Il segnale - di Daniele Villa

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 17 aprile con un tema di HYPNOS EDIZIONI e 4000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto!
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Daniele
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Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#1 » martedì 18 aprile 2023, 1:08

«Sono le 4.00, dopo 2 ore di riposo al campo base avanzato sono pronto a ripartire verso la vetta.»
David attaccò la GoPro al casco da alpinismo, imbracciò lo zaino e agganciò la cinghia al petto.
20 anni dopo essere stato il più giovane alpinista ad aver scalato in solitaria il K2 voleva assicurarsi un altro record, diventare il più anziano a compiere l’impresa. Le energie non erano più quelle di una volta, ma anche il ghiaccio era molto meno di quel che ricordava e l’esperienza avrebbe fatto il resto.
Ne valeva la pena, prima di tutto per se stesso, ma quando il ghiaccio si infilava nella collottola e l’ossigeno veniva a mancare, aveva anche lui le sue motivazioni di riserva. Motivazioni che rispondevano alla sigla GoPro Hero 23 Guinnes Edition con obiettivo antiriflesso. Il suo di obiettivo invece era il record di visualizzazioni sui canali social di Mountaint Life. Insomma, se la gloria non fosse stata abbastanza appagante di certo lo sarebbero stati fama e profitto.
La vetta si avvicinava. Il rumore dell’elicottero della troupe avrebbe fatto da colonna sonora alla sua impresa fino al traguardo se non fosse stato per l’arrivo di una tempesta di neve.
David individuò un punto sicuro 50 metri più in alto. All’ultimo passo verso il riparo sentì la neve cedere sotto i suoi piedi. Fece appena in tempo a rifugiarsi sotto una roccia prima di inquadrare la slavina scivolargli a fianco. Era salvo, per ora.
Passata la bufera David riuscì a notare qualcosa di scuro inglobato in una lastra di ghiaccio scivolata fin lì insieme alla slavina. Non riusciva a definirne la forma, il ghiaccio distorceva l’immagine. L’impressione era quella di trovarsi di fronte a qualche reperto archeologico cristallizzato da chissà quanti anni.
Forse era la montagna stessa che gli aveva mandato un segnale. Né le tue gambe né il mio ghiaccio sono più quelli di una volta, meglio chiuderla qui. A rendere più golosa la proposta di tregua era poi arrivato questo dono congelato.
«Spero riusciate a vederlo, l’oggetto non è identificabile, cercherò di liberarlo dallo strato di ghiaccio nel quale è intrappolato.»
La lastra di ghiaccio era troppo spessa e dura per essere scavata, doveva scioglierla, ma come? Non poteva di certo alitarci sopra.
Servirono entrambi i fumogeni di emergenza per sciogliere lo strato di ghiaccio. Il bagliore rossastro lo accecava e lo zolfo rendeva l’aria irrespirabile.
«Contrariamente alle mie prime impressioni l’oggetto sembra essere un qualcosa di tecnologicamente avanzato. Mi avvicino in modo che possiate vedere meglio. Quello che sembrava essere un blocco unico in realtà appare come un corpo metallico fluido sensibile alla mia presenza.»
David avvicinò la mano e delle onde attraversarono l’oggetto, salvo appiattirsi una volta che la mano venne allontanata.
Era deciso, al diavolo la scalata. Quella cosa doveva tornare al campo avanzato con lui.
Passò un’imbragatura sotto l’oggetto ma la neve cedette sotto esso provocando uno smottamento. David cadde su uno spiazzo qualche metro più sotto. L’impatto al suolo non fu doloroso, ma il quello del manufatto contro le sue costole, quello sì.
Il peso dell’oggetto lo schiacciava. Aveva minimo un paio di costole rotte nessun fumogeno per segnalare la posizione. Non avrebbe raggiunto né la fama né il profitto, sarebbe morto sotto il peso della cupidigia, travestita per l’occasione da manufatto alieno.
Alzò gli occhi al cielo. Era tornato limpido, la nuvola nera dei fumogeni utilizzati pochi minuti prima andava diradandosi. La vista si annebbiava. Un’ombra calò su di lui, solo il suono delle eliche ne chiarì l’identità.

