Messaggio criptato

Appuntamento fissato per le 21.00 di martedì 19 aprile 2022 con un tema del team di Penne Arruffate!
Gli autori che vorranno partecipare dovranno scrivere un racconto di max 4000 caratteri entro l'una.
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GiulianoCannoletta
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Messaggio criptato

Messaggio#1 » martedì 19 aprile 2022, 23:37

La testa della signora Benussi sbucò dal portone socchiuso, occhi gonfi di pianto e labbro tremulo.
«Renato!» Spalancò del tutto la porta e indietreggiò per farlo entrare. «Per fortuna sei venuto.»
«Sono corso qui appena ho sentito il messaggio.» Renato strusciò i piedi sullo zerbino ed entrò. «Che cosa è successo?»
«Un'altra crisi delle sue, ma...» La donna chinò il capo. «Più brutta.»
«Dov'è?» Sospirò. Già lo sapeva, il brusio di un programma radio sparato a un volume indecente gli indicò la via.
Si avviò verso la scala e salì i gradini due alla volta, mentre la voce si faceva sempre più nitida.
...mero quarantanove è il terzo numero estratto sulla ruo...
Davanti alla porta della stanza di Lucia esitò un attimo. Chiuse gli occhi e aspettò che in nodo alla bocca dello stomaco si sciogliesse.
...arto numero estratto. Eccolo, è il cinquantasei.
Prese un bel respiro e bussò due volte.
«Ti ho detto di non disturbarmi!»
Bussò di nuovo. «Signor Benussi, sono io. Renato.»
Un attimo dopo la porta si spalancò. Sul viso grinzoso del signor Benussi era dipinto un ghigno storto. Una specie di sorriso. Gli occhi brillavano di una luce malsana.
«Ragazzo mio, che bello vederti. Pensavo che fosse...» Abbassò il tono di voce e si affacciò fuori dalla porta, guardingo. «...quell'arpia di mia moglie. Vuole fermarmi. Dice che... oh, lascia perdere. Entra, ti mostro i miei progressi.»
...Torino, ovviamente continuiamo a seguire que...
Renato rimase senza fiato. La stanza era nel caos, le pareti erano la rappresentazione della follia.
«Vieni, dammi una mano.» Lo afferrò per una manica e lo strattonò. Nell'altra mano teneva un pennarello nero. «Tu sei un ragazzo sveglio, puoi aiutarmi a decifrarlo.»
Il portatile sulla scrivania continuava a snocciolare numeri.
...esta sera è il trentaquattro, testa...
Il signor Benussi tracciò un enorme 34 sul muro, in un punto ancora sgombro. Sulla parete erano disseminate decine e decine di cifre. Alcune erano state cerchiate o sottolineate, altre erano state cancellate con una croce. Molte erano collegate fra loro con frecce e segni geometrici.
«Cosa..?» Renato faticava a deglutire, non riusciva a parlare.
…Genova: ventitré, diciannove, settantotto...
«La ruota di Genova è la più importante.» Il signor Benussi si leccò le labbra e appuntò tutti i numeri, sottolineandoli più volte. «Forse è lì che la tengono prigioniera. In una specie di prigione militare.»
«No. No...» Renato scosse la testa. Che stava facendo quel vecchio pazzo? Quella era la stanza di Lucia. Non poteva...
…ntadue, disco, quattordici...
Il signor Benussi si voltò verso di lui. «È una comunicazione criptata. Ci ho messo un po' a capirlo.» Il ghigno ricomparve sul suo viso. «È mia figlia a mandarmi questi numeri. Credo che siano coordinate.»
«No!» Renato strinse i pugni, le unghie affondavano nella carne. Sentì le lacrime scivolare lungo le guance. Lacrime di rabbia. «Non è così. Lucia è...»
...giungendo un euro alla vostra gioca...
«Shhh.» Il vecchio portò l'indice alle labbra. «Questo è un passaggio importante. Datti da fare, giovanotto. Oppure levati dai piedi.»
Lo schiocco risuonò così forte da coprire per un istante la voce cantilenante dell'annunciatore. Solo per un istante.
...otto, del simbolotto e del dieci e lotto...
Il signor Benussi si portò le mani alla guancia, incredulo.
Renato osservò il braccio ancora fermo a mezz'aria. Non riusciva a credere di averlo davvero colpito. «Lucia è morta», sussurrò.
Il vecchio si avvicinò di un passo. Piangeva. «Mia figlia è dispersa da due anni. Quasi sicuramente è morta, lo so. Quasi sicuramente.» Gli occhi ora avevano una luce diversa. «Ma se non fosse così? Se ci fosse anche solo una minuscola possibilità che le cose siano andate diversamente? Perché volete levarmi anche la speranza?»
Renato rimase qualche istante a bocca aperta, senza trovare la risposta giusta.
L'estrazione dei numeri era terminata, la voce dell'annunciatore si era spenta.
Si avvicinò al computer, ricaricò il video daccapo e mise play.


