Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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antico
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Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 19 settembre 2023, 2:18

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BENVENUTI ALLA SARA SIMONI EDITION, LA PRIMA DELLA UNDICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 175° ALL TIME!

Questo è il gruppo YS della SARA SIMONI EDITION con SARA SIMONI come guest star.

Gli autori del gruppo YS dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo MESMERISTA.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo CANTO DI PIETRA.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da SARA SIMONI. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti nel RANK DECIMA ERA, coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo YS:

Questa volta tenetevele strette, di Stefano Moretto, ore 00.58, 2997 caratteri
Recensioni, di Andrea Spinelli, ore 23.42, 2916 caratteri
Pareidolia, di Elisa Belotti, ore 23.27, 2917 caratteri
La temperanza, di Simona Rampini, ore 23.06, 2984 caratteri
Volo intercontinentale, di Giovanni D’Addabbo, ore 23.54, 2974 caratteri
La strana forma, di Domenico Foglia, ore 00.35, 2945 caratteri
Le stelle rendono liberi, di Puntodidomanda, ore 01.08, 2991 caratteri MALUS TRE PUNTI

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 28 SETTEMBRE per commentare i racconti del gruppo MESMERISTA Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 29 SETTEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo MESMERISTA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo MESMERISTA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA SARA SIMONI EDITION A TUTTI!



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Gennibo
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 20 settembre 2023, 19:10

Questa volta tenetevele strette si Stefano Moretto
Ciao Stefano e piacere di averti letto! Tema centratissimo. Mi è piaciuto molto il punto di vista del nipote che descrive il nonno, per me funziona bene.
Solo un appunto: Migliorerei la frase: uscite a guardare le stelle per l'ultima volta.
Più che un ordine darei una notizia che fosse più informativa, tipo: è l’ultima occasione per uscire e vedere le stelle.
Molto bella la parte finale. Dopo sessant’anni la terra si è raffreddata ed è possibile diradare le nuvole, il nonno che raccomanda al nipote è la giusta conclusione di un racconto molto ben riuscito.
Bravo. Buona edition e alla prossima!

Recensioni di Andrea Spinelli
Ciao Andrea, molto bello il tuo racconto, hai declinato il tema in modo originale sia per il tema stelle, sia per il modo in cui viene gestito il cambio di rotta riguardo le recensioni.
Toglierei qualche informazione inutile, tipo: lo faccio sempre quando mi rode il culo (si capisce benissimo lo stesso).
Oppure qui: Il terzo commento è di Dario, motociclista sempre in viaggio (come fa il ristoratore a sapere questa ultima informazione?) potresti dire qualcosa tipo: che si era definito “motociclista sempre in viaggio” oppure il nome di Dario sul sito di recensioni è proprio “Dario, il motociclista sempre in viaggio”
Ma sono dettagli minimi per un racconto che secondo me è un gioiellino e per l’originalità finisce davanti a quello di Stefano.
Buona edition e alla prossima!

Pareidolia di Elisa Belotti
Ciao Elisa, una declinazione del tema riuscita, quella di parlare di qualcuno che rimane incastrato nelle viscere della terra, che avrà difficoltà a rivedere le stelle. Il tuo racconto mi è piaciuto in alcuni punti, tipo:
Sono nel budello da cui si arriva al centro della Terra.
L’inferno è lì, solo sessanta metri sotto i nostri piedi.
Il mio corpo si schiaccia contro la roccia umida.

Non mi ha convinto in altri, ad esempio:
1) l’incipit parte senza che si riesca a figurarci la scena fino al punto in cui si parla di Alfredo, quando lo nomini sappiamo già come finirà la sua storia. Penso sarebbe meglio partire con un bambino incastrato come Alfredo, ma con un nome diverso, così che ci sia la speranza che magari ce la possa fare, anche perché i vari lo salviamo, funzionano molto bene.
2) Al punto: Lo sento. Mi chiede aiuto. Lo rassicuro, ma ho paura.
Sì, lo salviamo, signora. Lo sto andando a prendere.
(qui rimarrei più focalizzata sulla scena tipo: Sì, lo salviamo, signora, gli sto toccando la mano.) per poi passare alla disperazione di un uomo che è arrivato fino a quel punto ma non è riuscito a salvare il bambino.
Più che sorridere, mostrerei un bambino/fumo che rappresenta i sensi di colpa di lui che non è riuscito a tirarlo fuori (visto che l’amico fa notare che il pompiere è depresso da tempo) potresti mostrare la scena finale con il bambino/fumo che allunga la mano che inutilmente l’uomo non riesce a prendere.
Comunque per me è una buona prova.
Buona edition e alla prossima!

La temperanza di Simona Rampini
Ciao Simona! E piacere di averti letto. Il tuo è un racconto di cui mi è piaciuta molto la voce, però l’impressione che ho avuto è che parte in un modo (saremo dei viaggiatori?) e io vedo una persona adulta, per finire con una bambina (mani mi sostengono sotto le ascelle e mi poi mi prende in braccio).
Al punto della colazione mi chiedo come mai nel cibo c’è la muffa e come mai lei la mangia senza farsi delle domande riguardo la paura di ammalarsi? Ci sta che la fame giochi un ruolo fondamentale, sarebbe interessante se ci fosse anche un conflitto fame/malattia che poi si risolve come hai fatto, con schifo per la muffa ma la fame vince su tutto.
Consiglio di stile: toglierei la maggior parte delle e di congiunzione e cercherei alternative, tipo: Trattengo un conato e respirando a fondo riesco a non vomitare.
Potrebbe diventare: Trattengo un conato, se respiro a fondo riesco a non vomitare.
Ho trovato molto bella la parte finale.
Una prova con potenzialità ma da sistemare.
A presto e buona edition!

Volo intercontinentale di Giovanni D’Addabbo
Ciao Giovanni! E piacere di ritrovarti qui su MC. Il tuo racconto parte bene: Tizio se ne deve andare perché ha detto qualcosa che lo ha fatto cacciare.
Invece di $ scriverei dollaro (ok, so che sono più caratteri ma lo stile ci guadagna).
Direi che il passaporto lo portava sempre con sé, altrimenti non si capisce come mai l’avesse proprio in quel momento.
Tra le cose che vede c’è una ragazza, la descrivi bene e poi però dici che neppure la guarda, questa cosa mi è parsa contradditoria, toglierei la considerazione che non la guarda nemmeno.
Una trentina di telefonate sembrano tante. Direi che le aveva telefonato solo tre volte l’anno, che è la stessa cosa, ma fa un effetto diverso.
Nel complesso intreccerei meglio gli eventi che adesso mi sembrano più una sfilza di fatti e pensieri senza un filo che ben ci conduce alla fine.
La storia della ragazza che si innamora di lui mi pare un po’ forzata, da migliorare, ma carina.
Alla prossima e buona edition!

