25 novembre

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
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Polly Russell
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25 novembre

Messaggio#1 » lunedì 20 febbraio 2023, 23:54


25 novembre

Passo la spugnetta sotto l’occhio ma il risultato non cambia, forse con l’illuminante. Lo prendo e mi scivola dalle dita. Sbatte contro la ceramica del lavello: stupida! Stupida che sono!
La polvere si sparpaglia ovunque. La raccolgo con la punta delle dita, è un regalo e io sono riuscita a romperlo. Avrebbe ragione ad arrabbiarsi con quello che lo ha pagato.
Ne recupero più di metà e sciacquo via il resto. Che cos’è questo trillo?
Il forno! Ma che cos’ho oggi?
Mollo la piastra e corro in cucina. È tardi e per una volta che Luca si è deciso a invitare il suo capo a cena, io non combino altro che casini.
L’odore è buono però, si sente la carne, il coriandolo. Spalanco lo sportello e mi investe una nuvola di vapore. Arriva anche un sentore d’aglio.
Tiro fuori il polpettone. Ha un bell’aspetto, sembra dorato e croccante.
Almeno questo l’ho fatto bene.
Chiudo la porta di mezzo, Luca non sopporta l’odore di cucina in salone, e io, come una cretina non faccio che dimenticarlo.
Accendo il vaporizzatore ed esco in terrazzo. Devo togliermi l’odore del polpettone dal naso prima di rientrare o non capirò mai se la stanza puzza.
Si sta bene, non sembra nemmeno novembre. Prendo un bel respiro, sono troppo nervosa e rischio di fargli fare brutta figura.
La sua macchina parcheggia nel vialetto, mi sporgo sulla ringhiera così lo saluto.
Sbatte lo sportello, dov’è il suo capo?
Solleva lo sguardo. «Prendi il fresco?»
Perché è arrabbiato? Sollevo due dita. «Ti aspettavo…»
Tira fuori il cellulare. «Complimenti! Mi aspetti con le finestre spalancate a novembre! Tanto c’è lo stronzo che riempie il bombolone, vero?»
Ha ragione ma non posso dirgli che ho di nuovo dimenticato la porta della cucina aperta.
Faccio un passo indietro, se chiudo adesso sembra che non voglia parlargli. Mi schiarisco la voce. «Ti aspetto dentro, allora.»
«Sarà meglio.» Digita un numero a memoria e io serro anche la persiana.
Mi fa male il petto come se fosse stretto in una morsa, non riesco a prendere fiato.
Va bene Ilaria, calmati. Non è niente, adesso gli preparo un aperitivo, così si rilassa.
È nervoso perché quello stronzo del suo capo non è venuto.
Tiro fuori il bitter dallo scaffale dietro al divano. Mi tremano le mani, sembro scema.
Due dita, non di più, non gli piace forte.
La chiave gira nella toppa, dove diavolo è il prosecco?
«Che cos’è questa puzza?» Sbatte le chiavi da qualche parte.
Quale puzza? Ho chiuso la porta, l’ho chiusa!
Mi sistemo la camicetta, non gli piace vedermi in disordine.
Stringo il bicchiere, le mani continuano a tremare e non voglio farlo cadere. «Tesoro vuoi bere qualcosa?»
Ha ancora addosso il soprabito, butta la valigetta sul divano e mi squadra.
Ho messo la camicetta che mi ha regalato, me l’aveva chiesto lui. Cosa c’è che non va?
Appoggio il bicchiere sulla consolle, perché mi gira la testa?
«Ma che cazzo hai fatto in faccia? Fai schifo!»
Cosa?
Indica lo specchio sopra alla consolle.
Il livido sotto l’occhio non si vede così tanto, sembrano occhiaie, non ho potuto usare l’illuminante ma davvero sembrano occhiaie. «Tesoro non ti arrabbiare, ma…»
«Ma che?» Allunga una mano e io trattengo il fiato.
Afferra il colletto della camicia e scopre la spalla.
I lividi sul collo e sopra al petto sono tutti lì, in bella mostra. «Non… non ci ho fatto caso.»
«Tu non fai caso a un cazzo, Ilaria!» Afferra il bicchiere e butta giù quella specie di Spritz con una sola sorsata. «Per fortuna che Bianchi non è venuto, come cazzo lo avresti accolto? Ma non lo vedi che fai schifo?» Mi dà una spinta, barcollo e appoggio le mani sulla consolle. Abbasso lo sguardo. «Scusa.»
Allarga le braccia. «E che cazzo è ‘sta puzza?»
«Ho preparato il polpettone, ma—»
Non lo vedo caricare il pugno ma il dolore mi esplode in faccia, in testa e corre giù per il collo, fino alle spalle. Cado a terra e la bocca si riempie di sangue. «Ho chiuso la porta…» Biascico, le parole si impastano.
Un calcio mi sbatte contro al muro, sento esplodere la schiena e il torace.
«Non è il polpettone a puzzare,cretina! È plastica!»
La casa è un vortice e le pareti sembrano molli, la piastra! Ho dimenticato la piastra. Allungo una mano, non arrivo alla consolle e cado carponi.
Passi di corsa: i suoi passi di corsa. «L’hai lasciata accesa! Ma quanto cazzo si deve essere stupidi!» Me la sbatte addosso.
Mi copro il viso con le mani. «Tesoro, non—»
Un altro calcio e finisco sopra alla consolle che si fracassa a terra. Lo specchio è un esplosione di luce.
«Non posso passare la giornata a correggere le tue cazzate!» Si sfila la cinta e la arrotola.
Mi trascino indietro, mi viene da vomitare e i muri sono diventati liquidi. Sfioro un frammento dello specchio, lo stringo.
Il dolore mi apre gli occhi, e Luca è proprio lì. La sua gola è lì.
Allungo il braccio, urlo.

