Torniamo a casa - Manuel Marinari

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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Manuel Marinari
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Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#1 » lunedì 16 ottobre 2023, 23:43

I propulsori ionici della Millennium diminuirono gradualmente la loro spinta di accelerazione. Il meta-viaggio era durato soltanto quaranta anni luce. Alcuni passeggeri iniziavano moderatamente a lamentarsi con la cabina robotica di pilotaggio per il ritardo, quando una voce femminile calma e rassicurante venne amplificata all’interno dei visori audio-visivi di tutti i duecentoventi partecipanti.
“Gentili viaggiatori spaziali, stiamo ultimando le manovre di avvicinamento al pianeta Terra. Ci scusiamo per il breve ritardo, ma siamo sicuri che l’attesa sarà ben ricompensata. La Villain Agency è lieta di darvi il benvenuto nell’orbita terrestre. Potrete gustare il menù sintetico preparato appositamente per l’occasione, con la replica fidata delle principali pietanze cucinate su questo pianeta. Vi ricordiamo che grazie al meta-simulatore potrete visualizzare 100 anni trascorsi del pianeta ad ogni orbita effettuata intorno alla terra. Buona visione e lunga vita al governatore Villain”.
“Lunga vita al governatore” si unirono in coro i passeggeri.
“Che palle papà, ma perché mi hai voluto portare di nuovo a visualizzare la Terra?”
“Forza Raul, lo sai che è il mio meta-viaggio preferito e poi ogni volta zoomiamo su dettagli diversi.”
“Ma papà, ci siamo venuti l’anno luce scorso.”
“Dai, ti prometto che ti comprerò quel nuovo razzo giocattolo che volevi se la smetti di lamentarti fino al nostro ritorno a casa. Com’è che si chiama?”
“Siiiii finalmente! L’Atomic Force 3000. Va bene papà, l’hai promesso.”

“In questo momento state osservando la costruzione dell’Impero d’Egitto.”
“Guarda Raul! Premi sul visore la modalità zoom x12. Le piramidi!”
“Ma come mai costruivano questi cosi? Con tutte quelle pietre, saranno state pesantissime. E guarda quante frustate papà, quello mi sa che non si rialza più.”
“Dicono che veneravano degli dei e credevano in una vita dopo la morte. Ci pensi? Che primitivi! Le piramidi furono costruite per seppellire al loro interno degli imperatori, li chiamavano faraoni.”
“Come il governatore Villain di Trappist-c?”
“Figliolo non farti sentire o ci espellono vivi all’istante!”

Il meta-viaggio scorreva veloce. Raul e suo padre visualizzavano il trascorrere del tempo del pianeta Terra.
“Un momento particolare per la storia della Terra: la scoperta dell’America, nell’anno 1492 terrestre” continuava la voce guida interna degli audio-visori.
“Questa è la vicenda che mi fa più ridere del meta-viaggio terrestre. Ma ci pensi? Viaggiano su queste navi acquatiche e approdano su delle terre abitate da altri esseri umani come loro, se ne tornano trionfanti a casa raccontando di aver scoperto nuove terre!? E poi le invadono, sterminano, impongono la loro cultura. Che farabutti che erano vero?”
“Come quando i nostri antenati sono arrivati su Trappist-c e sterminarono i trappisti?
“Shhhhh! Vuoi farci morire oggi Raul? Lo sai che sono solo leggende quelle li. La nostra specie è nata su Trappist-c. Se continui così niente Atomic... come cavolo si chiama!”
“Va bene papà, adesso la smetto.”

“Stiamo giungendo alla fine di questo meraviglioso viaggio sulla Terra”
“Eccoci Raul, ci siamo.”
“Stavolta posso tenere gli occhi aperti papà?”
“Va bene figliolo, ora sei grande, visualizza insieme a me”
Un esplosione mostruosa avvolse l’intero pianeta, avvolgendo la Terra in fiamme gigantesche. I viaggiatori della Millennium selezionarono la modalità “oscurare” per non danneggiare i loro occhi. L’esplosione fece schizzare in ogni direzione dello spazio fiamme, detriti, polvere, cenere.
Il piccolo Raul rimase a bocca aperta mentre il padre lo abbracciò timidamente.
La Millennium continuava a orbitare intorno ad una palla di fuoco.
“E’ spaventoso papà.”
“Si figliolo.”
“Ma che sarà successo?”
“Dicono che a causa delle continue guerre, alla fine hanno fatto esplodere così tante bombe atomiche che fu la fine per questo mondo. Nessuno si salvò, dicono.”
“Papà non lo voglio più l’Atomic Force 3000. Torniamo a casa.”



