DreamBox: 24 ore per sognare
- maria rosaria
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DreamBox: 24 ore per sognare
DreamBox: 24 ore per sognare
di M.R. Del Ciello
La neve scende lenta al di là del vetro, apro la finestra e inspiro l’aria fredda e pulita. Sembra chiarirmi le idee ma è solo un’illusione. La voce di Sofia continua a chiamarmi dalla stanza accanto: — Allora, muoviti! Sei pronto? Dobbiamo andare.
Io, invece, non faccio che pensare alla mattina appena trascorsa.
— Mi ha fatto chiamare dottor Giusti? — entro nella stanza del direttore e ho già uno strano presentimento.
— Venga, Rossi, si sieda. — Mi guarda con un’insolita aria da cane bastonato. — Volevo dirle che mi dispiace ma, sa come vanno queste cose. C’è la congiuntura sfavorevole, le banche che non ci danno respiro…
— E allora, dottor Giusti? — cerco di tagliar corto che già so dove vuole andare a parare.
— Eh, allora. Lei è una persona intelligente, signor Rossi. Avrà capito che l’unico modo dell’azienda per ripartire è tagliare i costi, aumentare la produttività.
— Continuo a non capire —fingo perché, cacchio, voglio sentirglielo dire, se ha coraggio.
— Insomma, sono mortificato, signor Rossi ma devo licenziarla. È un piano di risanamento voluto dall’alto, se fosse per me…
Faccio un cenno con la mano per finirla lì. Non ho voglia di continuare ad ascoltare. Riesco a mantenere la calma. Anni e anni di yoga a qualcosa sono pur serviti.
O forse no.
Sorrido. Mi alzo lentamente e una volta in piedi estraggo piano la pistola dalla tasca e gliela punto dritta in faccia.
— Giulio! Muoviti! Tra un po’ arrivano Paola e Gianni.
Apro l’armadio e prendo la scatola: DreamBox. Posso cambiare le mie ultime ventiquattrore come più mi piace. Una vacanza speciale per due persone da regalare a Sofia nell’anniversario del nostro matrimonio.
Avrei scambiato la nostra giornata con quella di una coppia di personaggi famosi.
Lo farò oggi. Perché non c'è più tempo.
Basta inserire il piccolo CD nell’home-computer, quello che regola tutti gli apparecchi dell’appartamento e, grazie ai comandi vocali con cui normalmente impostiamo l’accensione della lavatrice o della lavastoviglie, impartire le coordinate spazio-personali di vacanza.
Inserisco il CD e sillabo “Maldive-Principe William & Kate”.
A Sofia piacerà da matti.
Fuori ormai è buio. La neve ha smesso di cadere ma l’aria è ancora più gelida.
— È stato magnifico ma non dovevi sprecare così quel regalo. — Sofia mi stringe a sé, dopo che le ho raccontato tutto. —Dovevi aspettare il nostro anniversario.
— Non c’è più tempo — e la bacio.
Un colpo alla porta ci interrompe. — Polizia! Aprite!
Sofia è più veloce di me.
— Cosa succede? — spalanca la porta.
— Cerchiamo Giulio Bonsanti. È accusato di omicidio. Abbiamo un mandato…
Le espressioni dei due poliziotti si congelano in una smorfia a metà tra sorpresa e dolore quando le pallottole centrano le loro fronti. Prima una, poi l’altra.
I due corpi cadono con un tonfo sordo sul pianerottolo mentre sangue e materia cerebrale schizzano sulla parete alle loro spalle.
Sofia si volta verso di me, l’arma ancora in pugno: — Muoviti, Giulio! Dobbiamo andare. Non c’è più tempo.
di M.R. Del Ciello
La neve scende lenta al di là del vetro, apro la finestra e inspiro l’aria fredda e pulita. Sembra chiarirmi le idee ma è solo un’illusione. La voce di Sofia continua a chiamarmi dalla stanza accanto: — Allora, muoviti! Sei pronto? Dobbiamo andare.
Io, invece, non faccio che pensare alla mattina appena trascorsa.
— Mi ha fatto chiamare dottor Giusti? — entro nella stanza del direttore e ho già uno strano presentimento.
