Tormento

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 21 febbraio 2022 con un tema del Campione in carica dell'Arena: Maurizio Ferrero!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 5000 caratteri entro l'una.
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Signor_Darcy
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Tormento

Messaggio#1 » martedì 22 febbraio 2022, 0:23

Tormento
di Stefano Floccari

La donna siede di fronte a me, gli occhi spenti eppure lo sguardo fiero. Incrocia le gambe, come a proteggersi. Le braccia sono appoggiate agli schienali, le mani afferrano il panno e lo stringono.
Provo a smuoverla dai suoi pensieri. “Tutto bene?”
Rossella scuote appena la testa e la solleva verso di me. “Sì. No. Insomma…”
“Ti faccio avere dell’acqua. Roberta?” Faccio un cenno alla mia assistente, che capisce subito. Ragazza sveglia. Lo penso mentre ammiro il suo culo che si sposta verso la sala ristoro.
“Ti piace lo spettacolo, eh?” Rossella mi coglie di sorpresa.
“Cos… ah, ma no!” Penso a una cazzata, in fretta. “Controllavo se è tutto a posto per la diretta”. Non se lo berrà mai.
“Immagino”, fa lei, sospettosa. Poi però sembra oscurarsi. “Sai, con quello che mi sta succedendo, ormai vedo lo schifo ovunque. Però tu mi sembri uno a posto.”
“Anche se vecchio?” Provo a stemperare la tensione mentre Roberta si avvicina con un bicchiere d’acqua.
Rossella ridacchia. “Anche se vecchio”.
“Decrepito proprio”, aggiunge Roberta con un sorriso.

Sette minuti dopo siamo in onda. Rossella sta raccontando a migliaia di persone dell’uomo che la perseguita da settimane. “La mia vita è diventata un inferno. So che sembra una frase fatta, ma è la verità”.
Voglio approfondire. “Ci hai raccontato che riceve telefonate e messaggi a qualsiasi ora, segno che lui conosce le tue abitudini, Rossella. Ma ti sei fatta un’idea di chi possa essere?”
Lei mi guarda sperduta, ignorando la lucina rossa della telecamera che sta riprendendo. “No, non lo so”.
“Nessuna idea, davvero?” Mi gratto la testa.
Lei ci pensa un secondo. Non l’ho mai vista così smarrita: quando l’ho incontrata, qualche mese fa nella palestra che frequentiamo entrambi, mi aveva dato subito l’idea di essere una donna forte, oltre che dotata di una bellezza straordinaria. La metamorfosi che ha avuto nelle ultime settimane è sbalorditiva.
“Nessuna idea”. Abbassa lo sguardo. “Voglio dire, conosco centinaia di persone, ho amato, ho ferito, ho tradito. Ma non penso di avere questioni irrisolte”.
Roberta mi fa un cenno da dietro alla telecamera: è ora della pubblicità. La prima di ottomila pubblicità del cazzo, ché mi chiedo ancora perché la gente guardi questa merda generalista.
Mi alzo dalla poltrona, così da far circolare un po’ di aria tra le chiappe. Mi avvicino a Rossella. “Stai andando bene”.
“Non penso, non sto dando risposte”.
La guardo intenerito. “Quelle le dovrà dare la Polizia, lo prenderanno quel bastardo prima o poi”.
Lei mi fissa con quegli occhi incredibili da cerbiatta impaurita. “Speriamo”.
Le sfioro i capelli, poi oso un po’ e infilo l’indice in un’onda dei ricci. “Non ti preoccupare. Prima o poi farà un errore, vedrai”.
“Dieci secondi!” La voce di Roberta, di solito così bella da sentire, stavolta mi urta da morire. Allontano la mano dalla chioma profumata di Rossella e, nel voltarmi per tornare al mio posto, le sfioro una gamba. Il mio corpo sta somatizzando in un unico punto tutti questi contatti, ma stando seduto non dovrei dare troppo spettacolo.
“Non me la sento più”. La voce preoccupata di Rossella mi distrae dai miei dolci pensieri.
“Co… come sarebbe?”
“Non lo so, una sensazione.” Negli occhi le leggo dispiacere, ma anche la spasmodica ricerca di un sollievo.
“Non possiamo, siamo in diretta!”
Roberta ha assistito alla scena e interviene. “Rossella, ti prego. Dieci minuti ed è finito tutto”. L’assistente si china sopra l’ospite per tranquillizzarla, io non posso fare a meno di sbirciare la sua scollatura. Non me ne vanto in giro, ma se penso a quel paio di volte che quelle tette le ho avute tra le mani mi vengono ancora i brividi.
Giù sotto intanto c’è più vita che mai: spero solo che passi prima della fine della puntata, anche se con due donne così belle davanti a me non è proprio facile lavorare.
Roberta alza lo sguardo e incrocia il mio. Vedo i suoi occhi oscurarsi per un istante. Poi torna in sala regia.

