Gumiho

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
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F.M.Rigget
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Gumiho

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2023, 0:47

La camera nuziale è illuminata da candele basse e tozze. Drappeggi di seta rossa decorano il soffitto e ricadono in ampi veli su un baldacchino di legno.
Non si respira: l’incenso alla magnolia aleggia a mezz’aria, sfuggendo appena dalla finestra aperta che dà sui grandi giardini tradizionali. Persino la luna piena si vede male, offuscata com’è dal fumo.
Sospira, posando il gomito sul tavolino basso al quale siede a gambe incrociate. Il mento cerca le nocche chiuse, appoggiandovisi.
«Dovrete impegnarvi di più, mia Signora. Come potete vedere, questo non funziona.» Ha la voce bassa e calda, simile all’arpeggio di un vecchio geomungo.
Nel notare il disappunto di lei, gli angoli della bocca si sollevano a delineare un sorriso divertito.
Che creatura interessante -pensa mentre conduce gli occhi dal taglio affilato sulla figura esile di chi gli siede davanti. Non può avere più di vent’anni: i capelli corvini sono raccolti in una corona di trecce impreziosite da fermagli d’oro e, come vuole la tradizione, è vestita con un hanbok della stessa tonalità di rosso del suo viso incollerito.
«Non potete tenermi prigioniera.» Glielo sbatte in faccia con l’impulsività tipica della giovane età, tenendo gli occhi fissi nei suoi. Le mani raccolte in grembo si mordono l’un l’altra, cercando di tenere a bada il tremore che le scuote.
«Il matrimonio è una prigione, ne convengo.» Annuisce appena, scostando il viso dal suo ricovero per essere libero di afferrare le proprie bacchette. Osserva per qualche istante le ciotole d’argento colme di leccornie che imbadiscono il tavolo che lo separa dalla sposa, infine decide per un tortino di riso. Lo esamina qualche istante, poi si volta e lo infila in bocca a un servo esanime, riverso sul pavimento di fianco a lui.
In un istante, questo si contorce e da umano torna a essere topo.
«Non avete nessuna morale, dunque?» Sibila la ragazza, facendo saettare lo sguardo dal ratto all’uomo seduto di fronte a lei.
«E voi ne avete?» Sospira l’altro mentre rimette le bacchette al loro posto. «Magnolia velenosa, cibo nuziale stregato… posso aspettarmi che almeno il nostro talamo sia sicuro?»
Quando alza gli occhi a incontrare i suoi, la giovane sposa storce le labbra pitturate di rosso.
Scruta in silenzio la figura di quell’uomo alto, dai lineamenti eleganti e la pelle color della luna, poi sbuffa.
Maledetta volpe. La vera disgrazia era il suo aspetto, non certo la prigionia che l’aspettava se non fosse riuscita ad andarsene. Doveva ricorrere alle maniere forti.
«Non arrabbiatevi, ma temo che non vedrete alcun talamo, stanotte.» Seduta com’è sulle ginocchia, non fatica a rimettersi in piedi con un unico, fluido movimento. La vaporosa gonna della prima notte di nozze si gonfia, allargandosi attorno a lei come la fioritura di una pianta velenosa.
«Oh.» Lo sposo non la imita, rimanendo comodamente seduto. Maledetta volpe confidente. «Sto per morire, dunque?»
«Così pare.»
«E come intendete fare?»
«Dovrei dirvelo, forse?»
«La tradizione vuole che la sposa ribelle annunci al Gumiho il modo in cui morirà.»
…Era vero? Non aveva letto in nessun libro di fiabe quella cosa.
Ferma in piedi ci pensa un secondo: non poteva rischiare, le regole valevano troppo in quel mondo. Infila allora la mano destra sotto la parte superiore dell’hanbok, l’abito tradizionale, e ne estrae un coltello dal manico di corno che sfodera prontamente.
Di fronte a lei, il Gumiho ruota gli occhi al cielo. «Che cosa scontata.» Guaisce, spostando lo sguardo annoiato verso la finestra.
Era troppo: quella maledetta volpe sarebbe morta in quel momento.
Senza pensarci una seconda volta la sposa insinua la punta del piede scalzo sotto il tavolino, calciandolo alla sua sinistra e liberando così la strada verso l’avversario che solo adesso torna a guardarla.
Sorride divertito mentre il coltello cala verso la sua gola e continua a farlo quando la lama oltrepassa il suo corpo etereo, conficcandosi nel pavimento di paglia intrecciata.
«Dannazione!» Urla la ragazza, stringendo la presa sul pugnale e facendo forza per estrarlo. Non ha però il tempo di riuscirci che una vaporosa coda bianca le scivola sulla spalla sinistra, ghermendole il volto paonazzo.
«Non arrabbiatevi, mia Signora, ma…» La voce di lui è tornata bassa e suadente. C’è una pazienza antica nel modo in cui ogni parola viene scandita. «…temo che stasera non riuscirete nel vostro intento.» Sente il respiro di lui sul suo collo e non riesce a impedire al proprio corpo di vestirsi di un brivido. «Avete però tutta l’eternità per riuscirci.»
«Siete una volpe troppo confidente.» Si limita a dire la sposa, piantando gli occhi scuri nell’immagine che le rimanda lo specchio poco distante da lei e in cui nove code serpeggiano rasenti a un pavimento disseminato di servi esanimi e cibo sprecato.
Avvolti dalle dense volute dell’incenso, entrambi sorridono.
Poi improvvisamente lei alza le mani, le sbatte l’una contro l’altra e tutto esplode.


