La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
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La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
“Non mi convince”
“Chi?”
“Eva. La bambina della nuova vicina. Non mi piace che Alessia giochi con lei.”
Vera lo fulminò con lo sguardo.
“Tesoro…”
“Lo so, lo so” farfugliò Giulio. “Vogliamo insegnarle a non discriminare nessuno, è giusto che giochi con chi vuole… Però non ti sembra che ci sia qualcosa di troppo strano?”
Occhiataccia e braccia conserte.
“Lo sai cosa dice la signora Costa?” insistette lui.
“Oh, per favore! La signora Costa è convinta che le macchie di umidità nell’androne dipendano dal malocchio del vecchio amministratore di condominio!”
“Sì, ok, ha le sue fisse, però sa sempre tutto di tutti. E dice che quando stava in Svizzera la madre di Eva era in qualche programma di esperimenti strani. Che le hanno dato un sacco di soldi per impiantarle un embrione geneticamente modificato.”
“Sì, come no…”
“Insomma guardala! Molto grossa per la sua età, testa deforme… L’altro giorno l’ho sentita che cantava una specie di nenia. Emetteva dei suoni strani come… come se non fosse davvero umana. Ti giuro che mi ha messo i brividi.”
“Giulio, per favore! Eva ha qualche malformazione, ma solo perché sua madre non ne vuole parlare non significa che ci debba essere dietro chissà che complotto. E comunque, è una bambina adorabile, sempre così dolce…”
“Sì, ma…”
“Basta! Non voglio più parlare di questa storia, chiaro?”
“Papà, lo sai che a scuola stiamo studiando i dinosauri?”
“Davvero? E qual è il tuo preferito?”
“Lo pterodattilo, perché può volare. Papà, posso andare in cortile a giocare con Eva? Così le faccio vedere le figure dei dinosauri e le chiedo quale le piace di più.”
“Uhm… Ma non hai da fare i compiti?”
“Ho già finito.”
“Ah…”
Vera si era affacciata alla porta del soggiorno. Lo stava guardando storto. Giulio tentennò ancora un attimo.
“Certo, vai pure.”
“Senti, non è solo la signora Costa. Pare che la madre di Eva abbia fatto amicizia con la tizia del quinto piano…”
“La Bertocchi?”
“Sì, quella strabica. Pare le abbia raccontato dell’esperimento.”
“E questo a te chi l’ha detto?”
“Il marito della Costa. Ma…”
“Giulio!”
“Ascolta. Hanno trovato degli articoli che parlavano di questi esperimenti, è un laboratorio proprio nella cittadina da cui viene lei. Eva probabilmente non è ancora il risultato definitivo, ma sembra che stiano cercando di creare una nuova razza con cui sostituirci.”
Vera scoppiò in una risata isterica.
“Cristo santo, non crederai…”
“L’hanno pure chiamata Eva!”
“Una nuova razza con cui sostituirci?”
“Lo so che sembra assurdo, ma ormai la scienza è in grado di fare queste cose, di pazzi pieni di soldi ce n’è…”
“Giulio, per l’ultima volta: basta!”
“Papà, guarda! Qui sul libro c’è uno che somiglia a Eva!”
Giulio sobbalzò. Chiuse subito il portatile da cui stava controllando le mail di lavoro e si sporse a guardare il sussidiario che Alessia aveva sbattuto sul tavolo.
Guardò, e improvvisamente capì.
“La maestra ha detto che una volta ce n’erano tanti così. Io lo so che gli altri bambini del palazzo prendono in giro Eva perché è strana. Però nella Preistoria sarebbe stata normale.”
Giulio avrebbe voluto dire qualcosa, ma non riusciva a staccare lo sguardo dai disegni sul libro. Altro che nuova razza. Come aveva fatto a non rendersene conto prima?
Lì stampato, subito dopo l’homo erectus, c’era una figura con la stessa testa grossa, la stessa fronte schiacciata e gli stessi capelli rossicci di Eva.
“Chi?”
“Eva. La bambina della nuova vicina. Non mi piace che Alessia giochi con lei.”
Vera lo fulminò con lo sguardo.
“Tesoro…”
“Lo so, lo so” farfugliò Giulio. “Vogliamo insegnarle a non discriminare nessuno, è giusto che giochi con chi vuole… Però non ti sembra che ci sia qualcosa di troppo strano?”
Occhiataccia e braccia conserte.
“Lo sai cosa dice la signora Costa?” insistette lui.
“Oh, per favore! La signora Costa è convinta che le macchie di umidità nell’androne dipendano dal malocchio del vecchio amministratore di condominio!”