— Venga, Rossi, si sieda. — Mi guarda con un’insolita aria da cane bastonato. — Volevo dirle che mi dispiace ma, sa come vanno queste cose. C’è la congiuntura sfavorevole, le banche che non ci danno respiro…
— E allora, dottor Giusti? — cerco di tagliar corto che già so dove vuole andare a parare.
— Eh, allora. Lei è una persona intelligente, signor Rossi. Avrà capito che l’unico modo dell’azienda per ripartire è tagliare i costi, aumentare la produttività.
— Continuo a non capire —fingo perché, cacchio, voglio sentirglielo dire, se ha coraggio.
— Insomma, sono mortificato, signor Rossi ma devo licenziarla. È un piano di risanamento voluto dall’alto, se fosse per me…
Faccio un cenno con la mano per finirla lì. Non ho voglia di continuare ad ascoltare. Riesco a mantenere la calma. Anni e anni di yoga a qualcosa sono pur serviti.
O forse no.
Sorrido. Mi alzo lentamente e una volta in piedi estraggo piano la pistola dalla tasca e gliela punto dritta in faccia.
— Giulio! Muoviti! Tra un po’ arrivano Paola e Gianni.
Apro l’armadio e prendo la scatola: DreamBox. Posso cambiare le mie ultime ventiquattrore come più mi piace. Una vacanza speciale per due persone da regalare a Sofia nell’anniversario del nostro matrimonio.
Avrei scambiato la nostra giornata con quella di una coppia di personaggi famosi.
Lo farò oggi. Perché non c'è più tempo.
Basta inserire il piccolo CD nell’home-computer, quello che regola tutti gli apparecchi dell’appartamento e, grazie ai comandi vocali con cui normalmente impostiamo l’accensione della lavatrice o della lavastoviglie, impartire le coordinate spazio-personali di vacanza.
Inserisco il CD e sillabo “Maldive-Principe William & Kate”.
A Sofia piacerà da matti.
Fuori ormai è buio. La neve ha smesso di cadere ma l’aria è ancora più gelida.
— È stato magnifico ma non dovevi sprecare così quel regalo. — Sofia mi stringe a sé, dopo che le ho raccontato tutto. —Dovevi aspettare il nostro anniversario.
— Non c’è più tempo — e la bacio.
Un colpo alla porta ci interrompe. — Polizia! Aprite!
Sofia è più veloce di me.
— Cosa succede? — spalanca la porta.
— Cerchiamo Giulio Bonsanti. È accusato di omicidio. Abbiamo un mandato…
Le espressioni dei due poliziotti si congelano in una smorfia a metà tra sorpresa e dolore quando le pallottole centrano le loro fronti. Prima una, poi l’altra.
I due corpi cadono con un tonfo sordo sul pianerottolo mentre sangue e materia cerebrale schizzano sulla parete alle loro spalle.
Sofia si volta verso di me, l’arma ancora in pugno: — Muoviti, Giulio! Dobbiamo andare. Non c’è più tempo.
Maria Rosaria
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Tutto ok con i parametri, Maria Rosaria! Buona CENTESIMA anche a te!
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Re: DreamBox: 24 ore per sognare
ciao
bello. Bello. Posso ripeterlo in loop per trecento caratteri? Non credo.
I personaggi sono caratterizzati quel tanto che basta per non sembrare fasulli, e per fare andare avanti la storia. L'intreccio è il punto di forza, dopo il colpo di scena del secondo paragrafo si è già abbastanza soddisfatti, ci si avvia verso una conclusione a quel punto scontata ma non banale. E invece arriva il secondo.
Davvero brava.
bello. Bello. Posso ripeterlo in loop per trecento caratteri? Non credo.
I personaggi sono caratterizzati quel tanto che basta per non sembrare fasulli, e per fare andare avanti la storia. L'intreccio è il punto di forza, dopo il colpo di scena del secondo paragrafo si è già abbastanza soddisfatti, ci si avvia verso una conclusione a quel punto scontata ma non banale. E invece arriva il secondo.
Davvero brava.
- erika.adale
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Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Ho iniziato a leggere dicendomi :"Vuoi vedere che è un giallo?"...in realtà non proprio, ma ugualmente è una storia ben più complessa di quanto in genere si riesca a concentrare in un corto. E funziona. Personaggi, contesto, doppio colpo di scena. C'è tutto quello che serve in uno stretto spazio vitale. Brava.