Segnale in entrata: sonda Ozirs324.
Data di rilascio: 3421° periodo Qagzadiano.
Coordinate celesti: 23’ 12’’145’’’
Temperatura: compatibile con la vita.
Rilevata presenza di materia organica.
Rilevata presenza di acqua.
Astronave Arca Qagzad IV
Uurqoits si affacciò sull’alntro dell’astroarca Crud IV.
«Popolo di Qagzad, il nostro vagare per l’universo sta per volgere al termine. Presto avremo una nuova casa!»



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antico
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#2 » martedì 18 aprile 2023, 1:09

Ciao Daniele! Malus minimo tempo anche per te, buona HYPNOS EDITION!

StefanoGalardini
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#3 » martedì 18 aprile 2023, 15:26

Ciao Daniele! Piacere di leggerti! è la prima volta che mi capita di valutare un tuo racconto, anche se avendo letto comunque anche gli altri posso cominciare dicendoti subito che la tua scrittura è molto migliorata rispetto alle prime prove, come anche si sente che hai preso sicurezza e cominciato a prenderti anche tu più sul serio. Questo è forse il primo racconto tuo dove non leggo una vena comica/ironica di sottofondo e la cosa non mi dispiace. Per quanto tu abbia già dimostrato di saper creare e movimentare una trama, non vedevo l'ora di leggerti in una prova dai toni "seri". E direi che il risultato non è davvero niente male. Si sente la tensione e hai posizionato cambiamenti di stato e piccole svolte nei punti giusti, equidistanziandoli per renderli più efficaci. In così poche battute non è una cosa banale. Mi piace come alla fine la trama volga a concludersi con la felice risoluzione, non solo della storia dell'alpinista (se non erro si intuisce che venga salvato), ma anche dell'"arca" di alieni visitatori, che chissà quale viaggio hanno alle spalle. Potrebbe quasi essere il prologo di una storia che comincia con il ritrovamento, o l'epilogo di una colossale odissea interstellare. Il grande punto di forza del tuo racconto è il potenziale enorme che racchiude e che fa immaginare mille storie ogni volta diverse, ogni volta che lo si legge!

Sira66
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#4 » mercoledì 19 aprile 2023, 10:47

Ciao Daniele, complimenti per il racconto perchè rimanda un senso di "sospensione" preciso nonostante la determinazione di David nel compiere la sua impresa e nel voler riportare al campo l'oggetto indefinito. Il testo scorre bene e il finale inaspettato sull'origine dell'oggetto rinvenuto fa pensare alla possibilità concreta che tu possa sviluppare questo raconto in qualcosa di più ampio. La storia ce l'hai. Buona sfida!

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Andrea Furlan
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#5 » mercoledì 19 aprile 2023, 23:40

Ciao Daniele,
Il tuo racconto mi è piaciuto, l'ho trovato molto più maturo e strutturato di quello della Sfida. Ha un buon ritmo e invoglia la lettura. Tema centrato perfettamente. A mio avviso meglio la prima parte dove si legge di più l'interiorità del protagonista e i suoi obiettivi. Il resto è ok, ma coinvolge meno il lettore. Ho apprezzato soprattutto la chiusura che mi ha strappato un sorriso. Nonostante sia una costruzione abbastanza classica e già vista, hai usato le immagini e le parole giuste per creare un buon effetto globale, cosa che non era facile soprattutto nel finale.

alexandra.fischer
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#6 » venerdì 21 aprile 2023, 15:13

Tema centrato. Molto bello lo spunto dello scalatore che vuole ripetere l’impresa giovanile di scalare il K2. Il tutto per avere notorietà. Ben descritte le disavventure che gli capitano, lo smottamento, la slavina, le costole rotte, la consapevolezza della morte imminente senza spettatori. E infine il ritrovamento dell’oggetto alieno protetto dal ghiaccio. Si tratta di una sonda spaziale. Nel finale, quando lui è a corto di forza e fumogeni per segnalare ai soccorritori la propria presenza, in realtà arrivano gli alieni, che hanno ricevuto il messaggio dalla sonda. Bellissima storia di SF. Credibili i dettagli del messaggio della sonda e anche i nomi del social e dello sponsor dell’impresa.

