Questa volta tenetevele strette

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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Stefano.Moretto
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Questa volta tenetevele strette

Messaggio#1 » martedì 19 settembre 2023, 0:58

Il nonno si ferma per riprendere fiato. Le mani gli tremano, asserragliate ai manici dei bastoni da trekking. Accanto al masso, sotto la luce del lampione e con il lato della montagna a fianco, sembra una cartolina vintage.
– Nonno? Tutto okay?
Solleva lo sguardo, gli suda la fronte ma i suoi occhi sorridono come quelli di un bambino.
– Arrivo, dammi solo un momento. Non ho il tuo fisico da atleta e non sono più giovane come quando avevo ottant'anni.
Gli concedo una risatina di cortesia. – Farebbe più ridere se non sapessi che l'hai rubata agli Aristogatti.
– Riciclata, figliolo. Ora si ricicla tutto.
Rido sul serio. – Questa era carina.
Sollevo lo sguardo, la coltre di nubi nere che circonda il mondo sembra iniziare a diradarsi.
Mi avvicino al nonno e gli porgo il braccio per aiutarlo, ma lui mi fa cenno di no. Vuole cavarsela da solo, come sempre nella sua ammirevole testardaggine.
Riprendiamo a camminare verso la cima della montagna, la luce dei lampioni che illumina il sentiero sembra un lunghissimo serpente dorato, con tanto di testa dove il sentiero termina al rifugio. Una piccola folla già si sta accalcando attorno alla struttura, e tra pochi minuti ci saremo anche noi.
– Ehi nonno, quando è stata l'ultima volta che l'hai visto?
– Eh, avevo... avevo la metà dei tuoi anni, più o meno. Ricordo come fosse ieri l'annuncio: uscite a guardare le stelle per l'ultima volta.
Un brivido mi attraversa. Chissà come sono fatte.
– Non c'era altro modo?
Nonno sospira. – Quando ascoltai l'annuncio ero in mutande sul divano, con un ventilatore puntato contro e dei pacchi di ghiaccio sulla testa.
– Ho capito, ma...
– Era Gennaio.
– Ah.
– Per voi della generazione Zero sembra assurdo, ma stavamo bollendo, letteralmente bollendo. Abbiamo dovuto decidere se estinguerci o vivere nell'oscurità.
Tossisce. Ancora, e ancora, sempre più forte.
– Nonno, tutto a posto?
– Sì, tranquillo. Ehi, sono io che sto per morire, o c'è un po' di luce, lassù?
Alzo la testa, in effetti sembra esserci qualcosa attraverso le nubi, come dei riflessi argentati.
– È la luce della Luna?
Nonno sorride. – Forse. Non la vedo da sessant'anni, la mia memoria è un po' oscurata.
Arriviamo al rifugio, accanto alla calca. Sono tutti in silenzio a fissare il cielo: anziani, adulti, bambini. Chi, come il nonno, lo ha visto quando era ancora piccolo e teme di non vivere abbastanza perché le nubi si diradino a valle; chi, come me, è nato in un mondo di tenebra e lo vedrà oggi per la prima volta. C'è di tutto.
Nonno mi stringe il braccio, la sua mano trema così tanto che sembra trasmettermi un terremoto. Anche lui sta fissando il cielo.
Alzo lo sguardo.
Le nubi sono rade, come non le avevo mai viste prima. E c'è della luce dietro. Luce d'argento, sembra venire dal paradiso.
E poi puntini. Tanto piccoli puntini bianchi, azzurrini, più intensi, meno intensi. Come se il cielo avesse delle meravigliose lentiggini d'argento.
Nonno mi stringe il braccio, i suoi occhi sono lucidi.
– Figliolo, questa volta tenetevele strette. Ti prego.



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antico
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#2 » martedì 19 settembre 2023, 1:00

Ciao Stefano! Parametri tutti ok, buona Undicesima Era e buonissima SARA SIMONI EDITION!