La strana forma di Domenico
Ciao Domenico, la tua storia mi ha lasciata perplessa, non sono riuscita a figurarmi il personaggio e il suo ambiente o il senso del foglietto a cinque stelle, si salta da una scena di lavoro a una serata pizza con il protagonista che parla con qualcuno, si parla di un altro che è scappato, che il destino dei due che parlano è quello di morire inceneriti (del resto, oggi anche noi umani quando moriamo finiamo per lo più inceneriti) e l’altro risponde cose che non sono riuscita a collegare. E più leggo e meno capisco il senso del racconto.
Immagino (correggimi se sbaglio) che il tuo obiettivo fosse scrivere qualcosa con un alto grado di immersività, cosa che in qualche modo è riuscita, ma è come se tu avessi puntato l’obiettivo macro di una macchina fotografica, che faceva solo foto in bianco e nero, su di una buccia di arancia, e io non fossi riuscita a distinguere l’oggetto.


Le stelle rendono liberi di Puntodidomanda
Ciao e benvenuto nell’arena di Minuti Contati, ho trovato il tuo racconto scritto bene, soprattutto all’inizio mi ha catturato, peccato che per il limite dei caratteri hai dovuto omettere cose che mi avrebbero fatto entrare di più nella storia. Tutto sommato funziona, anche se, come ti ha segnalato Matteo, ci sono domande che rimangono in sospeso e la mole di informazioni che hai dovuto dare riguardo il mondo ha tolto spazio alla possibilità di entrare più in empatia con il personaggio.
Il finale è inaspettato sebbene seminato bene.
Direi una buona prova.
A presto e buona Edition!



Classifica:
1 Recensioni di Andrea Spinelli
2 Questa volta tenetevele strette di Stefano Moretto
3 Le stelle rendono liberi di Puntodidomanda
4 La temperanza di Simona Rampini
5 Pareidolia di Elisa Belotti
6 Volo intercontinentale di Giovanni D’Addabbo
7 La strana forma di Domenico Foglia

Giovanni P
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » giovedì 21 settembre 2023, 9:40

Buongiorno a tutti questa è la mia classifica, faccio i miei complimenti a tutti i partecipanti è stato un piacere aver letto le vostre storie.


1 Recensioni di Andrea Spinelli
2 Questa volta tenetevele strette di Stefano Moretto
3 Pareidolia di Elisa Belotti
4 La temperanza di Simona Rampini
5 Le stelle rendono liberi di Puntodidomanda
6 La strana forma di Domenico Foglia
7 Volo intercontinentale di Giovanni D’Addabbo


1 Recensioni di Andrea Spinelli
Buongiorno Andrea,
il tuo racconto si riesce a leggere tutto d’un fiato e devo dire che mi ha divertito molto. Hai proposto qualcosa di veramente originale sul tema del rivedere le stelle. Per quanto riguarda la tecnica posso dire solo che la leggerezza del racconto non offusca una scrittura precisa e pulita. I caratteri sono gestiti perfettamente, le descrizioni sono poche (molti sono pensieri del protagonista) ma efficaci.
Ottima prova

2 Questa volta tenetevele strette di Stefano Moretto
Un uomo con suo nipote si incammina di notte per assistere ad un evento straordinario, ovvero la ricomparsa della luna e le stelle in cielo. Per il nipote si tratta della prima volta in cui riesce ad ammirare il cielo stellato, molti anni prima l’umanità è stata costretta a oscurare il cielo a causa del surriscaldamento globale. Il racconto si conclude con il nonno che commosso esorta il nipote e i suoi coetanei a rispettare l’ambiente per non privarsi più di uno spettacolo come quello.


Hai proposto un racconto che mi è piaciuto molto, sei riuscito a gestire bene i caratteri e il rapporto fra il nonno e il nipote riesce a coinvolgere il lettore. Ci sono alcune descrizioni che mi sono piaciute molto, atre le avrei sviluppate meglio ma con 3000 caratteri a disposizione non era semplice.
Ti lascio delle note, ottima prova.

Il nonno si ferma per riprendere fiato, raccontato potrebbe essere mostrato meglio.

Accanto al masso, sotto la luce del lampione e con il lato della montagna a fianco, sembra una cartolina vintage. Bella immagine complimenti

gli suda la fronte ma i suoi occhi sorridono come quelli di un bambino, potrebbe essere mostrato meglio

la luce dei lampioni che illumina il sentiero sembra un lunghissimo serpente dorato, altra bella immagine.

la coltre di nubi nere che circonda il mondo sembra iniziare a diradarsi. Sembra sa di dubitativo, trasmette poco.


3 Pareidolia di Elisa Belotti
Ciao Elisa, grazie per la condivisione del tuo racconto. Non conoscevo questo drammatico episodio perché sono nato anni dopo del 1981. Mi ha rabbrividito leggere la tua storia e mi ha emozionato molto. Quando sono andato a cercarmi i fatti di cronaca su wikipedia, stentavo a crederci e speravo che fosse la tua immaginazione e che non fosse veramente accaduta questa tragedia.
Il racconto dal punto di vista del soccorritore è molto interessante e sviluppato veramente bene, mi ha coinvolto e mi ha fatto visualizzare le immagini del pozzo e delle persone raccolte intorno in superficie, speranzose, smaniose, agitate. Se con i dialoghi volevi trasmettere ciò, sei riuscita benissimo nella tua prova. Ho trovato interessante lo sviluppo successivo quando il protagonista esce a svagarsi per la notte di san lorenzo “rimproverato” dal suo amico perché non lo vedeva da diversi mesi. L’arco temporale è ben descritto. Il riferimento alle stelle e al bambino che non è riuscito a salvare e per cui sicuramente il protagonista è rimasto segnato è evidente e accurato. Complimenti. Buona gara.

4 La temperanza di Simona Rampini
Buongiorno Simona,
Ho letto la tua storia e devo ammettere che ci ho capito davvero poco. Alla fine del raccanto ho pensato a un sequestro di persona, ma non sembra che sia così dato che la protagonista contestualizza un minimo gli eventi con “normali”. Non ci sono spiegazioni sul perché faccia freddo e poi non sono riuscito a cogliere il tema della gara.
Lo stile è buono, piacevole da leggere anche se rivedrei la punteggiatura.
In qualche caso potresti mostrare invece di raccontare, ti faccio l’esempio di:

“mi sciacquo al lavabo troppo stretto”, proverei a mostrare il lavabo

Buona gara e a presto

5 Le stelle rendono liberi di Puntodidomanda
Buongiorno

La tua storia a primo impatto risulta essere molto confusionaria, anche se personalmente credo che possa essere ripresa e valorizzata al massimo fuori da questo concorso. Ho notato che ci sono diversi vuoti narrativi, purtroppo i caratteri a disposizione erano pochi e non è semplice contestualizzare e rendere chiaro tutto. Il tuo stile mi piace molto, scrivi bene e senza i vincoli del concorso avresti più possibilità di poterti esprimere al meglio.

