L'autista

Appuntamento fissato per lunedì 20 novembre 2023 alle ore 21.00 con un tema di Jack Sensolini e Luca Mazza!
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KatyBlacksmith
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L'autista

Messaggio#1 » martedì 21 novembre 2023, 0:02

«Ambrogio, ho un languorino.»
E te pareva. Quando mai non ne ha? È tutto un "Devo tenere la linea", "Quello no che mi ingrassa"… Ma lo so io tutto quello che si ingurgita quando pensa che nessuno la guardi.
«Sì, signora. Ha preferenze?»
«Non lo so… non so decidermi.» Schiocca la lingua. Sbuffa. Guarda l'imbrunire aggredire il paesaggio fuori dai finestrini, abbassando con due dita dalle unghie perfette gli occhiali scuri a occhio di gatto. Dallo specchietto retrovisore assisto alla solita scena di lei annoiata.
Mi distraggo un momento, ma è uno di troppo: quando riprendo a guardare la stradina di campagna, il muso dell'auto punta verso due autostoppisti a bordo strada, due ragazzotti con la faccia pulita e i jeans già strappati ancora prima di farsi investire. Sterzo, freno; la Signora, sballottata, pianta le unghie nell'imbottitura della portiera mentre gli occhiali le vanno di traverso. Giurerei anche di aver sentito un «Vacca troia» parecchio sofferto.
«Signora?»
«Dicevo: fermati. Per poco non hai messo sotto due creature»
«Le chiedo scusa, colpa mia. Esco a vedere se stanno bene?»
Dallo specchietto laterale vedo i due uscire dalla nebbia e avvicinarsi speranzosi con una corsa leggera. I volti si arrossano quando i fanali posteriori li illuminano e nel gioco d'ombre sembrano demoni cinesi.
«Ormai è tramontato il sole, diamo loro un passaggio.»
«Sì, signora.»
Scendo e apro la portiera del salottino. I ragazzi notano la mia vecchia uniforme e si fermano, confusi. Mi sbirciano di sottecchi, poi arrischiano uno sguardo dubbioso nell'auto. Lei li accoglie.
«State bene, ragazzi? Dove state andando?»
Abito rosso e sorriso, li conquista in un momento. Fa loro cenno di accomodarsi sul divanetto opposto al suo. L'interno dell'auto, in cuoio, scricchiola quando i ragazzi si siedono. Avranno sedici anni ciascuno e dicono di essere diretti alla discoteca di cui hanno sentito parlare, più avanti sulla strada. La signora sa dove si trova anche se non ci ha mai messo piede e mi da ordine di partire.
Il motore fa le fusa mentre la carrozzeria fende i riccioli di una nebbia sempre più densa e collosa. Rallento quando i fari creano un muro di luce che mi impedisce di seguire la strada.
Intanto dal salottino mi giungono le prime risate. I ragazzi si sono sciolti: un po' perché la Signora è di buon umore, un po' per lo champagne che è sembrato loro scortese rifiutare.
Tutto attorno la campagna sembra scomparsa, inghiottita da uno spesso blob insondabile che zittisce anche i rumori. Attorno a noi non c'è più nulla, anche la strada è sempre sul punto di finire, di comparire, di trascinarci via in un luogo da cui non esiste ritorno.
Dal salottino i due ragazzi ridono forte per qualcosa che è stato detto, ma la Signora ha alzato il divisorio e sono tagliato fuori dai loro discorsi. È il segno che devo bloccare le portiere, così che i ragazzi non possano uscire.
Intanto fuori dall'auto ombre spettrali altissime appaiono dall'aria color ragnatela, emergono per pochi secondi. Le scanso appena in tempo, le supero lasciandomele alle spalle, dove svaniscono nei loro gusci di corteccia, puntando verso al cielo lunghi rami striminziti chiedendo vendetta. So che se dovessi fermarmi quelle lunghe dita acuminate mi raggiungerebbero e mi straccerebbero le carni per punirmi dei miei peccati.
L'ultimo segno di vita è nel salottino alle mie spalle: ridono, scherzano, chiacchierano. Loro non devono affrontare una strada invisibile, una nebbia malsana e densissima, un mondo sull'orlo dello sgretolarsi. E io lo so cosa succederà, vedo già i suoi canini brillare; la Signora si prepara a gustarsi le sue giovani prede, due vite che non ho avuto il coraggio di sottrarle. Altre due vittime che peseranno sulla mia coscienza e di cui il diavolo mi chiederà conto.
Rallento ancora. Ci sono solo io e quel fazzoletto di strada davanti alle ruote, un fazzoletto che a tratti si perde. Non so neppure più da quanto sto guidando, mi sembrano ore. La discoteca l'ho già passata? Oppure ho sbagliato strada? Se c'era una deviazione non l'ho vista.
Anche il navigatore si è perso, la freccia continua a ruotare in una zona dove non dovrebbe esserci neppure una strada.
D'improvviso mi si para davanti una sagoma enorme e nera; inchiodo appena in tempo. Emette un suono profondo e irato, e solo allora vedo le corna.
È lui! E arrivato per me!
Ma forse ho un'ultima carta per sfuggirgli.
Fermo l'auto e sblocco le portiere; trovo il paletto di frassino sotto al sedile, mentre rimbomba un altro muggito.

