La Quarta Genesi

[PuntiDiDomanda]

La fila di persone oltre la scrivania era interminabile. Il primo, un anziano con il viso costellato di rughe, gli puntò addosso un’occhiataccia di biasimo.
Gesù si spostò una treccina dietro l’orecchio e sbuffò. Al pensiero di smistare otto miliardi di persone una fitta gli morse le tempie.
Il vecchio arrancò col bastone da passeggio sul sentiero di scintille bianche. Perché non sapeva che in purgatorio avrebbe potuto camminare senza? Molto utili Giacomo e Giovanni, se non informavano su certe banalità.
«Sei il terzo, eh,» gracchiò come se parlasse da un microfono rotto. L’alito aveva un puzzo acido. «Guarda di non fare il furbo.»
«Cosa intende? Siamo tutti qui per aiutarla.»
«Come no.» Tossì. Del catarro marrone gli si incollò al labbro. Lo pulì con la manica. «Guarda che ho novant’anni, mica sono stupido, le conosco le truffe del finto paradiso.»
Le che? «No, le spiego, ieri è avvenuta l’apocalisse e—»
«Certo, l’apocalisse. E magari tu sei il figlio di Dio che redime i peccati.»
«Beh, sì, in effetti…»
«Spegnete questa macchina del diavolo e lasciatemi in pace. So che adesso fate le simulazioni, lì, il mutuaverso, con le IA, AI, BC o cosa è, ma non ve li do i miei soldi.»
Gesù puntò gli occhi verso il soffitto celeste dipinto di nuvole. Dal paradiso suo padre si stava beffando di lui. Di sicuro aveva mandato quel vecchio testardo come prima anima per scoraggiarlo. Il solito stronzo.
Si inumidì le labbra. «Ascolti, signor…?»
«Ah, vuoi pure profilarmi?» Alzò il bastone e lo agitò. «Te lo ripeto, non ti do niente, né soldi né nome, niente!»
«So che è difficile da credere, ma per favore, faccia uno sforzo. Le pare possibile che sia una simulazione?» Gesù aprì le braccia per indicare la folla. «Non eravate ancora arrivati a un’epoca in cui qualcosa del genere fosse possibile, no?»
«Con quelle diavolerie ci fanno di tutto. I governi…»
Gesù smise di ascoltare. Quel vecchio non voleva saperne e lui non aveva idea di come comportarsi. Non aveva mai parlato con un umano. L’unica possibilità per convincerlo era mostrargli un miracolo, ma suo padre gli aveva sigillato i poteri.
Il suono della campana del passaggio gli allietò le orecchie. Dal portale di luce alle sue spalle uscì Pietro. Finalmente arrivavano buone notizie, allora suo padre non era così insensibile.
«Che diavoleria è questa?» Il rompipalle continuava con le sciocchezze sulle realtà virtuali? «Dio, ti prego, salvami da questi empi demoni con i loro aggeggi diabolici.» Si crucesignò.
Forse avrebbe dovuto aspettare qualche anno prima di premere il pulsante dell’apocalisse, così quel tizio sarebbe schiattato prima.
Ma non importava, ora Pietro avrebbe risolto tutto.
Pietro si accarezzò la barba e sogghignò. «Mi sembri in difficoltà.»
Gesù serrò i denti. «Dammi una mano, piuttosto.»
«Perché mai?» Rise ancora. Ma che cazzo aveva da ridere? «Una volta che il ragazzino viziato viene punito per il suo egoismo…»
Egoista lui? Era così che se la raccontavano? «Sono millenni che fate vivere quei poveracci in un mondo in cui devono sacrificarsi ogni giorno per sopravvivere, salvo poi ferirsi, ammalarsi, perdere cari e morire, e l’egoista sarei io?»
«Beh? Qui non c’è niente da fare, è un modo per passare il tempo. Perché ti interessa tanto di una simulazione?»
«Perché l’abbiamo creata noi.»
Colpi di tosse grassa provennero da oltre la scrivania. Il rompipalle lasciò il bastone, piegò la schiena e inizio a contorcersi. L’adolescente bionda lo imitò, così l’uomo di mezz’età con gli occhiali e la bimba col vestitino rosso. La tosse contagiò tutti.
Volevano rifarlo. Tutte quelle persone…
«Finalmente,» tuonò Pietro. «È cominciata.»
No, non doveva accadere ancora.
«Gioisci, Gesù, la tua punizione è terminata.»
Gli umani si accartocciarono in pozze di sangue.
Era impotente, non aveva modo di salvare nessuno. Non l’aveva mai avuto.
«Tuo padre creerà la quarta genesi.»
Ma la volta successiva avrebbe cambiato tutto. Nel quarto universo sarebbe sceso tra gli uomini, per salvarli e donare loro un paradiso in Terra.

[antico]

Ciao Mattia! Parametri ok, buona GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

[alexandra.fischer]

La quarta Genesi di Mattia Pernis Tema centrato. Un vecchietto bizzoso non crede di essere finito in Paradiso dopo l’Apocalisse, malgrado Gesù cerchi di convincerlo del contrario. Il fatto che il vecchietto creda di trovarsi in una simulazione da un che di ironico alla storia. L’arrivo di Pietro pone fine al tutto. La moltitudine presente, oltre al vecchietto, muore dopo aver tossito ed essersi contorta nel sangue. Il vecchietto aveva ragione. Il mondo di prima era una simulazione divina, ma è finito. Gesù decide di crearne un altro rendendolo un Paradiso sulla Terra.

[gioco]

Racconto molto simpatico e molto ben scritto. I personaggi sono ben tratteggiati, in poche righe si intuiscono l'indole del vecchino scorbutico, di Gesu' e di Pietro. C'e' un bel ritmo, e funziona bene l'intreccio tra pensieri e frasi pronunciate dai personaggi. A una prima lettura veloce la parte finale mi sembrava voler alludere al fatto che la quarta versione del mondo sarebbe stata quella in ci viviamo noi, ma non mi tornava il paradiso in terra, e rileggendo ho reinterpretato, credo correttamente, che noi siamo contemporanei del vecchietto rompiballe. Non so se questa ambiguita' sia voluta, in caso negativo forse si potrebbe rendere piu' intuitivo.

[SalvatoreStefanelli]

Mi ha fatto sorridere, questo sì. Non so ancora se mi sia piaciuto davvero ma, se non lo fosse, ci è andato vicino. E a quanto pare Dio non è proprio infallibile.

[Giovanni P]

Buonasera hai proposto un racconto surreale centrando il tema in pieno. Lo stile ai limiti del grottesco mi è piaciuto, il racconto è ironico a punto giusto. Solo il finale mi ha lasciato un po’ perplesso, mi spiego…il tuo racconto fa presa sull’ironia e il sarcasmo, perché proporre una sorta di lieto fine? Ad ogni modo questo è un giudizio personale, la storia è la tua e non voglio che questo la penalizzi.
In bocca al lupo per il contest

[Proelium]

Ciao Mattia,
piacere di leggerti. Sicuramente un bel modo di centrare il tema: la verve tragicomica che permea questa (ennesima) apocalisse in certi passaggi è davvero irresistibile! Tra il vecchietto che spara a zero sui governi e questa versione prequel, goffa e impacciata di Gesù, mi hai fatto ridere di gusto.
In altri passaggi, per mio gusto personale, si finisce per esagerare un po' troppo, risultando sopra le righe sia nei toni che per certe incongruenze teologiche di world-building (es. se l'umanità è stata creata per finta e resettata, anche Pietro dovrebbe essere un prodotto della simulazione, piuttosto che un deus-ex-machina).
Inoltre, ti segnalo che il finale splatter-pestilenziale crea un contrasto poco bilanciato con l'atmosfera di satira graffiante ma, tutto sommato, confortevole.
Nel complesso, mi hai fatto divertire un sacco, ma qualche problema di costruzione e identità in questo racconto c'è.

Buona edition, alla prossima!
Francesco

[Shanghai Kid]

Ciao Mattia,
e piacere di averti letto!
Mi accodo ai commentatori divertiti. Il racconto è scritto bene e ti stampa davvero un bel sorriso dall'inizio alla fine. L'apocalisse era una declinazione tematica a cui avevo pensato anche io, ma non in termini tanto divertenti e il tuo racconto è davvero un buon intrattenimento. Sono abbastanza d'accordo però con chi ti critica il finale, non che non vada bene, ma stona un po' con il resto del tuo scritto e sembra in qualche modo sbrigativo.
Alla prima lettura l'ho apprezzato, nel confronto con gli altri letti finora devo però pensarci su.
Mi state mettendo in difficoltà!
A rileggerci,
Elisa

[Franco Zanella]