6 La strana forma di Domenico Foglia
Buongiorno,
il racconto che hai proposto è piuttosto confusionario anche se rimaneggiato a dovere potrebbe risultare interessante. Credo che il numero dei caratteri ti abbia messo in difficoltà obbligandoti a tagliare elementi buoni ad una contestualizzazione migliore, e di conseguenza a una maggiore godibilità da parte del lettore. Hai comunque gestito bene l’azione all’interno del racconto, ripeto si capisce poco ma non è spiacevole da leggere e men che meno noioso. Ho trovato un po’ forzato il tema dalle gara, ridotto a una frase finale un po’ fine a se stessa.


7 Volo intercontinentale di Giovanni D’Addabbo

Buongiorno Giovanni,
il tuo racconto purtroppo non mi ha entusiasmato, sembra un diario di viaggio che racconta una giornata come tante di un uomo che come tanti che conosce una bella donna più ricca e intelligente di lui. L’unica cosa interessante sembre essere la banconota da mille dollari che però ne vale cento, ma non riesco a capire il nesso col resto della storia. Il tema è stato centrato a forza sencondo me. Sulla scrittura non ho molto da dire, tutto scorre senza grosse cose che accadono. Ho notato qualche refuso. Buona gara.

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Manuel Marinari
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » giovedì 21 settembre 2023, 16:41

Ciao! E' stato emozionante partecipare per la prima volta a Minuti Contati. Ho apprezzato moltissimo i vostri racconti e questa è la mia classifica

1. Questa volta tenetevele strette di Stefano Moretto
2. Pereidolia di Elisa Belotti
3. La temperanza di Simona Rampini
4. Recensioni di Andrea Spinelli
5. Le stelle rendono liberi di puntodidomanda
6. La strana forma di Domenico Foglia
7. Volo intercontinentale di Giovanni D'Addabbo

1. Questa volta tenetevele strette di Stefano Moretto
Ciao Stefano, grazie per la condivisione del tuo racconto. Leggo i racconti sempre due volte: alla prima mi emozionano (se scritti con questa intenzione) e la seconda traggo una comprensione. La prima lettura del tuo racconto mi ha emozionato moltissimo. E’ chiara, per me, la trama che si contestualizza perfettamente nell’era dell’antropocene avanzata, in cui i danni ambientali causati dall’uomo rendono l’atmosfera oscurata e di conseguenza il cielo non più visibile da tantissimo tempo. Va da sé che un sentiero boschivo che termina ad un rifugio montano è molto ben illuminato dai lampioni, dato che la luna e le stelle non illuminano più la Terra e quindi è stato necessario illuminarlo artificialmente. Questo è quello che la descrizione mi ha trasmesso. La camminata e le conversazioni del nonno col nipote molto ben descritte. Tema del racconto molto centrato a mio avviso. Epilogo che da speranza. Complimenti. Buona gara.

2. Pereidolia di Elisa Belotti
Ciao Elisa, grazie per la condivisione del tuo racconto. Non conoscevo questo drammatico episodio perché sono nato anni dopo del 1981. Mi ha rabbrividito leggere la tua storia e mi ha emozionato molto. Quando sono andato a cercarmi i fatti di cronaca su wikipedia, stentavo a crederci e speravo che fosse la tua immaginazione e che non fosse veramente accaduta questa tragedia.
Il racconto dal punto di vista del soccorritore è molto interessante e sviluppato veramente bene, mi ha coinvolto e mi ha fatto visualizzare le immagini del pozzo e delle persone raccolte intorno in superficie, speranzose, smaniose, agitate. Se con i dialoghi volevi trasmettere ciò, sei riuscita benissimo nella tua prova. Ho trovato interessante lo sviluppo successivo quando il protagonista esce a svagarsi per la notte di san lorenzo “rimproverato” dal suo amico perché non lo vedeva da diversi mesi. L’arco temporale è ben descritto. Il riferimento alle stelle e al bambino che non è riuscito a salvare e per cui sicuramente il protagonista è rimasto segnato è evidente e accurato. Complimenti. Buona gara.

3. La temperanza di Simona Rampini
Ciao Simona, grazie per la condivisione del tuo racconto. La trama che si svolge in un luogo chiuso e di segregazione mi ha lasciato pensare alla protagonista isolata in un carcere. Poi ho letto delle maschere sul volto dei carcerieri della protagonista quindi mi ha confuso, ma si tratta di un dettaglio che non intralcia la lettura minimamente, soltanto la mia interpretazione sul contesto. (Ci torno alla fine). Ho apprezzato il focus sulle tecniche di sopravvivenza individuale che la protagonista è costretta a fare durante l’isolamento per rafforzarsi e non soccombere al freddo, al cibo schifoso e all’ambiente intorno a lei. Yoga, il rimanere senza vestiti sempre più a lungo per temprarsi. Molto ben costruito. Mi ha fatto entrare dentro quella stanza. Il tema è centrato chiaramente: dopo la reclusione, la visione del cielo stellato. L’unico dettaglio che mi sento di dire è che nell’epilogo ci stava bene un riferimento a chi l’avesse tenuta imprigionata, così da completare il racconto. Complimenti. Buona gara.

4. Recensioni di Andrea Spinelli
Ciao Andrea, grazie per la condivisone del tuo racconto. La tua storia credo sia stata l’unica tra quelle che ho letto che mi ha fatto ridere. Non sono riuscito a capire subito il contesto in cui si svolgeva la trama: un ristoratore deluso dagli affari, le lamentele verso i suoi dipendenti, i pochi incassi per colpa delle stelle. Dov'è la coerenza con il tema? Ho pensato. Finché non ho letto tripadvisor e le recensioni dei clienti. Eccole le stelle! Ho trovato la storia originale, simpatica e ben costruita. Proprio ganza (come si dice dalle mie parti). Un racconto che fa pensare al ruolo strutturale che hanno ormai le piattaforme virtuali sulle nostre vite e sulle nostre professioni. Basta un click e la vita può cambiare drasticamente, in male o in bene. Buona gara.