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"La vita alle volte è anche questo."

#ladonnadaicommentilunghi

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antico
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Re: Gumiho

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2023, 0:56

Ciao Federica! Tutto ok con i parametri, buona ANDREA LAURO EDITION!

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F.M.Rigget
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Re: Gumiho

Messaggio#3 » martedì 21 febbraio 2023, 1:05

Grazie Antico <3
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#ladonnadaicommentilunghi

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MatteoMantoani
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Re: Gumiho

Messaggio#4 » martedì 21 febbraio 2023, 19:14

Ciao Federica, ti ho mai commentata prima? Piacere di leggerti.
Ehm... Ho paura di non aver colto del tutto la situazione. Capisco che qui fai un riferimento a qualche elemento del folklore orientale, ma non sono sicuro di aver capito (quel "maledetta volpe" mi ha fatto pensare al film Ran, di Akira Kurosawa, in cui appunto c'è un riferimento alla storia della volpe che si trasforma in donna per prendersi gioco degli amanti).

Sospira, posando il gomito sul tavolino basso al quale siede a gambe incrociate. Il mento cerca le nocche chiuse, appoggiandovisi

Chi è che sospira? Chi emette la battuta di dialogo successiva?

-Che creatura interessante -pensa mentre conduce gli occhi dal taglio affilato sulla figura esile di chi gli siede davanti

Chi è che sta pensando? Dov'è il pdv? Quel riferimento agli occhi affilati mi confonde, chi li sta guardando? È un narratore onnisciente?

I passi successivi restano anche un po' oscuri, perché il cibo è avvelenato? Cosa sono questi servi che si trasformano in topi? E questo matrimonio, è una specie di rito?

Vedi, per quanto abbia apprezzato il fascino orientale del tuo racconto, che certamente fa riferimento a qualche elemento del folklore che non conosco, mi mancano gli elementi per connettere tutti i punti e trovare un senso. Chi vuole cosa? Chi sono i personaggi?
Vedi, ho tanti interrogativi, troppi.
Mi spiace, il racconto è anche scritto cercando uno stile che rientra nei miei gusti, però, non avendo capito granché, non posso dire che lo promuoverei.
Occhio a come gestisci le informazioni, magari cerca di immedesimarti di più nel lettore poco avvezzo alle fiabe orientali, e se scegli un narratore interno, occhio a non farlo uscire.
Credo che tu abbia tutti gli elementi per migliorare, andrà meglio la prossima volta.

LeggErika3
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Re: Gumiho

Messaggio#5 » mercoledì 22 febbraio 2023, 22:25

Ciao Federica,
ho riletto più di una volta il tuo racconto per capire le trama. C'è un matrimonio rituale fra una giovane che non vuole sposarsi e una creatura che sembrerebbe un uomo ma lei lo definisce volpe (maledetta, per di più) e riesce a perdere consistenza al momento giusto. Ci sono servitori morti (uccisi da lei, mi pare di capire) che, in realtà, sono topi.E alla fine, a un minimo gesto della sposa, tutto esplode.
La sensazione è che il tutto faccia riferimento a una storia nota, così che bastino pochi cenni per capire il ruolo di tutti. Io però questa fiaba/leggenda/mito non la conosco, quindi mi sono trovata senza punti di riferimento. Le descrizioni sono ricchissime, l'aggettivazione esuberante: mi è sembrato che tu di divertissi molto a scrivere e ad arricchire di particolari lo scenario. Al riguardo ognuno ha il suo gusto (io preferisco uno stile più asciutto); in questo caso l'opulenza descrittiva mi pare diluisca la trama invece che evidenziarla.

Sira66
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Re: Gumiho

Messaggio#6 » giovedì 23 febbraio 2023, 16:38

Ciao Federica,
caspita, è la prima volta che per leggere un racconto qui devo consultare Google!
A me piace come scrivi, le immagini sono vivide e anche se c'è un po' di confusione nei soggetti e nel capire chi fa che cosa, l'ho vista questa sala da pranzo con il lungo tavolo e la sposa orientale che brandisce il coltello e si scaglia sull'entità. Ho avuto però la sensazione che fosse l'estratto da un racconto più ampio o un romanzo, nel senso che mi sono mancati un po' di riferimenti oggettivi, forse anche per questa figura magica che non conoscevo. Il tema invece è sicuramente presente. Ti suggerisco di svolgerlo davvero in un racconto più ampio, se già non lo fosse, perché intriga parecchio!

