi in mente!
raffaele.marra ha scritto:O ancora il colore verde della nebbia londinese (magari fosse stata irlandese, il verde avrebbe avuto più senso!).
Accidenti! L'Irlanda! Come ha fatto a non venirmi in mente!
Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Ciao Angelo. A prima parte del racconto è ottima e l'idea della fiera dei mostri è molto carina. Però la seconda parte non mi piace, la trovo troppo blanda. Il cambio di scena ci può stare, però dovrebbe succedere qualcosa di importante ai fini della storia.
Non lo so, si potrebbe scoprire che gli inglesi stanno imbrogliando e non si tratta di teletrasporto, oppure lui potrebbe iniziare a lavorare sul prossimo mostro mischiando la nebbia al bigfoot.
Nel complesso euna buona lettura, ma con un finale spento.
Ciao e alla prossima.
Non lo so, si potrebbe scoprire che gli inglesi stanno imbrogliando e non si tratta di teletrasporto, oppure lui potrebbe iniziare a lavorare sul prossimo mostro mischiando la nebbia al bigfoot.
Nel complesso euna buona lettura, ma con un finale spento.
Ciao e alla prossima.
- giuseppe.gangemi
- Messaggi: 165
Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Ciao angelo,
il tuo racconto è simpaticissimo e mi piace molto. si legge molto bene ed è scritto bene.
La tua nebbia è pericolosa, il tuo protagonista avrebbe potuto usarla come droga dello stupro nei confronti della delegata spagnola quando la porta in bagno.
Non trovo particolari difetti e secondo me va bene già così. l'unico sistema per migliorarlo è allungarlo oltre i 3k caratteri. L'idea è buona e ti potrebbe dare l'opportunità di scrivere vari racconti incentrati su vari mostri. secondo me la tua idea merita molto.
il tuo racconto è simpaticissimo e mi piace molto. si legge molto bene ed è scritto bene.
La tua nebbia è pericolosa, il tuo protagonista avrebbe potuto usarla come droga dello stupro nei confronti della delegata spagnola quando la porta in bagno.
Non trovo particolari difetti e secondo me va bene già così. l'unico sistema per migliorarlo è allungarlo oltre i 3k caratteri. L'idea è buona e ti potrebbe dare l'opportunità di scrivere vari racconti incentrati su vari mostri. secondo me la tua idea merita molto.
- Andreacrux
- Messaggi: 75
Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Ciao Angelo!
Complimenti! Come sempre metti nelle tue storie grande inventiva. Molto carina l'idea con questa presentazione di mostri (in effetti niente affatto cattivi, anche la nebbia verde che potrebbe all'inizio spaventare per il colore è in fondo una simpatica mostruosità).
Per alcuni versi questa carrellata di mostri con il buon Bigfoot mi ha un po' ricordato quelli della Pixar, Monster & Co.
Sicuramente hai cercato il tema nel colore verde della nebbia di Londra, ma secondo me questo ci può stare vista la traccia su cui ti sei cimentato, non la trovo una forzatura.
Anche per me la scena finale rallenta e ammorbidisce un po' troppo la storia ma di certo il tentativo di umanizzare un po' i temuti mostri è riuscito.
Ancora bravo!
Complimenti! Come sempre metti nelle tue storie grande inventiva. Molto carina l'idea con questa presentazione di mostri (in effetti niente affatto cattivi, anche la nebbia verde che potrebbe all'inizio spaventare per il colore è in fondo una simpatica mostruosità).
Per alcuni versi questa carrellata di mostri con il buon Bigfoot mi ha un po' ricordato quelli della Pixar, Monster & Co.
Sicuramente hai cercato il tema nel colore verde della nebbia di Londra, ma secondo me questo ci può stare vista la traccia su cui ti sei cimentato, non la trovo una forzatura.
Anche per me la scena finale rallenta e ammorbidisce un po' troppo la storia ma di certo il tentativo di umanizzare un po' i temuti mostri è riuscito.
Ancora bravo!
Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Concordo sui problemi principali del racconto: il verde della nebbia londinese è messo per rispettare il tema e il finale non aggiunge niente e anzi confonde un pelo. Per il resto, racconto molto godbile e pieno d'inventiva positiva. Apprezzo, nel tuo stile, il riuscire a raccontare mantenendo sempre una prospettiva positiva che non si concede a facili spargimenti di sangue. Per me un pollice tendente all'alto, ma quei problemi sono da risolvere.
- angelo.frascella
- Messaggi: 728
Re: La Fiera delle Fiere - di Angelo Frascella - DAY TWO
Grazie a tutti per i commenti.
Ho modificato il racconto e l'ho postato nel laboratorio. Se avete voglia di venire a fargli visita per dirmi se in questa versione funziona meglio, mi fa piacere
Ho modificato il racconto e l'ho postato nel laboratorio. Se avete voglia di venire a fargli visita per dirmi se in questa versione funziona meglio, mi fa piacere
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