Jolly Black

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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Pretorian
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Jolly Black

Messaggio#1 » martedì 17 ottobre 2023, 0:38

Jolly Black

Evito una salva di missili saltando dalla piattaforma. Un’ultima granata ben assestata e l’elicottero esplode. Il Generale Morden si spiaccica sull’asfalto e gli altoparlanti prorompono in un “MISSION COMPLETE!” sulle note di una musica di trionfo.
- Cazzo, sì! – Sullo schermo compare il ranking dei punteggi e assegno il classico “AAA” alla quarta posizione. – Ci so ancora fare!
- Bella forza, cazzone: quello l’avrai finito un milione di volte – Massimo abbassa un interruttore, e il volto di Ryu si dissolve nel buio di uno schermo. – Se mettiamo assieme tutte le cinquecento Lire e gli euro che ci hai messo dentro, viene fuori che mi hai pagato l’affitto del locale per un anno.
- Facciamo due: non ti dimenticare di tutta la grana che ti ho fatto guadagnare con i tornei fatti con i ragazzi del circoletto.
Lui stacca un altro interruttore: la scimmietta Toki si blocca a metà dell’ultimo salto.
- Come se non sapessi che li organizzavate perché tra una partita e l’altra potevate nascondervi nella stanza sul retro a leggere i fumetti giapponesi zozzi. Branco di segaioli!
Si asciuga il sudore con il fazzoletto che porta nella tasca sinistra dei jeans. Dal destro tira fuori un pacchetto di rosse senza filtro.
- Senza ritegno, proprio. E dire che con voi c’era anche una ragazza… come si chiamava? – si infila una sigaretta in bocca e picchietta le guance grassocce con l’indice. – La rossa lentigginosa che ti umiliava sempre a Tekken.
- Si chiamava Noemi. E guarda che con lei era tutta una strategia, eh – Strizzo l’occhio e rubo una cicca – A furia di prendere mazzate da Yoshimitsu, ho avuto il mio primo bacio.
- Bravo, vantati pure di aver rimediato la prima ragazza per pura compassione.
Mi accende la sigaretta con una sfiammata di un una-e-getta. Sbuffo una nuvola grigiastra
- Quella sì che è stata una bella estate. Di quelle che non tornano più.
Mi guardo attorno. Flipper spenti. Dance Revolution pronte per essere imballate e solo una manciata di cabinati ancora accesi.
Nessuno in giro a parte noi due.
- Grazie per avermi fatto venire un’ultima volta. Non posso credere che stai chiudendo per davvero…
Massimo alza le spalle.
- Ormai questo posto è quasi sempre vuoto: ora che i giochi ce li hanno tutti a casa, che senso ha venire qui a buttare monetine?
Storco la bocca.
– Come puoi dire una cosa simile, Max? Il Jolly Black è più di una sala giochi. Questo posto è… un’esperienza! – sbuffo un’ultima boccata di fumo e schiaccio la cicca nel portagettoni di un House of the Dead spento. – Era qui che ci si vedeva con gli amici dopo i compiti ed era qui che si veniva a progettare le vacanze, tutti gli anni. Cazzo, non ho dato solo il mio primo bacio qui dentro: dietro quel flipper di Rocky ho bevuto la mia prima birra e avuto la mia prima sbornia!
Massimo annuisce.
- E quand’è stata l’ultima volta che sei venuto a goderti questa esperienza? Tre anni fa? Quattro? – Si toglie gli occhiali e passa sulle lenti lo stesso fazzoletto con cui si è pulito il sudore – Il tempo passa e le cose cambiano. Il Jolly Black era un bel posto, ma non era fatto per durare per sempre.
Incrocio le braccia.
- Ma senza il Jolly, i ragazzini non avranno mai la possibilità di crescere come abbiamo fatto noi.
Lui ride.
- Ma sentitelo: non ha ancora trent’anni e già ragiona come un vecchio – Reindossa gli occhiali e chiude un altro cabinato. – I “ragazzini” non hanno bisogno di questo posto per fare le loro esperienze. Saranno diverse dalle tue, ma per loro saranno comunque uniche.
Abbasso lo sguardo e mi gratto la testa. Massimo si avvicina e dà una pacca sulla spalla.
Tira fuori dalla tasca due monete da un euro e fa un cenno all’unico cabinato ancora attivo, il secondo della mia serie preferita.
- Doppia?
Sorrido.
- Heavy machine gun!


di Agostino Langellotti



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antico
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Re: Jolly Black