Respiro.

Ha gli occhi spalancati, anche la bocca e credo si sia pisciato addosso. Il sangue ha smesso di spruzzare, esce a ondate sempre più lente e la gola non gorgoglia più. «Tesoro non ti arrabbiare, ma non credo riuscirò a pulire il tappeto, forse dovrò buttarlo.»

Ultima modifica di Polly Russell il martedì 21 febbraio 2023, 0:24, modificato 2 volte in totale.


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Re: 25 novembre

Messaggio#2 » lunedì 20 febbraio 2023, 23:59

Polly, buonasera! Caratteri e tempo ok, buona ANDREA LAURO EDITION!

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Re: 25 novembre

Messaggio#3 » martedì 21 febbraio 2023, 0:25

Ciao Polly.
Beh, io non so se dovrò commentarti ma... caspita, complimenti!
Una vera pugnalata al cuore!
Brava!
Maurizio Chierchia
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Re: 25 novembre

Messaggio#4 » martedì 21 febbraio 2023, 0:26

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Polly.
Beh, io non so se dovrò commentarti ma... caspita, complimenti!
Una vera pugnalata al cuore!
Brava!

Wow! Maurizio, grazie!
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Shanghai Kid
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Re: 25 novembre

Messaggio#5 » martedì 21 febbraio 2023, 11:55

Ciao Polly,
leggerti è sempre un piacere (colore del font a parte! ;P).
Cosa diavolo vuoi che ti dica? Ho capito l'argomento del tuo racconto (cosa che se fossi stata più astuta avrei desunto dal titolo) solo con le parole prima della prima virgola e ho sentito immediatamente una fitta allo stomaco. Mi sono detta: "Cazzo, questa è una declinazione perfetta del tema".
Il racconto procede perfettamente e riesce a insinuare nel lettore angoscia e rabbia.
Come sempre il tuo finale ribalta la situazione, restituendo dignità alla protagonista e anche un filo di eroismo. So che è moralmente opinabile, ma il lettore empatizza con la tua protagonista e "desidera" in qualche misura quel finale.
Se posso permettermi una minuscola critica, ti dico che forse regge poco la battuta conclusiva della donna (che comunque è meravigliosa!) con il personaggio descritto poco prima, ma suppongo sia un problema anche legato alle poche battute permesse e può essere inteso nella dinamica di un raptus sicuramente liberatorio.
Con più spazio a disposizione, avrei cercato di creare un effetto più sfumato a questo passaggio, ecco tutto.
Comunque ottima prova, grande!
A rileggerti presto,
Elisa

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Re: 25 novembre

Messaggio#6 » martedì 21 febbraio 2023, 12:12

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Polly,
leggerti è sempre un piacere (colore del font a parte! ;P).
Cosa diavolo vuoi che ti dica? Ho capito l'argomento del tuo racconto (cosa che se fossi stata più astuta avrei desunto dal titolo) solo con le parole prima della prima virgola e ho sentito immediatamente una fitta allo stomaco. Mi sono detta: "Cazzo, questa è una declinazione perfetta del tema".
Il racconto procede perfettamente e riesce a insinuare nel lettore angoscia e rabbia.
Come sempre il tuo finale ribalta la situazione, restituendo dignità alla protagonista e anche un filo di eroismo. So che è moralmente opinabile, ma il lettore empatizza con la tua protagonista e "desidera" in qualche misura quel finale.
Se posso permettermi una minuscola critica, ti dico che forse regge poco la battuta conclusiva della donna (che comunque è meravigliosa!) con il personaggio descritto poco prima, ma suppongo sia un problema anche legato alle poche battute permesse e può essere inteso nella dinamica di un raptus sicuramente liberatorio.
Con più spazio a disposizione, avrei cercato di creare un effetto più sfumato a questo passaggio, ecco tutto.
Comunque ottima prova, grande!
A rileggerti presto,
Elisa

Elisa: grazie! Ci speravo proprio che qualcuno notasse il titolo. Sono contenta che ti sia piaciuto e sono con te, avrei avuto bisogno di un po’ più dì lucidità per grattare un centinaio di caratteri e rendere meglio il finale. Perché per come l’ho immaginato io, lei non ha fatto qualcosa di sfrontato o eroico, ha reagito d’istinto per la prima volta. è semplicemente sopravvissuta e volevo che il tono della battuta finale fosse remissivo, simile a quello
che aveva avuto per tutto il pezzo, ma non mi sono accorta che non è chiaro, finché non me lo hai fatto notare.
Polly