Giovanni P
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#3 » martedì 19 settembre 2023, 9:20

Un uomo con suo nipote si incammina di notte per assistere ad un evento straordinario, ovvero la ricomparsa della luna e le stelle in cielo. Per il nipote si tratta della prima volta in cui riesce ad ammirare il cielo stellato, molti anni prima l’umanità è stata costretta a oscurare il cielo a causa del surriscaldamento globale. Il racconto si conclude con il nonno che commosso esorta il nipote e i suoi coetanei a rispettare l’ambiente per non privarsi più di uno spettacolo come quello.


Hai proposto un racconto che mi è piaciuto molto, sei riuscito a gestire bene i caratteri e il rapporto fra il nonno e il nipote riesce a coinvolgere il lettore. Ci sono alcune descrizioni che mi sono piaciute molto, atre le avrei sviluppate meglio ma con 3000 caratteri a disposizione non era semplice.
Ti lascio delle note, ottima prova.

Il nonno si ferma per riprendere fiato, raccontato potrebbe essere mostrato meglio.

Accanto al masso, sotto la luce del lampione e con il lato della montagna a fianco, sembra una cartolina vintage. Bella immagine complimenti

gli suda la fronte ma i suoi occhi sorridono come quelli di un bambino, potrebbe essere mostrato meglio

la luce dei lampioni che illumina il sentiero sembra un lunghissimo serpente dorato, altra bella immagine.

la coltre di nubi nere che circonda il mondo sembra iniziare a diradarsi. Sembra sa di dubitativo, trasmette poco.

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MatteoMantoani
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#4 » mercoledì 20 settembre 2023, 12:47

Ciao Stefano! Ben ritrovato! La tua storia è scritta senza dubbio con molta tecnica, hai seminato le cose giuste per rendere i tuoi personaggi verosimili e simpatici. L'ambientazione non mi convince molto (oscurare il cielo o chiudersi in una cupola per scappare dal caldo.. sul serio? Non va bene un vetro trasparente?) e un messaggio ecologico che fa molta attualità ma anche molta scorciatoia. Il difetto forse è che è tutto molto lineare, conoscendoti ho come la sensazione che tu abbia fatto il compitino, ma con te metto sempre l'asticella molto in alto. Comunque un racconto godibile e con il quale per me avrai modo di salire in finale. Alla prossima!

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Marco Travaglini
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#5 » mercoledì 20 settembre 2023, 15:36

Ciao Stefano, piacere di leggerti.

La soluzione del cielo oscurato mi ricorda molto Matrix (ed è qualcosa a cui sinceramente avevo pensato anche io): tema centrato e centrale nel racconto. Mi è piaciuto come hai messo piccoli riferimenti per far capire come l'umanità abbia imparato a gestire l'ambiente, come la battuta che ti dà la scusa per dire che ora si ricicla tutto. Una cosa che invece pensavo fosse una semina sono i continui riferimenti al nonno che vuole fare tutto da solo, mi aspettavo che questo avrebbe portato a qualcosa ma forse non sono riuscito a cogliere. E il nipote forse si poteva caratterizzare leggermente di più, ma con così pochi caratteri era difficile. A parte questo non ho nessun appunto. In generale un ottimo racconto dal mio modestissimo punto di vista.
Buona gara.

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Manuel Marinari
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#6 » mercoledì 20 settembre 2023, 17:15

Ciao Stefano, grazie per la condivisione del tuo racconto. Leggo i racconti sempre due volte: alla prima mi emozionano (se scritti con questa intenzione) e la seconda traggo una comprensione. La prima lettura del tuo racconto mi ha emozionato moltissimo. E’ chiara, per me, la trama che si contestualizza perfettamente nell’era dell’antropocene avanzata, in cui i danni ambientali causati dall’uomo rendono l’atmosfera oscurata e di conseguenza il cielo non più visibile da tantissimo tempo. Va da sé che un sentiero boschivo che termina ad un rifugio montano è molto ben illuminato dai lampioni, dato che la luna e le stelle non illuminano più la Terra e quindi è stato necessario illuminarlo artificialmente. Questo è quello che la descrizione mi ha trasmesso. La camminata e le conversazioni del nonno col nipote molto ben descritte. Tema del racconto molto centrato a mio avviso. Epilogo che da speranza. Complimenti. Buona gara.

