Il maestro - di David Galligani

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 febbraio 2022 con un tema del Campione in carica dell'Arena: Maurizio Ferrero!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Il maestro - di David Galligani

Messaggio#1 » lunedì 21 febbraio 2022, 23:41

/IL MAESTRO/

Tic Toc
Le lancette del grande orologio della stazione si mossero leggermente.
«Tic Toc» disse Tobias col nasino all’insù.
«Non ho fatto nessun rumore.» Anna lo guardò come si guarda un bugiardo.
«Non l’abbiamo sentito, ma lo deve aver fatto. Guarda come è grande.
Se fanno tic toc gli orologi piccoli, lo avrà fatto sicuramente anche quello no?»
Anna ci pensò un po’, in effetti il ragionamento del suo amico non faceva una piega.
Si girò e vide che il maestro Janusz stava ancora discutendo con le guardie, adesso ne erano arrivate delle altre. Una di loro allargò le braccia. Poi se ne andarono.
Il maestro abbassò la testa e si diresse verso i suoi ragazzi.

Ciuf Ciuf
Il treno arrivò stridendo e sbuffando sulle rotaie, annerite e rugginose ai lati, ma talmente lucide nella parte superiore che il sole che vi si rifletteva dava noia agli occhi.
Il maestro si tolse gli occhiali tondi e li pulì con un angolo della camicia. «Elia ti ho visto!»
«Ma ha cominciato Jacopo!»
«Non mi interessa chi ha cominciato, dagli la mano e smettetela.»
Elia guardò in cagnesco il suo compagno. Era stanco di prendersi sempre i rimproveri per colpa dell’altro, per cui invece di dargli la mano gli mollò una pedata.
«Elia! Vieni subito qui!»
Elia incrociò le braccia e con un broncio lungo un chilometro si diresse verso Janusz.

Cip Ciop
Il passerotto si posò sul ramo di una magnolia, che dondolò un poco.
Diversi petali si staccarono dall’albero in fiore e, trasportati dal vento, entrarono nelle carrozze attraverso i finestrini aperti.
«Ragazzi, salite in ordine sulla carrozza, uno per uno, per mano.»
Luisa mise un piede in fallo e cadde in ginocchio.
Scoppiò a piangere.
«Luisa, ti sei fatta male?» Janusz le andò incontro.
La bambina fece cenno di no con il capo «Ma è il mio vestito buono e l’ho sporcato tutto.»
Il maestro la prese in braccio e l’accarezzò.
«Non ti preoccupare, tesoro non fa niente. Siediti qui, vicino a me, che adesso il treno parte.»


Janusz Korczak si rifiutò fino all’ultimo di abbandonare i suoi orfani.
Morì di dolore sul treno che li trasportava al campo di sterminio di Treblinka il giorno mercoledì cinque agosto 1942.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7232

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#2 » lunedì 21 febbraio 2022, 23:43

Ecco il vincitore dell'ultima edizione, ciao David! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa MAURIZIO FERRERO EDITION!

Avatar utente
Proelium
Messaggi: 293
Contatta:

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#3 » giovedì 24 febbraio 2022, 19:26

Ciao David,
piacere di leggerti. L'idea dei frammenti sconnessi ma collegati è interessante, così come il ricorso alle onomatopee a inizio paragrafo, che può piacere o non piacere, ma comunque crea un senso d'identità al racconto.
Tema un po' labile. Alla fine si fa evidente, ma per 3/4 del racconto non si capisce il nesso, si vedono solo immagini delicate ma in fondo già viste, e si resta disorientati. Qualche perplessità anche sulla figura del maestro, che è testimone di tutto ma non riesce a trasmettermi quelle emozioni che da lettore avrei voluto provare, e che avrebbe reso la sentenza finale molto più significativa.

Spero troverai queste critiche costruttive. So che riceverle non è mai facile (specie dopo una vittoria)...

Buona edition,
Francesco

Avatar utente
gcdaddabbo
Messaggi: 336

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#4 » giovedì 24 febbraio 2022, 21:56

Ciao, Davide!
Nessun problema! Sono un principiante. Puoi benissimo non tener conto del mio commento!
Devo ammettere che il racconto mi piace. Lo sento.
Sempre a scuola? E tra i bulli?
Questa volta la sorpresa finale è più riuscita.
Sarà che non insegno più nella scuola da una ventina d’anni, ma non ho trovato mai delle “pesti” come quelle che descrivi.
Spero di rileggerti in una location più tranquilla e serena.
Ci sono anche tanti bravi ragazzi.
Giancarlo

Avatar utente
Michael Dag
Messaggi: 428

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#5 » venerdì 25 febbraio 2022, 11:00

Esperimento curioso, ma per niente semplice il tuo.
Tre scene banali che assumono un grande significato alla fine, purtroppo troppo tardi.
È stata piacevole la seconda lettura, ma la prima mi ha completamente spiazzato.
Saltelli di pov in pov, e non sono riuscito a focalizzare la cosa.
Altra cosa che non capisco, se la storia è ambientata in polonia, perché i bambini hanno tutti nomi italiani?

