Il pozzo, la serva e il sapiente

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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Pretorian
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Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#1 » martedì 19 settembre 2023, 0:32

Il pozzo, la serva e il sapiente

- Chi è che sta giù nel pozzo? Guarda che serve per bere, mica per farsi il bagno.
Voce distorta dall’eco. Acuta, femminile: una ragazzina? Alcune vocali suonano aspre, come per una cadenza dialettale.
Alzo lo sguardo: una figura si sporge dalla bocca del pozzo.
- Aiutami! Sono caduto in acqua e non riesco più a uscire.
- Aspetta, aspetta…
La sagoma scompare. Rumore di passi che si allontanano. Silenzio.
Trattengo il respiro. I passi tornando indietro e la figura ricompare. Cala nel pozzo una corda legata a un secchio di legno
- Aggrappati, così posso tirarti su.
Ancora le vocali aspre: la mia salvatrice dev’essere di origine straniera, forse trace o bitina.
Mi stringo al secchio e lei mi solleva. Arrivato alla sommità, mi afferra una mano e mi tira fuori, facendomi rotolare sull’erba.
Resto sdraiato, ansimante.
Mi volto verso la mia salvatrice: si è seduta a terra, la schiena contro il pozzo. La Luna ne illumina i capelli ramati, la faccia lentigginosa e il peplo di lana grezza. È giovane ma le spalle larghe e le braccia robuste sono quelle di chi è abituato alla fatica.
- Grazie – mormoro.
- Sei fortunato che dovevo prendere l’acqua per il padrone, o restavi tutta la notte a bagno – aggrotta le sopracciglia. – Ma chi è che sei? Mica t’ho mai visto qui in campagna.
Mi alzo in piedi. Una folata di vento mi strappa un brivido, ma gonfio il petto.
- Sono Talete.
La giovane spalanca gli occhi.
- Il riccone dei frantoi?
Sbuffo.
- Non sono un mercante d’olio: Sono un sapiente!
La giovane incrocia le braccia.
- Ma se sei tanto intelligente, come hai fatto a cascare nel pozzo?
- Non l’ho visto: ero impegnato a seguire i movimenti delle stelle vagabonde nella volta celeste.
Lei alza lo sguardo e scuote le spalle.
- Se avevo una testa brillante come la tua, mica perdevo tempo a guardare le nuvole. La usavo per fare qualcosa di utile – getta il secchio nel pozzo e lo tira su. – Ecco, tipo come prendere l’acqua senza faticare!
- Per quello basterebbe un manovale. Io cerco i segreti della terra e del cielo.
La giovane beve un sorso d’acqua dal secchio e si pulisce le labbra.
- Ma che c’è da sapere? Le luci in cielo sono gli antichi eroi. Me lo diceva mio nonno e lo dicono anche i sacerdoti al tempio.
- E se non fosse così? – faccio un passo avanti – Se ci fosse altro da sapere?
Lei abbassa il secchio. Si morde le labbra.
- Tipo cosa?
- Ancora non lo so, ma l’unico modo che ho per saperlo è studiarle, non credi?
Lei alza lo sguardo. Gli occhi incrociano il bagliore azzurro delle Pleiadi.
- Senti, sapiente, il padrone non ha fretta di avere l’acqua, quindi facciamo così: io ti accompagno in giro, così non rischi di cascare di nuovo e tu mi spieghi le cose che capisci guardando le stelle - Una luce diversa le arde nelle iridi. – Non avrò la testa brillante come la tua, però mi piacerebbe saperne di più di queste cose del cielo e della terra.
Mi offre la mano. La stretta è forte, ma gentile.
Sorrido.
- Va bene. In fondo, a che serve conoscere il cielo se continuo a cadere nei pozzi?


di Agostino Langellotti



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antico
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#2 » martedì 19 settembre 2023, 0:35

Ciao Agostino e benvenuto nell'Undicesima Era! Caratteri e tempo ok, buona SARA SIMONI EDITION!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#3 » mercoledì 20 settembre 2023, 16:40

