Reeko

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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Luca Moggia
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Reeko

Messaggio#1 » martedì 17 ottobre 2023, 0:59

Reeko spense il motore della vecchia Cadillac. In cima all’altopiano non c’era un filo d’aria, il vento era sparito, vicino allo svincolo per Riversand. Guardò la giacca di pelle nera abbandonata sul sedile. Peccato, era una bella giacca.

Scese dalla macchina, si avvicinò allo strapiombo e si accese una sigaretta.

In lontananza le grandi pale eoliche spuntavano dalla pianura ricoperta di bassi cespugli come sentinelle ai confini del mondo. Era bello vedere il paesaggio senza quelle fottute pubblicità di altre realtà sospese nel cielo in cui trasferirsi. Da quando avevano annunciato la chiusura si erano moltiplicate a dismisura.

Sentì un mugolio provenire dai sedili posteriori. Ramona, ancora mezza addormentata si era messa a sedere sui sedili posteriori. Si passò una mano fra i lunghi capelli neri togliendosi un ciuffo dagli occhi e puntò il dito “Guarda Reeko!”

A pochi metri dalla Cadillac, un grosso cactus iniziò a tremolare come se fosse coperto da un’onda di calore poi svanì pezzo per pezzo. Per un attimo rimase al sagoma della pianta e poi più nulla.

“Mi sa che ci siamo” disse lui aspirando una boccata di fumo. Forse dovrei dirglielo, magari potremmo stare bene anche dall’altra parte.

“Allora muoviamoci!” Ramona prese il pacchetto da sotto il sedile, scese dall’auto e si sedette sul cofano. Cominciò a sfilare lo spago, poi strappò l’incarto e lanciò verso Reeko. Mentre volava nell’aria, la carta arancione si dissolse.
Si mise a ridere e appoggiò il piccolo vassoio di carta sul cofano dell’auto. Prese un coltellino dallo stivale e tagliò la torta in quattro. “Et voilà!”

Una delle grandi pale eoliche smise di girare e si fermò con un cigolio.

Presero una fetta per uno e iniziarono a mangiarle. La torta era dolce, si scioglieva in bocca. La vecchia Zaina in cucina non la batteva nessuno.

Reeko assaporò il ripieno morbido “Buona davvero. Da fine del mondo eh?”

Ramona si voltò verso di lui masticando la torta e gli sorrise “Cretino… come faceva quella canzone che cantavi al Black Hole quando ci siamo conosciuti? Cantamela dai!”

Reeko la rivide per un attimo seduta al tavolino davanti a un bicchiere di gin, con il rossetto rosso che lo guardava. Sembrava ci fosse solo lei nel locale. E se fosse così per sempre?
Non aveva voglia di mettersi a cantare ma i suoni d’intorno sembravano spariti e quel silenzio non gli piaceva. accontentò.

It won't just go away, the party's over,

It's past two o'clock,

I cespugli nella piana iniziano a ondeggiare e a smaterializzarsi, uno dopo l’altro e anche le parole sembravano perdersi in un vuoto assoluto.

"We got no place left to go...”

"Now there's nothing left to damage…”

Reeko si fermò e prese un altro pezzetto di torta. Ora più che mai voleva dirle come trovarlo nell’altro mondo, quello che la gente diceva essere il mondo vero. “Senti Ramona…”

Lei gli appoggiò un dito sulle labbra, aveva la pelle sporca di zucchero “Stiamo bene così. Lo sai che non verrei a cercarti”

Una delle pale iniziò a sbriciolarsi e i pezzi, mentre cadevano, si frammentavano in nuvole di pixel.

Reeko rimase a fissarla poi riprese la canzone mentre La sabbia rossa sotto i loro piedi iniziava a svanire.

“With apple pie and Chevrolet…”

L’altopiano e la valle e il cielo si trasformarono in un reticolo nero attraversato da fasci di linee luminose sempre più deboli.

“We've come to see the end…”

E poi anche lei non c’era più, risucchiata nel flusso di byte che aveva spazzato via quel mondo.

Ora al posto della lamiera della Cadillac c’era una sedia di plastica e invece della pianura di sabbia rossa un messaggio lampeggiava sullo schermo appoggiato al tavolo di vetroresina.

Server shutdown.


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antico
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Re: Reeko

Messaggio#2 » martedì 17 ottobre 2023, 1:13

Ciao Luca! Parametri ok, buona GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Reeko

Messaggio#3 » martedì 17 ottobre 2023, 5:10

Ciao Luca, mi sembra sia la prima volta che ti leggo e che ti commento. Corretto? In ogni caso piacere di leggerti.
Interessante declinazione del tema: l'umanità si è ormai rifugiata in mondi virtuali che possono venire spenti, e chi ci abita subisce un senso di perdita come si trattasse di un mondo vero. Mi manca un pochino di contesto in più: come funziona questo sistema di mondo virtuali? Com'è il mondo reale? Esiste ancora e se sì, com'è? Chi sono i due personaggi? Che cos'è "l'altra parte" a cui allude la voce narrante?
Insomma, scritto bene (una perdonabile ripetizione all'inizio), idea intrigante che andava messa giù con un po' più di contesto per esplorarne il potenziale.
Comunque niente male.. buona gara e a rileggerci!

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SalvatoreStefanelli
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Re: Reeko

Messaggio#4 » martedì 17 ottobre 2023, 10:05

Ciao Luca. All'inizio non capivo dove volessi andare a parare, però mi piaceva molto. Poi, la ripetizione, al quarto capoverso, probabilmente dettata dalla fretta, mi ha precipitato nel buio di una storia che poteva aver messo la sua luce tutta nelle prime frasi e poi averla persa. Invece no. La storia si riprende alla grande e si conclude anche meglio. Mi pare di aver visto un paio di errori di battitura ma ci stanno e non inficiano. Quello che anche a me è mancato (cavolo! ormai arriverò sempre secondo a dire certe cose!) è il contorno che definisse un po' di più l'altro mondo: si capisce che quello è il mondo della realtà, dove vive il protagonista, ma non c'è nulla che ce lo faccia "vivere". L'unica cosa è che la realtà sembra essere deludente, ma potrebbe essere dovuto alla perdita della compagna, che non troverà oltre il mondo virtuale. In sostanza, hai scritto un bel racconto, che sarebbe potuto essere migliore con qualche accortezza in più (se il tempo non fosse stato così tiranno...). Buona vita, sempre e comunque!

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Pretorian
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Re: Reeko

Messaggio#5 » mercoledì 18 ottobre 2023, 23:45

Ciao, Luca e piacere di leggerti.

