Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
srcm
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Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#1 » martedì 17 ottobre 2023, 0:06

“Ma tu davvero credi che andare a dirle che andrà tutto bene serva a qualcosa?”
I capelli scuri di Adanna parevano frammenti di vinile. Si mescolavano alle pieghe fitte come i denti di una balena che cesellavano il pavimento nero.
Caterina fissava il cielo bianco oltre la finestra ricoperta da un mantello di cimici rosse:
“Non è quello che ho detto, Adanna. Ho detto che dobbiamo parlarle, metterla a suo agio, rendere l’aula un posto accogliente.”
Adanna increspò le sopracciglia:
“Accogliente? Un’aula d’esame? Ti prego.”
Il resto del Consiglio era in silenzio. Alina si massaggiava le tempie. Sharon sventolava una cartina dell’Abkhazia cercando di scacciare le cimici e il caldo.
Adanna aveva negli occhi un freddo glaciale. A ogni sguardo Caterina si sentiva svuotata. Come se quel gelo risucchiasse i suoi propositi.
“Nemmeno... Dirle cosa l’aspetta, ecco?” le sue labbra si incastravano l’una all’altra, ma il freddo negli occhi di Adanna non mostrava crepe:
“Caterina, su…Sa già cosa l’aspetta. Ha avuto tutto il tempo del mondo.”
Caterina inarcò il collo verso il soffitto di vetro. La stanza stava iniziando a ruotare come l’interno di un giradischi.
Il pavimento nero, il cielo bianco, le cimici rosse, le tende blu: tutto girava intorno al suo torso, alle sue mani tremanti e insicure spalancate come i bracci di un cavatappi.
I volti intorno a lei svanivano e il lampadario incombeva sulla sua testa come una puntina lucida.
Un sussurro come una testina che si sollevi fece calare il silenzio. Il giradischi su cui Adanna stava ruotando si bloccò. La porta si era aperta.
La ragazza scivolò verso la cattedra rossa come una bustina di plastica blu con al suo interno due occhi verdi più grandi del mondo.
Pareva affrontare la prova peggiore che qualsiasi pianeta avesse mai vissuto con sulla bocca il sorriso di chi non sappia niente, non pensi niente, non ami niente, non odi niente, non abbia mai avuto idee, dubbi, sogni, gatti, desideri.
La ragazza si portò la mano alla nuca:
“Tocca… a me?”
“Sì, Gaia.” Adanna aveva appoggiato le labbra al microfono “Spiegaci perché dovremmo salvare il tuo mondo”
A Caterina si era bloccata la saliva in gola.
Con due passi come movimenti di un compasso, Gaia si sedette a cavalcioni sulla cattedra rossa:
“Mi spiace, non ho intenzione di convincervi, prof. Il mio mondo deve finire? Mi sta bene. Non mi interessa”
Ma che stava dicendo? Caterina scattò in avanti come a cercare di afferrare Gaia per le spalle, ma Adanna la mantenne ancorata ai margini del disco, ai confini del cerchio nero.
“Prof, non si preoccupi.” I due occhi verdi di Gaia si curvarono a disegnare le onde di un lago. “Se questo mondo deve finire… Forse è giusto così. Forse non se lo merita.”
Stava masticando una gomma. Pazzesco.
Caterina cercò le sue colleghe. Come potevano restare impassibili? Gaia aveva scelto la fine. E loro? I loro sguardi erano bassi. Non avevano intenzione di impedirlo?
Era tutto sbagliato, il tavolo era sbagliato, il cerchio era sbagliato, i docenti erano sbagliati.
Caterina si alzò in piedi e corse verso la cattedra, strappando via la mano che Adanna le stava stringendo.
Non gliene importava nulla se Gaia aveva deciso così. Non poteva comunque permetterlo.
L’avrebbe presa con sé. Avrebbe salvato il suo mondo.
Mentre era di fronte a lei, però, pronta a strappare anche la sua mano e trascinarla fuori dalla porta, Caterina si paralizzò di fronte ai suoi occhi. I suoi occhi più grandi del mondo. Gli occhi di Gaia erano davvero verdi come il lago più profondo, in un giorno di sole.
Non erano caldi, non erano freddi. Erano certi. E tanto bastava.
Caterina cadde in ginocchio.
Se questa era la strada che Gaia aveva scelto…
D’accordo, l’avrebbe accettato.
Il suo mondo sarebbe scomparso. La Terra sarebbe scomparsa.
Un nuovo allievo si sarebbe presentato: un nuovo inizio.
Perché ci sarebbe stato un nuovo inizio, sì?
Caterina crollò con la faccia sul pavimento ruvido, mentre il disco intorno a lei riprendeva a girare.