Mi sveglio in un fosso con brandelli di abito rosso tra i denti. Il sangue secco si stacca dalla pelle quando stringo i pugni.
Grido.
«No! Non di nuovo!»
Mi avevano fatto credere che se avessi avuto un lavoro stabile avrei avuto una vita normale; che sarebbe bastato fare un passo alla volta e sarei riuscito a ritrovare il mio posto nella società.
Un passo alla volta. Che sciocchi.
Per quanti passi io faccia, non esiste una mappa per uscire dall'inferno che ho dentro.



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antico
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Re: L'autista

Messaggio#2 » martedì 21 novembre 2023, 0:05

Ciao Katjia! Parametri tutti ok, divertiti in questa IGNORANZA EROICA EDITION!

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Daniele
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Re: L'autista

Messaggio#3 » martedì 21 novembre 2023, 17:02

Ciao Katjia, piacere di leggerti.
Noto che la signorina dei ferrero roger è un personaggio rimasto ben impresso nell'immaginario comune, è almeno la seconda volta che lo leggo descritto qui su minuticontati e anche nell'ultima volta era una sorta di vampiro eheh.
Dover mandare giù bocconi amari per lavoro, essere testimoni di ingiustizie e non potere o scegliere di non far nulla per contrastare, il tema c'è ed è sentito.
Il racconto mi è piaciuto, l'ho letto volentieri. Se devo farti un appunto sullo stile è riguardo ai discordi indiretti. La parte centrale è un po pesantuccia da leggere, avessi usato il discorso diretto e far dire direttamente ai ragazzi e alla signorina quel che dovevano dirsi magari avresti spezzato quei lunghi periodi dando più ritmo.
Piccolo appunto, una sottigliezza: se siamo nel punto do vista di Ambrogio come fa a sapere che la signorina affonda le unghie nei sedili quando lui frena e sterzata bruscamente? Lui gli occhi li ha sulla strada. Avresti dovuto descrivere l'atto dell'azione di frenare e sterzare, quel che vedeva lui, e poi girandosi avrebbe visto la signorina ribaltata sul sedile o aggrappata in qualche modo più o meno goffo. Sottigliezze stilistiche comunque che non alterano la buona riuscita del racconto.
Complimenti e in bocca al lupo per l'edition.
Alla prossima!

Ragazzo
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Re: L'autista

Messaggio#4 » mercoledì 22 novembre 2023, 7:56

Bel racconto e tema centrato, però non ho capito il finale. In realtà lui ammazza la vampira? E si così è, non si è liberato?
Mi sfugge qualcosa. Comunque, buona fortuna.

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KatyBlacksmith
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Re: L'autista

Messaggio#5 » mercoledì 22 novembre 2023, 14:15

Ciao, Daniele!

Daniele ha scritto:Noto che la signorina dei ferrero roger è un personaggio rimasto ben impresso nell'immaginario comune, è almeno la seconda volta che lo leggo descritto qui su minuticontati e anche nell'ultima volta era una sorta di vampiro eheh.


Mondaccio cane, non lo sapevo. Sono qui da così poco? Forse sì.

Daniele ha scritto:Se devo farti un appunto sullo stile è riguardo ai discordi indiretti. La parte centrale è un po pesantuccia da leggere, avessi usato il discorso diretto e far dire direttamente ai ragazzi e alla signorina quel che dovevano dirsi magari avresti spezzato quei lunghi periodi dando più ritmo.


Ecco, vedi? Hai ragione. Ero dibattuta tra due diversi esiti e mi sono lasciata sfuggire questo trucco. Giusto.

Daniele ha scritto:Piccolo appunto, una sottigliezza: se siamo nel punto do vista di Ambrogio come fa a sapere che la signorina affonda le unghie nei sedili quando lui frena e sterzata bruscamente?


