La torcia
- roberto.masini
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La torcia
Forse la terra è l'inferno di un altro pianeta. (Aldous Huxley)
Li seguì in quella sera uggiosa e senza scopo. Il gruppo voleva divertirsi. Trovarono un vecchio gatto bianco e magro. Lui capì che stava per succedere qualcosa di male all’animale e si oppose alle loro intenzioni. Lo legarono a un albero.
Uno dei ragazzi fu mandato a prendere della benzina, mentre gli altri chiudevano il gatto in un sacco. Si sedettero intorno ad aspettare, vicino all’albero dove lo avevano legato. Giunta finalmente la benzina, venne spruzzata sull’animale che si dimenava.
Fu dato fuoco alla coda. Vide una torcia che miagolava in modo straziante, che si dimenava in modo innaturale per finire in una massa contorta fra gli spasmi, le interiora schizzate fuori in umidi sfrigolii, gli occhi fuori dalle orbite e splendenti come stelle.
Lo slegarono e corsero via.
Cadde in ginocchio e si coprì il volto con le mani. Si rialzò con il volto rigato di lacrime e seppellì i miseri resti.
Tornò a casa senza raccontare ai genitori che aveva varcato le porte dell’inferno!
Li seguì in quella sera uggiosa e senza scopo. Il gruppo voleva divertirsi. Trovarono un vecchio gatto bianco e magro. Lui capì che stava per succedere qualcosa di male all’animale e si oppose alle loro intenzioni. Lo legarono a un albero.
Uno dei ragazzi fu mandato a prendere della benzina, mentre gli altri chiudevano il gatto in un sacco. Si sedettero intorno ad aspettare, vicino all’albero dove lo avevano legato. Giunta finalmente la benzina, venne spruzzata sull’animale che si dimenava.
Fu dato fuoco alla coda. Vide una torcia che miagolava in modo straziante, che si dimenava in modo innaturale per finire in una massa contorta fra gli spasmi, le interiora schizzate fuori in umidi sfrigolii, gli occhi fuori dalle orbite e splendenti come stelle.
Lo slegarono e corsero via.
Cadde in ginocchio e si coprì il volto con le mani. Si rialzò con il volto rigato di lacrime e seppellì i miseri resti.
Tornò a casa senza raccontare ai genitori che aveva varcato le porte dell’inferno!
- Emiliano Maramonte
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Re: La torcia
Ciao Roberto!
Prima impressione: racconto molto breve ma terrificante! Quantomai azzeccata la citazione di Huxley: il peggior inferno che si possa immaginare, purtroppo, è qui intorno a noi, soprattutto se pensiamo alle atrocità perpetrate quotidianamente da persone senza alcuno scrupolo e sensibilità. E mi sento di dire che su un'ipotetica scala di orrore, la violenza sugli animali (come quella da te descritta) può essere messa sullo stesso piano delle torture inflitte agli uomini. E infatti, alla fine del racconto, si giustifica benissimo il tema: benvenuto, ragazzo, benvenuto all'inferno!
Detto questo, sono da rilevare, tuttavia, degli inconvenienti. Uno abbastanza macroscopico è la mancanza del nome del protagonista: okay, può andar bene anche una narrazione senza un riferimento specifico, ma ti garantisco che ho avuto difficoltà nella lettura... il tutto è risultato poco scorrevole, e a volte ho dovuto tornare indietro per individuare bene il soggetto.
Seconda cosa: "Lui capì che stava per succedere qualcosa di male all’animale", meglio "qualcosa di brutto".
Terza cosa. Potevi prenderti qualche minuto in più per un paio di riletture. Nella penultima frase hai usato due volte la parola "volto".
Ultima cosa: brutto quel punto esclamativo alla fine. Prova a rileggere l'ultima frase senza: diventa più inquietante e definitiva.
Comunque, mi sento di dire, una prova promossa con piena sufficienza.
In bocca al lupo!
Emiliano.
Prima impressione: racconto molto breve ma terrificante! Quantomai azzeccata la citazione di Huxley: il peggior inferno che si possa immaginare, purtroppo, è qui intorno a noi, soprattutto se pensiamo alle atrocità perpetrate quotidianamente da persone senza alcuno scrupolo e sensibilità. E mi sento di dire che su un'ipotetica scala di orrore, la violenza sugli animali (come quella da te descritta) può essere messa sullo stesso piano delle torture inflitte agli uomini. E infatti, alla fine del racconto, si giustifica benissimo il tema: benvenuto, ragazzo, benvenuto all'inferno!
Detto questo, sono da rilevare, tuttavia, degli inconvenienti. Uno abbastanza macroscopico è la mancanza del nome del protagonista: okay, può andar bene anche una narrazione senza un riferimento specifico, ma ti garantisco che ho avuto difficoltà nella lettura... il tutto è risultato poco scorrevole, e a volte ho dovuto tornare indietro per individuare bene il soggetto.
Seconda cosa: "Lui capì che stava per succedere qualcosa di male all’animale", meglio "qualcosa di brutto".
Terza cosa. Potevi prenderti qualche minuto in più per un paio di riletture. Nella penultima frase hai usato due volte la parola "volto".