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Gennibo
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#7 » mercoledì 20 settembre 2023, 18:49

Ciao Stefano e piacere di averti letto! Tema centratissimo. Mi è piaciuto molto il punto di vista del nipote che descrive il nonno, per me funziona bene.
Solo un appunto: Migliorerei la frase: uscite a guardare le stelle per l'ultima volta.
Più che un ordine darei una notizia che fosse più informativa, tipo: è l’ultima occasione per uscire e vedere le stelle.
Molto bella la parte finale. Dopo sessant’anni la terra si è raffreddata ed è possibile diradare le nuvole, il nonno che raccomanda al nipote è la giusta conclusione di un racconto molto ben riuscito.
Bravo. Buona edition e alla prossima!

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Stefano.Moretto
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#8 » giovedì 21 settembre 2023, 13:04

Giovanni P ha scritto:Un uomo con suo nipote si incammina di notte per assistere ad un evento straordinario, ovvero la ricomparsa della luna e le stelle in cielo. Per il nipote si tratta della prima volta in cui riesce ad ammirare il cielo stellato, molti anni prima l’umanità è stata costretta a oscurare il cielo a causa del surriscaldamento globale. Il racconto si conclude con il nonno che commosso esorta il nipote e i suoi coetanei a rispettare l’ambiente per non privarsi più di uno spettacolo come quello.


Hai proposto un racconto che mi è piaciuto molto, sei riuscito a gestire bene i caratteri e il rapporto fra il nonno e il nipote riesce a coinvolgere il lettore. Ci sono alcune descrizioni che mi sono piaciute molto, atre le avrei sviluppate meglio ma con 3000 caratteri a disposizione non era semplice.
Ti lascio delle note, ottima prova.

Il nonno si ferma per riprendere fiato, raccontato potrebbe essere mostrato meglio.

Accanto al masso, sotto la luce del lampione e con il lato della montagna a fianco, sembra una cartolina vintage. Bella immagine complimenti

gli suda la fronte ma i suoi occhi sorridono come quelli di un bambino, potrebbe essere mostrato meglio

la luce dei lampioni che illumina il sentiero sembra un lunghissimo serpente dorato, altra bella immagine.

la coltre di nubi nere che circonda il mondo sembra iniziare a diradarsi. Sembra sa di dubitativo, trasmette poco.


Ciao Giovanni, grazie mille per il commento più che esaustivo. Mi studierò per bene i punti che mi hai segnalato ragionando su come avrei potuto renderli meglio, e grazie anche per i commenti positivi!


MatteoMantoani ha scritto:Ciao Stefano! Ben ritrovato! La tua storia è scritta senza dubbio con molta tecnica, hai seminato le cose giuste per rendere i tuoi personaggi verosimili e simpatici. L'ambientazione non mi convince molto (oscurare il cielo o chiudersi in una cupola per scappare dal caldo.. sul serio? Non va bene un vetro trasparente?) e un messaggio ecologico che fa molta attualità ma anche molta scorciatoia. Il difetto forse è che è tutto molto lineare, conoscendoti ho come la sensazione che tu abbia fatto il compitino, ma con te metto sempre l'asticella molto in alto. Comunque un racconto godibile e con il quale per me avrai modo di salire in finale. Alla prossima!