Il secondo blocco è filato liscio, non so cosa Roberta abbia sussurrato a Rossella, ma la donna ora appare molto più a suo agio. Dal canto mio ho pensato bene di dedicare qualche minuto della pubblicità al mio… ehm… benessere fisiologico. Lavo le mani con aria distratta e torno verso la postazione. Rossella ha il telefono in mano, il viso paonazzo.
Mi guarda con il fuoco negli occhi. “Tu! Puttana Eva. Sei tu!”
Io cado dalle nuvole. “Io cosa?”
“Perfino qua hai scritto le tue cazzate, merda che non sei altro!”
La guardo sbigottito. “Ma che cazzo stai dicendo, Rossella?”
Lei non sembra ascoltarmi. Sta leggendo qualcosa. “Attenta a quello che dici, puttana. Sarò vecchio, ma non perdono!”
Strabuzzo gli occhi, non capisco dove vuole arrivare.
Lei urla “Aiuto, polizia!” e in una frazione di secondo finalmente capisco. Vecchio. Crede che sia io.
“Rossella, ma che cazzo dici! Ci conosciamo da mesi”.
Lei è fuori di sé dalla rabbia. “Sei un pezzo di merda!”
Dietro di lei due agenti entrano nello studio, vengono verso di me.
Mi volto verso la sala saia. “Roberta, fa’ qualcosa!”
La ragazza sorride.



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antico
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Re: Tormento

Messaggio#2 » martedì 22 febbraio 2022, 0:24

Ciao Stefano! Parametri tutti ok, buona MAURIZIO FERRERO EDITION anche a te!

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Signor_Darcy
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Re: Tormento

Messaggio#3 » martedì 22 febbraio 2022, 0:25

Scritto al volo pur di partecipare: a questo giro è davvero solo un far presenza o poco più.

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antico
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Re: Tormento

Messaggio#4 » martedì 22 febbraio 2022, 0:29

Hai fatto bene perché permette di mantenere l'allenamento e di partecipare ai commenti che, parere mio, sono estremamente formativi e allenanti :)

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MatteoMantoani
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Re: Tormento

Messaggio#5 » mercoledì 23 febbraio 2022, 17:55

Prime Impressioni: Ciao Stefano, piacere di rileggerti. Uhm, il tuo pezzo mi pare un po' raffazzonato, ma d'altronde hai dichiarato tu stesso di averlo scritto in poco tempo.

Aderenza al Tema: Direi che c'è il tema dello stalking, ma cosa c'entra col "mondo crudele"? Aiutami tu.

Punti di Miglioramento: Direi che tutto fila abbastanza liscio, a parte qualche refuso (specie nella prima battuta di dialogo durante la trasmissione, cosa che mi ha un pochino spaesato).
Il finale è raffazzonatissimo. Lasciando stare che la tizia urla "polizia" e compaiono due poliziotti col teletrasporto, non capisco perché mai Rossella debba collegare il messaggio che ha ricevuto al pdv solo perché entrambi sono avanti con gli anni. E Roberta? C'entra qualcosa con questa rivelazione? Non si capisce.

Punti di Forza: La narrazione è ok, il pdv un po' maiale è reso molto bene, mi piace anche come rompe la quarta parete ogni tanto, fa molto narrazione pulp ed è divertente.

Conclusioni: Voce narrante costruita bene, si segue volentieri e trascina durante la lettura. La scena in sé è un pochino strana, c'è questa trasmissione televisiva e Roberta che fa sia da cameriera che da regista... il finale è un pochino randomico, i personaggi si comportano in modo poco logico e compaiono dei poliziotti dal nulla. Insomma, bene per la narrazione, un po' meno bene per la trama e per il finale.

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Alvin Miller
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Re: Tormento

Messaggio#6 » venerdì 25 febbraio 2022, 16:18

Wow, Stefano! Mi hai fregato, e sono contento che tu l'abbia fatto.