“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Re: Messaggio criptato

Messaggio#2 » martedì 19 aprile 2022, 23:39

Ciao Giuliano! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa PENNE ARRUFFATE EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#3 » mercoledì 20 aprile 2022, 15:36

MESSAGGIO CRIPTATO di Giuliano Cannoletta Tema centrato. Il signor Benussi è disperato per la scomparsa della figlia Lucia. Usa il lotto come mezzo per ritrovarla. Ed è tanto ossessionato dal progetto da giudicare ostile la moglie, che pure chiama Renato: visto così, il Lettore Curioso lo vede come un programmatore informatico. Difatti, nel finale, resetta il programma del portatile del signor Benussi. Bella l’alternanza fra l’annunciatore televisivo delle estrazioni del Lotto e i numeri tracciati sul muro. Straziante il numero trentaquattro, che pare dare tanta speranza a Benussi: forse il numero di cella della figlia nella presunta prigione militare nella quale è rinchiusa da due anni?

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Michael Dag
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#4 » giovedì 21 aprile 2022, 16:50

Ho avuto qualche difficoltà a capire chi fosse il protagonista, l'incipit non è dei tuoi migliori, ho dovuto rileggere per capire bene.

a parte questo, la storia mi è piaciuta. Hai seminato bene il finale: all'inizio pensavo a un ludopatico poi, appena hai nominato Lucia ho iniziato a sentire che c'era qualche che non andava.

Non c'è niente che specifica chi sia Renato. Presumo il marito di lucia, è abbastanza intuibile, ma anche se non serve assolutamente saperlo ai fini della storia, forse un pelo di trasporto in più non avrebbe guastato.

ottima idea quella di usare la voce della tv per creare ambientazione.

Finale amaro e toccante, bravo.

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Alessandro -JohnDoe- Canella
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#5 » giovedì 21 aprile 2022, 23:02

