Oltre

[gioco]

Da qualche tempo la osserva con attenzione, facendo in modo d’incontrarla sempre come per caso. Ad ogni riunione della comunità, chissà come mai, capita sempre a pochi passi da lei. Ancora pochi cicli fa il suo unico interesse erano le scorribande nei boschi e i giochi di lotta, ma da diversi giorni non fa che pensare ai suoi occhi vivaci e al suo corpo snello. Quando l’assemblea si scioglie si trovano vicini; qualcuno ha iniziato a parlare delle Strida, e di come ultimamente stiano diventando più frequenti. È un tipo anziano, dai baffi grigi e ispidi: lei ascolta con attenzione, sembra interessata soprattutto alla comparsa degli artefatti. È la sua occasione.
- Se vuoi andare al posto degli artefatti ti ci porto, ci sono stato.
Lei lo guarda sorridendo e gli si avvicina lentamente, tenendo gli occhi fermi nei suoi. Anche l’anziano sorride, poi si volta e se ne va.
- Smoky giusto? È da un po’ che mi giri attorno… Beh cos’è quel muso insù? Credevi non me ne fossi accorta?
La piccola risata ammiccante che segue lascia Smoky di sasso ma è solo un attimo, le gambe che tremano non gli impediscono di dirle che ce la porta domani stesso, se le va. Si possono trovare al grande nocciolo appena fa chiaro.
Corrono veloci nel sottobosco, come saette. Ogni tanto annusano l’aria e si guardano attorno, ma basta un cenno e riprendono a muoversi come all’unisono: sembra si conoscano da sempre. All’imbocco del canyon le pareti di roccia si restringono e diventano troppo ripide per arrampicarsi. Una stretta e lunga galleria di bosco si stende dinnanzi a loro. Un occhiolino d’assenso e via di corsa verso la piccola radura al fondo.
- Ecco. Qui è dove compaiono gli artefatti. E questa… è la fine del mondo.
Smoky le mostra la parete invisibile oltre la radura, facendo il buffone: finge di andarci a sbattere e ci si appoggia naso a terra e culo in aria. Lei ride, è stupita e incuriosita da quella barriera magica. Entrambi sono eccitati, dalla paura di una Strida e dalla voglia l’uno dell’altra.
Le Strida. Ogni tanto un rumore terribile si diffonde ovunque come una sirena acuta e lancinante. Proviene proprio dal canyon, la parte più remota del mondo. È insopportabile, incute panico, e tutti fuggono il più lontano possibile, nei boschi dietro il villaggio dove si sente più attutita. Ogni volta che quei suoni infernali scemano nel nulla un nuovo artefatto compare nella piccola radura alla fine del mondo, e i saggi vanno a recuperarlo per capire come migliorerà la vita del popolo.
Sulla via del ritorno Smokey e Ellie si appartano tra le ninfee. Mentre i loro sensi si fondono ed esplodono i due amanti non si accorgono delle ombre degli dei che sembrano velare la volta del cielo. Si vedono solo quando il giorno è più chiaro e nessuno sa veramente cosa siano.
Una decina di giorni dopo quell’avventura una nuova Strida scuote le viscere della comunità. Questa volta però accadde qualcosa di inusitato: la Strida si interrompe di colpo poco dopo essere iniziata, invece di protrarsi e poi scemare gradualmente. Il silenzio è improvviso e spaventoso. E nello stesso istante in cui la Strida si azzittisce il chiarore della volta celeste si abbassa di colpo, come se una notte innaturale avesse inghiottito il giorno assieme al rumore.
Tutti sono tesi, gli occhi tradiscono timore e incertezza. A Ellie e Smokey basta un rapido sguardo: si avviano titubanti in direzione della radura degli artefatti.
Quando arrivano non c’è nulla, nessun artefatto. Lui si muove guardingo verso il muro invisibile, un passo dopo l’altro, e ancora, e ancora... la fine del mondo non c’è più!
Il bosco prosegue per un breve tratto e poi s’interrompe svelando l’inimmaginabile. Pareti altissime di colore uniforme e davanti a loro un’apertura enorme e regolare da cui entra una luce placida. Il terreno dinanzi a loro termina di netto. Sporgendosi dal ciglio del baratro Ellie nota a terra un essere gigantesco, immobile; ha un odore indescrivibile. Guarda Smokey, il cuore batte impazzito ma sente vibrare la curiosità e la voglia di avventura.
Non sapranno mai che l’innesco dell’Arma Terminale ha posto fine all’esistenza della specie umana, gli dei d’ombra che potevano solo intravedere oltre il vetro unidirezionale del più grande terrario mai costruito per lo studio del comportamento sociale dei roditori. Uno di loro giace al suolo, col camice bianco e un paio d’occhiali rotti. Aveva appena azionato il dissuasore per introdurre un nuovo Elemento Tecnologico nella comunità dei topi, convinto di poter confermare le sue tesi sull’intelligenza evolutiva, quando la detonazione silenziosa l’ha ucciso distruggendo qualsiasi apparecchiatura elettronica.
Smokey ed Ellie si guardano, annusano febbrilmente l’aria, sono eccitati. Si capiscono al volo, come sempre. Saltano giù, verso la porta aperta. Oltre la fine del mondo c’è tutto il mondo.

