Orgoglio e Pregiudizio
- Michael Dag
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Orgoglio e Pregiudizio
La cicatrice mi lancia una coltellata sotto l'orecchio.
Rilasso la mandibola, appoggio le mani sul bancone e controllo il respiro.
«Cosa ci fa un ossi nel mio emporio?»
Il russo rimane fulminato sulla porta. «Mi avevano informato che qui a Berlino ovest l'accoglienza non era delle migliori. Ma non mi aspettavo certo questo.» Persino la sua voce è irritante.
Vaffanculo. «Taglia corto, russo. Cosa vuoi?»
«Siete voi Korrad Himmernau? Intendo scambiare merci con voi. Ho i regolari permessi.»
«Fammi vedere. E se sono falsi, ti denuncio.»
Il russo cammina fino al bancone. Pantaloni di tessuto buono, camicia scura, scarpe pulite, valigia di cuoio. Ma la faccia, non è diversa da quella di chi mi ha fatto saltare un pezzo di testa con una fucilata nel '45.
Capelli un tempo biondicci, naso a patata, denti storti. Tutti uguali.
Mi porge i documenti. Yuri Gasparin. Anche i nomi, tutti uguali.
Butto i fogli sul bancone. «Cosa vuoi?»
«Zucchero. Tutto quello che potete procurarmi.» Estrae dalla valigia una bottiglia di quell'intruglio che bevono loro. «Posso scambiare con vodka di prima qualità.»
Rido di gusto, la mandibola mi accoltella. Sono quarantaquattro anni che quando rido mi fa male, ma a volte ne vale la pena. «Seriamente dovrei barattare la mia merce più preziosa, con questa schifezza?»
«Mister Himmernau, sono uno dei più rinomati produttori di distillati della Germania dell'est.»
«Voglio assaggiare questa roba. Poi deciderò.»
Vado al lavandino, prendo due bicchieri e li sciacquo. Zucchero in cambio di alcolici. In effetti, la vodka di qualità vale parecchio. Una cassa di zucchero per… venti bottiglie. Sarebbe un affare.
Torno al bancone.
Il russo stappa la bottiglia.
Versa due dita di distillato nei bicchieri, ne solleva uno. «Vashe!»
Fottiti.
Mi faccio coraggio, butto giù il bruciabudella.
Cazzo.
È buono.
Parecchio buono.
Il russo sorride, deve essersi accorto della mia espressione. «Allora, che ne dice?»
«Bhe… devo ammettere che non è male.»
«Sono disposto a pagare un litro di vodka per otto chili di zucchero.» Mi tende la mano.
Non così in fretta, ossi. «Tre chili al litro, non di più.»
Sarà una lunga trattativa.
Il cozzare dei picconi contro le colonnine della dogana riempie l'aria. Da giorni, gruppi di giovani demoliscono il muro in tutta Berlino.
Gasparin mi passa un bicchiere, mentre i facchini scaricano il mio camion dallo zucchero e lo caricano di casse di vodka.
Butto giù in un fiato. Devo ammetterlo, gli affari stanno andando bene. «E quindi, il federalismo è crollato…»
«Già. Ora posso esportare i miei distillati con più facilità.» Mi tende la mano. «Mi servirà parecchio zucchero, nei prossimi tempi.»
Mi volto verso i ragazzi che fanno a pezzi la dogana. Ridono e cantano, si passano bottiglie e sigarette. Una radio suona musica americana. Che poi, quel muro, a che cazzo è mai servito?
Stringo la mano a Gasparin. «Farò il possibile. Ma levami una curiosità… quanto ci mette un russo a crollare ubriaco?»
«Sicuramente più di un tedesco.»
Indico la bottiglia. «Vediamo.»
Rilasso la mandibola, appoggio le mani sul bancone e controllo il respiro.
«Cosa ci fa un ossi nel mio emporio?»
Il russo rimane fulminato sulla porta. «Mi avevano informato che qui a Berlino ovest l'accoglienza non era delle migliori. Ma non mi aspettavo certo questo.» Persino la sua voce è irritante.
Vaffanculo. «Taglia corto, russo. Cosa vuoi?»
«Siete voi Korrad Himmernau? Intendo scambiare merci con voi. Ho i regolari permessi.»
«Fammi vedere. E se sono falsi, ti denuncio.»