Si sentono le unghie sulla tappezzeria. O almeno, io le ho sentite. Scraaaatch!
Grazie per i commenti e buona edizione! :)

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KatyBlacksmith
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Re: L'autista

Messaggio#6 » mercoledì 22 novembre 2023, 14:22

Ciao!

Ragazzo ha scritto:Bel racconto e tema centrato, però non ho capito il finale. In realtà lui ammazza la vampira? E si così è, non si è liberato?
Mi sfugge qualcosa. Comunque, buona fortuna.


Colpa mia e del limite di caratteri. La realtà è più complessa di così:
stressato dalla situazione difficile (ha quasi investito due ragazzi, poi la strada si è fatta sempre meno chiara) è divenuto (nuovamente) preda della sua illusione spaventosa, che gli fa immaginare un mondo popolato di mostri: la datrice di lavoro diventa un vampiro, nella nebbia si celano creature che cercano di strappargli le carni da addosso, e persino una mucca spersa su una strada di campagna diventa il diavolo. A quel punto cede del tutto e da di matto: ammazza la donna, completamente succube della propria immaginazione, il suo inferno privato.
Come vedi si è tutt'altro che liberato.

Buona undicesima era! :)

Ragazzo
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Re: L'autista

Messaggio#7 » mercoledì 22 novembre 2023, 14:27

KatyBlacksmith ha scritto:Ciao!

Ragazzo ha scritto:Bel racconto e tema centrato, però non ho capito il finale. In realtà lui ammazza la vampira? E si così è, non si è liberato?
Mi sfugge qualcosa. Comunque, buona fortuna.


Colpa mia e del limite di caratteri. La realtà è più complessa di così:
stressato dalla situazione difficile (ha quasi investito due ragazzi, poi la strada si è fatta sempre meno chiara) è divenuto (nuovamente) preda della sua illusione spaventosa, che gli fa immaginare un mondo popolato di mostri: la datrice di lavoro diventa un vampiro, nella nebbia si celano creature che cercano di strappargli le carni da addosso, e persino una mucca spersa su una strada di campagna diventa il diavolo. A quel punto cede del tutto e da di matto: ammazza la donna, completamente succube della propria immaginazione, il suo inferno privato.
Come vedi si è tutt'altro che liberato.

Buona undicesima era! :)


E che cacchio! Però tutta 'sta roba qui mica si capisce lì. Peccato! A questo punto ti consiglio di svilupparlo di più questo racconto, perché ne vale la pena.

alexandra.fischer
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Re: L'autista

Messaggio#8 » mercoledì 22 novembre 2023, 14:48

Tema centrato. Sembra l’inizio di una vecchia pubblicità di un famoso cioccolatino. Ma la Signora è una vampira. Per questo da il passaggio ai due giovani autostoppisti diretti alla discoteca. Sono le sue prede. Ambrogio l’autista invece è perseguitato dal diavolo. Non può permettersi di assecondare la Signora per l’ennesima volta. Di qui il palo di frassino. Storia gradevole e ben raccontata.

srcm
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Re: L'autista

Messaggio#9 » giovedì 23 novembre 2023, 7:27

Concordo a grandi linee con i commenti riportati sopra. Questo racconto potenzialmente è davvero molto bello ma il fatto che il finale sia poco chiaro mi ha un po' bloccato all'interno del punto di vista - a questo punto - schizofrenico del protagonista. Mi spiace perché questo tipo di storia alla Shutter Island, con le percezioni dei protagonisti falsate da illusioni o paranoie, solitamente la apprezzo molto (sia da leggere che da scrivere). Forse il finale avrebbe potuto essere spostato sul punto di vista della vittima per ampliare la prospettiva?
Al di là delle finezze su dialoghi e prospettiva però, il modo in cui hai creato e raccontato la scena prima della parte conclusiva mi è piaciuto molto e mi ha trasportato all'interno dello scenario con facilità.

Oltre alla famosa pubblicità, devo dire poi che l'ambientazione "stradale" abbinata alla tematica infernale mi ha fatto pensare ad alcuni numeri Dylan Dog.

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gioco
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Re: L'autista

Messaggio#10 » venerdì 24 novembre 2023, 18:50

Bella scrittura, che tratteggia ed evoca molto bene l'ambientazione senza bisogno di dilungarsi.
Capisco che la citazione di Ambrogio fosse irresistibile, ma fa strano pensare a vampiri che hanno languorini e che ingrassano. Del resto, ognuno se li immagina come vuole!!
Non credo di aver capito il finale... Come mai ha brandelli del vestito tra i denti? Il protagonista è un licantropo? Ha ucciso la Signora col paletto? Era un bue o proprio il diavolo quello apparso di fronte all'auto?
Ci sta rimanere con delle domande sospese, anche perché il racconto funziona e ti immerge nella storia, ma qualche piccolo appiglio in più l'avrei gradito.
Rispetto al tema, infernale lo è senz'altro, ma la questione delle mappe sembra un po' stiracchiata, col navigatore che va in tilt nella nebbia di una strada di campagna...
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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Pretorian
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Re: L'autista

Messaggio#11 » venerdì 24 novembre 2023, 20:30

Hello, Kathy.

