Na-na-no

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 17 ottobre con un tema di uno dei due Campioni della Nona Era: Davide Mannucci
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Nicoletta.Bussacchetti
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Na-na-no

Messaggio#1 » lunedì 17 ottobre 2022, 23:02

Attraverso il salone in punta di piedi, il silenzio delle sei del mattino amplifica ogni scricchiolio. Almeno sono riuscito a non svegliare Sonia.
Mi trascino in cucina. Ho decisamente bisogno di un caffè, se non due.
Come un automa prendo una cialda, la inserisco nella macchinetta e mi perdo a fissare le volate di fumo che si alzano dalla tazzina bollente.
Al diavolo, facciamo iniziare questa giornata.
Prendo la tazzina e un pacco di biscotti e comincio la mia quotidiana caccia al telecomando. Ci fosse una sera che Sonia lo rimette al suo posto.
Eccolo! Ma come ci è finito lì sotto? Mi inginocchio per prenderlo, allungo la mano e ovviamente faccio un disastro. La tazzina, già in precario equilibrio, mi cade e si infrange a terra, ricoprendo di caffè il pavimento. Sibilo una bestemmia, proprio non è giornata.
Continuando a imprecare tra i denti, torno alla macchinetta. A pulire ci penserò poi.
Fatto il secondo caffè, torno in salone. Appoggio la colazione sul tavolino, mi lascio cadere sul divano e accendo il notiziario. Finalmente riesco a rilassarmi per qualche secondo.
Mentre sgranocchio un biscotto, un familiare scalpiccio attira la mia attenzione. Deve averla svegliata il bordello che ho fatto prima.
«Angioletto, cosa ci fai sveglia?»
In tutta risposta, Erika alza le braccia verso di me. La tiro su e la siedo sulle mie ginocchia.
«Ti ha svegliato il rumore?»
«Sì!» Annuisce vigorosamente.
«Questo papà monello ha rotto un’altra tazzina. Adesso non andare in cucina che ti tagli tutti i piedini.»
Lei sorride, si indica i piedi con aria compiaciuta e li alza per farmeli vedere meglio.
«Addirittura le ciabattine stamattina? Vorrai mica fare piovere?»
«Nooo, pioggia no!»
«Molto bene, allora meglio toglierle e tornare a nanna, che papà deve andare a lavorare.»
Mi mette il broncio.
«Nanna no.» Incrocia le braccia.
«Nanna sì! Non c’è ancora neanche il sole.»
«Nanna no. Na-na-no.» Quella cantilena sembra divertirla, perché si cala giù dalle mie ginocchia e comincia a girare in tondo ripetendola a mo’ di filastrocca «Na-na-no. Na-na-no.»
Mi faccio scappare un risolino, lei se ne accorge e alza ancora di più la voce.
«Andiamo pagliaccetto, che la mamma dorme ancora e papà farà tardi.»
Mi alzo anche io, lei caccia un gridolino e comincia a correre per il salone. Mi arrendo all’ennesima acchiapparella.
«Guarda che ti prendo!» Cavolo sto urlando anche io, spero di non aver svegliato Sonia.
Erika corre verso la cameretta. Perfetto, una volta lì rimetterla a letto sarà più facile.
«Arrivo ad acchiapparti!»
Lei si rintana dietro la porta. Con un guizzo la prendo in braccio e me la stringo al petto.
«Adesso è proprio ora della nanna.»
Lei sgrana gli occhi e le si inondano di lacrimoni. Si aggrappa con le manine alla mia felpa.
«Nanna no. Papà sì» E ci affonda anche il naso umido.
«Angioletto vorrei tanto stare qui con te, lo sai. Ma adesso devi proprio lasciarmi andare, devo andare a lavorare.»
Tira su col naso ma sembra capire, allenta la presa e si fa adagiare nel lettino.
Chiude gli occhietti e in pochi secondi scivola tra le braccia di Morfeo. Mi prendo qualche secondo per osservarla: è così bella quando dorme. Proprio come sua madre.
Sbadiglio, la piccola Erika non è l’unica ad avere sonno. Appoggio la testa sul cuscino, accanto alla sua.
Solo cinque minuti. Cinque minuti, poi mi vesto e vado a lavorare.

«Gigi, svegliati. È tardissimo!» La voce di Sonia mi riscuote.
«Erika!!» Mi tirò su di colpo. Incrocio i suoi occhi e si riempiono di lacrime.
Sono ancora sul divano. Il caffè, freddo, sul tavolino.
«Amore mio» Sonia mi prende le mani e me le stringe forte «Lo so che è dura, ma devi lasciarla andare.»
Ultima modifica di Nicoletta.Bussacchetti il lunedì 17 ottobre 2022, 23:09, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Na-na-no

Messaggio#2 » lunedì 17 ottobre 2022, 23:05

Ciao Nicoletta! Caratteri e tempo ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION!

