...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 533

...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#1 » lunedì 18 settembre 2023, 23:22

...e chi se ne va
di Luca Fagiolo


Giacomo alzò gli occhi sui nuvoloni e spinse la carrozzina di nonna Ebe su per la salita della collina. Le ruote si incastrarono nelle radici di un cespuglio di more, ma con uno strattone le disincastrò.
Almeno un angolino di cielo sgombro, era chiedere troppo?
Il tramonto illuminò quella che si era abituato a chiamare casa, alle sue spalle. I fiori del ciliegio sul retro brillarono di mille tonalità di rosa, fucsia e magenta.
Nonna Ebe sollevò la mano tremante e sfiorò la sua, appoggiata alle maniglie. “Che meraviglia.” La voce era un sussurro, coperto dalle cicale che si ostinavano a cantare, anche se non c’era nulla da festeggiare quella sera.
“Bello, vero?” Giacomo respirò a fondo. Le lacrime spingevano per uscire e forse solo il desiderio di non lasciare che fossero l’ultima cosa che sua nonna avrebbe visto le tratteneva.
“Fermati qui, va bene.”
Lui scosse la testa. L’avrebbe portata fino in cima. Là, dove si vedevano i filari, anche se la vista di nonna Ebe non era più quella di una volta. La cataratta, gli occhiali che aveva smesso di portare perché lasciavano segni violacei sul naso, il peso degli anni…
Era il loro posto speciale, dove gli aveva mostrato le stelle.
Sorrise, ripensando al giorno in cui si era trasferito da lei. La mamma era morta da poco. Suicida. Ora riusciva a usare quella parola. Ricordava l’odore di ragù, la doccia da vecchi, l’Invicta giallo e blu in cui era racchiusa tutta la sua vita.
Quel primo litigio. Il primo di tanti. Nonna Ebe non aveva certo un carattere facile, ma senza di lei il lutto lo avrebbe spezzato. Pensare che si era ripromesso di andarsene appena fosse stato maggiorenne, quante cazzate ti passano per la testa a quell’età.
Giacomo si asciugò il sudore sulla fronte, mise la sicura alle ruote e si sedette a terra, cingendosi le ginocchia con le braccia. La testa della nonna ciondolava. Era stanca, ma gli occhi rovistavano tra le nuvole alla ricerca del suo cielo stellato. “Scusami tanto, nonna.”
Lei si voltò e lo guardò con una dolcezza che rischiò di frantumare gli argini che trattenevano le lacrime. “E di cosa?”
Era un adulto, fatto e finito, ma specchiandosi nei suoi occhi vedeva ancora quell’adolescente maleducato e irriverente di tanti anni prima. Quello che lei aveva fatto rigare dritto. “Volevo che rivedessi le stelle.”
“Ma io le vedo.” Alzò l’indice e puntò una nube gonfia di pioggia. “Cosa c’è lì?”
“Una stupida nuvola nera.”
“E solo perché vedi una nuvola credi che sotto non ci sia nient’altro? Non ti ho insegnato niente?”
Giacomo scosse la testa, c’era sempre tempo per altri rimproveri. “Lì c’è Cassiopea.”
“Bravo.” Nonna Ebe spostò l’indice.
“L’Orsa Maggiore.”
Lei annuì. “E invece laggiù?”
Giacomo si voltò in quella direzione. “Se non sbaglio dovrebbe esserci la Bilancia, giusto?”
Silenzio.
Una lacrima gli corse lungo la guancia. Non aveva voluto che la vedesse nell’istante in cui se ne andava. Lei era fatta così, sempre pronta a proteggerlo. “Grazie di tutto, nonna. Hai visto, insieme lo abbiamo superato.”
Ultima modifica di Fagiolo17 il lunedì 18 settembre 2023, 23:35, modificato 3 volte in totale.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7248

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#2 » lunedì 18 settembre 2023, 23:26

Ciao Luca! Benvenuto in questa Undicesima Era! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa SARA SIMONI EDITION!