Una storia semplice, ma struggente, che mi ha ricordato tante storie di cui ho sentito parlare di MMORPG chiusi in cui gli ultimi giocatori si salutavano per darsi un ultimo addio. A livello di stile non ho niente da eccepire: hai fatto un lavoro magistrale, con uno show praicamente inattaccabile. La storia, come ho detto, è ben fatta e risente solo della brevità del racconto: quando si arriva alla fine, infatti, resta quella sensazione di "avrei voluto sapere di più", il desiderio di avere un elemento per aggiungere spessore a una relazione che viene appena accennata. Probabilmente, con lo spazio di una "Sfida a Minuti Contati" questo racconto avrebbe poruto brillare in modo incredibile, ma anche socì resta un lavoro davvero ben fatto.

Alla prossima!

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Emiliano Maramonte
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Re: Reeko

Messaggio#6 » giovedì 19 ottobre 2023, 22:49

Ciao Luca, bentrovato. E' il tuo secondo racconto che leggo e, con piacere, noto che ti piace la fantascienza.
Però poi iniziano le note dolenti. Ho preferito l'altro racconto. Sarà che ormai l'immaginario collettivo è segnato da tematiche giganti come quelle di "Tron" e "Matrix", sarà che ormai alcuni risultati narrativi sono sin troppo diffusi, fattostà che ho seguito il testo con il muso storto. Non che la storia non sia gradevole ma, in generale, per quanto mi riguarda, non è che dica poi molto in termini di profondità e costruzione dei personaggi. Manca un po' di chiarezza nella vicenda, manca il perché di tutta l'architettura, e manca un pizzico in più di background che avresti potuto arricchire rinunciando a qualche verso della canzone. Apprezzo, comunque, l'ambizione e il tentativo.
Un po' più di impegno con l'editing non avrebbe guastato (ma capisco come a volte il tempo scorra inesorabile e le parole arrivino tardi...) e occhio alle virgole, "Guarda, Reeko!", "Da fine del mondo, eh?", "Cantamela, dai!". Infine rifletti sull'uso di "iniziò a...", "cominciò a...", ne usi troppi e troppi danno fastidio alla lettura, inoltre un'azione o si verifica o non si verifica, "Cominciò a sfilare lo spago"... Non è meglio "Sfilò lo spago"?
Tema centrato.

Buona Edition!
Emiliano

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Re: Reeko

Messaggio#7 » venerdì 20 ottobre 2023, 16:19

In questo commento mi concentrerò principalmente sulla forma, perché mi ha fatto perdere nel contenuto, che dal tipo di racconto e grazie all'asciuttezza di stile avrebbe potuto piacermi abbastanza.

Intanto i continui spazi tra i capoversi mi hanno ucciso. A un certo punto ho iniziato a perdermi: addirittura al “si mise a ridere” ho cominciato a pensare che avessi cambiato POV, perché il POV era lui, ma il soggetto di quel paragrafo era lei e non c’era una ri-esplicitazione del soggetto nella frase. Probabilmente complice del problema è stato anche l’uso dei verbi percettivi per il POV.
Soprattutto, però, a partire dalla scena del bar ho iniziato ad andare in confusione totale, perché i refusi aumentano, l’uso della punteggiatura diventa problematico (in realtà lo è dall’inizio, ma ovviamente aumenta il peso, unendosi ad altro) e l’uso dei tempi verbali diventa bizzarro.
Intanto c’è un presente indicativo, che ovviamente fa parte dei refusi, ma complice il problema generale aiuta a confondere, ma poi “e se fosse così per sempre?” dove e quando? Al bar? All’auto? Quando lo pensa e rispetto a cosa? Peraltro l’attimo per cui la rivede al bar dura parecchio (quattro righe), quindi in seguito quando torni alla simulazione un lettore viene sballottato e deve concentrarsi per capire dove e quando è. Forse a questo punto avrebbe aiutato una variazione di tempo verbale nella scena del bar, come in una sorta di flashback.
Poi ci sono degli imperfetti quando le situazioni richiederebbero un perfettivo (“e poi anche lei non c’era più”, ce l’ha davanti e non vede che sparisce? Se ne accorge dopo? Boh, due paragrafi sopra la fissava, mi pare strano abbia smesso, era il centro del suo focus).

Insomma, la dinamica è comprensibile e la storia è chiara, è vero che manca qualche elemento di strutturazione in più per l'ambientazione, ma non è nulla di strettamente necessario per capire, a mio avviso, però il fatto di dover decifrare alcune parti mi ha portato a seguirla a fatica e non riuscire ad apprezzarla.

Per il resto, secondo me il racconto avrebbe funzionato meglio senza ricerca del plot twist: dì subito che è una simulazione, che lei è stronza e non vuole vederlo nel mondo reale, concentrati sugli ultimi attimi di una coppia e secondo me il pathos e il conflitto ti sopperiscono totalmente l'assenza di una rivelazione. Anche perché mantenendo il riserbo alcuni passaggi sono poco chiari. Per esempio, mentre uno legge "forse dovrei dirglielo, magari potremmo stare bene anche dall’altra parte", si domanda di cosa stia parlando e si deconcentra, mentre se la situazione fosse esplicita l'attenzione sarebbe totale.
Buona edizione e buone letture!

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Luca Moggia
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Re: Reeko

Messaggio#8 » sabato 21 ottobre 2023, 15:44

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Luca, mi sembra sia la prima volta che ti leggo e che ti commento. Corretto? In ogni caso piacere di leggerti.
Interessante declinazione del tema: l'umanità si è ormai rifugiata in mondi virtuali che possono venire spenti, e chi ci abita subisce un senso di perdita come si trattasse di un mondo vero. Mi manca un pochino di contesto in più: come funziona questo sistema di mondo virtuali? Com'è il mondo reale? Esiste ancora e se sì, com'è? Chi sono i due personaggi? Che cos'è "l'altra parte" a cui allude la voce narrante?
Insomma, scritto bene (una perdonabile ripetizione all'inizio), idea intrigante che andava messa giù con un po' più di contesto per esplorarne il potenziale.
Comunque niente male.. buona gara e a rileggerci!



Ciao Matteo,

corretto, è la prima volta che commenti un mio racconto (il secondo qui su Minuti Contati). Ironia della sorte, la scorsa edizione eravamo a parti invertite.

Ti ringrazio innanzitutto dell'analisi che hai fatto, in particolare evidenziando l'aspetto del contesto.
Trovo la tua osservazione centrata. Mi sono dedicato di più a mettere in scena il mondo virtuale, che doveva finire, limitando lo sviluppo di quello reale, utilizzato quasi esclusivamente per far funzionare il conflitto di Reeko.

Venendo alle tue domande di dettaglio, ho in mente come funziona il mondo della storia. Immaginarmi il contesto è una cosa che faccio sempre prima di scrivere anche perché mi piace molto.
Non so però se è il caso di rispondere qui perché questo porterebbe gli altri utenti a leggere il racconto "rattoppato" a posteriori e non mi pare giusto. Forse è uno scrupolo da novizio però, nel dubbio, risponderò a classifica chiusa.