“Sì, ok, ha le sue fisse, però sa sempre tutto di tutti. E dice che quando stava in Svizzera la madre di Eva era in qualche programma di esperimenti strani. Che le hanno dato un sacco di soldi per impiantarle un embrione geneticamente modificato.”
“Sì, come no…”
“Insomma guardala! Molto grossa per la sua età, testa deforme… L’altro giorno l’ho sentita che cantava una specie di nenia. Emetteva dei suoni strani come… come se non fosse davvero umana. Ti giuro che mi ha messo i brividi.”
“Giulio, per favore! Eva ha qualche malformazione, ma solo perché sua madre non ne vuole parlare non significa che ci debba essere dietro chissà che complotto. E comunque, è una bambina adorabile, sempre così dolce…”
“Sì, ma…”
“Basta! Non voglio più parlare di questa storia, chiaro?”
“Papà, lo sai che a scuola stiamo studiando i dinosauri?”
“Davvero? E qual è il tuo preferito?”
“Lo pterodattilo, perché può volare. Papà, posso andare in cortile a giocare con Eva? Così le faccio vedere le figure dei dinosauri e le chiedo quale le piace di più.”
“Uhm… Ma non hai da fare i compiti?”
“Ho già finito.”
“Ah…”
Vera si era affacciata alla porta del soggiorno. Lo stava guardando storto. Giulio tentennò ancora un attimo.
“Certo, vai pure.”
“Senti, non è solo la signora Costa. Pare che la madre di Eva abbia fatto amicizia con la tizia del quinto piano…”
“La Bertocchi?”
“Sì, quella strabica. Pare le abbia raccontato dell’esperimento.”
“E questo a te chi l’ha detto?”
“Il marito della Costa. Ma…”
“Giulio!”
“Ascolta. Hanno trovato degli articoli che parlavano di questi esperimenti, è un laboratorio proprio nella cittadina da cui viene lei. Eva probabilmente non è ancora il risultato definitivo, ma sembra che stiano cercando di creare una nuova razza con cui sostituirci.”
Vera scoppiò in una risata isterica.
“Cristo santo, non crederai…”
“L’hanno pure chiamata Eva!”
“Una nuova razza con cui sostituirci?”
“Lo so che sembra assurdo, ma ormai la scienza è in grado di fare queste cose, di pazzi pieni di soldi ce n’è…”
“Giulio, per l’ultima volta: basta!”
“Papà, guarda! Qui sul libro c’è uno che somiglia a Eva!”
Giulio sobbalzò. Chiuse subito il portatile da cui stava controllando le mail di lavoro e si sporse a guardare il sussidiario che Alessia aveva sbattuto sul tavolo.
Guardò, e improvvisamente capì.
“La maestra ha detto che una volta ce n’erano tanti così. Io lo so che gli altri bambini del palazzo prendono in giro Eva perché è strana. Però nella Preistoria sarebbe stata normale.”
Giulio avrebbe voluto dire qualcosa, ma non riusciva a staccare lo sguardo dai disegni sul libro. Altro che nuova razza. Come aveva fatto a non rendersene conto prima?
Lì stampato, subito dopo l’homo erectus, c’era una figura con la stessa testa grossa, la stessa fronte schiacciata e gli stessi capelli rossicci di Eva.
Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Ciao Viviana e buona Settima Era! Tutto ok con caratteri e tempo, divertiti in questa SIGNOR DISTRUGGERE EDITION!
- erika.adale
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Il caso ha voluto che leggessi il tuo racconto immediatamente dopo una "lezione" sugli uomini di Cromagnon tenuta da un amico appassionato alla materia. Quindi da subito ho immaginato Eva in quel modo, non so se sbagliando ( forse intendevi altri ominidi...non sono esperta). L'idea è originale, anche se non ho ben capito a che pro sostituire l'umanità con un "modello precedente", sfavorito dall'evoluzione. E' inquietante anche solo l'idea dell'esperimento fine a sé stesso e forse, per verosimiglianza, varrebbe la pena giustificare così la creazione della nuova Eva.
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
erika.adale ha scritto:Il caso ha voluto che leggessi il tuo racconto immediatamente dopo una "lezione" sugli uomini di Cromagnon tenuta da un amico appassionato alla materia. Quindi da subito ho immaginato Eva in quel modo, non so se sbagliando ( forse intendevi altri ominidi...non sono esperta). L'idea è originale, anche se non ho ben capito a che pro sostituire l'umanità con un "modello precedente", sfavorito dall'evoluzione. E' inquietante anche solo l'idea dell'esperimento fine a sé stesso e forse, per verosimiglianza, varrebbe la pena giustificare così la creazione della nuova Eva.