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antico
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#2 » lunedì 16 ottobre 2023, 23:45

Manuel, buonasera! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#3 » lunedì 16 ottobre 2023, 23:49

Buonasera Antico. Grazie! E' stata già una piacevole serata di scrittura e fantasticheria

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MatteoMantoani
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#4 » martedì 17 ottobre 2023, 8:23

Ciao Manuel, piacere di leggerti.
Uhm.. perché per vedere la nostra storia questi turisti del futuro devono per forza tornare al pianeta Terra? Non basta una simulazione olografica o roba del genere? Vabbè, comunque come vicenda il tutto è un po' deboluccio, banalotto.. mi piace di più la morale del racconto: vediamo una specie umana del futuro ridere degli errori del passato quando in realtà stanno compiendo di nuovo i medesimi errori, quindi l'uomo non cambi mai.
Occhio agli errori: gli anni luce usati come unità di tempo (anche se in bocca a un bambino ci può stare), l'impero egizio in realtà è il regno dell'Antico Egitto, e proprio a essere pignoli le piramidi le hanno costruite dei lavoratori salariati, non degli schiavi.
Lato narrazione trovo la voce narrante un po' farraginosa, forse il tell è un po' troppo pesante, la renderei più fresca fissando un pdv.
Insomma, un buon inizio, ma per me c'è un po' di lavoro da fare. Coraggio! Persevera, e ci rileggiamo alla prossima!

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#5 » mercoledì 18 ottobre 2023, 9:36

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Manuel, piacere di leggerti.
Uhm.. perché per vedere la nostra storia questi turisti del futuro devono per forza tornare al pianeta Terra? Non basta una simulazione olografica o roba del genere? Vabbè, comunque come vicenda il tutto è un po' deboluccio, banalotto.. mi piace di più la morale del racconto: vediamo una specie umana del futuro ridere degli errori del passato quando in realtà stanno compiendo di nuovo i medesimi errori, quindi l'uomo non cambi mai.
Occhio agli errori: gli anni luce usati come unità di tempo (anche se in bocca a un bambino ci può stare), l'impero egizio in realtà è il regno dell'Antico Egitto, e proprio a essere pignoli le piramidi le hanno costruite dei lavoratori salariati, non degli schiavi.
Lato narrazione trovo la voce narrante un po' farraginosa, forse il tell è un po' troppo pesante, la renderei più fresca fissando un pdv.
Insomma, un buon inizio, ma per me c'è un po' di lavoro da fare. Coraggio! Persevera, e ci rileggiamo alla prossima!


Ciao Matteo, grazie per la lettura. Rispondo ad alcune delle tue perplessità.
I turisti spaziali partecipano ad un viaggio organizzato che simula velocemente il tempo trascorso sui pianeti dell'universo e il modo per poter vivere questa esperienza è quello di orbitare intorno al pianeta o di quel che rimane come nel caso della Terra. Quindi questo la mia immaginazione ha prodotto lunedì sera. Niente di razionale e logico ovviamente trattandosi di fantasticare nel racconto e mi piaceva questa idea ;) e continuo a sostenerla.
Sono contento che si sia colta la "morale" del racconto in quanto ci ho puntato decisamente come tema di fondo e punto di forza.
Sull'unità di tempo ti do ragione, ero in dubbio se immaginare e descrivere un altro tipo di calcolo del tempo (ad esempio un tempo trappista, pianeta di provenienza dei turisti) ma il reale tempo di minuticontati trascorreva inesorabilmente e non me lo ha permesso. PS: 40 anni luce è davvero la distanza tra Terra e Trappist.
La critica sull'antico Egitto ci sta, non ho avuto modo di approfondire e l'ho buttata li senza troppa mia conoscenza storica. La barra temporale doveva essere addirittura più lunga ma i caratteri erano pochi per quello che avevo in mente, dandomi poco spazio per altri cenni storici significativi.
Sul pdv: questo era il mio secondo racconto e sto sperimentando questo tipo di narrazione, ancora non me la sento di buttarmi su altro tipo di narrazione, ma sono qui per questo. Vediamo alle prossime Edition. Grazie! Alla prossima lettura.

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SalvatoreStefanelli
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#6 » mercoledì 18 ottobre 2023, 11:51

Ciao Manuel. Meta-viaggio mi sa di non reale eppure parli di 40 anni luce per compierlo e il ragazzo di averlo già fatto solo un anno luce fa, mi sembra di vederci delle contraddizioni o, forse sono io a non capirci abbastanza di (fanta)scienza. "Modalità zoom x12" sa tanto di epoca attuale, forse fermarti a zoom sarebbe stato meglio. La scena egiziana si basa su un cliché ma ci può stare; quella della scoperta dell'America mi ha fatto sorridere per la denuncia e la controdenuncia, come dire: vediamo sempre la pagliuzza negli occhi degli altri ma mai il palo nei nostri; l'ultima scena visualizza una possibilità probabilmente non tanto remota della nostra realtà, tuttavia il legame tra le bombe atomiche e la scelta del ragazzo di non volere più l'Atomic Force 3000 mi sembra debole. Nel complesso una storia semplice senza mordente, pur lasciando riflettere su certi argomenti d'attualità. Buona vita, sempre e comunque!

