La foto sul gruppo

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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Marco Travaglini
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La foto sul gruppo

Messaggio#1 » martedì 17 ottobre 2023, 0:50

La foto sul gruppo
di Marco Travaglini

Pietro si sistemò a lato della cartina, stando attento a non coprire il logo della Flat Earth Society. Cercò di sorridere nel modo più disinvolto possibile, come sapeva fare Carlo, mentre il suo amico scattava il selfie celebrativo.
«Perfetto, ora la pubblico sul gruppo» disse Carlo mentre armeggiava con l’app di Facebook.
Pietro prese un involucro dallo zaino, lo aprì e ne tirò fuori la vecchia lampada all’interno. La posò sul tavolo.
«Carlo,» disse tirando la manica del suo amico «oh, Carlo!»
«Oh Pie’! Che c’è?»
«Ma tu sei sicuro che non ci siamo sbagliati?»
«L’ho letto su noncielodicono.it, stai tranquillo. Vedrai che i cappotti ci serviranno.»
«No, ma non dell’Antartide. Dico della lampada.»
«Ancora? Te l’ho detto, me l’ha data una persona fidata. E poi se non funziona ce ne accorgiamo subito. L’importante è che ti attieni al piano, è tutto scritto, non ti puoi sbagliare.»
Pietro prese di nuovo in mano la lampada e se la rigirò tra le mani. Non gli sembrava che avesse nulla di magico.
Carlo aveva tirato fuori il foglio con le istruzioni.
«Allora comincio io col primo desiderio, e poi tu col secondo ci fai tornare a casa, ok Pie’? Vieni qua dobbiamo toccarla entrambi o non funziona.»
Carlo sfregò la mano sulla lampada e come previsto una vaga forma umanoide si proiettò davanti a loro.
«Saluto i miei nuovi padroni. Poiché siete in due ad aver invocato il potere, potrete esprimere un desiderio a testa, ma che l’uno sia collegato all’altro»
«Ah, ah! Visto Pie’? È tutto scritto, non ci possiamo sbagliare!»
Carlo si schiarì la voce e cominciò a leggere:
«Il mio desiderio è che tu ci faccia viaggiare fino alla fine del mondo, per dimostrare che la terra è piatta.»
Il genio li guardò abbozzando un sorriso. «Il primo desiderio è stato espresso, resterò in attesa del secondo.» Schioccò le dita e il mondo per un attimo scomparve.
Pietro riaprì gli occhi nel mezzo di una bufera di neve. Nelle mani stringeva ancora la lampada,
«Antartide!» sentì urlare dal suo amico nella tormenta. Iniziarono a prendere dagli zaini gli indumenti speciali di protezione contro il freddo. «Lo vedi che le nostre fonti sono corrette? È tutto scritto! Mettiamoci in cammino Pietro, arriviamo fino al confine del mondo!»

«Carlo!» chiamò Pietro. «Oh, Carlo!»
«Oh Pie’!»
«Ma di preciso, tu lo sai com’è fatto questo confine? Non è che lo abbiamo superato?»
«Quando lo vedremo lo riconosceremo, fidati.»
Stavano camminando ormai da ore. Fortunatamente la tormenta si era placata, ma del bordo non si vedeva traccia in nessuna direzione.
«Carlo.»
«Eh?»
«Ma che facciamo se il cellulare si scarica prima che arriviamo al bordo?»
«Pensa a camminare.»

Pietro cominciava ad avere fame. Le cose non stavano andando affatto come si erano immaginati. Il sole non calava all’orizzonte, eppure lui si sentiva stanco come se fossero in cammino da un giorno intero.
Scorse qualcosa in lontananza. Accelerarono il passo.
Si trovarono davanti a un muretto di mattoncini alto circa due metri. Non era molto esteso, camminando qualche ora avrebbero potuto aggirarlo.
Carlo guardava il muro. Pietro guardava Carlo.
«Carlo?»
«Pie’.»
«È questo il confine?»
«Non lo so Pie’.»
«Io vorrei tanto che fosse questa la fine del mondo e che ce ne tornassimo a casa.»
Carlo lo guardò per qualche secondo.
«Faccio la foto da mettere sul gruppo Pie’.»
Si misero in posa e poco dopo il selfie si sentì uno schiocco di dita.