Ciao Matteo, riguardo l'ambientazione posso dirti che non mi sono inventato nulla di nuovo: quando esplose il vulcano di Santorini, si dice che proiettò in aria una nuvola di cenere che causò una "estate senza sole", raffreddando il pianeta; ho preso ispirazione da lì. Secondariamente, una cupola di vetro avrebbe l'effetto diametralmente opposto, intrappolando il calore in un effetto serra che farebbe bollire il pianeta (oltre al fatto che è impossibile fare una cupola di vetro che circondi tutto il pianeta, mentre creare una nuvola di gas nero è decisamente facile, magari più difficile renderla omogenea).
Per il resto, ammetto che non ero molto ispirato a questo giro, ho passato quasi tutto il tempo a cercare un'idea che non fosse banale e dopo aver scartato le prime cinque non mi era rimasto molto. Poi mi è venuto in mente Santorini e Matrix (in quell'ambientazione gli umani oscuravano il sole per uccidere le macchine, fallendo) e ho pensato a questo. C'erano un sacco di difficoltà tecniche che ho cercato di risolvere, non sempre brillantemente, tipo l'assenza di un vero e proprio conflitto. Ma con 3000 caratteri si fa quel che si può.
Grazie per il commento e alla prossima!

Marco Travaglini ha scritto:Ciao Stefano, piacere di leggerti.

La soluzione del cielo oscurato mi ricorda molto Matrix (ed è qualcosa a cui sinceramente avevo pensato anche io): tema centrato e centrale nel racconto. Mi è piaciuto come hai messo piccoli riferimenti per far capire come l'umanità abbia imparato a gestire l'ambiente, come la battuta che ti dà la scusa per dire che ora si ricicla tutto. Una cosa che invece pensavo fosse una semina sono i continui riferimenti al nonno che vuole fare tutto da solo, mi aspettavo che questo avrebbe portato a qualcosa ma forse non sono riuscito a cogliere. E il nipote forse si poteva caratterizzare leggermente di più, ma con così pochi caratteri era difficile. A parte questo non ho nessun appunto. In generale un ottimo racconto dal mio modestissimo punto di vista.
Buona gara.

Ciao Marco, sono contento che la reference a Matrix sia arrivata a qualcuno (vedi commento precedente ahahah).
Riguardo il nonno, il mio intento era trasmettere una sensazione di precarietà del tipo "ma ce la fa ad arrivare in cima o muore prima e non riuscirà a vedere le stelle?", però con 3000 caratteri era effettivamente un obiettivo troppo ambizioso e non è uscita come avrei voluto. Ho dovuto fare parecchi tagli qua e là e durante queste operazioni non sempre si riesce a trasmettere l'idea originale.
Grazie mille per il commento, apprezzatissimo!

Manuel ha scritto:Ciao Stefano, grazie per la condivisione del tuo racconto. Leggo i racconti sempre due volte: alla prima mi emozionano (se scritti con questa intenzione) e la seconda traggo una comprensione. La prima lettura del tuo racconto mi ha emozionato moltissimo. E’ chiara, per me, la trama che si contestualizza perfettamente nell’era dell’antropocene avanzata, in cui i danni ambientali causati dall’uomo rendono l’atmosfera oscurata e di conseguenza il cielo non più visibile da tantissimo tempo. Va da sé che un sentiero boschivo che termina ad un rifugio montano è molto ben illuminato dai lampioni, dato che la luna e le stelle non illuminano più la Terra e quindi è stato necessario illuminarlo artificialmente. Questo è quello che la descrizione mi ha trasmesso. La camminata e le conversazioni del nonno col nipote molto ben descritte. Tema del racconto molto centrato a mio avviso. Epilogo che da speranza. Complimenti. Buona gara.

Ciao Manuel, sono felice di essere riuscito a trasmettere delle emozioni con il racconto, grazie mille!
Grazie per il tuo commento esaustivo e per aver colto la scintilla di speranza che ho cercato di trasmettere con l'ultima frase. alla prossima!

Gennibo ha scritto:Ciao Stefano e piacere di averti letto! Tema centratissimo. Mi è piaciuto molto il punto di vista del nipote che descrive il nonno, per me funziona bene.
Solo un appunto: Migliorerei la frase: uscite a guardare le stelle per l'ultima volta.
Più che un ordine darei una notizia che fosse più informativa, tipo: è l’ultima occasione per uscire e vedere le stelle.
Molto bella la parte finale. Dopo sessant’anni la terra si è raffreddata ed è possibile diradare le nuvole, il nonno che raccomanda al nipote è la giusta conclusione di un racconto molto ben riuscito.
Bravo. Buona edition e alla prossima!

Ciao Gennibo, piacere di averti tra i giudici! Sono contento che il racconto ti sia piaciuto, e sì forse il modo in cui veniva trasmessa la notizia poteva essere resa meglio.
Grazie mille per il tuo commento, alla prossima!

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MatteoMantoani
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#9 » sabato 23 settembre 2023, 8:12

Stefano.Moretto ha scritto:
Giovanni P ha scritto:Un uomo con suo nipote si incammina di notte per assistere ad un evento straordinario, ovvero la ricomparsa della luna e le stelle in cielo. Per il nipote si tratta della prima volta in cui riesce ad ammirare il cielo stellato, molti anni prima l’umanità è stata costretta a oscurare il cielo a causa del surriscaldamento globale. Il racconto si conclude con il nonno che commosso esorta il nipote e i suoi coetanei a rispettare l’ambiente per non privarsi più di uno spettacolo come quello.


Hai proposto un racconto che mi è piaciuto molto, sei riuscito a gestire bene i caratteri e il rapporto fra il nonno e il nipote riesce a coinvolgere il lettore. Ci sono alcune descrizioni che mi sono piaciute molto, atre le avrei sviluppate meglio ma con 3000 caratteri a disposizione non era semplice.
Ti lascio delle note, ottima prova.

Il nonno si ferma per riprendere fiato, raccontato potrebbe essere mostrato meglio.

Accanto al masso, sotto la luce del lampione e con il lato della montagna a fianco, sembra una cartolina vintage. Bella immagine complimenti

gli suda la fronte ma i suoi occhi sorridono come quelli di un bambino, potrebbe essere mostrato meglio

la luce dei lampioni che illumina il sentiero sembra un lunghissimo serpente dorato, altra bella immagine.

la coltre di nubi nere che circonda il mondo sembra iniziare a diradarsi. Sembra sa di dubitativo, trasmette poco.


Ciao Giovanni, grazie mille per il commento più che esaustivo. Mi studierò per bene i punti che mi hai segnalato ragionando su come avrei potuto renderli meglio, e grazie anche per i commenti positivi!


MatteoMantoani ha scritto:Ciao Stefano! Ben ritrovato! La tua storia è scritta senza dubbio con molta tecnica, hai seminato le cose giuste per rendere i tuoi personaggi verosimili e simpatici. L'ambientazione non mi convince molto (oscurare il cielo o chiudersi in una cupola per scappare dal caldo.. sul serio? Non va bene un vetro trasparente?) e un messaggio ecologico che fa molta attualità ma anche molta scorciatoia. Il difetto forse è che è tutto molto lineare, conoscendoti ho come la sensazione che tu abbia fatto il compitino, ma con te metto sempre l'asticella molto in alto. Comunque un racconto godibile e con il quale per me avrai modo di salire in finale. Alla prossima!