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Pretorian
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#7 » giovedì 19 ottobre 2023, 0:33

Ciao, Manuel e piacere di leggerti.

Allora, mi levo subito il sassolino più grosso: l'anno luce è un'unità di spazio, non di tempo! Quindi non ha senso che il bambino dica che sono stati sulla Terra il precedente anno luce o che il viaggio sia durato 40 anni luce. Sarebbe come dire che il viaggio è durato solo cinquanta chilometri.

A livello di stile e trama mi accodo a quanto fatto notare in precedenza: il tell è estremamente pesante, soprattutto all'inizio, quando il pdv è quello del narratore, mentre sulla trama non si capisce perché i protagonisti debbano viaggiare per così tanto tempo per vedere una proiezione olografica, senza contare che non è chiaro se i "nuovi trappisti" siano discendenti dei terrestri o meno.
Il tentativo ironico si percepisce, ma il tutto resta troppo confuso per essere davvero efficace.

Alla prossima!

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#8 » giovedì 19 ottobre 2023, 13:25

SalvatoreStefanelli ha scritto:Ciao Manuel. Meta-viaggio mi sa di non reale eppure parli di 40 anni luce per compierlo e il ragazzo di averlo già fatto solo un anno luce fa, mi sembra di vederci delle contraddizioni o, forse sono io a non capirci abbastanza di (fanta)scienza. "Modalità zoom x12" sa tanto di epoca attuale, forse fermarti a zoom sarebbe stato meglio. La scena egiziana si basa su un cliché ma ci può stare; quella della scoperta dell'America mi ha fatto sorridere per la denuncia e la controdenuncia, come dire: vediamo sempre la pagliuzza negli occhi degli altri ma mai il palo nei nostri; l'ultima scena visualizza una possibilità probabilmente non tanto remota della nostra realtà, tuttavia il legame tra le bombe atomiche e la scelta del ragazzo di non volere più l'Atomic Force 3000 mi sembra debole. Nel complesso una storia semplice senza mordente, pur lasciando riflettere su certi argomenti d'attualità. Buona vita, sempre e comunque!


Ciao Salvatore, grazie della lettura e del commento. Si effettivamente la proporzione della durata del viaggio l’ho descritta in modo superficiale. La distanza tra la Terra e Trappist è realmente 40 anni luce. Mi ero documentato solo su questo elemento. La mancanza di tempo non mi ha dato la possibilità di documentarmi in modo corretto su questo aspetto dedicandomi ad altro. Grazie alla prossima, buona Edition.

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#9 » giovedì 19 ottobre 2023, 19:17

Pretorian ha scritto:Ciao, Manuel e piacere di leggerti.

Allora, mi levo subito il sassolino più grosso: l'anno luce è un'unità di spazio, non di tempo! Quindi non ha senso che il bambino dica che sono stati sulla Terra il precedente anno luce o che il viaggio sia durato 40 anni luce. Sarebbe come dire che il viaggio è durato solo cinquanta chilometri.

A livello di stile e trama mi accodo a quanto fatto notare in precedenza: il tell è estremamente pesante, soprattutto all'inizio, quando il pdv è quello del narratore, mentre sulla trama non si capisce perché i protagonisti debbano viaggiare per così tanto tempo per vedere una proiezione olografica, senza contare che non è chiaro se i "nuovi trappisti" siano discendenti dei terrestri o meno.
Il tentativo ironico si percepisce, ma il tutto resta troppo confuso per essere davvero efficace.

Alla prossima!


