Carlos

Appuntamento fissato per lunedì 20 novembre 2023 alle ore 21.00 con un tema di Jack Sensolini e Luca Mazza!
Giovanni P
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Carlos

Messaggio#1 » martedì 21 novembre 2023, 0:31

Le mie braccia stavano stringendo Carlos, ma lui ora non c'è più.

- Carlos dove sei?!

Prima erano i fulmini, il frastuono e la pioggia, ora solo buio e silenzio. La polvere e i calcinacci che ci cadono addosso, lui che trema e piange fra le mie braccia. Allungo le mie mani verso l'oscurità che ho di fronte, ma non c'è nulla. Dov'è finito? Che cosa è successo alla casa?
Mi giro su me stesso provo ad cercare Carlos, ma intorno a me non c'è niente.

- Carlos sono qua! Parlami!

- Mettetevi in fila e seguite le indicazioni, maledetti bastarti!

Queste parole rimbombano all'improvviso nella mia testa, sono pronunciate da una voce potente che però non so da dove viene. Mi guardo intorno ma non vedo niente.

- Non fatemi arrabbiare, caproni maledetti!

Di nuovo la testa sta per scoppiarmi. Chi è che sta urlando? Non vedo niente qua è tutto buio, come se mi avessero sepolto vivo. Poi qualcosa mi viene addosso e cado, mi alzo annaspando in qualcosa di liquidi che brucia e mi toglie il respiro.

- Scusami.

Questa voce è diversa, è debole non mi fa vacillare come quella che ho sentito poco fa.

- Chi sei?
- Mi chiamo Mir.

Mi domando se è con un uomo che sto parlando. La sua voce ha un tono strano, come se fosse lontana o chiusa dentro qualcosa che la stritola.

- Dove siamo Mir?
- Non lo, so solo di essere morto.
- Oh cazzo...Carlos!

La gola mi scoppia, Carlos era fra le mie braccia mentre l'uragano faceva tremare tutto il palazzo. Allora il tetto ci è crollato addosso...

- Mettetevi in fila ho detto!

Quella voce mi stronca, non ce la faccio più.

- Mir...
- Dimmi.
- Mir...aiutami non vedo nulla, né la fila né le indicazioni, queste urla mi fanno stare male, sembrano aghi nella testa.
- Lo so, non ci si abitua mai.
- Ti prego, non vedo nulla, aiutami.
- Nemmeno io, siamo tutti ciechi qua e ci trattano come se potessimo vedere. Fra poco ci frusteranno, è da molto che sono qua, non ci si abitua a nulla, non c'è nulla che ci faccia stare bene.

Vorrei scappare o morire, ma non riesco nemmeno a piangere, non sento più i miei occhi, né la mia faccia.

- Mir...ti prego aiutami ad alzarmi.
- Non ci riesco, ho perso la capacità di usare il mio corpo. Mi sono scordato di tutto, di cos'è un braccio o come si usa una gamba, solo il volto di mia figlia è chiaro nella mia testa. È l'ultima cosa che mi è rimasta in mente, non faccio altro che pensare a lei. Non voglio è non devo dimenticare il suo volto. La mia Anya...
- Mir...
-La guerra si è presa la mia vita, ma lei è al sicuro. Farà la sua vita, crescerà e diventerà vecchia così da scordarsi tutto l'orrore che ha dovuto vedere. Spero che si dimentichi di tutto, pure di me.

Le parole di Mir mi tolgono il respiro, dimenticherò anche io il volto di Carlos?

- Siete stupidi o cosa, non lo vedete il percorso da seguire?

Finisco a terra di nuovo, la voce mi ha colpito come una bastonata.

- Carlos!

Riesco solo a urlare il suo nome mentre sto per annegare in una sostanza che per l'odore mi ricorda l'acido muriatico.

- Imbecilli, vi piace proprio stare dove state. E dire che la mappa per uscire di qua l'avete di fronte.

Provo ad alzarmi, ma nulla, non funziona più nulla.

- Chi siete? Non urlate così vi prego...
- Qua le domande le facciamo noi bastardo!

È troppo questo grido è come un cane che mi azzanna.

- Carlos!

- Papà sono qua...

Alzo lo sguardo, amore mio ci sei, ti vedo. Sei finito anche te in questo posto orribile, perché sorridi?

- Carlos...mi dispiace ho provato a proteggerti ma...

Prendo le sue mani, non mi lasciare.

- Papà lo so...non è colpa tua, vieni.

Carlos, il mio bambino di sei anni mi aiuta ad alzarmi come se fosse un uomo. La sua pelle è fatta di luce, il buio scappa di fronte al suo sguardo.

- Ti aiuto io a seguire la strada.
- No aspetta...
- Papà non preoccuparti per Mir, anche Anya sta per arrivare.

Nel buio più totale vedo solo il mio Carlos che mi guida sicuro. Lui riesce a vedere tutto quello che ci circonda, lo noto dai suoi occhi e come si muovono. Con lui che mi tiene per mano anche l'inferno è bello.
Ultima modifica di Giovanni P il martedì 21 novembre 2023, 0:36, modificato 3 volte in totale.



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antico
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Re: Carlos

Messaggio#2 » martedì 21 novembre 2023, 0:33

Ciao Giovanni! Caratteri e tempo ok, buona IGNORANZA EROICA EDITION!

Giovanni P
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Re: Carlos

Messaggio#3 » martedì 21 novembre 2023, 0:36

Grazie Antico!

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Robin
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Re: Carlos

Messaggio#4 » martedì 21 novembre 2023, 20:05

Ciao Giovanni!

Allora ecco qui il mio pensiero personalissimo.
All'inizio credo di aver avuto difficoltà nel capire i tempi verbali che mi hanno fatto qualche scherzo sul comprendere se Carlos fosse lì oppure no. In seguito c'è stato anche qualche errore di battitura. Ma, onestamente, 4 ore sono meno di quanto sembrano perciò uno non ha molto tempo per badare a tutti quindi io questi li giudico assolutamente peccato veniali!

Per il reso in generale l'idea concettuale mi è piaciuta, solo che l'ho trovata un po' "ferma" ... Da lettore ho pensato che non stava effettivamente accadendo nulla, se poi uniamo questo al fatto che il buio non mi ha permesso di immaginare un granché... Ecco, in pratica il tuo è stato un racconto basato unicamente sulle sensazioni quindi davvero, davvero difficile da scrivere!

In ogni caso a me la tua interpretazione di inferno è piaciuta!

A prestoooo
Robin Ki
Be a King, the Kingdom will come.

Ragazzo
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Re: Carlos

Messaggio#5 » mercoledì 22 novembre 2023, 9:38

Ciao, metto anche qui il mio commento.

L’idea è bella, sentimentale, toccante, ma purtroppo il testo è scritto un po’ male, ci sono molti refusi, ripetizioni. Qui il tema, l’inferno non ha mappe, sembra volersi riferire al fatto che qualsiasi tragedia può accadere dovunque in qualsiasi momento, tra l’altro colpendo chiunque anche i bambini. E poi, perché ci sono tutti quegli spazi e non ci sono tra i discorsi diretti? Anche l’impaginazione di un testo vuole la sua parte, perché anche questa confusione di spazi e non spazi può rubare l’attenzione del lettore, con il rischio di perderlo per strada.
In conclusione, l’idea c’è e per me è buona, ma andrebbe sviluppata meglio.

Sira66
Messaggi: 154

Re: Carlos

Messaggio#6 » giovedì 23 novembre 2023, 15:27

Ciao Giovanni, non credo ci siamo mai incontrati in Arena. Il tema mi pare sia aderente: se ho ben capito, siamo in uno stato di transizione tra vita e morte, e l’inferno per il protagonista è ignorare dove si trovi, dove sia finito suo figlio Carlos, essere senza una guida laddove il protagonista poi trova il figlio, morto con lui. L’idea in sé non è male.
Però devo ammettere che la lettura è faticosa, spesso non si capisce chi siano i personaggi che si avvicendano, i dialoghi non fanno procedere la storia ma la rendono statica. Sono sicura che con un po’ più di tempo a disposizione avresti messo a fuoco meglio il tutto. Buona sfida.

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Gerry Ponsacchi
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Re: Carlos

Messaggio#7 » giovedì 23 novembre 2023, 16:10

Ciao Giovanni e grazie per la lettura. Hai scelto una declinazione letterale del tema, con un aldilà infernale in cui creature che però non vediamo dileggiano le anime. Interessante il finale e le creature di luce. Nel complesso, direi una lettura molto tradizionale di ciò che ci aspetta dall’altra parte. Buio, Stige, diavoli, luce, redenzione.
Ecco, non mi ha entusiasmato particolarmente, non ha solleticato la mia curiosità, direi che hai svolto il compito ma per attirare l’attenzione secondo me serve di più.

Dunque, io ti farei notare due cose: innanzitutto, i dialoghi. Molto sulla linea, molto diretti e in linea con la storia, ma spesso spiegano cose che hai già descritto. Senza sottintesi, senza trappole, dritti dritti. Questa cosa alla lunga stanca, crea quella mancanza di curiosità che ti ho evidenziato.
Secondo: noto un sacco di refusi, come se l’avessi scritto al cellulare. Ci ho preso?
buona edition
g3rry

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GiulianoCannoletta
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Re: Carlos

Messaggio#8 » venerdì 24 novembre 2023, 17:55

Ciao Giovanni, sempre un piacere leggerti.
Una declinazione del tema letterale, con dei tratti molto delicati.
Hai reso bene il protagonista spaesato. Forse avrei voluto sapere prima alcune informazioni su Carlos, ad esempio l'età, mi avrebbero aiutato a orientarmi meglio.
È un racconto che si basa molto sui dialoghi, e in buona parte fanno il loro dovere. Ti segnalo solo questo:

"Non ci riesco, ho perso la capacità di usare il mio corpo. Mi sono scordato di tutto, di cos'è un braccio o come si usa una gamba" che non mi ha convinto molto, perché mi è parso un po' forzato.

Molto bella la scena finale.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Cinzia Fabretti
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Re: Carlos

Messaggio#9 » sabato 25 novembre 2023, 15:44

Buongiorno Giovanni, il tuo racconto ha delle particolarità su cui ho avuto bisogno di riflettere. Nella parte iniziale si segue bene lo smarrimento del protagonista, la scoperta di essere morto, il terrore di non vedere nulla e di essere torturato da voci che infliggono sofferenza fisica. E qui comincia a stridere qualcosa, perché per un verso soffre fisicamente (ci frusteranno) ma d’altra parte non si 'sente' un corpo, nulla funziona. Come cade, come percepisce odori? E la mappa che avrebbero di fronte, è una presa in giro dei demoni? Le domande restano in sospeso, mentre nella chiusa subentra l’apparizione del figlio angelo che si immagina lo condurrà via. Consolante, ma dunque non era un inferno in senso tradizionale? Si tratta di un oltremondo oscuro che non è una condanna irreversibile, ma un restare in balia di demoni finché una persona amata non ci riscatta? E chi non ha avuto la buona sorte di un amore? Non so, mi ha lasciato diverse domande insolute e questo, in generale, ha ridotto alquanto il mio gradimento del racconto.

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Shanghai Kid
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Re: Carlos

Messaggio#10 » domenica 26 novembre 2023, 20:21

Ciao Giovanni,
piacere di averti letto.
Come ti hanno già segnalato altri, i refusi e gli errori nell’uso della punteggiatura non aiutano, mioddio, nulla di che, probabilmente a una seconda e più attenta lettura vi avresti posto rimedio e in contest come questo sono errori più che perdonabili, però devo ammettere che mi hanno distratta parecchio.
Apprezzo il tocco delicato e sentimentale che hai dato al tuo racconto, ma devo ammettere
che non mi ha avvinto. Ho trovato i dialoghi troppo didascalici e molti passaggi un po’ confusi.
Grazie comunque, a rileggerci.
Elisa

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gcdaddabbo
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Re: Carlos

Messaggio#11 » domenica 26 novembre 2023, 22:37

Ciao Giovanni, sono a rileggerti!
Ho avuto qualche difficoltà iniziale a comprendere il tuo racconto. Alcuni refusi (un accento fuori posto, un “so” che manca) non hanno aiutato. Il tema è centrato, ma la storia sembra costruita solo per rispondere all’indicazione data, senza una vera partecipazione dell’autore. Ci sono comunque apprezzabili momenti di Pathos. Il buio in cui tutto si svolge ha confuso però il mio desiderio di penetrare nell’angoscia del protagonista.
Non ho capito bene la situazione che ha generato la discesa agli Inferi. Per Mir la guerra, il crollo dell’abitazione per un uragano per il protagonista? Chi è Anya? Aspetto chiarimenti. Buona IGNORANZA EROICA EDITION

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KatyBlacksmith
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Re: Carlos

Messaggio#12 » martedì 28 novembre 2023, 14:29

Ciao, Giovanni!
Il tema è centratissimo e anche originale, con il crollo della casa e la morte apparentemente indolore(?) del protagonista. Però ci sono alcuni punti in cui la magia non ha funzionato: un estraneo gli dice che è morto e lui lo accetta, così, come se niente fosse. L'estraneo si prodiga in spiegoni che forse avrebbero potuto essere migliorabili. Non si capisce come mai siano tutti ciechi quando invece i "funzionari" infernali(?) vedano e si aspettano che anche i morti siano in grado di vedere le mappe. E non si capisce come mai i figli possano arrivare, e vedere, oltre che essere visibili. Insomma, un bel po' di punti oscuri per me. Poi come ti han già detto: i dialoghi e i refusi andrebbero curati un po' di più.
Ciò detto, buon divertimento e buona undicesima era!

Giovanni P
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Re: Carlos

Messaggio#13 » mercoledì 29 novembre 2023, 18:18

Buonasera a tutti,

vi chiedo scusa se non sono riuscito a rispondervi, intendo comunque ringraziare tutti per la aver letto la mia storia e per i consigli che mi avete dato.
Purtroppo non sono riuscito a comunicare al meglio quello che avevo in testa, ma riprenderò in mano il racconto e userò i vostri commenti per farlo rendere al meglio.
Buona gara a tutti.

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antico
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Re: Carlos

Messaggio#14 » mercoledì 6 dicembre 2023, 21:38

Dunque, penso andrò un po' controcorrente. Mi è piaciuta la resa di questo girone infernale anche se manca una semina sul perché queste anime siano finite lì. Non ho per nulla apprezzato il "salvataggio" perchè non se ne comprendono le ragioni. Avrebbe avuto un senso se la protagonista fosse stata "ripresa" e riportata in vita dai soccorritori e quindi si fosse risvegliata con il figlio Carlos davanti agli occhi, ma non così come l'hai presentato. Ed è un peccato perché eri riuscito a rendere molto bene le sensazioni della pena. Per me un pollice tendente al positivo anche se non in modo solido e brillante.

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