Ciao Mattia,
bella idea: hai dipinto le figure principali della religione Cristiana come personaggi dei miti greci, con invidie, cattiverie e ripicche ma soprattutto con una minima considerazione degli esseri umani, ridotti a subire e a dipendere dai loro capricci, anche e soprattutto quelli che mostrano uno spirito critico e cercano di ribellarsi, come il novantenne testardo.
Per essere critico al massimo devo concentrarmi su alcuni dettagli che possono essere intesi anacronistici (ad esempio il segno della croce non poteva esistere se Gesù non si è ancora incarnato), ma con i 120 minuti a disposizione probabilmente non c’è stato il tempo di fare una revisione del genere.
Buona edition!
Franco

[Cinzia Fabretti]

Gentile Mattia, hai scritto un racconto singolare. Parte ironico, ma a un certo punto prende un sapore amaro. Questo mi piacerebbe anche molto, se non fosse che la trama mi lascia un filo perplessa. Fino a un certo punto, infatti, intendiamo che sia tutto reale. Sul finale, invece, Pietro dichiara che è una simulazione. Questo mi ha spiazzato. Simulazione di che? Le persone erano vere o finte? Prima si parla di anime, e poi le vediamo contorcersi nel sangue… insomma, nel finale le cose si confondono, e questo diminuisce il mio gradimento. Però la scrittura è davvero bella, e comunque resta un racconto molto interessante.

[starla]

Ciao,

Ho trovato questo racconto molto divertente, pieno di personalità, con un ritmo incalzante fino più o meno a metà. L’arrivo di Pietro e soprattutto il finale hanno fatto scadere il tutto. Mi sarei aspettata una conclusione altrettanto esilarante del tipo che il vecchietto continua a rompere le scatole così tanto per tutto il paradiso, e con lui anche gli altri umani, che Dio e tutti i santi non ne potevano più e hanno deciso di fare una nuova genesi per liberarsi di loro, o simili. Purtroppo il tono si è smorzato e la scena si è trasformata da lucente a macabra, piena di sangue. Boh, non mi ha convinta, ma è evidente la tua capacità di caratterizzare e di tenere bene l’equilibrio tra prosa, dialogo e pensato. Davvero ottime qualità!

[Debora]

Piacere di leggerti, Mattia. Il tuo racconto è ben scritto, mi ha divertito, e la tua interpretazione è davvero originale. C’è qualcosa che non mi convince dall’arrivo di Pietro in poi: è vero, non è vero, non si capisce. Il finale mi ha lasciata interdetta e mi ha dato quel senso di incompiuto che non mi ha soddisfatta a pieno. Mi spiace perché amo questo tipo di storie.

[Stefano.Moretto]

Ciao Mattia,
il tuo racconto è scritto molto bene e ha una storia lineare, l'unica cosa che secondo me risulta problematica è l'assenza del contesto che lo fa sembrare più un incipit di qualcosa di più esteso. Cerco di spiegarmi meglio: il racconto inizia con l'apocalisse, e tutto fa sembra che si tratti del nostro mondo, salvo scoprire alla fine che si tratta del mondo prima del nostro (se ho capito bene), il problema è che non si capisce perché il mondo viene creato e distrutto ciclicamente e non c'è neanche un vago accenno al perché la relazione tra Gesù e letteralmente tutto il resto del paradiso è così problematica. E non sono elementi di poco conto visto che tutto il racconto gira attorno proprio a queste due cose, per questo dà l'impressione di essere una parte di qualcosa di più grande.
Per il resto, come ho detto si legge bene e fila dall'inizio alla fine, anche al netto di queste informazioni mancanti il senso della storia passa senza problemi, anche se lascia appunto un senso di incompiuto.

[PuntiDiDomanda]

Ciao a tutti, vi ringrazio per commenti, apprezzamenti e critiche!

Come l'altra volta, do prima una risposta generale a tutti e poi nel caso vado nello specifico di ciascuno.
Se c'è una cosa di cui sono molto contento è che mi aspettavo più o meno tutti i commenti che ho ricevuto (tranne uno), sia in positivo sia in negativo. Purtroppo non sono riuscito a limare totalmente il difetto della scorsa edizione (ovvero un'idea che stesse a pennello nei caratteri disponibili, sebbene ci sia arrivato decisamente più vicino) e stavolta non sono neanche riuscito a strutturare bene il racconto, perché il tema non mi ispirava. Sono arrivato ad avere il concept ben definito verso 22.15 (Aldilà, fine del mondo, Gesù adolescente ribelle punito alle prese col suo pasticcio), quindi ho iniziato a scrivere subito, senza pensare ad altro. A metà racconto mi sono trovato, complice il PC bloccato per venti minuti e un bel pezzo di quel che avevo scritto fin lì, a non sapere bene come chiuderlo senza dovermi dilungare troppo.
Mi sono buttato sul primo modo che mi è venuto in mente, anche per sperimentare come sarebbe stato recepito un cambio di strada repentino nel tono. Immaginavo non troppo bene, ma sul momento non mi sono venute idee migliori. Da qui il problema del finale, forse non tanto perché il tono cambia, ma perché lo fa in modo troppo repentino.