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Shanghai Kid
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Re: 25 novembre

Messaggio#7 » martedì 21 febbraio 2023, 12:16

Polly Russell ha scritto:
Shanghai Kid ha scritto:Ciao Polly,
leggerti è sempre un piacere (colore del font a parte! ;P).
Cosa diavolo vuoi che ti dica? Ho capito l'argomento del tuo racconto (cosa che se fossi stata più astuta avrei desunto dal titolo) solo con le parole prima della prima virgola e ho sentito immediatamente una fitta allo stomaco. Mi sono detta: "Cazzo, questa è una declinazione perfetta del tema".
Il racconto procede perfettamente e riesce a insinuare nel lettore angoscia e rabbia.
Come sempre il tuo finale ribalta la situazione, restituendo dignità alla protagonista e anche un filo di eroismo. So che è moralmente opinabile, ma il lettore empatizza con la tua protagonista e "desidera" in qualche misura quel finale.
Se posso permettermi una minuscola critica, ti dico che forse regge poco la battuta conclusiva della donna (che comunque è meravigliosa!) con il personaggio descritto poco prima, ma suppongo sia un problema anche legato alle poche battute permesse e può essere inteso nella dinamica di un raptus sicuramente liberatorio.
Con più spazio a disposizione, avrei cercato di creare un effetto più sfumato a questo passaggio, ecco tutto.
Comunque ottima prova, grande!
A rileggerti presto,
Elisa

Elisa: grazie! Ci speravo proprio che qualcuno notasse il titolo. Sono contenta che ti sia piaciuto e sono con te, avrei avuto bisogno di un po’ più dì lucidità per grattare un centinaio di caratteri e rendere meglio il finale. Perché per come l’ho immaginato io, lei non ha fatto qualcosa di sfrontato o eroico, ha reagito d’istinto per la prima volta. è semplicemente sopravvissuta e volevo che il tono della battuta finale fosse remissivo, simile a quello
che aveva avuto per tutto il pezzo, ma non mi sono accorta che non è chiaro, finché non me lo hai fatto notare.


Ora che mi dai questa chiave di lettura, ti dico che è una delle possibili. Però sì, devo ammettere che di primo acchito le ho dato un taglio totalmente diverso, quasi ironico. Ma ti dirò che funziona lo stesso <3

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GiulianoCannoletta
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Re: 25 novembre

Messaggio#8 » martedì 21 febbraio 2023, 19:03

Ciao Polly, ben ritrovata.
Pezzo da brividi, al terzo rigo sentivo già montarmi l'angoscia. Penso che tu abbia scelto l'interpretazione più potente possibile per questo tema, e sei riuscita a svilupparla senza retorica e senza sconti, trovando davvero un giusto equilibrio.
Lo stile immersivo rende tutto più opprimente. Siamo con la protagonista, sappiamo cosa sta per succedere.
C'è qualcosa che puoi limare ancora meglio, ad esempio quel "non lo vedo caricare il pugno" lo avrei omesso (perché, appunto, non lo vede), ma le scene concitate sono le più difficili da rendere e ci sei comunque riuscita alla grande.
Poco altro da dire, grazie per averlo scritto.
Alla prossima!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Pretorian
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Re: 25 novembre

Messaggio#9 » martedì 21 febbraio 2023, 22:53

Ciao, Polly e piacere di leggerti.
Allora, non ci crederai, ma quando ho letto il tema il primo pensiero che mi è venuto è stato di fare un racconto con la classica scena della moglie che brucia l'arrosto e subisce le angherie del marito violento. Fortuna che ho virato su altro. Allora, il racconto è scritto dannatamente bene. La trama è semplice fi quasi alla prevedibilità, ma il punto di forza è nella narrazione, probabilmente la migliore che tu abbia tirato fuori negli ultimi mesi. In pochissimo spazio riesci a descrivere in modo preciso e per nulla banale la personalità della protagonista e a immergerla in un contesto realistico, dove i dettagli invece di sprecare caratteri diventano funzionali al testo. Non ho rimostranze da farti: magari sarebbe stato meglio aggiungere una mezza frase per specificare perché il capo non è venuto a cena e mi sembrava di aver visto un refuso alla prima lettura... solo che non lo trovo più ora, però il tutto scompare nel complesso di un racconto che farà la parte del leone in questo contest.
Alla prossima!