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antico
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#2 » martedì 17 ottobre 2023, 0:52

Ciao Marco! Parametri tutti rispettati, buona GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

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Signor_Darcy
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#3 » mercoledì 18 ottobre 2023, 17:04

Ciao Marco.
Dal racconto emerge la vena sarcastica e il senso che hai dato al tema della sfida, ben declinato. Detto questo, qualcosa mi sfugge. Chi è il genio, cos’è il muro, perché scatta il secondo desiderio se nessuno ha sfregato la lampada. Limite mio, probabilmente.
Come impostazione e stile, peraltro, mi sembra un po’ asettico, con qualche emozione che traspare dai dialoghi e poca componente sensoriale. Aspetto comunque tue eventuali integrazioni.

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Manuel Marinari
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#4 » mercoledì 18 ottobre 2023, 18:25

Ciao Marco, mi è piaciuta l’idea dei due terrapiattisti creduloni che si documentano su noncielodicono.it. Divertente la scena dei due alla ricerca dei confini del mondo. Mi torna che vengono rispediti a casa perché sono esausti e quando uno dei due si lascia andare alla frase “vorrei solo tornare a casa” il desiderio viene esaudito. Avrei trovato ancora più divertente se non fossero riusciti a scattare la foto da inviare sul groppo di amici, ci stava appropriata. Vorrei chiederti soltanto, il muro alto due metri lo attribuivi nel contesto del racconto come il vero confine del mondo? Grazie, alla prossima Edition.

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Marco Travaglini
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#5 » mercoledì 18 ottobre 2023, 20:25

Signor_Darcy ha scritto:Ciao Marco.
Dal racconto emerge la vena sarcastica e il senso che hai dato al tema della sfida, ben declinato. Detto questo, qualcosa mi sfugge. Chi è il genio, cos’è il muro, perché scatta il secondo desiderio se nessuno ha sfregato la lampada. Limite mio, probabilmente.
Come impostazione e stile, peraltro, mi sembra un po’ asettico, con qualche emozione che traspare dai dialoghi e poca componente sensoriale. Aspetto comunque tue eventuali integrazioni.


Manuel ha scritto:Ciao Marco, mi è piaciuta l’idea dei due terrapiattisti creduloni che si documentano su noncielodicono.it. Divertente la scena dei due alla ricerca dei confini del mondo. Mi torna che vengono rispediti a casa perché sono esausti e quando uno dei due si lascia andare alla frase “vorrei solo tornare a casa” il desiderio viene esaudito. Avrei trovato ancora più divertente se non fossero riusciti a scattare la foto da inviare sul groppo di amici, ci stava appropriata. Vorrei chiederti soltanto, il muro alto due metri lo attribuivi nel contesto del racconto come il vero confine del mondo? Grazie, alla prossima Edition.


Ciao, grazie dei commenti. Vi rispondo insieme se non vi dispiace.
Per il desiderio ha già risposto Manuel, speravo fosse abbastanza chiaro anche con il genio che dice di rimanere in attesa del secondo desiderio. Il punto di vista è quello di Pietro, un sempliciotto, quindi in generale tutta la realtà è filtrata dalla sua testa, anche riguardo a cosa si chiede. Riguardo al muro, indipendentemente da cosa sia effettivamente, per loro diventa la fine del mondo.

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gcdaddabbo
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#6 » venerdì 20 ottobre 2023, 0:12

Salve, Marco! Ricordavo che avevi partecipato alla precedente Edition e, dopo aver letto questo, ho scorso rapidamente “Yuki”.
“La foto sul gruppo” mi ha lasciato perplesso. Ti piacciono le strade poco battute. Sei finito tra i terrapiattisti. Fin qui non ci sono problemi. La storia però non mi ha preso e non ho capito nemmeno come è finita. Francamente, quando hai parlato del muro, ho pensato che provassero a scavalcarlo e finissero giù. Mi sarebbe piaciuto di più. Scomodare il genio della lampada per un selfie ai confini del mondo mi è sembrato uno spreco assoluto. Se ti può consolare, mi è comunque piaciuto più di “Yuki”. Forse è solo questione di tempo.
Buona Giuliano Cannoletta Edition!