Molto contento che ti sia piaciuta l'idea.

Grazie ancora dell'analisi e in bocca al lupo per questa Edizione!

Alla prossima
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Luca Moggia
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Re: Reeko

Messaggio#9 » sabato 21 ottobre 2023, 15:55

SalvatoreStefanelli ha scritto:Ciao Luca. All'inizio non capivo dove volessi andare a parare, però mi piaceva molto. Poi, la ripetizione, al quarto capoverso, probabilmente dettata dalla fretta, mi ha precipitato nel buio di una storia che poteva aver messo la sua luce tutta nelle prime frasi e poi averla persa. Invece no. La storia si riprende alla grande e si conclude anche meglio. Mi pare di aver visto un paio di errori di battitura ma ci stanno e non inficiano. Quello che anche a me è mancato (cavolo! ormai arriverò sempre secondo a dire certe cose!) è il contorno che definisse un po' di più l'altro mondo: si capisce che quello è il mondo della realtà, dove vive il protagonista, ma non c'è nulla che ce lo faccia "vivere". L'unica cosa è che la realtà sembra essere deludente, ma potrebbe essere dovuto alla perdita della compagna, che non troverà oltre il mondo virtuale. In sostanza, hai scritto un bel racconto, che sarebbe potuto essere migliore con qualche accortezza in più (se il tempo non fosse stato così tiranno...). Buona vita, sempre e comunque!


Ciao Salvatore,

innanzitutto grazie dell'analisi e, accidenti, vedo che il racconto ti è piaciuto molto!

Grossa soddisfazione, davvero!

Venendo ai particolari, per la questione "descrizione dell'altro mondo, quello reale, la motivazione è la stessa che ho scritto sopra a Matteo. Pur avendolo in mente (a grandi linee) non ho sentito la necessità di dettagliarlo e invece vedo che sarebbe servito per dare più corpo alla storia.
In tutta onestà, comunque, anche se avessi avuto la consapevolezza di questa necessità, non avrei avuto tempo di fare altri interventi. C'è chi dice che quattro ore sono tante... buon per lui! :)

Per la ripetizione iniziale... come ti capisco! E' un pugno in un occhio e quando l'ho riletta (troppo tardi ormai) mi sono mangiato le mani. Ho notato che il contest è iniziato qualche minuto dopo ma da buon novellino ho creduto che chiudesse comunque alle una. Con quattro minuti di rilettura mi sa che l'avrei beccata e estirpata.
Ma l'Arena non perdona ed è bello così!

Grazie ancora e buona Cannoletta Edition!

Alla prossima
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Re: Reeko

Messaggio#10 » sabato 21 ottobre 2023, 16:05

Pretorian ha scritto:Ciao, Luca e piacere di leggerti.

Una storia semplice, ma struggente, che mi ha ricordato tante storie di cui ho sentito parlare di MMORPG chiusi in cui gli ultimi giocatori si salutavano per darsi un ultimo addio. A livello di stile non ho niente da eccepire: hai fatto un lavoro magistrale, con uno show praicamente inattaccabile. La storia, come ho detto, è ben fatta e risente solo della brevità del racconto: quando si arriva alla fine, infatti, resta quella sensazione di "avrei voluto sapere di più", il desiderio di avere un elemento per aggiungere spessore a una relazione che viene appena accennata. Probabilmente, con lo spazio di una "Sfida a Minuti Contati" questo racconto avrebbe poruto brillare in modo incredibile, ma anche socì resta un lavoro davvero ben fatto.

Alla prossima!


Ciao Pretorian,

grazie innanzitutto del tempo che hai dedicato al mio racconto.

Che dire, un commento che mi ha fatto immensamente piacere, di quelli che ti fanno venire voglia di ributtarti sulla tastiera e scrivere un'altra storia!

Come giustamente noti alcune cose sono semplicemente accennate per questioni di spazio ma sopratutto di tempo (sarò lento ma quattro ore mi stanno veramente strette).

Sono davvero contento però che questi aspetti non abbiano rovinato la lettura e che ti sia venuta la voglia di saperne di più.
E' questo lo scopo della narrativa giusto?

Non conosco le "Sfide a Minuti Contati" (sono qui da poco) ma corro a vedere cosa sono!

Grazie ancora e in bocca a lupo per la Cannoletta Edition. Alla prossima!

P.S. grande foto profilo! Mi sono riguardato da poco l'Armata delle Tenebre!
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Re: Reeko

Messaggio#11 » sabato 21 ottobre 2023, 16:39

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Luca, bentrovato. E' il tuo secondo racconto che leggo e, con piacere, noto che ti piace la fantascienza.
Però poi iniziano le note dolenti. Ho preferito l'altro racconto. Sarà che ormai l'immaginario collettivo è segnato da tematiche giganti come quelle di "Tron" e "Matrix", sarà che ormai alcuni risultati narrativi sono sin troppo diffusi, fattostà che ho seguito il testo con il muso storto. Non che la storia non sia gradevole ma, in generale, per quanto mi riguarda, non è che dica poi molto in termini di profondità e costruzione dei personaggi. Manca un po' di chiarezza nella vicenda, manca il perché di tutta l'architettura, e manca un pizzico in più di background che avresti potuto arricchire rinunciando a qualche verso della canzone. Apprezzo, comunque, l'ambizione e il tentativo.
Un po' più di impegno con l'editing non avrebbe guastato (ma capisco come a volte il tempo scorra inesorabile e le parole arrivino tardi...) e occhio alle virgole, "Guarda, Reeko!", "Da fine del mondo, eh?", "Cantamela, dai!". Infine rifletti sull'uso di "iniziò a...", "cominciò a...", ne usi troppi e troppi danno fastidio alla lettura, inoltre un'azione o si verifica o non si verifica, "Cominciò a sfilare lo spago"... Non è meglio "Sfilò lo spago"?
Tema centrato.

Buona Edition!
Emiliano


Ciao Emiliano, piacere di ritrovarti con un commento interessante.

Mi è caduto l'occhio su "It's the end of the world as you know it" di Daniele Villa (molto carino e ben scritto, per inciso), dato che, al pari di "Reeko", portava come titolo una canzone.
Beh, a quanto pare, da novizio dell'Arena e aspirante scrittore di fantascienza, mi è capitato per due volte di essere valutato da un pezzo grosso qui su Minuti Contati e, per giunta, un pezzo grosso proprio nel genere fantascientifico!

Le tue mazzate sono pertanto le benvenute!

Passando al merito.
Rimango convinto che interpretare la fine del mondo come la chiusura di un server sia una trovata originale sebbene, e qui concordo con te, attinente a un immaginario molto utilizzato che probabilmente ha stancato. Vero anche che, da amante del cyberpunk, abolire la "virtualità" mi risulta difficile.