Il russo cammina fino al bancone. Pantaloni di tessuto buono, camicia scura, scarpe pulite, valigia di cuoio. Ma la faccia, non è diversa da quella di chi mi ha fatto saltare un pezzo di testa con una fucilata nel '45.
Capelli un tempo biondicci, naso a patata, denti storti. Tutti uguali.
Mi porge i documenti. Yuri Gasparin. Anche i nomi, tutti uguali.
Butto i fogli sul bancone. «Cosa vuoi?»
«Zucchero. Tutto quello che potete procurarmi.» Estrae dalla valigia una bottiglia di quell'intruglio che bevono loro. «Posso scambiare con vodka di prima qualità.»
Rido di gusto, la mandibola mi accoltella. Sono quarantaquattro anni che quando rido mi fa male, ma a volte ne vale la pena. «Seriamente dovrei barattare la mia merce più preziosa, con questa schifezza?»
«Mister Himmernau, sono uno dei più rinomati produttori di distillati della Germania dell'est.»
«Voglio assaggiare questa roba. Poi deciderò.»
Vado al lavandino, prendo due bicchieri e li sciacquo. Zucchero in cambio di alcolici. In effetti, la vodka di qualità vale parecchio. Una cassa di zucchero per… venti bottiglie. Sarebbe un affare.
Torno al bancone.
Il russo stappa la bottiglia.
Versa due dita di distillato nei bicchieri, ne solleva uno. «Vashe!»
Fottiti.
Mi faccio coraggio, butto giù il bruciabudella.
Cazzo.
È buono.
Parecchio buono.
Il russo sorride, deve essersi accorto della mia espressione. «Allora, che ne dice?»
«Bhe… devo ammettere che non è male.»
«Sono disposto a pagare un litro di vodka per otto chili di zucchero.» Mi tende la mano.
Non così in fretta, ossi. «Tre chili al litro, non di più.»
Sarà una lunga trattativa.
Il cozzare dei picconi contro le colonnine della dogana riempie l'aria. Da giorni, gruppi di giovani demoliscono il muro in tutta Berlino.
Gasparin mi passa un bicchiere, mentre i facchini scaricano il mio camion dallo zucchero e lo caricano di casse di vodka.
Butto giù in un fiato. Devo ammetterlo, gli affari stanno andando bene. «E quindi, il federalismo è crollato…»
«Già. Ora posso esportare i miei distillati con più facilità.» Mi tende la mano. «Mi servirà parecchio zucchero, nei prossimi tempi.»
Mi volto verso i ragazzi che fanno a pezzi la dogana. Ridono e cantano, si passano bottiglie e sigarette. Una radio suona musica americana. Che poi, quel muro, a che cazzo è mai servito?
Stringo la mano a Gasparin. «Farò il possibile. Ma levami una curiosità… quanto ci mette un russo a crollare ubriaco?»
«Sicuramente più di un tedesco.»
Indico la bottiglia. «Vediamo.»
Ultima modifica di Michael Dag il martedì 21 settembre 2021, 0:48, modificato 1 volta in totale.
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ecco il vincitore dell'ultima edizione! Ciao Michael! Parametri tutti ok, buona FRANCESCA BERTUZZI EDITION!
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: Orgoglio e Pregiudizio
ho modificato un frase ore 00.48
dovrei essere nei caratteri comunque.
dovrei essere nei caratteri comunque.
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Michael Dag ha scritto:ho modificato un frase ore 00.48
dovrei essere nei caratteri comunque.
Confermo :)
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1031
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Prime impressioni. Signor Michael, piacere di rileggerti. Con me sfondi una porta aperta, adoro tutto quello che riguarda il tema del muro e l'Ostalgie.
Aderenza al tema. Tutto ok
Punti di miglioramento. La prima frase mi ha un po' spiazzato, ho dovuto leggerla un paio di volte e procedere per capire cosa volevi dire. Ma può darsi che si tratti di una mia limitazione, piuttosto che di un difetto. C'è poi da dire che ambientare questa scenetta durante la caduta del muro, non ha un valore intrinseco, in quanto funzionava bene anche in altri contesti. Finale un po' x, avresti magari potuto calcare un po' di più la mano sulla nuova amicizia che si crea a discapito dei pregiudizi, nell'alba di una nuova era, un qualcosa come: "guardami, a bere vodka con un russo, chi l'avrebbe mai detto. Dai, passa qua la bottiglia, Lenin del cazzo."