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Marco Travaglini
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#7 » venerdì 20 ottobre 2023, 9:49

gcdaddabbo ha scritto:Salve, Marco! Ricordavo che avevi partecipato alla precedente Edition e, dopo aver letto questo, ho scorso rapidamente “Yuki”.
“La foto sul gruppo” mi ha lasciato perplesso. Ti piacciono le strade poco battute. Sei finito tra i terrapiattisti. Fin qui non ci sono problemi. La storia però non mi ha preso e non ho capito nemmeno come è finita. Francamente, quando hai parlato del muro, ho pensato che provassero a scavalcarlo e finissero giù. Mi sarebbe piaciuto di più. Scomodare il genio della lampada per un selfie ai confini del mondo mi è sembrato uno spreco assoluto. Se ti può consolare, mi è comunque piaciuto più di “Yuki”. Forse è solo questione di tempo.
Buona Giuliano Cannoletta Edition!


Ciao Giovanni, grazie di esserti ricordato di me e di Yuki, quel racconto aveva solo bisogno di qualche migliaio di caratteri in più, ci sto ancora lavorando per portarlo in laboratorio.
Sì qui ho cercato di prendere il tema in maniera più originale dell'edizione scorsa, e anche un pochino umoristica, un esperimento per capire se viaggiare con la testa di un tontolone avrebbe pagato o meno. Il genio non sta lì per caso, avrei potuto anche farli andare in aereo, ma mi piaceva far vedere come ragiona una persona invasata con in mano uno strumento del genere. Forse un finale diverso avrebbe dato un po' più di pepe, sì. Grazie e buona gara, ci vediamo alla prossima.

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SarahSante
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#8 » venerdì 20 ottobre 2023, 21:49

Ciao Marco,
il tuo racconto è originale e ci sono delle cose che ho trovato molto simpatiche come il riferimento al sito noncielodicono o il fatto che i protagonisti siano terrapiattisti in cerca di prove da mostrare al mondo. Anche la necessità per i due di fare selfie da postare per documentare l'esperienza ci sta. Mi ha convinto meno il genio, perché è un elemento magico che secondo me stona con il resto del racconto. Fosse stato un finto genio scalcinato che li metteva su un aereo scassato per mandarli in Antartide ad esempio sarebbe stato più coerente con la credulità dei personaggi, che invece sul genio (vero) ci hanno azzeccato. Carina l'idea del muro che lascia il dubbio su cosa ci sia dietro (la fine del mondo o no?)

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Gennibo
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#9 » sabato 21 ottobre 2023, 10:27

Ciao Marco, simpaticissima la tua storia, ammetto che alla prima lettura non avevo colto la richiesta del secondo desiderio, ma appena Manuel lo ha fatto notare tutto è andato a posto e ho apprezzato l'idea originale.
Riguardo lo stile, penso che potresti migliorarlo un po'. Ad esempio: Cercò di sorridere nel modo più disinvolto possibile, come sapeva fare Carlo, mentre il suo amico scattava il selfie celebrativo.
Quel: come sapeva fare Carlo risulta un po' strano e distrae dal fatto che si stanno facendo un selfie, potresti dire: Cercò di sorridere accanto all'amico più disinvolto di lui davanti a un selfie. (l'esempio non è il massimo, ma è per darti l'idea)
Ma son dettagli. Per me una buonissima prova!

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Luca Moggia
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#10 » sabato 21 ottobre 2023, 14:57

Ciao Marco e ben ritrovato.

Di nuovo mi trovo a commentare un tuo racconto e mi viene inevitabile il paragone con Yuki.

Rispetto alla scorsa edizione qui dimostri di avere più padronanza della storia, che infatti risulta molto più chiara e, in seconda lettura, non mi lascia domande irrisolte.

I problemi se mai, sono nella messa in scena della storia.
Nella prima parte, fino al momento in cui i due amici si mettono in marcia tutto ok, scorre bene.
La camminata nell'Antartide (cioè per intendersi da: “Carlo!” chiamò Pietro. “Oh, Carlo!”) fino all'arrivo al muro è invece è confusa ed evanescente. E' come se ci fosse un buco vuoto sulla pagina.

