Speranze dimenticate

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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Luca Moggia
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Speranze dimenticate

Messaggio#1 » martedì 19 settembre 2023, 0:58

Dan si svegliò di soprassalto e sobbalzò sulla poltrona, le scariche gracchianti degli altoparlanti riempivano la stanza.

Spostò una gamba e urtò il tavolino grigio facendo cadere a terra la scatola di polistirolo con gli avanzi di carne fritta.

“Ma che cazzo” biascicò con la bocca impastata di saliva.

Il video trasmetteva righe nere e bianche come quando si era addormentato.

Fece per alzarsi, pigiando sui braccioli della sedia ma si ributtò sullo schienale quando sullo schermo comparve la cabina del rover-trivella. I piloti, con la divisa celeste e i simboli della Federazione Esterna erano chini sulle consolle di comando.

La voce del giornalista a bordo del rover si fece strada tra le scariche elettrostatiche: “in questo esatto momento sono cento i kilometri che separano Dante dalla superficie di Terra. Forse è ancora presto per dirlo ma il rover della F.E. potrebbe portarci di nuovo a vedere le…”

Niente, il segnale era di nuovo partito.

Dan azionò il propulsore della poltrona e si spostò in fondo alla sala. Prese il sacco di spazzatura dal gancio vicino alla cella frigo e uscì.

Fuori, nel corridoio 57, tutte le porte delle case erano chiuse e non c’era nessuno in giro. Spinse il propulsore al massimo, svoltò l’angolo e imboccò il corridoio 42. Il motore elettrico della poltrona, costretto a smuovere il suo corpo grasso, protestò con un ronzio stridulo.

Si fermò davanti a casa dei Sandor. Dalla finestra vide Jonas, vestito ancora con la divisa grigia da lavoro, che finiva di sistemare le valigie.

All’uscita dalla fabbrica Don gli aveva chiesto se secondo lui ce l’avrebbero fatta quelli della F.E. ad arrivare in superficie e Joan aveva esclamato: “Naaaa, se non ce l’abbiamo fatta noi del Nucleo Interno figurati quelli scappati di casa della Federazione. E poi, senti, tutta questa foga di salire in alto, per cosa? Spazi aperti? Aria non filtrata? Mi viene già il voltastomaco! Se permetti, mi tengo questa bella roccia sopra la testa e me ne torno a casa che domani, primo giorno di ferie.”

La botola del tritafiuti si aprì e Dan ci svuotò dentro il sacco, poi dette una sbirciatina dentro la casa. Constance seduta sul divano guardava anche lei la spedizione della F.R. Era proprio una bella donna la moglie di Jonas!

Rientrò in casa e andò diretto in camera dal letto.

Sdraiato sul materasso macchiato e cigolante ripensò alle lezioni della signora Eveline, quelle sulla preistoria. Da piccolo era affascinato da questi uomini che camminavano sopra la terra sotto la luce di una stella chiamata Sole. E dal giorno che lasciava posto alla notte illuminata da altri soli lontanissimi.

Si chiamavano stelle.

Lui le aveva detto che un giorno avrebbe voluto vederle, queste stelle e Eveline si era messa a ridere.

Si alzò a fatica e ritornò in salotto, chissà magari...

Il video ancora acceso si era bloccato su un’immagine strana: una specie di telo nero con dei puntini gialli chiarissimi, quasi bianchi che lo riempivano.

Maledetto catorcio!

Lo spense e tornò a dormire.


"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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antico
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#2 » martedì 19 settembre 2023, 1:04

Ciao Luca e benvenuto nell'Arena! Ho visto che IL DOTTORE ti ha già dato qualche istruzione, per caso sei su fb e magari anche già nel gruppo di MC? Detto questo: caratteri e tempo ok, buona SARA SIMONI EDITION!

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BruceLagogrigio
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#3 » martedì 19 settembre 2023, 18:25

In terza persona. Tempo verbale: passato remoto. Ambientazione: Fantascientifica (Futuro post apocalittico). Sottosuolo terrestre (diversi chilometri di profondità). Tema centrato.

Ciao Luca, caspita! Prima prova su Minuti Contati di spessore. Si nota la mano di uno scrittore che penso sia abbastanza esperto. Bella l’ambientazione e mi è piaciuta molto la disputa latente fra Nucleo Interno e Federazione Esterna nonché il riferimento a Dante.

Il movimento di Dan (altro riferimento;)) sulla poltrona mi ha ricordato tantissimo il film Wall-E assieme al lassismo generale in cui il protagonista sembra navigare.

Unico pecca del racconto forse un “hook” iniziale per il lettore non accattivante. Magari sarei partito con il commento della televisione che diceva: “In questo esatto momento sono cento i kilometri che separano Dante dalla superficie di Terra…”

Ottimo finale, per nulla scontato e in linea con il difetto fatale del protagonista.

Attenzione: Piccolo inezia: F.E. diventa F.R. più avanti.

Buonissima prova per me.

Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Sara Gasponi
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#4 » giovedì 21 settembre 2023, 19:55

Ciao Luca e piacere di leggerti!
Comincio subito col dire che il racconto mi è piaciuto molto, sebbene sembri più che altro l'estratto di un romanzo, vista l'architettura complessa che lasci intravedere: un mondo sotterraneo, una superficie ormai lontana e invivibile, scontri interni tra Nucleo Interno ed Federazione Esterna. Insomma, qualora lo volessi, gli elementi per ampliare il discorso narrativo ci sono tutti. Ma anche così questo testo se la cava molto bene. Introdurre il lettore in una realtà alternativa è sempre un'operazione stancante e rischiosa, perché il pericolo di spiegare anziché mostrare è sempre dietro l'angolo. Non è questo il tuo caso: sei riuscito, in uno spazio molto ristretto, a rinchiudere un mondo intero e anche ad abbozzare la giusta caratterizzazione del personaggio principale, e forse è stata proprio la tua capacità di inserire in modo corretto numerosi elementi senza affaticare il lettore a farmelo percepire come un testo più ampio. Come atmosfera mi ha ricordato molto la Stazione Cigno di Lost, e questo è il più grande complimento che possa farti.

A presto!

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Fagiolo17
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#5 » sabato 23 settembre 2023, 18:33

Ciao Luca e piacere di leggerti.
Un bel racconto, complimenti. mi è piaciuto molto il finale e il tono di tutta la narrazione. con poche pennellati riesci a farci immaginare un futuro dove gli esseri umani vivono rintanati sotto terra.
credo che il tocco di classe stia nei dettagli, la battuta: "Aria non filtrata? Mi viene già il voltastomaco!" vale da sola il prezzo del biglietto, perché è in grado di farmi immedesimare nel punto di vista di qualcuno schifato all'idea di quello che per noi è normale e anche apprezzabile (soprattutto quando si tratta di aria non inquinata!).
Quindi un ottimo lavoro.
In bocca al lupo per questa edizione.

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Emiliano Maramonte
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#6 » domenica 24 settembre 2023, 19:52

Ciao Luca, piacere di conoscerti e benvenuto nell'infernale Arena!
Sono appassionato incallito di fantascienza e ho notato che hai una buona conoscenza di alcuni elementi topici di questo genere. Ben riconoscibili alcune ambientazioni distopiche e post-catastrofiche, come anche alcuni meccanismi del sense-of-wonder. La storia è carina, e soprattutto il personaggio è indovinato: un uomo laido, divorato dalla sua stessa esistenza sedentaria, eppure desideroso di vedere quelle mitiche stelle di un'epoca ormai passata.
Stile non male, ma migliorabile (ad esempio, da evitare il discorso indiretto).
Tema centrato.

Buona gara!
Emiliano.

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Luca Moggia
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#7 » lunedì 25 settembre 2023, 21:24

antico ha scritto:Ciao Luca e benvenuto nell'Arena! Ho visto che IL DOTTORE ti ha già dato qualche istruzione, per caso sei su fb e magari anche già nel gruppo di MC? Detto questo: caratteri e tempo ok, buona SARA SIMONI EDITION!



Buonasera Antico,

ci tengo innanzitutto a ringraziare te, il Dottore e tutti gli altri che curano Minuti Contati perché la trovo veramente una grande iniziativa! Arena divertentissima e sfidante, per non parlare dell'utilità di ricevere una quantità di pareri di buon livello!

Complimenti!

Riguardo ai social: li ho tolti tutti da un po' di tempo ma sto considerando l'idea di riattivarne qualcuno utilizzandolo proprio come canale da dedicare alla scrittura. Spero che la mia attuale assenza nel gruppo FB non rappresenti un problema; diversamente cercherò di rimediare il prima possibile.

Intanto cercherò di fare la mia parte qui sul forum, al meglio che posso!

Buona serata!
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Luca Moggia
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#8 » lunedì 25 settembre 2023, 21:38

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Luca, piacere di conoscerti e benvenuto nell'infernale Arena!
Sono appassionato incallito di fantascienza e ho notato che hai una buona conoscenza di alcuni elementi topici di questo genere. Ben riconoscibili alcune ambientazioni distopiche e post-catastrofiche, come anche alcuni meccanismi del sense-of-wonder. La storia è carina, e soprattutto il personaggio è indovinato: un uomo laido, divorato dalla sua stessa esistenza sedentaria, eppure desideroso di vedere quelle mitiche stelle di un'epoca ormai passata.
Stile non male, ma migliorabile (ad esempio, da evitare il discorso indiretto).
Tema centrato.

Buona gara!
Emiliano.


Ciao Emiliano,

ti ringrazio molto del tempo che hai dedicato all'analisi. Essere commentato da un lettore in target con il genere nonché esperto, è molto importante!

Sono d'accordo in pieno sul discorso indiretto, rimasto nel racconto perché non ho fatto in tempo a metterlo in scena come avrei voluto. L'Arena è micidiale!

Una curiosità: quando parli di "meccanismi del sense-of-wonder" a cosa ti riferisci di preciso? Mi sfugge il concetto che però mi sembra interessante da imparare.

Di nuovo grazie e in bocca al lupo per l'Arena!
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Luca Moggia
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#9 » lunedì 25 settembre 2023, 21:46

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Luca e piacere di leggerti.
Un bel racconto, complimenti. mi è piaciuto molto il finale e il tono di tutta la narrazione. con poche pennellati riesci a farci immaginare un futuro dove gli esseri umani vivono rintanati sotto terra.
credo che il tocco di classe stia nei dettagli, la battuta: "Aria non filtrata? Mi viene già il voltastomaco!" vale da sola il prezzo del biglietto, perché è in grado di farmi immedesimare nel punto di vista di qualcuno schifato all'idea di quello che per noi è normale e anche apprezzabile (soprattutto quando si tratta di aria non inquinata!).
Quindi un ottimo lavoro.
In bocca al lupo per questa edizione.


Ciao Fagiolo17,

grazie per il bel commento, sono molto contento che la storia ti sia piaciuta e che tu ti sia immedesimato nell'ambientazione! E' molto importante quello che dici perché mi fa mettere a fuoco dei punti di forza da tenere a mente per il prossimi racconti.
Le mazzate fanno bene, ok, ma anche i giudizi positivi vanno tenuti ben presenti!

P.S. non posso fare a meno di apprezzare la tua immagine del profilo! Ho intenzione di leggermi tutti i racconti cyber che girano su Minuti Contati, scommetto che ci trovo anche qualcosa di tuo!

Alla prossima, e un grande in bocca al lupo per la Sara Simoni Edition!
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Luca Moggia
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#10 » lunedì 25 settembre 2023, 22:10

Sara Gasponi ha scritto:Ciao Luca e piacere di leggerti!
Comincio subito col dire che il racconto mi è piaciuto molto, sebbene sembri più che altro l'estratto di un romanzo, vista l'architettura complessa che lasci intravedere: un mondo sotterraneo, una superficie ormai lontana e invivibile, scontri interni tra Nucleo Interno ed Federazione Esterna. Insomma, qualora lo volessi, gli elementi per ampliare il discorso narrativo ci sono tutti. Ma anche così questo testo se la cava molto bene. Introdurre il lettore in una realtà alternativa è sempre un'operazione stancante e rischiosa, perché il pericolo di spiegare anziché mostrare è sempre dietro l'angolo. Non è questo il tuo caso: sei riuscito, in uno spazio molto ristretto, a rinchiudere un mondo intero e anche ad abbozzare la giusta caratterizzazione del personaggio principale, e forse è stata proprio la tua capacità di inserire in modo corretto numerosi elementi senza affaticare il lettore a farmelo percepire come un testo più ampio. Come atmosfera mi ha ricordato molto la Stazione Cigno di Lost, e questo è il più grande complimento che possa farti.

A presto!


Ciao Sara e grazie per l'analisi del racconto.

Sono molto contento che la lettura ti sia risultata piacevole.

Il tuo parere di lettrice/autrice è importante per riproporre nei prossimi scritti gli elementi che ti hanno colpito positivamente. Lo è, a maggior ragione, perché se conosci la difficoltà di introdurre il lettore nelle ambientazioni immaginarie, credo tu sia una scrittrice che conosce il fantastico.

Lost, la stazione Cigno... che ricordo spettacolare che mi hai sbloccato!
Concordo decisamente, mi hai fatto un gran complimento e il bello è che non ci avevo proprio pensato!

Spero solo che il finale del racconto sia stato più chiaro di quello della serie :)

Alla prossima, in bocca al lupo per l'Arena!
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Luca Moggia
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#11 » lunedì 25 settembre 2023, 22:50

BruceLagogrigio ha scritto:In terza persona. Tempo verbale: passato remoto. Ambientazione: Fantascientifica (Futuro post apocalittico). Sottosuolo terrestre (diversi chilometri di profondità). Tema centrato.

Ciao Luca, caspita! Prima prova su Minuti Contati di spessore. Si nota la mano di uno scrittore che penso sia abbastanza esperto. Bella l’ambientazione e mi è piaciuta molto la disputa latente fra Nucleo Interno e Federazione Esterna nonché il riferimento a Dante.

Il movimento di Dan (altro riferimento;)) sulla poltrona mi ha ricordato tantissimo il film Wall-E assieme al lassismo generale in cui il protagonista sembra navigare.

Unico pecca del racconto forse un “hook” iniziale per il lettore non accattivante. Magari sarei partito con il commento della televisione che diceva: “In questo esatto momento sono cento i kilometri che separano Dante dalla superficie di Terra…”

Ottimo finale, per nulla scontato e in linea con il difetto fatale del protagonista.

Attenzione: Piccolo inezia: F.E. diventa F.R. più avanti.

Buonissima prova per me.

Bruce.



Ciao Bruce,

sono d'accordissimo sull'introduzione un po' lenta rispetto all'immediatezza che va cercata in 3.000 caratteri.
Avrei potuto invertire le parti e aprire con il commento del giornalista, come giustamente mi indichi tu, oppure eliminare del tutto le prime due righe risparmiando spazio per inserire un dettaglio (la somiglianza fra Constance e Eveline) che ho dovuto tralasciare ma, sono convinto, avrebbe reso ancora meglio il percorso mentale di Dan.

Hai ragione anche sulle sigle che cambiano da F.E. a F.R... l'Arena si è rivelata una corsa all'ultimo secondo!

Riguardo all'esperienza posso dirti che è ormai da qualche tempo che mi cimento con la scrittura, ma solo quest'anno ho trovato il modo di concludere alcune storie e proporle in rete. La "svolta" è arrivata proprio grazie la partecipazione a eventi che hanno una scadenza.
Evidentemente è la cura che ci vuole per la mia procrastinazione congenita e qui su Minuti Contati ho trovato roba davvero tosta! :)

Ci tengo a dirti che leggere il tuo commento (per me il primo in assoluto qui su Minuti Contati!) mi ha dato veramente un grande slancio! Forse è il confronto diretto con un lettore/autore reale, invece che con giurie evanescenti o conoscenti più o meno di parte? Non lo so, ma il fatto è, che da quando l'ho letto, sto scrivendo molto di più!

Grazie davvero e alla prossima Arena!
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Emiliano Maramonte
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#12 » martedì 26 settembre 2023, 10:25

Luca Moggia ha scritto:
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Luca, piacere di conoscerti e benvenuto nell'infernale Arena!
Sono appassionato incallito di fantascienza e ho notato che hai una buona conoscenza di alcuni elementi topici di questo genere. Ben riconoscibili alcune ambientazioni distopiche e post-catastrofiche, come anche alcuni meccanismi del sense-of-wonder. La storia è carina, e soprattutto il personaggio è indovinato: un uomo laido, divorato dalla sua stessa esistenza sedentaria, eppure desideroso di vedere quelle mitiche stelle di un'epoca ormai passata.
Stile non male, ma migliorabile (ad esempio, da evitare il discorso indiretto).
Tema centrato.

Buona gara!
Emiliano.


Ciao Emiliano,

ti ringrazio molto del tempo che hai dedicato all'analisi. Essere commentato da un lettore in target con il genere nonché esperto, è molto importante!

Sono d'accordo in pieno sul discorso indiretto, rimasto nel racconto perché non ho fatto in tempo a metterlo in scena come avrei voluto. L'Arena è micidiale!

Una curiosità: quando parli di "meccanismi del sense-of-wonder" a cosa ti riferisci di preciso? Mi sfugge il concetto che però mi sembra interessante da imparare.

Di nuovo grazie e in bocca al lupo per l'Arena!


Uno dei motivi del successo della fantascienza, soprattutto dei primi decenni del Novecento, è stato il cosiddetto "senso del meraviglioso", ossia la capacità degli scrittori di stupire con un'idea o, più semplicemente, di condurre il lettore su mondi lontani, in altri universi e, in ultima analisi, mostrare realtà completamente diverse o "aliene" dalla nostra. Nel tuo racconto si respira questo senso di straniamento di piacevole alienazione che solo la fantascienza può donare...

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Andrea Furlan
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#13 » mercoledì 27 settembre 2023, 20:09

Ciao Luca e benvenuto nell'Arena.
Ho letto volentieri il tuo racconto, l'ho trovato ben strutturato e maturo con le informazioni chiave date al punto giusto e riferimenti ad altra letteratura piacevoli e riconoscibili: anche io sono un lettore di fantastico e mi sono ritrovato nella tua costruzione. Il tema è fondante e mi è piaciuto molto il finale, dove le illusioni del protagonista vengono perse. Buona la gestione dei conflitti fra interni e esterni, la vita dell'umanità relegata sotto terra che perde attività e speranze. Come suggerimenti avrei forse evitato la terza persona al passato per rendere più immediato il tutto con una prima persona, ma sono scelte. Così come avrei usato nomi non inglesi, per evitare lo stereotipo della storia ambientata in un mondo anglosassone. Comunque ottima prova, complimenti!

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Rick Faith
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#14 » giovedì 28 settembre 2023, 21:08

Ciao Luca, benvenuto nell'arena!
Proprio un bell'esordio, non c'è che dire, il tuo racconto mi è piaciuto. Però sono del club di quelli che pensano che troppi complimenti fanno male e gli altri ti hanno già accarezzato a sufficienza, quindi cercherò di concentrarmi sulle "mazzate".
Mi fa piacere notare che tu sia consapevole dell'obbrobrio rappresentato dal discorso indiretto buttato lì, va a sporcare un testo con uno stile altrimenti molto omogeneo e funzionale. Si nota proprio che non ci sta bene e se non avessi prima letto i commenti (e un lettore normalmente ti "conosce" unicamente tramite il testo) l'avrei considerata una prova di sciatteria più che un "placeholder" sfuggito a una rielaborazione a causa dell'infame orologio.
Un'altra stecca che ti devo tirare riguarda una certa piattezza che hai dato al tuo punto di vista. Rarissimamente ci fai vedere una sua reazione interiore a quello che accade. Questo è un po' il rischio della terza persona: ci attira fuori dal personaggio, come una telecamera capace di riprendere solo quello che avviene in scena. Però il potere della narrativa è anche la capacità di sondare l'animo umano. Prova a far esprimere di più i tuoi personaggi, tiragli fuori quel che hanno dentro, non limitarti a mostrarne i risultati esteriori.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#15 » giovedì 28 settembre 2023, 23:33

Ciao Luca, piacere di leggerti.

Ti ho letto per ultimo, ma la storia merita la cima. L'ambientazione mi ricorda il film "Ember, la città di luce" ma la declinazione è totalmente diversa e divaga a sufficienza da distrarci dalla 'punch line' finale. Un arrivo più diretto avrebbe forse potuto far intuire la sorpresa, invece mentre tratteggiavi il mondo e il protagonista hai lasciato che la costruzione del racconto nascondesse le semine che hai sparso.
Ottimo lavoro, mi è piaciuto molto.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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L'inquisitore
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#16 » sabato 30 settembre 2023, 17:15

Ciao Luca e benvenuto nel forum! Molto divertente il finale: tante aspettative hanno idealizzato qualcosa che, quando viene visto, non viene nemmeno riconosciuto.
Buona la struttura del racconto, buona la tecnica. Tutto quanto è chiaro e risulta abbastanza famigliare fornendo il giusto per immaginare il contesto. Direi che è più un racconto d'ambientazione che di personaggi (qualcosa s'intravede anche lì), ma con 3k caratteri si può fare poco e tu hai saputo valorizzarli.
Pollice quasi su per me e curioso di rileggerti!

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BruceLagogrigio
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#17 » lunedì 2 ottobre 2023, 18:52

Luca Moggia ha scritto:
BruceLagogrigio ha scritto:In terza persona. Tempo verbale: passato remoto. Ambientazione: Fantascientifica (Futuro post apocalittico). Sottosuolo terrestre (diversi chilometri di profondità). Tema centrato.

Ciao Luca, caspita! Prima prova su Minuti Contati di spessore. Si nota la mano di uno scrittore che penso sia abbastanza esperto. Bella l’ambientazione e mi è piaciuta molto la disputa latente fra Nucleo Interno e Federazione Esterna nonché il riferimento a Dante.

Il movimento di Dan (altro riferimento;)) sulla poltrona mi ha ricordato tantissimo il film Wall-E assieme al lassismo generale in cui il protagonista sembra navigare.

Unico pecca del racconto forse un “hook” iniziale per il lettore non accattivante. Magari sarei partito con il commento della televisione che diceva: “In questo esatto momento sono cento i kilometri che separano Dante dalla superficie di Terra…”

Ottimo finale, per nulla scontato e in linea con il difetto fatale del protagonista.

Attenzione: Piccolo inezia: F.E. diventa F.R. più avanti.

Buonissima prova per me.

Bruce.



Ciao Bruce,

sono d'accordissimo sull'introduzione un po' lenta rispetto all'immediatezza che va cercata in 3.000 caratteri.
Avrei potuto invertire le parti e aprire con il commento del giornalista, come giustamente mi indichi tu, oppure eliminare del tutto le prime due righe risparmiando spazio per inserire un dettaglio (la somiglianza fra Constance e Eveline) che ho dovuto tralasciare ma, sono convinto, avrebbe reso ancora meglio il percorso mentale di Dan.

Hai ragione anche sulle sigle che cambiano da F.E. a F.R... l'Arena si è rivelata una corsa all'ultimo secondo!

Riguardo all'esperienza posso dirti che è ormai da qualche tempo che mi cimento con la scrittura, ma solo quest'anno ho trovato il modo di concludere alcune storie e proporle in rete. La "svolta" è arrivata proprio grazie la partecipazione a eventi che hanno una scadenza.
Evidentemente è la cura che ci vuole per la mia procrastinazione congenita e qui su Minuti Contati ho trovato roba davvero tosta! :)

Ci tengo a dirti che leggere il tuo commento (per me il primo in assoluto qui su Minuti Contati!) mi ha dato veramente un grande slancio! Forse è il confronto diretto con un lettore/autore reale, invece che con giurie evanescenti o conoscenti più o meno di parte? Non lo so, ma il fatto è, che da quando l'ho letto, sto scrivendo molto di più!

Grazie davvero e alla prossima Arena!


Ah Grazie! Pensa che uno dei primi commenti che avevo ricevuto nella mia prima edizione era stato del buon Maramonte ed aveva avuto lo stesso effetto anche su di me! Comunque sono un novizio anche io dell'arena per cui affidati più sui condigli di Emiliano e degli altri. Come prima prova direi che sei andato alla grandissima. Veramente complimenti!

Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#18 » sabato 7 ottobre 2023, 14:59

Emiliano Maramonte ha scritto:
Luca Moggia ha scritto:
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Luca, piacere di conoscerti e benvenuto nell'infernale Arena!
Sono appassionato incallito di fantascienza e ho notato che hai una buona conoscenza di alcuni elementi topici di questo genere. Ben riconoscibili alcune ambientazioni distopiche e post-catastrofiche, come anche alcuni meccanismi del sense-of-wonder. La storia è carina, e soprattutto il personaggio è indovinato: un uomo laido, divorato dalla sua stessa esistenza sedentaria, eppure desideroso di vedere quelle mitiche stelle di un'epoca ormai passata.
Stile non male, ma migliorabile (ad esempio, da evitare il discorso indiretto).
Tema centrato.

Buona gara!
Emiliano.


Ciao Emiliano,

ti ringrazio molto del tempo che hai dedicato all'analisi. Essere commentato da un lettore in target con il genere nonché esperto, è molto importante!

Sono d'accordo in pieno sul discorso indiretto, rimasto nel racconto perché non ho fatto in tempo a metterlo in scena come avrei voluto. L'Arena è micidiale!

Una curiosità: quando parli di "meccanismi del sense-of-wonder" a cosa ti riferisci di preciso? Mi sfugge il concetto che però mi sembra interessante da imparare.

Di nuovo grazie e in bocca al lupo per l'Arena!


Uno dei motivi del successo della fantascienza, soprattutto dei primi decenni del Novecento, è stato il cosiddetto "senso del meraviglioso", ossia la capacità degli scrittori di stupire con un'idea o, più semplicemente, di condurre il lettore su mondi lontani, in altri universi e, in ultima analisi, mostrare realtà completamente diverse o "aliene" dalla nostra. Nel tuo racconto si respira questo senso di straniamento di piacevole alienazione che solo la fantascienza può donare...



Chiarissimo.
E' interessante che esista un concetto codificato per descrivere le sensazioni trasmesse dagli scritti di fantascienza. Andrò a cercare informazioni e, se esistono, tecniche per sviluppare al meglio il "sense of wonder".

Preziosa indicazione, grazie.
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#19 » sabato 7 ottobre 2023, 15:19

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Luca e benvenuto nell'Arena.
Ho letto volentieri il tuo racconto, l'ho trovato ben strutturato e maturo con le informazioni chiave date al punto giusto e riferimenti ad altra letteratura piacevoli e riconoscibili: anche io sono un lettore di fantastico e mi sono ritrovato nella tua costruzione. Il tema è fondante e mi è piaciuto molto il finale, dove le illusioni del protagonista vengono perse. Buona la gestione dei conflitti fra interni e esterni, la vita dell'umanità relegata sotto terra che perde attività e speranze. Come suggerimenti avrei forse evitato la terza persona al passato per rendere più immediato il tutto con una prima persona, ma sono scelte. Così come avrei usato nomi non inglesi, per evitare lo stereotipo della storia ambientata in un mondo anglosassone. Comunque ottima prova, complimenti!


Ciao Andrea,

mi fa piacere che tu abbia trovato il racconto ben gestito dal punto di vista del rapporto fra i conflitti! Nei prossimi brani cercherò di mantenere questo punto di forza.

La narrazione in terza persona al passato remoto, non lo nego, è quella che preferisco. La grandissima parte dei libri che ho letto sono scritti in questa modalità che quindi mi viene automatica. Per quanto si tratti di gusti, come giustamente dici, è da un po' che mi riprometto di scrivere qualcosa in prima°. Quale miglior occasione delle Arene di Minuti Contati? :)

Non avevo mai visto l'uso dei nomi anglosassoni come un possibile stereotipo. Ottimo spunto!
Sulle cause vale un po' quello che dicevo prima in merito alle mie abitudini di lettura. Il proposito in questo caso è quello di leggere più libri nostrani. Visto che sei appassionato di fantascienza ne conosci qualcuno da consigliarmi?
Nel frattempo potrei usare dei nomi con un suono universale oppure nomi direttamente inventati. Con quelli italiani comuni non ce la faccio proprio... :)

Grazie dei consigli e alla prossima!
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#20 » sabato 7 ottobre 2023, 15:34

Rick Faith ha scritto:Ciao Luca, benvenuto nell'arena!
Proprio un bell'esordio, non c'è che dire, il tuo racconto mi è piaciuto. Però sono del club di quelli che pensano che troppi complimenti fanno male e gli altri ti hanno già accarezzato a sufficienza, quindi cercherò di concentrarmi sulle "mazzate".
Mi fa piacere notare che tu sia consapevole dell'obbrobrio rappresentato dal discorso indiretto buttato lì, va a sporcare un testo con uno stile altrimenti molto omogeneo e funzionale. Si nota proprio che non ci sta bene e se non avessi prima letto i commenti (e un lettore normalmente ti "conosce" unicamente tramite il testo) l'avrei considerata una prova di sciatteria più che un "placeholder" sfuggito a una rielaborazione a causa dell'infame orologio.
Un'altra stecca che ti devo tirare riguarda una certa piattezza che hai dato al tuo punto di vista. Rarissimamente ci fai vedere una sua reazione interiore a quello che accade. Questo è un po' il rischio della terza persona: ci attira fuori dal personaggio, come una telecamera capace di riprendere solo quello che avviene in scena. Però il potere della narrativa è anche la capacità di sondare l'animo umano. Prova a far esprimere di più i tuoi personaggi, tiragli fuori quel che hanno dentro, non limitarti a mostrarne i risultati esteriori.


CIao Rick!

Ed ecco le famose "mazzate" di Minuti Contati (e non solo) di cui si parla molto in rete e che non contesto assolutamente, perché sono fondate.

Sul discorso indiretto, poco da dire.

Sulla piattezza è vero, ci sono poche reazioni interiori. Rileggendolo dopo il tuo commento me ne sono accorto. CI sono alcuni pensieri che mostrano una reazione un po' "flash" ma senza fare emergere davvero l'interiorità.

Credo che un punto dove ci sarebbe stato bene qualcosa di più sostanzioso ad esempio è dopo:

"Niente, il segnale era di nuovo partito".

E soprattutto sul finale quando ripensa ai suoi ricordi prima di alzarsi dal letto effettivamente avrà provato nostalgia o commozione o tristezza. Insomma, qualcosa!

Mazzolatura molto utile, grazie!

In bocca al lupo per l'Arena e alla prossima!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Luca Moggia
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#21 » sabato 7 ottobre 2023, 16:37

Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Luca, piacere di leggerti.

Ti ho letto per ultimo, ma la storia merita la cima. L'ambientazione mi ricorda il film "Ember, la città di luce" ma la declinazione è totalmente diversa e divaga a sufficienza da distrarci dalla 'punch line' finale. Un arrivo più diretto avrebbe forse potuto far intuire la sorpresa, invece mentre tratteggiavi il mondo e il protagonista hai lasciato che la costruzione del racconto nascondesse le semine che hai sparso.
Ottimo lavoro, mi è piaciuto molto.


Ciao Pietro,

cerco sempre di puntare sul finale quando scrivo testi brevi e leggere il tuo commento mi fa capire che l'operazione è riuscita. Grossa soddisfazione!

Inoltre hai aggiunto una motivazione per nulla scontata. Sono andato a rileggermi alcuni racconti
vecchi dove ho ritrovato questo escamotage del "divagare per distrarre dal finale".
Mi sono accorto di averlo fatto più volte senza esserne del tutto cosciente e sinceramente con risultati peggiori di quello di
"Speranze dimenticate".

Ti ringrazio davvero per l'indicazione perché essere consapevoli delle scelte narrative è fondamentale per massimizzare la resa delle storie.

Un grande in bocca al lupo per la Sara Simoni Edition e alla prossima!
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Luca Moggia
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Re: Speranze dimenticate

Messaggio#22 » sabato 7 ottobre 2023, 16:49

L'inquisitore ha scritto:Ciao Luca e benvenuto nel forum! Molto divertente il finale: tante aspettative hanno idealizzato qualcosa che, quando viene visto, non viene nemmeno riconosciuto.
Buona la struttura del racconto, buona la tecnica. Tutto quanto è chiaro e risulta abbastanza famigliare fornendo il giusto per immaginare il contesto. Direi che è più un racconto d'ambientazione che di personaggi (qualcosa s'intravede anche lì), ma con 3k caratteri si può fare poco e tu hai saputo valorizzarli.
Pollice quasi su per me e curioso di rileggerti!



Ciao Inquisitore,

molto interessante la distinzione che fai tra racconto di ambientazione e racconto di personaggi. Non l'avevo mai pensata in questo modo ma sembra un ottimo criterio di scelta nella fase di ideazione, specie con i tempi stretti dell'Arena.

Grazie per lo spunto e soprattutto per l'impegno che tutti voi mettete nel progetto di Minuti Contati.
Un'occasione veramente preziosa!

Sicuramente presente alla prossima Edizione!

Luca
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