Ciao Matteo, riguardo l'ambientazione posso dirti che non mi sono inventato nulla di nuovo: quando esplose il vulcano di Santorini, si dice che proiettò in aria una nuvola di cenere che causò una "estate senza sole", raffreddando il pianeta; ho preso ispirazione da lì. Secondariamente, una cupola di vetro avrebbe l'effetto diametralmente opposto, intrappolando il calore in un effetto serra che farebbe bollire il pianeta (oltre al fatto che è impossibile fare una cupola di vetro che circondi tutto il pianeta, mentre creare una nuvola di gas nero è decisamente facile, magari più difficile renderla omogenea).
Per il resto, ammetto che non ero molto ispirato a questo giro, ho passato quasi tutto il tempo a cercare un'idea che non fosse banale e dopo aver scartato le prime cinque non mi era rimasto molto. Poi mi è venuto in mente Santorini e Matrix (in quell'ambientazione gli umani oscuravano il sole per uccidere le macchine, fallendo) e ho pensato a questo. C'erano un sacco di difficoltà tecniche che ho cercato di risolvere, non sempre brillantemente, tipo l'assenza di un vero e proprio conflitto. Ma con 3000 caratteri si fa quel che si può.
Grazie per il commento e alla prossima!

Marco Travaglini ha scritto:Ciao Stefano, piacere di leggerti.

La soluzione del cielo oscurato mi ricorda molto Matrix (ed è qualcosa a cui sinceramente avevo pensato anche io): tema centrato e centrale nel racconto. Mi è piaciuto come hai messo piccoli riferimenti per far capire come l'umanità abbia imparato a gestire l'ambiente, come la battuta che ti dà la scusa per dire che ora si ricicla tutto. Una cosa che invece pensavo fosse una semina sono i continui riferimenti al nonno che vuole fare tutto da solo, mi aspettavo che questo avrebbe portato a qualcosa ma forse non sono riuscito a cogliere. E il nipote forse si poteva caratterizzare leggermente di più, ma con così pochi caratteri era difficile. A parte questo non ho nessun appunto. In generale un ottimo racconto dal mio modestissimo punto di vista.
Buona gara.

Ciao Marco, sono contento che la reference a Matrix sia arrivata a qualcuno (vedi commento precedente ahahah).
Riguardo il nonno, il mio intento era trasmettere una sensazione di precarietà del tipo "ma ce la fa ad arrivare in cima o muore prima e non riuscirà a vedere le stelle?", però con 3000 caratteri era effettivamente un obiettivo troppo ambizioso e non è uscita come avrei voluto. Ho dovuto fare parecchi tagli qua e là e durante queste operazioni non sempre si riesce a trasmettere l'idea originale.
Grazie mille per il commento, apprezzatissimo!

Manuel ha scritto:Ciao Stefano, grazie per la condivisione del tuo racconto. Leggo i racconti sempre due volte: alla prima mi emozionano (se scritti con questa intenzione) e la seconda traggo una comprensione. La prima lettura del tuo racconto mi ha emozionato moltissimo. E’ chiara, per me, la trama che si contestualizza perfettamente nell’era dell’antropocene avanzata, in cui i danni ambientali causati dall’uomo rendono l’atmosfera oscurata e di conseguenza il cielo non più visibile da tantissimo tempo. Va da sé che un sentiero boschivo che termina ad un rifugio montano è molto ben illuminato dai lampioni, dato che la luna e le stelle non illuminano più la Terra e quindi è stato necessario illuminarlo artificialmente. Questo è quello che la descrizione mi ha trasmesso. La camminata e le conversazioni del nonno col nipote molto ben descritte. Tema del racconto molto centrato a mio avviso. Epilogo che da speranza. Complimenti. Buona gara.

Ciao Manuel, sono felice di essere riuscito a trasmettere delle emozioni con il racconto, grazie mille!
Grazie per il tuo commento esaustivo e per aver colto la scintilla di speranza che ho cercato di trasmettere con l'ultima frase. alla prossima!