Il finale è simpatico anche se in prima lettura non avevo capito che cosa succedesse alla fine. In seconda lettura invece è stato chiaro che lo schiocco di dita è quello del genio e loro tornano a casa.

Posso consigliarti di rivedere l'architettura della storia. Conveniva forse dividere in due il racconto. Prima scena fino al salto nell’Antartide; seconda scena direttamente davanti al confine del mondo. Se non hai spazio/tempo/intenzione di raccontare di Piero e Carlo che raggiungono il muro, non farlo. Stacca la scena, facceli trovare già lì davanti e se vuoi dire che hanno camminato tanto dillo in altro modo.

Potresti anche evidenziare di più il dettaglio dello schiocco di dita. E’ importante, da senso alla storia e, se dovesse sfuggire, si rimane con una sensazione di non aver capito nulla.

Mi raccomando prendi questi consigli e questi pareri con le pinze. Li vedo come spunti, da lettore chiamato ad analizzare il tuo testo. Non sono un editor né uno scrittore professionista e nemmeno un esperto di narratologia.

In bocca al lupo e buona Giuliano Cannoletta Edition!

Alla prossima!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

srcm
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#11 » sabato 21 ottobre 2023, 15:07

Ero convinto di aver già commentato questo racconto ma evidentemente me ne sono scordato.
L'ho trovato molto ben scritto, simpatico e strutturato decisamente bene.
Commento quindi qui più che altro una fra le implicazioni politiche del racconto. Ho come la sensazione che la caratterizzazione dei personaggi complottisti riprenda per certi versi uno stereotipo molto diffuso negli ultimi anni che trovo però delle volte un po' semplicistico. Mi rendo conto che la loro caratterizzazione contribuisce allo sviluppo interno e a portare l'attenzione sul pensiero magico per cui alcune persone si ritrovano a convincersi di qualcosa di infondato per comodità, pigrizia o senso di comunità. Tuttavia ho come la sensazione che quello del terrapiattista come prototipo del complottista ingenuo sia un personaggio su cui si tende a calcare troppo, non tanto nei racconti quanto nella stampa mainstream. Nel senso: è molto facile per una persona mediamente acculturata identificare nel terrapiattista lo stereotipo della persona di poca cultura, più difficile è cogliere la mentalità complottista di cui noi stessi siamo intrisi quando troviamo spiegazioni semplici e "di comodo".
Il messaggio del racconto però ho la sensazione sia appunto questo: una critica della ricerca di spiegazioni di comodo, quindi probabilmente la caratterizzazione dei personaggi è in tutto e per tutto funzionale.
Del resto, se l'unica cosa che mi trovo a commentare è questa, come nel caso del racconto "E così che finisce", è certo perché il racconto in sé è riuscito nel suo lavoro di farmi interrogare su altro, al di fuori delle righe stesse del testo e a farmi mettere in dubbio le mie idee stesse sulla realtà che mi circonda.

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Marco Travaglini
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#12 » sabato 21 ottobre 2023, 18:36

SarahSante ha scritto:Ciao Marco,
il tuo racconto è originale e ci sono delle cose che ho trovato molto simpatiche come il riferimento al sito noncielodicono o il fatto che i protagonisti siano terrapiattisti in cerca di prove da mostrare al mondo. Anche la necessità per i due di fare selfie da postare per documentare l'esperienza ci sta. Mi ha convinto meno il genio, perché è un elemento magico che secondo me stona con il resto del racconto. Fosse stato un finto genio scalcinato che li metteva su un aereo scassato per mandarli in Antartide ad esempio sarebbe stato più coerente con la credulità dei personaggi, che invece sul genio (vero) ci hanno azzeccato. Carina l'idea del muro che lascia il dubbio su cosa ci sia dietro (la fine del mondo o no?)