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Ciao Maria Rosaria.
Mi dispiace andare un po' controcorrente ma diversi punti del racconto non mi convincono.
La narrazione è buona finché non si giunge al DreamBox. Qui, al posto di mostrarci la scena come hai fatto fino a quel punto, decidi di darci una pedissequa spiegazione sul funzionamento della scatola magica. Scadi nell'infodump quando avresti potuto mostrarci le azioni compiute dal protagonista evitando spiegoni. Inoltre, non trovo connessione tra il dreambox e la trama. Giulio ammazza il capo perché è stato licenziato, non perché in qualche modo assuefatto dal presente alternativo del Dreambox (a questo posso condurre, ma forzatamente, la reazione della moglie che si trasforma in killer, finale a parer mio troppo tirato, poco verosimile nel bilancio di quanto sappiamo dei protagonisti.
Non mi convince a livello di trama nemmeno il fatto che Giulio abbia sparato al suo capo e poi se ne sia tornato in tutta tranquillità a casa, senza che nessuno per ore si accorgesse dell'omicidio, nessuno ha sentito gli spari etc., poco credibile.
Ci sono queste falle da coprire e gestire meglio il dreambox (che pare adesso messo lì solo per rientrare nel tema).
Le potenzialità ci sono, il narrato a tratti è buono. Quindi sono sicuro tu possa fare di meglio.
(La scena splatter finale l'ho apprezzata, per esempio, nelle sue descrizioni e nel suo impatto).
Mi dispiace andare un po' controcorrente ma diversi punti del racconto non mi convincono.
La narrazione è buona finché non si giunge al DreamBox. Qui, al posto di mostrarci la scena come hai fatto fino a quel punto, decidi di darci una pedissequa spiegazione sul funzionamento della scatola magica. Scadi nell'infodump quando avresti potuto mostrarci le azioni compiute dal protagonista evitando spiegoni. Inoltre, non trovo connessione tra il dreambox e la trama. Giulio ammazza il capo perché è stato licenziato, non perché in qualche modo assuefatto dal presente alternativo del Dreambox (a questo posso condurre, ma forzatamente, la reazione della moglie che si trasforma in killer, finale a parer mio troppo tirato, poco verosimile nel bilancio di quanto sappiamo dei protagonisti.
Non mi convince a livello di trama nemmeno il fatto che Giulio abbia sparato al suo capo e poi se ne sia tornato in tutta tranquillità a casa, senza che nessuno per ore si accorgesse dell'omicidio, nessuno ha sentito gli spari etc., poco credibile.
Ci sono queste falle da coprire e gestire meglio il dreambox (che pare adesso messo lì solo per rientrare nel tema).
Le potenzialità ci sono, il narrato a tratti è buono. Quindi sono sicuro tu possa fare di meglio.
(La scena splatter finale l'ho apprezzata, per esempio, nelle sue descrizioni e nel suo impatto).
- maria rosaria
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Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Ciao a tutti.
Grazie, Valter ed Erika.
Grazie, Callagan. Vediamo se riesco a rispondere alle tue domande.
Il momento in cui Giulio torna a casa e decide di usare il Dreambox è solo la svolta fantascientifica a una storia che di fantascientifico non ha proprio nulla, anzi.
Ho voluto mescolare una storia di vita ordinaria immaginandola calata in una realtà in cui esistono queste cose, le Dreambox che sono un po' come le nostre Smartbox (non so se hai presente) ma un po' più evolute.
Certo, Giulio uccide il capo perchè è stato licenziato, non perchè sia assuefatto dalla Dreambox: che è solo un regalo che lui decide di utilizzare proprio perchè sa che sarà presto arrestato e non avrà più tempo per usarla con la moglie.
Ovvio che Giulio non è tornato in tutta tranquillità a casa, ovvio che qualcuno avrà trovato il cadavere e avrà iniziato le indagini. Infatti a fine giornata i poliziotti lo vanno ad arrestare.
Certo, se mi chiedi in tremila caratteri di raccontare anche tutto il resto, be' non ne sarei stata capace.
Ho provato a lasciare spazio all'imaginazione del lettore.