Ciao Agostino!
Buona nuova Era e bentrovato!
Non ho molto da dire su questo racconto, se non che mi ha strappato un sorriso, soprattutto perché strizza l'occhio all'astronomia, disciplina che, credo tu lo sappia, mi interessa assai! ;-)
Stile asciutto, pulito e privo di fronzoli. Bello il confronto tra Talete (il massimo della sapienza) e la ragazzina (persona umile sia di origini che di spessore intellettivo), e questa dinamica, alla fine, cambia entrambi i personaggi, quindi ottimo arco di trasformazione sviluppato davvero in una manciata di caratteri (e non era facile!).
Unico appunto di una pignoleria micidiale, l'espressione "[...] tipo come prendere l’acqua senza faticare!", la vedo come un'espressione moderna trapiantata a forza in un'epoca antichissima, quindi stona. Però non inficia affatto il risultato positivo del tuo testo.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Sara Gasponi
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#4 » mercoledì 20 settembre 2023, 19:59

Ciao Agostino, e piacere di leggerti!
Una curiosa rivisitazione del famosissimo aneddoto di Platone, la tua, in accordo con una tendenza ora molto in voga di recupero del mito che tuttavia può rivelarsi insidiosa. Per il semplice motivo che non tutto ciò che appartiene al passato può adattarsi bene al presente, soprattutto la forma dialogica degli scritti di Platone, che poco ha in comune con lo stile narrativo contemporaneo. C’è una distanza tra noi e i Greci, non solo linguistica, ma soprattutto culturale, difficile da colmare. Ed è giusto che ci sia. Cercare di ricucirla con esperimenti di questo tipo spesso provoca risultati maldestri e grotteschi.
Nel tuo caso, si tratta di un piccolo omaggio a un grande aneddoto che ha segnato la storia della filosofia occidentale, ma forse il limite sta proprio nell'idea di partenza. Questo racconto non dice niente di più dell'originale, né a chi già l'aveva studiato né a chi lo conosceva solo di fama. Sei di sicuro rimasto fedele all'insegnamento del Teeteto mettendo in luce il contrasto tra l'arguzia della serva e il filosofare teorico di Talete, e questo dimostra il rispetto che nutri per la materia, ma in riferimento alla gara trovo questo testo forse un po' troppo didascalico.
Quanto alla forma, nel complesso la scrittura risulta molto semplice e scorrevole, a tratti telegrafica. Da apprezzare però la differenza di registro tra la serva e Talete; una sottigliezza di questo tipo poteva sfuggire con un limite di parole così stringato, e invece tu sei stato bravo a dedicarle la giusta attenzione. Ciononostante le battute della serva suonano ancora un po' troppo moderne: lavorare su una più puntuale aderenza al contesto sarebbe quindi il prossimo passo per uniformare queste parti a quelle di Talete, queste ultime decisamente più in linea con l'atmosfera e il personaggio.
Nel complesso, si tratta di un racconto gradevole e scritto discretamente.
Complimenti e a presto!

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Fagiolo17
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#5 » sabato 23 settembre 2023, 19:41

Ciao Agostino e piacere di leggerti.
Racconto scritto bene, come tuo solito, che riprende l'aneddoto di Talete e della trace. mi è piaciuto il tono scanzonato che gli hai dato e le battute sono divertenti e azzeccate.
mi sono piaciute anche le poche pennellate con cui mi hai fatto capire il dove e il quando della vicenda (prima di presentare Talete, a quel punto era ormai ovvio).
Quindi una buona prova a mio gusto.
In bocca al lupo per la tua edizione.

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Pretorian
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#6 » lunedì 25 settembre 2023, 9:40

Grazie a tutti per i commenti. Si, per il racconto mi sono ispirato all'aneddoto di Platone e della Servetta Trace, a cui ho voluto dare una direzione diversa visto che qui la visione "alta" è quella prosaica del mondo trovano un punto d'incontro, invece di contrapporsi. Ho anche provato a sperimentare sulle linee di dialogo, cercando di dare alla servetya trave un modo di parlare più "colloquiale" e semplice per differenziarla dal suo interlocutore (ad un certo punto, mi era persino balzata in mente l'idea di farla parlare in qualche dialetto nostrano, idea che ho scartato subito, grazie al cielo!!). Proprio su questo mi piacerebbe avere il vostro aiuto: cosa intendete quando dite che la servetta ha un modo di parlare troppo "moderno"? Dato che quello delle diverse metodologie di dialogo adatte al singolo personaggio è un sistema che secondo me merita approfondimento, mi piacerebbe sapere dove ho toppato in questo primo tentativo.

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Andrea Furlan
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#7 » mercoledì 27 settembre 2023, 20:06

Ciao Agostino,
Bentornato nell’Arena!
Ho apprezzato questo racconto giocato sul confronto equilibrato fra i due personaggi e le loro peculiarità. Complimenti soprattutto per la struttura di dialoghi, ambientazione e beat che sostiene benissimo la narrazione. Rispetto ad altre tue prove ho trovato meno riconoscibile il tuo stile, cosa che trovo positiva perché testimonia la capacità di cambiare pelle in base al contesto. Leggendo i commenti degli altri mi sono reso conto dei riferimenti filosofici di questa storia che non conoscevo, contento di avere imparato qualcosa di nuovo.

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BruceLagogrigio
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#8 » giovedì 28 settembre 2023, 17:15

In prima persona. Tempo verbale: Presente. Ambientazione: campagna 6° secolo avanti cristo a , Mileto - notte

Ciao Agostino, un bel racconto. Ottimo stile. Scorre veramente bene. Il riferimento alla storia di Platone è presto palese. Ho apprezzato molto che i pianeti vengano chiamati stelle vagabonde, come erano effettivamente chiamate in passato. Visto che dalla terra sembravano simili a stelle ma che a differenza di quelle fisse continuavano a muoversi nella volta celeste. Quindi tema perfettamente centrato.Anche io sono d’accordo con chi ha detto che la storia non aggiunga molto di più al racconto, magari si poteva osare una rivisitazione moderna.

Buona gara

Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Pietro D'Addabbo
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#9 » giovedì 28 settembre 2023, 20:50

Ciao Agostino, piacere di leggerti.

Carente negli studi classici, non ho riconosciuto se non dai commenti la scenetta, perciò leggendo forse mi sono focalizzato troppo sull'azione e meno sulla metafora. Arrivato al punto in cui racconti che la donna ha sollevato a forza di braccia e da sola lo studioso dal pozzo, mi sono chiesto che corporatura mastodontica dovesse avere questa donna del passato. Parimenti mi sono estraniato dal racconto quando, una volta fuori, è lui ad ansimare invece di lei, sebbene si sia limitato ad aggrapparsi alla corda (lo immagino seduto sul secchio, o con un piede dentro).
Tralasciati questi due dettagli, un'ottimo stile, una bella storiella e una buona declinazione del tema.
In totale piacevole.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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Rick Faith
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#10 » giovedì 28 settembre 2023, 21:23

Grande Agostino, felice di ritrovarti anche in quest'era.
Stile sempre molto solido. Mi è piaciuta la scelta dell'episodio di Talete e la servetta, e ancora di più la citazione all'aneddoto dei frantoi. È vero che è un episodio famoso e quindi alla fine il racconto diventa prevedibile in mancanza di un reinterpretazione particolarmente ardita, ma rimane ugualmente gustoso ed efficace.
Ormai ti leggo da un po' e il tuo stile è quello, come sempre ti direi di provare a far spuntare fuori il mondo interiore del tuo protagonista, ma ho il sospetto che prima o poi mi tirerai una sedia dietro. In questo caso comunque ne ho sentito meno la mancanza rispetto ad altre tue prove, forse proprio per la scelta di un soggetto conosciuto, ma non nego che sarei curioso di vedere cosa riusciresti a tirare fuori da Talete.

Buona edition!

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L'inquisitore
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#11 » sabato 30 settembre 2023, 17:17

Ciao Agostino! Retelling platonico simpatico, ma con poco mordente, poco da dire, ma ben scritto.
Un paio di appuntini sulla prima persona presente: parte un po' male nelle prime righe e c'è questo pezzo: "Arrivato alla sommità, mi afferra una mano e mi tira fuori" dove quel "arrivato alla sommità" è un racconto a posteriori che stona con l'immediatezza suggerita dal tipo di narrazione che hai scelto. A parte questo tutto bene, direi.
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione della serva. Elemento che dimostra la tua conclamata competenza. Trovo che il voler far parlare i personaggi "come allora" sia un po' presuntuso, visto che è davvero difficile conoscere il come avrebbe parlato un servo migliaia di anni fa. Trovo più sensato fare un esercizio di "traduzione" e fare come hai fatto: modificare la parlata in modo da restituire una sensazione più che una realtà storica.
Se fossi riuscito a creare più interesse dietro alla situazione, a costo anche di allontanarti dall'originale, sarebbe stato un buona racconto, ma così rimane un po' in quel limbo dei racconti per esercizio.
Pollice tendente al positivo!