Ciao Sarah,
grazie del commento. Il genio come ho detto in altre risposte volevo metterlo per far vedere una ulteriore sfaccettatura sui terrapiattisti. Forse non si è rivelata una scelta felicissima, perché effettivamente mettere troppi elementi fantastici nello stesso breve racconto può essere controproducente. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato il finale aperto sul muro.
In bocca al lupo per la gara

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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#13 » sabato 21 ottobre 2023, 18:44

Gennibo ha scritto:Ciao Marco, simpaticissima la tua storia, ammetto che alla prima lettura non avevo colto la richiesta del secondo desiderio, ma appena Manuel lo ha fatto notare tutto è andato a posto e ho apprezzato l'idea originale.
Riguardo lo stile, penso che potresti migliorarlo un po'. Ad esempio: Cercò di sorridere nel modo più disinvolto possibile, come sapeva fare Carlo, mentre il suo amico scattava il selfie celebrativo.
Quel: come sapeva fare Carlo risulta un po' strano e distrae dal fatto che si stanno facendo un selfie, potresti dire: Cercò di sorridere accanto all'amico più disinvolto di lui davanti a un selfie. (l'esempio non è il massimo, ma è per darti l'idea)
Ma son dettagli. Per me una buonissima prova!


Ciao Isabella, mi fa molto piacere riaffacciarmi a questa competizione e ritrovare volti noti.
Sì il messaggio sullo stile è chiaro, aldilà dell'esempio eheh. Quella era una delle frasi che con qualche minuto in più mi sarebbe piaciuto rivedere, ma ahimè, finché non riuscirò a gestire bene il tempo a disposizione, non riuscirò mai a consegnare una versione veramente rifinita.
Ti ringrazio e ti faccio in bocca al lupo per la gara.

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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#14 » sabato 21 ottobre 2023, 19:00

Luca Moggia ha scritto:Ciao Marco e ben ritrovato.

Di nuovo mi trovo a commentare un tuo racconto e mi viene inevitabile il paragone con Yuki.

Rispetto alla scorsa edizione qui dimostri di avere più padronanza della storia, che infatti risulta molto più chiara e, in seconda lettura, non mi lascia domande irrisolte.

I problemi se mai, sono nella messa in scena della storia.
Nella prima parte, fino al momento in cui i due amici si mettono in marcia tutto ok, scorre bene.
La camminata nell'Antartide (cioè per intendersi da: “Carlo!” chiamò Pietro. “Oh, Carlo!”) fino all'arrivo al muro è invece è confusa ed evanescente. E' come se ci fosse un buco vuoto sulla pagina.

Il finale è simpatico anche se in prima lettura non avevo capito che cosa succedesse alla fine. In seconda lettura invece è stato chiaro che lo schiocco di dita è quello del genio e loro tornano a casa.

Posso consigliarti di rivedere l'architettura della storia. Conveniva forse dividere in due il racconto. Prima scena fino al salto nell’Antartide; seconda scena direttamente davanti al confine del mondo. Se non hai spazio/tempo/intenzione di raccontare di Piero e Carlo che raggiungono il muro, non farlo. Stacca la scena, facceli trovare già lì davanti e se vuoi dire che hanno camminato tanto dillo in altro modo.

Potresti anche evidenziare di più il dettaglio dello schiocco di dita. E’ importante, da senso alla storia e, se dovesse sfuggire, si rimane con una sensazione di non aver capito nulla.

Mi raccomando prendi questi consigli e questi pareri con le pinze. Li vedo come spunti, da lettore chiamato ad analizzare il tuo testo. Non sono un editor né uno scrittore professionista e nemmeno un esperto di narratologia.

In bocca al lupo e buona Giuliano Cannoletta Edition!

Alla prossima!


Ciao Luca,
non me ne volere, ma sinceramente i tuoi commenti... mi fanno sempre piacere :P
Seriamente, mi hai dato spunti molto interessanti. Mi hai fatto venire un bel dubbio con il tuo suggerimento di togliere la parte del viaggio, nel senso che sì, in realtà il viaggio l'ho usato per trasmettere al lettore alcune informazioni sul carattere, sull'organizzazione e altro, ma mi hai fatto riflettere su come magari, alcune di queste cose, si potessero mostrare in altro modo, e visto che molti mi hanno contestato la presenza del genio, mi è venuta la curiosità di provare a riscrivere questa parte senza il genio come esercizio narrativo personale.
Accolgo il tuo suggerimento sul dettaglio dello schiocco, me lo avete segnalato in tanti, quindi è chiaro che andava evidenziato meglio.
Grazie ancora, e siccome quest'anno spero di partecipare con regolarità (a differenza di come ho fatto negli anni passati) non avere remore ad andarci anche pesante se dovesse capitare di ricommentarmi. La competizione è bella e tutti sperano di vincere, ma sinceramente la parte più bella di MC è proprio questo confronto, fa crescere tantissimo.
In bocca al lupo per la gara.

