Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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antico
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Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 17 ottobre 2023, 2:26

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BENVENUTI ALLA GIULIANO CANNOLETTA EDITION, LA SECONDA DELLA UNDICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 176° ALL TIME!

Questo è il gruppo VISIONS della GIULIANO CANNOLETTA EDITION con GIULIANO CANNOLETTA, Campione in carica di Minuti Contati, come guest star.

Gli autori del gruppo VISIONS dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo COLPE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo PRISMA.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da GIULIANO CANNOLETTA. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK UNDICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo VISIONS:

Ozymandias, di Matteo Mantoani, ore 00.25, 3895 caratteri
Tre palline di gelato, di Katjia Mirri, ore 23.32, 3959 caratteri
Jolly Black, di Agostino Langellotti, ore 00.38, 3734 caratteri
Ottanta, di Emiliano Maramonte, ore 00.56, 3994 caratteri
La Quarta Genesi, di Mattia Pernis, ore 00.58, 3984 caratteri
TF5k, di Andrea Furlan, ore 00.54, 3999 caratteri
Una finestra ricoperta di stelle, di Rick Faith, ore 00.56, 3999 caratteri
Ed è meglio finirla qua!, di Salvatore Stefanelli, ore 00.04, 3635 caratteri
L’anello, di Domenico Foglia, ore 00.51, 3861 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 26 OTTOBRE per commentare i racconti del gruppo COLPE Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 27 OTTOBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo COLPE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo COLPE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA GIULIANO CANNOLETTA EDITION A TUTTI!



alexandra.fischer
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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 17 ottobre 2023, 15:51

Buon pomeriggio, ecco i miei commenti e relativa classifica:

Ozymandias di Matteo Mantovani Tema centrato. In questo racconto di SF il mondo finisce proprio durante la missione del capitano Mary Shelley, e a opera di un individuo insignificante che mostra se stesso attraverso proiezioni olografiche. Non solo, fa anche vedere a Mary e a Byron le immagini del suo mondo di prima. Sono descrizioni piene di vegetazione lussureggiante prima, con tanto di cascate e poi il deserto. Lui è lì per uccidere entrambi. Discende dalla razza di antenati creati sulla Terra. In pratica è un’Intelligenza Artificiale vendicativa. Mary capisce sgomenta che la sua missione per trovare un nuovo pianeta è fallita e non c’è più una Terra, come si vede dalle immagini desolate trasmesse via ologramma.
Tre palline di gelato di Katjia Mirri Tema centrato. Bella l’ambientazione marina della nave. E anche l’inizio della fine del mondo. Si comincia dalle tre palline di gelato che il protagonista non può avere passando per le palline di cioccolato schiacciate. Ci sono anche le polpette schiacciate dell’ora di pranzo, come rimarca l’angosciato l’ingegnere Evaristo. Non si può giocare ai giochi che prevedono l’uso della palla, flipper compreso. E anche la linea dell’orizzonte è piatta. Bello il finale con l’acqua che cade nel nulla.

Jolly Black di Agostino Langellotti Tema centrato. Il gestore di una sala giochi fa giocare l’ultima partita a un videogioco da un affezionato cliente. Insieme rievocano il passato. Dai videogiochi ai fumetti manga a luce rossa. È tutto un ricordare un mondo che sta per finire. Difatti il cliente affezionato è passato di lì dopo qualche anno. Ricorda l’adolescenza, la prima sbornia, il primo amore, tutti avvenuti lì. Molto efficace la resa del videogioco iniziale, di tipo militaresco. Il Lettore è sorpreso da come il gestore prenda bene l’accaduto. Non ha nostalgie. Sa che per i ragazzini ci saranno altre esperienze, malgrado la nostalgia del cliente.
Attenzione: usa e getta

Ottanta di Emiliano Maramonte Tema centrato. Testo costruito come una sceneggiatura. Samuel, il protagonista ottantenne, vive il suo ultimo giorno al villaggio in vista della Cerimonia che lo vedrà calato in un pozzo. Non ha rimpianti, se non per le montagne che non ha scalato, i mondi che non ha visto. Commovente la scena con la moglie malata, gli sfugge il rimpianto di non avere scalato le montagne ma si riprende, ha avuto una vita felice con lei e dei figli. Si prenderanno cura di lei. Molto efficaci le descrizioni dell’ambientazione, con il cielo e le montagne e anche quella della sua ultima festa, dove esorta i giovani a scalare le montagne e vedere cosa c’è al di là.

La quarta Genesi di Mattia Pernis Tema centrato. Un vecchietto bizzoso non crede di essere finito in Paradiso dopo l’Apocalisse, malgrado Gesù cerchi di convincerlo del contrario. Il fatto che il vecchietto creda di trovarsi in una simulazione da un che di ironico alla storia. L’arrivo di Pietro pone fine al tutto. La moltitudine presente, oltre al vecchietto, muore dopo aver tossito ed essersi contorta nel sangue. Il vecchietto aveva ragione. Il mondo di prima era una simulazione divina, ma è finito. Gesù decide di crearne un altro rendendolo un Paradiso sulla Terra.


TF5K di Andrea Furlan Tema centrato. Il creatore di un videogioco alle prese con un mondo alieno si ritrova dapprima pieno di seguaci in Rete e guadagna dei bitcoin, malgrado le proteste di Lucio, di certo il suo sponsor. Le descrizioni sono molto efficaci, sembra di essere davvero in quel mondo fatto di guerre con tanto di terraformatore che ripara i danni delle guerre. Peccato che a un certo punto, quel mondo finisca in un grigio desolante. E a quel punto il Lettore la pensa come Lucio. Che il terraformatore abbia distrutto troppo presto l’esercito?
Attenzione:
Rob, che cazzo stai facendo?

Una finestra ricoperta di stelle di Rick Faith Tema centrato. Luca è alle prese con i tormenti d’amore. La bionda e bella Giulia gli appare sfuggente, e l’amico Mauro lo aiuta dandogli il casco per invitarla a fare un giro sul motorino. Questo, dopo che la macchina dei genitori di lei si è allontanata nella zona industriale. Giulia accetta. Lei e Luca guardano le stelle cadenti, sono insieme. Il finale è lieto perché lei accetta di essere la sua ragazza. Molto belle le stelle, ci sono per tutto il racconto dal paragone stomaco-pacco di pan di stelle nello zaino alle stelle che ornano la finestra di Giulia.

Ed è meglio finirla qua! di Salvatore Stefanelli Tema centrato. Il professore assegna un tema sulla fine del mondo e l’allievo ci scrive su una storia di supereroi con tanto di astronavi che hanno caricato l’umanità e gli animali per portarli in salvo. Ma il professore ha un ricordo vero, quello dell’asteroide che ha mandato la Luna contro la Terra costringendo l’umanità alla ricerca di un altro mondo con tanto di animali al seguito. Purtroppo, in quel nuovo mondo non si può respirare senza casco, come il caso dei tre nuovi arrivati ha dimostrato. E il professore, rimasto solo al mondo e sconvolto dall’episodio dell’esplorazione andata male, non sa come classificare il tema dell’allievo.

L’anello di Domenico Foglia Tema centrato. L’ambientazione è ospedaliera. C’è una donna con un saio e un anello di rubino a forma romboidale. Una dottoressa cerca di salvarla. Andrea Sabin invece di ricostruirne i pensieri dopo una morte cerebrale provocata. Nella stanza c’è anche la figlia della donna, che entra nel mondo della madre. Forse tramite una visione. Le da l’anello, dicendole che il mondo sta per finire ma qualcuno sopravvivrà. La protagonista si ritrova nella stanza d’ospedale con in mano l’anello della madre. Esce dalla stanza rincuorata, mentre la dottoressa cerca di salvare la donna.

La mia classifica è soffertissima, siete tutti degli ottimi scrittori:

Tre palline di gelato di Katjia Mirri

Ed è meglio finirla qua! di Salvatore Stefanelli

Jolly Black di Agostino Langellotti

Ottanta di Emiliano Maramonte

La quarta Genesi di Mattia Pernis

Ozymandias di Matteo Mantovani

Una finestra ricoperta di stelle di Rick Faith

L’anello di Domenico Foglia

TF5K di Andrea Furlan

Cinzia Fabretti
Messaggi: 157

Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » venerdì 20 ottobre 2023, 11:19

Ok, possibile che a ogni edizione fare una classifica diventi più difficile? Ho continuato a scambiare i posti, a rileggere i racconti, a disperarmi. Alla fine mi sono costretta a fermarmi, un modo per rendere giustizia a tutti non lo trovo. Chiedo scusa in anticipo, vi dico solo che se fossi stata in questo gruppo mi sarei messa in coda da me.

Jolly Black di Pretorian
Una finestra ricoperta di stelle di Rick Faith
TF5k di Andrea Furlan
Ottanta di Emiliano Maramonte
La quarta genesi di Mattia Pernis
Tre palline di gelato di Katjia Mirri
Ozymandias di Matteo Mantoani
Ed è meglio finirla qui di Salvatore Stefanelli
L’anello di Domenico Foglia



Una finestra ricoperta di stelle di Rick Faith

Gentile Rick, il tuo racconto mi è piaciuto tanto. Pulito, senza enigmi, senza angosce, se escludiamo il batticuore di un giovanissimo, che è un’angoscia dolce, un’emozione ormai lontana nel tempo per noi tutti, ma in fondo indelebile, che sa di nostalgia. Il tema è interpretato con delicatezza e se anche il gruppo in cui sei inserito è fortissimo, credo che potrò inserire questo racconto tra i miei preferiti. Ben fatto, davvero.

TF5k di Andrea Furlan

Caro Andrea, il tuo racconto è ben costruito e originale. Reso bene il giocatore, la sua eccitazione per essere sul filo del traguardo. L’ambiente del web, gli spettatori partecipi, la strategia degli organizzatori che viene stravolta dal giocatore, troppo preso dal gioco e dal pubblico, che pressa perché vada avanti. La chiusa lascia intravedere un possibile pericolo reale, perché dietro il mondo virtuale, in cui il protagonista si è imprudentemente immerso fino a perdere contatto con la realtà, ci sono appunto uomini pronti a esigere una durissima resa dei conti. Il racconto risponde al tema, ha una trama verosimile, è scritto bene. Nulla da eccepire, solo voglio vedere come farò a stilare una classifica, con questi racconti!

La Quarta Genesi di Mattia Pernis

Gentile Mattia, hai scritto un racconto singolare. Parte ironico, ma a un certo punto prende un sapore amaro. Questo mi piacerebbe anche molto, se non fosse che la trama mi lascia un filo perplessa. Fino a un certo punto, infatti, intendiamo che sia tutto reale. Sul finale, invece, Pietro dichiara che è una simulazione. Questo mi ha spiazzato. Simulazione di che? Le persone erano vere o finte? Prima si parla di anime, e poi le vediamo contorcersi nel sangue… insomma, nel finale le cose si confondono, e questo diminuisce il mio gradimento. Però la scrittura è davvero bella, e comunque resta un racconto molto interessante.

Ottanta di Emiliano Maramonte

Buongiorno Emiliano, il tuo racconto è affascinante. Si legge col fiato sospeso, in attesa di scoprire cosa attende il protagonista. Intense le scene con la moglie malata, ma anche tutti i passaggi fino al finale. Che però mi lascia sospesa e inquieta. C’erano popoli, come gli inuit, presso i quali gli anziani, non più in grado di essere utili alla famiglia, in tempi di carestia praticavano il suicidio per lasciare il poco cibo disponibile ai membri giovani. Una scelta coraggiosa, che però restava una scelta e che aveva una triste ragionevolezza. Ecco, nel tuo racconto non trovo motivo per questo scadere del termine, una spiegazione di cui sentivo il bisogno. Un racconto costruito benissimo, elegante e intenso, ma a cui rimprovero una chiusa che avrei voluto più chiara.


Jolly Black di Pretorian

Gentile Pretorian, non sono così competente da fare un’analisi all’altezza, ma sintetizzo così le mie sensazioni: troppo bravo! Davvero bello questo racconto, dalla declinazione del tema, alla morbida nostalgia che permea l’ambientazione, alle immagini vivide che costruisci. Mi è piaciuto tutto e non so trovargli alcunché non solo di difettoso, ma di migliorabile. Per me, ottimo così. Buona edition!


Tre palline di gelato di KatyBlacksmith,

Cara Katy, come sempre bravissima, anche se… qualcosa questa volta non mi ha convinto fino in fondo. Ho cercato lumi nelle tue risposte ai commenti precedenti, e forse capisco che la nave da crociera doveva portare i suoi passeggeri fino alla fine del mondo e ritorno, come una crociera sulle cascate del Niagara, tipo. Questo spiega perché il personale della nave SAPPIA che lì le sfere di appiattiscono e NON si spaventi. Quello che però, così, non si spiega più è perché invece si spaventino i passeggeri. Se quello è solo il fantastico confine di una terra piatta, da visitare da lontano per poi tornare indietro, come è possibile che i due passeggeri siano presi alla sprovvista e spaventati? Insomma, godibile come sempre la scrittura e originale l’idea, ma non svolta del tutto in modo logico, per me. Sempre bello leggerti, però.

Ozymandias di Matteo Mantoani

Gentile Matteo, premesso il fascino che le scene evocate comunicano, la trama nel complesso mi ha lasciato interdetta. Ho riletto, e via via che scendevo dalla fascinazione iniziale all’analisi degli eventi, mi sorgevano delle domande.
La prima, non così rilevante ma che subito mi disturba un po’: l’alieno dice di non essere lì, di non avere un nome e di non essere umano. Come capisce Mary, solo da questo, che è un essere artificiale?
Subito dopo, mi trovo a chiedermi: perché mai nell’abbandonare un pianeta per trasferirsi altrove, qualcuno dovrebbe spendere molte energie per distruggere quello di partenza? Anche se artificiali, delle intelligenze dovrebbero agire secondo un minimo di logica comprensibile. Persino l’azione di estinguere l’umanità avrebbe un senso, quello di dare più valore alla vita complessiva un pianeta. Distruggerlo dopo averlo rinnovato, invece, che senso ha? E infine, ancor più disturbante: perché mai su una nave interstellare che va ad esplorare lo spazio dovrebbe essere montato un sistema autodistruttivo? Ho avvertito questi aspetti come delle crepe nella logica del racconto, che mi hanno impedito di apprezzarlo fino in fondo. O meglio, che mi hanno portato a preferirgli qualcun altro in classifica, una classifica che mi è risultato ancor più complicato stilare, questa volta. Perché scrivete tutti davvero bene e io ne sono ammirata, sinceramente.

L'anello di Domenico Foglia

Gentile Domenico, ho letto con interesse il racconto, curiosa di scoprire cosa sta per rivelare la mente della donna sedata. Le scene sono ben descritte, i dialoghi fluidi. Non avrei nulla da rimproverare all’autore se non fosse che sono rimasta insoddisfatta, perché diversi interrogativi nati durante la lettura sono rimasti non risolti. In definitiva, perché si verificano tante morti? Che genere di morti sono? Provocate da chi? Sembrerebbe che Dio stia punendo gli uomini perché sono diventati troppo arroganti, ma non si capisce se è la verità o solo la paranoia della donna sedata, che sarebbe una sorta di santa. Ma il potere di sopravvivere gli verrebbe da un anello? Seriamente, Dio userebbe un oggetto magico per designare i suoi prescelti, che potrebbero rinunciarci a favore di qualcun altro? E infine la protagonista si vedrebbe morire sotto gli occhi una madre che le ha appena salvato la vita, e andrebbe via sorridendo? Ecco, nonostante l’ottima scrittura non mi sono sentita abbastanza emozionata dalla vicenda, forse non l’ho ben compresa.

Ed è meglio finirla qua! di Salvatore Stefanelli

Gentile Salvatore, la prima lettura mi ha lasciato in forse. Il commento di Alessandra mi ha illuminato, e nel rileggere ho messo meglio a fuoco il tutto. Nonostante il rigo vuoto con cui hai separato il ricordo del protagonista dall’elaborato dello studente, in un primo tempo ho creduto fosse tutto riferibile al compito, una immaginaria e dettagliata descrizione della fine della Terra. Anche perché dopo tre righe non pensavo che il ‘compito’, invece, fosse già finito. Inoltre, se davvero lo studente era nato su un nuovo pianeta, avrebbe pur dovuto sapere che però la sua gente aveva assistito a una vera fine del pianeta precedente! (In fondo, il tutto sarebbe accaduto solo una generazione prima, se il suo professore era già uomo adulto con famiglia, all’epoca). Possibile che lo studente trovi il tema così strano e che abbia così poco da dire? Ecco, mi è parso poco verosimile. Tutta la parte centrale, la descrizione degli eventi, dell'agitazione degli animali, dell’annientamento del protagonista, l’ho invece trovata coinvolgente. Affrettato solo quel: ‘dopo soli 729 giorni il nuovo mondo era lì, con cui sintetizzi tutto il viaggio, ma i caratteri erano quelli.
Nel complesso quindi mi è piaciuto, qualche incertezza circa la trama, ma impeccabile la scrittura; tuttavia nel compilare la classifica temo scivolerà oltre la metà, semplicemente perché i racconti in questo gruppo sono davvero tutti, ma tutti, belli.

Franco Zanella
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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » venerdì 20 ottobre 2023, 22:19

Sono alla mia seconda partecipazione a MC e anche stavolta ho fatto veramente fatica a mettere in graduatoria questi racconti ma alla fine una decisione andava presa ed eccola qui.
L’impressione generale è che siano tutti buoni scritti e anche quelli che a me sono risultati più difficili da capire sono basati su idee originali e interessanti e magari possono rendere di più se sviluppati in un contesto con meno vincoli di tempo e lunghezza.
In ogni caso complimenti a tutti e alla prossima!


1. Jolly Black - Agostino Langellotti
2. TF5K – Andrea Furlan
3. Tre palline di gelato – Katjia Mirri
4. La quarta genesi – Mattia Pernis
5. Ottanta – Emiliano Maramonte
6. Ozymandias - Matteo Mantoani
7. Una finestra ricoperta di stelle – Rick Faith
8. Ed è meglio finirla qua! – Salvatore Stefanelli
9. L'anello - Domenico Foglia


Ozymandias - Matteo Mantoani

Ciao Matteo ho letto con piacere il tuo racconto e l’ho trovato ben sviluppato e capace di immergermi nella sua atmosfera a bordo dell’astronave.
Dovendo cercare dei punti deboli ne ho trovati due:
Il primo è che i dialoghi sono un po’ frettolosi e tendono ad accelerare troppo la scena, tanto che ho dovuto rileggerli più volte per capire bene la sequenza.
Il secondo è che ho avuto la sensazione di qualcosa di già letto o già visto e questo mi ha impedito di apprezzare appieno l’idea.


Tre palline di gelato – Katjia Mirri

Ciao Katjia, il tuo racconto mi ha dato la sensazione di un sogno in cui tutto è familiare ma niente è come dovrebbe essere e in cui i personaggi appaiono ordinari salvo poi tirare fuori dei lati esagerati o caricaturali. Un’idea originale di fine del mondo raccontata in modo chiaro e godibile. Ho apprezzato anche il fatto che a mettere insieme gli indizi e ad accorgersi di cosa sta succedendo sia un ingegnere, un personaggio presumibilmente più razionale e meno emotivo degli altri passeggeri.


Jolly Black - Agostino Langellotti

Ciao Agostino, molto bello il tuo racconto. Ci ho trovato tutto: idea originale, atmosfera, dialoghi ben gestiti e finale forte e coerente. Sei riuscito anche a infilarci dentro un messaggio di rispetto verso i giovani che anche quelli della mia generazione, che siamo stati tra i primi a frequentare le sale giochi, avremmo gradito dai più anziani.


Ottanta – Emiliano Maramonte

Ciao Emiliano, mi hai fatto fare un bel viaggio nei tre momenti dell’ultimo giorno di quest’uomo che si congeda dalla vita rispettando le regole della sua comunità, come ha probabilmente sempre vissuto.
Volendo trovare dei difetti ne ho individuati due: alcuni aggettivi un po’ scontati (il cielo blu cobalto, l’aria frizzante, i bastioni inespugnabili) che danno una sensazione di banalità, e il carattere del personaggio troppo mite e rinunciatario e che sembra voler spingere gli altri a seguire i sogni che lui non ha realizzato per pavidità o conformismo. Forse un personaggio più “ribelle” avrebbe dato una spinta maggiore al racconto.


La quarta genesi – Mattia Pernis

Ciao Mattia, bella idea: hai dipinto le figure principali della religione Cristiana come personaggi dei miti greci, con invidie, cattiverie e ripicche ma soprattutto con una minima considerazione degli esseri umani, ridotti a subire e a dipendere dai loro capricci, anche e soprattutto quelli che mostrano uno spirito critico e cercano di ribellarsi, come il novantenne testardo.
Per essere critico al massimo devo concentrarmi su alcuni dettagli che possono essere intesi anacronistici (ad esempio il segno della croce non poteva esistere se Gesù non si è ancora incarnato), ma con i 120 minuti a disposizione probabilmente non c’è stato il tempo di fare una revisione del genere.


TF5K – Andrea Furlan

Ciao Andrea, bella idea, bel ritmo e bella la parabola del personaggio che lasciandosi travolgere troppo dall’entusiasmo finisce per perdere tutto. Una buona interpretazione del tema “fine del mondo” provocata in questo caso dall’essere troppo concentrati su se stessi e i propri obiettivi ignorando ciò che ci sta attorno. Volendo ci vedo anche un messaggio.


Una finestra ricoperta di stelle – Rick Faith

Ciao Rick, non so come mai ma non sono riuscito a empatizzare con il personaggio e ad entrare nell’emozione della storia. Eppure il tema è centrato, l’idea è buona e toccante, e arriva anche ad essere romantica e delicata.
Leggendo e rileggendo forse ho capito il perché: ci sono troppe cose mi distraggono, ad esempio: il dettaglio della targa con il riferimento a San Andreas, la busta di pandistelle, il tira e molla del casco, il richiamo a Mars Attack, e altre cose che di per sè sono belle immagini ma che portano la mia attenzione altrove e mi impediscono di lasciarmi avvolgere dall'atmosfera del momento.


Ed è meglio finirla qua! – Salvatore Stefanelli

Ciao Salvatore! Hai fatto un bel gioco trasformando il in un tema scolastico, e questo ti ha concesso la libertà di scrivere qualsiasi cosa sia essa verosimile o inverosimile senza perdere credibilità.
Ho trovato però un po’ attorcigliato il finale che alla fine ho interpretato così: il ragazzo che dice di essere diventato insegnante quasi a voler fare il verso al professore, il quale di conseguenza stronca il compito rifiutando ogni discussione.
Ho dovuto leggere il finale un paio di volte per arrivare a questa interpretazione e spero che sia quella che intendevi tu.
Questa cosa però limita però un po’ il racconto che altrimenti è godibile.

L'anello - Domenico Foglia

Ciao Domenico, ho trovato il tuo racconto troppo pieno di elementi per riuscire a seguirne la trama facendomi coinvolgere e questo per me è un limite.
Ad esempio il fatto che indossasse un saio, il nome importante (Sabin) dell’assistente, l'accenno agli attentati terroristici, il ringiovanimento e contemporaneamente la critica alla scienza, sono cose che mi fanno pensare che attorno alla scena ci siano più cose di cui dovrei essere al corrente ma che non mi vengono spiegate e ciò alla fine mi lascia con una serie di domande che mi impediscono di godere della storia.
Ultima modifica di Franco Zanella il lunedì 23 ottobre 2023, 21:50, modificato 1 volta in totale.

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Proelium
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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » venerdì 20 ottobre 2023, 22:32

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antico
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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » lunedì 23 ottobre 2023, 20:16

Quattro classifiche ricevute. Oltre alla mia, ve ne dovranno arrivare altre sei.

Debora
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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » lunedì 23 ottobre 2023, 22:15

Ozymandias, di Matteo Mantoani
Ciao! Mi sento un po' in imbarazzo a commentare un racconto così ben scritto... Mi è piaciuto la circolarità che hai dato alla storia come a sottolineare che qualsiasi siano le premesse nessuno, neanche gli "esseri artificiali", riescono ad imparare dal passato. Ho amato il riferimento a Mary Shelley e a Lord Byron ma forse è proprio questo elemento che crea un po’ di confusione nei riferimenti temporali e lascia intravedere dei buchi in una storia forse un po’ troppo complessa per essere condensata in così poche battute.

Tre palline di gelato, di Katjia Mirri
Ciao Katy! Il tuo racconto è fighissimo. Mi piace questa interpretazione “terrapiattista” del tema, anzi, la trovo geniale. Quando la storia mi prende per mano e mi porta esattamente dove voleva e mi fa anche sorridere non so cosa chiedere di più! Un unico piccolissimo appunto: all’inizio mi sono un po’ confusa perché non sapevo bene chi stesse parlando, ho dovuto rileggere. Ma a parte questa piccolezza, veramente, è uno di quei racconti che vorrei aver scritto io!

Jolly Black, di Agostino Langellotti
Ciao Agostino, anche se sono un po’ più vecchia del protagonista di questa storia la nostalgia per le vecchie care sale giochi ce l’ho anch’io. Hai raccontato in uno scambio di battute veloci e semplici la fine di un mondo. Un’interpretazione originale e molto soft del tema proposto. Io preferisco quelle drammatiche o paradossali ma si tratta solo di gusto personale.

Ottanta, di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano! Felice di leggerti, mi fa però specie dover “giudicare” un tuo scritto! Il racconto è un’originale interpretazione del tema che mette anche un po’ di angoscia, sì, diciamo che dover calarsi dentro un pozzo e morire (se si tratta di morire, perché si può anche pensare a qualche altro destino, dimensione, multiverso, chissà...) quando si compie 80 anni, un po’ di ansia te la mette, ecco! Ma è un racconto che fa anche pensare proprio al senso del tempo e al valore di ogni piccolo momento del presente. L’unico dubbio: il tema è centrato? Non ne sono ancora del tutto sicura…

La Quarta Genesi, di Mattia Pernis
Piacere di leggerti, Mattia. Il tuo racconto è ben scritto, mi ha divertito, e la tua interpretazione è davvero originale. C’è qualcosa che non mi convince dall’arrivo di Pietro in poi: è vero, non è vero, non si capisce. Il finale mi ha lasciata interdetta e mi ha dato quel senso di incompiuto che non mi ha soddisfatta a pieno. Mi spiace perché amo questo tipo di storie.

TF5k, di Andrea Furlan
Ciao Andrea, il tuo racconto è davvero una botta di adrenalina. Anche se non sono una gamer conosco le dinamiche tramite mio figlio e sono riuscita a seguire il gioco con lo stesso entusiasmo dei follower del protagonista. Mi è piaciuto il ritmo, la scrittura cinematografica e l’idea, per nulla scontata. Il finale mi ha lasciato lo stesso amaro in bocca del protagonista e di coloro che stavano seguendo il gioco. Quindi, resa perfetta!

Una finestra ricoperta di stelle, di Rick Faith
Rick piacere di leggerti. Il tuo racconto è un tuffo nel passato e nelle trepidazioni adolescenziali, quando un rifiuto o un consenso sembravano davvero “la fine del mondo”… Non so dire bene cosa ma c’è un “non so che” che non mi convince: troppi dettagli? Troppe metafore che non aggiungono nulla alla storia? Ma sono piccolezze, alla fine della fiera, il racconto mi è piaciuto, l’ho bevuto come un bel bicchiere d’acqua fresca quando si ha tanta sete… (tanto per restare in tema di metafore!).

Ed è meglio finirla qua!, di Salvatore Stefanelli
Ciao Salvatore, che piacere trovarti qui! Mi sento piccola piccola a giudicare un tuo racconto soprattutto dopo che hai scritto che viene da una lunga astinenza, ma ci provo lo stesso. Nulla da eccepire sulla scrittura, ho fatto però davvero fatica a distinguere le parti della storia, non avevo capito che la seconda parte era il ricordo del professore, pensavo fosse il tema dello studente. Dopo aver letto un tuo commento qua sopra l’ho riletto e mi è risultato tutto più chiaro e lineare. L’idea mi piace, un po’ meno il finale che mi è sembrato un po’ affrettato. Però quell’astronave/arca di Noè con tutte le persone che assistono impotenti alla fine del mondo (anche poetizzata con questo scontro con la Luna) mi è proprio rimasta impressa: una scena che vale tutto il racconto.

L’anello, di Domenico Foglia
Ciao Domenico, piacere di leggerti. Il tuo racconto è forse troppo pieno di cose. L’idea era buona ma meritava uno sviluppo molto più lungo. Anche se ben scritto il racconto mi ha lasciata insoddisfatta e, a tratti, confusa. E continuo a chiedermi: ma la fine del mondo dov’è? Sta iniziando con tutte quelle morti, presumo, ma poi si fa riferimento ai terroristi e sono rimasta confusa.

Ecco la mia, sofferta, classifica finale:
1. Tre palline di gelato, di Katjia Mirri
2. TF5k, di Andrea Furlan
3. Ottanta, di Emiliano Maramonte
4. Jolly Black, di Agostino Langellotti
5. La Quarta Genesi, di Mattia Pernis
6. Ed è meglio finirla qua!, di Salvatore Stefanelli
7. Una finestra ricoperta di stelle, di Rick Faith
8. Ozymandias, di Matteo Mantoani
9. L’anello, di Domenico Foglia

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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » lunedì 23 ottobre 2023, 22:54

Sono qui a cercare di stilare la mia prima classifica! E' difficilissimo, mi rendo conto che cambierei l'ordine a seconda del modo in ci penso, o dei criteri a cui, di volta in volta, do piu' peso. Ma alla fine tocca fare una scelta e quindi eccola qui.
In ogni caso complimenti a tutti i membri del gruppo, racconti molto diversi ma tutti stimolanti!


1. Ottanta
2. TF5k
3. La Quarta Genesi
4. Tre palline di gelato
5. Jolly Black
6. Una finestra ricoperta di stelle
7. Ozymandias
8. Ed è meglio finirla qua!
9. L'anello



Ottanta

Questo racconto mi e' piaciuto molto. Mi convincono in particolare la costruzione della scena, anzi delle scene, l'importanza della vicenda personale, che traspare dai brevi e intensi scambi del protagonista, e l'ambientazione curata, anche se misteriosa o irrisolta nel non svelare chiaramente cosa succeda a chi raggiunge gli ottanta. Trovo forse un po' pesante l'uso degli aggettivi, soprattutto nella prima scena. In ogni caso complimenti: viene molta voglia di leggere il seguito!

TF5k

Racconto scritto molto bene, lo stile e il registro sono coerenti e senza sbavature. E' piacevole da leggere e col giusto brivido d'ignoto. L'inquadramento del personaggio e i dialoghi sono "giusti", ne' troppo ne' troppo poco. Il gamer imbattibile che scopre di dover fare i conti col mondo reale e' narrato in maniera credibile, e diventa una figura in cui sembra facile potersi identificare. Sarei molto curioso di sapere se il finale sarebbe stato un po' piu' espanso non fosse stato per il limite delle 4000 battute.

La Quarta Genesi

Racconto molto simpatico e ben scritto. I personaggi sono ben tratteggiati, in poche righe si intuiscono l'indole del vecchino scorbutico, di Gesu' e di Pietro. C'e' un bel ritmo, e funziona bene l'intreccio tra pensieri e frasi pronunciate dai personaggi. A una prima lettura la parte finale mi sembrava voler fare intendere che la quarta versione del mondo sarebbe stata quella in ci viviamo noi; pero' non torna il discorso del paradiso in terra, e rileggendo ho reinterpretato, credo correttamente, che noi siamo contemporanei del vecchietto rompiballe. Non so se questa ambiguita' sia voluta, ma probabilmente si potrebbe cercare di renderlo piu' immediato.

Tre palline di gelato

La fine del mondo terrapiattista e' esilarante! L'evoluzione del racconto e' molto lineare ma efficace nel condurre il lettore dritto al finale, oltre l'orlo del baratro. A parte un paio di passaggi un po' eccessivi, che mi sembra scivolino fuori dal registro generale (ad es.: Boccheggio per le vertigini del cambio d'argomento) lo trovo assolutamente ben scritto e calibrato. Brava Katjia!

Jolly Black

Per quelli della mia generazione e' sicuramente molto difficile giudicare questo racconto in maniera obiettiva, senza farsi trasportare dai ricordi e dalle emozioni! Ha riacceso in me ricordi di un'altra vita e di un altro me stesso. L'ambientazione del racconto e' molto accurata, la si potrebbe definire quotidiana, ordinaria: la fine di un mondo puo' essere qualcosa di niente affatto apocalittico. Nel complesso e' un racconto decisamente godibile, e la scrittura evoca molto bene tempi e luoghi che furono.

Una finestra ricoperta di stelle

Sicuramente un bel racconto, una piccola grande storia di amore adolescenziale. La narrazione ha un bel ritmo coinvolgente e i dialoghi sono asciutti e credibili. Il tema e' acciuffato per i capelli, precisamente per una ciocca di capelli biondi, ma in fondo chi puo' dire cosa siano la fine o l'inizio di un mondo per un'altra persona. A un certo punto avrei scommesso che sarebbe finito con Luca che dice di Giulia che e' la fine del mondo. Ma probabilmente sarebbe stato troppo scontato. Ben scritto e godibile, complimenti!

Ozymandias

Molto gustosa la scelta dei nomi, evocativi e calzanti, e pieni di rimandi e suggestioni, da Shelley e i poeti romantici al faraone del deserto, passando di sfuggita per Frankenstein e Adrian Veidt. Il racconto e' scorrevole e funziona. L'unica cosa che non mi suona molto logica nella trama e' come mai questi esseri artificiali intelligenti, che erano riusciti a salvare la Terra eliminando gli umani e trasformandola in un paradiso naturale, abbiano poi creato delle altre entita' che invece si comportano in maniera opposta a quella che era la loro direttive primaria, ovvero salvare il pianeta... mi sembra un po' assurdo.

Ed è meglio finirla qua!

Questo racconto mi ha un po' spiazzato e non mi ha coinvolto del tutto. I diversi piani di prospettiva non risultano chiari, almeno alla prima lettura. Sicuramente e' un mio limite ma ho dovuto rileggere piu' volte guidato dai commenti per esser certo di aver interpretato correttamente la trama. Creare confusione puo' anche essere una tecnica ma al termine della lettura il messaggio dovrebbe essere chiaro. La cornice esterna, anche una volta capitone il senso, stride un po' con la parte centrale del racconto, che manca un po' di ritmo. Anche la scelta di usare la frase finale all'interno della seconda parte come collegamento col livello esterno non mi sembra funzionare. L'idea in se' e' originale e potenzialmente molto stimolante, ma la resa finale non mi convince: le varie prospettive andrebbero equilibrate e chiarite meglio.

L'anello

L'ambientazione evocata e' senz'altro interessante, anche se la vicenda rimane (volutamente?) vaga. Non e' chiaro se l'incontro della protagonista bambina con la madre sia un fenomeno paranormale, o una visione della protagonista, o piuttosto non siano le immagini estratte dalla mente della madre dal macchinario. Certamente non e' necessario che il racconto spieghi tutto e puo' funzionare bene anche solo evocando immagini, ma personalmente in questo caso ho l'impressione che manchi qualcosa. Potrebbero essere degli elementi logici che aiutino a formulare un'ipotesi verosimile, oppure altri elementi fantastici/immaginifici che "convincano emotivamente". E in definitiva, la fine del mondo... e' in arrivo o no? :-)
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

starla
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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » martedì 24 ottobre 2023, 1:16

Ecco i miei commenti in ordine sparso. A seguire la classifica.

UNA FINESTRA RICOPERTA DI STELLE di Rick Faith

Ciao Rick,

Il tuo racconto è una bella declinazione al tema. L’ho trovato molto delicato, a tinte pastello e l’effetto mi è piaciuto molto.
Da un punto di vista stilistico devo dire che al primo paragrafo sono rimasta abbastanza confusa, tanto che ho dovuto rileggere una seconda volta. Hai inserito troppi nomi (Mauro, Lù, Giulia, Alfa 156, St Andreas, targa CJ) che il lettore fatica a processare, anche perché nell’incipit non ha elementi per poterli mettere in relazione. Ho riscontrato anche una non proprio limpida gestione dei dialoghi. A volte ho faticato a capire chi diceva cosa, perché hai creato un botta e risposta senza però inserire dei beat che potessero rendere i soggetti parlanti più riconoscibili. È chiaro che a una seconda lettura ho ricostruito il tutto, ma se in prima lettura si hanno dei dubbi significa che c’è qualcosa che non scorre fluidamente.
La presenza ricorrente delle stelle mi fa pensare che questo fosse un racconto scritto per la precedente edizione in cui il tema era proprio “vedere le stelle” e a cui magari, come me, non sei riuscito a partecipare. Magari lo hai riadattato?
Nel complesso una buona prova ed è stato un piacere leggerti.

ED È MEGLIO FINIRLA QUA di Salvatore Stefanelli

Ciao Salvatore,
Il tuo racconto mi ha lasciata confusa. A una prima lettura, ho pensato che tutto il racconto fosse il tema del ragazzo, e solo leggendo l’ultima frase del professore ho capito che non era così. I commenti degli altri mi hanno poi aiutato a ricostruire il tutto.
Il racconto andava strutturato meglio per distinguere i diversi punti di vista, per rendere riconoscile il flash back del professore. Avrebbe aiutato anche differenziare il registro tra lo studente e il professore.
Il flusso di lettura si interrompe anche a causa di frasi troppo lunghe e complesse e alcuni problemi di punteggiatura.
L’idea in sé comunque era buona. Se è da un po’ che non scrivi, ti faccio i complimenti per esserti rimesso in gioco. Hai già fatto il passo più importante.

L’ANELLO di Domenico Foglia

Ciao Domenico,

Devo dire la verità, non ho capito questo racconto. Sollevi tantissime questioni senza dare mai risposte e la sensazione è di incompiutezza, insoddisfazione e confusione. Non sono riuscita a empatizzate con la protagonista, che ho visualizzato come femmina solo da metà racconto e trovo che abbia dei comportamenti incoerenti. Perché alla fine se ne va sorridendo? Sua madre è appena morta e anche il mondo sta per finire e anche se lei può salvarsi, che prospettive ha? Di vivere da sola?
Una cosa che mi ha parecchio infastidito a livello stilistico è lo specificare il tipo di voce e da dove arriva la voce, dopo la battuta di dialogo (quando entra in scena Sabin). Il lettore legge quella battuta come se fosse pronunciata dall’ultimo soggetto presente, salvo poi interrompersi perché ha capito di aver sbagliato tutto. Ti consiglio di specificare prima chi parla e che tono usa.
Alla prossima.


OZYMANDIAS di Matteo Mantoani

Ciao Matteo,

Mi è piaciuto molto il tuo racconto perché dà un senso di dinamicità, nonostante la scena di per sé sia abbastanza statica, e di compiutezza, nonostante i pochi caratteri a disposizione. Hai la capacità di progettare racconti brevi super efficaci, e io la necessità di imparare come fare, quindi ti leggerò spesso.
L’omaggio a Mary Shelley e Lord Byron mi ha proiettato subito in un’atmosfera cupa e claustrofobica, cosa che ha subito incontrato il mio gusto, per poi sorprendermi ulteriormente nello scoprire che si trattava di fantascienza.
L’unica cosa, mi sarebbe piaciuto vedere qualche dettaglio in più del worldbuilding. Mi sono chiesta che cosa intendessi per “architettura aliena” e per “vegetazione rigogliosa”, termini un po’ troppo generici che non mi hanno permesso di immaginare molto.
Per il resto tutto bene.
Complimenti.

TRE PALLINE DI GELATO di Katjia Mirri

Ciao Katjia,

Ho trovato il tuo racconto interessante, anche se in un paio di passaggi sono rimasta un po’ perplessa, probabilmente perché non leggo fantascienza e distopici e magari mi mancano alcuni concetti.
Mi ha fatto strano quando descrivi l’orizzonte come una “linea piatta che circonda la nave”, perché da un lato, mi sembra una contraddizione in termini, ma dall’altro, è così che percepiamo l’orizzonte, come una linea retta, per cui se voleva essere una semina, non ho ben capito in quali termini.
Inoltre, il finale non mi ha convinta, o meglio non è stato abbastanza evocativo da farmi immaginare la scena e capire cosa volevi dire. Nel senso, se la terra è diventata piatta, perché l’acqua dovrebbe cadere? E cosa significa “il rumore dell’acqua che cade nel nulla”? Io non ho idea di che rumore sia, mi aspetto che non dovrei sentire nulla . E stanno per morire? Perché e come? Perdonami, probabilmente è tutto dovuto alla mia ignoranza in materia, però magari c’è modo di rendere questi concetti un po’ più chiari.
Un’altra cosa che mi ha costretto a riavvolgere il film mentale e rileggere da capo è stata lo scoprire alla decima riga, (dal telefonino, quinta dal pc) che il pov è un maschio e che parla in prima persona. Avevo dato per scontato che la persona narrante fosse in terza e che fosse la ragazza dei gelati, dal momento che entri nella sua testa dicendo che si prepara a dire ciò che ha ripetuto a tutti gli altri clienti. Questo dettaglio, il vero POV non potrebbe saperlo, quindi lì c’è una fuoriuscita dal POV, in ogni caso, la persona narrante dovremmo vederla subito. Potevi chiarirla, per esempio, alla prima battuta di dialogo, visto che è lo stesso POV a pronunciarla.
Il racconto comunque mi è piaciuto.

JOLLY BLACK di Agostino Langellotti

Ciao Agostino,

Ho apprezzato molto questa diversa declinazione del tema, la trovo centrata e originale. Mi piace l’idea che tu abbia voluto far leva sui sentimenti, la nostalgia, i ricordi, più che a grandi colpi e mondo straordinari.
Sull’incipit sono rimasta un po’ disorientata perché non capivo dove ci trovassimo, e le ambientazioni militari mi annoiano subito, però sei stato veloce a rivelare che si trattava di un videogioco, per cui il mio interesse si è destato presto.
Concordo con chi ti ha scritto che un racconto come questo taglia fuori una buona fetta di pubblico, io, infatti, pur appartenendo a quella generazione, non ho mai frequentato sale giochi e la maggior parte dei riferimenti che hai riportato sono caduti nel vuoto.
Trovo comunque il racconto ben scritto, buono lo stile è il ritmo.
In bocca al lupo e alla prossima!

OTTANTA di Emiliano Maramonte

Ciao Emiliano,

Il tuo racconto mi è piaciuto perché molto intimo, introspettivo e ci porta subito in contatto con questo personaggio.
Molto bella la suddivisione in scene esterno/interno che non si riferisce solo all’ambientazione, ma anche al genere di conflitto/desiderio, cioè al percorso che questo personaggio compie. Nella prima parte troviamo il suo desiderio (vedere le montagne e oltre); nella seconda parte mostri il suo conflitto interiore/ostacolo al desiderio (l’amore per la moglie); nella terza parte c’è la risoluzione (l’accettazione del suo destino).
La cosa che mi è piaciuta di più è il fatto che accettare il proprio destino, per questo personaggio, non significa arrendersi. Lui è forte e intraprendente nello spirito, perché alla fine dice “Non è la fine”, quindi si prepara per una nuova avventura e questo fa tutta la differenza, conferisce al personaggio e al racconto maggior spessore e significato.
L’unica cosa che non mi ha convinto è l’incipit meteorologico troppo ricco di dettagli e aggettivi. Il contemplare il panorama è importante in questa storia, ma all’inizio bastava un “Samuel contempla l’alba”, per poi passare ai ragazzi e lasciare la descrizione (un po’ più snella) del paesaggio a dopo aver introdotto il protagonista e la cerimonia.

Gran bel lavoro comunque!



LA QUARTA GENESI di Mattia Pernis

Ciao,

Ho trovato questo racconto molto divertente, pieno di personalità, con un ritmo incalzante fino più o meno a metà. L’arrivo di Pietro e soprattutto il finale hanno fatto scadere il tutto. Mi sarei aspettata una conclusione altrettanto esilarante del tipo che il vecchietto continua a rompere le scatole così tanto per tutto il paradiso, e con lui anche gli altri umani, che Dio e tutti i santi non ne potevano più e hanno deciso di fare una nuova genesi per liberarsi di loro, o simili. Purtroppo il tono si è smorzato e la scena si è trasformata da lucente a macabra, piena di sangue. Boh, non mi ha convinta, ma è evidente la tua capacità di caratterizzare e di tenere bene l’equilibrio tra prosa, dialogo e pensato. Davvero ottime qualità!


TF5k di Andrea Furlan

Ciao Andrea,

premetto che non sono amante dei videogiochi e per leggere qualcosa al riguardo devo sempre fare un minimo sforzo, ma il tuo racconto alla fine mi è piaciuto!
Mi ha coinvolto da un punto di vista più intellettuale che emotivo, ma comunque ho apprezzato il messaggio che hai orchestrato. Quando il talento viene sfruttato per motivi egoistici, si può perdere tutto. Un po' come quando lo scrittore scrive unicamente per sé stesso, senza mai considerare i lettori e l'esperienza che loro trarranno dalla lettura di quel romanzo.
La caratterizzazione del personaggio è buona, migliorerei giusto l'incipit per renderlo più spontaneo. La prima impressione che ho avuto è che il personaggio stesse parlando più ai lettori che a sé stesso, quindi creerei degli stimoli che lo portino a pensare che la fine del gioco è quella stessa sera, magari anticipando i messaggi di incoraggiamento che vediamo poco dopo.
In bocca al lupo!

CLASSIFICA
1. Ottanta di Emiliano Maramonte
2. Ozymandias di Matteo Mantoani
3. Jolly Black di Agostino Langellotti
4. TF5k di Andrea Furlan
5. Tre palline di gelato di Katjia Mirri
6. Una finestra ricoperta di stelle di Rick Faith
7. La quarta genesi di Mattia Pernis
8. Ed è meglio finirla qua di Salvatore Stefanelli
9. L’anello di Domenico Foglia

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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 25 ottobre 2023, 15:42

Eccoci qui.
Grazie come sempre della possibilità di lettura e scambio. Questo è ogni volta un passaggio difficile.
Bando alle ciance, classifica e commenti:

1.Tre palline di gelato di KatyBlacksmith
2.Ottanta di Emiliano Maramonte
3.La Quarta Genesi di Puntididomanda

4.Jolly Black di Agostino Langellotti
5.Ozymandias di Matteo Mantoani
6.Una finestra ricoperta di stelle di Rick Faith
7.TF5k di Andrea Furlan
8.L'anello di Domenico Foglia
9.Ed è meglio finirla qua! di Salvatore Stefanelli


Ozymandias di Matteo Mantoani
Ciao Matteo,
leggerti è sempre un piacere!
Da un punto di vista stilistico non ho proprio nulla da dire, semmai da imparare... La declinazione del tema non mi ha però entusiasmato, penso sia una questione di gusti personali, ma questa volta il tuo racconto non mi ha molto preso, come è accaduto molto di frequente in altre occasioni. Non so, mi sono mancati un po' il guizzo, l'originalità o anche il coinvolgimento emotivo. Ho invece apprezzato le citazioni letterarie e il finale, che forse avrei espanso a discapito di una prima parte che ho trovato più debole anche se, considerando il numero di battute a disposizione, capisco la scelta.
Resta una buona prova, eh.
Solo non una delle tue migliori.



Tre palline di gelato di KatyBlacksmith
Ciao KatyBlacksmith,
piacere di averti letta!
Devo dirti che il tuo racconto mi è piaciuto. A differenza di altri commentatori, io penso che la tua storia funzioni sia dal punto di vista tematico (che mi ha molto divertita: ho iniziato a sorridere appena ho capito e il momento in cui si capisce l’operazione che porti avanti arriva al momento giusto), che stilistica. Il brano scorre e crei immagini nitide e ben definite. Non mi è piaciuto moltissimo l’uso dell’ultima frase, inutilmente didascalica, almeno, secondo il mio gusto. Secondo me una prova molto buona.


Jolly Black di Agostino Langellotti
Ciao Agostino,
è sempre un piacere leggerti.
Il tuo racconto è semplice, ma efficace, come ti hanno già segnalato negli altri commenti. Da un punto di vista stilistico, scorre bene, ed è ben strutturato. I dialoghi funzionano. Sicuramente la nostalgia è il punto di forza emotivo del tuo pezzo. Non ho vissuto questo tipo di esperienza, eppure ho sentito, probabilmente in maniera ridotta, ma nitida, quel senso di fine di un mondo condiviso da almeno una - ma credo più d'una - generazione. Secondo me non è un problema che il tuo racconto parli più a qualcuno che a qualcun altro, penso sia così nella maggior parte dei casi e il tuo brano arriva dove deve arrivare.
Apprezzo la semplicità della tua declinazione tematica, che però non è banale, anzi è originale.
Ci sono secondo me un po' di clichè che però, specie in così pochi caratteri, aiutano a caratterizzare (perdona il pasticcio di parole) i personaggi e l'ambientazione.
Non credo sia il tuo racconto migliore, ma sicuramente è una buona prova.



Ottanta di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano,
sbaglio o gira che ti rigira mi tocca sempre commentarti? Beh, ti dirò che ne sono contenta, perchè è bello leggerti.
Questo tuo racconto mi ha ricordato un film: Midsommar - Il villaggio dei dannati. Me lo ha ricordato per la questione del "sacrificio", morte degli anziani, ma per tutto il resto l'ho nettamente preferito al film, dal quale si distacca per delicatezza e poeticità. Queste sono le caratteristiche del testo che ho apprezzato di più. Mi suggestiona molto questo rapporto uomo-montagna e mi suggestiona e commuove anche la pacatezza del protagonista. A livello stilistico, come sempre, non ho appunti da farti. Il testo scorre bene. La sua delicatezza mi ha davvero colpita. Per gusto personale cerco sempre un po' di tragedia o qualcosa di oscuro, ma in questo brano l'assenza di questi elementi è forse un valore aggiunto.
Quindi direi che è una prova molto buona, migliore, a mio avviso, di altre comunque buone nate dalla tua penna.
Avrei voluto più contesto, ma capisco che la ristrettezza dei caratteri te lo ha impedito e le scelte che hai fatto sono tutte funzionali alla riuscita del brano. Ti invito però a farne qualcosa fuori da qui, ampliando questo aspetto.
Bravo!



La Quarta Genesi di Puntididomanda
Ciao Mattia,
e piacere di averti letto!
Mi accodo ai commentatori divertiti. Il racconto è scritto bene e ti stampa davvero un bel sorriso dall'inizio alla fine. L'apocalisse era una declinazione tematica a cui avevo pensato anche io, ma non in termini tanto divertenti e il tuo racconto è davvero un buon intrattenimento. Sono abbastanza d'accordo però con chi ti critica il finale, non che non vada bene, ma stona un po' con il resto del tuo scritto e sembra in qualche modo sbrigativo.
Alla prima lettura l'ho apprezzato, nel confronto con gli altri letti finora devo però pensarci su.
Mi state mettendo in difficoltà!


TF5k di Andrea Furlan
Ciao Andrea,
e, come sempre, piacere di averti letto.
Allora, comincio con il dirti che una delle prime idee che ho avuto per questa edition era molto simile alla tua, ma devo dire che è un bene l’abbia sviluppata tu, perchè l’hai fatto padroneggiando sicuramente meglio la situazione. Il testo è ben scritto, tuttavia sono d’accordo sia con la critica che con il complimento che ti fa Francesco: ormai ti leggo da un po’ e sto osservando che tu hai davvero un’ottima capacità di descrivere o dipingere paesaggi nella mente del lettore, ma anche io trovo i dialoghi e in generale lo scorrere del racconto un po’ piatto. Non credo sia una questione di emozioni o colpi di scena (o meglio, quello potrebbe aiutare, ma non solo), bensì di ritmo.
Cercherei di lavorare questo aspetto per la prossima volta.


Una finestra ricoperta di stelle di Rick Faith
Ciao Rick,
leggerti è come sempre un piacere.
Ho trovato il tuo racconto molto carino, anche se non riesco a capire quanto la declinazione del tema sia originale e quanto sia invece un po’ “tirata”. Per quanto riguarda la tua scrittura, che, come sai, io apprezzo, devo dire che in questo racconto più che in altri trovo un po’ esasperata una tua tendenza. Leggo una frase e la trovo falsa, affettata, evidentemente scritta per colpire in un modo che a me risulta fastidioso, leggo quella dopo e penso “Cavolo, questo è bravo, che naturalezza!”.Te lo dico perchè non è la prima volta che mi capita una cosa simile leggendo un tuo testo, ma è la prima che inquadro davvero la questione. Un esempio, la similitudine con i pandistelle spappolati o le stelle della Nasa o Mars Attack o San Andreas sono tutte carine, ma in un testo così breve, io personalmente le trovo forzate e mi stufano un po’, mi sanno di forzatura. Mentre periodi come: “Adesso come farò a rivolgerle la parola in clas— Eh?! «Ah... sì, sì.» “ mi divertono e li sai gestire molto bene.
Ecco, cercherei di valorizzare quelli.


Ed è meglio finirla qua! di Salvatore Stefanelli
Ciao Salvatore,
piacere di averti letto!
Mi accodo a chi si è detto un po’ confuso per la strutturazione che hai dato al tuo pezzo. Per comprenderne i piani è necessaria più di una lettura e comunque resta davvero difficile comprenderli. L’idea di per sè è buona, ma penso che i caratteri richiesti l’abbiano resa un po’ ardua. Io avrei forse sfrangiato un po’ la parte centrale, che mi è risultata un po’ verbosa e piatta, cercando di rendere più chiari i passaggi da un piano all’altro.
Quindi, direi, buono il proposito, ma non altrettanto la riuscita.


L'anello di Domenico Foglia
Ciao Domenico,
piacere di averti letto!
Il tuo racconto mi stava convincendo, ma poi ha perso il suo smalto. Mi spiego. La prima parte secondo me scorre bene (anche se avrei evitato qualche clichè stilistico, es. il sorriso che è sempre sornione, ma è meglio quando è qualcosa d’altro!). Come ti hanno detto, si crea confusione su quello che sta succedendo e su cosa regga veramente i passaggi più importanti: paranormale? Tecnologia?Magia? Insomma, avrei avuto bisogno di qualche coordinata in più per digerire meglio il tuo brano e goderne appieno.
Ti invito a lavorarci su con più carattere e vedere cosa ne esce fuori.

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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 26 ottobre 2023, 1:10

Otto classifiche ricevute e sono tutte regolari. Oltre alla mia, ve ne dovranno arrivare altre due.

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Stefano.Moretto
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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 26 ottobre 2023, 3:08

L'unica certezza che avevo a questo giro era il primo posto, che con il ritmo e lo stile mi ha tenuto attaccato al testo per tutto il tempo (seppure il finale non mi abbia convinto troppo). Tutte le altre posizioni per me erano estremamente vicine tra loro, quindi non ve la prendete se vi trovate in basso, in certi casi una posizione sopra o sotto è stato puramente gusto personale.

Classifica

1.TF5k
2.Tre palline
3.Jolly Black
4.La Quarta Genesi
5.Ozymandias
6.Una finestra ricoperta di stelle
7.Ottanta
8.Ed è meglio finirla qua!
9.L’anello



Commenti

Ozymandias
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Giovanni P
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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 26 ottobre 2023, 11:38

Buongiorno a tutti, questa è la mia soffertissima classifica, siete stati tutti bravissimi.



Ozymandias Matteo Mantoani

“Io sono Ozymandias re dei re, osserva il mio operato e ammutolisciti” recitava Civilization IV, un vecchio videogioco sul quale ho procrastinato per molto tempo ai tempi delle superiori. Rileggere questo nome mi ha elettrizzato, e anche la tua storia non scherza. Sei riuscito a costruire qualcosa di complesso con pochi caratteri a disposizione, qualcosa che io sto cercando di imparare a fare, ma la strada è ancora lunga. In passato ho letto diversi tuoi racconti, ma non capisco perché i due che mi sono rimasti in mente sono “L’inglese” e “Scala di Kardashian”, i due meno interessanti. Direi che questo spazza via tutto, mi rimarrà in testa per molto tempo.

Ottimo lavoro, complimenti.




Tre palline di gelato, di Katjia Mirri

Buongiorno Katjia,
il tuo racconto mi ha messo l’ansia dalla prima sequenza, si capisce che qualcosa di tremendo sta per succedere, ma non si capisce cosa. L’idea che la gravità o qualcosa di più sinistro distrugga tutto ciò che è sferico è interessante, non originalissima, ma interessante. Il racconto è ben bilanciato qua scene vivide che consentono l’immersione nella storia e dialoghi gestiti bene senza scadere nei soliti spiegoni che ammazzano l’interesse.
Ottimo lavoro



,jollyblack di Agostino Langellotti


Buongiorno Agostino,

ho trentacinque anni, e la nostalgia è tanta dopo aver letto questo racconto. Hai scritto qualcosa di semplice , ma che tocca tutti i tasti giusti per far vivere un’esperienza intensa al lettore. D’altronde Massimo ha ragione, ma il racconto sottolinea qualcosa di matematico, e ciò in un mondo che cambia alla svelta è facile diventare nostalgici quando si è ancora giovani. Per il resto la scrittura è ottima, semplice, chiara e immediata, difficile non riuscire ad immergersi.
Il gruppo Visions mi metterà in grosse difficoltà per la classifica.
Ottimo lavoro.


Ottanta Emiliano Maramonte

Un racconto diviso in tre sequenze che racchiudono e mostrano la vita di Samuel che sta volgendo alla fine, ma non in maniera naturale. L’empatia è il motore della storia e arriva subito a chi legge. Lo stile si regola perfettamente con la storia, quando serve incalza quando occorre rallenta. Tema centrato, è la fine del mondo per Samuel, ma non per chi rimane.
Ottimo lavoro

, di Mattia PLa Quarta Genesiernis

Buonasera hai proposto un racconto surreale centrando il tema in pieno. Lo stile ai limiti del grottesco mi è piaciuto, il racconto è ironico a punto giusto. Solo il finale mi ha lasciato un po’ perplesso, mi spiego…il tuo racconto fa presa sull’ironia e il sarcasmo, perché proporre una sorta di lieto fine? Ad ogni modo questo è un giudizio personale, la storia è la tua e non voglio che questo la penalizzi.
In bocca al lupo per il contest



TF5k, di Andrea Furlan

Ciao Andrea, il tuo racconto mi ha ricordato alcuni videogiochi con i quali perdevo le mie giornate da fanciullo, detto ciò il tuo racconto mi è piaciuto anche se ho scarso interesse verso gli argomenti che lo muovono. Hai gestito bene caratteri e ritmo, cosa non semplice, centrando la declinazione del contest con un racconto abbastanza originale.
In bocca al lupo!

Una finestra ricoperta di stelle, di Rick Faith

Buongiorno Rick,

nel tuo racconto c'è molta tenerezza ed è bello leggere qualcosa che riesca a rilassare la mente, senza dover per per forza trovare declinazioni terre o angoscianti. Anche il tuo stile mi piace molto, non hai forzato niente e tutto scorre alla perfezione. Trovo che la tua sia un'ottima qualità, a volte con poco tempo e pochi caratteri si rischia di voler esprimere troppo avendo paura che il racconto non sia chiaro.


Ed è meglio finirla qua!, di Salvatore Stefanelli

Ciao Salvatore,

meno male che devi ricominciare, la tua scrittura è di un livello altissimo, figurati se non avevi mai smesso....detto ciò non ho notato grossi errori e il racconto in sé mi è piaciuto molto. Purtroppo capiti in un girone di ferro e dopo aver letto il tuo racconto sono davvero in difficoltà nel buttare giù la classifica.
Per ora ti faccio I miei complimenti e un grande in bocca al lupo.



L’anello, di Domenico Foglia

Ciao Domenico,

Tema centrato e racconto che mi ha convinto. Sei riuscito con poco a creare un'atmosfera volutamente opaca ma che riesce a prendere forma nella testa del lettore. I dialoghi sono gestiti benissimo, non hai proposto la classica lista della spesa e questo sinceramente aiuta ad apprezzare il racconto, lo fa sembrare qualcosa di personale.

In bocca al lupo per la gara!


1) Agostino Langellotti Jolly Black
2) Ozymandias Matteo Mantoani
3) Ottanta Emiliano Maramonte
4) Ed è meglio finirla qua! Salvatore Stefanelli
5)Tre palline di gelato Katjia Mirri
6) L’anello Domenico Foglia
7) Una finestra ricoperta di stelle Rick Faith
8) La Quarta Genesi Mattia Pernis
9) TF5k Andrea Furlan
Ultima modifica di Giovanni P il giovedì 26 ottobre 2023, 23:07, modificato 2 volte in totale.

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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » giovedì 26 ottobre 2023, 18:53

Avreste ricevuto tutte le classifiche, ma quella di Pratesi non è considerabile in quanto non ha inserito tutti i commenti. Speriamo riesca a risolvere in tempo.

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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » venerdì 27 ottobre 2023, 0:14

Anche Pratesi ha sistemato la classifica.

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Re: Gruppo VISIONS: Lista racconti e classifiche

Messaggio#16 » lunedì 30 ottobre 2023, 19:00

Ecco a voi i miei commenti e classifica.

1) Ottanta, di Emiliano Maramonte
Un racconto molto buono in cui dimostri una grande padronanza nel controllo del materiale narrato e in cui raggiungi il tuo obbiettivo anche se non ti assegno il pollice su completo (quindi quasi su) per la mia ritrosia nei confronti dei testi in cui la morale è esplicitata con troppa chiarezza dai protagonisti in quanto la vedo come una scorciatoia. Occhio però che, come ogni storia narrata, alla fine a fare la differenza è l'esposizione e qui è ottimale. Funzionale e riuscita anche la tua decisione di non svelare quasi nulla del contesto. Tema ben declinato. Bravo.
2) Tre palline di gelato, di Katja Mirri
Mi allineo a chi ti ha sottolineato una partenza un po' difficile a livello di POV in quanto lo espliciti solo dopo alcune righe e in quel lasso di lettura non mi era ben chiaro neppure il tempo del narrato. Detto questo, poi si capisce e il tutto va a posto, ma è un problema e va risolto chiarendo da subito. Il racconto mi è piaciuto e la trovo una bella idea, anche se ancora da affinare in quanto mi sembra che rimangano delle non risposte non volute, nel senso che questo contesto particolare andava seminato meglio: si arriva alla fine con la sensazione che manchi qualcosa da parte dell'autore e questo è un malus. Molto buona la declinazione del tema. Come valutazione, direi un pollice tendente al positivo in modo brillante e anche solido perché hai padronanza e la trasmetti al lettore anche se quelle mancanze evidenziate non permettono di salire al livello superiore.
3) Jolly Black, di Agostino Langellotti
Un buon racconto con un'ottima declinazione del tema. Occhio però che si tratta di un testo che si esaurisce nella sua idea iniziale e sei stato costretto a fare uscire parte della morale dal dialogo stesso tra i due protagonisti e questo è un malus. Rilancia poco, insomma, e forse potevi lavorare di più sulle sfumature creando un finale più a effetto e meno spiattellato. Sotto questo punto di vista, devo dire che devi lavorarci ancora sopra per farlo assurgere al suo reale potenziale ed evitare di mandare qualunque messaggio per voce dei protagonisti, ma facendolo uscire dalla emozioni che susciti nel lettore. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e anche brillante, ma da affinare ancora parecchio.
4) Una finestra ricoperta di stelle, di Rick Faith
Mi ricollego a quanto ti hanno sottolineato in diversi: i rimandi a GTA, a Mars Attack, a una certa cultura giovanile di vent'anni fa e il loro non essere stati generalmente apprezzati. Ecco, vado controcorrente e ti dico che questa sorta di non omogeneità nella definizione del tuo protagonista, questa sensazione di passare da pezzi d'alta classe ad altri meno ispirati è proprio dettata dalla tua non sufficiente immersione in quel modus pensandi (se mi permetti il termine). Pensa a Zerocalcare e alla sua serie: è tutto un parlare affondato in una specifica cultura, senza mezzi termini, facendo all in. Ora, non dico di fare una roba così densa, ma di sicuro di aumentare la frequenza dei rimandi, di non lasciarla qua e là che poi sembrano solo strani tranne stonare in caso tu decida di toglierli in toto. Vacci più secco, insomma. E poi la fluidità, il lasciare scorrere eliminando tutto il superfluo, anche sotto questo aspetto va asciugato maggiormente il testo. Male l'inizio: troppi personaggi, troppo debole l'aggancio perché il lettore pensa che i genitori siano venuti a cercare qualcosa e che il protagonista ne abbia paura e fatica a entrare davvero nel tuo racconto. Ottima la declinazione del tema. Passando alla valutazione, direi un pollice tendente al positivo in modo brillante anche se non solido e finisci davanti ad altri per una maggiore naturalezza che comunque ho percepito dalla lettura.
5) Ozymandias, di Matteo Mantoani
Un racconto pulito, piacevole da leggere, con qualche problematica di fondo. Hai chiarito perché abbia svegliato gli umani (voleva contemplare i suoi creatori prima di sterminarli), ma, mio parere, hai sbagliato nell'inserire la questione delle ulteriori IA che hanno spazzato via quelle precedenti. Mi spiego: come idea è molto buona e piena di potenziale, ma in uno spazio così ristretto ti ha creato due macro problemi: 1) non hai avuto lo spazio sufficiente per esporre le potenzialità del concetto della specie creata che non trova altra soluzione se non quella di distruggere quella precedente, ma soprattutto 2) non hai avuto il tempo per concentrarti sulla IA protagonista, sulle sue motivazioni, sul suo rapporto con i creatori che deve distruggere... Ti sei reso da solo impossibile il creare l'empatia necessaria con i tuoi protagonisti buttando troppa carne sul fuoco e questo è sempre un errore. Chiudo con quello che mi è sembrato un errore di logica: perché la IA, pur conoscendo le identità dell'equipaggio, sveglia prima Byron? Così facendo ti sei creato la necessità di spendere tempo e caratteri per svegliare il capitano (senza una logica), errore che è andato a pesare ulteriormente su tutto il resto del racconto. Buona la declinazione del tema. Nonostante quanto detto, la mia valutazione è cmq sostanzialmente positiva e vado su un pollice tendente al positivo in modo solido (per il tuo stile, per la piacevolezza della lettura) anche se non così brillante.
6) TF5k, di Andrea Furlan
Buono il ritmo, piacevole la lettura e il controllo che dimostri di avere, ma ho percepito la tua distanza in termini di conoscenza del contesto trattato che si esplica nel numero di follower: 25/40 mila sono davvero pochi per quelli che sono i numeri standard di un gioco che deve rendere, soprattutto considerato tutta la logistica, con tanto di minaccia di morte, che c'è dietro. Mi è sembrato inoltre che non dedichi sufficiente spazio a quelle che sono le aspettative del pubblico nei confronti della fine di questo gioco, nel senso che, anche qui, si fosse parlato di due miliardi (per dire) di utenti connessi si poteva fare tutto un discorso sulla necessità di fare durare lo spettacolo più a lungo per aumentare gli introiti, ma andava specificato e data più importanza alla questione invece di suggerirla e basta. Buona la declinazione del tema anche se, anche in questo caso, poteva essere maggiormente sottolineata in rapporto all'importanza del finire il gioco. Insomma, ottime potenzialità, ma allo stato attuale più suggerite che espresse e pertanto per me è un pollice tendente al positivo in modo brillante, ma non così solido.
7) La Quarta Genesi, di Mattia Pernis
Mi sembra che ti sia autoanalizzato più che bene e che abbia ben chiaro i problemi del testo. Il cambio di direzione è troppo improvviso e mal giustificato, non hai gestito al meglio tutta le seconda parte e questo non può che inficiare sul giudizio generale. Detto questo, il tuo stile è efficace e fresco, un po' da affinare per renderlo pulito il giusto, ma sei decisamente messo bene. Il tema è ok e dissento sul fatto che non ci fossero molte declinazioni perché dovete imparare a lavorare anche lateralmente e sulle diverse sfumature (in effetti ci starebbe bene una bella discussione nell'apposita ala dell'Arena sul come affrontare il tema su MC). Detto questo, per me siamo su un pollice tendente al positivo anche se non solido e brillante.
8) Ed è meglio finirla qua!, di Salvatore Stefanelli
Mi allineo al commento di Moretto sulla gestione dei punti di vista. Ho faticato a comprendere la logica del tuo racconto e senza leggere i commenti e le tue risposte non ci sarei arrivato. In particolare, non comprendo come si sia potuta ricreare una situazione "normale" con scuola e tutto quando la tua chiusa è su un disastro che sta succedendo sul pianeta che travolge gli esseri umani ivi giunti: c'è un salto eccessivo, a mio avviso. Peccato perché la tua scrittura è ottima e qui hai sbagliato proprio il tipo di strategia. Per quanto detto, per me un pollice tendente al positivo, ma un po' al pelo.
9) L’anello, di Domenico Foglia
Troppa roba, Domenico. Più che un racconto, sembra una sinossi, una prima prova, una stesura veloce di un'idea. Ho faticato a entrare nella storia, a comprendere il perché che stesse accadendo quello che stava accadendo e non ho trovato una semina cui appigliarmi per fare chiarezza. Dici che hai messo l'asticella troppo alta e mi trovi d'accordo. T'invito a lavorare su storie che possano rendere al massimo nei limiti imposti e piano piano alzarla, ma senza mai lasciarti andare perché tanto è troppa roba. Con il tempo, aumentando il controllo, potrai permetterti sempre di più e di osare. Allo stato attuale direi un pollice tendente al positivo, ma al pelo pelo.

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