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 342

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#3 » martedì 19 settembre 2023, 11:33

Ciao Luca, e, come sempre, piacere di rivederti qui e di leggerti!
Ho appena letto il racconto di Emiliano e forse questo condiziona un po' la prima parte di quello che ti scrivo (ora, a caldo, ma non condizionerà la classifica).
Dal punto di vista stilistico non ho proprio nulla da dire, anzi, i miei complimenti. Ho sempre molto apprezzato la fluidità della tua penna. Devo dire che la declinazione del tema e il tipo di storia che hai decisono di raccontare non spiccano per originalità, qualità che io apprezzo sempre molto. Detto questo, hai dato un taglio poetico molto bello e mi hai fatto provare empatia per il protagonista, che, considerando soprattutto i pochi caratteri a disposizione, non era un'impresa facile, anzi!
Ho trovato il finale un po' sbrigativo (vedi questione caratteri sopra), ma resta comunque una buona prova!
A rileggerci!
Elisa

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 533

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#4 » martedì 19 settembre 2023, 14:40

Ciao Elisa, è sempre un piacere riceve i tuoi commenti.
Hai ragione, non ho voluto cercare chissà che originalità nella narrazione, ma ho voluto nascondere una particolarità nel racconto... Segue minispoiler:
► Mostra testo

Grazie come sempre per le tue parole e per i complimenti allo stile.
A presto!

Avatar utente
Shanghai Kid
Messaggi: 342

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#5 » martedì 19 settembre 2023, 14:53

Che trovata geniale! Dico davvero, grazie per avermelo detto... recupero anche il resto ;)
Grazie per aver partecipato. Spero proseguirai perchè è sempre bello leggerti

Sira66
Messaggi: 154

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#6 » giovedì 21 settembre 2023, 17:59

Ciao Luca, che piacere rileggerti!
Allora, a me questo racconto è piaciuto molto, non solo per la carica emotiva che hai ben modulato, ma soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi: in così poco spazio sei riuscito a delineare nonna, nipote e mamma defunta con pennellate leggere ma precise. Una bella prova, complimenti e buona gara!

Avatar utente
gcdaddabbo
Messaggi: 336

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#7 » sabato 23 settembre 2023, 11:05

Salve, Luca! Non ricordavo di aver commentato o letto altri tuoi racconti, dopo una breve ricerca ho riletto il tuo “Capricci” di marzo. Ho trovato questo più gradevole. Indiscutibilmente il tema è centrato e la storia si legge facilmente. C’è padronanza dello stile narrativo e dell’uso dei caratteri. Il dialogo tra i protagonisti è simpatico e descrive bene il legame tra i due. Complimenti!
Questo è capitato subito dopo un altro sul fine vita. Quanto diversa è l’atmosfera! Due carrozzine spinte da due giovani, una tra la ressa e il frastuono di un concerto metal, l’altra su per un pendio in cerca delle stelle. Qui ho partecipato emotivamente e mi sono quasi commosso.
Qualche perplessità. Come fanno i fiori del ciliegio ad illuminarsi di rosa se ci sono i nuvoloni? Siamo in primavera, non sarà un po’ freddino al tramonto per portare fuori la nonnina morente? Come fa Giacomo a sapere che quelli sono gli ultimi istanti di vita di nonna Ebe? Da come si muove, dal dialogo non sembra che stia così male.
Buona SARA SIMONI EDITION!

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 533

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#8 » sabato 23 settembre 2023, 18:26

gcdaddabbo ha scritto:Salve, Luca! Non ricordavo di aver commentato o letto altri tuoi racconti, dopo una breve ricerca ho riletto il tuo “Capricci” di marzo. Ho trovato questo più gradevole. Indiscutibilmente il tema è centrato e la storia si legge facilmente. C’è padronanza dello stile narrativo e dell’uso dei caratteri. Il dialogo tra i protagonisti è simpatico e descrive bene il legame tra i due. Complimenti!
Questo è capitato subito dopo un altro sul fine vita. Quanto diversa è l’atmosfera! Due carrozzine spinte da due giovani, una tra la ressa e il frastuono di un concerto metal, l’altra su per un pendio in cerca delle stelle. Qui ho partecipato emotivamente e mi sono quasi commosso.
Qualche perplessità. Come fanno i fiori del ciliegio ad illuminarsi di rosa se ci sono i nuvoloni? Siamo in primavera, non sarà un po’ freddino al tramonto per portare fuori la nonnina morente? Come fa Giacomo a sapere che quelli sono gli ultimi istanti di vita di nonna Ebe? Da come si muove, dal dialogo non sembra che stia così male.
Buona SARA SIMONI EDITION!



Ciao e grazie del commento. sì sì, ci eravamo già letti in precedenza. "Capricci" era un racconto che avevo scritto volutamente con uno stile più particolare e meno "classico" rispetto al solito, ma Ahimè non ha avuto fortuna su MC. l'ho poi ampliato e ha trovato posto altrove.
Ma venendo a questo racconto, rispondo alle tue perplessità. Avevo immaginato un cielo pieno di nuvole ma con uno spiraglio in lontanaza che lasciasse intravedere il tramonto, come un'ultima luce che si va spegnendo nel cielo, per questo il rosa del ciliegio prima del buio.