Punti di forza Caratterizzazione del pdv molto ben riuscita, come al tuo solito. Interessante il confronto tra due culture, con i suoi inevitabili cliché e malintesi.
Conclusione Per me assolutamente promosso, ma per avere l'eccellenza andrei a rendere il finale un po' più personale o sopra le righe. Comunque, molto bene.
Aderenza al tema. Tutto ok
Punti di miglioramento. La prima frase mi ha un po' spiazzato, ho dovuto leggerla un paio di volte e procedere per capire cosa volevi dire. Ma può darsi che si tratti di una mia limitazione, piuttosto che di un difetto. C'è poi da dire che ambientare questa scenetta durante la caduta del muro, non ha un valore intrinseco, in quanto funzionava bene anche in altri contesti. Finale un po' x, avresti magari potuto calcare un po' di più la mano sulla nuova amicizia che si crea a discapito dei pregiudizi, nell'alba di una nuova era, un qualcosa come: "guardami, a bere vodka con un russo, chi l'avrebbe mai detto. Dai, passa qua la bottiglia, Lenin del cazzo."
Punti di forza Caratterizzazione del pdv molto ben riuscita, come al tuo solito. Interessante il confronto tra due culture, con i suoi inevitabili cliché e malintesi.
Conclusione Per me assolutamente promosso, ma per avere l'eccellenza andrei a rendere il finale un po' più personale o sopra le righe. Comunque, molto bene.
- invernomuto
- Messaggi: 270
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ciao Michael, bentrovato.
Quando ho letto il tema dell'edizione ho avuto una piccola crisi mistica, ce l'ho ogni volta in realtà, ma questa volta la mia mente è corsa immediatamente a "crollo? Il muro di Berlino! Oppure la torre di Babele!" - alla fine dopo mezz'ora di pendolo tra le due opzioni mi sono stabilizzato su una terza, fallimentare, idea - ma sono contentissimo che qualcuno abbia scritto una storia sul muro E l'abbia fatto in modo creativo e competente.
Belle descrizioni di impatto immediato, caratterizzazione che (a parer mio) funziona bene e funge da perno per l'intero racconto - perfino il finale, che suggerisce un radicale cambiamento sia nelle vite che nell'ideologia del personaggio principale, mi è piaciuto molto, in parte anche per la mancanza di "effetti pirotecnici".
Ottima prova.
Quando ho letto il tema dell'edizione ho avuto una piccola crisi mistica, ce l'ho ogni volta in realtà, ma questa volta la mia mente è corsa immediatamente a "crollo? Il muro di Berlino! Oppure la torre di Babele!" - alla fine dopo mezz'ora di pendolo tra le due opzioni mi sono stabilizzato su una terza, fallimentare, idea - ma sono contentissimo che qualcuno abbia scritto una storia sul muro E l'abbia fatto in modo creativo e competente.
Belle descrizioni di impatto immediato, caratterizzazione che (a parer mio) funziona bene e funge da perno per l'intero racconto - perfino il finale, che suggerisce un radicale cambiamento sia nelle vite che nell'ideologia del personaggio principale, mi è piaciuto molto, in parte anche per la mancanza di "effetti pirotecnici".
Ottima prova.
- GiulianoCannoletta
- Messaggi: 520
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ciao Michael, piacere di averti letto.
Racconto molto bello che ha il suo punto forte nella caratterizzazione dei personaggi, davvero convincente. Bello lo scambio della prima parte, incentrato sulla diffidenza reciproca, e il cambiamento dopo il crollo del muro.
Se devo trovare un difetto forse quella prima frase un po' farraginosa che ho dovuto rileggere un paio di volte.
Complimenti davvero.
Giuliano
Racconto molto bello che ha il suo punto forte nella caratterizzazione dei personaggi, davvero convincente. Bello lo scambio della prima parte, incentrato sulla diffidenza reciproca, e il cambiamento dopo il crollo del muro.
Se devo trovare un difetto forse quella prima frase un po' farraginosa che ho dovuto rileggere un paio di volte.
Complimenti davvero.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar
Julio Cortázar
- Gabriele Dolzadelli
- Messaggi: 335
- Contatta:
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ciao Michael, ben ritrovato in questa nuova Era.