Ciao Erika,
è un periodo che mi sto abbastanza appassionando anch'io, quindi dopo aver scartato una serie di idee una più cliché dell'altra sono approdata a questa XD
In realtà l'ispirazione mi è venuta da un video in cui si parlava della possibilità di "de-estinguere" i Neanderthal, di cui possediamo il genoma, creando un embrione in laboratorio da impiantare in un utero umano (a quanto pare, la cosa sarebbe in linea teorica fattibile, ma ci sarebbero dei rischi altissimi sia per il feto che per la madre, oltre che a temi etici).
Nella mia testa, lo scopo dell'esperimento era solo riportare in vita una vecchia specie, quella della sostituzione voleva essere solo un'idea complottista dei personaggi. Ma in effetti alla luce del tuo commento mi rendo conto che sarebbe stato meglio esplicitare questo punto.
- maurizio.ferrero
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Ciao Viviana,
Racconto molto carino il tuo, con le dicerie di condominio che vengono amplificate fino a sfiorare l'assurdo. Ho un vago ricordo dei nomi di questi personaggi, è una mia impressione o li avevi già usati in un altro racconto?
Comunque, molto interessante l'idea dell'embrione impiantato e della possibilità di far rinascere un Neanderthal. Una storia un po' fine a sé stessa, ma nel complesso, gradevole. La parte più divertente è sicuramente quella iniziale, quando il pettegolezzo si ingigantisce.
Non ho particolari osservazioni da fare, buon lavoro!
Racconto molto carino il tuo, con le dicerie di condominio che vengono amplificate fino a sfiorare l'assurdo. Ho un vago ricordo dei nomi di questi personaggi, è una mia impressione o li avevi già usati in un altro racconto?
Comunque, molto interessante l'idea dell'embrione impiantato e della possibilità di far rinascere un Neanderthal. Una storia un po' fine a sé stessa, ma nel complesso, gradevole. La parte più divertente è sicuramente quella iniziale, quando il pettegolezzo si ingigantisce.
Non ho particolari osservazioni da fare, buon lavoro!
- Marco Travaglini
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Ciao Viviana,
il pregio del tuo racconto è quello di portarci effettivamente dentro un condominio reale, vero e vivo, anche se vissuto indirettamente da una conversazione tra moglie e marito. E questo pregio non è una cosa da poco, ho iniziato a leggere libri solo per questo pregio e ne ho abbandonati altri dove era in difetto. Quello che mi convince poco è proprio l'averci infilato i Croods. Alla fine bastava una stramberia qualsiasi, questa invece è una cosa grossa (anche se ingigantita dalle chiacchiere) e decisamente fine a sé stessa. Ottimo racconto comunque.
il pregio del tuo racconto è quello di portarci effettivamente dentro un condominio reale, vero e vivo, anche se vissuto indirettamente da una conversazione tra moglie e marito. E questo pregio non è una cosa da poco, ho iniziato a leggere libri solo per questo pregio e ne ho abbandonati altri dove era in difetto. Quello che mi convince poco è proprio l'averci infilato i Croods. Alla fine bastava una stramberia qualsiasi, questa invece è una cosa grossa (anche se ingigantita dalle chiacchiere) e decisamente fine a sé stessa. Ottimo racconto comunque.
- Luca Nesler
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Ciao Viviana. L'idea della bambina che nasconde un terribile segreto era bella, ma il finale non mi ha convinto. Il racconto condotto con molti dialoghi mi piace, fila e aiuta molto in poco spazio. Li gestisci bene e li ho trovati credibili, niente da dire. Il mio appunto è unicamente sulla conclusione che non riesco a spiegarmi. Quando dovrebbe esserci la rivelazione abbiamo invece un dubbio e una nuova domanda: è Giulio che viaggia di fantasia perché Eva è solo molto brutta o è effettivamente una creatura qualche passo indietro nell'evoluzione? E se è così, perché mai?
Mi sarei aspettato qualche rivelazione da brivido, invece la tua scelta mi ha un po' spento. Peccato perché fino a lì era molto interessante
Mi sarei aspettato qualche rivelazione da brivido, invece la tua scelta mi ha un po' spento. Peccato perché fino a lì era molto interessante
- Luca Nesler
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Ho letto ora gli altri commenti (non l'avevo fatto prima per non farmi influenzare) e noto le tue motivazioni. Interessanti, ma sono d'accordo che sarebbero stati da esplicitare, cosa non facile da fare visto il punto di vista della narrazione.
Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Ciao Viviana, piacere di conoscerti e di commentarti.
Il racconto è piacevole, si lascia leggere volentieri catturando il lettore che a un certo punto vuole scoprire se quelle del marito sono solo illazioni complottiste (però effettivamente ben supportate da svariati indizi) o se dietro a quella "testona" ci sta davvero un terribile segreto... anche a parer mio un po' fine a sè stesso e immotivato (perchè mai qualcheduno avrebbe il desiderio di riportare in vita i Neanderthal?).
Dal punto di vista stilistico il ritmo è buono, e il principale motivo di interesse del racconto è legato a dinamiche molto "realistiche", che avvengono in una qualsiasi casa in qualsiasi parte del mondo, ed è anche secondo me l'aspetto migliore.
Diciamo che volevi scrivere un racconto fantascientifico, ma è stato il realismo a salvarti :-)
Alla prossima!
Il racconto è piacevole, si lascia leggere volentieri catturando il lettore che a un certo punto vuole scoprire se quelle del marito sono solo illazioni complottiste (però effettivamente ben supportate da svariati indizi) o se dietro a quella "testona" ci sta davvero un terribile segreto... anche a parer mio un po' fine a sè stesso e immotivato (perchè mai qualcheduno avrebbe il desiderio di riportare in vita i Neanderthal?).
Dal punto di vista stilistico il ritmo è buono, e il principale motivo di interesse del racconto è legato a dinamiche molto "realistiche", che avvengono in una qualsiasi casa in qualsiasi parte del mondo, ed è anche secondo me l'aspetto migliore.
Diciamo che volevi scrivere un racconto fantascientifico, ma è stato il realismo a salvarti :-)
Alla prossima!
Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
"mi convince" direi come consuntivo del racconto e per fare il verso alla frase di apertura.
L'idea è molto buona, il palazzo di complottari che riescono a convincere il marito mentre la moglie, forse un po' più evoluta, non da loro peso.
Un bel racconto sull'integrazione senza scadere nei cliché più banali e con una morale classica.
Struttura ben fatta, dialoghi buoni.
Il finale chiude in modo coerente quella che è una normale situazione di vita famigliare.
Tema centrato in pieno.
L'idea è molto buona, il palazzo di complottari che riescono a convincere il marito mentre la moglie, forse un po' più evoluta, non da loro peso.
Un bel racconto sull'integrazione senza scadere nei cliché più banali e con una morale classica.
Struttura ben fatta, dialoghi buoni.
Il finale chiude in modo coerente quella che è una normale situazione di vita famigliare.
Tema centrato in pieno.
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Ciao Viviana
Racconto divertente dal tema ben centrato, vivendo in un condominio (di stronzi :P ) ho trovato plausibilissimo l'escalation di dicerie sempre più assurde nei confronti con la bambina. Forse la divisione dei ruoli all'interno della famiglia (madre --> comprensione, padre --> pregiudizi) è troppo abusata e già usata non credi?
Racconto divertente dal tema ben centrato, vivendo in un condominio (di stronzi :P ) ho trovato plausibilissimo l'escalation di dicerie sempre più assurde nei confronti con la bambina. Forse la divisione dei ruoli all'interno della famiglia (madre --> comprensione, padre --> pregiudizi) è troppo abusata e già usata non credi?
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
LuigiDeMeo ha scritto:Ciao Viviana
Racconto divertente dal tema ben centrato, vivendo in un condominio (di stronzi :P ) ho trovato plausibilissimo l'escalation di dicerie sempre più assurde nei confronti con la bambina. Forse la divisione dei ruoli all'interno della famiglia (madre --> comprensione, padre --> pregiudizi) è troppo abusata e già usata non credi?
Ciao Luigi,
Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto. In verità ho esitato un po' prima di decidere che ruolo dare a chi, alla fine ho optato per questa configurazione per paura di cadere nello stereotipo donna -> pettegola, uomo -> razionale. Mi rendo conto solo adesso che in effetti così facendo sono scivolata in quello che hai descritto tu... a questo punto non so quale avrebbe potuto essere la soluzione ottimale, ma comunque grazie per avermi fatto notare la cosa.
Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Ciao Viviana!
Molto carino, ben delineati i personaggi, mi piace il fatto che il timoroso e il chiuso tra i due non sia la donna, che altrimenti in questa edizione sarebbe stata subito bollata come mammina pancina!
