Ascensione - Francesco Cristaudo
Ascensione - Francesco Cristaudo
Ascensione
Non fa poi così caldo. Anzi, si sta bene. C’è vento, il sole è alto, ma i raggi non troppo forti. Sono sempre stato un tipo da mare, va bene, però stare in montagna non mi sembra una pena infernale. In fila, davanti a me, c’è un uomo sulla sessantina, grasso, coi baffi e gli occhiali tondi, la camicia madida di sudore. Mi scappa una risata. Lui si gira verso di me e mi squadra dalla testa ai piedi. Io rimango immobile.
Quando sono arrivato qui non c’era nessuno ad accogliermi, solo quella fiumana di gente che si inerpicava sul monte. Mi sono messo ad aspettare con loro. Ci muoviamo a ritmo regolare, facciamo un paio di chilometri ogni ora. So che ci vorrà molto prima di arrivare in cima, ma non posso certo lamentarmi, visto come mi sono comportato da vivo. E poi il ciccione, qui, sta sicuramente peggio di me.
Sono passate molte ore e le gambe mi fanno male. Per fortuna intravedo la vetta e non credo ai miei occhi: c’è una scala dorata che va verso il cielo; come ho fatto a non vederla prima? Allora mi sbagliavo. Non è l’inferno. Non sono stato cattivo in fin dei conti.
C’è un uomo vestito di bianco che fa cenno al ciccione di salire. Lo guardo, estasiato, mentre ascende al cielo. Affretto il passo. L’uomo mi fa cenno di andare verso la scala, ma quando mi avvicino, mi trovo davanti a un baratro. Guardo in basso e vedo una città in fiamme, e gente che urla.
Qualcuno mi spinge.
Francesco Cristaudo
Non fa poi così caldo. Anzi, si sta bene. C’è vento, il sole è alto, ma i raggi non troppo forti. Sono sempre stato un tipo da mare, va bene, però stare in montagna non mi sembra una pena infernale. In fila, davanti a me, c’è un uomo sulla sessantina, grasso, coi baffi e gli occhiali tondi, la camicia madida di sudore. Mi scappa una risata. Lui si gira verso di me e mi squadra dalla testa ai piedi. Io rimango immobile.
Quando sono arrivato qui non c’era nessuno ad accogliermi, solo quella fiumana di gente che si inerpicava sul monte. Mi sono messo ad aspettare con loro. Ci muoviamo a ritmo regolare, facciamo un paio di chilometri ogni ora. So che ci vorrà molto prima di arrivare in cima, ma non posso certo lamentarmi, visto come mi sono comportato da vivo. E poi il ciccione, qui, sta sicuramente peggio di me.
Sono passate molte ore e le gambe mi fanno male. Per fortuna intravedo la vetta e non credo ai miei occhi: c’è una scala dorata che va verso il cielo; come ho fatto a non vederla prima? Allora mi sbagliavo. Non è l’inferno. Non sono stato cattivo in fin dei conti.
C’è un uomo vestito di bianco che fa cenno al ciccione di salire. Lo guardo, estasiato, mentre ascende al cielo. Affretto il passo. L’uomo mi fa cenno di andare verso la scala, ma quando mi avvicino, mi trovo davanti a un baratro. Guardo in basso e vedo una città in fiamme, e gente che urla.
Qualcuno mi spinge.
Francesco Cristaudo
Re: Ascensione - Francesco Cristaudo
Ciao Francesco! Tutto a posto con caratteri e tempo, buona Edizione anche a te!
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Re: Ascensione - Francesco Cristaudo
ASCENSIONE di Francesco Cristaudo Racconto onirico. Mi piace questo benvenuto all’inferno espresso nel finale (l’inganno della scala dorata, che nasconde per il protagonista un baratro sotto il quale si vede una città in fiamme con vittime urlanti) e anche l’aria di purgatorio dell’inizio (ascensione in montagna tutto sommato sopportabile per il protagonista, malgrado le di lui preferenze marine e la presenza del sessantenne obeso e sudato nella fiumana di gente impegnata ad ascendere la vetta. Qui, il purgatorio è una beffa: il sessantenne sale la scala dorata incoraggiato da un personaggio in bianco e lui no).