Per il discorso sul freddo, Nonna Ebe sta per morie e con le ultime energie che gli sono rimaste, Giacomo vuole fargli vedere le stelle.

Perché sta morendo, e come fa Giacomo a saperlo? perché è molto vecchia e in qualche modo c'è chi è convinto di sentirselo. Credo ricorderò per sempre il racconto di mia madre su mia nonna (che io non ricordo, ero troppo piccolo quando se n'è andata). mi ha detto che una sera intorno ai 70-80 anni è andata a rimboccarle le coperte augurandole la buona notte e lei le ha risposto "addio". mia madre gli ha chiesto il perché di quella risposta e lei ha semplicemente detto che la sua vita l'aveva vissuta e che era soddisfatta e che sentiva che quella sarebbe stata la sua ultima notte...
fatto sta che non si è svegliata.
che sia stato un caso o che se lo sentisse davvero, non lo so, ma ho immaginato che Ebe abbia detto qualcosa del genere a Giacomo anche se nel racconto quel pezzo non c'è. non c'era lo spazio per mettercelo e non era così importante. Giacomo sa che potrebbe essere la sua ultima notte e la porta su quella collina a riveder le stelle. se si fosse sbagliato, meglio, avrebbe avuto la sua nonnina anche il giorno seguente.

e poi se fossi stato a spiegare per filo e per segno il perché e il per come della sua dipartita così vicina, non credi che il testo avrebbe perso un po' della sua poesia?

PuntiDiDomanda
Messaggi: 117

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#9 » domenica 24 settembre 2023, 18:44

Ciao!

Tolto qualche problema stilistico, soprattutto nella prima parte, seppur niente di particolarmente grave, il racconto è piuttosto carino e godibile.
Di sicuro non hai scelto una situazione originale e hai giocato sul facile, con gli ultimi momenti di una nonna e suo nipote (tra l’altro in generale ho visto che nei racconti di questa edizione ci sono un sacco di nonni), però è proprio quando si scelgono situazioni già viste che diventa difficile renderle in una maniera che non risulti posticcia, e tu l’hai fatto con una certa maestria: il dialogo nella seconda parte funziona benissimo, ti immerge completamente nella scena e riesce a commuovere, che poi è la cosa più importante per un’opera narrativa.

L’unico difetto è il finale, sia quando il POV ci ribadisce che non avrebbe voluto essere visto piangere (lo sapevamo già, non ci immerge ulteriormente nella scena, anzi, è pure strano che in quel momento pensi quella cosa specifica, secondo me), sia la battuta di dialogo finale, in cui non si coglie esattamente cos’abbiano superato insieme. La morte di lei? La vecchiaia? Il momento difficile conseguente alla morte? Il vecchio lutto per la madre di lui? Forse sarebbe stato meglio chiudere con “grazie di tutto, nonna”, senza aggiungere niente.
È un peccato, perché stavo empatizzando molto ed è stato come se qualcuno mi strattonasse via con violenza, però oh, nel complesso buon risultato!

Buona gara!

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 533

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#10 » domenica 24 settembre 2023, 18:55

PuntiDiDomanda ha scritto:Ciao!

Tolto qualche problema stilistico, soprattutto nella prima parte, seppur niente di particolarmente grave, il racconto è piuttosto carino e godibile.
Di sicuro non hai scelto una situazione originale e hai giocato sul facile, con gli ultimi momenti di una nonna e suo nipote (tra l’altro in generale ho visto che nei racconti di questa edizione ci sono un sacco di nonni), però è proprio quando si scelgono situazioni già viste che diventa difficile renderle in una maniera che non risulti posticcia, e tu l’hai fatto con una certa maestria: il dialogo nella seconda parte funziona benissimo, ti immerge completamente nella scena e riesce a commuovere, che poi è la cosa più importante per un’opera narrativa.

L’unico difetto è il finale, sia quando il POV ci ribadisce che non avrebbe voluto essere visto piangere (lo sapevamo già, non ci immerge ulteriormente nella scena, anzi, è pure strano che in quel momento pensi quella cosa specifica, secondo me), sia la battuta di dialogo finale, in cui non si coglie esattamente cos’abbiano superato insieme. La morte di lei? La vecchiaia? Il momento difficile conseguente alla morte? Il vecchio lutto per la madre di lui? Forse sarebbe stato meglio chiudere con “grazie di tutto, nonna”, senza aggiungere niente.
È un peccato, perché stavo empatizzando molto ed è stato come se qualcuno mi strattonasse via con violenza, però oh, nel complesso buon risultato!