Ciao, grazie per il commento. Allora, sulla questione dell'unità di spazio. Nel tempo a disposizione ho curato più altri dettagli del racconto e poco su questo aspetto, lo ammetto. I 40 anni luce di distanza sono un dato reale su cui mi sono documentato, sulla frase del bambino ovviamente ho sparato un pò a caso.
Sulla proiezione olografica: mi piaceva l'idea che un'agenzia di viaggi spaziale organizzasse sul luogo preciso da visitare lo scorrere del tempo del pianeta. Sarebbe stato più difficile legare il tema della fine del mondo con il messaggio che ho voluto trasmettere dell'impatto negativo delle azioni umane sul pianeta, se i visitatori avessero visualizzato comodamente dal divano di casa :):
Sulla discendenza dei nuovi umani: in realtà ho inserito vari accenni che portano a capire che lo siano, ma ho deciso di non farlo in maniera troppo esplicita. Comunque sarebbero questi: “Come quando i nostri antenati sono arrivati su Trappist-c e sterminarono i trappisti? “Shhhhh! Vuoi farci morire oggi Raul? Lo sai che sono solo leggende quelle li." E poi: “Dicono che a causa delle continue guerre, alla fine hanno fatto esplodere così tante bombe atomiche che fu la fine per questo mondo. Nessuno si salvò, dicono.”
Questi accenni, integrati alla paura che il governatore esercita sulla popolazione, l'ho ritenuto piuttosto valido per trasmettere l'epilogo che non ti è stato troppo chiaro.
Spero di averti dato tutte le delucidazioni del caso ;) alla prossima, buona Edition.

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Emiliano Maramonte
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#10 » giovedì 19 ottobre 2023, 23:42

Ciao Manuel, piacere di averti letto.
Io mi sono divertito e secondo me anche tu. Leggo fantascienza da una vita e qui ci ho trovato il gusto per certe storie "ingenue" del passato. Certo, la parte stilistica e strutturale ha diversi inconvenienti che inficiano la riuscita del racconto, però in generale c'è di fondo una buona idea e c'è la voglia di dare una declinazione più leggera del tema del contest.
Sono curioso di leggere in futuro altri tuoi lavori. Che la Forza sia con te!

Emiliano.

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#11 » venerdì 20 ottobre 2023, 9:10

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Manuel, piacere di averti letto.
Io mi sono divertito e secondo me anche tu. Leggo fantascienza da una vita e qui ci ho trovato il gusto per certe storie "ingenue" del passato. Certo, la parte stilistica e strutturale ha diversi inconvenienti che inficiano la riuscita del racconto, però in generale c'è di fondo una buona idea e c'è la voglia di dare una declinazione più leggera del tema del contest.
Sono curioso di leggere in futuro altri tuoi lavori. Che la Forza sia con te!

Emiliano.


Grazie per il commento, mi fa piacere che tu lo abbia apprezzato. Si, nelle 4 ore a disposizione del contest mi diverto veramente tanto, sono contento che si noti e che venga trasmesso questo aspetto. Questa è stata la mia seconda partecipazione qui su MC e voglio sperimentarmi ancora su questo genere. Perciò si, ne rileggerai se vorrai.
E con te!

PuntiDiDomanda
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#12 » domenica 22 ottobre 2023, 22:55

Visto che questo racconto è carino e divertente, parto dalle cose più fastidiose: la punteggiatura, gli accenti, gli apostrofi. Lasciamo perdere “un’esplosione” che è sicuramente un typo, ma il “sì” affermativo senza accento per due volte? “Lì” senza accento? La “-d” eufonica (“ad ogni orbita”, “ad una palla di fuoco”)? Di virgole ne mancano un sacco (peraltro è un fenomeno abbastanza diffuso anche negli altri racconti che ho letto finora), c’è una frase con “!?” che non capisco proprio a cosa serva, manca un punto in una battuta… Per carità, non è un problema grave (lo è per le scuole, lol) perché sono gli errori più semplici da correggere, una volta che li conosci li levi subito, però insomma, da lettore e grammar-nazi fanno male.
P.S. La È maiuscola accentata da PC si scrive tenendo premuto Alt e digitando in fila 0, 2, 0, 0.

La forza del racconto è che ha personaggi simpatici ed è genuinamente divertente, e con quella leggerezza riesce anche a inserire tematiche interessanti riguardo l’individuo cosciente, come l’ipocrisia di fondo e l’incapacità di agire al di fuori di determinati schemi di comportamento. Questo manda decisamente in secondo piano i difetti stilistici. Peraltro secondo me la scelta del narratore esterno, in questo caso, è azzeccata. Ok, in qualche passaggio magari un pensiero del bambino in POV sarebbe stato bello da avere, però perlopiù i dialoghi danno bene l’idea di quello che sta succedendo interiormente, e usare una focalizzazione interna con un bimbo, peraltro alieno (per quanto interiormente simile agli umani), sarebbe stato complicato e avrebbe rischiato di creare problemi e rovinare tutto, con così pochi tempo e caratteri. D’altra parte il POV del padre non credo avrebbe potuto aggiungere granché, di fatto parliamo di un personaggio abituato a quell’esperienza, e che da essa non trae nulla di nuovo.
P.S. Riguardo il bambino, per me è carinissimo che usi male l’unità di misura degli anni luce. Che tu l’abbia fatto apposta o meno, lo trovo molto verosimile. Forse l’ideale sarebbe stato farlo correggere dal padre, altrimenti un lettore che tiene a quella roba potresti perderlo.

Piuttosto, non apprezzo la scelta di lasciare così tanto spazio ai dialoghi, che schiacciano il resto. D’accordo, questo è uno dei rari casi in cui non si perde molto, non ha rovinato la scorrevolezza o la comprensione di lettura, però di fatto non abbiamo alcun dettaglio concreto dell’aspetto di questi esseri, e soprattutto alcuni passaggi avrebbero funzionato meglio mostrandoli in scena, e non sottintendendoli col dialogo. Si nota principalmente dalla scena degli egizi (es. molto più figo far vedere il visore che parte da lontano e zooma sulle piramidi, per poi far dire al padre “le piramidi!”, invece che fare solo quest’ultima). Ma anche nella successiva, sull'America: lì c’è un’introduzione di tell ridondante (lo sappiamo già che stanno facendo il meta-viaggio), invece potevi mostrarci una scena di quel periodo.
Per il resto, dovrai lavorare un po’ sulle scelte lessicali (alcune sono un po’ povere e poco specifiche, non a caso ti trovi a usare gli avverbi in -mente), sulla costruzione frasale (esempio principale “[…] potrete visualizzare 100 anni trascorsi del pianeta a ogni orbita effettuata […]”; non è naturale, e la sta dicendo una guida esperta), sulla ridondanza in generale (es. in "fece schizzare in ogni direzione dello spazio fiamme, detriti e, polvere, cenere", le fiamme le avevamo appena viste, gli altri tre termini sono sintetizzabili con il solo "detriti") e fare attenzione alle ripetizioni.

Essendo solo il secondo racconto che scrivi, avevo pensato di entrare nello specifico dei singoli elementi di miglioramento, ma non mi va, anche per dispiacere nei tuoi confronti, che dovresti leggere un commento ancor più chilometrico di quanto non sia già. Comunque buona prova. Ciao!

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Domenico
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#13 » lunedì 23 ottobre 2023, 16:36

Ciao Manuel,
è un vero piacere incrociarti per questa Edition!
Il racconto mi è piaciuto molto, mi sono divertito. Non per la fine che abbiamo fatto come umanità, ma sicuramente per l’espediente che hai usato!
Bravo! Penso che il mezzo tramite il quale hai sviluppato il tema di questa sera è stato particolare e unico.
Il testo si legge bene, è molto scorrevole e non ho notato sbavature tecniche.
Architettare un racconto del genere non è facile.

In bocca al lupo per l’edition e alla prossima!

Ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#14 » martedì 24 ottobre 2023, 11:26

PuntiDiDomanda ha scritto:Visto che questo racconto è carino e divertente, parto dalle cose più fastidiose: la punteggiatura, gli accenti, gli apostrofi. Lasciamo perdere “un’esplosione” che è sicuramente un typo, ma il “sì” affermativo senza accento per due volte? “Lì” senza accento? La “-d” eufonica (“ad ogni orbita”, “ad una palla di fuoco”)? Di virgole ne mancano un sacco (peraltro è un fenomeno abbastanza diffuso anche negli altri racconti che ho letto finora), c’è una frase con “!?” che non capisco proprio a cosa serva, manca un punto in una battuta… Per carità, non è un problema grave (lo è per le scuole, lol) perché sono gli errori più semplici da correggere, una volta che li conosci li levi subito, però insomma, da lettore e grammar-nazi fanno male.
P.S. La È maiuscola accentata da PC si scrive tenendo premuto Alt e digitando in fila 0, 2, 0, 0.

La forza del racconto è che ha personaggi simpatici ed è genuinamente divertente, e con quella leggerezza riesce anche a inserire tematiche interessanti riguardo l’individuo cosciente, come l’ipocrisia di fondo e l’incapacità di agire al di fuori di determinati schemi di comportamento. Questo manda decisamente in secondo piano i difetti stilistici. Peraltro secondo me la scelta del narratore esterno, in questo caso, è azzeccata. Ok, in qualche passaggio magari un pensiero del bambino in POV sarebbe stato bello da avere, però perlopiù i dialoghi danno bene l’idea di quello che sta succedendo interiormente, e usare una focalizzazione interna con un bimbo, peraltro alieno (per quanto interiormente simile agli umani), sarebbe stato complicato e avrebbe rischiato di creare problemi e rovinare tutto, con così pochi tempo e caratteri. D’altra parte il POV del padre non credo avrebbe potuto aggiungere granché, di fatto parliamo di un personaggio abituato a quell’esperienza, e che da essa non trae nulla di nuovo.
P.S. Riguardo il bambino, per me è carinissimo che usi male l’unità di misura degli anni luce. Che tu l’abbia fatto apposta o meno, lo trovo molto verosimile. Forse l’ideale sarebbe stato farlo correggere dal padre, altrimenti un lettore che tiene a quella roba potresti perderlo.