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Davide_Mannucci
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Re: 25 novembre

Messaggio#10 » mercoledì 22 febbraio 2023, 9:08

Ciao Pollissima! Passavo di qua e mi sono fermato a leggere un po’ delle vostre fatiche letterarie. (insomma...fatiche dai...5000 caratteri....de tacco).
E che dire? Ammazza che botta! Concordo con Agostino....trama molto semplice e lineare ma raccontata benissimo. Mi aspettavo anche il finale ma non è arrivato banale o scontato anzi.
Ottima la dinamica con cui prepari il lettore a un’agnoscia che non smette di crescere parola dopo parola.
Hai la capacità di fare empatizzare in modo progressivo e ti assicuro che alla fine viene da guardarsi la mano per verificare se ci siamo tagliati col pezzo di specchio... Eh sì perché quel bastardo non lo sgozza solo lei ma pure chi legge.
Chapeau mon amie Pollì. :)
Davide Mannucci

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Re: 25 novembre

Messaggio#11 » mercoledì 22 febbraio 2023, 15:06

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Polly, ben ritrovata.
Pezzo da brividi, al terzo rigo sentivo già montarmi l'angoscia. Penso che tu abbia scelto l'interpretazione più potente possibile per questo tema, e sei riuscita a svilupparla senza retorica e senza sconti, trovando davvero un giusto equilibrio.
Lo stile immersivo rende tutto più opprimente. Siamo con la protagonista, sappiamo cosa sta per succedere.
C'è qualcosa che puoi limare ancora meglio, ad esempio quel "non lo vedo caricare il pugno" lo avrei omesso (perché, appunto, non lo vede), ma le scene concitate sono le più difficili da rendere e ci sei comunque riuscita alla grande.
Poco altro da dire, grazie per averlo scritto.
Alla prossima!
Giuliano
ullapeppa!! Sono proprio contenta che ti sia piaciuto.
Avevo pensato che il “non lo vedo caricare il pugno” sarebbe stato stridente, il concetto era: non lo vedo, ma cacchio se lo sento. Per cui è ovvio che sia partito.
Ho provato un paio di formule, ma erano tutte troppo piene di ripetizioni e dopo averlo riletto sedici volte devo essermi convinta che funzionasse comunque. E invece none! XD
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Re: 25 novembre

Messaggio#12 » mercoledì 22 febbraio 2023, 15:08

Pretorian ha scritto:Ciao, Polly e piacere di leggerti.
Allora, non ci crederai, ma quando ho letto il tema il primo pensiero che mi è venuto è stato di fare un racconto con la classica scena della moglie che brucia l'arrosto e subisce le angherie del marito violento. Fortuna che ho virato su altro. Allora, il racconto è scritto dannatamente bene. La trama è semplice fi quasi alla prevedibilità, ma il punto di forza è nella narrazione, probabilmente la migliore che tu abbia tirato fuori negli ultimi mesi. In pochissimo spazio riesci a descrivere in modo preciso e per nulla banale la personalità della protagonista e a immergerla in un contesto realistico, dove i dettagli invece di sprecare caratteri diventano funzionali al testo. Non ho rimostranze da farti: magari sarebbe stato meglio aggiungere una mezza frase per specificare perché il capo non è venuto a cena e mi sembrava di aver visto un refuso alla prima lettura... solo che non lo trovo più ora, però il tutto scompare nel complesso di un racconto che farà la parte del leone in questo contest.
Alla prossima!
eheh ore e ore di studio! lo sa Rick Faith quanto sgobbo sull’immersività! XD E sono proprio contenta che si veda il risultato.
In realtà non mi stupisce che tu abbia pensato a un tema simile al mio, abbiamo gusti simili e in fondo, era abbastanza scontato come tema.
grazie di essere passato e soprattutto grazie di averlo apprezzato
Polly

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Re: 25 novembre

Messaggio#13 » mercoledì 22 febbraio 2023, 15:10

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Pollissima! Passavo di qua e mi sono fermato a leggere un po’ delle vostre fatiche letterarie. (insomma...fatiche dai...5000 caratteri....de tacco).
E che dire? Ammazza che botta! Concordo con Agostino....trama molto semplice e lineare ma raccontata benissimo. Mi aspettavo anche il finale ma non è arrivato banale o scontato anzi.
Ottima la dinamica con cui prepari il lettore a un’agnoscia che non smette di crescere parola dopo parola.
Hai la capacità di fare empatizzare in modo progressivo e ti assicuro che alla fine viene da guardarsi la mano per verificare se ci siamo tagliati col pezzo di specchio... Eh sì perché quel bastardo non lo sgozza solo lei ma pure chi legge.
Chapeau mon amie Pollì. :)

Oh Mannucci!!! Ben trovato!
Liete di aver pizzicato le tue corde. Sì, devo dire che rileggendolo a voce alta, sono riuscita a dare il ritmo che mi ero prefissata, quindi sono abbastanza soddisfatta. Non del tutto, avrei sistemato delle cose, ma MC non è pensato per le rifiniture.
oh, partecipa pure te però, su!
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Re: 25 novembre

Messaggio#14 » giovedì 23 febbraio 2023, 0:42

Polly Russell ha scritto: eheh ore e ore di studio! lo sa Rick Faith quanto sgobbo sull’immersività! XD E sono proprio contenta che si veda il risultato.
In realtà non mi stupisce che tu abbia pensato a un tema simile al mio, abbiamo gusti simili e in fondo, era abbastanza scontato come tema.
grazie di essere passato e soprattutto grazie di averlo apprezzato


Non le credete. Batte la fiacca, si lamenta e poi zitta zitta ti piazza un racconto fatto benissimo.

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Re: 25 novembre

Messaggio#15 » giovedì 23 febbraio 2023, 0:47

Rick Faith ha scritto:
Polly Russell ha scritto: eheh ore e ore di studio! lo sa Rick Faith quanto sgobbo sull’immersività! XD E sono proprio contenta che si veda il risultato.
In realtà non mi stupisce che tu abbia pensato a un tema simile al mio, abbiamo gusti simili e in fondo, era abbastanza scontato come tema.
grazie di essere passato e soprattutto grazie di averlo apprezzato


Non le credete. Batte la fiacca, si lamenta e poi zitta zitta ti piazza un racconto fatto benissimo.

è lui che uno psicologo del personaggio dispotico.XD
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Re: 25 novembre

Messaggio#16 » venerdì 24 febbraio 2023, 10:52

Ciao Polly, sono nuovo di questo sito e devo dire che non mi aspettavo un livello così alto! Sarà durissima.

Scrittura trasparente. Focalizzazione interna. In prima persona, tempo presente. Ambientazione moderna (novembre), casa familiare. Tema centrato.

Il lettore può calarsi come un guanto nei panni della moglie succube del marito. Quello che porta la pagnotta a casa e riempie il "bombolone". Verbi di percezione usati ottimamente. Sembra di stare cucinando realmente e si sente la casa come la propria. Anche psicologicamente niente male. Le insicurezze e la paura di sbagliare della moglie si toccano con mano. La sfortuna non manca e tutto va storto. Il marito è un violento cronico probabilmente mezzo alcolista. Pensavo ad un bad ending e invece c'è la rivalsa. Forse però… è comunque un bad ending. Ottimo anche il titolo con riferimento alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne e il racconto è proprio a Novembre. Tema del contest centrato alla perfezione. Finale ad effetto e spiazzante. Che dire d'altro: complimenti!

Bruce Lagogrigio.
PS il nome dell'autrice Polly mi ricorda una canzone dei Nirvana a tema con il testo… ma sto divagando.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: 25 novembre

Messaggio#17 » sabato 25 febbraio 2023, 20:08

Ciao Polly, piacere (con magone nell'anima) di averti letto.

Racconti con molta maestria e immersività l'epilogo di una lunga storia di violenza e sopraffazione.
Ci sono pochi passaggi della dinamica della lotta che mi lasciano perplesso, li elenco anche se non inficiano più di tanto l'ottima resa della narrazione e solo per cercare di esserti utile:
a) quando l'uomo afferra il colletto della camicia di lei per evidenziare i lividi sul collo, non è chiaro che non si trovi davanti a lei ma dietro, né che lei si stia ancora guardando allo specchio invece di ritrovarsi voltata verso di lui; perciò quando arriva la spinta non ho colto che fosse stata colpita alle spalle invece che al petto, di conseguenza la immaginavo barcollare all'indietro e non tornava con il poggiare le mani alla consolle invece che sbatterci di schiena.
b) il pugno che arriva non visto irradia dolore per prima cosa dalla faccia, dando di nuovo la sensazione che lui sia di fronte a lei, ma lei sta con le mani poggiate alla consolle e lo sguardo basso, dunque proprio non riesco a posizionare l'uomo per collocare il tipo di colpo; più facilmente da lì poteva colpire il fianco della moglie, o la schiena nella zona dei reni, oppure la nuca.
c) la donna si copre il viso con le mani, poche righe dopo riapre gli occhi per il dolore, ma come narratrice descrive la rottura dello specchio come una esplosione di luce invece che come un'esplosione di suoni cristallini, ad esempio, per usare uno dei sensi che le restavano.
Tutta la prima parte trasmette benissimo l'ansia crescente e poi l'angoscia di chi cerca di evitare di sbagliare per il terrore delle conseguenze e proprio per questo peggiora ad ogni rigo la propria condizione di 'colpevole', mentre noi lettori empatizziamo per la certezza che lei sia la vittima. Il finale rovescia la condizione di partenza e rappresenta una liberazione che tuttavia la donna, ancora succube e confusa, non è in grado di cogliere.
Il colpo in faccia l'abbiamo ricevuto noi lettori.
Complimenti.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Re: 25 novembre

Messaggio#18 » sabato 25 febbraio 2023, 20:15

Pretorian ha scritto:mi sembrava di aver visto un refuso alla prima lettura... solo che non lo trovo più ora


C'è una virgola che non è seguita dal canonico spazio. ;-)

Polly Russell ha scritto: puzzare,cretina
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Re: 25 novembre

Messaggio#19 » domenica 26 febbraio 2023, 18:06

Ciao Polly,
il racconto mi è piaciuto molto. Ho apprezzato tanto il coraggio nel declinare il tema in questo tipo di genere.
Sei riuscita ad esprimere il maltrattamento sulle donne in modo delicato e mai stucchevole. Non sei mai caduta nei cliché che caratterizzano questo tipo di trattazioni.
Molto brava!
I miei complimenti!
Per il resto non ho nulla da dire. Tecnicamente non ho letto nessuna sbavatura. Il racconto scorre bene ed è fluido.

In bocca al lupo per l'edition!

Ciao
Dom
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Re: 25 novembre

Messaggio#20 » lunedì 27 febbraio 2023, 18:14

Ciao Polly,
bel racconto che mostra bene il dialogo interiore della protagonista, che non mette mai in dubbio di essere in torto di fronte alle critiche del marito - nemmeno presente - prima in modo più "normale" (a chi non è capitato di far cadere qualcosa per terra rimproverandosi) poi in un crescendo di paura di fronte alle possibili reazioni del marito. che arrivano a confermare i timori della donna. Anche io non avevo inteso il tono del finale come remissivo (più di rivincita) e semmai volessi rivederlo ti direi di cambiare la frase finale in modo da rendere meglio il tono remissivo che trovo molto in linea con la caratterizzazione della donna. Per il resto niente da dire, ottima prova

StefanoGalardini
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Re: 25 novembre

Messaggio#21 » lunedì 27 febbraio 2023, 19:20

Oh Polly! Ben ritrovata!
Io detesto la prima persona, ci sono allergico. Giudizio personale, di puro gusto. Questa è stata la prima cosa che ho pensato. Poi proseguendo nella lettura, mi sono ritrovato a mangiarmi le unghie: e chi se ne frega della prima persona, come altro si può scrivere una storia del genere ottenendo lo stesso risultato, la stessa risposta emotiva? Non si può. Brava, bravissima. Importante è raccontare queste storie e avere il coraggio di farlo senza filtri e senza remore, così come sono, crude e crudeli come sono. A far sentire l'ingiustizia profonda che le anima. Giuro che stavo per commuovermi alla fine, pensando che chiudessi su di lei tra i cocci di specchio in frantumi. E invece... Invece ci hai dato un finale per godere. Il riscatto, che sicuramente sarà pagato a caro prezzo, ma non importa. Ci hai emozionato, commosso, arrabbiato e alla fine abbiamo pure avuto la sua (nostra) vendetta. Da applausi.

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Re: 25 novembre

Messaggio#22 » lunedì 27 febbraio 2023, 23:56

StefanoGalardini ha scritto:Oh Polly! Ben ritrovata!
Io detesto la prima persona, ci sono allergico. Giudizio personale, di puro gusto. Questa è stata la prima cosa che ho pensato. Poi proseguendo nella lettura, mi sono ritrovato a mangiarmi le unghie: e chi se ne frega della prima persona, come altro si può scrivere una storia del genere ottenendo lo stesso risultato, la stessa risposta emotiva? Non si può. Brava, bravissima. Importante è raccontare queste storie e avere il coraggio di farlo senza filtri e senza remore, così come sono, crude e crudeli come sono. A far sentire l'ingiustizia profonda che le anima. Giuro che stavo per commuovermi alla fine, pensando che chiudessi su di lei tra i cocci di specchio in frantumi. E invece... Invece ci hai dato un finale per godere. Il riscatto, che sicuramente sarà pagato a caro prezzo, ma non importa. Ci hai emozionato, commosso, arrabbiato e alla fine abbiamo pure avuto la sua (nostra) vendetta. Da applausi.

Ti svelerò un segreto, forse odio la prima persona più di te! XD! però una volta Debora Dolci mi ha detto che bisogna fare i conti con quale persona, quale tempo e quale narratore sia più utile usare per la storia che si ha in mente. e cacchio se aveva ragione!
grazie della lettura e sono proprio contenta che ti sia piaciuto nonostante la prima!
Polly

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Re: 25 novembre

Messaggio#23 » lunedì 27 febbraio 2023, 23:57

StefanoGalardini ha scritto:Oh Polly! Ben ritrovata!
Io detesto la prima persona, ci sono allergico. Giudizio personale, di puro gusto. Questa è stata la prima cosa che ho pensato. Poi proseguendo nella lettura, mi sono ritrovato a mangiarmi le unghie: e chi se ne frega della prima persona, come altro si può scrivere una storia del genere ottenendo lo stesso risultato, la stessa risposta emotiva? Non si può. Brava, bravissima. Importante è raccontare queste storie e avere il coraggio di farlo senza filtri e senza remore, così come sono, crude e crudeli come sono. A far sentire l'ingiustizia profonda che le anima. Giuro che stavo per commuovermi alla fine, pensando che chiudessi su di lei tra i cocci di specchio in frantumi. E invece... Invece ci hai dato un finale per godere. Il riscatto, che sicuramente sarà pagato a caro prezzo, ma non importa. Ci hai emozionato, commosso, arrabbiato e alla fine abbiamo pure avuto la sua (nostra) vendetta. Da applausi.