La testa della signora Benussi sbucò dal portone socchiuso, occhi gonfi di pianto e labbro tremulo.
«Renato!» Spalancò del tutto [Quel “del tutto” è superfluo, in quanto il verbo spalancare definisce già bene l’azione] la porta e indietreggiò per farlo entrare. «Per fortuna sei venuto.» [Introduzione subottimale a mio avviso, in quanto non rende chiaro a chi appartenga il POV, colpa anche di quel pronome (farlo) inserito senza nemmeno aver introdotto in maniera ufficiale il personaggio di Renato, se non attraverso una semplice esclamazione di un altro personaggio. Una frase introduttiva con Renato che bussa alla porta avrebbe senz'altro giovato.]
«Sono corso qui appena ho sentito il messaggio.» Renato strusciò i piedi sullo zerbino ed entrò. «Che cosa è successo?»
«Un'altra crisi delle sue, ma...» La donna chinò il capo. «Più brutta.»
«Dov'è?» Sospirò. [Manca il soggetto dell’azione, per quanto sia facilmente intuibile. Rimane comunque buona norma specificarlo sempre al cambio di attore] Già lo sapeva, il brusio di un programma radio sparato a un volume indecente gli indicò la via.
Si avviò verso la scala e salì i gradini due alla volta, mentre la voce si faceva sempre più nitida.
...mero quarantanove è il terzo numero estratto sulla ruo...
Davanti alla porta della stanza di Lucia esitò un attimo. Chiuse gli occhi e aspettò che in [il] nodo alla bocca dello stomaco si sciogliesse.
...arto numero estratto. Eccolo, è il cinquantasei.
Prese un bel respiro e bussò due volte.
«Ti ho detto di non disturbarmi!»
Bussò di nuovo. «Signor Benussi, sono io. Renato.»
Un attimo dopo la porta si spalancò. [piccola ripetizione, ma vista la versione subottimale utilizzata all’inizio, questo secondo uso del verbo spalancare a breve distanza risalta parecchio] Sul viso grinzoso del signor Benussi era dipinto un ghigno storto. Una specie di sorriso. Gli occhi brillavano di una luce malsana.
«Ragazzo mio, che bello vederti. Pensavo che fosse...» Abbassò il tono di voce e si affacciò fuori dalla porta, guardingo. «...quell'arpia di mia moglie. Vuole fermarmi. Dice che... oh, lascia perdere. Entra, ti mostro i miei progressi.»
...Torino, ovviamente continuiamo a seguire que...
Renato rimase senza fiato. La stanza era nel caos, le pareti erano la rappresentazione della follia. [Se non ci trovassimo in una competizione a base di caratteri risicatissimi, ti bacchetterei per questo terribile passaggio al raccontato.]
«Vieni, dammi una mano.» Lo afferrò per una manica e lo strattonò. Nell'altra mano teneva un pennarello nero. «Tu sei un ragazzo sveglio, puoi aiutarmi a decifrarlo.»
Il portatile sulla scrivania continuava a snocciolare numeri.
...esta sera è il trentaquattro, testa...
Il signor Benussi tracciò un enorme 34 sul muro, in un punto ancora sgombro. Sulla parete erano disseminate decine e decine di cifre. Alcune erano state cerchiate o sottolineate, altre erano state cancellate con una croce. Molte erano collegate fra loro con frecce e segni geometrici.
«Cosa..?» [manca il terzo punto di sospensione] Renato faticava a deglutire, non riusciva a parlare.
…Genova: ventitré, diciannove, settantotto...
«La ruota di Genova è la più importante.» Il signor Benussi si leccò le labbra e appuntò tutti i numeri, sottolineandoli più volte. «Forse è lì che la tengono prigioniera. In una specie di prigione militare.»
«No. No...» Renato scosse la testa. Che stava facendo quel vecchio pazzo? Quella era la stanza di Lucia. Non poteva...
…ntadue, disco, quattordici...
Il signor Benussi si voltò verso di lui. «È una comunicazione criptata. Ci ho messo un po' a capirlo.» Il ghigno ricomparve sul suo viso. «È mia figlia a mandarmi questi numeri. Credo che siano coordinate.»
«No!» Renato strinse i pugni, le unghie affondavano nella carne. Sentì le lacrime scivolare lungo le guance. Lacrime di rabbia. «Non è così. Lucia è...»
...giungendo un euro alla vostra gioca...
«Shhh.» Il vecchio portò l'indice alle labbra. «Questo è un passaggio importante. Datti da fare, giovanotto. Oppure levati dai piedi.»
Lo schiocco risuonò così forte da coprire per un istante la voce cantilenante dell'annunciatore. Solo per un istante.
...otto, del simbolotto e del dieci e lotto...
Il signor Benussi si portò le mani alla guancia, incredulo.
Renato osservò il braccio ancora fermo a mezz'aria. Non riusciva a credere di averlo davvero colpito. «Lucia è morta», sussurrò.
Il vecchio si avvicinò di un passo. Piangeva. «Mia figlia è dispersa da due anni. Quasi sicuramente è morta, lo so. Quasi sicuramente.» Gli occhi ora avevano una luce diversa. «Ma se non fosse così? Se ci fosse anche solo una minuscola possibilità che le cose siano andate diversamente? Perché volete levarmi anche la speranza?»
Renato rimase qualche istante a bocca aperta, senza trovare la risposta giusta.
L'estrazione dei numeri era terminata, la voce dell'annunciatore si era spenta.
Si avvicinò al computer, ricaricò il video daccapo e mise play.