Centrata poi l'osservazione riguardo alla costruzione dei personaggi. Mi sono dedicato soprattutto allo sviluppo dell'idea e al modo per metterla in scena e mi è rimasto poco tempo da dedicare all'approfondimento di Reeko e Ramona.

Per l'architettura rimando a quanto detto in risposta al commento di Matteo Mantoani.

Grazie mille anche di avermi dato dei consigli più tecnici. E' sicuramente meglio un'azione completa. Prima di tutto come resa ma anche come caratteri risparmiati. Non è stato questo il caso ma l'altra volta ho dovuto ridurre perché ero fuori battute.

Una considerazione finale su cui tu probabilmente hai riflettuto durante i tuoi numerosi scritti su Minuti Contati: cimentarsi in un racconto di fantascienza quando il tempo è breve credo ponga l'ulteriore problema di dover usare del tempo prezioso per "inventare il mondo". Se hai una dritta su come affrontare questo punto te ne sono grato.

Che dire, ti faccio un in bocca al lupo per questa edizione e a rileggerci!
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Luca Moggia
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Re: Reeko

Messaggio#12 » sabato 21 ottobre 2023, 17:07

PuntiDiDomanda ha scritto:In questo commento mi concentrerò principalmente sulla forma, perché mi ha fatto perdere nel contenuto, che dal tipo di racconto e grazie all'asciuttezza di stile avrebbe potuto piacermi abbastanza.

Intanto i continui spazi tra i capoversi mi hanno ucciso. A un certo punto ho iniziato a perdermi: addirittura al “si mise a ridere” ho cominciato a pensare che avessi cambiato POV, perché il POV era lui, ma il soggetto di quel paragrafo era lei e non c’era una ri-esplicitazione del soggetto nella frase. Probabilmente complice del problema è stato anche l’uso dei verbi percettivi per il POV.
Soprattutto, però, a partire dalla scena del bar ho iniziato ad andare in confusione totale, perché i refusi aumentano, l’uso della punteggiatura diventa problematico (in realtà lo è dall’inizio, ma ovviamente aumenta il peso, unendosi ad altro) e l’uso dei tempi verbali diventa bizzarro.
Intanto c’è un presente indicativo, che ovviamente fa parte dei refusi, ma complice il problema generale aiuta a confondere, ma poi “e se fosse così per sempre?” dove e quando? Al bar? All’auto? Quando lo pensa e rispetto a cosa? Peraltro l’attimo per cui la rivede al bar dura parecchio (quattro righe), quindi in seguito quando torni alla simulazione un lettore viene sballottato e deve concentrarsi per capire dove e quando è. Forse a questo punto avrebbe aiutato una variazione di tempo verbale nella scena del bar, come in una sorta di flashback.
Poi ci sono degli imperfetti quando le situazioni richiederebbero un perfettivo (“e poi anche lei non c’era più”, ce l’ha davanti e non vede che sparisce? Se ne accorge dopo? Boh, due paragrafi sopra la fissava, mi pare strano abbia smesso, era il centro del suo focus).

Insomma, la dinamica è comprensibile e la storia è chiara, è vero che manca qualche elemento di strutturazione in più per l'ambientazione, ma non è nulla di strettamente necessario per capire, a mio avviso, però il fatto di dover decifrare alcune parti mi ha portato a seguirla a fatica e non riuscire ad apprezzarla.

Per il resto, secondo me il racconto avrebbe funzionato meglio senza ricerca del plot twist: dì subito che è una simulazione, che lei è stronza e non vuole vederlo nel mondo reale, concentrati sugli ultimi attimi di una coppia e secondo me il pathos e il conflitto ti sopperiscono totalmente l'assenza di una rivelazione. Anche perché mantenendo il riserbo alcuni passaggi sono poco chiari. Per esempio, mentre uno legge "forse dovrei dirglielo, magari potremmo stare bene anche dall’altra parte", si domanda di cosa stia parlando e si deconcentra, mentre se la situazione fosse esplicita l'attenzione sarebbe totale.
Buona edizione e buone letture!



Ciao Punti di domanda,

ti ringrazio innanzitutto del commento, molto analitico, al quale credo tu abbia dedicato diverso tempo. Lo apprezzo molto e ritengo doveroso risponderti con altrettanto impegno.

Partendo dagli spazi fra i paragrafi ti confesso che non pensavo assolutamente potessero dare così fastidio.
Sei la prima persona che me lo dice e quindi, ben venga un nuovo punto di vista!

Capisco anche le osservazioni sulla punteggiatura. Non cercherò di nascondermi dietro un dito, perché il testo parla chiaro, ho dedicato circa quattro secondi al controllo dei segni di interpunzione e, mentre scrivo veloce, non ho sufficiente capacità di azzeccare da subito la corretta punteggiatura. A me solitamente non disturba granché nei testi che leggo ma è perfettamente comprensibile che peggiori la lettura. Qui la soluzione per me (a parte ovviamente studiare e fare pratica) è quella di gestire meglio il tempo nell'Arena.
Stesso discorso per i refusi a cui ho dedicato ancora meno (un secondo circa), travolto dall'incedere micidiale del tempo.

E' interessante il discorso dei tempi verbali. Premesso che non si studiano mai abbastanza e quindi, di certo, c'è margine di miglioramento, vorrei darti un chiarimento sulla parte del bar e chiederti, nel contempo, un consiglio.
Reeko ricorda Ramona la prima volta che l'ha incontrata, al Black Hole. Lui suonava e lei stava bevendo, guardandolo. Uno di quei momenti che ti rimangono impressi per sempre, hai presente?
Pertanto il pensiero "E se fosse così per sempre" era riferito a quel momento e al desiderio di continuare a provare emozioni forti come quella sera.
Avendolo messo subito di seguito all'immagine del bar, pensavo il messaggio fosse chiaro e invece non lo era!
Osservi, in proposito che "Forse a questo punto avrebbe aiutato una variazione di tempo verbale nella scena del bar, come in una sorta di flashback"..
Mi piacerebbe capire meglio. Se la storia è al passato come si fa a rendere un flashback con una variazione di tempo? Per piazzare una scena nel passato utilizzerei una cosa tipo "quella sera... di due anni fa" . Mi sarebbe utile capire meglio perché intuisco che la tua soluzione potrebbe essere più elegante.

Infine, mi segno il consiglio sul colpo di scena. In questo caso specifico non saprei, ad altre persone è piaciuto molto. Sta di fatto che lo cerco sempre quando scrivo un racconto. Però mi fai ragionare sul fatto che in tanti racconti che ho letto e mi sono piaciuti, il colpo di scena non c'è'!
Ottimo spunto di riflessione.

Grazie ancora per la tua puntuale analisi e un grande in bocca al lupo per la Cannoletta Edition!

Alla prossima
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Gaia Peruzzo
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Re: Reeko

Messaggio#13 » sabato 21 ottobre 2023, 18:12

Ciao, di nuovo! Anche se non devo giudicarlo per la classifica sto cercando di passare un po' a leggere gli altri racconti che mi ispirano di più. Mi aveva attirato il titolo e volevo scoprire di che cosa parlava.
Mi è piaciuta molto l'idea con cui hai svolto il tema. Quando ero adolescente ho anche avuto un piccolo periodo da giocatrice di videogiochi, e un po' mi ci hai riportato. C'è qualche piccola sbavatura prettamente legata alla punteggiatura, però ci sta data la velocità con cui abbiamo dovuto scrivere. E ci sono proprio rimasta male per la fine del mondo di Reeko, sei riuscito a trasmettermi tutte le sue emozioni. Quindi complimenti!

PuntiDiDomanda
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Re: Reeko

Messaggio#14 » domenica 22 ottobre 2023, 23:50

Luca Moggia ha scritto:Mi piacerebbe capire meglio. Se la storia è al passato come si fa a rendere un flashback con una variazione di tempo? Per piazzare una scena nel passato utilizzerei una cosa tipo "quella sera... di due anni fa" . Mi sarebbe utile capire meglio perché intuisco che la tua soluzione potrebbe essere più elegante.

Con il trapassato prossimo, che come tempo verbale indica l'anteriorità rispetto a un momento passato.
Peraltro così avresti staccato temporalmente anche il successivo capoverso (quando si mette a cantare), che intuisco sia ambientato nel presente narrativo (e non al bar) dal contesto, ma non è immediato. Devo ragionarci su un attimo.

Versione originale:
Reeko la rivide per un attimo seduta al tavolino davanti a un bicchiere di gin, con il rossetto rosso che lo guardava. Sembrava ci fosse solo lei nel locale. E se fosse così per sempre?


Esempio alternativo improvvisato:
Reeko la rivide seduta al tavolino del locale, davanti a un bicchiere di gin. Come l'aveva guardato quella volta, con quel rossetto rosso... Aveva sovrascritto ogni cosa, era rimasta soltanto lei. Non avrebbe potuto durare per sempre?


Comunque, mi sto accorgendo ora del vero problema principale sulla mia comprensione: quel "fosse" è un congiuntivo presente, quindi anche in questo caso non siamo nel tempo narrativo corretto. Anche nella tua versione avrebbe dovuto essere: "E se fosse stato così per sempre?"
Essendo tra due scene in tempi diversi (quella nel presente narrativo della simulazione e quella che si ripresenta dal passato narrativo, cioè nel bar), quel "fosse" diventa un terzo tempo ancora. Con il "fosse stato" avrei ricevuto l'informazione corretta, probabilmente, perché in quel momento ti riferivi alla situazione del bar. Invece così mi è entrata nel cervello la possibilità che ti volessi riferire al presente narrativo.

P.S. Sono davvero contento di averti dato da riflettere. Alla fine, si concordi o meno con pareri e critiche, è la cosa più importante per migliorare.

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Marco Travaglini
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Re: Reeko

Messaggio#15 » lunedì 23 ottobre 2023, 17:43

Ciao Luca,
passo a ricambiarti il favore stavolta. Come hai avuto modo di notare in queste ultime due edizioni anche io sono uno di quelli a cui il tempo non basta mai.

Sinceramente leggendo il tuo racconto io non ho riscontrato tutta questa mancanza di contesto: fin dal terzo paragrafo ci fai capire che il server sta per chiudere e ci sono tante pubblicità di altri server... ok forse un po' fuorviante il fatto che le chiami realtà, per me è un sinonimo, ma forse per molti è una cosa che ha portato troppo fuori strada.
I personaggi non mi sono sembrati così piatti, Reeko non si vorrebbe arrendere a questa fine, Ramona invece è pronta a voltare pagina. Sinceramente mi è capito di assistere decine di volte a storie d'amore (intendo storie reali, non racconti) che nascono e muoiono dentro un server e storie che invece si trasferiscono dentro la vita reale. E anche di storie che finiscono male nella vita reale perché uno dei due ha una vita reale completamente diversa.
Non ho capito perché altri ci abbiano visto dentro Tron, Matrix o persone che devono fuggire dal mondi reali catastrofici: per me hai descritto una situazione che potrebbe essere tranquillamente tipica dei tempi attuali, non necessariamente un racconto di fantascienza. Potrei catalogarlo come fantascientifico solo perché questo simulatore o MMORPG è particolarmente sviluppato e dettagliato, ad un livello che attualmente la tecnologia non ha, ma nemmeno ne siamo così distanti. Di contro la realtà a cui torna Reeko potrebbe essere tranquillamente quella attuale.
A me è piaciuto, considerando che sto giocando proprio ora a Cyberpunk 2077 Phantom Liberty, questa atmosfera di rassegnazione e di ineluttabilità mi ha ricordato tantissimo le scene finali del gioco prima dell'espansione, o le scene di Johnny e Rogue.
Alla prossima Luca e in bocca al lupo!

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Luca Moggia
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Re: Reeko

Messaggio#16 » martedì 24 ottobre 2023, 13:02

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao, di nuovo! Anche se non devo giudicarlo per la classifica sto cercando di passare un po' a leggere gli altri racconti che mi ispirano di più. Mi aveva attirato il titolo e volevo scoprire di che cosa parlava.
Mi è piaciuta molto l'idea con cui hai svolto il tema. Quando ero adolescente ho anche avuto un piccolo periodo da giocatrice di videogiochi, e un po' mi ci hai riportato. C'è qualche piccola sbavatura prettamente legata alla punteggiatura, però ci sta data la velocità con cui abbiamo dovuto scrivere. E ci sono proprio rimasta male per la fine del mondo di Reeko, sei riuscito a trasmettermi tutte le sue emozioni. Quindi complimenti!


Ciao Gaia,

innanzitutto ti ringrazio del tempo che hai dedicato alla lettura del racconto, e al commento, soprattutto non essendo fra quelli che avevi da leggere per la classifica! E' una bella cosa, che piacerebbe fare anche a me ma spesso ho veramente poco tempo libero (è sempre il tempo il maledetto problema! :) )

Sono molto contento che il racconto ti sia arrivato dal punto di vista delle emozioni! Nelle mie intenzioni la storia vuole proprio trasmettere una sensazione di malinconia per la fine imminente di una qualcosa di importante nella vita di Reeko.

Grazie mille e ancora complimenti per il tuo "Povera Helly"

Alla prossima e in bocca al lupo!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Domenico
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Re: Reeko

Messaggio#17 » martedì 24 ottobre 2023, 15:58

Ciao Luca,
è stato un vero piacere leggere il tuo racconto!
Per me il tema è stato centrato. L'idea, anche se non originalissima, mi è piaciuta molto.
Ho capito che fosse un mondo virtuale solo alla fine, quindi il twist a me è arrivato inaspettato.
Il racconto si legge bene, è scorrevole e per me non ci sono sbavature tecniche.
I personaggi sono ben caratterizzati e anche l'empatia è ben realizzata.
Complimenti!
Buona edition e alla prossima.

ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Andrea Furlan
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Re: Reeko

Messaggio#18 » martedì 24 ottobre 2023, 23:18

Ciao Luca,
credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo, benvenuto nell’Arena! Mi è piaciuto questo racconto che mescola diverse suggestioni, un po’ epopea rock della provincia americana, un po’ Matrix. Belle le semine sui mondi veri o paralleli e la descrizione del contesto che si sbriciola in sbuffi di pixel. Non male la connotazione dei due personaggi, cu cui forse potevi scavare un po’ più in profondità magari riducendo alcune descrizioni. Un insieme nostalgico e decadente che colpisce e si legge bene soprattutto per l’atmosfera che evoca. Fra le criticità, oltre a quanto detto da altri sul contesto e ai refusi che a volte fanno perdere il filo, ti segnalo un punto in cui sei passato dal narratore esterno ai pensieri di Reeko in prima persona (Forse dovrei dirglielo…). Inoltre non è chiaro, dovrei dirle cosa?

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gioco
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Re: Reeko

Messaggio#19 » mercoledì 25 ottobre 2023, 11:45

Bellissimo racconto, che centra il tema in maniera originale. Mi e' piaciuto molto anche rendermi conto, mano a mano che leggevo, di come quella sensazione di eccessivo cliche' pop sperimentata nelle prime righe avesse invece del tutto senso nella realta' virtuale vissuta dal protagonista. Viene quasi da chiedersi se i protagonisti assomiglino o meno alla loro controparte nel mondo "reale". Uno dei migliori casi di rielaborazione a partire dallo spunto di una canzone che io abbia mai letto. Essenziale e impeccabile.
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
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Rick Faith
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Re: Reeko

Messaggio#20 » giovedì 26 ottobre 2023, 0:47

Ciao Luca, ti sono ricapitato tra i commentatori!
Parto col dire che a me l'ambientazione da videogioco/realtà virtuale/realtà parallela piace sempre e ne ho lette e viste in tutte le salse, quindi avevo già intuito dove stavamo andando a parare appena hai parlato di "chiusura". Eppure, anche nel caso di un lettore decisamente avvezzo alla tipologia di contesto, il tutto funziona perché il punto non è la chiusura del server. È il rapporto personale tra il protagonista e Ramona. Ben fatto.
Se ricordi, nell'altro tuo racconto ti suggerii di provare a mostrare un po' l'interiorità del punto di vista e non so se se l'hai fatto volontariamente o meno, ma qui noto un passo in avanti. Qualcosina in più secondo me puoi ancora farla eh, non ti rilassare troppo, ma ci vedo più partecipi di quello che vive il protagonista. Non sembra anche a te?
Personalmente mi sarebbe piaciuta ancora più enfasi sul conflitto principale di Reeko e di sentirlo in maniera forte sul finale. Magari alcune scelte di parole rappresentano bene l'interiorità di Reeko, come le pale che iniziano a "sbriciolarsi" subito dopo il "Lo sai che non verrei a cercarti". La chiusura del server qui ti aiuta come strumento narrativo, per avere un "timer" e dare un senso d'urgenza. Per come la vedo, il tema secondo me rimane un po' leggero perché è vero che è la "fine" di quel mondo virtuale, ma la reale "fine del mondo" per Reeko (e per noi) dovrebbe essere la perdita di Ramona. Secondo me il potenziale è lì.
Tante belle cose e ti auguro una buona edition, alla prossima!

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Luca Moggia
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Re: Reeko

Messaggio#21 » giovedì 26 ottobre 2023, 18:12

Rick Faith ha scritto:Ciao Luca, ti sono ricapitato tra i commentatori!
Parto col dire che a me l'ambientazione da videogioco/realtà virtuale/realtà parallela piace sempre e ne ho lette e viste in tutte le salse, quindi avevo già intuito dove stavamo andando a parare appena hai parlato di "chiusura". Eppure, anche nel caso di un lettore decisamente avvezzo alla tipologia di contesto, il tutto funziona perché il punto non è la chiusura del server. È il rapporto personale tra il protagonista e Ramona. Ben fatto.
Se ricordi, nell'altro tuo racconto ti suggerii di provare a mostrare un po' l'interiorità del punto di vista e non so se se l'hai fatto volontariamente o meno, ma qui noto un passo in avanti. Qualcosina in più secondo me puoi ancora farla eh, non ti rilassare troppo, ma ci vedo più partecipi di quello che vive il protagonista. Non sembra anche a te?
Personalmente mi sarebbe piaciuta ancora più enfasi sul conflitto principale di Reeko e di sentirlo in maniera forte sul finale. Magari alcune scelte di parole rappresentano bene l'interiorità di Reeko, come le pale che iniziano a "sbriciolarsi" subito dopo il "Lo sai che non verrei a cercarti". La chiusura del server qui ti aiuta come strumento narrativo, per avere un "timer" e dare un senso d'urgenza. Per come la vedo, il tema secondo me rimane un po' leggero perché è vero che è la "fine" di quel mondo virtuale, ma la reale "fine del mondo" per Reeko (e per noi) dovrebbe essere la perdita di Ramona. Secondo me il potenziale è lì.
Tante belle cose e ti auguro una buona edition, alla prossima!


Ciao Rick!

Mi fa molto piacere ricevere un altro tuo commento, sempre prezioso.

Hai visto giusto! Mi è venuto in mente proprio quello che avevi consigliato nella scorsa edizione e ho provato a seguire la tua dritta concentrandomi più sull'interiorità dei personaggi cercando però di non tralasciare l'ambientazione.

In effetti molti hanno apprezzato questo racconto proprio per il lato "interiore" della vicenda, sia qui su Minuti Contati sia nella "realtà non virtuale" (tanto per rimanere in tema) Quindi, che dire... grazie!

Concordo che il conflitto di Reeko può emergere con maggiore forza. Rileggendo il tutto mi rendo conto che probabilmente è reso più attraverso le immagini e l'atmosfera che con l'esplicitazione dell'emotività pura del pdv.

Quindi no relax e più Arene!

Grazie ancora della lettura e degli spunti!

Un grande in bocca al lupo per l'edizione e alla prossima!
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Re: Reeko

Messaggio#22 » venerdì 27 ottobre 2023, 17:51

PuntiDiDomanda ha scritto:
Luca Moggia ha scritto:Mi piacerebbe capire meglio. Se la storia è al passato come si fa a rendere un flashback con una variazione di tempo? Per piazzare una scena nel passato utilizzerei una cosa tipo "quella sera... di due anni fa" . Mi sarebbe utile capire meglio perché intuisco che la tua soluzione potrebbe essere più elegante.

Con il trapassato prossimo, che come tempo verbale indica l'anteriorità rispetto a un momento passato.
Peraltro così avresti staccato temporalmente anche il successivo capoverso (quando si mette a cantare), che intuisco sia ambientato nel presente narrativo (e non al bar) dal contesto, ma non è immediato. Devo ragionarci su un attimo.

Versione originale:
Reeko la rivide per un attimo seduta al tavolino davanti a un bicchiere di gin, con il rossetto rosso che lo guardava. Sembrava ci fosse solo lei nel locale. E se fosse così per sempre?


Esempio alternativo improvvisato:
Reeko la rivide seduta al tavolino del locale, davanti a un bicchiere di gin. Come l'aveva guardato quella volta, con quel rossetto rosso... Aveva sovrascritto ogni cosa, era rimasta soltanto lei. Non avrebbe potuto durare per sempre?


Comunque, mi sto accorgendo ora del vero problema principale sulla mia comprensione: quel "fosse" è un congiuntivo presente, quindi anche in questo caso non siamo nel tempo narrativo corretto. Anche nella tua versione avrebbe dovuto essere: "E se fosse stato così per sempre?"
Essendo tra due scene in tempi diversi (quella nel presente narrativo della simulazione e quella che si ripresenta dal passato narrativo, cioè nel bar), quel "fosse" diventa un terzo tempo ancora. Con il "fosse stato" avrei ricevuto l'informazione corretta, probabilmente, perché in quel momento ti riferivi alla situazione del bar. Invece così mi è entrata nel cervello la possibilità che ti volessi riferire al presente narrativo.

P.S. Sono davvero contento di averti dato da riflettere. Alla fine, si concordi o meno con pareri e critiche, è la cosa più importante per migliorare.


Esattamente! L'importante è migliorare e ascoltare i commenti/critiche.

Trovo questo forum un'idea veramente geniale e mi pento di non averlo scoperto prima!

Grazie ancora degli ottimi suggerimenti. Vado a togliere la polvere dal libro di grammatica :)

Alla prossima!
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Re: Reeko

Messaggio#23 » venerdì 27 ottobre 2023, 17:55

Domenico ha scritto:Ciao Luca,
è stato un vero piacere leggere il tuo racconto!
Per me il tema è stato centrato. L'idea, anche se non originalissima, mi è piaciuta molto.
Ho capito che fosse un mondo virtuale solo alla fine, quindi il twist a me è arrivato inaspettato.
Il racconto si legge bene, è scorrevole e per me non ci sono sbavature tecniche.
I personaggi sono ben caratterizzati e anche l'empatia è ben realizzata.
Complimenti!
Buona edition e alla prossima.

ciao
Domenico


Ciao Domenico e grazie del tempo che hai dedicato al commento!

Sono contento che ti sia piaciuto il finale a sorpresa! Lo cerco sempre nei racconti, anche se mi hanno fatto riflettere che non è un elemento necessario a tutti costi e può creare anche problemi di comprensione.

In bocca al lupo e buona Cannoletta Edition!
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Re: Reeko

Messaggio#24 » venerdì 27 ottobre 2023, 18:08

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Luca,
credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo, benvenuto nell’Arena! Mi è piaciuto questo racconto che mescola diverse suggestioni, un po’ epopea rock della provincia americana, un po’ Matrix. Belle le semine sui mondi veri o paralleli e la descrizione del contesto che si sbriciola in sbuffi di pixel. Non male la connotazione dei due personaggi, cu cui forse potevi scavare un po’ più in profondità magari riducendo alcune descrizioni. Un insieme nostalgico e decadente che colpisce e si legge bene soprattutto per l’atmosfera che evoca. Fra le criticità, oltre a quanto detto da altri sul contesto e ai refusi che a volte fanno perdere il filo, ti segnalo un punto in cui sei passato dal narratore esterno ai pensieri di Reeko in prima persona (Forse dovrei dirglielo…). Inoltre non è chiaro, dovrei dirle cosa?


Ciao Andrea,

in realtà ti è toccato l'onere di commentare anche il mio "Speranze dimenticate" della scorsa edizione.
Alla prossima spero di essere a parti invertite!

Che dire, sono contento che "Reeko" ti abbia trasmesso un'idea chiara ed evocativa dell'ambientazione. E' vero, i personaggi potevano essere sviluppati di più, è una cosa che mi avete fatto notare in molti quindi significa che è rilevante.

Ti ringrazio per l'annotazione del passaggio fra narratore esterno e pensato del pdv. Sto cercando di farmi le ossa (anche) con lo stile di scrittura immersivo, ma sono ben lungi dal padroneggiare questa tecnica. Quindi ogni consiglio sotto questo punto di vista è oro!

Grazie del tempo che hai dedicato alla lettura e se riesco nel fine settimana restituisco il favore!

Un caro saluto e in bocca al lupo per questa Cannoletta Edition
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Re: Reeko

Messaggio#25 » venerdì 27 ottobre 2023, 18:16

gioco ha scritto:Bellissimo racconto, che centra il tema in maniera originale. Mi e' piaciuto molto anche rendermi conto, mano a mano che leggevo, di come quella sensazione di eccessivo cliche' pop sperimentata nelle prime righe avesse invece del tutto senso nella realta' virtuale vissuta dal protagonista. Viene quasi da chiedersi se i protagonisti assomiglino o meno alla loro controparte nel mondo "reale". Uno dei migliori casi di rielaborazione a partire dallo spunto di una canzone che io abbia mai letto. Essenziale e impeccabile.


Ciao Gioco,

prima di tutto ti ringrazio molto del tempo che hai dedicato a Reeko, a maggior ragione poiché lo hai fatto extraclassifica.

E' la prima volta che utilizzo una canzone come spunto e sapere che hai trovato il racconto ben fatto fa immensamente piacere!

Concordo sulle mazzate che fanno bene, avere un parere che evidenzia i punti di forza non solo fa piacere ma è anche molto utile!

Spero di riuscire a leggere presto il tuo "Oltre"

Un saluto e alla prossima!
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Re: Reeko

Messaggio#26 » venerdì 27 ottobre 2023, 18:45

Marco Travaglini ha scritto:Ciao Luca,
passo a ricambiarti il favore stavolta. Come hai avuto modo di notare in queste ultime due edizioni anche io sono uno di quelli a cui il tempo non basta mai.