Si, la frase finale non è perfetta con il tono che volevo darle, o meglio, non sono riuscita a mostrarlo causa penuria di caratteri. avrei dovuto grattarne di più in giro.
Grazie del tempo e del commento.
Polly

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Re: 25 novembre

Messaggio#24 » lunedì 27 febbraio 2023, 23:58

Domenico ha scritto:Ciao Polly,
il racconto mi è piaciuto molto. Ho apprezzato tanto il coraggio nel declinare il tema in questo tipo di genere.
Sei riuscita ad esprimere il maltrattamento sulle donne in modo delicato e mai stucchevole. Non sei mai caduta nei cliché che caratterizzano questo tipo di trattazioni.
Molto brava!
I miei complimenti!
Per il resto non ho nulla da dire. Tecnicamente non ho letto nessuna sbavatura. Il racconto scorre bene ed è fluido.

In bocca al lupo per l'edition!

Ciao
Dom

Grazie Domenico, felice che ti sia arrivato.
Polly

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Re: 25 novembre

Messaggio#25 » martedì 28 febbraio 2023, 0:00

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Polly, piacere (con magone nell'anima) di averti letto.

Racconti con molta maestria e immersività l'epilogo di una lunga storia di violenza e sopraffazione.
Ci sono pochi passaggi della dinamica della lotta che mi lasciano perplesso, li elenco anche se non inficiano più di tanto l'ottima resa della narrazione e solo per cercare di esserti utile:
a) quando l'uomo afferra il colletto della camicia di lei per evidenziare i lividi sul collo, non è chiaro che non si trovi davanti a lei ma dietro, né che lei si stia ancora guardando allo specchio invece di ritrovarsi voltata verso di lui; perciò quando arriva la spinta non ho colto che fosse stata colpita alle spalle invece che al petto, di conseguenza la immaginavo barcollare all'indietro e non tornava con il poggiare le mani alla consolle invece che sbatterci di schiena.
b) il pugno che arriva non visto irradia dolore per prima cosa dalla faccia, dando di nuovo la sensazione che lui sia di fronte a lei, ma lei sta con le mani poggiate alla consolle e lo sguardo basso, dunque proprio non riesco a posizionare l'uomo per collocare il tipo di colpo; più facilmente da lì poteva colpire il fianco della moglie, o la schiena nella zona dei reni, oppure la nuca.
c) la donna si copre il viso con le mani, poche righe dopo riapre gli occhi per il dolore, ma come narratrice descrive la rottura dello specchio come una esplosione di luce invece che come un'esplosione di suoni cristallini, ad esempio, per usare uno dei sensi che le restavano.
Tutta la prima parte trasmette benissimo l'ansia crescente e poi l'angoscia di chi cerca di evitare di sbagliare per il terrore delle conseguenze e proprio per questo peggiora ad ogni rigo la propria condizione di 'colpevole', mentre noi lettori empatizziamo per la certezza che lei sia la vittima. Il finale rovescia la condizione di partenza e rappresenta una liberazione che tuttavia la donna, ancora succube e confusa, non è in grado di cogliere.
Il colpo in faccia l'abbiamo ricevuto noi lettori.
Complimenti.

porca paletta se hai ragione!! Io ho l’immagine chiara, loro sono di fronte e lei gira solo la testa verso lo specchio, lui la spinge lei fa un passo indietro e poggia le mani, da dietro. certo che ce l’ho chiara, peccato che non l’abbia descritta altrettanto chiaramente: mea culpa!
Grazie dell’attenta analisi. dovrò prestarci più attenzione
Polly

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Re: 25 novembre

Messaggio#26 » martedì 28 febbraio 2023, 0:03

BruceLagogrigio ha scritto:Ciao Polly, sono nuovo di questo sito e devo dire che non mi aspettavo un livello così alto! Sarà durissima.

Scrittura trasparente. Focalizzazione interna. In prima persona, tempo presente. Ambientazione moderna (novembre), casa familiare. Tema centrato.

Il lettore può calarsi come un guanto nei panni della moglie succube del marito. Quello che porta la pagnotta a casa e riempie il "bombolone". Verbi di percezione usati ottimamente. Sembra di stare cucinando realmente e si sente la casa come la propria. Anche psicologicamente niente male. Le insicurezze e la paura di sbagliare della moglie si toccano con mano. La sfortuna non manca e tutto va storto. Il marito è un violento cronico probabilmente mezzo alcolista. Pensavo ad un bad ending e invece c'è la rivalsa. Forse però… è comunque un bad ending. Ottimo anche il titolo con riferimento alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne e il racconto è proprio a Novembre. Tema del contest centrato alla perfezione. Finale ad effetto e spiazzante. Che dire d'altro: complimenti!

Bruce Lagogrigio.
PS il nome dell'autrice Polly mi ricorda una canzone dei Nirvana a tema con il testo… ma sto divagando.