[antico]

Ciao gioco e benvenuto nell'Arena. Non mi hai comunicato il tuo nome e cognome e ti chiedo, anche solo con PM, di farmelo sapere. Inoltre sei in malus minimo tempo e MALUS MASSIMO caratteri perché sei sopra di oltre 800 rispetto al limite. Ovviamente sarai penalizzato in modo pesante, ma quanto meno potrai confrontarti con gli altri e ripresentarti il mese prossimo più allenato ai limiti imposti. Ti chiedo però di comunicarmi le tue generalità e ti consiglio di entrare nel gruppo FB per poter rendere più veloci le nostre comunicazioni.

[gioco]

Grazie!
Si mi sono reso conto di aver sforato tutto lo sforabile... ma e' gia' stata molto dura tagliare da 7400 caratteri a meno di 5000 0:-) . Volevo piu' che altro divertirmi e sentire le opinioni del gruppo. Il primo obiettivo e' gia' stato raggiunto. Comunque la prossima volta faro' attenzione al numero di battute, non solo al momento di inviare ma fin dall'inizio.
Ho provato a mandarti un messaggio per le generalita', ma mi dice che non sono abilitato a farlo perche' non abbastanza attivo.

[antico]

Grazie!
Si mi sono reso conto di aver sforato tutto lo sforabile... ma e' gia' stata molto dura tagliare da 7400 caratteri a meno di 5000 0:-) . Volevo piu' che altro divertirmi e sentire le opinioni del gruppo. Il primo obiettivo e' gia' stato raggiunto. Comunque la prossima volta faro' attenzione al numero di battute, non solo al momento di inviare ma fin dall'inizio.
Ho provato a mandarti un messaggio per le generalita', ma mi dice che non sono abilitato a farlo perche' non abbastanza attivo.

Prova ora ;)

[BruceLagogrigio]

In terza persona. Tempo verbale: presente. Ambientazione:Fantascientifica. Terrario per topi da laboratorio / Tema centrato.

Ciao Gioco! Piacere di leggerti. L’ho trovato un bel racconto che mi ha ricordato moltissimo un film animato che avevo visto da bambino e che mi è rimasto impresso nella mente: Il segreto di NIMH. Lo stile mi è piaciuto, la lettura scorre veloce. Forse non capire fin da subito che si tratta di topi può un po’ confondere il lettore anche se capisco che lo svelarlo fin dall’inizio avrebbe tolto parte del mistero per cui non lo considero un errore.
A seconda lettura è tutto molto più chiaro e questo non è assolutamente un difetto.
Sicuramente il raccontato finale farà storcere non poco il naso ai puristi della scrittura immersiva.
Domanda: Come ha fatto l’Arma Terminale ha sterminare solo gli umani e non le altre specie animali?
Molto bella anche la frase finale che si ricollega oltretutto al tema.
Peccato per i vari malus che praticamente escludono di fatto il racconto dalla classifica finale.

