The end.

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
LeggErika3
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The end.

Messaggio#1 » martedì 17 ottobre 2023, 0:28

Carissimo,
sono seduto al tavolo della cucina e ti scrivo, grato che ci siano ancora almeno un foglio e una penna da utilizzare.
I muri stanno scolorendo, già vedo attraverso i mattoni la campagna circostante. Alcuni alberi sono scomparsi, altri hanno perso le foglie. L'orto è inaridito, la cuccia del cane è vuota. Mia moglie mi siede a fianco e mi stringe una mano, ma non mi volto a guardarla nel timore di vederla sbiadire. Come tutto il resto.
Gli altri mi hanno chiesto di scriverti, di pregarti di non lasciarci andare. Hanno paura, pensano che sia una tua decisione, che io possa convincerti a fare altrimenti.
Quando cominciarono i primi fatti strani, si aspettavano che io avessi delle spiegazioni. Dicevano che ero il tuo preferito, che addirittura ti identificavi in me: dunque, di sicuro, avrei dovuto sapere che cosa avevi in mente.
Perché alcune vicende si erano fermate, come cristallizzate? Alcune persone si ritrovavano a non sapere più che dire, dove andare. Scene interrotte, dialoghi sospesi. Alcuni addirittura sparivano, senza spiegazioni.
C'erano luoghi che avevano preso a consumarsi, come se fossero rimasti troppo esposti alle intemperie, all'incuria. Ci si imbatteva in paesaggi che scolorivano come vecchie foto, ti voltavi un istante e non erano più lì. E ti chiedevi se li avessi visti davvero o se te li fossi sognati.
Cosa starà facendo, mormoravano preoccupati. Forse non gli interessiamo più, si è stancato di inventare. Ha trovato altri progetti e ci sta dimenticando.
Non so se sia vera la storia dell'identificazione, se sono il preferito: certo ci somigliamo. Mi piacciono i libri di storia che hai deciso debbano stare sui miei scaffali, coltivo l'orto che hai inventato per il mio giardino, giro per il paese in bicicletta, amo la donna seduta alla mia destra. La mia vita assomiglia alla tua, forse c'è fin troppa serenità per una trama avvincente.
Ho riflettuto a lungo: non credo che tu abbia deciso di inventare un altro mondo, dimenticandoti di quanto già costruito.
Non sarebbe nella mia natura abbandonare qualcosa che ho creato e non lo sarebbe neanche nella tua.
Questo universo finisce perché stai finendo anche tu. Non ti posso chiedere di salvarci perché nessuno sta riuscendo a salvare te.
Mentre il tavolo su cui appoggio fluttua sempre più inconsistente, il foglio si confonde con la penna. Nessuno leggerà questa lettera, che già non esiste più.
Il sole sta tramontando per l'ultima volta, la terra scompare e resta solo il cielo e la gratitudine di esserci stati.

Per Edo
Ultima modifica di LeggErika3 il martedì 17 ottobre 2023, 0:43, modificato 2 volte in totale.



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antico
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Re: The end.

Messaggio#2 » martedì 17 ottobre 2023, 0:32

Ciao Erika e benvenuta nell'UNDICESIMA ERA! Parametri tutti rispettati, divertiti in questa GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: The end.

Messaggio#3 » martedì 17 ottobre 2023, 8:34

Ciao Erika, piacere di rileggerti.
Interessante declinazione del tema, un personaggio che supplica il suo autore di continuare a scrivere la sua storia, altrimenti tutto il suo mondo scomparirà. Non è proprio originale, anche qui su minuti contati ne avrò letto dieci di racconti di questo tipo, in cui i personaggi si rivolgono al lettore o allo scrittore. In tutta sincerità, ho letto interessato fino al punto in cui questo viene svelato (abbastanza presto a dire la verità) e poi ho detto: "Oh no, ancora."
Forse per migliorare il racconto e potenziare al massimo l'idea di base, avresti potuto svelare tutto solo alla fine, facendo pensare a qualcosa di diverso, che ne so un vero cataclisma o un'invasione aliena, per lasciare una specie di colpo di scena.
Purtroppo però, adesso ho tanto l'impressione di aver letto un esercizio non proprio ispiratissimo.
Perdona la mia franchezza, hai dato prova di saper fare di meglio. Ti auguro comunque di goderti quest'edizione. Alla prossima!

LeggErika3
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Re: The end.

Messaggio#4 » martedì 17 ottobre 2023, 8:58

Ciao Matteo, ti ringrazio molto della lettura. Sono consapevole del fatto che non si tratti di una soluzione originale, e non dico solo su Minuti Contati (dove le giravolte delle trame sono la norma), ma neanche nella letteratura mainstream degli ultimi...150 anni?
Non intendevo creare un colpo di scena (infatti, come giustamente osservi, si capisce immediatamente che siamo in una realtà raccontata da un autore), ma riflettere (in maniera un po' goffa, lo ammetto) sul come ci raccontiamo attraverso i nostri personaggi. Ma tant'è, mica sono Pirandello, questa ciambella è venuta con il buco un po' sghembo.