5. Le stelle rendono liberi di puntodidomanda
Ciao puntodidomanda, grazie per la condivisione del tuo racconto. Il tuo stile è quello che prediligo e che probabilmente si avvicina al mio. Quindi mi è piaciuto il grado di coinvolgimento che sei riuscito a trasmettermi nella scena raccontata. Ho faticato un pò all'inizio a contestualizzare il pensiero sul nonno ma che poi hai riutilizzato in seguito quindi poi mi è tornato. Ho faticato di più nella comprensione sul finale trovandolo un pò confusionario. Tuttavia l'idea mi è piaciuta e sono sicuro che con la disponibilità di più caratteri avresti potuto spaziare molto di più con la fantasia e la narrativa, anche io ho trovato queste difficoltà nella scrittura del mio racconto. Buona edition

6. La strana forma di Domenico Foglia
Ciao Domenico, grazie per la condivisione del tuo racconto. La parte iniziale mi ha trasmesso e fatto immaginare un contesto di reclusione imposta, dove gli umani sono costretti a lavorare su turni in un impianto di produzione a ciclo continuo. L’ho trovato buono come contesto in cui svolgere questa trama, in cui i lavoratori vengono a conoscenza di un mondo esterno ed altri che invece lo ignorano vivendo completamente alienati. Il messaggio sui pacchi come segno per una via d’uscita l'ho trovato intrigante. La fine del racconto faccio fatica a comprenderlo. Il numero 19 ignaro del mondo esterno alla fine decide che il numero 20 avesse ragione sulla possibilità di fuggire? Ed infine non ho capito chi sono le stelle che lo fanno fuggire.
Un ultimo dettaglio che ho trovato ridondante è la presenza della parola “uomo” per descrivere i personaggi. Forse si potevano trovare dei sinonimi o impostare le frasi diversamente. Comunque buona l’idea. Con più caratteri sicuramente lo svolgimento del testo sarebbe stato diverso. Buona gara.

7. Volo intercontinentale di Giovanni D'Addabbo
Ciao Giovanni, grazie per la condivisione del tuo racconto. Non ho avuto troppa difficoltà nel comprendere tutti i passaggi della storia, ma ho dovuto rileggerlo un paio di volte per capirci meglio. (Tutt'ora non ho capito il riferimento sulla Juventus, perdonami). Sul coinvolgimento durante la lettura purtroppo non mi ha entusiasmato molto, a causa della trama forse non troppo entusiasmante. Chiaramente a livello soggettivo è quello che mi ha trasmesso. Ho trovato la punteggiatura delle frasi poco fluida, nel senso che ci sono spesso frasi molto brevi quando con una punteggiatura differente il testo poteva essere reso più scorrevole.
Detto ciò, il tema focalizzato sulle stelle e ritrovare l’amore dopo il proprio fallimento ci stava e l’ho trovato interessante, forse avresti potuto svilupparlo e ampliarlo di più e scorciare su altri dettagli. Buona gara

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MatteoMantoani
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » sabato 23 settembre 2023, 14:29

Ciao a tutti amici e bentrovati in questa nuova grande Era di Minuti Contati.
Faccio una piccola premessa prima di postare la mia classifica. Ho spulciato qua e là i racconti anche se non del gruppo che dovevo commentare, e leggendoli ho deciso di prendermi un impegno controverso che potreste non condividere: giudicare più severamente i racconti che puntano a suscitare empatia rappresentando la "famiglia Mulino Bianco".
Potreste non essere d'accordo, alla fine in scrittura non ci sono regole, e sapendo quello che piace al pubblico è giustissimo cercare di andare verso i gusti dei molti (a scapito di quelli dei pochi, come direbbe il grande Spock), ma io purtroppo se proprio devo leggere qualcosa che fa riferimento ai rapporti famigliari preferisco i racconti che mi parlano di relazioni tormentate, particolari, strane, alternative, malate.. insomma, le storie di mamme che amano i figli, nonni che amano i nipoti, fratelli che amano i fratelli eccetera per me stanno iniziando a essere tiepide e incolori. Chiaro che battere su questi tasti è una strada sicura se si vuole piacere ai più, io stesso sono incappato in questo "vizietto" in diverse occasioni, ma ormai ne ho letti talmente tanti che quando mi capita penso a Spock che mi dice: "this tale exhibits 2-dimensional thinking".
Ognuno fa quello che vuole, sono sicuro che anche io prima del prossimo giugno mi butterò in vecchietti che si amano o in bambini che guardano i genitori con gli occhietti a forma di cuore, o nell'ennesimo e logoro tema del parente costretto a letto da una malattia terminale e i famigliari che si stringono intorno piangendo. L'ho fatto anche io, con risultati altalenanti, ma per me chi riesce a suscitare emozioni in altri modi guadagna punti. Tutto qua.
E adesso la classifica, con l'augurio a tutti di divertirsi e imparare insieme nell'ottica di un confronto gratuito, onesto e disinteressato.

1)Pareidolia
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2) Recensioni
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3) Questa volta tenetevele strette
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4) La temperanza
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5) Volo intercontinentale
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6) Le stelle rendono liberi
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7) La strana forma
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Marco Travaglini
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » domenica 24 settembre 2023, 16:45

Ciao a tutti, è stato un piacere leggere e poi parlare insieme a voi dei vostri racconti. Ho apprezzato molto chi ha risposto ai commenti, perché reputo il momento di interazione come la parte più importante di crescita in questa palestra. Ammetto di aver avuto un dubbio tra due racconti che per me si equivalevano totalmente: come ultima risorsa ho deciso di valutare proprio la partecipazione alla discussione sul proprio lavoro. Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti, soprattutto a chi è alla prima esperienza, e non vi lasciate buttare giù da un brutto piazzamento: questa è come una Agoge spartana, se resisterete ne uscirete invincibili eheh

Ecco la mia classifica:

1. La temperanza, di Simona Rampini
2. Pareidolia, di Elisa Belotti
3. Questa volta tenetevele strette, di Stefano Moretto

4. Recensioni, di Andrea Spinelli
5. Volo intercontinentale, di Giovanni D’Addabbo
6. La strana forma, di Domenico Foglia
7. Le stelle rendono liberi, di Puntodidomanda


1. La temperanza, di Simona Rampini
Il racconto mi ha colpito molto, mi ha ricordato per certi versi alcune atmosfere di 1984. Ammetto che a una prima lettura non fosse tutto chiarissimo, ma alla seconda l’ho apprezzato ancora di più: sei riuscita a rendere perfettamente lo stato mentale di una prigioniera di lunga data che si costruisce delle abitudini per sopravvivere sia psicologicamente che fisicamente. Anche il dettaglio di come venga sollevata facilmente ci chiarisce ancora di più quanto Sofia sia denutrita.
Il tema è centrato metaforicamente, non era necessario secondo me il riferimento a The Passenger (grazie di avermi dato una scusa per riascoltarla). Anzi forse questa per me è una delle poche note stonate perché non mi è chiaro di chi sia il telefono che suona questa canzone tutte le mattine: ho pensato a quello di uno dei carcerieri. Altra cosa negativa è che non abbiamo nessun suggerimento sul fatto che lei stia per essere liberata: dal punto di vista di Sofia ci può stare, ma sarebbe bastata qualche indicazione esplicita sulla rottura della solita routine.
In generale ottima prova, complimenti.