Penso sia la prima volta che ci incontriamo, ma mi credi se ti dico che tipo un sei mesi fa ho scritto anch'io un racconto ispirato a quella pubblcità? XD
Il racconto ha dalla sua uno stile immersivo molto ben delineato che, pur con qualche sbavatura (ad esempio il fatto che fino al momento in cui il divisorio si alza, mi sembra che l'io narrante veda troppe cose alle sue spalle per essere solo qualcosa riflesso nello specchietto retrovisore) sostiene bene la storia. Per contro, la trama parte bene, ma si fa via via più confusa. Qualcosa comincia ad accadere attorno alla macchina, poi l'autista lascia intendere che la padrona ucciderà i due ragazzi e non è l'a prima volta che ciò avviene, poi lui esce dall'auto con un paletto e... boh?
Ho letto la spiegazione che hai postato in precedenza, ma sono spiacente di dirti che dal racconto si percepisce ben poco di quello che volevi rendere. Probabilmente, hai messo troppa care al fuoco per così poco spazio. Alla prossima!

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gioco
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Re: L'autista

Messaggio#12 » lunedì 27 novembre 2023, 16:40

KatyBlacksmith ha scritto:
Colpa mia e del limite di caratteri. La realtà è più complessa di così:
stressato dalla situazione difficile (ha quasi investito due ragazzi, poi la strada si è fatta sempre meno chiara) è divenuto (nuovamente) preda della sua illusione spaventosa, che gli fa immaginare un mondo popolato di mostri: la datrice di lavoro diventa un vampiro, nella nebbia si celano creature che cercano di strappargli le carni da addosso, e persino una mucca spersa su una strada di campagna diventa il diavolo. A quel punto cede del tutto e da di matto: ammazza la donna, completamente succube della propria immaginazione, il suo inferno privato.
Come vedi si è tutt'altro che liberato.


Ecco, leggo adesso questa spiegazione. Se fossi riuscita a rendere il fatto che sia tutta una sua allucinazione orrifica, che lo porterà persino all'omicidio, questo racconto sarebbe stato un capolavoro senza se e senza ma. Però questa cosa non arriva, e quindi il finale risulta confuso. Probabilmente basterebbe seminare un paio di indizi un po' più netti, e lasciare che il finale colpisca duro (perché sarebbe ancora più efficace una volta usciti dall'ambientazione fantastica!).
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BruceLagogrigio
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Re: L'autista

Messaggio#13 » lunedì 27 novembre 2023, 17:37

In prima persona. Tempo verbale presente. Ambientazione: Attuale/limousine strada di campagna. Tema centrato.

Ciao Katja, allora a livello stilistico poco da dire, quasi perfetto. L’idea è molto buona. Peccato solo sia piuttosto difficile capire che la parte fantastica del racconto sia frutto dell’immaginazione dell’autista. Avrei messo qualche indizio in più. Forse noi lettori di MC siamo talmente smaniosi di fantasy e soprannaturale che accettiamo di buon grado il fatto che il protagonista diventi un licantropo (quando in realtà si trattava di schizofrenia). Anche io l’ho capito solo dal tuo commento. Credo però che con una lettura più accurata ci si poteva arrivare.

Nel complesso la reputo una buona prova.

Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Luca Moggia
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Re: L'autista

Messaggio#14 » lunedì 27 novembre 2023, 22:50

Ciao Katjia,

interessante, e a mio gusto molto apprezzabile, la scelta di colorare una situazione tutto sommato ordinaria con vampiri, caproni demoniaci e ombre assassine.

Hai uno stile di scrittura che mi piace, scorre bene anche se a tratti potrebbe essere “pulito” un po’, forse riducendo le similitudini (comunque carine) e abbassando il tono di alcune espressioni/parole. Giusto a titolo d’esempio: l’imbrunire che aggredisce il paesaggio, le risate che giungono al protagonista, l’aria color ragnatela.
Questione di gusto mio comunque.