Bello il dettaglio della bimba col vestito buono. Malinconico, triste e reale.

Avatar utente
wladimiro.borchi
Messaggi: 396

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#6 » venerdì 25 febbraio 2022, 17:06

Ciao David,
secondo me la potenza di questo racconto sta proprio nel banale e nel quotidiano di quello che avviene nelle prime scene.
Le onomatopee sono un ottimo collante e quando arriva la didascalia finale e si capisce tutto si resta necessariamente colpiti.
Non credo che possa esistere modo migliore per rendere la figura che hai scelto di raccontare: un uomo che decide di immolarsi (avendo la possibilità di scegliere la vita) per far vivere nel modo migliore ai suoi ragazzi un momento terribile.
Allora quel quotidiano all'apparenza banale assume una forza dirompente, gigantesca, distruttiva.
Secondo me un lavoro egregio.
A rileggerci presto.
W

Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#7 » venerdì 25 febbraio 2022, 20:07

Ciao a tutti
rispondo sparando un po' nel mucchio.
La mia intenzione era quella di creare delle scene separate che testimoniassero come vedono il mondo i bambini.
Scene normali della vita di una scolaresca in una stazione del treno, dove il comun denominatore è il maestro, che è l'unico che si rende conto dell'orrore della situazione e che finalmente soccombe al dolore.
Il lettore non capisce? Nemmeno i bambini. Come il lettore sono persi nella loro mente, nei loro momenti, innocenti e per gli adulti "inutili e già visti". Ma non per loro, che purtroppo non ne vedranno altri.
Lo spiegone finale viene a spiegare questo, che non ve ne saranno altri e che, purtroppo, questa è una storia vera.

Per quanto riguarda i nomi ammetto di aver fatto la ricerca "nomi ebrei" e non "nomi ebrei polacchi". Mea culpa.

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 210

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#8 » sabato 26 febbraio 2022, 9:48

Il maestro - David Calligani

Ciao David, un piacere leggerti.
Ammetto anche io di aver letto tutto il testo senza capirci niente, per poi avere la verità sbattuta in faccia nell'ultima riga. E questo sì, è di impatto e di sorpresa, ma poi ti costringe a rileggere tutto da capo per apprezzarne il tutto. Quindi l'effetto sorpresa c'è, ma così mi sembra un voler nascondere qualcosa al lettore per poi avere una frase d'impatto alla fine.
Per quanto riguarda il tema, è centrato e, anche se clichè, non è mai banale.
Riguardo lo stile, non amo particolarmente quando si spezza così tante volte il racconto, soprattutto in così pochi caratteri. E' un mio personale limite che mi impedisce di immergermi totalmente nella situazione.
Concordo anche io poi sulla scelta dei nomi, e anzi, ti dico che forse è proprio quello il punto più dolente. Ti spiego perchè: perchè anche lasciando il racconto così com'è, ma con i nomi appropriati a quel contesto, avresti già dato una mezza idea di quello che stava per succedere. Invece, lasciando i nomi in italiano, uno si figura davvero una scolaresca in gita scolastica ai giorni d'oggi.
Nel complesso è una buona prova, a rileggerti.

Avatar utente
GiulianoCannoletta
Messaggi: 520

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#9 » domenica 27 febbraio 2022, 14:20

Ciao David, piacere di rileggerti.
La forma che hai dato al tuo racconto è originale e interessante, non tanto per le onomatopee, quanto per la scelta coraggiosa di dare alle ultime due righe il compito di riscrivere il significato di tutto ciò che si era letto. Esperimento che però non mi ha convinto fino in fondo, avrei preferito, almeno nell'ultima scena, un parziale disvelamento o perlomeno una semina che desse qualche indicazione al lettore. Capisco comunque le tue intenzioni e la tua voglia di sperimentare.
Buona edition, a rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 342

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#10 » domenica 27 febbraio 2022, 23:32

Il maestro - David Galligani
Piacere di averti letto, David.
Il tuo è un racconto di una delicatezza toccante. Mi è piaciuta moltissimo la struttura e il giochetto delle onomatopee in apertura ad ogni paragrafo. Ho trovato la tua prosa a tratti poetica, che è una cosa che apprezzo molto.
Ho intuito di cosa potesse trattarsi, non nel dettaglio, prima di leggere il finale e questo non è per forza un male, anzi.
L’unico “appunto” che mi sento di farti è proprio sulla parte conclusiva del tuo racconto.
Mi piace la delicatezza con cui chiudi, ma l’ho sentita poco emotiva. Forse è una scelta ponderata e la pudicizia in questi casi è encomiabile, ma avrei preferito comunque una chiusura più “mostrata”, non so se mi sono spiegata.
In bocca al lupo, a rileggerti.
Elisa

Avatar utente
kruaxi
Messaggi: 163

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#11 » lunedì 28 febbraio 2022, 4:46