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antico
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#2 » martedì 17 ottobre 2023, 0:12

Ciao Simone e benvenuto nell'Arena! Da regolamento, in caso di new entry chiedo che o sia scritto il nome e cognome o che mi vengano comunicato privatamente. Inoltre, l'ideale per vivere al meglio l'edizione è sempre quello di essere iscritto al gruppo fb, cosa che permette una comunicazione molto più funzionale da parte mia nei vostri confronti. Detto questo: caratteri e tempo ok e quindi buona GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

srcm
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#3 » martedì 17 ottobre 2023, 0:16

Ciao, il nome è Simone, RCM sarebbero tre cognomi, che son scomodi da usare, quindi vado di sigla di solito! Intanto mi iscrivo di là, grazie comunque!

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MatteoMantoani
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#4 » martedì 17 ottobre 2023, 12:00

Ciao Simone! Benvenuto tra noi.
Allora, secondo me il tuo pezzo ha due grossi difetti. Il primo evidentemente è nella scrittura. Hai farcito poche righe di un numero importante di metafore e similitudini, tanto che la lettura ne risulta difficoltosa, specie nell'incipit.. vinile spezzato, denti di balena.. boh. Se proprio vuoi fare similitudini/metafore, o sono immediate da comprendere sennò è meglio evitare.
La storia è anche un po' confusionaria. Gaia impersona in qualche modo lo spirito della Terra, e viene esaminata a un banco d'esame? Da dei prof? Perché? Il tuo worldbuilding è un po' confusionario.
Insomma, per me un inizio un po' traballante, ma hai tempo per farti le ossa. Ci siamo passati tutti.
Non mollare!

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SalvatoreStefanelli
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#5 » mercoledì 18 ottobre 2023, 10:54

Ciao Simone.
La storia è un po' folle ma potrebbe essere il tuo stile e per tanto ci sta. Quello che non mi ha convinto è l'uso di tutti quei colori, come se avessero un senso che però non si vede, anche alcune metafore (un po' ne abusi e il troppo storpia) non sono affatto facili da capire e a cui dare un senso nella storia. Un disco che gira, alle cui estremità ci sono i professori che devono giudicare l'allievo, al centro una cattedra dove l'allievo si posizionerà di fronte; i nomi dei professori sembrano nomi di gente normale, tranne Adanna che non è comune, eppure sono loro a giudicare la ragazza che pare sovraintenda a un intero pianeta? Follia o genio? Anche la scelta di Gaia di accettare il giudizio senza alcun cenno di voler lottare per ciò che le appartiene, al contrario della Prof. Caterina che vorrebbe salvarla, mi sembra una scelta eccessiva: chi non proverebbe a dare almeno una ragione per poter sopravvivere? Ti spiego. Questo nostro mondo avrebbe tanto per cui sarebbe meglio distruggerlo (ma forse basterebbe eliminare solo gli uomini) e molto di più per cui andrebbe salvato, se fosse il mio mondo, indipendentemente da tutto il resto, anche solo perché è il mio, proverei almeno a dare una motivazione per non distruggerlo, non accetterei un giudizio di condanna senza nemmeno provarci, ti pare? Gaia non fa nulla. Ecco perché quello che poteva essere una trovata geniale per me si risolve in una follia non riuscita. Buona vita, sempre e comunque!

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Pretorian
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#6 » giovedì 19 ottobre 2023, 22:15

Ciao, SR e piacere di leggerti.