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Michael Dag
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Re: Gumiho

Messaggio#7 » giovedì 23 febbraio 2023, 18:23

dunque: Nì
Mi è piaciuta molto l'atmosfera surreale che hai tratteggiato, mi hai evocato la spontanea solennità con cui i giapponesi parlano/agiscono in determinate situazioni. buoni i dettagli e il flusso del tutto, qualcuno potrebbe dire che l'inizio è lento, ma personalmente non è una cosa che condanno a prescindere.
Anche la lotta finale sia fisica che verbale tra i due mi è piaciuta.

Il grosso problema però l'ho trovato proprio nello stile e qui mi dispiace dirlo perché si va sul personale.
La terza persona al presente, sarà un problema mio, ma proprio non rende. È difficilissimo tenere il pdv (e infatti molto spesso saltelli da uno all'altra) senza ripetere continuamente i nomi di chi è in scena.
Sembra tutto un copione da teatro
Fino a metà del racconto, non riuscivo a capire chi fossero i personaggi, anche perchè nessuno dei due ha un nome.

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gcdaddabbo
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Re: Gumiho

Messaggio#8 » venerdì 24 febbraio 2023, 23:05

Ciao Federica! Piacere di rileggerti! Il tuo stile è caldo ed accogliente. Le scene velenose e inquietanti. Ho sperato che, in risposta a qualcuno dei commenti precedenti, mi chiarissi la storia. Non ho trovato finora alcun aiuto. Google mi ha spiegato cosa sono il geomungo, l’hanbok, il gumiho. Non mi è bastato per capire. Ipotizzo tu non abbia interesse a raccontare. Vuoi solo costruire ambientazioni? Accolgo con piacere la novità dei tuoi gatti sostituiti da topi e volpi. Buona Edition!

Leonidas
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Re: Gumiho

Messaggio#9 » venerdì 24 febbraio 2023, 23:10

Ciao Federica.
Il racconto che hai scritto si prospetta molto interessante, tuttavia questo interesse viene smorzato da una gestione poco strategica dello stile. Quando dici "Maledetta volpe" quello è un pensiero della donna, quindi è lei la protagonista? a questa domanda mi sento di rispondere che non l'ho capito molto bene. Passi dal narratore onnisciente a quello in prima persona e questo crea un po' di confusione. Un ulteriore suggerimento: spesso nel brano non si capisce chi sia a parlare e bisogna fermarsi per cercare di capirlo. Ed è qui che hai perso il lettore. Fermarsi a pensare su chi stia parlando o su chi stia compiendo un'azione spezza l'immedesimazione. Spero di averti dato dei consigli utili.
Aldo

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Daniele
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Re: Gumiho

Messaggio#10 » lunedì 27 febbraio 2023, 18:37

Ciao Federica, felice di commentarli per, penso, la terza volta consecutiva, mi sembra quasi di stalkerarti!
Come al solito sei stata molto originale e particolare, hai uno stile poco canonico e poco asciutto ma che personalmente non disdegno, però stavolta ho fatto fatica a focalizzare il POV e la situazione in generale. Non conosco la vicenda alla quale ti riferisci, ma mi incuriosisce, ma, secondo me, con uno stile ricco come il tuo, avresti potuto settare un po' meglio la scena inizialmente (errore che ho commesso io stesso a sto giro) e dare qualche appiglio in più al lettore. Prova interessante per dei versi e penalizzata da una difficoltà nell'inquadrare la scena.

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Andrea76
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Re: Gumiho

Messaggio#11 » giovedì 2 marzo 2023, 19:48

Una scrittura affascinante, a tratti davvero potente, che a mio avviso non è sorretta da una solida architettura della storia. La ricostruzione dell’intreccio, anche a una seconda lettura, mi è parsa oscura, e anche a me è capitato, in alcuni punti, di rimbalzare sulla spiacevole domanda “chi dice cosa?”. Peccato, perché il tuo stile, pur ricco e dettagliato, , in questo caso non mi ha permesso di visualizzare al meglio la scena.

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antico
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Re: Gumiho

Messaggio#12 » mercoledì 8 marzo 2023, 11:55

Quoto Spinelli e sostengo anch'io che questa sia una scrittura potente. Aggiungo che la situazione, nella sua difficoltà di esecuzione, mi è sembrata ben gestita. Il problema sono i riferimenti che mancano, la necessità di cercare altrove il significato della tua storia. In un racconto così breve credo sia sempre un errore fare troppo affidamento sul know how del lettore (per me, addirittura, è un problema anche affidarsi a elementi esterni al racconto già ben conosciuti dal lettore stesso). Il tema c'è. Per me un pollice tendente verso il positivo in modo non solido, ma brillante per la messa in scena.

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