Ottimo racconto, davvero. Mi è piaciuta molto la caratterizzazione dei personaggi, l'utilizzo del PdV e soprattutto il modo in cui hai aderito al tema. Hai utilizzato il crollo del muro di Berlino come pretesto per parlare di qualcosa di più, di due persone e del crollo del pregiudizio. In più hai aggiunto anche il riferimento al crollo di un ubriaco e questo ti ha fatto fare terna. Apprezzo sempre questi colpi di classe. Non ho quindi nulla da dirti se non una piccola critica sull'incipit. Non si capisce molto il senso di quella frase e ho mantenuto la perplessità fino al secondo riferimento (a racconto inoltrato) della cicatrice e del dolore che provocava. Solo a quel punto ho capito il senso della prima riga.
Racconto da podio. A rileggerci!
Ottimo racconto, davvero. Mi è piaciuta molto la caratterizzazione dei personaggi, l'utilizzo del PdV e soprattutto il modo in cui hai aderito al tema. Hai utilizzato il crollo del muro di Berlino come pretesto per parlare di qualcosa di più, di due persone e del crollo del pregiudizio. In più hai aggiunto anche il riferimento al crollo di un ubriaco e questo ti ha fatto fare terna. Apprezzo sempre questi colpi di classe. Non ho quindi nulla da dirti se non una piccola critica sull'incipit. Non si capisce molto il senso di quella frase e ho mantenuto la perplessità fino al secondo riferimento (a racconto inoltrato) della cicatrice e del dolore che provocava. Solo a quel punto ho capito il senso della prima riga.
Racconto da podio. A rileggerci!
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ciao Michael
bentrovato e piacere di leggerti. Il tuo racconto è molto interessante, ben scritto e pienamente aderente al tema.
Mi sono piaciuti i personaggi e la storia che ho trovato originale. Non saprei cosa criticarti, forse avrei messo qualche frase un po' più lunga all'inizio per bilanciare il ritmo, ma è solo una mia preferenza a livello di stile.
Un saluto
bentrovato e piacere di leggerti. Il tuo racconto è molto interessante, ben scritto e pienamente aderente al tema.
Mi sono piaciuti i personaggi e la storia che ho trovato originale. Non saprei cosa criticarti, forse avrei messo qualche frase un po' più lunga all'inizio per bilanciare il ritmo, ma è solo una mia preferenza a livello di stile.
Un saluto
- wladimiro.borchi
- Messaggi: 396
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ciao Michael,
il racconto è scritto davvero bene, senza nemmeno una sbavatura.
I personaggi sono ben caratterizzati e la lettura tira veloce fino alla fine.
Il tema è centrato e trattato con innegabile leggerezza, davvero una buonissima prova.
Anche qui, forse, l'idea buona porta con sé un'eccessiva linearità nella realizzazione, tanto che per capire fino in fondo il senso della seconda parte del racconto sono stato costretto a una rilettura.
A rileggerci presto.
W
il racconto è scritto davvero bene, senza nemmeno una sbavatura.
I personaggi sono ben caratterizzati e la lettura tira veloce fino alla fine.
Il tema è centrato e trattato con innegabile leggerezza, davvero una buonissima prova.
Anche qui, forse, l'idea buona porta con sé un'eccessiva linearità nella realizzazione, tanto che per capire fino in fondo il senso della seconda parte del racconto sono stato costretto a una rilettura.
A rileggerci presto.
W
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Grazie per il tempo che mi a vete dedicato
Sì, ho provato a intrecciare due declinazioni del tema, il crollo del muro che è una metafora del crollo del pregiudizio. e poi ci stava anche la gag finale.
Davvero non è piaciuta la prima frase? Peccato...è una delle mie punchline preferite... :(
Sì, ho provato a intrecciare due declinazioni del tema, il crollo del muro che è una metafora del crollo del pregiudizio. e poi ci stava anche la gag finale.
Davvero non è piaciuta la prima frase? Peccato...è una delle mie punchline preferite... :(
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ciao Michael,
il tuo stile è piacevole e scorrevole, il testo è davvero ben scritto. Ho apprezzato la doppia declinazione del tema (l'ho apprezzata davvero, anche perché io ho faticato a trovarne persino una di declinazione) e come questa sia naturale, priva di forzature. L'unica pecca che ho percepito è che mi è apparso un po' "piatto" come testo: sebbene il tema sia coinvolgente e sia un evento memorabile, mi ha trasmesso poco a livello emotivo. Parlo del testo in sé, perché invece i personaggio sono chiari nelle loro emozioni.