Hai gestito così bene le sfumature del protagonista, tratteggiandolo come un vecchio viscido ed erotomane, che già a un terzo della lettura ho cominciato a sospettare che il colpevole fosse proprio lui! Poi, mentre proseguivo, questo sospetto diventava sempre più una certezza, non fosse che nell'epilogo... il plot twist!
Un plot twist che però non è stato sganciato all'ultimo, ma predisposto con una corretta disposizione degli indizi che diventano ancora più evidenti alla seconda lettura.
L'unico dubbio che mi è rimasto è se la stalker sia proprio Roberta o se invece si sia trattato solo di un carpe diem per vendicarsi del protagonista. Ma considerando che Rossella riceve un altro messaggio proprio in quel momento, propenderei per la prima ipotesi.

Qui e là ho solo riscontrato qualche imprecisione stilistica che ti vorrei correggere:
“Ti faccio avere dell’acqua. Roberta?” Faccio un cenno alla mia assistente, che capisce subito. Ragazza sveglia. Lo penso mentre ammiro il suo culo che si sposta verso la sala ristoro.

Qui puoi cancellare "lo penso mentre", perché quello che conta è il beat di lui che le fissa il sedere.
“Cos… ah, ma no!” Penso a una cazzata, in fretta. “Controllavo se è tutto a posto per la diretta”. Non se lo berrà mai.

Qui stessa cosa, ti farei cancellare "penso a una cazzata, in fretta" e ti farei raggruppare i due dialoghi in uno solo. In alternativa avresti potuto scrivere "pensa a una cazzata, in fretta" e lo avresti spacciato per un pensiero del pdv.
“Ci hai raccontato che riceve telefonate e messaggi a qualsiasi ora, segno che lui conosce le tue abitudini, Rossella. Ma ti sei fatta un’idea di chi possa essere?”

Come ti hanno fatto notare (io non me n'ero accorto, confesso xD) c'è un piccolo typo su "riceve". Che però è talmente sottile che sembra che le stia dando lei.
La prima di ottomila pubblicità del cazzo, ché mi chiedo ancora perché la gente guardi questa merda generalista.

Quel "ché", invece, non l'ho capito. Non penso sia un abbreviativo dell'avverbio perché, dato che poco dopo scrivi "perché la gente guardi", e sarebbe una ripetizione. Io l'ho preso per un altro typo e ti suggerirei di rimuoverlo.

In bocca al lupo per la gara!
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

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Andrea Lauro
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Re: Tormento

Messaggio#7 » domenica 27 febbraio 2022, 22:10

Ciao Stefano, purtroppo c’è qualcosa che non ho capito nel plot.

Primo paragrafo: lui sta intervistando una vittima di stalker e lo stalker non si sa chi sia.

Secondo paragrafo: lui dice di averla incontrata in palestra qualche mese fa. Ok, penso, allora lo stalker è lui. Sembra quasi impossibile che stia intervistando la sua stessa vittima, ma così è. Poco più sotto, con quel “prima o poi farà un errore” detto dal protagonista, penso che lui sia davvero audace.

Terzo paragrafo: qui mi si incasina tutto. Sulle prime penso che stia facendo il finto tonto, nonostante quel “io cado dalle nuvole”. Poi con “la guardo sbigottito” comincio a convincermi di aver frainteso tutto. E quando l’assistente sul finale sorride, penso: allora probabilmente è una trappola dell’assistente, che vuole vendicare il genere femminile tutto. Però poi mi viene il dubbio, le due erano d’accordo? Perché Roberta le ha sussurrato qualcosa. Forse la vendetta è meglio se la si fa in due. E però poi mi chiedo: potrebbe essere Roberta, la stalker. Potrebbe essere sempre stata lei, e che si ritrovi lì è davvero davvero una coincidenza.
Insomma, ho un sacco di domande alle quali non ho saputo dare una risposta!
andrea

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Debora D
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Re: Tormento