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Marco Travaglini
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#15 » sabato 21 ottobre 2023, 19:33

srcm ha scritto:Ero convinto di aver già commentato questo racconto ma evidentemente me ne sono scordato.
L'ho trovato molto ben scritto, simpatico e strutturato decisamente bene.
Commento quindi qui più che altro una fra le implicazioni politiche del racconto. Ho come la sensazione che la caratterizzazione dei personaggi complottisti riprenda per certi versi uno stereotipo molto diffuso negli ultimi anni che trovo però delle volte un po' semplicistico. Mi rendo conto che la loro caratterizzazione contribuisce allo sviluppo interno e a portare l'attenzione sul pensiero magico per cui alcune persone si ritrovano a convincersi di qualcosa di infondato per comodità, pigrizia o senso di comunità. Tuttavia ho come la sensazione che quello del terrapiattista come prototipo del complottista ingenuo sia un personaggio su cui si tende a calcare troppo, non tanto nei racconti quanto nella stampa mainstream. Nel senso: è molto facile per una persona mediamente acculturata identificare nel terrapiattista lo stereotipo della persona di poca cultura, più difficile è cogliere la mentalità complottista di cui noi stessi siamo intrisi quando troviamo spiegazioni semplici e "di comodo".
Il messaggio del racconto però ho la sensazione sia appunto questo: una critica della ricerca di spiegazioni di comodo, quindi probabilmente la caratterizzazione dei personaggi è in tutto e per tutto funzionale.
Del resto, se l'unica cosa che mi trovo a commentare è questa, come nel caso del racconto "E così che finisce", è certo perché il racconto in sé è riuscito nel suo lavoro di farmi interrogare su altro, al di fuori delle righe stesse del testo e a farmi mettere in dubbio le mie idee stesse sulla realtà che mi circonda.


Ciao Srcm, è la prima volta che mi capita un commento di questo tipo, ed è una novità gradita ad essere sincero.
Ti parlo con estrema sincerità, ho passato una mia brevissima fase complottista un quindici/venti anni fa: me le sono passate un po' tutte, anche se in maniera molto leggera, dalle torri gemelle ai vaccini, ma ammetto di essermi risparmiato il terrapiattismo. Leggevo molto, mi informavo dalle "fonti alternative", mi infarcivo di documentari alternativi, in cui alla fine il problema era sempre un qualche cattivo di turno, e una volta che la verità sarebbe venuta a galla e quindi il cattivo sarebbe stato rimosso, il mondo sarebbe stato più bello e più semplice. Non credo di essere stato un "Carlo", probabilmente mi vedevo più come un Pietro. Il mio mettere in dubbio molte cose e il considerarmi ignorante su molte tematiche, mi ha fatto poi uscire da questa fase, perché ho iniziato a dubitare in primis di chi era convinto di avere le verità semplici in tasca, dei °Carlo°, e poi sono venuto a conoscenza dell'effetto Dunning-Kruger. Questa cosa ha poi avuto un impatto anche sulla religione per me, ma questa parte te la risparmio. Il fatto che tu sia riuscito a cogliere una parte del mio pensiero leggendo questo racconto mi riempie di piacere, perché era codificato non nel protagonista, ma in Carlo.
Ti ringrazio per questa chiacchierata.
In bocca al lupo per la gara, ciao!

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Daniele
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#16 » mercoledì 25 ottobre 2023, 10:48

Ciao Marco piacere di leggerti!

Secondo me hai scritto un racconto molto carino e sarcastico, il possibile fraintendimento sul significato "fine del mondo" lascia lo spauracchio di una catastrofe, i dialoghi sono simpatici e la storia è comprensibilissima.
Meno bene lo stile, a volte sembra che tu voglia usare un mostrato, altre volte racconti, soprattutto nella seconda parte del racconto che è carina ma sembra scritta più di fretta. Proverei anche a usare meno gerundi se possibile, asciughi il testo risparmi caratteri e riesci a inserire più elementi se ne hai bisogno.