Il maestro

Un piccolo racconto, poche immagini, cartoline quasi.
Bambini che giocano, che discutono fra loro, sotto gli occhi attenti e benevoli del loro maestro. 'Tic toc', 'ciuf ciuf', 'cip ciop'... Onomatopee infantili a cornice di una giornata come tante altre, un giorno di sole, forse una vacanza fuori porta.
La triste verità sembra distante ma è appena dietro l'angolo. Arriva senza suoni, né veri né simulati.
Si intravvede in quello strano colloquio con le guardie, che fin da subito ci dice: attenti, niente è come sembra.
Ed è sempre una guardia, allargando le braccia come a sottolineare impotenza (e disinteresse?), ad introdurci alla banalità del male.
Non ci sarà ritorno.
Non so... forse, paradossalmente, l'aver ricondotto la storia ad un evento storico, specifico, ne ha un po' ridotto il pathos.
Un unico appunto, mi si permetta: l'uccellino dovrebbe fare 'cip cip', 'Cip & Ciop' sono due personaggi Disney.

read_only
Messaggi: 171

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#12 » giovedì 3 marzo 2022, 18:24

Ciao David,

chiedo scusa (questo vale per tutto il girone) se mi faccio viva così tardi, mi rendo conto che così facendo non riesco a confrontarmi con voi prima della classifica. Purtroppo a causa del lavoro non posso fare altrimenti.
Questo testo acquisisce tutto il fascino che possiede alla seconda rilettura, dopo aver acquisito consapevolezza di quanto succede. Mi piace lo spunto narrativo e l'idea per cui se i bambini non sanno neanche il lettore sa (l'ho sperimentata anche io in passato), ma il punto di vista che usi mi sembra un po' esterno. In pratica non ho avuto la sensazione di guardare il mondo con gli occhi di un bambino, ma di guardare dei bambini che guardano il mondo.
In bocca al lupo,
Mrorena

alexandra.fischer
Messaggi: 2887

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#13 » venerdì 4 marzo 2022, 15:31

DAVID CALLAGHAN Tema centrato e con le onomatopee messe al punto giusto: l’orologio della stazione, il treno in arrivo, il passero che canta. Il tutto in un’atmosfera da viaggio qualunque: Anna e Tobias che parlano dell’orologio, e da turbolenta gita scolastica, con il litigio fra Elia e Jacopo, i rimproveri del maestro Jasnuz, il disguido dell’abito di Luisa nuovo ma rovinato. Il Lettore, immerso in quest’atmosfera che potrebbe appartenere a qualunque epoca, pensa a un racconto di un passato relativamente recente. E si gela nel finale: la destinazione è il lager di Treblinka. Ottima prova.
Attenzione, ti segnalo la frase da correggere:
Elia, ti ho visto!

Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#14 » domenica 6 marzo 2022, 18:08

Shanghai Kid ha scritto:Il maestro - David Galligani
L’unico “appunto” che mi sento di farti è proprio sulla parte conclusiva del tuo racconto.
Mi piace la delicatezza con cui chiudi, ma l’ho sentita poco emotiva. Forse è una scelta ponderata e la pudicizia in questi casi è encomiabile, ma avrei preferito comunque una chiusura più “mostrata”, non so se mi sono spiegata.
Elisa

Ciao Elisa
si è una scelta ponderata.
Uno spiegone esterno e storico, volevo dare proprio il senso di uscita dalla finzione per entrare in una parte reale e oggettiva.

Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#15 » domenica 6 marzo 2022, 18:10

kruaxi ha scritto:Il maestro

Un unico appunto, mi si permetta: l'uccellino dovrebbe fare 'cip cip', 'Cip & Ciop' sono due personaggi Disney.


Hai ragione, che rintronato! :D

Avatar utente
kruaxi
Messaggi: 163

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#16 » domenica 6 marzo 2022, 18:28

Ma figurati. Scusami.

Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#17 » domenica 6 marzo 2022, 20:38

kruaxi ha scritto:Ma figurati. Scusami.

Ahah ma di che ti scusi? Ci mancherebbe!

Avatar utente
antico
Messaggi: 7232

Re: Il maestro - di David Galligani

Messaggio#18 » martedì 8 marzo 2022, 19:38

Come ho letto Janusz, ho capito. Penso però che tu potessi fare molto di più e che questo sia più un primo abbozzo, tanto per prendere le misure. L'idea è ottima, la realizzazione è da rendere più incisiva soprattutto andare a pigiare l'acceleratore su Janusz, mostrando la sua angoscia repressa, ancora di più di quanto tu non faccia qui e magari arrivando a chiudere non con uno spiegone, ma con uno dei bambini che legge Treblinka (non so se ci fosse il cartello, ma sarebbe un falso storico funzionale alla vicenda). Insomma, c'è ancora da lavorarci e allo stato attuale mi sento di assegnargli un pollice tendente al positivo, ma non bello solido come dovrebbe.

Torna a “162° All Time - Maurizio Ferrero Edition - la 6° della NONA ERA”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti