La buona volta

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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Pietro D'Addabbo
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La buona volta

Messaggio#1 » martedì 19 settembre 2023, 1:14

Scorro le righe sul monitor fino a quella che cerco. Basta un’occhiata per capire che la mattinata andrà persa.
Indico il codice al docente, che si sporge sopra la mia spalla.
“Conosco questo linguaggio, il punto è sicuramente questo, ma qui non trovo errori evidenti.”
“Quindi non riesci a farlo partire? Lo abbiamo usato anche ieri.”
Ecco un altro che ignora che tutte le cose, dai PC ai matrimoni, possono rompersi solo se in precedenza, per un tempo oscillante tra i pochi secondi e i quindici anni, hanno funzionato.
“Posso parlare con l’ultimo che l’ha usato?”
Si allontana col passo di chi può infine aggrapparsi a una speranza.
“La chiamo subito.”
Torno a guardare il terminale, rilancio l’ultima istruzione. Le casse gracchiano un beep e ricompare lo stesso messaggio di errore.
Riprovarci senza che nulla sia cambiato, non può cambiare nulla.
Mi gratto il dorso della mano sinistra, un tempo rigirare la fede intorno all’anulare mi aiutava a pensare.
Cerco su Internet una risposta googlando l’errore, rileggo le righe prima e dopo quella incriminata, ma il problema continua a sfuggirmi.
I passi che galoppano in corridoio annunciano il ritorno del professore.
Dietro la sua giacca scura incravattata entra un camice bianco con una cascata di sottili capelli neri.
“Rosanna, puoi mostrargli cosa hai fatto ieri?”
Si avvicina, mi sposto per darle accesso alla tastiera.
Scosta i capelli per vedere meglio lo schermo, un odore di fiori aleggia per la stanza.
Apre un file, una lunga lista di istruzioni simili a quella appena lanciata. A parte gli input, il resto resta uguale.
“Possiamo rilanciare una di queste elaborazioni?”
“Certamente. I risultati sono già su un disco esterno.”
Nonostante le sue parole, mi lascia fare senza allontanarsi, forse vigila con discrezione che non stia facendo danni.
Il software, questa volta, funziona. Nessun messaggio a schermo, nessun errore, l’elaborazione grafica che compare nella cartella indicata. Un doppio click e l’immagine si apre, riempiendo lo schermo.
Meravigliosa.
Ma non possiamo distrarci.
Riprovo con l’istruzione incriminata, che resta tale: non vuol saperne di funzionare.
“Possiamo verificare il file dei dati, Professore?”
Un cenno del docente a Rosanna e le mani della donna si sostituiscono di nuovo alle mie sulla tastiera.
Un sottile rigo bianco sulla pelle abbronzata della mano sinistra, anche lei ha trovato un errore nella sua vita, lo ha rimosso.
Come ora dovremo fare di questo file, corrotto al punto da incasinare tutto.
Lo scarica di nuovo dai server che preservano i dati dell’osservatorio di Arecibo. Questa volta tutto funziona.
Ormai non servo più qui.
“Lieto di essere stato utile.” sorrido e cedo la postazione, per tornare a seppellirmi nel mio cubicolo.
“Non vuol vedere l’esito?” il tono di Rosanna è gioviale, il sorriso limpido.
Mi avvicino al monitor, al suo odore di fiori.
Doppio click, una volta stellata esplode sullo schermo.
Talvolta, è come comincia che può fare tutta la differenza del mondo.


"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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antico
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Re: La buona volta

Messaggio#2 » martedì 19 settembre 2023, 1:22

Ciao Pietro! Caratteri ok, ma sei in malus minimo tempo per il ritardo! Buona SARA SIMONI EDITION!

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Pietro D'Addabbo
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Re: La buona volta

Messaggio#3 » martedì 19 settembre 2023, 1:25

Ciao Maurizio, grazie.
In ritardo, come al solito, ma molto contento di esserci.
Buona edizione a te e a tutti.
:-)
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Sira66
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Re: La buona volta

Messaggio#4 » giovedì 21 settembre 2023, 18:57

Ciao Pietro.

Bello. Io non capisco un tubo di hardware e compagnia bella, ma ero lì con i tuoi personaggi. Il racconto si legge molto bene, la storia è anche originale e ho adorato come ci hai raccontato (con l'anello che manca) la fine del matrimonio per lui e la presunta analoga situazione per Rosanna. Mi sono persa un pochino solo sugli scambi al pc tra i due, ma rileggendo è stato tutto più chiaro. "Tutte le cose possono rompersi solo se in precedenza hanno funzionato" è una di quelle frasi che vedrei bene su qualche pagina Instagram con l'indicazione "cit." finale. Bravo, un ottimo inizio di stagione. Buona gara!

PuntiDiDomanda
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Re: La buona volta

Messaggio#5 » domenica 24 settembre 2023, 18:57

Buona(s)era!

Se devo essere onesto non ho capito molto del racconto.
Forse contribuisce il mio non intendermene di informatica, ma non mi è chiaro il perché di quell’errore, che errore fosse, come è stato risolto, perché lui poi non serva più (anche perché non ha fatto nulla, alla fine ha risolto Rosanna), a cosa serviva vedere la volta stellata sullo schermo, qual è la prima immagine visualizzata (presumo già un cielo stellato, ma devo sforzarmi io di capirlo e lo intuisco solo perché il tema del contest sono le stelle, visto che nel racconto non c’è alcuna indicazione precedente)…
L’unica cosa che mi rimane è che in passato lui è stato sposato, gli è andata male ed è rimasto ferito. Peraltro, anche da questo punto di vista, c’è un passaggio in cui dice che le cose che si rompono devono aver funzionato prima, mentre nel finale quasi ribalta quell’idea senza che in mezzo ci sia stato qualcosa di significativo (“talvolta, è come comincia che può fare tutta la differenza del mondo”).

Mancano dettagli concreti (anche quando c’è il tentativo di darne risultano generici, come l’odore di fiori. Quali fiori? Crisantemi, rose, ortensie, primule…?), si crea confusione su chi parla nei dialoghi, spesso siamo molto lontani dal filtro del personaggio perché lui ha informazioni che noi non abbiamo, quindi non si riesce a immedesimarsi né a comprendere i suoi grattacapi. Tutte cose che contribuiscono anche ai problemi di comprensibilità generale.

P.S. Per curiosità sono andato a cercarmi Arecibo su Google per capire se mi sfuggisse qualcosa legato a fatti storici, e in effetti ho trovato un riscontro, però non mi ha risolto il problema.

Buona gara!

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gcdaddabbo
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Re: La buona volta

Messaggio#6 » domenica 24 settembre 2023, 19:57

Ciao, Pietro! Inutile dire che leggo i tuoi racconti sempre molto volentieri! Sono sempre un po’ in difficoltà quando mi tocca anche di doverne giudicare uno. Mi sforzo di leggerlo e commentarlo nell’ordine in cui è elencato.
Sei nel tuo ambiente e si nota. In fondo è quello che ti ho sempre suggerito. Mi piace come sei riuscito a rendere empatica una storia che rischiava di perdersi tra i codici e come ci hai mostrato la tua fatina dai riccioli neri.
Non so se il tema possa considerarsi centrato del tutto. Errore veniale. Data l’ora tarda, puoi aver scambiato lucciole per lanterne e aver invertito: la volta buona con la buona volta. Buona SARA SIMONI EDITION!

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Domenico
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Re: La buona volta

Messaggio#7 » lunedì 25 settembre 2023, 10:57

Ciao Pietro,
è stato un vero piacere leggere il tuo racconto.
Sono un informatico e di situazioni come queste ne ho vissute parecchie. Arriva chiaramente tutta la frustrazione del protagonista nel non riuscire a risolvere un problema che invece risulta banale per una collega.
Per quanto sei stato molto bravo nell’immersione, trovo che però il racconto sia un po’ povero di conflitto. C’è, ma è troppo superficiale per i miei gusti. Avrei calcato di più la mano.
Ma probabilmente perché in 3k caratteri è troppo difficile.
Il racconto è scritto bene, scorre e si fa leggere volentieri. Hai una buona tecnica e mi sono piaciuti molto i dettagli come:
'Un sottile rigo bianco sulla pelle abbronzata della mano sinistra'

Buona edition!

Ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Shanghai Kid
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Re: La buona volta

Messaggio#8 » lunedì 25 settembre 2023, 16:28

Ciao Pietro,
piacere di ritrovarti e leggerti di nuovo!
Anche il tuo, come i racconti precedenti, ha uno stile essenziale, pulito e fluido che rende la lettura molto gradevole. Sono però d'accordo con chi (colpa della mia ignoranza, probabilmente!) ha fatto un po' fatica a seguire buona parte del discorso perchè a secco dell'argomento. Ho apprezzato invece il parallelismo tra informatica e vita non virtuale ("Ecco un altro che ignora che tutte le cose, dai PC ai matrimoni, possono rompersi solo se in precedenza, per un tempo oscillante tra i pochi secondi e i quindici anni, hanno funzionato." o il passato matrimonio di Rosanna, secondo me reso con un'immagine molto bella). Il tema non mi sembra centrantissimo, l'immagine della volta celeste potrebbe essere sostituita con qualsiasi altra.
Devo rifletterci un po' su, insomma.
A rileggerci presto,
Elisa

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Andrea76
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Re: La buona volta

Messaggio#9 » martedì 26 settembre 2023, 11:54

Ciao Pietro, piacere di rileggerti. Purtroppo devo accodarmi ad alcuni commenti che mi hanno preceduto, e dirti che ho avuto difficoltà a seguire il filo (colpa anche mia che sono una pippa in informatica). Penso che il problema sta nel fatto che non è chiaro di che tipo di errore si tratti e del perché il protagonista non riesce a risolverlo. Questo mi ha impedito di empatizzare con il protagonista e di sviluppare nella mia testa il conflitto che volevi generare. L’idea è buona: arriva un’altra collega che invece il problema lo risolve e questo è il massimo dell’umiliazione. Però non ho avvertito l’angoscia che ne dovrebbe derivare, mi dispiace. Ho anche dei dubbi sul tema, non mi sembra centrale nel racconto ma solo un espediente per arrivare alla fine. Ti faccio i complimenti invece per quanto riguarda lo stile: dettagliato, equilibrato e con i dialoghi funzionali alla storia.
A presto.

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Stefano.Moretto
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Re: La buona volta

Messaggio#10 » giovedì 28 settembre 2023, 0:31

Ciao Pietro,
da informatico posso dire che empatizzo benissimo con tutta la prima parte, che trovo scritta benissimo. La cosa che veramente non mi convince è il finale: il protagonista fa un po' stile meme di milord "il mio lavoro qui è finito", inoltre non ho capito qual era il problema, probabilmente perché non ho capito cosa doveva fare il software. I file scaricati erano corrotti? E non se ne sono accorti provando ad aprirli per vedere cosa c'era dentro, o non potevano farlo perché in un formato particolare?
Anche il collegamento col tema l'ho trovato molto debole: il tema dovrebbe essere il tema, qualcosa che in qualche modo è funzionale al racconto, anche di striscio; invece qui mi è sembrato un elemento inserito a forza in una storia che non ne aveva bisogno. Magari con qualche indizio precedente questa sensazione non ci sarebbe stata (l'osservatorio è citato solo in fondo, e non è specificato osservatorio astronomico).
Passando alle cose positive, il pov per me funziona molto bene, con il focus del personaggio che si sposta dal problema alla ragazza, altalenandosi esattamente come avrebbe fatto una persona reale. Purtroppo questa sua attenzione per lei non porta da nessuna parte, personalmente avrei tagliato una fetta della prima parte per dare ai due più interazioni al fine di dare un fine al testo (scusa il gioco di parole).

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Pietro D'Addabbo
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Re: La buona volta

Messaggio#11 » venerdì 29 settembre 2023, 10:06

Grazie a tutti per i commenti.
Noto che la componente 'informatica' della storia sia arrivata poco chiara nel mio tentativo di evitare 'infodump'.
La scena parte con il protagonista, tecnico informatico esperto, che tenta di dare supporto a un docente nei guai con un software che ha sempre funzionato e che va in errore. Il protagonista riscontra l'assenza di bug nel software, pertanto chiede che venga ripetuta una delle procedure che hanno invece avuto successo nei giorni precedenti. La donna che arriva, collaboratrice del docente, lancia il programma sui propri dati e tutto funziona. Nonostante il messaggio di errore, quindi, il tecnico capisce che il problema non è nel software ma nei dati da cui l'analisi parte quando il processo va in errore. Suggerisce di verificare che il file sia integro e la donna effettua la verifica: il file è corrotto perché ottenuto con un trasferimento incompleto. L'analisi dei dati riscaricati dal sito di origine permette di ottenere una copia integra e di portare a termine l'analisi, che produce una immagine della volta stellata 'ripresa' con il famoso radiotelescopio di Arecibo.
Alla fine dunque si dovrebbe intuire che la materia di cui il docente e Rosanna si occupano è l'Astrofisica.

Sira66 ha scritto:Io non capisco un tubo di hardware e compagnia bella, ma ero lì con i tuoi personaggi.


Grazie, mi fa molto piacere. E' proprio quello che tentavo di ottenere, sono felice che almeno nel tuo caso sia riuscito a comunicare che il focus del racconto fosse sulla nascita di qualcosa fra i due personaggi piuttosto che il problema informatico.

PuntiDiDomanda ha scritto: non ho capito molto del racconto. [...] L’unica cosa che mi rimane è che in passato lui è stato sposato, gli è andata male ed è rimasto ferito. Peraltro, anche da questo punto di vista, c’è un passaggio in cui dice che le cose che si rompono devono aver funzionato prima, mentre nel finale quasi ribalta quell’idea senza che in mezzo ci sia stato qualcosa di significativo (“talvolta, è come comincia che può fare tutta la differenza del mondo”).
Mancano dettagli concreti (anche quando c’è il tentativo di darne risultano generici, come l’odore di fiori. Quali fiori?


Grazie per il tuo commento, sono d'accordo con quelli che dicono che in ogni critica si nasconde un tesoro. Spero che il chiarimento all'inizio di questa risposta abbia appianato i dubbi, in caso contrario dimmi pure. A proposito, hai indovinato, anche la prima immagine che si apre era quella di una porzione di cielo.
Il racconto voleva essere un parallelo fra la vita del tecnico, che ha divorziato e che si reinnamora, e il problema del software, che partendo da dati sballati non funziona mentre partendo da dati integri sì. Il messaggio voleva essere che il tecnico, nonostante la brutta esperienza sentimentale, ha la speranza che questa volta, trattandosi di una donna diversa, l'esito finale sia più felice.
Capisco la tua necessità di avere più dettagli per una maggiore chiarezza del tutto; avrei potuto scegliere di essere più didascalico o più generico, la via di mezzo che ho scelto non ha raggiunto l'obiettivo che mi ero posto.
L'unica nota su cui obbietto è quella dei fiori, per riconoscerli occorre che si abbia cognizione delle differenze dei vari aromi e il protagonista non ne ha (è molto autobiografico), riconosce solo un generico aroma floreale quando lo sente, pertanto essere più preciso su questo singolo dettaglio non gli era possibile.

gcdaddabbo ha scritto: Sei nel tuo ambiente e si nota. In fondo è quello che ti ho sempre suggerito. Mi piace come sei riuscito a rendere empatica una storia che rischiava di perdersi tra i codici e come ci hai mostrato la tua fatina dai riccioli neri. Non so se il tema possa considerarsi centrato del tutto. Errore veniale.


Grazie papà, questa volta è toccato a te commentare me. :-)
Quanto al tema, il 'rivedere le stelle' era inteso in un doppio senso: ritrovare la speranza di innamorarsi e rimettere il docente in grado di vedere la mappa stellata che cercava di ottenere dai dati del radiotelescopio. Spero di essere più efficace la prossima volta nel trasmettere l'aderenza al tema.
L'ordine delle parole nel titolo era voluto: come modo di dire, si usa sia "fai le cose per bene, una buona volta" che "speriamo sia la volta buona". Volevo mettere in evidenza la parola "volta" e dunque l'ho messa per seconda. Il gioco di parola era, naturalmente, fra 'volta' celeste e 'volta' come occasione.

Domenico ha scritto: Sono un informatico e di situazioni come queste ne ho vissute parecchie. Arriva chiaramente tutta la frustrazione del protagonista nel non riuscire a risolvere un problema che invece risulta banale per una collega. Per quanto sei stato molto bravo nell’immersione, trovo che però il racconto sia un po’ povero di conflitto. C’è, ma è troppo superficiale per i miei gusti. Avrei calcato di più la mano.


Grazie. La dinamica è leggermente diversa da come l'hai intesa, mi confermi perciò che sono stato troppo fumoso. Spero che il chiarimento in cima a questa risposta sia utile. Il conflitto nel protagonista era quello sentimentale, da essere critico verso la vita ad avere un barlume di speranza. Anche in questo devo essere stato troppo fumoso.

Shanghai Kid ha scritto: Il tema non mi sembra centrantissimo, l'immagine della volta celeste potrebbe essere sostituita con qualsiasi altra.


Grazie, hai ragione. Infatti l'episodio è ispirato a quanto avvenuto in un Dipartimento di Biologia. Il tema volevo che fosse nel parallelismo che hai apprezzato, declinato come 'rivedere le stelle' sul computer e nella vita (quelle che si vedono innamorandosi). Avrei dovuto essere più esplicito.

Andrea76 ha scritto: ho avuto difficoltà a seguire il filo ... Ho anche dei dubbi sul tema, non mi sembra centrale nel racconto ma solo un espediente per arrivare alla fine.


Grazie per i complimenti e per le critiche, spero di aver chiarito tutti i dubbi, in merito al problema informatico e al tema, nei commenti qui sopra.

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Pietro,
da informatico posso dire che empatizzo benissimo con tutta la prima parte, che trovo scritta benissimo. La cosa che veramente non mi convince è il finale: il protagonista fa un po' stile meme di milord "il mio lavoro qui è finito", inoltre non ho capito qual era il problema, probabilmente perché non ho capito cosa doveva fare il software. I file scaricati erano corrotti? E non se ne sono accorti provando ad aprirli per vedere cosa c'era dentro, o non potevano farlo perché in un formato particolare?
Anche il collegamento col tema l'ho trovato molto debole: il tema dovrebbe essere il tema, qualcosa che in qualche modo è funzionale al racconto, anche di striscio; invece qui mi è sembrato un elemento inserito a forza in una storia che non ne aveva bisogno. Magari con qualche indizio precedente questa sensazione non ci sarebbe stata (l'osservatorio è citato solo in fondo, e non è specificato osservatorio astronomico).
Passando alle cose positive, il pov per me funziona molto bene, con il focus del personaggio che si sposta dal problema alla ragazza, altalenandosi esattamente come avrebbe fatto una persona reale. Purtroppo questa sua attenzione per lei non porta da nessuna parte, personalmente avrei tagliato una fetta della prima parte per dare ai due più interazioni al fine di dare un fine al testo (scusa il gioco di parole).


Grazie Stefano. Immagino tu sappia che non tutti i file di input sono scritti 'in chiaro', leggibili dagli utenti. Talvolta l'unico modo per verificare che il file scaricato sia corretto è ricorrere a controlli come l'md5, che non è una banalità per utenti di bassa informatizzazione. Troverai la risposta sul tema nelle mie risposte qui sopra. Apprezzo molto il tuo commento, come quello di tutti, sono tutti sproni a far meglio.

Grazie di nuovo a tutti
Alla prossima
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Re: La buona volta

Messaggio#12 » venerdì 29 settembre 2023, 13:14

Pietro D'Addabbo ha scritto:Immagino tu sappia che non tutti i file di input sono scritti 'in chiaro', leggibili dagli utenti. Talvolta l'unico modo per verificare che il file scaricato sia corretto è ricorrere a controlli come l'md5, che non è una banalità per utenti di bassa informatizzazione.

Sono assolutamente d'accordo con te (infatti era una delle possibilità che avevo ipotizzato nel mio commento precedente), l'unica cosa che ti suggerisco è di non dare per scontata l'informazione: io l'avevo ipotizzata, però magari un altro che legge se lo chiede "ma perché non provano ad aprirlo così lo vedono?". Per risolvere questo dubbio basta anche una linea di dialogo che magari sfrutti pure per far vedere ulteriori competenze del personaggio, tipo "Se non usassero questo formato obsoleto potremmo aprire il file e vedere direttamente cosa c'è dentro" oppure "Se per scaricare i file usassero filezilla invece che freeDownloadNonSonoUnVirus.exe potrebbero vedere subito se il download è andato a buon fine"

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Re: La buona volta

Messaggio#13 » sabato 30 settembre 2023, 16:35

Il problema principale di questo racconto è il precipizio che si forma tra la prima parte e la seconda, quasi come se ci fosse stata una vocina che ti stesse urlando all'orecchio: "Pietroooo sono le 23 e sei a 2000 caratteriiii". Ecco, questa l'impressione che ho nel passare da una prima parte magistralmente gestita, con uno stile che trovo davvero elegante e - piccolo inciso - bravo Pietro, si migliora che è un piacere, a una che sembra una corsa contro il tempo. Bellissimi i dettagli e notevole il ritmo che dai alla storiaa, ma per il problema di cui sopra il racconto non va oltre un pollice tendente al positivo in modo solido ma non brillante.

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Pietro D'Addabbo
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Re: La buona volta

Messaggio#14 » lunedì 2 ottobre 2023, 9:52

Stefano.Moretto ha scritto:Sono assolutamente d'accordo con te (infatti era una delle possibilità che avevo ipotizzato nel mio commento precedente), l'unica cosa che ti suggerisco è di non dare per scontata l'informazione: io l'avevo ipotizzata, però magari un altro che legge se lo chiede "ma perché non provano ad aprirlo così lo vedono?". Per risolvere questo dubbio basta anche una linea di dialogo che magari sfrutti pure per far vedere ulteriori competenze del personaggio, tipo "Se non usassero questo formato obsoleto potremmo aprire il file e vedere direttamente cosa c'è dentro" oppure "Se per scaricare i file usassero filezilla invece che freeDownloadNonSonoUnVirus.exe potrebbero vedere subito se il download è andato a buon fine"


Grazie dei suggerimenti. Nel racconto ho tentato di trasmettere la competenza del protagonista senza ricorrere a termini tecnici o descrizioni informatiche, mi sono reso conto solo dai commenti che invece sarebbe stato meglio essere più esaustivo perché questa competenza ha incuriosito tutti. Faccio tesoro per qualche altra occasione. ;-)
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Re: La buona volta

Messaggio#15 » lunedì 2 ottobre 2023, 10:02

IL GLADIATORE ha scritto: una vocina che ti stesse urlando all'orecchio: "Pietroooo sono le 23 e sei a 2000 caratteriiii"


Ci sei andato vicino, in realtà mi diceva "Pietro, sono l'1 di notte e sei a 2000 caratteri. Sei già in malus, se vuoi consegnare datti una mossa.". Come sempre il problema è scegliere l'idea da sviluppare, se non fosse stato per una chiacchierata con la mia 'Rosanna' per una tardiva buonanotte forse non avrei scritto nulla. Perciò sono soddisfatto di come sia andata, nonostante tutto. Sono qui per migliorare e mi fa molto piacere che tu abbia notato una progressione.
Grazie! Alla prossima.
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