Molto interessante il fatto che le voci di palazzo piano piano prendano forma e sarei molto curiosa di conoscere Eva per capire come si comporta: mi viene da chiedermi se davvero potessero esser "così dolci" visto che quando diciamo di qualcuno che è "Nehandertaliano" sostanzialmente pensiamo che sia una persona aggressiva e che non ragiona (a torto o a ragione). Approvo l'idea di provare a ricrearli: mi hanno sempre affascinato molto, fisicamente.
Una buona prova e adesso ho qualche spunto interessante su cui fantasticare!
Molto carino, ben delineati i personaggi, mi piace il fatto che il timoroso e il chiuso tra i due non sia la donna, che altrimenti in questa edizione sarebbe stata subito bollata come mammina pancina!
Molto interessante il fatto che le voci di palazzo piano piano prendano forma e sarei molto curiosa di conoscere Eva per capire come si comporta: mi viene da chiedermi se davvero potessero esser "così dolci" visto che quando diciamo di qualcuno che è "Nehandertaliano" sostanzialmente pensiamo che sia una persona aggressiva e che non ragiona (a torto o a ragione). Approvo l'idea di provare a ricrearli: mi hanno sempre affascinato molto, fisicamente.
Una buona prova e adesso ho qualche spunto interessante su cui fantasticare!
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
- Andrea Partiti
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Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Mi hai preso alla sprovvista.
Ho pensato "rettiliani" all'inizio. Poi hai tirato fuori i dinosauri e stavo annuendo con aria saputa perché era chiaro dove stavi andando a parare. Però hai deviato verso i neanderthal, che a pensarci aveva molto più senso.
Niente da eccepire sul racconto, stile, scrittura, tema.
I ruoli di madre e padre, meh, non importava davvero. Servivano per creare un conflitto e far parlare del caso. Quelli di genere sono stereotipi così vecchi che penso siano stati ribaltati così tante volte che non si sa più quale sia il vero stereotipo, se le madri siano troppo protettive o troppo comprensive, se i padri siano freddi e distanti oppure vedendo poco i figli (in quanto genitore che lavora) abbiano un rapporto migliore e meno "educativo". E' un lancio di moneta, oppure potevi scegliere l'approccio Netflix e metterci dei genitori gay, in modo da prenderti da un lato le critiche di aver inserito una coppia gay non funzionale alla trama per simpatia e dall'altro le lodi per il tentativo di normalizzazione.
L'unico cliché che non ti perdono è l'aver chiamato la bambina Eva, quello sì che è davvero abusato da tutti gli scienziati poco etici che iniziano o resuscitano delle razze o vogliono sostituire il genere umano. Se il tuo esperimento è una bambina e si chiama Eva, sai già che sei il cattivo della storia e Eva ti ucciderà nell'ultimo capitolo.
Ho pensato "rettiliani" all'inizio. Poi hai tirato fuori i dinosauri e stavo annuendo con aria saputa perché era chiaro dove stavi andando a parare. Però hai deviato verso i neanderthal, che a pensarci aveva molto più senso.
Niente da eccepire sul racconto, stile, scrittura, tema.
I ruoli di madre e padre, meh, non importava davvero. Servivano per creare un conflitto e far parlare del caso. Quelli di genere sono stereotipi così vecchi che penso siano stati ribaltati così tante volte che non si sa più quale sia il vero stereotipo, se le madri siano troppo protettive o troppo comprensive, se i padri siano freddi e distanti oppure vedendo poco i figli (in quanto genitore che lavora) abbiano un rapporto migliore e meno "educativo". E' un lancio di moneta, oppure potevi scegliere l'approccio Netflix e metterci dei genitori gay, in modo da prenderti da un lato le critiche di aver inserito una coppia gay non funzionale alla trama per simpatia e dall'altro le lodi per il tentativo di normalizzazione.
L'unico cliché che non ti perdono è l'aver chiamato la bambina Eva, quello sì che è davvero abusato da tutti gli scienziati poco etici che iniziano o resuscitano delle razze o vogliono sostituire il genere umano. Se il tuo esperimento è una bambina e si chiama Eva, sai già che sei il cattivo della storia e Eva ti ucciderà nell'ultimo capitolo.
Re: La bambina della nuova vicina - di Viviana Tenga
Sono combattuto sul giudizio. Racconto scritto benissimo con grande controllo, però il finale non mi ha soddisfatto perché mi sembrare scoppiare un po' come una bolla di sapone in un nulla di fatto e questo perché la vicenda fino a quel punto potrebbe essere considerata un prologo e non una storia fatta e finista. Insomma, prepari tutto bene e poi ci lasci con una rivelazione che non incide sulla tensione del racconto stesso. Pollice tendente all'alto, questo è sicuro, ma valuterei una rielaborazione in sede di Laboratorio.
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