A rileggerci,
Morena
il tuo stile è piacevole e scorrevole, il testo è davvero ben scritto. Ho apprezzato la doppia declinazione del tema (l'ho apprezzata davvero, anche perché io ho faticato a trovarne persino una di declinazione) e come questa sia naturale, priva di forzature. L'unica pecca che ho percepito è che mi è apparso un po' "piatto" come testo: sebbene il tema sia coinvolgente e sia un evento memorabile, mi ha trasmesso poco a livello emotivo. Parlo del testo in sé, perché invece i personaggio sono chiari nelle loro emozioni.
A rileggerci,
Morena
- Andrea Furlan
- Messaggi: 412
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ciao Michael,
A mio avviso hai scritto una buona prova ma non eccezionale come altri tuoi racconti che ho letto su MC. Il tema del muro di Berlino è facilmente associato al crollo e hai scelto un approccio da romanzo storico classico per raccontarlo, ma maniera accattivante. Buona la caratterizzazione dei due personaggi e poche pennellate di ambientazione che danno un contesto chiaro all'insieme.
A mio avviso hai scritto una buona prova ma non eccezionale come altri tuoi racconti che ho letto su MC. Il tema del muro di Berlino è facilmente associato al crollo e hai scelto un approccio da romanzo storico classico per raccontarlo, ma maniera accattivante. Buona la caratterizzazione dei due personaggi e poche pennellate di ambientazione che danno un contesto chiaro all'insieme.
- Pietro D'Addabbo
- Messaggi: 364
- Contatta:
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Ciao Michael, piacere di leggerti.
Dire che la priva frase del brano mi aveva mal disposto è un eufemismo.
Leggere "La cicatrice mi lancia una coltellata sotto l'orecchio." mi disturba ogni volta, anche ora che la scrivo. Per forma mentale ho la tendenza a considerare il senso letterale delle parole e qui non posso che immaginarmi una cicatrice a forma di 'omino stilizzato' che lancia un pugnale verso l'orecchio del protagonista. Un'assurdità insomma.
La sorpresa invece è stata leggere poi un ottimo racconto che potrebbe essere l'incipit di un intero romanzo o l'episodio zero di un serial di successo. Ottimo lo stile, piacevoli le scene, nessun colpo di scena ma non è sempre indispensabile per godersi una buona lettura.
Dire che la priva frase del brano mi aveva mal disposto è un eufemismo.
Leggere "La cicatrice mi lancia una coltellata sotto l'orecchio." mi disturba ogni volta, anche ora che la scrivo. Per forma mentale ho la tendenza a considerare il senso letterale delle parole e qui non posso che immaginarmi una cicatrice a forma di 'omino stilizzato' che lancia un pugnale verso l'orecchio del protagonista. Un'assurdità insomma.
La sorpresa invece è stata leggere poi un ottimo racconto che potrebbe essere l'incipit di un intero romanzo o l'episodio zero di un serial di successo. Ottimo lo stile, piacevoli le scene, nessun colpo di scena ma non è sempre indispensabile per godersi una buona lettura.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: Orgoglio e Pregiudizio
grazie a tutti dei consigli.
ok, messaggio ricevuto, la prima frase non va bene (non è la prima volta che scrivo qualcoa di simile e faccio storcere il naso a tutti...)
@andrea:
L'idea iniziale era di raccontare la storia del crollo col pdv proprio dello stesso muro, ma si è rivelata un impresa troppo complessa
ok, messaggio ricevuto, la prima frase non va bene (non è la prima volta che scrivo qualcoa di simile e faccio storcere il naso a tutti...)
@andrea:
L'idea iniziale era di raccontare la storia del crollo col pdv proprio dello stesso muro, ma si è rivelata un impresa troppo complessa
Re: Orgoglio e Pregiudizio
Non vedo difetti, il racconto sembra essere esattamente quello per cui l'avevi pensato e funziona. Scritto in modo preciso, non ho visto sbavature. Forse hai osato un po' troppo con quella frase di apertura, ma l'ho apprezzata. Tema ottimamente declinato. Pollice su per me.
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