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Emiliano Maramonte
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#7 » sabato 22 aprile 2023, 21:59

Ciao Daniele!
Le storie fantascientifiche di manufatti alieni mi affascinano sempre molto. Qui hai implementato abbastanza bene l'elemento "non terrestre", suscitando una buona dose di interesse per la prosecuzione della lettura. Anche la chiusura è in linea con lo sviluppo, come anche l'intuizione di base di tutta la storia (il ritrovamento di una sonda che segnala a una razza aliena un pianeta potenzialmente abitabile per essa). Quello che non mi ha convinto è la lunga premessa della scalata, che avresti potuto utilizzare per una narrazione più focalizzata per mostrare al lettore dall'interno del protagonista la scoperta del manufatto, e il tema. Il tema è forse nel carattere indefinito del manufatto alieno?
In ogni caso un racconto gradevole senza infamia e senza lode.

Buona gara!
Emiliano.

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Daniele
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#8 » domenica 23 aprile 2023, 11:32

StefanoGalardini ha scritto:Ciao Daniele! Piacere di leggerti! è la prima volta che mi capita di valutare un tuo racconto, anche se avendo letto comunque anche gli altri posso cominciare dicendoti subito che la tua scrittura è molto migliorata rispetto alle prime prove, come anche si sente che hai preso sicurezza e cominciato a prenderti anche tu più sul serio. Questo è forse il primo racconto tuo dove non leggo una vena comica/ironica di sottofondo e la cosa non mi dispiace. Per quanto tu abbia già dimostrato di saper creare e movimentare una trama, non vedevo l'ora di leggerti in una prova dai toni "seri". E direi che il risultato non è davvero niente male. Si sente la tensione e hai posizionato cambiamenti di stato e piccole svolte nei punti giusti, equidistanziandoli per renderli più efficaci. In così poche battute non è una cosa banale. Mi piace come alla fine la trama volga a concludersi con la felice risoluzione, non solo della storia dell'alpinista (se non erro si intuisce che venga salvato), ma anche dell'"arca" di alieni visitatori, che chissà quale viaggio hanno alle spalle. Potrebbe quasi essere il prologo di una storia che comincia con il ritrovamento, o l'epilogo di una colossale odissea interstellare. Il grande punto di forza del tuo racconto è il potenziale enorme che racchiude e che fa immaginare mille storie ogni volta diverse, ogni volta che lo si legge!


Ciao Stefano, grazie per il bel commento!
Sì, è la prima volta che non inserisco elementi ironici/comici in un mio racconto (forse la seconda, ma non andò molto bene per altri moviti) anche perché non sarebbero stati coerenti con questo personaggio e questa storia. È stata per certi versi un'esperienza inedita o quasi, mi ha dato la sensazione di camminare su un terreno meno sicuro ma sono felice che il risultato sia stato apprezzato da te e da altri.
L'idea di base era proprio legata al mistero legato all'oggetto, una sonda caduta nel punto sbagliato del nostro pianeta e che rimanendo ghiacciata rilevasse temperature troppo basse per "consigliare" il nostro pianeta come nuova casa per chi l'ha lanciata. Una volta ritrovata e portata in un clima vivibile trasferisce le nuove informazioni alla nave base e ha inizio tutto. L'obiettivo del personaggio poi ha un po' preso il sopravvento sulle intenzioni iniziali prendendosi la scena è anzi, mi son ritrovato con 1500 caratteri di troppo, ci ho messo un'ora solo a tagliare cercando di mantenere la struttura funzionante, spiace un po perché nel finale ho tolto alcune cose che davano interiorità al personaggio e parti di videodiario carine, ma è stato un bell'allenamento di editing anche se mi ha fatto sforare di qualche minuto.
Grazie ancora e in bocca al lupo per la tua gara!