Buffissimo (almeno all’inizio) il personaggio della Signora. Me la sono proprio vista, tutta composta come nella pubblicità dei cioccolatini, che spara un “vacca troia” in mezzo ai denti e subito recupera il suo aplomb rivolgendosi al povero, spallatissimo, Ambrogio che stava per combinare un casino. Ottimo spunto comico!

Vengo a quello che credo essere il problema del racconto. La storia scorre bene fino al punto in cui diventa “dark”. In quel momento c’è una sequenza di immagini, che si sommano una dopo l’altra: le ombre (forse sono alberi non sono sicuro), la nebbia innaturale, la Signora che si scopre essere un vampiro, la comparsa del caprone demoniaco e Ambrogio che reagisce pianificando l'impalamento.
Presi singolarmente sono elementi che mi piacciono molto, però tanti così tutti insieme mi hanno frastornato.
Forse meritavano più spazio per creare un'immersione nell'atmosfera horror più graduale e coinvolgente.

Altro punto che mi ha lasciato perplesso è il finale.
Il paletto di frassino mi suggerisce che Ambrogio voglia uccidere la Signora-vampiro per salvarsi dal demonio, poi la scena si stacca. Quando il protagonista si sveglia i brandelli di abito rosso mostrano l’avvenuta lotta contro la Signora e capisco che l’ha sconfitta ma, nonostante questo, si ritiene condannato.

Al netto delle perplessità mi è piaciuto! Bella prova!

Alla prossima e buona Ignoranza Eroica!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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KatyBlacksmith
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Re: L'autista

Messaggio#15 » martedì 28 novembre 2023, 15:57

Grazie a tutti per le osservazioni, utilissime.
Mi sono dibattuta tra due diverse interpretazioni un po' per tutto lo scritto, e credo che sia questa la ragione principale per cui molte cose non sono arrivate e non si comprendono. Non per il limite dei caratteri, già bello alto: ma per l'indecisione tra due diverse direzioni.
Per cui ora prenderò queste due direzioni, darò loro un ring e quella che sopravviverà mi darà lo spunto per un racconto un briciolo più lungo e chissà che stavolta non funzioni a dovere.
Vorrei tenere la prima parte ironica e poi pian piano sprofondare nel macabro delle fantasie persecutorie del protagonista.
Alla prossima!

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Re: L'autista

Messaggio#16 » martedì 28 novembre 2023, 18:26

Mi accodo ai "non ho capito il finale", almeno prima di leggere la tua spiegazione.
In generale, in realtà, stavo già facendo un po' fatica a seguire il POV, perché comincia a vedere cose che sembrano estranee all'ambientazione e che lo fanno apparire fuori dal mondo, cosa che si rivela poi fattuale (quindi in parte bene, perché l'intento era quello), ma sul momento a mio avviso confonde parecchio.

Anche a livello di soprannaturale, complice (di nuovo) la questione del finale, non si capisce bene cosa sia reale e cosa no: la vampira è una vampira? In realtà è tutto finto e non c'è nulla afferente al fantastico se non nella mente del personaggio? Alcune cose ci sono e altre no? Il suo lavoro è l'autista o ha a che fare col soprannaturale?
Non capisco nemmeno se lui semplicemente ha problemi mentali, o ci sia una metafora nel comportamento della (non) vampira che gli causa determinate visioni.

In realtà l'ultima frase chiarisce abbastanza il fatto che sia tutto nella sua testa, però alcune cose non so quanto torni che lo siano, e poi è molto didascalica.

Invece, per dire una cosa che ha funzionato bene, l'atmosfera la senti proprio addosso. Nella prima parte ti vien voglia di capire dove vuoi portarci nell'ambiente in cui siamo.

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L'inquisitore
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Re: L'autista

Messaggio#17 » mercoledì 6 dicembre 2023, 8:26

Ciao Katy! Leggo dagli altri commenti che il problema principale è che la tua interpretazione del racconto non è arrivata. Probabilmente hai dato per scontate alcune informazioni che però non escono dal testo. Probabilmente se fossi stata un pelo più esplicita nel paragrafo finale avresti ottenuto l'effetto giusto.
In generale l'ambientazione e il personaggio risultano interessanti, anche se non credo che citare in modo così esplicito una vecchia pubblicità impreziosisca il racconto. Se fosse stato un normale autista di una nobildonna avrebbe funzionato comunque a dovere senza quell'effetto un po' ridicolo che, invece, sarebbe stato bene in un pezzo umoristico.
Sul piano stilistico rilevo anch'io qualche incongruenza del punto di vista e un rallentamento nella parte centrale, ma nel complesso il testo fila e funziona.
Pollice tendente al positivo per questo pezzo!

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