A rileggerci!

Bruce

[gioco]

Grazie Bruce, non conosco Il segreto di NIMH ma mi hai incuriosito, lo cerchero'!
L'Arma Terminale e' stata sicuramente progettata proprio per quello, per eliminare solo gli umani. Da chi? A ognuno la sua ipotesi... da intelligenze artificiali, dagli alieni, o forse addirittura da esseri umani? ;-)

[Fagiolo17]

Ciao Gioco e benvenuto nell'arena.
un vero peccato per i malus accumulati, ma sono certo che dalla prossima edizione sarà più facile raccapezzarti con le regole.
Veniamo al tuo testo.
il disvelamento della vera natura dei protagonisti mi ha fatto un po' storcere il naso. ci sta, è bello che non arrivi nelle prime due righe, ma avrei preferito più dettagli per poterlo capire subito. inizialmente ho pensato a cani o a lupi. qualche piccolo tips in più avrebbe chiarito di che razza si trattava senza necessità di spiegarlo.
altro prezzo che non ho gradito è stato quello finale in cui esci totalmente dal punto di vista dei nostri topini per spiegarmi cosa sta succedendo.
non è tanto perché io sia un purista dell'immersione, ma perché arriva come un pugno in faccia. prima sono a tutti gli effetti un topolino, poi divento uno sconosciuto a cui viene raccontato cosa sta succedendo ai topini e il mio interesse cala drasticamente.
Il resto della vicenda scorre bene, e crea anche interesse su cosa siano questi artefatti e le Strida (questo è il mio dettaglio preferito).
in bocca al lupo per questa edition!

[alexandra.fischer]

Tema centrato. In modo originale, perché i protagonisti sono i roditori, Ellie e Smoky, e il loro mondo, dalla pace interrotta da Strida e artefatti, altro non è che la trovata di un gruppo di ricercatori per studiare il loro comportamento. Ben rese le descrizioni del canyon e del lago delle ninfee. Anche il bosco con il tratto che si interrompe è ben reso. La vera fine del mondo, però, è la ricerca. L’umano che la conduceva è morto in seguito alla distruzione della Terra per colpa di una misteriosa Arma Finale. E ai nostri due protagonisti si apre un mondo del tutto nuovo. Complimenti.
Attenzione:
muso all’insù

[gioco]

Grazie Fagiolo17,

il disvelamento della vera natura dei protagonisti mi ha fatto un po' storcere il naso. ci sta, è bello che non arrivi nelle prime due righe, ma avrei preferito più dettagli per poterlo capire subito. inizialmente ho pensato a cani o a lupi. qualche piccolo tips in più avrebbe chiarito di che razza si trattava senza necessità di spiegarlo.

Okay prendo nota dell'osservazione, pero' era intenzionale e credo che far capire da subito cosa sono avrebbe tolto un po' di suspence. Qualche piccolo indizio ho cercato di seminarlo ma volutamente in modo non determinante.

altro prezzo che non ho gradito è stato quello finale in cui esci totalmente dal punto di vista dei nostri topini per spiegarmi cosa sta succedendo.
non è tanto perché io sia un purista dell'immersione, ma perché arriva come un pugno in faccia. prima sono a tutti gli effetti un topolino, poi divento uno sconosciuto a cui viene raccontato cosa sta succedendo ai topini e il mio interesse cala drasticamente.

Se l'hai percepito come un pugno in faccia allora ti do ragione: vuol dire che va riscritto diversamente. A me suonava piu' morbido. In generale, capisco i puristi ma credo che dipenda caso per caso da cosa si racconta e come lo si vuole raccontare, si possono scrivere ottimi pezzi (non e' il mio caso!) immergendosi e riemergendo piu' volte :-).
Restando su Oltre, sicuramente era facile far capire alcuni aspetti senza emergere, come la natura dei protagonisti, ma confesso che rimanendo topolini avrei avuto piu' difficolta' a far capire altri elementi, ad esempio cosa fossero realmente le Strida al di fuori della mitologia murina.
In ogni caso grazie mille per la lettura ed i commenti!

[gioco]

Complimenti.
Attenzione:
muso all’insù

Grazie Alexandra!

Il muso insu' e' un retaggio dell'operazione di taglio e cucito che ho fatto per stare sotto le... ehm... 5000 battute: quella frase prima era un po' piu' ricca e potando mi son perso un pezzo per strada.
Pero' potrei fare il paraculo e dar la colpa a Ellie che non sa esprimersi correttamente!

[Gaia Peruzzo]

Ciao Gioco. Forse al posto di "gambe" avresti dovuto dire "zampe". Perché è stato l'uso di quella parola a portarmi fuori strada completamente. Ma ho capito che era questo il tuo scopo: ingannarci tutti! Farci pensare una cosa, io inizialmente me lo stavo figurando come un fantasy per via degli artefatti e pensavo che le Strida fossero chissà quale tipo di creature, per poi farci vedere che è tutt'altro.
Anche tante parole nella descrizione dell'ambiente, per come le hai scelte, portano fuori strada: bosco, canyon, ecc. E io ci sono cascata.
La parte finale del racconto penso che avrebbe avuto bisogno di molto più spazio per essere spiegata meglio. In ogni caso penso che sia un buona interpretazione del tema, la fine di un mondo-prigione per entrare in un altro. Sì, come ti hanno fatto notare il finale si discosta dal resto del testo e sì sente, anche se a me non ha dato così tanto fastidio. Penso solo che senza tagli sicuramente sarebbe stato un racconto migliore, e mi dispiace che hai dovuto farne, perché è appunto questo finale che mi ha lasciato confusa sull'Elemento Tecnologico e il resto dell'esperimento, avrei voluto saperne di più e capirci di più.
In bocca al lupo per la gara!

[Dario17]

È un pezzo piuttosto favoleggiante come stile di scrittura, con termini a volte che alzano parecchio i toni dando un po' di inciampo alla lettura ("Mentre i loro sensi si fondono ed esplodono i due amanti "..."e poi s’interrompe svelando l’inimmaginabile")
No problem, tutti abbiamo cominciato a scrivere così.
Anch'io ho afferrato il parallelismo con " Il segreto di NIMH" di Bluth e questo è tutto fuorchè un difetto. Anzi.
Solo che nei meandri delle descrizioni e delle iperboli ci si perde un po' troppo nella storia, i due protagonisti restano sbiaditi e la fame di leggere qualcosina di rielaborato rispetto al solito rimane tale.
Da incompetente quale sono, per le prossime Edition ti consiglio di snellire qua e la la tua scrittura e di calarti nei panni di un solo personaggio così da poter avere campo libero con la fantasia narrativa, qualità di cui certo non difetti.
Daje!

[Marco Travaglini]

Ciao gioco, benvenuto nell'arena!
Ti espongo le mie impressioni, ma tieni presente che sono l'ultimo dei peones in questa community, quindi prendi pure ciò che scrivo e buttalo dalla finestra se non ti aggrada. Spero solo di aiutarti nel processo di crescita come altri hanno aiutato me in passato (qualcuno a colpi d'ascia verso l'autostima a dire il vero, sigh!).
Quella di voler sorprendere il lettore sulla natura dei personaggi, fargli avere l'illusione che si parli di esseri umani e poi rivelargli che non è così, è sempre un'arma a doppio taglio. Io devo ammettere che all'inizio mi sono sentito un po' perso, perché sebbene si capisca abbastanza presto che Smoky non è un umano, non si capisce che tipo di animale sia, così come non è chiaro che Ellie non è umana (l'ho capito solo quando iniziano a correre nel sottobosco, fino a quel momento pensavo al pov di un gatto che segue una donna). Quando le cose si sono chiarite, soprattutto alla seconda rilettura, ho molto apprezzato la descrizione della fuga nel sottobosco e le varie scene ai confini del mondo, ti faccio i complimenti.
In generale a me piace che il POV non cambi molto e non mi piace quello onnisciente, perché in questo caso banalizza la storia: Smoky ed Ellie tornano ad essere due topolini da laboratorio, certo modificati e potenziati, ma sempre topolini. Invece all'inizio eravamo dentro Smoky, e quando hai descritto il mondo fisico dal suo punto di vista il racconto funzionava bene. Poi ci hai infilato la tua voce e anche quella di Ellie, che raccontavano cose che Smoky non conosceva. Ma quanto sarebbe stato più bello il tuo racconto se fossimo riusciti a farci una vaga idea di quello che era successo con gli occhi di un roditore? Sarebbe stato sufficiente trovare non uno, ma cataste di morti, oppure le fiamme o fare accenno a rumori di sirene. Non era importante capire che l'umanità fosse sterminata, poteva anche essere rimasta in vita, o preda di un'apocalisse zombie con i roditori che corrono tra file di giganti lentissimi e barcollanti, o magari si era solo creata una crepa nel terrario perché lo smilzo che gli metteva gli artefatti era scivolato dando una craniata sulla parete, a Smoky non sarebbe importato. Il messaggio sarebbe passato lo stesso con Smoky e Ellie che escono dal terrario, che superano la fine del loro mondo: è grazie a questo che centri il tema, non per l'arma terminale.
Ti faccio un grosso in bocca al lupo per il proseguimento e spero di vederti anche nelle prossime edizioni.

PS: una paio di anni fa ho partecipato a un'edizione in cui provavo a sorprendere il lettore facendogli credere che due gatti fossero umani... non l'aveva capito nessuno e rileggendo il racconto due anni dopo non ci ho capito niente nemmeno io lol, il tuo racconto è sicuramente meglio di quello

[gioco]

Ciao Gioco. Forse al posto di "gambe" avresti dovuto dire "zampe". Perché è stato l'uso di quella parola a portarmi fuori strada completamente. Ma ho capito che era questo il tuo scopo: ingannarci tutti! Farci pensare una cosa, io inizialmente me lo stavo figurando come un fantasy per via degli artefatti e pensavo che le Strida fossero chissà quale tipo di creature, per poi farci vedere che è tutt'altro.
Anche tante parole nella descrizione dell'ambiente, per come le hai scelte, portano fuori strada: bosco, canyon, ecc. E io ci sono cascata.
La parte finale del racconto penso che avrebbe avuto bisogno di molto più spazio per essere spiegata meglio. In ogni caso penso che sia un buona interpretazione del tema, la fine di un mondo-prigione per entrare in un altro. Sì, come ti hanno fatto notare il finale si discosta dal resto del testo e sì sente, anche se a me non ha dato così tanto fastidio. Penso solo che senza tagli sicuramente sarebbe stato un racconto migliore, e mi dispiace che hai dovuto farne, perché è appunto questo finale che mi ha lasciato confusa sull'Elemento Tecnologico e il resto dell'esperimento, avrei voluto saperne di più e capirci di più.
In bocca al lupo per la gara!

Ciao Gaia, e grazie!!

[gioco]

È un pezzo piuttosto favoleggiante come stile di scrittura, con termini a volte che alzano parecchio i toni dando un po' di inciampo alla lettura ("Mentre i loro sensi si fondono ed esplodono i due amanti "..."e poi s’interrompe svelando l’inimmaginabile")
No problem, tutti abbiamo cominciato a scrivere così.
Anch'io ho afferrato il parallelismo con " Il segreto di NIMH" di Bluth e questo è tutto fuorchè un difetto. Anzi.
Solo che nei meandri delle descrizioni e delle iperboli ci si perde un po' troppo nella storia, i due protagonisti restano sbiaditi e la fame di leggere qualcosina di rielaborato rispetto al solito rimane tale.
Da incompetente quale sono, per le prossime Edition ti consiglio di snellire qua e la la tua scrittura e di calarti nei panni di un solo personaggio così da poter avere campo libero con la fantasia narrativa, qualità di cui certo non difetti.
Daje!

Ciao Dario, grazie per i commenti e i suggerimenti!
Non ho capito bene quali termini trovi non si accordino al registro usato, a me sembra abbastanza omogeneo.
Per i personaggi ci si puo' sicuramente lavorare! :-) Anche se credo che si possano scrivere bei racconti con molti stili diversi, non solo centrati sul personaggio. Buona gara!

[AndreaCrevola]

Ciao Gioco, piacere di averti letto.
Il tema mi sembra piuttosto centrato. Il racconto mi ha interessato e l’ho trovato piacevole da leggere. Ti segnalo gli aspetti che mi sono piaciuti di meno per poterti dare alcune indicazioni da lettore. Mi è parso che tu abbia avuto delle difficoltà (sempre che questo fosse un tuo obiettivo) a far calare il lettore nei tuoi personaggi. I passaggi più “raccontati” non sono di per sé un delitto, ma suonano un po’ disarmonici rispetto al flusso del testo, che pure è scorrevole e ben scritto. Il culmine di questo modo di scrivere lo tocchi con la spiegazione finale, portando la telecamera troppo all’esterno del testo che avevi scritto fino a quel momento. L’alternativa, forse, avrebbe reso il finale meno chiaro e avrebbe lasciato più di una domanda al lettore, ma secondo me è meglio lasciare qualche enigma al lettore anziché spiegare per forza ogni cosa.

[Mario Mazzafoglie]

OLTRE - Gioco

Ciao Gioco, un piacere leggerti.
Allora, io sono un amante delle "immagini" quindi quando leggo 20/30 righe senza capire cosa devo figurarmi nella mente (Umani?Topi? Gatti? Lupi?) non sono mai contento, per cui personalmente faccio fatica anche a digerire i colpi di scena finali.
Secondo me è un peccato perchè non c'era bisogno di mantenere quel tipo di dubbio nel lettore, ma potevi approfittare di quei caratteri per mettere più dettagli che avrebbero potuto rendere più codificabile tutto il contesto.
Sul piano stilistico invece ho visto buoni spunti, per cui guadagni punti in tal senso.
Poi per quanto riguarda i malus, io non contesto mai quando uno consegna 10 minuti dopo oppure usa 50 caratteri in più, ma come nel tuo caso, 800 caratteri in più, è dura far finta di niente.
Alla prossima, buona edition.

[Andrea76]

Ciao, piacere di leggerti. L’idea è molto interessante, ovvero basare la storia su due topi che in realtà sono l’oggetto di ricerca di un gruppo di scienziati. Concordo però sul finale a cui saresti potuto arrivare in maniera più elegante e senza una sorta di “spiegone” che un po’riduce l’effetto sorpresa. Lo stile è buono, anche se ho trovato un certo abuso di aggettivi che per mio gusto personale rallentano la lettura.

[FilippoR]

Ciao Gioco,
all'inizio ho avuto il dubbio che non fossero umani i due protagonisti ma andando avanti ho cambiato idea, per cambiarla poi nuovamente e confermare la mia prima ipotesi.
Il finale inaspettato mi ha colpito molto (positivamente) anche se avrei preferito non ci fosse lo spiegone che semplifica di molto le cose, e mi fa vedere tutto il resto in un'altra ottica.
Mi è piaciuto il racconto (e il titolo...)!

[L'inquisitore]

Ciao Gioco, benvenuto nell'arena di MC! Anch'io avrei gradito uno svelamento più anticipato per poter immaginare le cose giuste durante la lettura. A questo proposito di cito uno dei consigli di Vonnegut per la scrittura di un racconto:

"Da’ ai tuoi lettori la maggior parte di informazioni il prima possibile. Al diavolo la suspense. I lettori dovrebbero avere una comprensione talmente completa di quel che sta succedendo, dove e perché, da poter finire la storia da soli, nel caso gli scarafaggi mangiassero le ultimissime pagine."

Questo proprio perché il lettore deve poter immaginare in modo efficace e automatico quello che legge. Comprendo il tuo intento, ma non penso che qui funzioni.
Inoltre anch'io trovo sgraziata la parte finale rispetto a quanto avevamo visto in precedenza. Come ha espresso anche Fagiolo, non è una questione di scelta stilistica più o meno legittima, ma è proprio un cambio che infrange la sospensione d'incredulità rendendo tutto meno coinvolgente. Lo reputo un errore che si può evitare spesso con una migliore progettazione del pezzo (e qui tempo e caratteri non aiutano di certo).
La scrittura potrebbe essere alleggerita, ma non è male.
Pollice tendente al positivo per questo tuo pezzo.
Alla prossima!

[gioco]

Ciao Gioco, benvenuto nell'arena di MC! Anch'io avrei gradito uno svelamento più anticipato per poter immaginare le cose giuste durante la lettura. A questo proposito di cito uno dei consigli di Vonnegut per la scrittura di un racconto:

"Da’ ai tuoi lettori la maggior parte di informazioni il prima possibile. Al diavolo la suspense. I lettori dovrebbero avere una comprensione talmente completa di quel che sta succedendo, dove e perché, da poter finire la storia da soli, nel caso gli scarafaggi mangiassero le ultimissime pagine."

Questo proprio perché il lettore deve poter immaginare in modo efficace e automatico quello che legge. Comprendo il tuo intento, ma non penso che qui funzioni.
Inoltre anch'io trovo sgraziata la parte finale rispetto a quanto avevamo visto in precedenza. Come ha espresso anche Fagiolo, non è una questione di scelta stilistica più o meno legittima, ma è proprio un cambio che infrange la sospensione d'incredulità rendendo tutto meno coinvolgente. Lo reputo un errore che si può evitare spesso con una migliore progettazione del pezzo (e qui tempo e caratteri non aiutano di certo).
La scrittura potrebbe essere alleggerita, ma non è male.
Pollice tendente al positivo per questo tuo pezzo.
Alla prossima!

Grazie per i commenti, cerchero' di farne tesoro!
Sicuramente sulla resa finale c'e' tanto di migliorabile. E' la prima volta che mi cimento nella scrittura a tempo... e devo dire che non l'ho gestita proprio benissimo. :-D
Poi erano anni che non scrivevo, e quei pochi concorsi a cui ho partecipato avevano sempre limiti di battute decisamente maggiori.
Prescindendo dal mio risultato, credo pero' che, pur con la sempiterna ammirazione per l'immenso Kurt, in un racconto breve la suspense possa funzionare. Rimango dell'idea che svelare la natura dei protagonisti solamente prima del finale, magari avendo seminato un po' di indizi qua e la nel corso della narrazione, possa essere una scelta lecita e valida. Si tratta semplicemente di farlo meglio ;-)

[GiulianoCannoletta]

Ciao Gioco, piacere di averti letto.
Il racconto mi è piaciuto, è scritto bene e mantiene una buona tensione.
La costruzione del contesto mi è sembrata ben fatta, con un worldbuilding che poi si svela essere altro, e da questo punto di vista molti indizi sono ben seminati per far arrivare il lettore alla conclusione, altri mi sono sembrati meno funzionali. Non mi ha convinto del tutto il finale, mi pare che la spiegazione nelle ultime righe cambi il ritmo in maniera frettolosa e smorzi troppo la tensione, forse asciugando un po' la parte iniziale potresti allestire una costruzione che mantenga il punto di vista sui due protagonisti.
A rileggerci presto!