Piuttosto, non apprezzo la scelta di lasciare così tanto spazio ai dialoghi, che schiacciano il resto. D’accordo, questo è uno dei rari casi in cui non si perde molto, non ha rovinato la scorrevolezza o la comprensione di lettura, però di fatto non abbiamo alcun dettaglio concreto dell’aspetto di questi esseri, e soprattutto alcuni passaggi avrebbero funzionato meglio mostrandoli in scena, e non sottintendendoli col dialogo. Si nota principalmente dalla scena degli egizi (es. molto più figo far vedere il visore che parte da lontano e zooma sulle piramidi, per poi far dire al padre “le piramidi!”, invece che fare solo quest’ultima). Ma anche nella successiva, sull'America: lì c’è un’introduzione di tell ridondante (lo sappiamo già che stanno facendo il meta-viaggio), invece potevi mostrarci una scena di quel periodo.
Per il resto, dovrai lavorare un po’ sulle scelte lessicali (alcune sono un po’ povere e poco specifiche, non a caso ti trovi a usare gli avverbi in -mente), sulla costruzione frasale (esempio principale “[…] potrete visualizzare 100 anni trascorsi del pianeta a ogni orbita effettuata […]”; non è naturale, e la sta dicendo una guida esperta), sulla ridondanza in generale (es. in "fece schizzare in ogni direzione dello spazio fiamme, detriti e, polvere, cenere", le fiamme le avevamo appena viste, gli altri tre termini sono sintetizzabili con il solo "detriti") e fare attenzione alle ripetizioni.

Essendo solo il secondo racconto che scrivi, avevo pensato di entrare nello specifico dei singoli elementi di miglioramento, ma non mi va, anche per dispiacere nei tuoi confronti, che dovresti leggere un commento ancor più chilometrico di quanto non sia già. Comunque buona prova. Ciao!


Ciao, grazie per la lettura e il commento accurato. Da puntididomanda mi aspettavo critiche punteggiatura :) Si, ammetto che non sia il mio forte, l’esperienza di scrittura è poca e a scuola studiavo con noia la grammatica.
Sui dialoghi: nel mio racconto precedente ne avevo usati pochissimi e con i commenti e i consigli che ho ricevuto ho provato a costruirne di più in questa edition. È tutto uno sperimentare.
Sulle scene storiche avevo ormai poco spazio ancora per il racconto. Avevo immaginato altre situazioni ma i caratteri a disposizione stavano terminando.
Sulla ridondanza: mi è stato fatto notare e ci lavorerò, sono consapevole di questo mio punto debole.
Ti ringrazio ancora, a rileggerci. Buona edition!

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#15 » martedì 24 ottobre 2023, 11:29

Domenico ha scritto:Ciao Manuel,
è un vero piacere incrociarti per questa Edition!
Il racconto mi è piaciuto molto, mi sono divertito. Non per la fine che abbiamo fatto come umanità, ma sicuramente per l’espediente che hai usato!
Bravo! Penso che il mezzo tramite il quale hai sviluppato il tema di questa sera è stato particolare e unico.
Il testo si legge bene, è molto scorrevole e non ho notato sbavature tecniche.
Architettare un racconto del genere non è facile.

In bocca al lupo per l’edition e alla prossima!

Ciao
Domenico


Buongiorno Domenico, wow grazie per gli apprezzamenti. Mi fa molto piacere che ti sia piaciuto e che tu abbia apprezzato il racconto. È un genere che mi appassiona e su cui mi voglio sperimentare ancora. Ne rileggerai se vorrai nelle prossime edition. Grazie ancora, a rileggerci. Buona edition anche a te!

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Andrea Furlan
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#16 » martedì 24 ottobre 2023, 23:19

Ciao Manuel,
mi sembra di non aver mai letto nulla di tuo, benvenuto nell’Arena! All’inizio ho pensato che fosse il solito racconto di fantascienza un po’ banale, invece poi mi sono fatto prendere dal registro ironico e dalla storia che tutto sommato ho trovato originale per come l’hai raccontata. Bello il rapporto fra padre e figlio, descritto in modo verosimile e molto reale, nonostante il contesto ultra terreno. Bello anche il modo in cui schiaffeggi i cliché del genere, rendendoli utili per lo scopo. Un racconto leggero, non superlativo, ma che comunque si legge bene.