Mi è poi venuta l'idea di come avrei potuto chiuderlo mentre ci ripensavo, a letto, insieme ad alcuni pensieri random del tipo "cazzo, però, ho messo il segno della croce, che in quell'universo non ci sarebbe stato!" e al, per citare Cinzia, "simulazione di che?!", aggiungendoci un "sono proprio scemo", visto che ho chiaramente sbagliato termine in quel punto a causa delle ristrettezze di tempo.

[PuntiDiDomanda]

Racconto molto simpatico e molto ben scritto. I personaggi sono ben tratteggiati, in poche righe si intuiscono l'indole del vecchino scorbutico, di Gesu' e di Pietro. C'e' un bel ritmo, e funziona bene l'intreccio tra pensieri e frasi pronunciate dai personaggi. A una prima lettura veloce la parte finale mi sembrava voler alludere al fatto che la quarta versione del mondo sarebbe stata quella in ci viviamo noi, ma non mi tornava il paradiso in terra, e rileggendo ho reinterpretato, credo correttamente, che noi siamo contemporanei del vecchietto rompiballe. Non so se questa ambiguita' sia voluta, in caso negativo forse si potrebbe rendere piu' intuitivo.

La risposta sull'ambiguità è ni. L'idea era la prima che hai pensato: volevo far intendere che Gesù non si fosse mai reincarnato ("Quel vecchio non voleva saperne e lui non aveva idea di come comportarsi. Non aveva mai parlato con un umano.") e che l'avrebbe fatto la volta successiva, lasciando all'intuizione del lettore il fatto che pure col suo intervento non sarebbe cambiato nulla. Mentre scrivevo il finale, però, mi rendevo conto di non avere il tempo di riflettere abbastanza su come chiarirlo in toto, e allora mi son detto: ma sì, va bene anche se è ambiguo, ognuno si farà la sua idea.
Paradossalmente la cosa mi ha punito, in termini di gradimento, perché Giovanni l'ha letto come lieto fine e non l'ha apprezzato. Probabilmente, fossi riuscito a rendere meglio quella parte, nella sua classifica sarei stato più in alto.

[PuntiDiDomanda]

Ciao Mattia,
il tuo racconto è scritto molto bene e ha una storia lineare, l'unica cosa che secondo me risulta problematica è l'assenza del contesto che lo fa sembrare più un incipit di qualcosa di più esteso. Cerco di spiegarmi meglio: il racconto inizia con l'apocalisse, e tutto fa sembra che si tratti del nostro mondo, salvo scoprire alla fine che si tratta del mondo prima del nostro (se ho capito bene), il problema è che non si capisce perché il mondo viene creato e distrutto ciclicamente e non c'è neanche un vago accenno al perché la relazione tra Gesù e letteralmente tutto il resto del paradiso è così problematica. E non sono elementi di poco conto visto che tutto il racconto gira attorno proprio a queste due cose, per questo dà l'impressione di essere una parte di qualcosa di più grande.
Per il resto, come ho detto si legge bene e fila dall'inizio alla fine, anche al netto di queste informazioni mancanti il senso della storia passa senza problemi, anche se lascia appunto un senso di incompiuto.

Ecco, questo è il commento che non mi aspettavo. Perché sì, è vero, come dici il world building non è approfondito in maniera ampia, però pensavo di aver messo tutto il necessario per ambientare le vicende del racconto. Anche le mancanze che citi, di nuovo, è vero che non c'è un approfondimento, però degli input per farsi un'idea secondo me sì.
Ci rifletterò sopra, perché prima di leggerti era una domanda che non mi ero proprio posto, però non è la prima volta che mi capita di pensare "questa cosa non serve/non è necessaria", per poi essere smentito dall'incontro col lettore.

A gli altri credo di aver risposto nel commento generale.
Grazie ancora a tutti per gli spunti, le conferme e le indicazioni di miglioramento!