Allora, ammetto di aver letto più volte il racconto senza davvero afferrarlo. Abbiamo dei professori che devono valutare se il pianeta di una ragazza debba sopravvivere, ma lei rifiuta di sostenere questa causa e il pianeta verrà distrutto. In tutto questo, uno dei professori, che sembra essere un abitante del pianeta, si dispera. Sembra di leggere un racconto simbolico, ma davvero non comprendo quale sia il simbolismo. Gaia potrebbe essere la Terra, ma perché sceglie di non difendere la sua esistenza? Chi sono i professori? Chi è Adanna? Davvero, se è una simbologia è troppo criptica per avere una corretta interpretazione della storia. Lo stile è abbastanza efficace, ma ci sono comunque degli elementi migliorabili.

Alla prossima!

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Emiliano Maramonte
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#7 » venerdì 20 ottobre 2023, 23:32

Ciao Simone! Benvenuto nell'infernale Arena e piacere di conoscerti.
Valutazione non positiva per il tuo racconto. Lo sviluppo, già di per sé confuso, è appesantito da tante similitudini e metafore. L'ho letto almeno tre volte per afferrare un po' tutti gli elementi, ma ho avuto ugualmente difficoltà. Si tratta di un comitato di valutazione per divinità? E' una sorta di accademia cosmica dove si decidono le sorti dei mondi dell'universo? Non ho proprio capito. Inoltre, c'è un serio problema di immedesimazione, quindi di punto di vista. Di chi sono gli occhi attraverso cui vedo la vicenda? Nella parte iniziale ci sono almeno cinque personaggi diversi. Di alcuni non ho ben compreso il ruolo. Ciò va a detrimento della bontà dell'idea di fondo, che pure c'è e, se sviluppata meglio, poteva anche avere del buon potenziale. Lo stile non è malvagio, ma ha bisogno di una sgrossatura significativa. Frasi del tipo: "Pareva affrontare la prova peggiore che qualsiasi pianeta avesse mai vissuto con sulla bocca il sorriso di chi non sappia niente, non pensi niente, non ami niente, non odi niente, non abbia mai avuto idee, dubbi, sogni, gatti, desideri." sono assolutamente da evitare perché rovinano la lettura.
Tema comunque centrato.
Persevera, anche perché Minuti Contati serve a migliorare!

In bocca al lupo!
Emiliano.

srcm
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#8 » sabato 21 ottobre 2023, 15:51

Ciao a tutto il gruppo, finora ho preferito non commentare per non influenzare i vostri commenti, ma un mini commento finale vorrei farlo, più che altro per ringraziarvi per tutti i feedback che credo mi saranno molto utili. In effetti mi son reso conto che un difetto delle mie prime stesure è mantenere contemporaneamente possibili varie interpretazioni e scenari, mentre dovrei scegliere senza dubbio con più chiarezza (e semplicità) le linee da seguire e i punti di vista da adottare. Ci lavorerò sopra allora, buona lettura ancora e a risentirci!

PuntiDiDomanda
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#9 » martedì 24 ottobre 2023, 17:10

Purtroppo sul racconto non c'è molto da dire: è tutto metaforico, di una metafora non chiara. O meglio, il plot generale è comprensibile, ma non ha un vero punto. Gaia rappresenta la Terra come singola persona, è la personificazione stessa della Terra, è la dea della Terra? Poteva chiarirsi indirettamente, se il nome delle altre fosse stato facilmente riconducibile a qualcosa (divinità o pianeti noti), ma così l'ambientazione diventa confusa, perché non si capisce cosa dovrebbero rappresentare le insegnanti, quindi tutto rimane lì, a galleggiare nell'etere, senza un vero significato.

Cerco allora di prendere spunto dal racconto e darti dei consigli generali, che puoi scegliere se seguire o buttar via:
usa meno metafore, quando sei sicuro che siano necessarie, comprensibili e funzionali, e in generale prova a essere più concreto;
chiarisci bene da subito che focalizzazione stai usando e chi è il portatore di POV;
introduci meno personaggi tutti insieme e, quando li inserisci, cerca di dare loro una forma, specificando il contesto e/o dandone una descrizione;
dai elementi più chiari riguardo l'ambientazione, e coi tempi giusti (qui ad esempio che ci sia questo fantomatico Consiglio esce troppo tardi, per come avevi descritto sembrava una stanza con solo quelle due persone. Io mi ero immaginato una camera).

Ti auguro una gaia edizione!

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Domenico
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#10 » martedì 24 ottobre 2023, 22:26

Ciao Simone,
benvenuto su minuti contati.
Sono rimasto particolarmente colpito dall'idea di base, l'interpretazione del tema è davvero singolare. Quindi sicuramente centrato.
Purtroppo però, da lettore, ho notato un po' di cose che mi hanno fatto storcere il naso.
Ci sono troppi personaggi e poco caratterizzati. Ci sono troppe metafore che appesantiscono la lettura, rendendo il testo poco fluido. Anche io tendo a scrivere buttando dentro troppi elementi, confondendo troppo il lettore.
Un consiglio che vorrei darti, ma che vale soprattutto per me, è quello di essere più asciutti possibile. Sia nella prosa che negli elementi che si inseriscono.
Per il resto, buona edition e spero di ri-incrociarti presto!

ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Andrea Furlan
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#11 » martedì 24 ottobre 2023, 23:23

Ciao Simone,
luci e ombre per questo racconto: interessante il gioco dei colori e forme che tratteggia l’ambientazione, mi ha ricordato certi video musicali dove questi elementi catturano l’attenzione e la catalizzano su una certa atmosfera, anche se alcuni riferimenti non sono chiari (il disco, il colore del vinile, la stanza che ruota). D’altro lato, ho trovato la storia un po’ debole (soprattutto nel conflitto di fondo che non è abbastanza sviluppato) e il contesto inesistente, così come personaggi troppo numerosi su cui non ci sono abbastanza informazioni per la breve durata del racconto. Un suggerimento potrebbe essere di giocare su soli tre personaggi: Gaia, Caterina (il difensore) e un altro (l’accusatore). Tema certamente centrato.

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Rick Faith
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#12 » giovedì 26 ottobre 2023, 18:59

Ciao Simone, è la prima volta che leggo qualcosa di tuo se non erro, quindi piacere di leggerti!
Il tuo racconto mi è piaciuto, è molto particolare. Generalmente i testi pieni di simbolismi, metafore, suggestioni non trovano molto successo in contest del genere perché il confronto non è solo con il lettore, ma anche con gli altri testi del girone. E di solito la chiarezza e la semplicità hanno un notevole vantaggio quando si tratta di produrre testi in un breve lasso di tempo.
La tua comunque non la considero affatto una prova disprezzabile, anzi. Ci ho trovato molti spunti interessanti e una sensibilità visiva fuori dal comune. La ripetizione dei colori, rosso, blu, verde, che ritornavano in ogni dettaglio mi ha ammaliato.
La storia però secondo me avrebbe bisogno di un pizzico di pepe, ci vorrebbe un ruolo più centrale e più attivo della protagonista nella vicenda per creare interesse.

Buona edition e alla prossima!

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antico
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#13 » martedì 31 ottobre 2023, 19:02

Hai dei numeri, li percepisco. Però troppo simbolismo, troppi significati che sono chiari solo a te in quanto autore e che portano il lettore distante dal tuo racconto. E poi uno stile ancora da definire, un punto di vista da centrare. C'è del lavoro da fare, ma, come ti ho scritto, parti da basi che mi sembrano buone. E fidati se ti dico che in tanti siamo passati da questa fase, quella del racconto pieno di significati che a noi sembrano così chiari da farci dubitare di chi ci legge dipingendosi il punto interrogativo sul volto. La sfida è eliminare quel punto interrogativo e qui avrai sempre chi ti dirà esattamente quello che pensa. Allo stato attuale mi sento di assegnare al testo un pollice ni. Alla prossima prova.

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GiulianoCannoletta
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Re: Gli occhi più grandi del mondo [di SRCM]

Messaggio#14 » mercoledì 8 novembre 2023, 18:22

Ciao Simone, piacere di averti letto.
E alla fine, consiglio di classe fu :)
Il racconto mi è piaciuto e secondo me gira intorno a un'idea interessante. Strizza l'occhio ad alcune dinamiche che riconosco, il docente che vorrebbe fino all'ultimo aiutare lo studente che invece pare aver già “condannato” se stesso.
Da questo punto di vista, a mio avviso, la storia ne uscirebbe migliore se tu concentrassi più caratteri sulla dinamica fra Caterina e Gaia, facendo emergere meglio le loro motivazioni, magari asciugando la parte iniziale che attira l'attenzione su aspetti e personaggi secondari.
A rileggerci presto!
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
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