Messaggio#2 » martedì 17 ottobre 2023, 0:41

Ciao Agostino! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

Giovanni P
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Re: Jolly Black

Messaggio#3 » martedì 17 ottobre 2023, 10:02

Buongiorno Agostino,

ho trentacinque anni, e la nostalgia è tanta dopo aver letto questo racconto. Hai scritto qualcosa di semplice , ma che tocca tutti i tasti giusti per far vivere un’esperienza intensa al lettore. D’altronde Massimo ha ragione, ma il racconto sottolinea qualcosa di matematico, e ciò in un mondo che cambia alla svelta è facile diventare nostalgici quando si è ancora giovani. Per il resto la scrittura è ottima, semplice, chiara e immediata, difficile non riuscire ad immergersi.
Il gruppo Visions mi metterà in grosse difficoltà per la classifica.
Ottimo lavoro.

alexandra.fischer
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Re: Jolly Black

Messaggio#4 » martedì 17 ottobre 2023, 14:40

Jolly Black di Agostino Langellotti Tema centrato. Il gestore di una sala giochi fa giocare l’ultima partita a un videogioco da un affezionato cliente. Insieme rievocano il passato. Dai videogiochi ai fumetti manga a luce rossa. È tutto un ricordare un mondo che sta per finire. Difatti il cliente affezionato è passato di lì dopo qualche anno. Ricorda l’adolescenza, la prima sbornia, il primo amore, tutti avvenuti lì. Molto efficace la resa del videogioco iniziale, di tipo militaresco. Il Lettore è sorpreso da come il gestore prenda bene l’accaduto. Non ha nostalgie. Sa che per i ragazzini ci saranno altre esperienze, malgrado la nostalgia del cliente.

Attenzione: usa e getta

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gioco
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Re: Jolly Black

Messaggio#5 » martedì 17 ottobre 2023, 21:30

E va beh Agostino, per quelli della mia generazione stai praticamente sparando sulla croce rossa! :-) . Riaccendi ricordi di un'altra vita. L'ambientazione del racconto e' molto accurata, la si potrebbe definire quotidiana, ordinaria, ma e' una bella scelta in contraltare rispetto al tema apocalittico del concorso. Nel complesso e' sicuramente un racconto godibile, e la scrittura evoca molto bene tempi e luoghi che furono.
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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SalvatoreStefanelli
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Re: Jolly Black

Messaggio#6 » mercoledì 18 ottobre 2023, 19:10

Anche se ho qualche anno in più, i ricordi sono lì e la nostalgia pure. Una storia che emoziona, non solo a chi ha vissuto l'epoca, credo. Bravo.

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Proelium
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Re: Jolly Black

Messaggio#7 » mercoledì 18 ottobre 2023, 19:47

Ciao Agostino,
piacere di leggerti. La fine dei bei tempi, o per dirla con Max, degli ANNI D'ORO, è una declinazione del tema decisamente nostalgica, che se arriva al target giusto, si conficca dentro come una pallottola: la forza di un ricordo, a volte, fa più degli effetti speciali. Solo, sei consapevole che con questo pezzo hai voluto rivolgerti a una generazione precisa, a scapito di tutte le altre? Per quanto mi riguarda, essendo cresciuto negli anni '90, ti confermo che l'effetto nostalgia mi è arrivato, ma ti segnalo, di contro, che se il tuo obiettivo era esattamente quello, si poteva spingere in quella direzione con molta più forza ed evidenza, per valorizzarlo al MAX. A meno che il nome Jolly Black non abbia un significato "tuo" (in quel caso la cosa cambia), sarebbe stato più funzionale chiamarlo direttamente Jolly Blue, Massimo solo Max, e ci sarebbe stato bene un Cisco, o un disco degli 883 in sottofondo... Se l'obiettivo è far morire di nostalgia chi quelle canzoni le ha vissute, bisogna avere il coraggio di andare avanti fino in fondo, e al diavolo le mezze misure.

In bocca al lupo, buona edition.
Francesco

starla
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Re: Jolly Black

Messaggio#8 » giovedì 19 ottobre 2023, 17:50

Ciao Agostino,

Ho apprezzato molto questa diversa declinazione del tema, la trovo centrata e originale. Mi piace l’idea che tu abbia voluto far leva sui sentimenti, la nostalgia, i ricordi, più che a grandi colpi e mondo straordinari.
Sull’incipit sono rimasta un po’ disorientata perché non capivo dove ci trovassimo, e le ambientazioni militari mi annoiano subito, però sei stato veloce a rivelare che si trattava di un videogioco, per cui il mio interesse si è destato presto.
Concordo con chi ti ha scritto che un racconto come questo taglia fuori una buona fetta di pubblico, io, infatti, pur appartenendo a quella generazione, non ho mai frequentato sale giochi e la maggior parte dei riferimenti che hai riportato sono caduti nel vuoto.
Trovo comunque il racconto ben scritto, buono lo stile è il ritmo.
In bocca al lupo e alla prossima!

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Shanghai Kid
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Re: Jolly Black

Messaggio#9 » giovedì 19 ottobre 2023, 22:47

Ciao Agostino,
è sempre un piacere leggerti.
Il tuo racconto è semplice, ma efficace, come ti hanno già segnalato negli altri commenti. Da un punto di vista stilistico, scorre bene, ed è ben strutturato. I dialoghi funzionano. Sicuramente la nostalgia è il punto di forza emotivo del tuo pezzo. Non ho vissuto questo tipo di esperienza, eppure ho sentito, probabilmente in maniera ridotta, ma nitida, quel senso di fine di un mondo condiviso da almeno una - ma credo più d'una - generazione. Secondo me non è un problema che il tuo racconto parli più a qualcuno che a qualcun altro, penso sia così nella maggior parte dei casi e il tuo brano arriva dove deve arrivare.
Apprezzo la semplicità della tua declinazione tematica, che però non è banale, anzi è originale.
Ci sono secondo me un po' di clichè che però, specie in così pochi caratteri, aiutano a caratterizzare (perdona il pasticcio di parole) i personaggi e l'ambientazione.
Non credo sia il tuo racconto migliore, ma sicuramente è una buona prova.
A rileggerci,
Elisa

Franco Zanella
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Re: Jolly Black

Messaggio#10 » giovedì 19 ottobre 2023, 23:26

Ciao Agostino,
molto bello il tuo racconto. Ci ho trovato tutto: idea originale, atmosfera, dialoghi ben gestiti e finale forte e coerente. Sei riuscito anche a infilarci dentro un messaggio di rispetto verso i giovani che anche quelli della mia generazione, che siamo stati tra i primi a frequentare le sale giochi, avremmo gradito dai più anziani. Buona edition e alla prossima!
Franco

Cinzia Fabretti
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Re: Jolly Black

Messaggio#11 » venerdì 20 ottobre 2023, 11:09

Gentile Pretorian, non sono così competente da fare un’analisi all’altezza, ma sintetizzo così le mie sensazioni: troppo bravo! Davvero bello questo racconto, dalla declinazione del tema, alla morbida nostalgia che permea l’ambientazione, alle immagini vivide che costruisci. Mi è piaciuto tutto e non so trovargli alcunché non solo di difettoso, ma di migliorabile. Per me, ottimo così. Buona edition!

Debora
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Re: Jolly Black

Messaggio#12 » lunedì 23 ottobre 2023, 21:03

Ciao Agostino, anche se sono un po’ più vecchia del protagonista di questa storia la nostalgia per le vecchie care sale giochi ce l’ho anch’io. Hai raccontato in uno scambio di battute veloci e semplici la fine di un mondo. Un’interpretazione originale e molto soft del tema proposto. Io preferisco quelle drammatiche o paradossali ma si tratta solo di gusto personale.

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Stefano.Moretto
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Re: Jolly Black

Messaggio#13 » mercoledì 25 ottobre 2023, 1:11

Ciao Agostino,
anch'io come quasi tutti della nostra età ho avuto la mia Jolly Black in cui ho buttato fin troppe monetina in Metal Slug. E immagino che anche il titolo sia un tributo alla canzone degli 883 (io nel dubbio me la sto riascoltando ora).
Parlando del racconto, fila tutto benissimo dall'inizio alla fine. Forse le primissime battute rischiano di causare confusione perché non si capisce se è vero, se è un videogioco e nel caso dove lo sta giocando, ma la questione viene chiarita in pochissime parole, quindi non è problematico.
In realtà sono un po' in difficoltà a commentare questo racconto, perché di fatto da solo funziona benissimo e fa il suo lavoro, cioò evocare un senso di nostalgia (devastante), ma fa "solo" questo. Dopo averlo finito di leggere mi ha lasciato un po' una sensazione di incompiuto, come se mancasse un pezzo.

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antico
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Re: Jolly Black

Messaggio#14 » venerdì 27 ottobre 2023, 18:57

Un buon racconto con un'ottima declinazione del tema. Occhio però che si tratta di un testo che si esurisce nella sua idea iniziale e sei stato costretto a fare uscire parte della morale dal dialogo stesso tra i due protagonisti e questo è un malus. Rilancia poco, insomma, e forse potevi lavorare di più sulle sfumature creando un finale più a effetto e meno spiattellato. Sotto questo punto di vista, devo dire che devi lavorarci ancora sopra per farlo assurgere al suo reale potenziale ed evitare di mandare qualunque messaggio per voce dei protagonisti, ma facendolo uscire dalla emozioni che susciti nel lettore. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e anche brillante, ma da affinare ancora parecchio.

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