COMMENTO FINALE
Ciao Giuliano.
L’impressione datami dal tuo racconto è l’equivalente di un centometrista che sta vincendo di misura una gara, per poi ruzzolare negli ultimi metri.
Premessa doverosa: il racconto in generale mi è piaciuto, al di là delle millemila note segnate. Tuttavia qualcosa non quadra. Perché il padre si è fissato proprio con quel video? Avrebbe avuto senso se chi dava i numeri si fosse scoperto essere proprio Lucia (magari nella sua ultima apparizione video prima della scomparsa), ma invece nel finale parli di un annunciatore, il che va a vanificare l’unico possibile indizio fornito al lettore, catapultandolo invece in un limbo fatto di domande.
Detto questo, rimane una prova più che discreta, se non addirittura buona, dove, al di là delle sbavature segnate nelle mie note, a mancare è proprio un finale capace di racchiudere in sé tutta la precedente costruzione della trama.
Alla prossima.
lupus in fabula

Dario17
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#6 » domenica 24 aprile 2022, 15:36

Tema approcciato in maniera originale e senza aggrapparsi alla fantascienza, una soluzione che sarebbe stata più scontata.
Ottimo il crescendo e le semine lungo il testo. Avevo pensato di trovarmi di fronte a un rimba tutto preso a trovare una formula predittiva per le estrazioni del lotto, ma man mano che leggevo sono stato smentito e non mi era dispiaciuto affatto esserlo.
Peccato per il finale, quel dannato finale dove fai dire lo spiegonazzo al vecchio e ne sminuisci l'assurdo trip mentale.
Così facendo lo hai dipinto non completamente coinvolto nella sua assurda ricerca, azzopando il sentimento di tenera pietà che hai piantato nel lettore per lui.
Quello scontatissimo "perchè volete levarmi la speranza" lo fa apparire non completamente perso e lo sminuisce.
Anche lo schiaffozzo mi da l'idea di qualcosa di gratuito.
Davvero un gran peccato per quel finale, l'idea di base è e rimane comunque eccellente.

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GiulianoCannoletta
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#7 » domenica 24 aprile 2022, 22:43

Ciao Alexandra, Michael, Alessandro e Dario, grazie per i commenti e le osservazioni!
Vi do qualche risposta collettiva.
Temevo che il racconto potesse risultare un po' criptico e, ahimè, mi sono lasciato andare in un mezzo spiegone sul finale.
Lucia è risultata dispersa durante una missione, ormai data per morta, il padre sta perdendo completamente la bussola e ascolta le estrazioni del lotto convinto che i numeri siano messaggi in codice che gli manda sua figlia. Renato nella mia idea era un amico d'infanzia (e di famiglia) ma effettivamente non ho dato molte indicazioni a riguardo.
Con l'incipit mi ci sono picchiato tutta la sera ma alla fine ha vinto lui :) evidentemente non era serata, ho provato a riaggiustarlo in mille modi ma non sono riuscito a tirare fuori di meglio.
Sullo schiaffo finale avevo dei dubbi, all'inizio avevo pensato di chiuderla solo con una scena "conciliante", poi ho pensato di aumentare un po' la tensione. Troppo forzato? Ci sta.
Noto che gli intermezzi dell'annunciatore sono piaciuti abbastanza, ne sono felice, ho scritto il raconto tenendo in sottofondo un'estrazione del lotto presa da youtube e trascrivendo una frase ogni tanto :)