Grazie, Valter ed Erika.
Grazie, Callagan. Vediamo se riesco a rispondere alle tue domande.
Il momento in cui Giulio torna a casa e decide di usare il Dreambox è solo la svolta fantascientifica a una storia che di fantascientifico non ha proprio nulla, anzi.
Ho voluto mescolare una storia di vita ordinaria immaginandola calata in una realtà in cui esistono queste cose, le Dreambox che sono un po' come le nostre Smartbox (non so se hai presente) ma un po' più evolute.
Callagan ha scritto:Giulio ammazza il capo perché è stato licenziato, non perché in qualche modo assuefatto dal presente alternativo del Dreambox
Certo, Giulio uccide il capo perchè è stato licenziato, non perchè sia assuefatto dalla Dreambox: che è solo un regalo che lui decide di utilizzare proprio perchè sa che sarà presto arrestato e non avrà più tempo per usarla con la moglie.
Callagan ha scritto:Non mi convince a livello di trama nemmeno il fatto che Giulio abbia sparato al suo capo e poi se ne sia tornato in tutta tranquillità a casa, senza che nessuno per ore si accorgesse dell'omicidio, nessuno ha sentito gli spari etc., poco credibile.
Ovvio che Giulio non è tornato in tutta tranquillità a casa, ovvio che qualcuno avrà trovato il cadavere e avrà iniziato le indagini. Infatti a fine giornata i poliziotti lo vanno ad arrestare.
Certo, se mi chiedi in tremila caratteri di raccontare anche tutto il resto, be' non ne sarei stata capace.
Ho provato a lasciare spazio all'imaginazione del lettore.
Maria Rosaria
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
maria rosaria ha scritto:Callagan ha scritto:Giulio ammazza il capo perché è stato licenziato, non perché in qualche modo assuefatto dal presente alternativo del Dreambox
Certo, Giulio uccide il capo perchè è stato licenziato, non perchè sia assuefatto dalla Dreambox: che è solo un regalo che lui decide di utilizzare proprio perchè sa che sarà presto arrestato e non avrà più tempo per usarla con la moglie.Callagan ha scritto:Non mi convince a livello di trama nemmeno il fatto che Giulio abbia sparato al suo capo e poi se ne sia tornato in tutta tranquillità a casa, senza che nessuno per ore si accorgesse dell'omicidio, nessuno ha sentito gli spari etc., poco credibile.
Ovvio che Giulio non è tornato in tutta tranquillità a casa, ovvio che qualcuno avrà trovato il cadavere e avrà iniziato le indagini. Infatti a fine giornata i poliziotti lo vanno ad arrestare.
Certo, se mi chiedi in tremila caratteri di raccontare anche tutto il resto, be' non ne sarei stata capace.
Ho provato a lasciare spazio all'imaginazione del lettore.
Per quanto riguarda il dreambox, ti ripeto: si capisce che il protagonista decide di usarlo subito perché non c'è tempo. La mia critica è un'altra: ovvero che il dreambox (unico elemento di attinenza al tema) è buttato lì e non ben amalgamato al resto.
Per quanto riguarda l'omicidio, forse la cosa è suonata stonata solo a me. Ma rimane sempre un limite tra la libertà del lettore e i dubbi di veridicità che gli possono sorgere. Non ti chiedo di raccontare tutto il resto, ti chiedo veridicità e questa è possibile realizzarla in 3k come in mille come in 100k.
(Ex. Pistola con silenziatore / altro strumento di morte / in ufficio al momento non c'era nessuno).
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Eh, quando si decide di giocare con il tempo si va incontro ai casini :-) Nel tuo caso il racconto meriterebbe due valutazioni distinte. Una prima molto positiva perché il racconto è divertente da leggere e non banale, i personaggi, la storia, anche se l'incontro con il direttore ha qualcosa di poco naturale. Una seconda valutazione nel caso si voglia cercare di far quadrare i conti... temporali. Io leggendo mi sono immaginato questo dreambox come capace di tornare indietro nel tempo e far vivere 24 ore diverse, un altro presente. In questo caso però l'omicidio non sarebbe avvenuto. Invece arriva la polizia, allora è avvenuto, dunque il dreambox non cambia il passato, ma fa rivivere a tempo zero un alternativa, senza cambiare quella già vissuta. Con questa accezione funziona tutto. E la reazione della moglie non è una ricursione temporale.