Nel complesso mi è piaciuto, a rileggerti presto!

alexandra.fischer
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#17 » mercoledì 25 ottobre 2023, 15:31

Tema centrato. Simpatica l’idea del genio della lampada. La vicenda di Pietro e Carlo mostra due tipi avventurosi. Vanno in Antartide grazie ai due desideri collegati. Solo che ci trovano un muro. Il fatto che siano legati al movimento della Terra Piatta li rende personaggi insoliti e sono anche tecnologici, con l'uso dei selfie e dei social. Lo schiocco di dita nel finale, però, non promette nulla di buono. Aggiunge un brivido a quelli dei personaggi alle prese con il freddo e la fame.

LeggErika3
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#18 » giovedì 26 ottobre 2023, 23:20

Un racconto in cui “la fine del mondo” assume un significato geografico e non millenaristico. L’unico che ho letto in questo senso, dunque plaudo all’originalità. La scelta dei Terrapiattisti è divertente, ma perde forza a mio giudizio a fronte della presenza di un Genio della Lampada. Mi spiego: i terrapiattisti sono buffi (o irritanti, dipende dai punti di vista) nella misura in cui sono convinti di una visione chiaramente irrealistica del mondo. Ma mettigli un Genio di fianco e, per la sospensione della credulità, le loro teorie strampalate diventano probabili come qualunque altra posizione. Carino il finale, con il desiderio che sfugge quasi per errore.

Gaia Peruzzo
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#19 » sabato 28 ottobre 2023, 11:47

Ciao! Sono passata a leggere anche il tuo, anche perché ormai mi avevi incuriosita. La figura del genio mi è piaciuta, sia perché adoro gli elementi magici nelle storie, sia perché secondo me ha avuto senso mettercelo. Senza genio e la lampada con le istruzioni, il racconto avrebbe perso la sua comicità.
Io me lo sono immaginata come il Genio della Dinsey, tutto blu, però non so se va bene. Forse a livello puramente personale mi sarebbe piaciuta una piccola descrizione su di lui, perché vaga forma umanoide non mi ha aiutato a immaginarlo per bene.
A parte questo dettaglio, mi è piaciuto molto il tuo racconto. Se avessi dovuto classificarlo probabilmente sarebbe finito tra i preferiti.

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Marco Travaglini
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#20 » sabato 28 ottobre 2023, 14:21

Daniele ha scritto:Ciao Marco piacere di leggerti!

Secondo me hai scritto un racconto molto carino e sarcastico, il possibile fraintendimento sul significato "fine del mondo" lascia lo spauracchio di una catastrofe, i dialoghi sono simpatici e la storia è comprensibilissima.
Meno bene lo stile, a volte sembra che tu voglia usare un mostrato, altre volte racconti, soprattutto nella seconda parte del racconto che è carina ma sembra scritta più di fretta. Proverei anche a usare meno gerundi se possibile, asciughi il testo risparmi caratteri e riesci a inserire più elementi se ne hai bisogno.

Nel complesso mi è piaciuto, a rileggerti presto!


Ciao Daniele, ti ringrazio per i commenti costruttivi. Hai colto nel segno. La seconda parte che sembra scritta più di fretta, è stata in effetti scritta di corsa perché la scadenza si avvicinava inesorabile. Cercherò di fare più caso ai gerundi in fase di revisione. Grazie e buona gara!

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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#21 » sabato 28 ottobre 2023, 14:23

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Simpatica l’idea del genio della lampada. La vicenda di Pietro e Carlo mostra due tipi avventurosi. Vanno in Antartide grazie ai due desideri collegati. Solo che ci trovano un muro. Il fatto che siano legati al movimento della Terra Piatta li rende personaggi insoliti e sono anche tecnologici, con l'uso dei selfie e dei social. Lo schiocco di dita nel finale, però, non promette nulla di buono. Aggiunge un brivido a quelli dei personaggi alle prese con il freddo e la fame.

Grazie Alexandra, sei sempre gentile a passare per un commento. Vorrei tanto avere anche solo un quarto della tua velocità di scrittura :D

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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#22 » sabato 28 ottobre 2023, 14:27

LeggErika3 ha scritto:Un racconto in cui “la fine del mondo” assume un significato geografico e non millenaristico. L’unico che ho letto in questo senso, dunque plaudo all’originalità. La scelta dei Terrapiattisti è divertente, ma perde forza a mio giudizio a fronte della presenza di un Genio della Lampada. Mi spiego: i terrapiattisti sono buffi (o irritanti, dipende dai punti di vista) nella misura in cui sono convinti di una visione chiaramente irrealistica del mondo. Ma mettigli un Genio di fianco e, per la sospensione della credulità, le loro teorie strampalate diventano probabili come qualunque altra posizione. Carino il finale, con il desiderio che sfugge quasi per errore.


Ciao Erika,
ti ringrazio per il complimento sull'originalità. Sì, con il senno di poi affiancare un elemento magico a due terrapiattisti ha tolto le basi di quello che doveva essere lo scontro tra complotto e realtà. E il motivo per cui avevo inserito quel genio si poteva ugualmente raggiungere senza aggiungere elementi magici.
Grazie e buona gara.

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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#23 » sabato 28 ottobre 2023, 14:32

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao! Sono passata a leggere anche il tuo, anche perché ormai mi avevi incuriosita. La figura del genio mi è piaciuta, sia perché adoro gli elementi magici nelle storie, sia perché secondo me ha avuto senso mettercelo. Senza genio e la lampada con le istruzioni, il racconto avrebbe perso la sua comicità.
Io me lo sono immaginata come il Genio della Dinsey, tutto blu, però non so se va bene. Forse a livello puramente personale mi sarebbe piaciuta una piccola descrizione su di lui, perché vaga forma umanoide non mi ha aiutato a immaginarlo per bene.
A parte questo dettaglio, mi è piaciuto molto il tuo racconto. Se avessi dovuto classificarlo probabilmente sarebbe finito tra i preferiti.


Ciao Gaia,
ti ringrazio per aver ricambiato il favore. Sì per come è strutturato ora il racconto non si poteva semplicemente togliere il genio, in fase di rifinitura sarebbe dovuto cambiare qualcosa anche nel finale, ma non così tanto. Probabilmente quello che volevo mostrare con il genio si poteva fare anche senza e lo schiocco finale si sarebbe potuto rimpiazzare con qualche tipo di battuta.
Giustissima però la tua osservazione sulla mancata descrizione del genio: avevo ancora sufficienti caratteri a disposizione per descriverlo, avrei dovuto farlo per questa prima versione, forse mi sono fidato un po' troppo proprio del fatto che tutti se lo sarebbero figurato più o meno come hai fatto tu.
Buona gara e spero di rileggerti ancora.

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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#24 » mercoledì 1 novembre 2023, 16:30

Un racconto molto originale che però presenta alcuni problemi. Il primo è senz'altro, a mio avviso naturalmente, la scelta della lampada e del genio. Li trovo due elementi che non portano niente alla storia e che anzi toglono libertà a quella che poteva essere una via azzeccata. La trovata dei Terrapiattisti infatti è stata ottima ed originale ma quell'elemento magico stona e stride un po'. Lo stile andrebbe asciutto e sono d'accordo con chi ti ha fatto notare l'uso dei gerundi. Mi piace e ho apprezzato la freschezza in alcuni punti dei dialoghi. Hai un ottimo potenziale e si capisce che da quella penna puoi tirar fuori cose notevoli. Nel complesso la valutazione si ferma a un pollice tendente al positivo in modo brillante ma non solido.

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GiulianoCannoletta
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Re: La foto sul gruppo

Messaggio#25 » mercoledì 8 novembre 2023, 18:23

Ciao Marco, piacere di averti letto.
Il racconto è simpatico e l'interpretazione mi è piaciuta.
L'elemento su cui non sono convinto è la presenza del genio della lampada. Anche se siamo all'interno di un testo leggero e dai toni sarcastici, mi pare indebolisca parecchio le figure dei complottisti che però cercano spesso rifugio in spiegazioni proto-scientifiche.
A rileggerci presto!
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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