Ultima cosa: brutto quel punto esclamativo alla fine. Prova a rileggere l'ultima frase senza: diventa più inquietante e definitiva.
Comunque, mi sento di dire, una prova promossa con piena sufficienza.
In bocca al lupo!
Emiliano.
Re: La torcia
Ciao Roberto. Il tuo è uno degli ultimi racconti che leggo questa sera, e non uno di quelli che mi ha colpito di più. La storia e la connessione con il tema sono più legati alla citazione che reali, almeno per me. Voglio dire, se la tesi è che la terra è un Inferno ci sono cose ben peggiori del bruciare un gatto vivo. Anche lo stile non mi convince troppo, tutto narrato e privo di dialoghi com'è. Già utilizzando il presente e la prima persona si sarebbe avuto un coinvolgimento maggiore del lettore, e la possibilità di entrare totalmente nei suoi sentimenti. Uno scambio di frasi e credo che il racconto sarebbe già diverso. Credo che sarebbe un racconto perfetto per lavorarci insieme agli altri autori nel laboratorio.
- Andrea Partiti
- Messaggi: 1047
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Re: La torcia
Buona la storia e l'inferno che presenti, il primo impatto con una violenza inattesa.
Però il racconto non si legge bene, le frasi sono pesanti e ci sono tante costruzioni innaturali che rendono davvero difficile calarsi in un'atmosfera che dovrebbe invece scivolare addosso per lavorare in un crescendo verso la tortura, mentre i vari passi che portano alla morte del gatto sembrano quasi un elenco, senza un crescere di tensione.
Però il racconto non si legge bene, le frasi sono pesanti e ci sono tante costruzioni innaturali che rendono davvero difficile calarsi in un'atmosfera che dovrebbe invece scivolare addosso per lavorare in un crescendo verso la tortura, mentre i vari passi che portano alla morte del gatto sembrano quasi un elenco, senza un crescere di tensione.
- maria rosaria
- Messaggi: 687
Re: La torcia
L'idea di fondo della storia è bella.
Mi ricorda un po' una sorta di "iniziazione" e passaggio dall'età fanciullesca a quella adulta, di conoscenza del male: e in questo senso l'ho interpretata come un "benvenuto all'inferno".
Resta il fatto che mi sarebbe piaciuto di più "vedere" la scena iniziale: forse un paio di frasi di dialogo tra i ragazzi, non so, oppure anche una descrizione più viva dell'ambientazione o dei personaggi stessi.
Mi ricorda un po' una sorta di "iniziazione" e passaggio dall'età fanciullesca a quella adulta, di conoscenza del male: e in questo senso l'ho interpretata come un "benvenuto all'inferno".
Resta il fatto che mi sarebbe piaciuto di più "vedere" la scena iniziale: forse un paio di frasi di dialogo tra i ragazzi, non so, oppure anche una descrizione più viva dell'ambientazione o dei personaggi stessi.
Maria Rosaria
- Massimo Tivoli
- Messaggi: 396
- Contatta:
Re: La torcia
La situazione è tremenda ed è una delle tante situazionali reali che dimostrano che l’inferno non è poi così lontano (messaggio che del resto passi subito con la bella citazione). Concordo con gli altri che nella narrazione manca quella malvagità della situazione che, quindi, viene in definitiva stemperata. Però vale la pena lavorarci per riflettere meglio quella malvagità, facendo magari leva sul fatto che viene scatenata per puro divertimento...
Re: La torcia
La torcia, di Roberto Masini
Ciao Roberto,
il tema è centrato con un tema molto difficile e molto triste. Le violenze sugli animali da parte di ragazzi annoiati sono quanto di più aberrante si possa pensare. Tuttavia il racconto non si fa leggere facilmente, non scorre; un po’ a causa di un ritmo un po’ claudicante, un po’ per la scelta del punto di vista e del tempo. Secondo me se ci lavori su può diventare un buon racconto.
Ciao
Adriano
Ciao Roberto,
il tema è centrato con un tema molto difficile e molto triste. Le violenze sugli animali da parte di ragazzi annoiati sono quanto di più aberrante si possa pensare. Tuttavia il racconto non si fa leggere facilmente, non scorre; un po’ a causa di un ritmo un po’ claudicante, un po’ per la scelta del punto di vista e del tempo. Secondo me se ci lavori su può diventare un buon racconto.
Ciao
Adriano
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- Messaggi: 32
Re: La torcia
Ciao Roberto, sono rimasto colpito.
Racconto molto semplice e lineare ma al contempo diretto ed efficace. Arriva chiara al lettore il sadismo e la cattiveria con cui quei ragazzi si accaniscono sul povero gatto. Mi è piaciuto molto anche il personaggio del ragazzo sensibile che si dissocia dal gruppo e rimane turbato da quell'episodio che probabilmente lo segnerà per sempre.
Racconto molto semplice e lineare ma al contempo diretto ed efficace. Arriva chiara al lettore il sadismo e la cattiveria con cui quei ragazzi si accaniscono sul povero gatto. Mi è piaciuto molto anche il personaggio del ragazzo sensibile che si dissocia dal gruppo e rimane turbato da quell'episodio che probabilmente lo segnerà per sempre.
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