Buona gara!


Ciao e grazie del commento.
come ho scritto nella risposta a Elisa, questo è il seguito di un racconto che scrissi 2 anni fa sempre per la Sara Simoni Edition, CHI RESTA.
In quel racconto la frase finale era "Vedrai che insieme lo supereremo" (o qualcosa del genere) riferito al suicidio della madre di Giacomo.
In questo racconto ho voluto chiudre il cerchio, e quindi "Lo abbiamo superato insieme." è la miglior frase di chiusura che Giacomo possa dire a sua nonna Ebe, dopo tutto quello che hanno passato dopo la perdita della mamma/figlia.
e anche il non voler essere visto piangere è un riferimento a quel racconto, in cui da giovane adolescente non voleva che la nonna lo vedesse piangere.

Giustamente questo racconto deve essere giudicato per quello che porta in tavola oggi e non preso insieme all'altro che avevo scritto due anni fa, ma molte cose le ho scritte proprio riprendendo gli avvenimenti di quel racconto volendo creare una forte connessione.

Avatar utente
Domenico
Messaggi: 145

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#11 » domenica 24 settembre 2023, 22:50

Ciao Luca,
è stato un piacere leggere il tuo racconto.
Lo stile, la prosa e la tecnica non hanno sbavature. Il ritmo è giusto e sei riuscito a condensare tutto l’amore tra nonna e nipote in 3k caratteri. Bravo!
Purtroppo, però, il mood non incrocia i miei gusti personali. Mi piacciono di più i tuoi racconti declinati nel pulp, con stranezze fantascientifiche o horror e con personaggi più grigi che perfettamente dimensionati.
Capiamoci, il racconto nel suo ‘genere’ è scritto più che bene. Sono io fuori target.

In bocca al lupo per l’edition!
Ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 533

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#12 » lunedì 25 settembre 2023, 10:15

Domenico ha scritto:Ciao Luca,
è stato un piacere leggere il tuo racconto.
Lo stile, la prosa e la tecnica non hanno sbavature. Il ritmo è giusto e sei riuscito a condensare tutto l’amore tra nonna e nipote in 3k caratteri. Bravo!
Purtroppo, però, il mood non incrocia i miei gusti personali. Mi piacciono di più i tuoi racconti declinati nel pulp, con stranezze fantascientifiche o horror e con personaggi più grigi che perfettamente dimensionati.
Capiamoci, il racconto nel suo ‘genere’ è scritto più che bene. Sono io fuori target.

In bocca al lupo per l’edition!
Ciao
Domenico


Ciao Domenico e grazie mille del commento.
Son sincero, anche io preferisco di gran lunga i miei racconti che virano più sul pulp, e con contaminazioni fantastiche, quindi siamo d'accordo!

grazie ancora.

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 322

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#13 » martedì 26 settembre 2023, 11:37

Ciao Luca, piacere di rileggerti. Hai scelto un genere insolito per la tua voce che in genere sperimenta atmosfere più pulp e hard boiled. In questo racconto strizzi l’occhio al romance e lo fai inoltrandoti nell’interiorità del protagonista e focalizzandoti sulle sue emozioni e anche sulle motivazioni concrete del suo amore per la nonna. Stilisticamente il racconto non ha sbavature, come sempre padroneggi bene lo “show” esprimendo con una singola scena un concetto universale, che è quello dell’importanza e del legame indissolubile con le nostre radici. Devo anche dirti però che ti trovo più efficace in altri contesti, qui almeno secondo la mia sensibilità e i miei gusti letterari ho trovato un eccesso di sentimentalismo che in me ha prodotto l’effetto opposto di quello che forse volevi raggiungere: non ho provato emozioni e ho letto la tua storia - comunque ben scritta – in maniera distaccata. Tendo a precisarlo, il racconto come word building e tecnica non ha difetti, ma il racconto non mi ha toccato: probabilmente la “colpa” è mia che sono diventato un cinico di merda!
A presto.