2. Pareidolia, di Elisa Belotti
Il tuo racconto ha il pregio di saper raccontare una storia tristemente famosa sotto un altro punto di vista, e provoca molte emozioni. È un enorme pregio. Ho apprezzato molto anche il vociare intorno al protagonista, le sue sensazioni prima di calarsi, la sua accusa verso gli altri.
Ci sono pochi punti che mi hanno convinto meno, ma vorrei fosse chiaro che sto cercando difetti minori.
Il buio: ce lo racconti, ma ce lo mostri poco. Soprattutto il tatto potevano aiutarti secondo me a rendere ancor di più l’idea.
Andrea: non so se questo personaggio sia basato su una persona vera, ma in questo racconto suona troppo artefatto e messo lì solo per forzare il protagonista al tema, ma non c’era bisogno che guardasse esplicitamente le stelle, gli bastava uscire dall’inferno e riprovare a vivere per centrare il tema.

3. Questa volta tenetevele strette, di Stefano Moretto
La soluzione del cielo oscurato mi ricorda molto Matrix (ed è qualcosa a cui sinceramente avevo pensato anche io): tema centrato e centrale nel racconto. Mi è piaciuto come hai messo piccoli riferimenti per far capire come l'umanità abbia imparato a gestire l'ambiente, come la battuta che ti dà la scusa per dire che ora si ricicla tutto. Una cosa che invece pensavo fosse una semina sono i continui riferimenti al nonno che vuole fare tutto da solo, mi aspettavo che questo avrebbe portato a qualcosa ma forse non sono riuscito a cogliere. E il nipote forse si poteva caratterizzare leggermente di più, ma con così pochi caratteri era difficile. A parte questo non ho nessun appunto. In generale un ottimo racconto dal mio modestissimo punto di vista.

4. Recensioni, di Andrea Spinelli
Il racconto è certamente gradevole, ma nella parte finale secondo me perde. La situazione che genera l’arrivo dei nuovi clienti per me ha una causa scatenante troppo debole e il fatto che arrivino tutti insieme, proprio nel momento in cui il protagonista finisce di leggere la recensione, a ristorante chiuso, non ha un minimo di verosimiglianza, facendo sfociare la cosa quasi nei toni di una barzelletta più che un racconto umoristico.
Gradevole il lavoro sui baffi, anche se avrei evitato la spiegazione iniziale che forse va contro l’ultima frase. Anche quegli “Ha scritto così” secondo me sono superflui.
Il tema è sicuramente centrato e centrale nella storia.

5. Volo intercontinentale, di Giovanni D’Addabbo
Lo stile mi piace, scorre molto bene. Ci sono delle imprecisioni ortografiche, ma nel contesto di minuti contati non riesco proprio a dare peso a cose del genere.
La storia invece mi sembra un po’ traballante: bella la citazione al ristorante di Del Piero e agli scudetti della Juve (magari potevi giocare con le stelle qui) e tutta la parte di Gavinu che se ne torna mestamente a casa, ma la storia dell’avvocato davvero mi sembra che faccia parecchia acqua. Probabilmente non l’ho capita io: questa ragazza avrebbe lasciato il lavoro, prenotato i voli suoi e di Gavinu perché si era innamorata di lui e poi per ore e ore di viaggio non gli rivolge né la parola né uno sguardo fino a quando arrivano? E Gavinu perché dice che si potrebbe essere innamorato di lei verso la fine del viaggio? Solo perché è bella e gli offre da mangiare? Non so, mi sembra tutto molto forzato.
Riguardo al tema potrebbe essere centrato più in senso metaforico inteso come uscire da una brutta situazione piuttosto che per quella frase finale.

6. La strana forma, di Domenico Foglia
A livello di stile ti suggerirei di cominciare un nuovo paragrafo quando hai intenzione di creare uno stacco temporale, ad esempio quando inizia il turno delle 6 o quando 20 si alza dal letto. Altrimenti si fa fatica a capire che la scena è cambiata.
Riguardo al tuo personaggio, devo dire che hai fatto un buon uso dell’immersività di occhi e orecchie, ma non penso che tu abbia ottenuto un buon risultato di focalizzazione interna. Sappiamo che ama la pizza e che non gli piace alzarsi alle 6 (informazioni non funzionali alla trama). Ma se siamo dentro la sua testa possibile che questi siano gli unici pensieri? Perché decide di seguire il biglietto di uno sconosciuto? Possibile che non abbia rimuginato nemmeno un secondo su quello che gli ha detto 19? Quando vede il suo collega tagliuzzato non ha paura? Allo stesso modo quando viene rapito da queste Stelle che per lui sono perfetti stranieri. L’unico momento in cui capiamo che 20 è un umano e non un robot è quando alza gli occhi al cielo, che lui giustamente chiama “tetto”, perché non conosce il concetto di cielo: qui mi sei piaciuto davvero molto.
Riguardo alla Stelle, perché decidono di salvare proprio 20 e lasciare dentro tutti gli altri a crepare? Perché non salvano 19 che voleva (e meritava di) essere salvato molto più del suo collega?
Il tema sinceramente non sono sicuro che sia centrato, e devo dire che ho trovato molto forzata la frase finale. Sicuramente non è “centrale”, perché se invece che “Stelle” si fossero chiamati “Foglie”, nei pacchi ci fossero state delle foglie, dopo l’esplosione fossero sbucati in un bosco e gli avessero fatto vedere gli alberi, la storia non sarebbe cambiata di una virgola.

7. Le stelle rendono liberi, di Puntodidomanda
Purtroppo sono arrivato alla fine del racconto senza capire molte cose. Innanzitutto non mi è chiaro per quale motivo l'umanità si sia rifugiata sotto terra, immagino qualche pericolo in superficie, ma se si decide di ritornare sopra penso che o si abbia la certezza che il pericolo sia cessato oppure ci dovrebbe essere la consapevolezza che molto probabilmente il pericolo in superficie esista ancora.
Non sono riuscito a capire cosa spinga queste persone via dal sottosuolo: ho capito che il padre voglia accontentare il desiderio di sua figlia, ma per quello che sembra un desiderio bello ma semplice, il protagonista si imbarca in un'impresa disperata mai tentata da nessuno prima di lui, rischiando di perdere la figlia? Mi sembra una motivazione un po' debole per rischiare la vita. Forse ci sono altre cause che spingono questi due personaggi a scappare dalla loro casa, ma non sono riuscito a capire quali fossero.
Altra cosa che non mi è chiara è questa creatura finale e il comportamento della bambina che sembra posseduta controvoglia: ci sono diverse semine sulla forma della creatura, e non mi è chiaro se durante l'incubo la bambina volesse ripensarci o volesse dissuadere. Sono semine un po' troppo deboli per me.
Mi rendo conto che descrivere un mondo nuovo e fantastico in 3000 caratteri è un'impresa molto difficile e capisco quindi che tutta la prima parte tu l'abbia voluta dedicare a questa descrizione direttamente dentro una situazione reale e senza spiegoni: questo lo apprezzo molto, ma temo che manchino troppe informazioni importanti.