Grazie ancora, a rileggerci presto!
Giuliano
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Julio Cortázar

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Laura Brunelli
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#8 » martedì 26 aprile 2022, 10:30

Ciao Giuliano piacere di leggerti.
Tema centrato, buono lo stile. Il racconto è carino e si fa leggere bene, ma mi resta la sensazione che manchi qualcosa, che qualcosa non funzioni. Anche se non so bene cosa.
Ma andiamo con ordine:
La stanza era nel caos, le pareti erano la rappresentazione della follia

La stanza era nel caos è una frase generica che non mi permette di immaginarmi nulla e il fatto che passi subito a parlare delle pareti, mi fa presumere che, in realtà, ad essere nel caos siano solo quelle. Mi resta l’impressione che la stanza sia in ordine, il computer è appoggiato sulla scrivania, non ci sono sedie ribaltate, il letto disfatto, ecc., ecc. Nella mia mente vedo solo una scrivania e una parete libera ricoperta di numeri.
Renato è sconvolto, eppure descrive i movimenti del sig. Benussi senza fare una piega, a parte il fatto di non riuscire a parlare. All’inizio mi aspettavo che Renato fosse uno psicologo/psichiatra che aveva in cura il Benussi, e in questo senso ci stava bene l’osservazione stupita, ma un po’ distaccata. Alla fine del racconto Renato reagisce tirando uno schiaffo al Benussi. A questo punto capisco che il rapporto che lo legava a Lucia, che non viene mai esplicitato, era stretto. Allora mi domando: possibile che Renato non sia esploso prima?
Non fraintendermi, il racconto mi è piaciuto, scorre bene e rappresenta bene lo stato del Benussi, che però appare come l’unico vero protagonista della vicenda.
Forse sarebbe bastato eliminare quello schiaffo e trasformarlo in qualcosa di più coerente con il distacco iniziale di Renato. O magari poteva anche rimanere lo schiaffo, ma non dettato, come sembra da una reazione emotiva di Renato, ma piuttosto come estremo tentativo di far rinsavire il Benussi.
Non so, ripeto, il racconto mi è piaciuto, ma la svolta nell’ultima parte mi convince poco. È solo il secondo racconto che leggo, ma già so che avrò seri problemi per la classifica.
Alla prossima e buona edition!

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Debora D
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#9 » martedì 26 aprile 2022, 17:31

Ciao Giuliano, piacere di leggerti. Un bel racconto che centra il tema rappresentando una crisi monomaniacale o l’illuminazione di un uomo che conosce la verità, questo resta in dubbio fino alla fine, quello che è certo è il grande dolore sia del padre che del ragazzo che penso sia il fidanzato.
Mi restano dei dubbi: perché Genova è importante? Perché proprio la lotteria? Che significa che è dispersa? Ma sono informazioni che avresti dovuto dare con qualche spieghino quindi preferisco l’indeterminatezza.

Lo stile è buono, difficile gestire una terza persona ben focalizzata sul punto di vista ma ci sei riuscito con qualche sbavatura (un verbo sentire che non mi sconfinfera troppo, ma è solo uno quindi va bene).
Un passaggio che non mi ha convinto:
La stanza era nel caos, le pareti erano la rappresentazione della follia. → molto generico, più tardi arriva la descrizione che spiega la cosa. Se il pdv ha potuto concludere un pensiero del genere subito, come mai la sua percezione si sofferma solo in seguito sui dettagli, da cosa deriva la conclusione che la stanza è la rappresentazione della follia se non ha ancora colto i particolari? Insomma invertendo visione e riflessione sarebbe stato meno macchinoso.

Conclusione: Dal punto di vista della trama il pdv non fa molto, ci descrive ciò che vede e il vero centro della scena è l’uomo travolto dal suo dolore. Il racconto mi è piaciuto e mi ha dato un po’ di emozione, entrambi i personaggi mi hanno coinvolta e avrei volentieri seguito la strada dei loro ragionamenti.
Un saluto e buona edizione

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Maurizio Chierchia
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#10 » martedì 26 aprile 2022, 17:39

Ciao Giuliano.
Il racconto per certi versi mi è piaciuto. L'idea iniziale non era male, utilizzare un padre impazzito che cerca risposte da un video per ritrovare la figlia era interessante. Nulla di originale ma che comunque poteva rivelarsi un ottimo lavoro, cosa che purtroppo non è stata. Non che non sia un buon racconto, ma non eccelle secondo me in alcuni punti.
Ad esempio: io non ho capito che video stia guardando il padre di Lucia. È una replica di un'estrazione della lotteria o cose simili immagino. Quindi mi chiedo quale sia la correlazione tra Lucia e la lotteria. Il video sembrerebbe averlo lasciato Lucia nella sua stanza, ma perchè è così importante? Perchè proprio quello?
Un'altra scena a mio avviso un po' confusa è quella del pugno tirato da Roberto al padre. Ammetto che ho riletto due volte la parte per capire se mi ero perso qualcosa. Alla fine sono arrivato alla conclusione che quel "Schioccare" usato come verbo per rendere graficamente il pugno mi aveva mandato in confusione. Non so, ma avrei usato qualcosa di diverso anche solo "colpo" per rimanere più semplici ma chiari.
Per quanto riguarda la voce del video, l'ho trovata un'ottima idea per creare atmosfera, ma a volte è un po' troppo. Avrei eliminato qualche parte.
Per quanto riguarda il tema direi sicuramente centrato.
Ti auguro una buona gara, alla prossima!
Maurizio Chierchia
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GiulianoCannoletta
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#11 » martedì 26 aprile 2022, 21:25

Ciao Laura, Debora e Maurizio, grazie per le osservazioni.
Avete evidenziato diversi aspetti interessanti, provo a mettere giù alcune spiegazioni.

Il lotto, la ruota di Genova, ecc... => Avevo pensato a mettere qualche spiegazione ma avevo paura di infilarmi in spiegoni allunga-caratteri senza arricchire più di tanto il racconto, anche perché sarebbero state tutte spiegazioni molto "fragili" frutto della psicosi del padre di Lucia (valide per lui ma insensate per gli altri), quindi forse adatte solo a un formato un po' più lungo.

Renato => che Renato fosse coinvolto emotivamente ho provato a farlo trapelare da alcuni dettagli (l'esitazione sulla porta di camera, e il rispetto sacrale per le cose di Lucia) ma forse in maniera tardiva e poco chiara.

La stanza nel caos => capisco la vostra critica e mi convince. Quello che volevo rendere (evidentemente senza riuscirci) è l'impatto emotivo di entrare in una stanza e trovare tutte le pareti imbrattate di segni deliranti. Una visione d'insieme, più che la somma dei dettagli. Ma la formula che ho usato non rende affatto l'idea.

Grazie ancora, a rileggerci presto!
Giuliano
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Re: Messaggio criptato

Messaggio#12 » domenica 1 maggio 2022, 13:28

Racconto narrato con maestria, ma che presta il fianco ad alcune debolezze strutturali, prima tra tutte una anche pur minima correlazione tra la ricerca del padre e il perché della scelta caduta proprio sui numeri della lotteria di Genova. Sei bravo a veicolare le emozioni e passano quelle giuste, ma in questo caso non è riuscito il lavoro di costruzione sul come e questo rende il tutto parecchio forzato. Buona la declinazione del tema. Per me siamo su un pollice tendente verso il positivo in modo solido, ma non brillante.

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