Avatar utente
Stefano.Moretto
Messaggi: 466
Contatta:

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#14 » mercoledì 27 settembre 2023, 0:40

Ciao Luca,
questo è davvero un racconto ricco di emozione, e il tuo stile sicuramente le enfatizza in modo eccelso. Riesci a evocare una sensazione di dolcezza anche descrivendo un momento triste, per non dire tragico, come la fine di una vita, e non è poco. La parte che forse ho apprezzato meno è il paragrafo di poche righe in cui riassumi tutto (dal suicidio della madre in poi), che mi ha spezzato il ritmo della narrazione. Forse avresti potuto fare qualche dialogo di poche parole per evocare gli stessi concetti in modo meno riassunto, ma è proprio un voler cercare il pelo nell'uovo.
Mi è piaciuto molto il finale in cui lei gli fa "vedere" le stelle dietro le nuvole, sottolinea come entrambi siano sufficientemente appassionati dell'argomento, o quantomeno hanno passato così tanto tempo in quel posto, da sapere dove si trovano le costellazioni in una data ora.

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 533

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#15 » mercoledì 27 settembre 2023, 15:52

Andrea76 ha scritto:Ciao Luca, piacere di rileggerti. Hai scelto un genere insolito per la tua voce che in genere sperimenta atmosfere più pulp e hard boiled. In questo racconto strizzi l’occhio al romance e lo fai inoltrandoti nell’interiorità del protagonista e focalizzandoti sulle sue emozioni e anche sulle motivazioni concrete del suo amore per la nonna. Stilisticamente il racconto non ha sbavature, come sempre padroneggi bene lo “show” esprimendo con una singola scena un concetto universale, che è quello dell’importanza e del legame indissolubile con le nostre radici. Devo anche dirti però che ti trovo più efficace in altri contesti, qui almeno secondo la mia sensibilità e i miei gusti letterari ho trovato un eccesso di sentimentalismo che in me ha prodotto l’effetto opposto di quello che forse volevi raggiungere: non ho provato emozioni e ho letto la tua storia - comunque ben scritta – in maniera distaccata. Tendo a precisarlo, il racconto come word building e tecnica non ha difetti, ma il racconto non mi ha toccato: probabilmente la “colpa” è mia che sono diventato un cinico di merda!
A presto.


Ciao Andrea! ci sta, anche io non sono un amante dei racconti "sole, cuore, amore" quindi capisco perfettamente. sono però felice che il racconto fosse "scritto bene" al di là del genere e dei gusti.
per me quello rimane l'importante. poi sicuramente tornerò a scrivere qualcosa più nelle tue corde! poco ma sicuro!
considerala una promessa!

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 533

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#16 » mercoledì 27 settembre 2023, 15:54

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Luca,
questo è davvero un racconto ricco di emozione, e il tuo stile sicuramente le enfatizza in modo eccelso. Riesci a evocare una sensazione di dolcezza anche descrivendo un momento triste, per non dire tragico, come la fine di una vita, e non è poco. La parte che forse ho apprezzato meno è il paragrafo di poche righe in cui riassumi tutto (dal suicidio della madre in poi), che mi ha spezzato il ritmo della narrazione. Forse avresti potuto fare qualche dialogo di poche parole per evocare gli stessi concetti in modo meno riassunto, ma è proprio un voler cercare il pelo nell'uovo.
Mi è piaciuto molto il finale in cui lei gli fa "vedere" le stelle dietro le nuvole, sottolinea come entrambi siano sufficientemente appassionati dell'argomento, o quantomeno hanno passato così tanto tempo in quel posto, da sapere dove si trovano le costellazioni in una data ora.


Grazie Stefano, sono felice che ti sia piaciuto. non sono mai sicuro di essere convincente quando scrivo racconti di questo tipo, sono un po' fuori dalla mia comfort zone, ma se ti è arrivato ne sono ben contento!
Grazie ancora.

Avatar utente
IL GLADIATORE
Messaggi: 78

Re: ...e chi se ne va, di Luca Fagiolo

Messaggio#17 » sabato 30 settembre 2023, 15:10

Un racconto scritto in modo esemplare - sei bravo pure in versione sole, cuore e amore e questa è musica per le mie orecchie - e tema declinato non in modo originale ma svolto così bene da superare questa apparente magagna.
Sei riuscito a dar musica alle parole e ad accompagnarmi fino alla fine. Il racconto arriva proprio dove ci si immagina che arrivi ma non è un difetto, anzi, tu lo rendi un valore aggiunto. La poca originalità che ti hanno fatto notare è un dato incontestabile ma il mio sospetto è che tu lo abbia abilmente fatto apposta per dimostrare, a te stesso prima di tutto e a chi legge poi, che per scrivere ottimi racconti non è necessario andare sulla Luna e cercare chissà cosa. Almeno questa è la mia impressione. Hai preso pochi banalissimi ingredienti e ne hai fatto un piatto da pollice su.

Torna a “Sara Simoni Edition - la PRIMA dell'UNDICESIMA ERA - 175° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti