Il tribunale delle anime

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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Mario Mazzafoglie
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Il tribunale delle anime

Messaggio#1 » martedì 17 ottobre 2023, 1:22

Un cielo color cemento gettava un’ulteriore ombra di tristezza su quella piazza gremita di corpi nudi.
Mimmo si trascinava tra la folla, gli occhi bassi e un tremendo peso sul cuore. Cosa ne sarebbe stato di lui? E dei suoi cari? E di Giuseppina? Vabè che lei era stata più o meno come una santa durante la vita, quindi teoricamente avrebbe dovuto rischiare niente, però sai com’è…
Un grosso falco planò sulla folla e si andò a posare sul tetto del Gran Tribunale. Sul gigantesco tabellone elettronico posto sulla facciata dell’edificio si leggeva il numero 394.
Il biglietto che Mimmo aveva in mano, invece, diceva 395. C’era quasi, fra poco sarebbe toccato a lui. Diede un colpo di gomito a un ragazzo che si accarezzava la barba con lo sguardo fisso nel vuoto. «Secondo te che ci chiedono là dentro?»
Il giovane non ebbe nessun tipo di reazione e continuò a vagare nel nulla, senza rispondere.
Anche l’approccio con una signora di mezza età con il seno che le arrivava a ridosso dell’ombelico rimase senza risposta.
Eppure qualcuno doveva pur sapere qualcosa, dai! Che poi in vita se ne raccontavano di cose sul giorno del giudizio, ma in fondo come facevi a parlare con qualcuno che realmente lo aveva sperimentato? E lì, su quella piazza, erano tutti alla loro prima, e ovviamente ultima, esperienza.
Mimmo perse la pazienza e urlò. «Oh, ma cazzo, gente, tanto ormai siamo tutti morti, cosa sono ‘ste facce? Quel che è fatto è fatto ormai, signori. Se abbiamo fatto gli stronzi in vita, sarà anche ora di pagare, o no? E se permettete, perdonatemi, credo sia anche giusto così, eh. Cioè, i dieci comandamenti li sapevamo tutti, mica erano un segre—»
La sirena del Gran Tribunale risuonò imperiosa sulla piazza. Sul tabellone apparve il numero 394 con la faccia di una signora, barrata da un’eloquente croce rossa. Ahia, un’altra...
Da quando era arrivato quella mattina, su un centinaio di giudizi, se ne saranno salvati giusto un paio. Il resto, croci rosse.
Fatto sta, toccava a lui, e il tabellone glielo confermò mostrando il suo numero.
Concesse alla piazza un inchino da teatrante navigato e varcò la soglia dell’edificio, dove un uomo in toga nera lo fissava con disprezzo. Adagiato su un trono dorato, sui due braccioli aveva dei pulsanti: la croce rossa, il cerchio verde. Punito, salvato.
«Permesso, buongiorno. Io sono Mim—»
«Silenzio. Sappiamo chi è lei.»
«Un onore.» Mimmo congiunse le mani come in preghiera. «Ditemi tutto, sono a vostra disposizione.»
«Uno. Non avrai altro Dio all’infuori di me?»
Mimmo annuì. «Ma ci mancherebbe, uno basta e avanza.»
Il giudice appuntò qualcosa a penna su un foglietto. «Due. Non nominare il nome di Dio invano?»
«Una volta sola... massimo due, giuro. Mignolo contro spigolo del mobile di notte.» Allargò le braccia. «Oh, mi è uscito. Chiedo scusa.»
Altri appunti per il giudice. «Tre. Ricordati di santificare le feste?»
«Sempre. Mai andato a lavorare e fatto ponti più lunghi possibile proprio per santificare meglio.»
Il giudice alzò un attimo gli occhi, poi scrisse ancora. «Quattro. Onora il padre e la madre?»
«Di chi?»
«I suoi, no?»
Mimmo annuì. «Ah, sì, allora sì. Però tipo con i miei suoceri li chiamavo mamma e papà però non andava benissimo, sono sincero.»
Il giudice smise anche di prendere appunti e velocizzò la pratica. «Non uccidere?»
«Solo zanzare. D’estate.»
«Adulterio?»
«Eh?»
«Non tradire?»
«Gioco il jolly.»
«Non rubare?»
«Quanti jolly ho?»
«Non dire falsa testimonianza?»
Mimmo strinse il pugno. «Qui tutto ok, ci rientro!»
«Non desiderare la roba d’altri?» Lo incalzò il giudice.
«Ma no dai...cioè sì forse, qualche volta è capitato. Però è dura così...»
«Non desiderare la donna d’altri?»
«Signor giudice, oddio donna d’altri… discorso ampio qui, eh. Mica sono oggetti le donne, roba medievale, sorpassata direi...no?»
Il giudice smise di parlare e lo fissò.
Mimmo, sfiduciato, fece un resoconto mentale del suo “esame”.
Si avvicinò al giudice e gli strinse la mano. «Mi permetta di fare da solo.»
«Prego.»
A due mani, spinse il pulsante con la croce rossa.



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antico
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#2 » martedì 17 ottobre 2023, 1:34

Ciao Mario! Malus minimo tempo per te, buona GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

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Manuel Marinari
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#3 » mercoledì 18 ottobre 2023, 10:36

Ciao Mario. Il tuo racconto mi ha divertito. Leggendo in qua e la negli altri gruppi mi sembra che non sei il solo ad aver interpretato il tema del giorno del giudizio dopo la morte.
Il racconto scorre veloce ed è piacevole. L’idea del numero come al supermercato in attesa del proprio turno mi è piaciuta, un po' fantozziana. Ti dico una cosa sola sul personaggio, cioè sulla sua personalità che non mi è tornata tanto. Inizialmente lo descrivi con un tremendo peso al cuore mentre attende il proprio turno al cospetto del gran tribunale. Quindi me lo immagino come ansioso e disperato, tant’è che prova a guardarsi intorno chiedendo il parere degli altri in coda. Poi improvvisamente cambia la sua ottica e perdendo la pazienza sdrammatizza la situazione urlando a tutti che quel che è fatto è fatto e si rassegna. Infatti poi il pulsante se lo preme per conto suo. Quindi ecco, l’unica cosa che non mi torna è questa. L’ho trovato un po' drastico questo cambio di personalità. L’inquisizione sui dieci comandamenti, leggera, scorrevole e diretta al finale. Bella lettura, alla prossima. Buona Edition

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Signor_Darcy
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#4 » giovedì 19 ottobre 2023, 13:10

Ciao Mario.
Racconto nettamente diviso in due parti: una prima opprimente, quasi pesante nelle sue descrizioni, nei suoi particolari (il cielo color cemento, il falco, la gente nuda), la seconda da commedia leggera. Non che la cosa sia necessariamente un difetto, se il passaggio è giustificato dal racconto, come bene o male succede in questo caso. La sensazione è che, come a volte capita anche a me, tu ti sia accorto che l’impostazione iniziale di un racconto abbia tolto troppo spazio al resto, peraltro accartocciandosi su sé stessa, e alla fine tu abbia dovuto chiudere in fretta e furia per arrivare al finale (spiegando anche il malus tempo). Finale, va detto, molto carino – che però, come detto, sembra il finale di un altro racconto.
Qualcosa si poteva sfoltire (“C’era quasi, tra poco sarebbe toccato a lui”: dici due volte la stessa cosa), mentre alcune cose rimangono un po’ fini a sé stesse (per esempio gli interrogativi iniziali sui familiari del protagonista.
Non mi torna come sia possibile che il ragazzo vagasse nel nulla in una piazza gremita.

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gcdaddabbo
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#5 » venerdì 20 ottobre 2023, 0:07

Ciao, Mario! Piacere di rileggerti! Inutile dire che leggo i tuoi racconti sempre molto volentieri! Questo lo avrei intitolato “Giudizio universale”.
Sembra vederla quella piazza gremita di corpi nudi (e non di anime?). Mi sorprende che Mimmo non ne adocchi neanche uno veramente attraente. Mi sarebbe piaciuto che ce lo descrivessi. Ti avrei dato un punto in più.
Sono in parte d’accordo con Manuel. Il cambiamento dell’atteggiamento a metà della storia è brusco. Io l’ho giustificato con un comportamento da attore quando sale sul palcoscenico e diventa protagonista. Avrei evitato invece la stretta di mano finale. Non credo proprio che il giudice gliela consentirebbe.
Concludendo per me: luce verde.
Buona Giuliano Cannoletta Edition!

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Gennibo
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#6 » venerdì 20 ottobre 2023, 9:36

Ciao Mario, hai scritto un racconto che sul finale è molto piacevole e funziona bene, soprattutto nella parte dove ci sono i dialoghi. Come chi è arrivato prima di me anche io ho notato che ci sono due parti e due toni diversi.
Forse ci hai messo un po' a ingranare ma poi la tua vena simpatica ha avuto il sopravvento.
Belle le descrizioni dell'ambiente.
Per me una prova buona con una simpatica vena umoristica.
Saluti e buona edition!

LeggErika3
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#7 » venerdì 20 ottobre 2023, 12:19

Ciao Mario, piacere di leggerti.
Anche io, come altri prima di me, ho trovato il racconto un po' diviso, come se le tue intenzioni fossero cambiate lungo la scrittura.
Più che il clima (all'inizio opprimente, poi più scherzoso) mi sembra che sia mutato il protagonista, che all'inizio appariva preoccupato e poi, con il passare del tempo, prende la cosa sempre più alla leggere e in modo scherzoso. Cosa in sé assolutamente ragionevole (ormai, che altro potrebbe fare), ma è un cambiamento che dovrebbe essere più preparato e giustificato. Con più tempo e caratteri, forse!

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Luca Moggia
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#8 » sabato 21 ottobre 2023, 15:09

Ciao Mario,

Ti dico che, già dalla prima lettura, il tuo racconto mi ha convinto.

La scrittura è molto chiara e permette di immaginare senza alcuna fatica l’ambientazione che avevi in mente. La storia scorre altrettanto bene ed ho trovato divertente l’idea di un Tribunale della fine dei tempi impostato come una specie di coda alle poste!

Mimmo è molto ben caratterizzato: fatalista, irascibile, spaccone e teatrale. Ottima resa della sua interiorità fin dall'inizio. Prima osserva quello che lo circonda (e grazie a questo noi otteniamo informazioni di contesto) poi riflette sulla situazione e infine di fronte a tanta tristezza, apatia e rassegnazione, reagisce con uno scatto di nervosismo. Cosa del tutto plausibile tra l'altro, dato che, spesso, la rabbia e la spacconeria sono una forma di reazione alla paura.

La sua interiorità rimane coerente anche nel dialogo con il giudice, ironico (specie il passaggio del santificare le feste!) e con un ritmo.

Bel racconto, complimenti!

In bocca al lupo per la Cannoletta Edition e alla prossima!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

srcm
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#9 » sabato 21 ottobre 2023, 15:21

Ultimo racconto che commento del gruppo che mi era stato assegnato, ma devo dire di essere davvero soddisfatto di chiudere con questo. Poi magari proseguirò con altri visto che per ora ho letto cose molto interessanti.

Allora, nonostante quanto ho letto sopra, io la divisione in due parti non l'ho percepita: trovo assolutamente sensato che una persona si senta accapponare la pelle prima di un esame ma poi decida di mandare tutto a carte quarantotto per un improvviso impulso di autodistruzione liberatorio. Del tipo: tanto sto andando male, andiamo male fino in fondo e chiudiamo col botto.

Quanto a immaginario, probabilmente avrai riferimenti differenti ma mi è venuto spontaneo immaginare la scena in un'ambientazione alla Dragonball (ma anche un po' alla Dylan Dog), mescolandola però a un giudizio da tribunale alla De' André (soprattutto mi sono ritrovato a pensare al dialogo tra giudice e imputato nella canzone "Sogno numero 2" tratta da Storia di un impiegato). Credo tu sia riuscito a mettere in parole molto meglio di me le sensazioni e soprattutto l'idea che mi sarebbe piaciuto trasmettere, ovvero il fatto che l'umanità sia tutto sommato attratta in qualche modo dalla fine: autodistruzione liberatoria, appunto.
Un gran bel racconto che mi ha pure strappato una genuina risata spontanea. Spero di leggere altro di tuo!

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SarahSante
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#10 » sabato 21 ottobre 2023, 18:55

Ciao Mario,
come altri prima di me, ho trovato il racconto differente nella prima e nella seconda parte e ho apprezzato particolarmente la seconda parte. Molto divertente il giudice che pronuncia i comandamenti uno per uno con il protagonista che risponde a tono (sul comandamento "non uccidere", la risposta "solo zanzare. D'estate", che dire... Top). Più pesante la prima parte ed è un peccato perché se avesse avuto la stessa scorrevolezza e ironia della seconda parte ne sarebbe risultato un racconto ancora più riuscito.

alexandra.fischer
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#11 » mercoledì 25 ottobre 2023, 15:46

Tema centrato. Originale l’idea del tribunale delle anime, dove la croce rossa significa dannazione e il cerchio verde salvezza. Inquietante la figura del giudice che domanda a Mimmo le infrazioni ai Dieci Comandamenti. Proprio lui, che appare ottimista all’inizio, al punto da rincuorare gli altri defunti nudi presenti, viene condannato per peccati venali, tutto sommato. Bella la piazza gremita di corpi nudi e il tabellone con i numeri assegnati a ciascuna anima.

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Daniele
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#12 » mercoledì 25 ottobre 2023, 23:46

Ciao Mario, piacere di leggerti.
Io racconto è simpatico, pesantuccio onestamente nella prima parte, prende più ritmo e incalza bene nella seconda. Il finale è molto simpatico, ma ho un appunto di senso: il protagonista a inizio racconto se.bra sicuro si sè appunto perché conosce i 10 comandamenti, il fatto che poi siano proprio quelli a indurlo ad autocondannarsi lo trovo allo stesso tempo simpatico ma incongruenze. Alcuni sembra quasi non riconoscerli visto che chiede una traduzione, ma soprattutto non può ostentare sicurezza su una conoscenza ed essere fregato su una cosa che conosce e che non svela segreti. Un conto è se ci fosse stato che ne so, un 11esimo comandamento, o se fosse apparato Dio a dire che Mosè aveva tradotto male, sparo a caso, ma i comandamenti quelli erano all'inizio e quelli rimangono, se li aveva infranti lo sapeva dall'inizio e dall'inizio sapeva di essere destinato alla condanna.

Nel complesso simpatico, si legge volentieri, ma con luci e ombre per quel che mi riguarda.
A rileggerti presto!

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IL GLADIATORE
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#13 » giovedì 2 novembre 2023, 12:19

Sono d’accordo con chi ti ha fatto presente l’enorme differenza tra la prima e la seconda parte e aggiungo che la trasformazione del protagonista è troppo brusca per essere credibile. Mi piace però l’idea e il taglio che hai dato a tutta la storia. Hai già dimostrato di avere una vena ironica niente male e non comune. Devi lavorare sulla gestione della struttura del racconto quando intrappolato nel limite dei caratteri. Per me un pollice tendente al positivo in modo molto brillante ma non solido.

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GiulianoCannoletta
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Re: Il tribunale delle anime

Messaggio#14 » mercoledì 8 novembre 2023, 18:25

Ciao Mario, sempre un piacere leggerti.
Un racconto davvero divertente, sorretto da un ottimo stile. La cosa che mi ha convinto di più è il ritmo, che accelera verso il finale con quel botta e risposta sempre più veloce, verso l'unico epilogo possibile.
Mi è davvero piaciuto questo tuo tribunale con le anime in coda con tanto di numerino in attesa di affrontare un esame in cui saranno, ahimè, bocciate.
A rileggerci presto!
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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