Sinceramente leggendo il tuo racconto io non ho riscontrato tutta questa mancanza di contesto: fin dal terzo paragrafo ci fai capire che il server sta per chiudere e ci sono tante pubblicità di altri server... ok forse un po' fuorviante il fatto che le chiami realtà, per me è un sinonimo, ma forse per molti è una cosa che ha portato troppo fuori strada.
I personaggi non mi sono sembrati così piatti, Reeko non si vorrebbe arrendere a questa fine, Ramona invece è pronta a voltare pagina. Sinceramente mi è capito di assistere decine di volte a storie d'amore (intendo storie reali, non racconti) che nascono e muoiono dentro un server e storie che invece si trasferiscono dentro la vita reale. E anche di storie che finiscono male nella vita reale perché uno dei due ha una vita reale completamente diversa.
Non ho capito perché altri ci abbiano visto dentro Tron, Matrix o persone che devono fuggire dal mondi reali catastrofici: per me hai descritto una situazione che potrebbe essere tranquillamente tipica dei tempi attuali, non necessariamente un racconto di fantascienza. Potrei catalogarlo come fantascientifico solo perché questo simulatore o MMORPG è particolarmente sviluppato e dettagliato, ad un livello che attualmente la tecnologia non ha, ma nemmeno ne siamo così distanti. Di contro la realtà a cui torna Reeko potrebbe essere tranquillamente quella attuale.
A me è piaciuto, considerando che sto giocando proprio ora a Cyberpunk 2077 Phantom Liberty, questa atmosfera di rassegnazione e di ineluttabilità mi ha ricordato tantissimo le scene finali del gioco prima dell'espansione, o le scene di Johnny e Rogue.
Alla prossima Luca e in bocca al lupo!


Ciao Marco, bentrovato!

che dire, ricevere un commento positivo, soprattutto da un appassionato del genere, fa sempre piacere!
Anche a me il termine realtà automaticamente suggeriva il mondo fisico contrapposto a quello virtuale, lo davo proprio per scontato e invece... qui nulla è scontato!

La trovo un'osservazione utile a tutti quelli che, come noi, hanno un po' di esperienza in un genere con degli immaginari ben delineati e si cimentano a usarli nella propria storia. Nel senso che un lettore magari meno appassionato al genere rimane spaesato e, come al ristorante, il lettore ha sempre ragione!

Capisco anche il paragone con Matrix (meno quello con Tron) perché alla fine si parla di mondi virtuali in cui le persone passano la loro vita. Quando mi sono messo a scrivere avevo in mente un mondo reale un po' schifoso e triste che porta le persone a rifugiarsi consapevolmente nelle realtà virtuali e a passare lì la vita. Quindi molto diverso da Matrix ma più simile magari al film Nirvana, oppure alla serie di videogiochi Shadowrun (si vabbè lo so sono fissato). Non mi serviva per la storia quindi non l'ho dettagliato più di tanto e comunque non avrei avuto tempo.
Credo anche che lettori/scrittori molto esperti di fantascienza come Emiliano, abbiano visto molte più cose di me e quindi quello che ritengo originale magari per loro è già visto e rivisto.

Non so, la varietà di situazioni è pazzesca e di conseguenza anche la varietà di interpretazioni.

Ma alla fine il bello sta proprio qui no?

Cyberpunk 2077... per fortuna ho un computer scassato altrimenti, per come me ne hanno parlato, altro che Reeko... mi trasferirei a Night City e tanti saluti. Ma prima o poi ci giocherò! Nel frattempo, visto che hanno aperto una sezione per le discussioni libere, magari potremmo aprire un argomento dedicato al C.P. e raccogliere suggerimenti anche da altri appassionati del forum!

La prossima Arena però penso di prendere spunto da te e provare a uscire da questa fissa con un racconto fuori dal genere!

In bocca al lupo e buona Cannoletta Edition!
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Re: Reeko

Messaggio#27 » martedì 31 ottobre 2023, 16:23

Hai una scrittura ben definita e riesci a fornire un "colore" altrettando definito e tutto tuo alle tue scene, mi piace molto il tuo stile. Mi piace meno la mancanza di correzione dei refusi perché è vero che siamo in un contesto in cui possono essere secondari, ma anche no, quindi uno può essere accettato, anche due, ma una serie di disattenzioni no, quindi occhio. Il problema principale che ti segnalo, però, è il passaggio dal virtuale al reale in quanto mi sono ritrovato a chiedermi come facesse. Mi spiego: in PLAYER ONE (ok, c'è il film di Spielberg, ma preferisco concentrarmi sul romanzo di Cline) la gestione del virtuale dal reale è ben definita e non fatico a calarmi nei personaggi immaginandoli immersi attraverso le tute aptiche, ma qui? Il tuo protagonista fuma, si muove, interagisce con la compagna e poi quando tutto finisce compare una semplice sedia e uno schermo, non mi è bastato. Riguardo al tema: ottima declinazione. Per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo brillante e solido e finisci davanti al racconto di Villa, parivalutato, per la questione della metatestualità che ancora non gli permette, una volta in vetrina, di essere usufruito da tutti i lettori allo stesso modo.

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Re: Reeko

Messaggio#28 » giovedì 9 novembre 2023, 23:13

antico ha scritto:Hai una scrittura ben definita e riesci a fornire un "colore" altrettando definito e tutto tuo alle tue scene, mi piace molto il tuo stile. Mi piace meno la mancanza di correzione dei refusi perché è vero che siamo in un contesto in cui possono essere secondari, ma anche no, quindi uno può essere accettato, anche due, ma una serie di disattenzioni no, quindi occhio. Il problema principale che ti segnalo, però, è il passaggio dal virtuale al reale in quanto mi sono ritrovato a chiedermi come facesse. Mi spiego: in PLAYER ONE (ok, c'è il film di Spielberg, ma preferisco concentrarmi sul romanzo di Cline) la gestione del virtuale dal reale è ben definita e non fatico a calarmi nei personaggi immaginandoli immersi attraverso le tute aptiche, ma qui? Il tuo protagonista fuma, si muove, interagisce con la compagna e poi quando tutto finisce compare una semplice sedia e uno schermo, non mi è bastato. Riguardo al tema: ottima declinazione. Per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo brillante e solido e finisci davanti al racconto di Villa, parivalutato, per la questione della metatestualità che ancora non gli permette, una volta in vetrina, di essere usufruito da tutti i lettori allo stesso modo.


Ciao Antico,

ti ringrazio innanzitutto per il commento.

Riguardo alla forma ho decisamente molta strada davanti. Credo che uno degli aspetti più sfidanti per me, qui su Minuti Contati, sia proprio la gestione del tempo. Prima di iscrivermi, pur essendo uno scrittore piuttosto "lento", quattro ore mi sembravano molte e invece, ancor più della scorsa edizione, mi sono trovato sul filo del rasoio!

Trovo molto interessante l'altra osservazione poiché questa mancanza "segnali" per delineare il passaggio tra i due mondi mi era sfuggita e nessuno, mi pare, me l'aveva segnalata. Credo che questo aspetto particolare si aggiunga alla più generale questione del poco sviluppo del "mondo reale", indicato da molti come punto debole della storia.

Che dire, grazie dell'analisi e ancora complimenti per questo progetto di Minuti Contati!

Sicuramente alla prossima!

Luca
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