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DandElion
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Re: Na-na-no

Messaggio#3 » mercoledì 19 ottobre 2022, 17:19

Straziante.


Per ora questo, poi in seconda lettura il commento per la classifica.
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Shanghai Kid
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Re: Na-na-no

Messaggio#4 » mercoledì 19 ottobre 2022, 23:34

Ciao Nicoletta, e piacere di leggerti!
Andiamo con ordine. Sicuramente il tema è centrato. Devo dire che il titolo mi è piaciuto molto e ho trovato nel tuo racconto una nota di dolcezza che mi ha accarezzato durante tutta la lettura. La declinazione che hai dato del tema è sicuramente tra quelle più prevedibili, ma poco importa: hai scelto un modo molto delicato per raccontare un evento straziante e lo apprezzo davvero.
Una nota, ma è una sciocchezza: penso tu volessi scrivere "volute" di fumo non "volate" o forse si può dire anche così e me lo sono persa io?
A rileggerti presto,
Elisa

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Polly Russell
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Re: Na-na-no

Messaggio#5 » domenica 23 ottobre 2022, 17:44

Tema centrato, anche tu hai deciso per la declinazione poi prevedibile, ma non è un difetto, solo una mia constatazione. Anche perché tra l’altro con il tempo contato la cosa più logica da fare è quella di viaggiare su binari sicuri.
La storia è struggente ma al tempo stesso molto delicata. sei riuscita a strappare il cuore al lettore senza bisogno di troppe parole o di scene tristi o descrizioni puntigliose. anzi, hai usato un momento gioioso per farlo, quindi i miei complimenti.
anche sullo stile ho poco da dire. Oltre a un paio di trascurabili refusi, togliere quel “mentre sgranocchio un biscotto” e partirei direttamente dal rumore dei piedini.
perché in una prima lettura non si nota, ma già alla seconda un po’ stona. Il narrante sta sognando anche di mangiare il biscotto? perché no, può essere, ma se togli quel pezzo, lui si è semplicemente addormentato durante il tg. E secondo me fila meglio.
null’altro: una gran buona prova.
Polly

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DandElion
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Re: Na-na-no

Messaggio#6 » martedì 25 ottobre 2022, 11:53

È terribile perdere in fase prenatale un figlio voluto, ma è indescrivibile perderne uno già nato.
È una cosa così innaturale che la mente non la può concepire.
Perfetta declinazione del tema del dolore, straziante e incontenibile. Ottima la scrittura, misurato il climax che fa arrivare la conclusione come uno schiaffo ben assestato sul viso.
Chapeau. Davvero un'ottima prova.
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Stefano.Moretto
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Re: Na-na-no

Messaggio#7 » giovedì 27 ottobre 2022, 1:05

Ciao Nicoletta,
Pensavo fosse un racconto tranquillo, invece mi hai tirato un calcio alla bocca dello stomaco senza preavviso. Cattiva. Mi piace.
Passando al lato tecnico, a questo giro il flusso è un po' confusionario. All'inizio credevo fosse Sonia la bambina (indizio a caso: non mette a posto il telecomando) e quando compare Erika sono rimasto un po' confuso, perché non era mai stata nominata prima.
Altro punto un po' poco 'narrativo':
Eccolo! Ma come ci è finito lì sotto? Mi inginocchio per prenderlo

Non è che sia fondamentale ai fini della trama, ma sotto dove? Sotto il divano, il tavolo, la sedia, il gatto impagliato?
Allo scorso giro ogni dettaglio era arrivato nel momento esatto in cui serviva, questo mese non c'è lo stesso livello di tempismo.
E visto che mi scoccia essere il brontolone tra i valutatori, chiudo dicendo che comunque nel complesso mi è piaciuto.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Na-na-no

Messaggio#8 » giovedì 27 ottobre 2022, 5:59

Ciao Nicoletta, piacere di leggerti.

Mi è mancata un po' di semina che facesse intuire che si trattasse di un sogno pur senza darne certezza.
E' vero che la svolta finale arriva con una sorpresa che è massima se non si danno indizi, ma ho sempre trovato l'espediente 'sogno/immaginazione' una sorta di tradimento, con cui si può improvvisamente dire al lettore "Sei caduto nel pozzo, marcia indietro di dieci caselle e tira il dado di nuovo. Abbiamo scherzato". Il racconto dopo il risveglio è così breve che non ho fatto in tempo a leggere ed empatizzare per questo padre piangente.
La 'botta' mi è arrivata però alla seconda lettura, quando sapevo dove si andava a finire.
Se la logica e il cinismo della vita quotidiana possono tenere lontano il ricordo cosciente della scomparsa della figlia, nel mondo dei sogni i vincoli si spezzano ed eccola tornare 'in vita', per rinnovare al risveglio il dolore della perdita.
Quindi tema centrato in pieno e in maniera particolarmente toccante per un lettore che, prima di ogni altra cosa, si autodefinisce come padre.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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SarahSante
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Re: Na-na-no