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#17 » mercoledì 25 ottobre 2023, 8:56

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Manuel,
mi sembra di non aver mai letto nulla di tuo, benvenuto nell’Arena! All’inizio ho pensato che fosse il solito racconto di fantascienza un po’ banale, invece poi mi sono fatto prendere dal registro ironico e dalla storia che tutto sommato ho trovato originale per come l’hai raccontata. Bello il rapporto fra padre e figlio, descritto in modo verosimile e molto reale, nonostante il contesto ultra terreno. Bello anche il modo in cui schiaffeggi i cliché del genere, rendendoli utili per lo scopo. Un racconto leggero, non superlativo, ma che comunque si legge bene.


Buongiorno Andrea, non ci siamo mai letti ancora, è la mia seconda partecipazione qui su MC. Grazie. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato il racconto. Vorrò sperimentarmi ancora su questo genere, raccogliendo molti dei suggerimenti che vengono condivisi qui nel contest. Grazie ancora e buona edition.

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Rick Faith
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#18 » giovedì 26 ottobre 2023, 3:21

Ciao Manuel, piacere di leggerti! A me l'idea onestamente è piaciuta: l'umanità si è già annientata una volta, ma come sempre non ha imparato nulla. Così come ripete sempre gli stessi errori senza rendersene conto, così prima o poi sarà nuovamente destinata ad autodistruggersi. Interpretazione pulita e senza fronzoli, così come molto asciutta è la narrazione che hai costruito. Anzi, più che asciutta direi asettica in alcuni punti. Ti sei concentrato moltissimo sui dialoghi e la cosa funzionicchia in quanto l'attenzione è sempre spostata verso la simulazione della Terra, ma secondo me si sente un po' troppo l'assenza di emozioni, sensazioni, pensieri del personaggio: la sensazione alla fine è quella di una lettura fredda e distante. È come assistere alla ripresa di una telecamera, per capirci. In particolare non emerge un punto di vista della vicenda, che secondo me da come hai costruito il racconto potrebbe essere il bambino (è lui che vive una nuova esperienza e viene influenzato da essa).
Tutta roba che edizione dopo edizione diventerà naturale, MC mette davvero a dura prova tra orario, caratteri da tenere d'occhio, tema da interpretare, un occhio allo stile e un altro alla storia. Però fa migliorare un sacco.

Buona edition

PS: conosco i pianeti Trappist, ma i viaggiatori trappisti mi hanno fatto sorridere un sacco pensando a frati ubriaconi. Non so quanto fosse voluto, ma è una cosa che mi ha divertito più di quanto sia pronto ad ammettere pubblicamente lol

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#19 » giovedì 26 ottobre 2023, 13:15

Rick Faith ha scritto:Ciao Manuel, piacere di leggerti! A me l'idea onestamente è piaciuta: l'umanità si è già annientata una volta, ma come sempre non ha imparato nulla. Così come ripete sempre gli stessi errori senza rendersene conto, così prima o poi sarà nuovamente destinata ad autodistruggersi. Interpretazione pulita e senza fronzoli, così come molto asciutta è la narrazione che hai costruito. Anzi, più che asciutta direi asettica in alcuni punti. Ti sei concentrato moltissimo sui dialoghi e la cosa funzionicchia in quanto l'attenzione è sempre spostata verso la simulazione della Terra, ma secondo me si sente un po' troppo l'assenza di emozioni, sensazioni, pensieri del personaggio: la sensazione alla fine è quella di una lettura fredda e distante. È come assistere alla ripresa di una telecamera, per capirci. In particolare non emerge un punto di vista della vicenda, che secondo me da come hai costruito il racconto potrebbe essere il bambino (è lui che vive una nuova esperienza e viene influenzato da essa).
Tutta roba che edizione dopo edizione diventerà naturale, MC mette davvero a dura prova tra orario, caratteri da tenere d'occhio, tema da interpretare, un occhio allo stile e un altro alla storia. Però fa migliorare un sacco.

Buona edition

PS: conosco i pianeti Trappist, ma i viaggiatori trappisti mi hanno fatto sorridere un sacco pensando a frati ubriaconi. Non so quanto fosse voluto, ma è una cosa che mi ha divertito più di quanto sia pronto ad ammettere pubblicamente lol


Ciao Rick, grazie per il commento che hai lasciato. Mi fa piacere che ti sia piaciuta l’idea del loop autodistruttivo del genere umano che ho raccontato.
Sui dialoghi: ti do ragione, perché in questa edition ho deciso volutamente di dedicarmi alla sperimentazione delle interazioni tra i personaggi, visto che nel contest di settembre mi era stato fatto notare che i dialoghi invece scarseggiavano. Quindi si, l’aspetto emotivo dei personaggi sarà un punto su cui mi concentrerò nelle prossime edition. Grazie per avermelo fatto notare, mi sembra tu sia il primo, prendo appunti.