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Daniele
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#9 » domenica 23 aprile 2023, 11:39

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Daniele,
Il tuo racconto mi è piaciuto, l'ho trovato molto più maturo e strutturato di quello della Sfida. Ha un buon ritmo e invoglia la lettura. Tema centrato perfettamente. A mio avviso meglio la prima parte dove si legge di più l'interiorità del protagonista e i suoi obiettivi. Il resto è ok, ma coinvolge meno il lettore. Ho apprezzato soprattutto la chiusura che mi ha strappato un sorriso. Nonostante sia una costruzione abbastanza classica e già vista, hai usato le immagini e le parole giuste per creare un buon effetto globale, cosa che non era facile soprattutto nel finale.

Ciao Andrea grazie per il commento. Non concordo sul paragone con il racconto della sfida, questo è un racconto ideato di fretta per definizione, quello aveva un arco praticamente completo, di diverso c'erano le dinamiche di voto, ma non ho replicato nel topic della sfida e sarei fuori luogo a farlo qui.
Hai ragione, la prima parte coinvolge di più perché nel finale mi son ritrovato a dover tagliare molto, ho chiuso a 5500 caratteri e tante parti sacrificabili ma comunque significative per l'interiorita di david sono andate perse. Felice che abbia funzionato il finale, l'idea partiva da lì, il resto è venuto da sé con l'obiettivo di arrivarci. In bocca al lupo per la sfida!

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Daniele
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#10 » domenica 23 aprile 2023, 11:43

Sira66 ha scritto:Ciao Daniele, complimenti per il racconto perchè rimanda un senso di "sospensione" preciso nonostante la determinazione di David nel compiere la sua impresa e nel voler riportare al campo l'oggetto indefinito. Il testo scorre bene e il finale inaspettato sull'origine dell'oggetto rinvenuto fa pensare alla possibilità concreta che tu possa sviluppare questo raconto in qualcosa di più ampio. La storia ce l'hai. Buona sfida!


Ciao Sira! Sì, potrebbe essere interessante da sviluppare, in futuro non è detto che non possa accadere, me la tengo lì in caldo visto che sto già in ballo con un progetto bello corposo ;)
Grazie per il bel commento, in bocca al lupo per la gara!

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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#11 » domenica 23 aprile 2023, 11:47

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Molto bello lo spunto dello scalatore che vuole ripetere l’impresa giovanile di scalare il K2. Il tutto per avere notorietà. Ben descritte le disavventure che gli capitano, lo smottamento, la slavina, le costole rotte, la consapevolezza della morte imminente senza spettatori. E infine il ritrovamento dell’oggetto alieno protetto dal ghiaccio. Si tratta di una sonda spaziale. Nel finale, quando lui è a corto di forza e fumogeni per segnalare ai soccorritori la propria presenza, in realtà arrivano gli alieni, che hanno ricevuto il messaggio dalla sonda. Bellissima storia di SF. Credibili i dettagli del messaggio della sonda e anche i nomi del social e dello sponsor dell’impresa.


Ciao Alexandra grazie per il commento! Forse c'è un piccolo fraintendimento, David viene salvato dai soccorsi, non dagli alieni, quelli se ne stanno da qualche parte nello spazio finché ricevono il segnale dalla sonda che si riattiva grazie al ritrovamento di David. In bocca al lupo per la gara!

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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#12 » domenica 23 aprile 2023, 11:58

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Daniele!
Le storie fantascientifiche di manufatti alieni mi affascinano sempre molto. Qui hai implementato abbastanza bene l'elemento "non terrestre", suscitando una buona dose di interesse per la prosecuzione della lettura. Anche la chiusura è in linea con lo sviluppo, come anche l'intuizione di base di tutta la storia (il ritrovamento di una sonda che segnala a una razza aliena un pianeta potenzialmente abitabile per essa). Quello che non mi ha convinto è la lunga premessa della scalata, che avresti potuto utilizzare per una narrazione più focalizzata per mostrare al lettore dall'interno del protagonista la scoperta del manufatto, e il tema. Il tema è forse nel carattere indefinito del manufatto alieno?
In ogni caso un racconto gradevole senza infamia e senza lode.

Buona gara!
Emiliano.