[Rick Faith]

Accidenti, l'Apocalisse come fine del mondo mi sembrava una scelta troppo banale per essere presa in considerazione e invece tu mi tiri fuori questa versione paradossale e piena di spunti irresistibili. Il vecchietto è meraviglioso e anche il finale che ribalta le aspettative è gustoso. Sì, qualche passaggio meno chiaro come hai notato c'è, ma nulla che mi abbia impedito di godermi comunque la lettura. I racconti genuinamente simpatici su Minuti Contati non sono così frequenti ;)

[PuntiDiDomanda]

Accidenti, l'Apocalisse come fine del mondo mi sembrava una scelta troppo banale per essere presa in considerazione e invece tu mi tiri fuori questa versione paradossale e piena di spunti irresistibili. Il vecchietto è meraviglioso e anche il finale che ribalta le aspettative è gustoso. Sì, qualche passaggio meno chiaro come hai notato c'è, ma nulla che mi abbia impedito di godermi comunque la lettura. I racconti genuinamente simpatici su Minuti Contati non sono così frequenti ;)

Purtroppo del tema "la fine del mondo" non c'erano moltissime possibilità di declinazione, quindi mi è venuto più spontaneo cercare l'originalità nello step successivo. In questo ero convinto fin da subito di essere riuscito bene.
Probabilmente se avessi pensato meglio allo sviluppo della seconda parte, ribaltando comunque le aspettative, ma basando il ribaltamento sulla linea comica, avrei ottenuto riscontri migliori (e sarei stato io stesso più contento). Però per me (ma credo un po' per tutti, all'inizio) la ristrettezza di tempo è un fattore devastante, non sono bravo a pensare in fretta.

Sono contento che il racconto ti abbia divertito! E che in generale abbia fatto (sor)ridere molti.

[antico]

Mi sembra che ti sia autoanalizzato più che bene e che abbia ben chiaro i problemi del testo. Il cambio di direzione è troppo improvviso e mal giustificato, non hai gestito al meglio tutta le seconda parte e questo non può che inficiare sul giudizio generale. Detto questo, il tuo stile è efficace e fresco, un po' da affinare per renderlo pulito il giusto, ma sei decisamente messo bene. Il tema è ok e dissento sul fatto che non ci fossero molte declinazioni perché dovete imparare a lavorare anche lateralmente e sulle diverse sfumature (in effetti ci starebbe bene una bella discussione nell'apposita ala dell'Arena sul come affrontare il tema su MC). Detto questo, per me siamo su un pollice tendente al positivo anche se non solido e brillante.

[PuntiDiDomanda]

Mi sembra che ti sia autoanalizzato più che bene e che abbia ben chiaro i problemi del testo. Il cambio di direzione è troppo improvviso e mal giustificato, non hai gestito al meglio tutta le seconda parte e questo non può che inficiare sul giudizio generale. Detto questo, il tuo stile è efficace e fresco, un po' da affinare per renderlo pulito il giusto, ma sei decisamente messo bene. Il tema è ok e dissento sul fatto che non ci fossero molte declinazioni perché dovete imparare a lavorare anche lateralmente e sulle diverse sfumature (in effetti ci starebbe bene una bella discussione nell'apposita ala dell'Arena sul come affrontare il tema su MC). Detto questo, per me siamo su un pollice tendente al positivo anche se non solido e brillante.

Grazie del commento! Rispondo solo ora perché da Lucca non ho guardato i social o quasi. Mi fa molto piacere che lo stile venga apprezzato. Adesso la sfida è trovare una bella idea organica che stia a pennello nel limite di caratteri del contest. Ancora una o due edizioni di rodaggio, poi me la voglio giocare per le prime posizioni. Oh! Ahahah

[GiulianoCannoletta]

Ciao Mattia, piacere di averti letto.
Un racconto divertente e ben scritto, mi sono piaciuti i dettagli molto vividi che hai usato per rendere efficace la scena. Ho trovato molto migliore la prima parte, la conclusione invece mi è arrivata un po' repentina e meno chiara.
A rileggerci presto!

[PuntiDiDomanda]

Ciao Mattia, piacere di averti letto.
Un racconto divertente e ben scritto, mi sono piaciuti i dettagli molto vividi che hai usato per rendere efficace la scena. Ho trovato molto migliore la prima parte, la conclusione invece mi è arrivata un po' repentina e meno chiara.
A rileggerci presto!

Li hai letti tutti? Grandissimo!