Messaggio#9 » giovedì 27 ottobre 2022, 18:56

Ciao Nicoletta, racconto tristissimo e bello, un vero colpo al cuore. Mi è piaciuto molto il dialogo tra la bimba e il papà, molto tenero e veritiero. E l’immagine della bambina che gira cantando na-na-no. In generale tutto ciò che riguarda la bambina è tratteggiato bene, come gli occhioni piene di lacrime, lei che alza i piedini per mostrare le scarpine (immagine che poi nel finale mi è tornata alla mente con gran pena, straziante) o che si attacca alla vestaglia di papà. Avrei fatto durare meno la parte iniziale con il papà che si aggira in casa prima del comparire della bambina.
Il finale per me è arrivato a sorpresa, non me lo aspettavo quindi bene

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Rick Faith
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Re: Na-na-no

Messaggio#10 » giovedì 27 ottobre 2022, 19:19

Ciao Nicoletta, felice di rileggerti.
È il secondo tuo racconto che leggo e devo dire di apprezzare molto la tua penna, il guizzo sul finale ha alzato parecchio il mio gradimento del pezzo che fino a quel momento mi era sembrato poco incisivo. Arriva con i tempi giusti e con delicatezza. Mi aspettavo sarebbe arrivato qualcosa, ma non ero sicuro di cosa. Mi ero concentrato parecchio su Sonia che non si svegliava mai.
Secondo me ingrani del tutto verso la fine, l'inizio invece mi pare ancora un po' da lucidare. Il mood iniziale avrebbe potuto rispecchiare maggiormente lo stato d'animo del protagonista e la ricerca del telecomando è un'opportunità non sfruttata per mostrare qualcosa di utile (avresti addirittura potuto fare qualche semina riguardo alla rivelazione finale).
Sul protagonista avrei gradito sentire qualcosina in più della sua interiorità durante la scena con la bimba, in modo da legare un po' di più con lui. L'unica volta che sentiamo qualcosa della sua interiorità è quando la mette a letto e osserva quanto fosse bella come la mamma, ma è praticamente alla fine.
Solido, ma secondo me con buone basi per farlo risplendere ancora di più!

Buona edizione

alexandra.fischer
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Re: Na-na-no

Messaggio#11 » venerdì 28 ottobre 2022, 19:57

Tema centrato. Il quotidiano è reso in modo efficace a partire dalla tazzina rotta dal protagonista. A seguire, compare la piccola Erika. Da come parla, si capisce subito che è la sua piccolina. Hai reso molto bene il parlato della bambina. Lui si preoccupa di svegliare la moglie Sonia e mette a dormire la piccola malgrado i capricci dell’età. Il colpo al cuore al Lettore arriva sul finale. Altro che essersi svegliato presto per andare a lavorare, il protagonista ha vissuto un lungo sogno con la sua piccola, che proprio non riesce a lasciare andare, nonostante il consiglio della moglie. Intanto, il quotidiano incombe e lui è costretto a correre al lavoro: un grande conforto, pur nella sofferenza che prova.

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Il Saggio
Messaggi: 81

Re: Na-na-no

Messaggio#12 » martedì 1 novembre 2022, 10:03

Ciao Nicoletta
tema pienamente centrato, direi. L'uso della prima persona presente rende immediata la scena, anche se qua e la ci sono piccole sbavature in cui non si resta pienamente coerenti rispetto al registro di stile immersivo che sembra tu prediliga. Vista la buona padronanza stilistica, ho anche pensato che tu abbia volutamente inserito queste incoerenze, trattandosi della descrizione di un sogno, ma poi mi sono detto che un sogno non è mai cosi messo a fuoco, cosi preciso nella cronologia, quindi ne ho dedotto che si è trattato semplici sbavature e basta.
Va da se che era impossibile prevedere l'epilogo proprio per queste premesse. C'era troppa consapevolezza in quello che si stava descrivendo per dedurre l'epilogo onirico, e qui forse si intravede la furberia (concedimi il termine) della scrittrice che ha cominciato a capire bene i meccanismi narrativi, ma che forse potrebbe osare di più.
Anche la chiusa forse è stata gestita un po' frettolosamente, a mio avviso. Capisco la necessità di dare una chiave di lettura al racconto, ed in questo senso non si poteva fare diversamente; tuttavia questo non toglie che il commento di Sonia mi è suonato un po' didascalico, rendendo il cappello finale un po' troppo da manuale. Forse con un battuta in più e qualche spiegazione in meno, saresti riuscita ad aggiungere quel tanto di drammaticità alla scena, salvando capri e cavoli. Nel complesso una buona prova. Direi un pollice tendente verso l'alto, ma che non smette di oscillare.

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