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Pretorian
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#12 » sabato 30 settembre 2023, 17:49

L'inquisitore ha scritto:Ciao Agostino! Retelling platonico simpatico, ma con poco mordente, poco da dire, ma ben scritto.
Un paio di appuntini sulla prima persona presente: parte un po' male nelle prime righe e c'è questo pezzo: "Arrivato alla sommità, mi afferra una mano e mi tira fuori" dove quel "arrivato alla sommità" è un racconto a posteriori che stona con l'immediatezza suggerita dal tipo di narrazione che hai scelto. A parte questo tutto bene, direi.
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione della serva. Elemento che dimostra la tua conclamata competenza. Trovo che il voler far parlare i personaggi "come allora" sia un po' presuntuso, visto che è davvero difficile conoscere il come avrebbe parlato un servo migliaia di anni fa. Trovo più sensato fare un esercizio di "traduzione" e fare come hai fatto: modificare la parlata in modo da restituire una sensazione più che una realtà storica.
Se fossi riuscito a creare più interesse dietro alla situazione, a costo anche di allontanarti dall'originale, sarebbe stato un buona racconto, ma così rimane un po' in quel limbo dei racconti per esercizio.
Pollice tendente al positivo!



Grazie del commento. Giusto un dubbio: cosa intendi che con "Arrivato alla sommità" è racconto a posteriori?

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L'inquisitore
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#13 » domenica 1 ottobre 2023, 11:47

Pretorian ha scritto:Grazie del commento. Giusto un dubbio: cosa intendi che con "Arrivato alla sommità" è racconto a posteriori?


Intendo che c'è il narratore esterno alla vicenda che dice quando avviene qualcosa dopo che è avvenuta. Te lo traduco: "Appena Talete ebbe raggiunto la cima, sentì la mano della serva trarlo in salvo".
Il qui e ora è la mano della serva che tira e viene mostrato dopo aver dato l'indicazione del quando, che nel flusso del hic et nunc non è un'indicazione necessaria.

Mi stringo al secchio e lei mi solleva. Arrivo alla sommità, mi afferra una mano e mi tira fuori, facendomi rotolare sull’erba.

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IL GLADIATORE
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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#14 » domenica 1 ottobre 2023, 13:57

Agostino, lascia stare...Nesler fa così quando si dimentica di prendere la pastiglia...

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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#15 » domenica 1 ottobre 2023, 15:53

IL GLADIATORE ha scritto:Agostino, lascia stare...Nesler fa così quando si dimentica di prendere la pastiglia...


Ma che è sto avatar? XD Come si fa a prenderti sul serio?

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Re: Il pozzo, la serva e il sapiente

Messaggio#16 » lunedì 2 ottobre 2023, 8:03

L'inquisitore ha scritto:
Pretorian ha scritto:Grazie del commento. Giusto un dubbio: cosa intendi che con "Arrivato alla sommità" è racconto a posteriori?


Intendo che c'è il narratore esterno alla vicenda che dice quando avviene qualcosa dopo che è avvenuta. Te lo traduco: "Appena Talete ebbe raggiunto la cima, sentì la mano della serva trarlo in salvo".
Il qui e ora è la mano della serva che tira e viene mostrato dopo aver dato l'indicazione del quando, che nel flusso del hic et nunc non è un'indicazione necessaria.

Mi stringo al secchio e lei mi solleva. Arrivo alla sommità, mi afferra una mano e mi tira fuori, facendomi rotolare sull’erba.



Grazie! Pensavo di poterla comunque gestire come show dal punto di vista di Talete, ma ora che me lo fai notare è troppo esterno

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