- Eugene Fitzherbert
- Messaggi: 486
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Ciao, Maria Rosaria,
ho letto il tuo racconto con molto piacere, mi sono fatto rapire da questa vicenda un po' hard boiled, quasi tarantiniana, calata in un contesto fantascientifico, in cui c'è spazio anche per un pizzico d'amore come quello di Bonnie e Clyde.
C'è tantissima roba tutta compressa in tremila caratteri e solo per questo bisognerebbe gridare al miracolo. Però una cosa del genere ha un prezzo ed è quello del dover necessariamente sforbiciare qualche pezzo qui e là. Mi accodo alla stonatura piccola che si avverte quando spieghi il tuo dreambox, sembra quasi che tu ti sia lasciata stregare dall'aggeggio e non vedevi l'ora di spiegarne il funzionamento.
Ma a parte questo, mi hai fatto fare un bel giro di giostra e di questo te ne sono grato.
ho letto il tuo racconto con molto piacere, mi sono fatto rapire da questa vicenda un po' hard boiled, quasi tarantiniana, calata in un contesto fantascientifico, in cui c'è spazio anche per un pizzico d'amore come quello di Bonnie e Clyde.
C'è tantissima roba tutta compressa in tremila caratteri e solo per questo bisognerebbe gridare al miracolo. Però una cosa del genere ha un prezzo ed è quello del dover necessariamente sforbiciare qualche pezzo qui e là. Mi accodo alla stonatura piccola che si avverte quando spieghi il tuo dreambox, sembra quasi che tu ti sia lasciata stregare dall'aggeggio e non vedevi l'ora di spiegarne il funzionamento.
Ma a parte questo, mi hai fatto fare un bel giro di giostra e di questo te ne sono grato.
- Andrea Partiti
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Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Sono confuso dal racconto.
In parte è perché il tuo protagonista cambia di nome da Rossi a Bonsanti (perché Rossi era il cognome placeholder che non hai sostituito ovunque?)
In parte per il finale che non mi è completamente chiaro. Lei spara ai poliziotti dopo la confessione di lui.
Se è una semplice manifestazione di solidarietà della sua compagna che non vuole accettare che lui verrà arrestato, mi sembra esagerata. Arrivare al punto di uccidere due poliziotti per difenderlo senza qualche forma di attaccamento estremo o complicità pregressa presentata gradualmente. Ce li presenti come una coppia normale, media.
Il meccanismo della vacanza, lo immagino bene. Va a pescare nel passato e fa vivere un'esperienza altrui, ci posso credere senza difficoltà (ricordo un bellissimo Urania d'epoca, "Ragazza del 2051" in cui questo meccanismo veniva usato nel futuro per l'educazione sessuale delle giovinette - sulla quarta di copertina - e per studiare la storia - nella trama), però come usi la vacanza per giustificare un cambiamento così drastico nel comportamento di un personaggio?
Mi domando se farebbe davvero differenza se al posto di vivere 24 ore su una spiaggia tropicale nelle vite di Kate e William fossero andati in piscina a sguazzare e bere cocktail, ai fini della storia. Io mi rispondo di no, le dinamiche sarebbero state le stesse e il pezzo fantascientifico del racconto diventa completamente scorrelato e inserito di forza nella narrazione.
Riassumento, la meccanica che vuoi giocarti mi piace molto, ma mi sembra forzatissima nel contesto in cui l'hai inserita.
In parte è perché il tuo protagonista cambia di nome da Rossi a Bonsanti (perché Rossi era il cognome placeholder che non hai sostituito ovunque?)
In parte per il finale che non mi è completamente chiaro. Lei spara ai poliziotti dopo la confessione di lui.
Se è una semplice manifestazione di solidarietà della sua compagna che non vuole accettare che lui verrà arrestato, mi sembra esagerata. Arrivare al punto di uccidere due poliziotti per difenderlo senza qualche forma di attaccamento estremo o complicità pregressa presentata gradualmente. Ce li presenti come una coppia normale, media.
Il meccanismo della vacanza, lo immagino bene. Va a pescare nel passato e fa vivere un'esperienza altrui, ci posso credere senza difficoltà (ricordo un bellissimo Urania d'epoca, "Ragazza del 2051" in cui questo meccanismo veniva usato nel futuro per l'educazione sessuale delle giovinette - sulla quarta di copertina - e per studiare la storia - nella trama), però come usi la vacanza per giustificare un cambiamento così drastico nel comportamento di un personaggio?
Mi domando se farebbe davvero differenza se al posto di vivere 24 ore su una spiaggia tropicale nelle vite di Kate e William fossero andati in piscina a sguazzare e bere cocktail, ai fini della storia. Io mi rispondo di no, le dinamiche sarebbero state le stesse e il pezzo fantascientifico del racconto diventa completamente scorrelato e inserito di forza nella narrazione.
Riassumento, la meccanica che vuoi giocarti mi piace molto, ma mi sembra forzatissima nel contesto in cui l'hai inserita.
- maria rosaria
- Messaggi: 687
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Ma pensa tu!
E meno male, Andrea, che me lo fai notare...
Rossi, Bonsanti, ma come cavolo ho fatto?
Boh. Ho sbagliato, chissà che cosa avevo in mente. Penso una gran confusione. :D
Per il resto non sono d'accordo.
Certo che un'altra vacanza non farebbe la differenza, e sarebbe sempre un altro presente rispetto a quello che il protagonista deve vivere (dopo l'omicidio) e rispetto a quello che pensava di vivere (prima del licenziamento).
Resta il fatto che ho combinato un casino, come al solito.
E quel Bonsanti non me lo perdono proprio.
E meno male, Andrea, che me lo fai notare...
Rossi, Bonsanti, ma come cavolo ho fatto?
Boh. Ho sbagliato, chissà che cosa avevo in mente. Penso una gran confusione. :D
Per il resto non sono d'accordo.
Andrea Partiti ha scritto:Mi domando se farebbe davvero differenza se al posto di vivere 24 ore su una spiaggia tropicale nelle vite di Kate e William fossero andati in piscina a sguazzare e bere cocktail, ai fini della storia. Io mi rispondo di no, le dinamiche sarebbero state le stesse e il pezzo fantascientifico del racconto diventa completamente scorrelato e inserito di forza nella narrazione.
Certo che un'altra vacanza non farebbe la differenza, e sarebbe sempre un altro presente rispetto a quello che il protagonista deve vivere (dopo l'omicidio) e rispetto a quello che pensava di vivere (prima del licenziamento).
Resta il fatto che ho combinato un casino, come al solito.
E quel Bonsanti non me lo perdono proprio.
Maria Rosaria
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Ciao Maria Rosaria, buona prova.
In parte concordo con Filippo sul fatto che il tema non sia propriamente centrale al racconto, però c'è e a me basta. I due colpi di scena sono un po' troppo repentini, non ci prepari a dovere, ma questo è un 3000 battute, se fossi riuscita anche a farlo saresti stata di un altro pianeta. Chiaramente in un contest più ampio questo sarebbe stato un difetto grave.
Nel complesso il racconto mi è piaciuto, brava!
Ciao e alla prossima.
In parte concordo con Filippo sul fatto che il tema non sia propriamente centrale al racconto, però c'è e a me basta. I due colpi di scena sono un po' troppo repentini, non ci prepari a dovere, ma questo è un 3000 battute, se fossi riuscita anche a farlo saresti stata di un altro pianeta. Chiaramente in un contest più ampio questo sarebbe stato un difetto grave.
Nel complesso il racconto mi è piaciuto, brava!
Ciao e alla prossima.
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Ciao Maria Rosaria,
il racconto mi è piaciuto, mi ricorda molto eXistenZ, ti è ispirata a questo film?
Comumque resta una storia particolare e ne apprezzo l'originalità. Mi ha ricordato il film di Cronenberg perché oltre a creare una realtà alternativa, c'era questa coppia che cerca di ribellarsi al sistema: "Gloria e vita alla nuova carne!"
Forse si poteva sistemare meglio quella parte di vericidità sull'omicidio, a quanto pare il tempo dall'omicidio all'arrivo dei poliziotti tocca tutta la giornata, se ho capito bene. Il fatto che sia stato un omicidio improvvisato e non premeditato avrà attirato molta attenzione. Secondo me avrebbe giovato rendere la giornata un po' più concitata, seppur sia godibile lo stesso.
il racconto mi è piaciuto, mi ricorda molto eXistenZ, ti è ispirata a questo film?
Comumque resta una storia particolare e ne apprezzo l'originalità. Mi ha ricordato il film di Cronenberg perché oltre a creare una realtà alternativa, c'era questa coppia che cerca di ribellarsi al sistema: "Gloria e vita alla nuova carne!"
Forse si poteva sistemare meglio quella parte di vericidità sull'omicidio, a quanto pare il tempo dall'omicidio all'arrivo dei poliziotti tocca tutta la giornata, se ho capito bene. Il fatto che sia stato un omicidio improvvisato e non premeditato avrà attirato molta attenzione. Secondo me avrebbe giovato rendere la giornata un po' più concitata, seppur sia godibile lo stesso.
- maria rosaria
- Messaggi: 687
Re: DreamBox: 24 ore per sognare
Ciao.
Approfitto per rispondere a Terribile:
No, il film che citi non lo conosco, ma recupererò presto. ;-)
Vorrei anche scusarmi con tutti quanti, in particolare con chi ha commentato il racconto, per averlo ritirato.
Con ritardo mi scuso ma non pensavo che il racconto arrivasse tra i primi tre.
Poi, quando mi sono accorta di quel cognome sbagliato, mi sono sentita avvampare dalla vergogna...
E non mi sembrava giusto, vedendo la classifica, che fossi io tra i primi tre con quell'errore grossolano a scapito di chi mi seguiva a stretto giro.
Va detto poi che non sono nuova a errori di questo tipo.
Come dicevo a Maurizio (Bertino), vuoi la distrazione, vuoi a volte una scarsa accuratezza, mi porta a fare errori di questo genere. Che poi in un contest del genere ci sta pure, però non mi sembrava giusto verso chi era nel mio stesso gruppo.
Tutto qui.
Spero non abbiate preso questa mia decisione come un mancato rispetto verso i vostri commenti e il tempo che avete speso sul racconto.
E' stata più che altro una lezione che ho voluto dare a me stessa, visto che ci tenevo molto a essere letta e continuare l'avventura di questa Centesima Edizione.
"Devi stare più attenta!", questo ho voluto dire a me stessa.
A voi tutti, invece, continuo a dire Grazie! degli input che mi date e delle occasioni di miglioramento che offrite.
Alla prossima
:-)
Approfitto per rispondere a Terribile:
Terribile ha scritto:Ciao Maria Rosaria,
il racconto mi è piaciuto, mi ricorda molto eXistenZ, ti è ispirata a questo film?
No, il film che citi non lo conosco, ma recupererò presto. ;-)
Vorrei anche scusarmi con tutti quanti, in particolare con chi ha commentato il racconto, per averlo ritirato.
Con ritardo mi scuso ma non pensavo che il racconto arrivasse tra i primi tre.
Poi, quando mi sono accorta di quel cognome sbagliato, mi sono sentita avvampare dalla vergogna...
E non mi sembrava giusto, vedendo la classifica, che fossi io tra i primi tre con quell'errore grossolano a scapito di chi mi seguiva a stretto giro.
Va detto poi che non sono nuova a errori di questo tipo.
Come dicevo a Maurizio (Bertino), vuoi la distrazione, vuoi a volte una scarsa accuratezza, mi porta a fare errori di questo genere. Che poi in un contest del genere ci sta pure, però non mi sembrava giusto verso chi era nel mio stesso gruppo.
Tutto qui.
Spero non abbiate preso questa mia decisione come un mancato rispetto verso i vostri commenti e il tempo che avete speso sul racconto.
E' stata più che altro una lezione che ho voluto dare a me stessa, visto che ci tenevo molto a essere letta e continuare l'avventura di questa Centesima Edizione.
"Devi stare più attenta!", questo ho voluto dire a me stessa.
A voi tutti, invece, continuo a dire Grazie! degli input che mi date e delle occasioni di miglioramento che offrite.
Alla prossima
:-)
Maria Rosaria
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