Messaggio#8 » lunedì 28 febbraio 2022, 19:18

Ciao Stefano, sono di nuovo qui a commentarti!
Mi piace l’aspetto di denuncia sociale ed esplorazione dell’umanità che stanno prendend
o i tuoi ultimi racconti.
In questo ho trovato una buona costruzione del personaggio principale. Avendo scelto il villain non si ottiene empatia, piuttosto antipatia e desiderio che sia sconfitto, se questo era il tuo obiettivo: ci siamo, ben gestito.
Per quanto riguarda la trama ci sono alcuni elementi che non mi convincono: gli indizi che semini, il comportamento del pg e alcune sue affermazioni, i poliziotti velocissimi che vivevano già nello studio o forse erano già stati chiamati da qualcuno, l'assistente misteriosa.
Per tutto il racconto fai comportare lo stronzo come un mega maniaco e ci fai sospettare che sia il colpevole, poi ci freghi perché finisce incastrato.
Ok, va bene sorprendere il lettore. Ma il finale in cui viene arrestato per una cosa che non ha fatto non si regge per mancanza di indizi, per via dei poliziotti che arrivano troppo presto e perché è meno potente di quanto sarebbe se lui fosse stato così vanaglorioso da fregarsi da solo (dato che aveva dichiarato “prima o poi farà un errore”).

Conclusione Idea intrigante con un finale non del tutto soddisfacente. Alcune sbavature stilistiche Il mondo crudele dove sta però? Nel fatto che viene catturato un colpevole che però non è colpevole esattamente di questo reato? Non lo colgo del tutto.
Buona edizione

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david.callaghan
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Re: Tormento

Messaggio#9 » mercoledì 2 marzo 2022, 22:45

Ciao, sorvolo sui difetti che hanno segnalato gli altri per dirti che a me è piaciuto.
Alla fine mi hai fregato, mi hai fatto cadere in trappola come un babbeo e quindi il mio giudizio è solo positivo.
A volte scrivere di getto aiuta a eliminare i fronzoli e a farsi meno $eghe mentali,
( a me inoltre al fatto che sapere di averlo scritto in fretta mi fa sentire piú tranquillo e giustificato se me lo affossano)

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Signor_Darcy
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Re: Tormento

Messaggio#10 » giovedì 3 marzo 2022, 10:25

Grazie a tutti per i consigli. In effetti, scrivere di getto a volte – a volte – aiuta. Tutti giustissimi i vostri commenti, prendo atto. Sulla questione poliziotti non nego certo lo strafalcione: nella mia testa c'era una scena in cui dicevo che degli agenti sono appostati fuori dallo studio per la sicurezza di Rossella. Ma nella fretta (stavo letteralmente scrivendo col portatile a letto, appoggiato sui gomiti ormai doloranti, cercando di non fare rumore coi tasti: per dire!) mi sono dimenticato di inserirla.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Tormento

Messaggio#11 » giovedì 3 marzo 2022, 11:40

Ciao Stefano, piacere di leggerti.

Mi accodo a chi ti ha fatto i complimenti per averci condotto per mano verso il finale che avevi programmato. Immagino Roberta che si vendica di essere stata usata e dimenticata facendo in modo che il conduttore erotomane si ritrovi incastrato con una accusa di stalking. Lo stile si adatta benissimo alla storia pulp. Posso solo darti il consiglio di evitare nomi così simili come Roberta e Rossella per le uniche due donne nel testo, confondono eccessivamente. A meno di un feticismo del protagonista per le donne che hanno il nome che cominci con 'Ro', scegliere due nomi più distinguibili aumenta la possibilità di associare a una o l'altra il nome e il ruolo.
Complimenti.

Alla prossima.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Andrea76
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Re: Tormento

Messaggio#12 » giovedì 3 marzo 2022, 11:53

Ciao Stefano, ho apprezzato molto il tuo racconto. Intanto fila via che è un piacere, e per quanto mi riguarda questo è il miglior pregio che un testo scritto possa avere perché dimostra la solidità della penna che l’ha redatto. Nel giudizio mi soffermo sulla terza parte che è quella in cui qualcosa scricchiola dal punto di vista drammaturgico: il protagonista è un viscido per il quale empatizziamo fino a un certo punto ma che alla fine viene accusato ingiustamente, il che ci porta ad avere per lui un occhio più benevolo. Questo va benissimo perché l’arco di trasformazione del personaggio è stato ben tracciato. Quello che manca a mio avviso è la motivazione per cui Rossella decide di incastrarlo. Perché lo fa? Per avere più visibilità nei media, ho pensato, però manca una messa in scena che ce lo mostri. È un peccato perché così il finale, potenzialmente scioccante, risulta monco a causa di questa assenza di semine.