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SalvatoreStefanelli
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Re: The end.

Messaggio#5 » martedì 17 ottobre 2023, 10:53

Ciao Erika. A me il racconto è piaciuto, nonostante, come già ti è stato detto, l'idea non sia originale. Mi è piaciuto il tono delicato con cui narri la vicenda ma forse ci voleva anche altro. Non è facile capire, secondo me, quello che era nelle tue intenzioni, cioè mostrare quanto di un autore finisce nei suoi racconti, e rifletterci su. Non ho notato frasi scritte male o senza senso, errori o altro, men che meno che fossero gravi da dovertelo dire. La dedica finale mi ha fatto pensare a qualcosa che riguarda me e, forse, non te: la perdita di una amico, qualcuno che ha amato tanto leggere e forse anche scrivere e, questa cosa, al di là del racconto, mi ha emozionato. Tornando alla tua storia, ho trovato questa frase quella più giusta a identificarla: "forse c'è fin troppa serenità per una trama avvincente". Ecco, forse, ci sarebbe voluto qualcosa di più, che mettesse un po' di adrenalina nel racconto. Buona vita, sempre e comunque!

LeggErika3
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Re: The end.

Messaggio#6 » martedì 17 ottobre 2023, 13:33

Grazie Salvatore.
Hai colto nel segno sulla sua finalità intima (assolutamente avulsa dagli obiettivi del contest), cioè il saluto a un amico che se n'è andato troppo presto, portando con sé tutti i personaggi e le storie che gli giravano per la testa (amico che, per altro, avrebbe considerato questo racconto "di maniera", nella migliore delle ipotesi, citandomi almeno cinque precedenti analoghi).
Ma bisogna giudicare la storia postata, non la "storia della storia", altrimenti non ce la caviamo più. Dunque grazie del commento: effettivamente, oltre al resto, manca pepe, adrenalina. Il protagonista scompare senza neanche provare a reagire e questo non aiuta certo a mettersi nei suoi panni.

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Pretorian
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Re: The end.

Messaggio#7 » giovedì 19 ottobre 2023, 0:45

Ciao, Erika e piacere di leggerti.

Si, il rapporto tra scrittore e la sua opera è un tema parecchio trattato e ricordo di aver scritto anch'io in passato qualcosa di molto simile a questo racconto. In questo caso, la storia presenta tre grosse debolezze che ne minano l'efficacia. IL primo e più evidente è che il fatto che il protagonista viva in una storia venga svelato troppo presto, anticipando il climax narrativo a metà storia e rendendo il resto solo un'aggiunta di poco valore. Il secondo problema è che mancando qualsiasi riferimento al mondo narrativo, il dramma è assente. Sappiamo troppo poco del protagonista, dello scrittore e dei vari personaggi per poter provare dispiacere per quello che sta accadendo, come sappiamo troppo poco dell'ambientazione originale del racconto che sta scomparendo per poter ipotizzare una soluzione differente da quella che riveli. Infine, la dedica "Per Edo"... chi è Edo? Il fatto che tu inserisca una dedica dovrebbe far pensare che il lettore sa chi sia la persona a cui la dedica viene fatta, ma ho paura che mi sia sfuggito qualcosa, perché non so chi sia e questo rende il finale meno di impatto.

Alla prossima!

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Emiliano Maramonte
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Re: The end.

Messaggio#8 » giovedì 19 ottobre 2023, 23:56

Ciao Erika, bentrovata e benvenuta nell'Undicesima Era!

Forse hai scritto questo racconto più per una tua esigenza interiore che per partecipare attivamente al contest, e questo lo testimonierebbe la dedica finale per il tuo amico che non c'è più (dedica sicuramente lodevole).
Tuttavia il racconto è breve e troppo denso di contenuti per poter essere apprezzato appieno. Inoltre soffre del grave inconveniente del già sentito. Okay, non sei Pirandello, non lo è nessuno di noi, ma uno sforzino creativo in più si poteva fare. Comunque, a tutto questo fa da contraltare uno stile buono, evocativo e delicato che, tutto sommato, fa riflettere.
Tema centrato.

Buona gara!

PuntiDiDomanda
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Re: The end.