Franco Zanella
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » domenica 24 settembre 2023, 22:12

Ciao a tutti, sono nuovo di Minuti Contati e non nascondo di essermi trovato in difficoltà nel giudicare. Alla fine ho deciso di basarmi sulle emozioni che mi ha suscitato ogni racconto e ne è uscita questa classifica:

1) Pareidolia
2) Questa volta tenetevele strette
3) Recensioni
4) Volo intercontinentale
5) La temperanza
6) La strana forma
7) Le stelle rendono liberi

Pareidolia – Elisa Belotti
avevo 14 allora e la tragedia di Vermicino me la ricordo benissimo. Tutti ne parlavano, non c’era casa in cui la televisione non fosse sintonizzata sulla diretta.
Il racconto e i suoi personaggi mi hanno davvero emozionato: la signora anziana mi ha riportato quella sensazione diffusa di essere tutti partecipi della vicenda, tutti coinvolti nel salvataggio anche se, nel mio caso, mi trovavo più 500 chilometri di distanza, mentre lo speleologo mi ha mostrato un percorso evolutivo passando dalla tensione del tentativo di salvataggio alla delusione dell’insuccesso fino all’elaborazione del lutto e al ritorno alla vita normale sia pur con un peso dentro.

Questa volta tenetevele strette – Stefano Moretto
Mi è piaciuta l’idea del rivedere le stelle come momento di liberazione collettiva dopo anni di sacrificio e mi è piaciuto come l’hai messa in pratica con il dialogo tra nonno e nipote, comprensivo di trasmissione della memoria e espressione di monito a non ripetere gli stessi errori.
Alcuni passaggi del dialogo inoltre trasmettono quel senso di intimità che lo rendono vero.

Recensioni – Andrea Spinelli
Un “rivedere le stelle” da un punto di vista alternativo: originale e divertente.
Mi è piaciuta molto l’evoluzione del protagonista che da deluso e rassegnato ritrova coraggio ed energia ed ho trovato una bella idea esprimere questo cambiamento con il modo di toccarsi i baffi.
L’unica cosa che non ho capito è il riferimento a Chernobyl, per il resto il racconto mi ha molto divertito.

Volo intercontinentale – Giovanni D’Addabbo
il racconto mi ha fatto pensare ad un’interpretazione moderna della fiaba di Cenerentola.
Il Cenerentolo deluso e maltrattato costretto a servire persone altezzose che nel momento più buio trova la sua principessa azzurra. È una storia di riscatto che mi ha trasmesso una bella sensazione.
Nel racconto però c’è qualcosa che non mi torna, ho trovato diversi elementi che mi hanno lasciato dei punti di domanda: il fatto che la banconota sia proprio del 1934, il personaggio di Bertu e lo zio Bastianu. Secondo me meritavano uno sviluppo che giustificasse la loro presenza o, altrimenti, potevano non comparire così da non destare dubbi e curiosità.

La temperanza – Simona Rampini
La prima parte del racconto mi è piaciuta: la descrizione della protagonista, della sua situazione e della sua forza d’animo nel resistervi, ma la seconda mi ha lasciato più dubbi che sensazioni positive. Non mi è chiaro se si tratta di un rapimento o di una detenzione legale, ad esempio la regolarità del giorno di pulizia sembra indicare un’ufficialità ma il fatto che i guardiani indossino una maschera indica il contrario, e anche la modalità di liberazione mi risulta oscura. Mi è sembrato un po’ forzato anche il riferimento al rivedere le stelle.

La strana forma – Domenico Foglia
il racconto mi ha fatto tornare in mente il film distopico “The Island” con Ewan McGregor e Scarlett Johansson e forse questo ha influenzato il mio giudizio. L’evoluzione della vicenda mi è sembrata un po’ forzata nel suo passare dalla fase misteriosa a quella del suo epilogo violento. Anche il riferimento alle stelle mi è sembrato un po’ inserito a forza.

Le stelle rendono liberi – Puntididomanda
Il racconto mi ha dato l’impressione di contenere una storia troppo ampia per le poche righe in cui è stata concentrata. E il risultato, se pur con immagini singole belle ed evocative, mi ha lasciato più domande che sensazioni positive. Ad esempio non ho capito da che tipo di mondo stavano fuggendo né cosa li spinge a farlo e di conseguenza non mi è chiaro nemmeno l’epilogo. Secondo me è un racconto che ha bisogno di più dettagli per risultare chiaro e godibile.

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antico
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » lunedì 25 settembre 2023, 20:32

Avete ricevuto sei classifiche. Oltre alla mia, ve ne dovranno arrivare altre due.

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AndreaCrevola
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » lunedì 25 settembre 2023, 22:39

Ciao,

ecco la mia classifica e commenti.

1) Pareidolia, di Elisa Belotti
2) Recensioni, di Andrea Spinelli
3) Questa volta tenetevele strette, di Stefano Moretto
4) La temperanza, di Simona Rampini
5) La strana forma, di Domenico Foglia
6) Le stelle rendono liberi, PuntoDiDomanda
7) Volo intercontinentale, di Giovanni D’Addabbo

Di seguito, in ordine sparso, i commenti già postati nei singoli spazi.

Questa volta tenetevele strette, di Stefano Moretto
Ciao Stefano, piacere di averti letto.
Il racconto ha - a mio parere - un’unica pecca: nonno e nipote vanno troppo d’accordo :-) Come ti hanno già fatto notare altri, è sul piano del conflitto che si può migliorare. Magari - come spunto - il ragazzo poteva non credere ai racconti del nonno, essere meno disposto a salire in cima alla montagna dato che presto le nubi sarebbero scomparse anche a livello del mare… insomma, qualcosa che portasse uno dei due a ricredersi nel finale.
Mi sono piaciute molto due immagini: i lampioni che disegnano un serpente di luce sulla montagna e le stelle come lentiggini d’argento.

Recensioni, di Andrea Spinelli
Ciao Andrea, piacere di averti letto.
Ho trovato il racconto spiritoso e interessante. Il tema è centrato e - rispetto al resto del gruppo - direi in modo piacevolmente originale. Mi sono piaciuti i riferimenti ai baffi, le recensioni negative (con quello “una stella” ripetuto a oltranza) e la “voce” del protagonista. Mi hai strappato più di un sorriso.
Se devo proprio trovare due inezie: il riferimento al pc come “Asus” l’ho trovato un po’ dissonante (è il suo computer) e quella frase “dovrebbero saperlo che ho chiuso i battenti” (non aveva appena deciso di chiudere il ristorante? Si è già sparsa la voce? O fa riferimento alla chiusura notturna?).


Pareidolia, di Elisa Belotti
Ciao Elisa, piacere di averti letto.
Il racconto mi è piaciuto, è buono sia nello stile sia nell’aderenza al tema. Secondo me, sarebbe stato più “potente” se non lo avessi diviso in due momenti temporali così distinti. Mi spiego: potevi incastonare quella che è attualmente la prima parte tra l’inizio (da “Passami la boccia…” a “tu che ci vedi nelle stelle?”) e la fine della seconda. L’effetto sarebbe stato quello di concentrare ancor di più l’attenzione sulla psicologia del protagonista. È un esperimento che ti invito a provare.
Proprio a cercare un “difettino”, avrei tolto la primissima frase. Si sa che questo - nella sua tragedia - è stato uno dei momenti di svolta della televisione italiana, ma inizialmente credevo che anche il protagonista fosse davanti al televisore.


La temperanza, di Simona Rampini
Ciao Simona, piacere di averti letto.
Una donna vive la sua routine da prigioniera finché un giorno riceve una visita inaspettata da parte della sua salvatrice. Il tema mi pare soddisfatto. Visto che è legato al verso della canzone, potevi usarlo come una specie di mantra che la protagonista ripete tra sé e sé per farsi coraggio: sarebbe stato più presente e meno forzato nell’ultima riga.
Un però: di chi è il cellulare che suona? Lasci intendere che sia della donna (o forse così avevo inteso io), ma questo mi ha portato a pensare che non fosse prigioniera… non so, è un dettaglio che porta più confusione che chiarezza.
Ci sono delle domande senza risposta: perché è in questa situazione? Chi la trattiene? Perché ha paura di lui / lei?
La parte della liberazione giunge un po’ improvvisa. Rende la protagonista un po’ troppo passiva rispetto agli eventi. Non è necessariamente un male, ma la donna sembra un deus ex-machina, oltretutto fortissima visto che prende in braccio Sofia :-)


Volo intercontinentale, di Giovanni D’Addabbo
Ciao Giovanni, piacere d’averti letto.
Il racconto, a mio avviso, ha un suo perché: il rientro in Sardegna di un uomo che pensa di aver fallito, ma che sulla “via” del ritorno ha un incontro che può cambiargli la vita (o almeno rendergli meno amaro il momento). In relazione al tema, tuttavia, mi è parso tutto legato alla battuta finale.
Dal punto di vista della struttura, secondo me, c’è un problema: hai dedicato quasi metà del testo alla backstory del protagonista. L’incontro con Mary è il motore della storia: avrei tolto qualche passaggio precedente e avrei cercato di mostrare l’evoluzione del loro rapporto con un dialogo e con delle azioni. La seconda parte, così, avrebbe acquisito un po’ di colore e di emozioni. Ho sentito anche la mancanza di un conflitto chiaro che mi facesse parteggiare per Gavinu (nota: lo avrei nominato molto prima). Come spunto, magari avrebbe voluto provarci con la donna proprio per riscattare i suoi insuccessi passati.
Non mi è chiarissimo il finale: il protagonista dice che Mary è un avvocato (quando lo ha scoperto? non era un’estetista?) e che è innamorata di lui (come è successo? È tutto nella sua mente?), prendono insieme un taxi (dove vanno? a casa di lei?)

Le stelle rendono liberi, PuntoDiDomanda
Ciao, piacere di averti letto.
Il racconto ha pregi e difetti. Mi concentro sui secondi perché spero di poterti essere utile. Chiaro che è tutto soggettivo e quindi opinabile.
Personaggio: secondo me non è chiarissima la motivazione per cui intraprende questa impresa. Fuggono da un pericolo? Cercano una vita migliore? Hanno un mandante? Secondo me è importante saperlo, perché devi dirmi perché è importante per lui se vuoi che sia importante per me leggere il resto.
Trama: un uomo e una bambina partono dal fondo di qualcosa e arrivano fino alla vetta. Una trama lineare se abbastanza semplice da seguire. Il finale, tuttavia, è molto onirico e sinceramente un po’ confuso.
Ambientazione: coi limiti, non è semplice ma secondo me avresti potuto omettere qualcosa per evitare di avere troppa carne al fuoco e chiarire meglio quello che sarebbe rimasto. Per esempio, i riferimenti al nonno del protagonista mi sembra siano poco pertinenti rispetto alla storia (per come li hai sviluppati).
Stile: niente di particolare da segnalare. Ti annoto una possibile miglioria nella battuta
«Papà?» Si è svegliata! È seduta e gratta gli occhi
Secondo me, dovevi andare a capo dopo il discorso diretto (tanto è chiaro chi parla), perché le frasi seguenti non appartengono alla figlia.

La strana forma, di Domenico Foglia
Ciao Domenico, è un piacere averti letto.
Il tuo racconto non mi è dispiaciuto, anche se cerco di concentrarmi sugli aspetti che si possono migliorare.
Premetto che so bene quali siano i limiti dettati dal contest.
Un primo dettaglio che mi sono appuntato è l’uso dei numeri. È veramente una scemenza, ma tra i nomi dei personaggi, gli orari, i padiglioni, mi sono un po’ distratto. Forse potevi usare le cifre solo per i personaggi. È un’inezia, appunto, ma ci farei attenzione.
Rispetto alla trama, in questo racconto ci sono almeno due scene, in due giorni successivi (se ho ben inteso). Potevi mettere una riga di stacco dopo il biglietto che lo invita nel padiglione tre e riprendere quando il protagonista apre la porta: sarebbe stato più chiaro e avrebbe aggiunto un briciolo di attesa. Da un punto di vista più generale, manca un po’ di contesto, secondo me. Perché i personaggi sono in questa situazione, per esempio? Se se li mangiano, perché non sono già morti tutti? Nessuno li controlla? Possibile che l’uomo con l’ascia sia uno sconosciuto per 19? Sono domande che da lettore di fantascienza mi pongo e che mi lasciano interdetto quando le risposte non sono chiare.
Ci sono anche problemi stilistici. Per esempio, il protagonista dovrebbe prima rendersi conto che gli fischiano le orecchie e poi non dovrebbe capire quel che il suo salvatore gli sta dicendo. Oppure la botola mezza aperta: toglierei il “mezza”, perché rende l’immagine più immediata. Non mi è piaciuto il passaggio della sparatoria: un uomo col fucile spara all’uomo con l’ascia. Io avrei reso almeno uno dei due di sesso femminile, giusto per evitare la ripetizione :-) Idem più avanti: l’uomo che lo aiuta e l’uomo con la torcia.
Finale un po’ frettoloso e “telefonato”, conoscendo il tema. Potevi terminare con “capogiro”.