Ciao Emiliano! Giuro che a tratti ho pensato a te mentre ragionavo su sta sonda aliena, dicevo "chissà che ne penserà lo fantascientifico Emiliano ;)

Sul tema del poco definito ho voluto fare un esperimento. Legando il poco definito a una sola cosa mi sembrava di correre il rischio di scrivere qualcosa di "telefonato". Quindi ho provato a far ricorrere questo elemento un po per tutta la storia: la bufera da scarsa visibilità, il ghiaccio non permette di capire che cosa sia l'oggetto, una volta liberato dal ghiaccio dovrebbe definirsi la natura dell'oggetto ma la forma è a tratti fluida e non riconducibile a tecnologia umana.
Sull'interiorizzazione del personaggio hai ragione, ne ho lasciata più nella prima parte, ma diversi elementi ho dovuto tagliarli a malincuore per l'eccessiva lunghezza. È comunque un aspetto sul quale mi sto allenando quello di mantenere l'interiorità anche quando arriva la parte più "action" della vicenda, tante volte qui su minuti contati la spada di Damocle del limite di caratteri mi frega e l'interiorita rimane più concentrata nella parte iniziale perché poi rimango con pochi caratteri a disposizione per chiudere la vicenda. Con l'esperienza spero di costruirmi una sorta di orologio interno.
Grazie ancora e in bocca al lupo per la gara!

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Domenico
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#13 » domenica 23 aprile 2023, 19:43

Ciao Daniele,
è stato un piacere leggere il tuo racconto.
Quando ho iniziato a leggere la storia non mi sarei mai aspettato che potesse evolvere in 'fantascienza'.
Hai usato un narratore esterno che però ho trovato molto focalizzato nel protagonista e non ho letto sbavature tecniche. Bravo!
Hai creato bene l'atmosfera e i dettagli sono giusti e vividi. Mi sono molto divertito.
Però, non ho capito bene l'aderenza al tema. La rappresentazione del tema è nell'oggetto che è 'poco definito' ?


In bocca al lupo per l'edition!

ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#14 » domenica 23 aprile 2023, 21:02

Domenico ha scritto:Ciao Daniele,
è stato un piacere leggere il tuo racconto.
Quando ho iniziato a leggere la storia non mi sarei mai aspettato che potesse evolvere in 'fantascienza'.
Hai usato un narratore esterno che però ho trovato molto focalizzato nel protagonista e non ho letto sbavature tecniche. Bravo!
Hai creato bene l'atmosfera e i dettagli sono giusti e vividi. Mi sono molto divertito.
Però, non ho capito bene l'aderenza al tema. La rappresentazione del tema è nell'oggetto che è 'poco definito' ?


In bocca al lupo per l'edition!

ciao
Domenico


Ciao Domenico grazie per il commento. Il poco definito è riferito prima alla visibilità, ma proprio in modo marginale, poi riguardo all'oggetto, prima poco definito per via del ghiaccio che lo ricopre, poi proprio per la sua natura sia nella forma chr nella provenienza.
In bocca al lupo anche a te per la gara!

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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#15 » domenica 23 aprile 2023, 21:18

Daniele ha scritto:
Domenico ha scritto:Ciao Daniele,
è stato un piacere leggere il tuo racconto.
Quando ho iniziato a leggere la storia non mi sarei mai aspettato che potesse evolvere in 'fantascienza'.
Hai usato un narratore esterno che però ho trovato molto focalizzato nel protagonista e non ho letto sbavature tecniche. Bravo!
Hai creato bene l'atmosfera e i dettagli sono giusti e vividi. Mi sono molto divertito.
Però, non ho capito bene l'aderenza al tema. La rappresentazione del tema è nell'oggetto che è 'poco definito' ?


In bocca al lupo per l'edition!

ciao
Domenico


Ciao Domenico grazie per il commento. Il poco definito è riferito prima alla visibilità, ma proprio in modo marginale, poi riguardo all'oggetto, prima poco definito per via del ghiaccio che lo ricopre, poi proprio per la sua natura sia nella forma chr nella provenienza.
In bocca al lupo anche a te per la gara!