Sui trappisti: sinceramente ho scelto un pianeta a caso che mi ricordavo, e mentre velocemente mi documentavo su internet a inizio racconto, mi è venuto in mente quando sono stato in Belgio in alcune birrerie a bere l’ottima birra dei frati trappisti. Devo ammettere che averli messi su un’astronave ha fatto sorridere molto anche me :)

Grazie, alla prossima e buona edition anche a te

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BruceLagogrigio
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#20 » lunedì 30 ottobre 2023, 22:49

Ciao Manuel, dopo il racconto dell'altra volta ero molto curioso di vedere la tua nuova opera. Secondo me hai delle buonissime idee e devi solo refinire i dettagli e un po' lo stile di scrittura. Sono contentissimo di trovare un racconto di fantascienza, chissà forse poi ti convertirai ad altri anche tu... per ora me la godo.

Alla prossima!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#21 » martedì 31 ottobre 2023, 12:25

BruceLagogrigio ha scritto:Ciao Manuel, dopo il racconto dell'altra volta ero molto curioso di vedere la tua nuova opera. Secondo me hai delle buonissime idee e devi solo refinire i dettagli e un po' lo stile di scrittura. Sono contentissimo di trovare un racconto di fantascienza, chissà forse poi ti convertirai ad altri anche tu... per ora me la godo.

Alla prossima!


Ciao Bruce, grazie di essermi venuto a rileggere e per gli apprezzamenti. Spero di non deludere le tue aspettative nelle prossime edition, ma senz’altro troverai ancora racconti di questo genere. Finché mi diverto sicuramente. Voglio ancora sperimentarmi qui su MC e devo dire che i commenti aiutano molto per migliorarsi. Grazie di essere passato da queste parti! A presto

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antico
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#22 » martedì 31 ottobre 2023, 18:07

Devi lavorare sul tuo stile, lo stai ancora cercando, sei parecchio derivativo in tanti punti e poco definito nell'esposizione, però hai entusiasmo e voglia e belle idee (anche se questa è un po' arzigogolata e, a mio parere, bisognosa di qualche spiegazione in più). Dice bene Maramonte nel sottolineare una certa ingenuità tipica di una certa fantascienza di taaaaanti anni fa, ma punto con fermezza il dito sulla tua necessità di scrivere tanto per definirti sempre più, cosa che in questo racconto ho percepito particolarmente. Discreta la declinazione del tema. Per me siamo su un pollice tendente al positivo anche se un po' al pelo.

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#23 » giovedì 2 novembre 2023, 11:36

antico ha scritto:Devi lavorare sul tuo stile, lo stai ancora cercando, sei parecchio derivativo in tanti punti e poco definito nell'esposizione, però hai entusiasmo e voglia e belle idee (anche se questa è un po' arzigogolata e, a mio parere, bisognosa di qualche spiegazione in più). Dice bene Maramonte nel sottolineare una certa ingenuità tipica di una certa fantascienza di taaaaanti anni fa, ma punto con fermezza il dito sulla tua necessità di scrivere tanto per definirti sempre più, cosa che in questo racconto ho percepito particolarmente. Discreta la declinazione del tema. Per me siamo su un pollice tendente al positivo anche se un po' al pelo.


Ciao Antico, grazie per i suggerimenti. Stavo infatti pensando che riprendere i racconti scritti fino ad ora e "rivisitarli" possa essere intanto un primo esercizio necessario, perchè a rileggerli l'impressione è proprio quella che hai commentato te. I suggerimenti lasciati anche dagli altri autori di MC sono utili in questo senso. Alla prossima edition.

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GiulianoCannoletta
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#24 » mercoledì 8 novembre 2023, 18:24

Ciao Manu! Bello leggerti da queste parti :)
La struttura della storia mi è piaciuta, vai a ripercorrere alcuni momenti della storia lasciando alla sincerità del bambino il compito di svelare che alcune dinamiche si stanno ripetendo.
La struttura principalmente dialogata forse lo soffoca un po', senza il limite dei caratteri potresti dare più spessore ai personaggi e farli interagire meglio.
Secondo me potresti anche ambientarlo su una sorta di mueso-storico-olografico, su Trappist, risparmiandoti le beghe dei viaggi spaziali.
A rileggerci presto!
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Manuel Marinari
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Re: Torniamo a casa - Manuel Marinari

Messaggio#25 » lunedì 13 novembre 2023, 20:07

Ciao Giuli grazie che se venuto a commentare. Me ne accorgo solo ora. Si effettivamente l’ambientazione museale ci stava, proverò a rivedere il racconto così da allenarmi nella riscrittura. Grazie!

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