Messaggio#9 » domenica 22 ottobre 2023, 23:15

Per la prima volta ho poco da dire, più che altro perché penso abbia già detto tutto Pretorian nel suo commento. Mi viene anche difficile commentare lo stile perché si tratta di un racconto epistolare, quindi non so quanto sia possibile discuterlo in tal senso. Forse ti direi che potevi essere più ricca di dettagli sensoriali, che rientra sempre nella questione ambientazione poco mostrata, però per il resto boh, è una lettera. Ecco, forse per essere una lettera informale manca qualche avverbio in "-mente", visto quanti se ne usano colloquialmente. Lol

A differenza degli altri, forse per una mia inclinazione (non mi interessano i plot twist, se non ci sono non mi dispiace, anzi, spesso trovo che rovinino le opere, anche perché molte volte sono mal costruiti), apprezzo che abbia svelato alla svelta il contesto e ti sia concentrata sul lato intimo della faccenda. Purtroppo, però, per le questioni già espresse non mi ha catturato, anzi, sono rimasto per tutto il tempo parecchio distaccato.
Buona edizione!

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Domenico
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Re: The end.

Messaggio#10 » lunedì 23 ottobre 2023, 19:43

Ciao Erika,
è stato un vero piacere aver letto il tuo racconto.
Sicuramente l'idea alla base non è originalissima ma tutto il resto mi è piaciuto molto.
Sei stata molto delicata. Mi hai fatto tornare in mente il periodo, da giovanissimi, in cui custodivamo un diario.
La sensazione del protagonista mi ha ricordato quei pomeriggi in cui si scrivevano pagine e pagine di messaggi, con la speranza di avere prima o poi quel coraggio per farli arrivare a destinazione. Così per magia.
Mi ha ricordato quel desiderio che quel qualcuno ci ascoltasse. Quell'illusione che poi alla fine ci lasciava definitivamente al volere dell'altro.

In bocca al lupo per l'edition!

Ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Andrea Furlan
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Re: The end.

Messaggio#11 » martedì 24 ottobre 2023, 23:20

Ciao Erika,
Dopo aver letto i commenti degli altri e le tue risposte, ho capito. Anche a me è capitato di scrivere di una persona cara scomparsa in un racconto per un concorso: credo che la scrittura aiuti, a non pensare al dolore, a guarire, a tornare a essere. Quindi il risultato può non essere ottimale (come capitò anche a me quella volta), anche se ho letto volentieri, riconoscendo il tuo stile solido, apprezzando molto alcuni passi (su tutti quello sull’identificazione) e l’atmosfera generale. Se ti ha aiutato a stare meglio e ricordare il tuo amico con serenità, l’obiettivo è comunque raggiunto. Inoltre mi hai fatto riflettere su una cosa che mi chiedo spesso: dove finiscono tutte le nostre storie e i personaggi che ci popolano la mente, una volta che ce ne andiamo?

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Rick Faith
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Re: The end.

Messaggio#12 » giovedì 26 ottobre 2023, 15:57

Ciao Erika, felice di ritrovarti nell'arena.
È vero che il personaggio che si rivolge all'autore è un classico, ma l'idea la vedo principalmente nel come si riesce a declinare il tema sfruttando spunti anche familiari. La fine del mondo intesa come universo di fantasia che scompare insieme al suo autore onestamente mi sembra un'ottima interpretazione.
È un testo molto malinconico, rassegnato, ma anche dolce e consapevole. Per questo in realtà durante la lettura sembra non funzionare come racconto, perché il protagonista è passivo e ha già accettato la situazione prima dell'inizio. Non raggiungiamo la consapevolezza insieme a lui, ne siamo semplicemente messi al corrente in ritardo. Sul finale però la dedica rende tutto esplicito e regala al testo un senso che altrimenti non avrebbe avuto. Pazienza se non conosco lo scrittore al quale l'hai dedicato, mi è stato comunque impossibile restare indifferente. In questo caso il testo aveva uno scopo intimo e personale, e va bene così.
Un abbraccio

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antico
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Re: The end.

Messaggio#13 » martedì 31 ottobre 2023, 17:48

Vero che l'idea non è nuova, ma è l'esposizione che fa la differenza e qui il tuo tocco si sente e non si sente. Vai troppo per le lunghe con il protagonista che aspetta a definire la situazione e ti concentri solo sull'idea di partenza senza arricchirla e qui sta il vero problema. Una semina maggiore, una storia pensata dallo scrittore, un qualcosa di più ricco invece che concentrarsi solo sul ripetere uno stesso concetto senza affabularlo. Direi una stesura un pelo passiva. Buona la declinazione del tema. Per me un pollice tendente al positivo, ma non in modo solido e brillante, questa volta.

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GiulianoCannoletta
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Re: The end.

Messaggio#14 » mercoledì 8 novembre 2023, 18:19

Ciao Erika, sempre un piacere leggerti.
Il racconto mi è piaciuto molto, è pregno di dolcezza e malinconia.
Se posso consigliarti un margine di miglioramento, potresti rendere più tridimensionali i personaggi che stanno scomparendo, accennando in maniera più precisa ad aspetti del loro mondo e delle loro relazioni che si stanno sgretolando.
Molto belle le frasi finali e la chiusura.
A rileggerci presto!
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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