Ciao Daniele,
ah ok adesso è più chiaro.
Grazie per la spiegazione.

ciao
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Davide_Mannucci
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#16 » giovedì 27 aprile 2023, 8:42

Ciao Daniele, piacere di leggerti!
Non ne sono sicuro ma credo sia il primo racconto tuo che leggo... Detto questo, la storia mi è piaciuta, il tema lo trovo centrato e lo stile aiuta a calarsi nell’azione. Direi una prova buona. Io non sono un amante della fantascienza anzi, diciamo che spesso mi annoia e questo gioca a tuo favore perché sei riuscito a non annoiarmi e a farmi leggere tutto d’un fiato il racconto.
Ben fatto!

A presto
Davide Mannucci

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Daniele
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#17 » giovedì 27 aprile 2023, 11:55

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Daniele, piacere di leggerti!
Non ne sono sicuro ma credo sia il primo racconto tuo che leggo... Detto questo, la storia mi è piaciuta, il tema lo trovo centrato e lo stile aiuta a calarsi nell’azione. Direi una prova buona. Io non sono un amante della fantascienza anzi, diciamo che spesso mi annoia e questo gioca a tuo favore perché sei riuscito a non annoiarmi e a farmi leggere tutto d’un fiato il racconto.
Ben fatto!

A presto


Ciao Davide, penso sia il secondo, il primo era stato Operazione Barbagianni nell'edizione in cui hai fatto da giudice.
Grazie per l'apprezzamento, un po' meno per il posto assegnatomi in classifica, col tuo commenti mi avevi illuso :P Ovviamente scherzo, ci mancherebbe.
In bocca al lupo per la gara!

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Il Saggio
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#18 » sabato 29 aprile 2023, 9:15

Ciao Daniele.

Ho letto con attenzione il tuo racconto, ma devo ammettere che ci sono cose che mi lasciano perplesso, a cominciare dal finale. Forse non ho capito io, ma la rivelazione di acqua è avvenuta con lo spostamento dell'oggetto misterioso? Ma non era intrappolato nel ghiaccio? Doveva arrivare qualcuno a smuoverlo per mandare il segnale?
Lo scalatore sembra spacciato, ma c'è un elicottero che svolazza per le riprese. Ammesso e non concesso che non ci fosse possibilità di atterrare, visto che è ad una quota raggiungebile da un elicottero, francamente non mi sembra una situazione in cui sia del tutto spacciato (ocio, non sono un esperto, ma ho qualche reminiscenza di notizie di salvatggio qui in montagna).
Insomma, credo che una lettura attenta riveli delle incongruenze che fore possono rendere la lettura del tuo racconto meno appassionate.

per me un pollice verso l'alto con qualche ruggine

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Daniele
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Re: Il segnale - di Daniele Villa

Messaggio#19 » lunedì 1 maggio 2023, 15:47

Ciao Saggio, accolgo le critiche e vediamo se riesco a sviare qualche dubbio o se rimane.
L'altitudine non è specificata, ma un elicottero ho visto che arriva Gino a 6000 metri come massimo, per come la vedo io siamo nel margine della credibilità.
Il meccanismo di arrivazione è il seguente: per.sfortuna degli alieni quando la sonda è arrivata sulla terra è finita in uno dei posti peggiori per giudicarne la vivibilità. Temperature costantemente sotto lo zero, aria rarefatta... nel momento in cui David la trova e viene salvato do per scontato e lascio all'immaginazione del lettore che venga portata in laboratorio, al caldo, analizzata etc etc. La sonda rileva allora condizioni favorevoli e solo a quel punto manda il segnale alla casa madre comunicando di aver trovato un pianeta che possa ospitare il loro popolo.

Lui si sentiva spacciato perché l'elicottero si era allontanato per via della bufera e lui aveva stupidamente e avidamente consumato i fumogeni per sciogliere il ghiaccio per liberare l'oggetto. Immobilizzato con ossa rotte in mezzo alla neve, schiacciato da un oggetto che peserà un centinaio di kg, senza possibilità di comunicare o segnalare la posizione mi sono immaginato che si sentisse spacciato, che poi lo fosse realmente è un discorso a parte.

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