- Massimo Tivoli
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Re: Ascensione - Francesco Cristaudo
Il protagonista rimane beffato, del resto per “un’ascensione" all’inferno non poteva essere altrimenti. Il racconto è scritto bene, si segue e fila liscio, e si lascia leggere. Magari sbaglio, ma mi sembra che si sia voluto puntare soprattutto sull'effetto sorpresa finale che, almeno a me, non è arrivato. Sarà che il tema influisce e, quindi, quando è apparsa la scalinata e l’uomo vestito di bianco, la beffa iniziava già a farsi intuire. Comunque, nel complesso, una bella prova.
- diego.martelli
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Re: Ascensione - Francesco Cristaudo
Tema rispettato, testo scorrevole, nessuna difficoltà o inciampo nella realizzazione. L'unico problema che ci vedo è che, dato titolo e tema, il contesto e l'esito mi sono apparsi da subito estremamente evidenti e un po' scontati. Anche San Pietro che fa gli scherzoni mettendo la porta per l'Inferno proprio in cima alla fila per il Paradiso mi ha fatto un po' strano (sebbene lo abbia trovato divertente).
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- Messaggi: 592
Re: Ascensione - Francesco Cristaudo
Ciao Francesco,
L'idea è carina, ma la mia impressione è che manchi un po' di mordente. Conoscendo il tema, il finale era molto prevedibile. Secondo me poi ci dici troppo poco del personaggio, non permetti al lettore di farsi un'idea se meriti l'inferno o meno e non crei nessun tipo di empatia. Di sicuro con così poco spazio a disposizione non era semplice, ma così com'è il racconto è a mio avviso un po' piatto.
L'idea è carina, ma la mia impressione è che manchi un po' di mordente. Conoscendo il tema, il finale era molto prevedibile. Secondo me poi ci dici troppo poco del personaggio, non permetti al lettore di farsi un'idea se meriti l'inferno o meno e non crei nessun tipo di empatia. Di sicuro con così poco spazio a disposizione non era semplice, ma così com'è il racconto è a mio avviso un po' piatto.
Re: Ascensione - Francesco Cristaudo
Bello il finale e l’idea di salire la montagna come sorta di purgatorio per capire alla fine dove si è veramente diretti, mi è piaciuta l’incertezza che cresce man mano che si sale, forse non è destinato all’inferno come credeva, forse, quello che ha fatto non è stato giudicato negativamente, magari potresti spiegare di un’azione terribile compiuta dal protagonista che però prima di morire si è pentito, e lasciare i lettori con l’incertezza dell’efficacia del pentimento.
Re: Ascensione - Francesco Cristaudo
L'immagine dell'ascesa rimane impressa per bene in testa e così anche la beffa finale con il ben marcato contrasto tra inferno e paradiso. Vero, mancano indizi sul perché lui finisca all'inferno, ma nell'economia del racconto non mi sembra grave, anche perché vuole essere un divertissement e, in quanto tale, riesce perfettamente nel suo obbiettivo.
- roberto.masini
- Messaggi: 408
Re: Ascensione - Francesco Cristaudo
Certo il finale potrebbe sorprendere perché, secondo il modo letterario di pensare, ci si aspetta che quella sia la montagna del purgatorio da dove al massimo si sale in Paradiso e non si discende all'Inferno! Ma quello che avrebbe sollevato le sorti di questo racconto dantesco sulle anime e cioè il finale, viene vanificato dal tena del contest. Il paradosso vuole che, centrato il tema, si perda l'originalità del finale. Nessuna sorpresa dunque!
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