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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 27 settembre 2023, 17:27

Oltre alla mia, dovete ancora ricevere una sola classifica.

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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 28 settembre 2023, 18:29

1) Pareidolia di Elisa Belott
► Mostra testo


2) Questa volta tenetevele strette di Stefano Moretto
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3) Recensioni di Andrea Spinelli
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4) La temperanza di Sira66 Simona Rampini
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5) La strana forma di Domenico Foglia
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6) Volo intercontinentale di gcdaddabbo Giovanni D’Addabbo
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7) Le stelle rendono liberi di PuntiDiDomanda Mattia
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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 28 settembre 2023, 18:48

Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni arriverà anche la mia.

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Re: Gruppo YS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » lunedì 2 ottobre 2023, 12:52

Ecco a voi i miei commenti e classifica.

1) Pareidolia, di Elisa Belotti
Il finale è stupendo. Molto bene anche tutto il resto, i dialoghi sono vividi, il testo asciutto il giusto, il tema perfettamente declinato. Non ho appunti da farti, sei riuscita a sfruttare questi 3000 caratteri al meglio, zero passività, grande controllo. Brava. Pollice su, senza alcun dubbio.
2) Recensioni, di Andrea Spinelli
Bravo Andrea, una originale interpretazione del tema che risulta ben declinata nel racconto. Non ho molti appunti da farti se non di suggerirti di seguire l'indicazione di Laura e ambientare il tutto a inizio giornata anziché alla fine: risolveresti parecchi dei problemi logistici che in molti, e io stesso, abbiamo rilevato. Per il resto: molto bene, si legge divertiti e diverte. Voglio essere largo perché ritengo che l'obbiettivo che ti eri proposto sia stato ampiamente raggiunto e dico pollice quasi su. Sistema quella cosetta e sarà al top.
3) Questa volta tenetevele strette, di Stefano Moretto
Un bel racconto, mi è piaciuto. Mi fermo però al pollice tendente al positivo in modo solido e brillante e ti spiego il motivo: tutto concentrato nella sua idea di base, non fai molto per arricchire il contesto seminando background e dice bene Crevola nell'evidenziare un rapporto troppo positivo tra i due protagonisti perché con maggiore contrasto (generazionale), ma senza esagerare, ti saresti aperto più possibilità per lavorarci ai fianchi. Quindi, in buona sostanza, andava tutto lavorato un po' di più per dargli maggiore profondità e non rischiare di schiacciarlo sulla bella idea di base. Ottima la declinazione del tema.
4) La temperanza, di Simona Raspini
Il problema sul contesto l'ho percepito anch'io: inizialmente pensavo fosse una detenzione legale e solo sul finale mi sono accorto che non lo fosse. Ti dirò che fino alla colazione stavo addirittura pensando che fosse in un appartamentino mini mini di un futuro distopico o magari anche non futuro. Il cellulare è un problema non problema perché senza sim e connessione ci può anche stare che le venga lasciato. Ottima la resa dei suoi esercizi di sopravvivenza, ma l'errore principale, a mio parere, sta nel non avere mostrato sufficientemente le ferite della sua anima: è troppo razionale e attiva e infatti ci si chiarisce la situazione solo nel momento in cui si nasconde dietro il lenzuolo. Quindi ecco, non ci immergi in lei, ci mostri solo la sua razionalità senza farci percepire la sua sofferenza e questo ci porta lontani dal racconto, confusi. E non ce lo fa apprezzare per per quelli che sarebbero i suoi giusti meriti. Per tutto quanto detto, per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante.
5) La strana forma, di Domenico Foglia
Hai già bene individuato la problematica: sei arrivato lungo con i caratteri e hai dovuto tagliare senza avere il tempo di farlo nel modo corretto e questo ha creato uno sbilanciamento abbastanza importante nel racconto. Arrivare lunghi significa sempre sbagliare la prova, ti consiglio di cominciare a tenere d'occhio il conteggio caratteri durante la scrittura per capire se e come stai sforando in modo da intervenire prima rispetto al dopo perché, anche con il tempo giusto, un taglio dalle proporzioni così importanti sarà sempre evidente nella resa di un testo scritto con un certo equilibrio e quindi sì, sempre meglio equilibrare man mano anche rinunciando a qualcosa o portando il racconto lungo vie che non si erano immaginate per raggiungere il finale desiderato. Qui sul finale diventa tutto confuso e non si trova una semina sufficiente sul contesto o anche su questa società segreta. Peccato perché lo stile è chiaro e la lettura comunque piacevole. Per me siamo su un pollice tendente al positivo anche se non in modo solido e neppure brillante.
6) Volo intercontinentale, di Giovanni D’Addabbo
Nella tua risposta a Crevola hai bene evidenziato il problema del racconto: tutto quel finale (che poi è il racconto stesso) ti è rimasto in canna e il lettore non può arrivarci in quanto, semplicemente, si trova di fronte a poche righe di chiusura in cui non accenni ad alcunché se non al risultato finale. E questo va in netto contrasto con tutto lo spazio che hai dedicato a quanto precede. Insomma, va ristrutturato rivedendo gli equilibri interni. Allo stato attuale è un pollice tendente verso il positivo anche se al pelo.
7) Le stelle rendono liberi, di Puntodidomanda
Sicuramente il fatto che tu sia arrivato molto lungo con i caratteri non ti ha aiutato e ti rimando al mio commento al racconto di Foglia. Qui però c'è proprio tanto, forse troppo e non mi è chiaro quasi nulla. In che senso sono arrivati all'ultimo piano, in che senso sono rimasti senz'acqua, cos'è questo lago di fango che si presume non sia all'ultimo piano ma allora si va in confusione con il dove sono in quanto stanno ancora nuotando... e così via. Ci sono riferimenti al passato e al nonno, ma non sono sufficienti a delineare il contesto e manca una semina efficace per darci anche solo un accenno ai motivi che hanno portato l'umanità a questo presente. E infine: un'entità così enorme cosa se ne fa di un singolo, minuscolo, schiavo in più? Perché tutto questo ambaradan per fregarne uno solo? Mi sembra tutto molto poco definito. Credo tu abbia disseminato indizi troppo razionali che ti abbiamo dato la sensazione di avere messo tutti gli elementi, ma non solo non si empatizza con i due protagonisti perché qui il problema è che il lettore rimane proprio fuori dal contesto. Insomma, troppa roba per così poco spazio, questo è certo, ma devi lavorare anche sull'eliminazione dell'eccesso di simbolismo (se lo hai usato, se per te era chiaro e gli altri no) e sul come il testo può arrivare ai lettori (e per questo sei nel posto giusto). Per me un pollice tendente al positivo, ma al pelo pelo. A rileggerti nei mesi prossimi.

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