Gennibo ha scritto:Ciao Stefano e piacere di averti letto! Tema centratissimo. Mi è piaciuto molto il punto di vista del nipote che descrive il nonno, per me funziona bene.
Solo un appunto: Migliorerei la frase: uscite a guardare le stelle per l'ultima volta.
Più che un ordine darei una notizia che fosse più informativa, tipo: è l’ultima occasione per uscire e vedere le stelle.
Molto bella la parte finale. Dopo sessant’anni la terra si è raffreddata ed è possibile diradare le nuvole, il nonno che raccomanda al nipote è la giusta conclusione di un racconto molto ben riuscito.
Bravo. Buona edition e alla prossima!

Ciao Gennibo, piacere di averti tra i giudici! Sono contento che il racconto ti sia piaciuto, e sì forse il modo in cui veniva trasmessa la notizia poteva essere resa meglio.
Grazie mille per il tuo commento, alla prossima!

Ah, scusa! Avevo capito fosse una specie di cupola di cemento, non che fossero nubi. Sì, certamente così la superficie si raffredda.. un po' drastica come soluzione :) ma funziona e comunque è un racconto di fantasia.
E sì, allora il collegamento a Matrix è molto evidente.

Franco Zanella
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#10 » sabato 23 settembre 2023, 11:06

Ciao Stefano,
Mi è piaciuta l’idea del rivedere le stelle come momento di liberazione collettiva dopo anni di sacrificio e mi è piaciuto come l’hai messa in pratica con il dialogo tra nonno e nipote, comprensivo di trasmissione della memoria e espressione di monito a non ripetere gli stessi errori.
Alcuni passaggi del dialogo inoltre trasmettono quel senso di intimità che lo rendono vero. Nel complesso l’ho trovato proprio un bel racconto.
Buon proseguimento e buona scrittura!

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AndreaCrevola
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#11 » lunedì 25 settembre 2023, 22:32

Ciao Stefano, piacere di averti letto.
Il racconto ha - a mio parere - un’unica pecca: nonno e nipote vanno troppo d’accordo :-) Come ti hanno già fatto notare altri, è sul piano del conflitto che si può migliorare. Magari - come spunto - il ragazzo poteva non credere ai racconti del nonno, essere meno disposto a salire in cima alla montagna dato che presto le nubi sarebbero scomparse anche a livello del mare… insomma, qualcosa che portasse uno dei due a ricredersi nel finale.
Mi sono piaciute molto due immagini: i lampioni che disegnano un serpente di luce sulla montagna e le stelle come lentiggini d’argento.

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Laura Brunelli
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#12 » giovedì 28 settembre 2023, 17:04

Ciao Stefano, piacere di leggerti.
Idea carina, anche se forse, non così originale. Mi è piaciuta la scelta di accostare il nonno che ricorda ancora le stelle al nipote che non le ha mai viste. Questo però, se da un lato ha arricchito il racconto, dall’altra gli ha tolto un po’ di forza riducendone le potenzialità. Mi pare di capire, anche dal titolo, che la tua intenzione fosse quella di dare spazio al nonno, del resto è lui che ritorna a vedere le stelle, ma il nipote non le ha mai viste e mi sarei aspettata, e avrei preferito, una reazione più profonda e intensa da parte sua. Resta comunque un buon racconto, piacevole da leggere.
Un piccolo suggerimento, toglierei quel “Ti prego” finale che toglie forza al monito del nonno.
Alla prossima e buona edition

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antico
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Re: Questa volta tenetevele strette

Messaggio#13 » sabato 30 settembre 2023, 18:58

Un bel racconto, mi è piaciuto. Mi fermo però al pollice tendente al positivo in modo solido e brillante e ti spiego il motivo: tutto concentrato nella sua idea di base, non fai molto per arricchire il contesto seminando background e dice bene Crevola nell'evidenziare un rapporto troppo positivo tra i due protagonisti perché con maggiore contrasto (generazionale), ma senza esagerare, ti saresti aperto più possibilità per lavorarci ai fianchi. Quindi, in buona sostanza, andava tutto lavorato un po' di più per dargli maggiore profondità e non rischiare di schiacciarlo sulla bella idea di base. Ottima la declinazione del tema.

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