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Leonardo Pigneri
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Re: Tormento

Messaggio#13 » giovedì 3 marzo 2022, 17:06

Tormento
di Stefano Floccari

La donna siede di fronte a me, gli occhi spenti eppure lo sguardo fiero. Incrocia le gambe, come a proteggersi. Le braccia sono appoggiate agli schienali, le mani afferrano il panno [Che panno? Lo contestualizzerei un minimo, altrimenti non so cosa immaginarmi] e lo stringono.
Provo a smuoverla dai suoi pensieri. “Tutto bene?”
Rossella [E perché all'inizio l'ha chiamata "la donna"?] scuote appena la testa e la solleva verso di me. “Sì. No. Insomma…”
“Ti faccio avere dell’acqua. Roberta?” Faccio un cenno alla mia assistente, che capisce subito. Ragazza sveglia. Lo penso mentre ammiro il suo culo che si sposta verso la sala ristoro.
“Ti piace lo spettacolo, eh?” Rossella mi coglie di sorpresa.
“Cos… ah, ma no!” Penso a una cazzata, in fretta. “Controllavo se è tutto a posto per la diretta”. Non se lo berrà mai.
“Immagino”, fa lei, sospettosa. Poi però sembra oscurarsi. “Sai, con quello che mi sta succedendo, ormai vedo lo schifo ovunque. Però tu mi sembri uno a posto.”
“Anche se vecchio?” Provo a stemperare la tensione mentre Roberta si avvicina con un bicchiere d’acqua.
Rossella ridacchia. “Anche se vecchio”.
“Decrepito proprio”, aggiunge Roberta con un sorriso.

Sette minuti dopo siamo in onda. Rossella sta raccontando a migliaia di persone dell’uomo che la perseguita da settimane. “La mia vita è diventata un inferno. So che sembra una frase fatta, ma è la verità”.
Voglio approfondire. “Ci hai raccontato che riceve telefonate e messaggi a qualsiasi ora, segno che lui conosce le tue abitudini, Rossella. Ma ti sei fatta un’idea di chi possa essere?”
Lei mi guarda sperduta, ignorando la lucina rossa della telecamera che sta riprendendo. “No, non lo so”.
“Nessuna idea, davvero?” Mi gratto la testa.
Lei ci pensa un secondo. Non l’ho mai vista così smarrita: quando l’ho incontrata, qualche mese fa nella palestra che frequentiamo entrambi, mi aveva dato subito l’idea di essere una donna forte, oltre che dotata di una bellezza straordinaria. La metamorfosi che ha avuto nelle ultime settimane è sbalorditiva.
“Nessuna idea”. Abbassa lo sguardo. “Voglio dire, conosco centinaia di persone, ho amato, ho ferito, ho tradito. Ma non penso di avere questioni irrisolte”.
Roberta mi fa un cenno da dietro alla telecamera: è ora della pubblicità. La prima di ottomila pubblicità del cazzo, ché mi chiedo ancora perché la gente guardi questa merda generalista.
Mi alzo dalla poltrona, così da far circolare un po’ di aria tra le chiappe. Mi avvicino a Rossella. “Stai andando bene”.
“Non penso, non sto dando risposte”.
La guardo intenerito. “Quelle le dovrà dare la Polizia, lo prenderanno quel bastardo prima o poi”.
Lei mi fissa con quegli occhi incredibili da cerbiatta impaurita. “Speriamo”.
Le sfioro i capelli, poi oso un po’ e infilo l’indice in un’onda dei ricci. “Non ti preoccupare. Prima o poi farà un errore, vedrai”.
“Dieci secondi!” La voce di Roberta, di solito così bella da sentire, stavolta mi urta da morire. Allontano la mano dalla chioma profumata di Rossella e, nel voltarmi per tornare al mio posto, le sfioro una gamba. Il mio corpo sta somatizzando in un unico punto tutti questi contatti, ma stando seduto non dovrei dare troppo spettacolo.
“Non me la sento più”. La voce preoccupata di Rossella mi distrae dai miei dolci pensieri.
“Co… come sarebbe?”
“Non lo so, una sensazione.” Negli occhi le leggo dispiacere, ma anche la spasmodica ricerca di un sollievo.
“Non possiamo, siamo in diretta!”
Roberta ha assistito alla scena e interviene. “Rossella, ti prego. Dieci minuti ed è finito tutto”. L’assistente [Qui non avevo capito si trattasse sempre di Roberta, era meglio lasciarlo sottinteso il soggetto, altrimenti vien da pensare che si tratti di un personaggio diverso.]si china sopra l’ospite per tranquillizzarla, io non posso fare a meno di sbirciare la sua scollatura. Non me ne vanto in giro, ma se penso a quel paio di volte che quelle tette le ho avute tra le mani mi vengono ancora i brividi.
Giù sotto intanto c’è più vita che mai: spero solo che passi prima della fine della puntata, anche se con due donne così belle davanti a me non è proprio facile lavorare.
Roberta alza lo sguardo e incrocia il mio. Vedo i suoi occhi oscurarsi per un istante. Poi torna in sala regia.