Che dire? “ Isn't me, have a seed
Let me clip your dirty wings
Let me take a ride, cut yourself
Want some help, please myself
Got some rope, haven't told
Promise you, have been true
Let me take a ride, cut yourself
Want some help, please myself”
XD
Grazie del commento, l’agitazione crescente era proprio una delle cose che volevo mostrare, sono contenta che ti sia arrivato.
Nella mia idea dovrebbe essere un crescendo, una lettura sempre più concitata che si blocca con il salto di rigo e la scritta “respiro”.
Spero di esserci riuscita.
Polly

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Michael Dag
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Re: 25 novembre

Messaggio#27 » mercoledì 1 marzo 2023, 20:44

wow, polly, che pezzaccio!!!
Un unico fraseggio interiore davvero perfetto, crescente ed esplosivo!
una scena purtroppo già vista con un finale più o meno prevedibile, ma questo è la prova che non importa cosa scrivi ma come lo scrivi. un applauso.
non ho ben capito il titolo se non per il riferimento al novembre, ma mi pare mi avessi detto che non ci vai d'accordo XD
comunque non è importante
anche l'incipit mi ha fatto subito capire che c'è qualcosa che non va in quello che sta succedendo, è davvero troppo tesa

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Polly Russell
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Re: 25 novembre

Messaggio#28 » giovedì 2 marzo 2023, 8:15

Wuo! Dag, grazie di essere passato da queste parti.
Sono contenta che tu abbia apprezzato, tra l’altro considerando che non dovrebbe essere un genere tra le tue corde. :)
Sì, la storia è bella banalotta, in questo caso si cerca di salvarsi con l’immersività, magari con un fraseggio di livello, se ti piace la literary fiction o con un finale a effetto. e niente: ci si prova!
Questa volta pare sia andata bene. ;)
Polly

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Re: 25 novembre

Messaggio#29 » giovedì 2 marzo 2023, 16:44

Michael Dag ha scritto:wow, polly, che pezzaccio!!!
Un unico fraseggio interiore davvero perfetto, crescente ed esplosivo!
una scena purtroppo già vista con un finale più o meno prevedibile, ma questo è la prova che non importa cosa scrivi ma come lo scrivi. un applauso.
non ho ben capito il titolo se non per il riferimento al novembre, ma mi pare mi avessi detto che non ci vai d'accordo XD
comunque non è importante
anche l'incipit mi ha fatto subito capire che c'è qualcosa che non va in quello che sta succedendo, è davvero troppo tesa

ah! il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. ;) per questo il titolo.
Polly

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Il Saggio
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Re: 25 novembre

Messaggio#30 » martedì 7 marzo 2023, 20:35

Ciao Polly
Come sempre mostri grande disinvoltura nello stile. Un progressione della storia che si fa accumulo, ma non sorprende ed è un peccato. Perché, non è tanto il fatto che di storie di violenza domestica si è già letto (forse non abbastanza), ma questa storia in particolare poteva essere l'occasione di elaborare qualcosa di originale. Invece no. Hai scelto di andare sul sicuro con un finale non dico telefonato, ma indubbiamente già visto. Per carità una scelta pur sempre coerente con la premessa. Forse hai ceduto al lato oscuro della forza, dando al cattivo della storia quello che tutti noi ci aspettavamo meritasse. Questo però è costata una cesura netta, un twist troppo dicotomico che trasforma una donna sottomessa in un'assassina piuttosto cinica. Forse un po' troppo.
Per me un pollice verso l'alto, ma un po' sconsolato.

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Re: 25 novembre

Messaggio#31 » mercoledì 8 marzo 2023, 7:12

Il Saggio ha scritto:Ciao Polly
Come sempre mostri grande disinvoltura nello stile. Un progressione della storia che si fa accumulo, ma non sorprende ed è un peccato. Perché, non è tanto il fatto che di storie di violenza domestica si è già letto (forse non abbastanza), ma questa storia in particolare poteva essere l'occasione di elaborare qualcosa di originale. Invece no. Hai scelto di andare sul sicuro con un finale non dico telefonato, ma indubbiamente già visto. Per carità una scelta pur sempre coerente con la premessa. Forse hai ceduto al lato oscuro della forza, dando al cattivo della storia quello che tutti noi ci aspettavamo meritasse. Questo però è costata una cesura netta, un twist troppo dicotomico che trasforma una donna sottomessa in un'assassina piuttosto cinica. Forse un po' troppo.
Per me un pollice verso l'alto, ma un po' sconsolato.

buongiorno Saggio!
ehh mannaggia, lo sapevo! Ho voluto a tutti i costi inserire la frase finale per riprendere il tema, e si, mi sono lasciata sedurre. perché nella mia idea l’assassino del marito non è lo spietato e cinico evento che puoi quella frase da apparire. lei è ancora disperata e sottomessa, e lo uccide in un momento in cui non è sè stessa. ho già provato a spiegare questa cosa in un commento sopra. avrei voluto che lei sembrasse quasi triste, ma quella battuta la fa apparire spavalda. quindi avrei comunque voluto “accontentare il lettore”, ma rimanendo bel seminato del “plausibile”. e niente, è andata cosi! XD
La prossima volta starò più attenta e mi terrò da parte una manciata di caratteri “di sicurezza” per rendere un finale degno.
grazie del commento!
Polly

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