Il secondo blocco è filato liscio, non so cosa Roberta abbia sussurrato a Rossella, ma la donna ora appare molto più a suo agio. Dal canto mio ho pensato bene di dedicare qualche minuto della pubblicità al mio… ehm… benessere fisiologico. Lavo le mani con aria distratta e torno verso la postazione. Rossella ha il telefono in mano, il viso paonazzo.
Mi guarda con il fuoco negli occhi. “Tu! Puttana Eva. Sei tu!”
Io cado dalle nuvole. “Io cosa?”
“Perfino qua hai scritto le tue cazzate, merda che non sei altro!”
La guardo sbigottito. “Ma che cazzo stai dicendo, Rossella?” [Qui non avrei usato "cazzo" dato che poco dopo usi un'espresione simile (Rossella, ma che cazzo dici!) e renderesti meglio l'escalation il suo sbigottimento iniziale.]
Lei non sembra ascoltarmi. Sta leggendo qualcosa. “Attenta a quello che dici, puttana. Sarò vecchio, ma non perdono!” [Qui ci ho messo un bel po' a capire chi parlasse. In prima lettura pensavo il protagonista, ma ora mi sa che è la donna che legge un messaggio sul cellulare.]
Strabuzzo gli occhi, non capisco dove vuole arrivare.
Lei urla “Aiuto, polizia!” e in una frazione di secondo finalmente capisco. Vecchio. Crede che sia io. [Solo perché anche lui è vecchio? un po' esagerato il collegamento]
“Rossella, ma che cazzo dici! Ci conosciamo da mesi”.
Lei è fuori di sé dalla rabbia. “Sei un pezzo di merda!”
Dietro di lei due agenti entrano nello studio, vengono verso di me.
Mi volto verso la sala saia. “Roberta, fa’ qualcosa!”
La ragazza sorride.

Commento:
Un bel colpo di scena, anche io ero convinto fosse il protagonista lo stalker!
Comunque, per quanto sia un racconto che scorre senza problemi fino alla fine, mi sono rimasti diversi dubbi, in particolare sul ruolo di Roberta. E' stata lei a incastrarlo? Era lei la stalker?
Poi c'è la questione dei poliziotti che spuntano dal nulla, ma anche la pubblicità che sembra durare una manciata di secondi (quando era stato anticipato da un pensiero del protagonista che sarebbe durata a lungo).
Per concludere, direi una buona prova. In particolare per il modo in cui hai delineato un personaggio negativo, ma comunque credibile.

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antico
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Re: Tormento

Messaggio#14 » domenica 6 marzo 2022, 11:35

Una parte centrale ottima con un finale che appare, però, parecchio raffazzonato. Credo che il problema maggiore stia nel personaggio di Roberta perché fai una gran semina sul protagonista, ma non su di lei che, alla fine, dovrebbe essere il vero deus ex machina dietro all'intera vicenda e questo porta a una conclusione in cui il lettore ha gli strumenti per percepire, ma nessun fatto evidente su cui costruire certezze e questo è un problema grosso nel momento in cui il tutto è costruito sul non avere dubbi sul sussegguirsi di eventi. Occhio anche all'apertura in cui prima ci mostri una donna, poi diventa subito Rossella e a seguire ecco Roberta: potevi benissimo partire con Rossella senza rimandare e potevi trovare un altro nome che non iniziasse con RO. Sul tema, viene poco fuori perché non sono evidenti le varie ingiustizie che i protagonisti infliggono gli uni agli altri. Concludendo, per me un pollice tendente al positivo, ma non in modo solido.

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