Lo statale - di Daniele Villa

Appuntamento fissato per lunedì 20 novembre 2023 alle ore 21.00 con un tema di Jack Sensolini e Luca Mazza!
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Daniele
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Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#1 » martedì 21 novembre 2023, 0:57

Un portone in mezzo al cielo.
Pasquale mosse un passo ma non sentì la terra sotto i piedi. Guardò in basso. Stava camminando su una nuvola!
Dove si trovava?
Le lenzuola candide del letto dell'ospedale e gli allarmi del monitor erano i suoi ultimi sfocati ricordi, poi il buio più profondo si era spento in un mare di luce al cui centro... quel portone.
Avvicinò il pugno della mano destra per bussare, ma le ante si dischiusero prima di poterle toccare.
Dalla fessura fuoriusciva una luce che con l'allargarsi dell'apertura si faceva sempre più intensa tanto che Pasquale si coprì gli occhi per non rimanere accecato.
«Buongiorno anima, il mio nome è Pietro. Questo è il luogo al quale sei stata assegnata.»
Pietro? Che fosse davvero...
«S-San Pietro? Buonciorn', mi chiamo Pasquale, non penzavo di... il Paradiso? Sul serio?»
L'espressione di Pietro gli trasmise una sensazione di bontà e appagamento mai provata negli 87 anni vissuti da comune mortale.
«Prego, entra pure.» San Pietro si spostò indicandogli l'ingresso.
«Mi scusi, prima di entrare, volevo chiedere... stanno qua i miei collechi? Sa, ero dipendente statale, lavoravamo in comune, eravamo un bel gruppo, ci pisciavamo sempre sott' dalle risate! Sono arrivati qui prima di me, ci tenevo a rivederli, magari si organizza una rimpatriata...»
«Lo so lo so, sappiamo tutto quassù, ma... mi spiace Pasquale, i tuoi colleghi non sono qui, dovresti chiedere più giù...»

Dalla cima del Purgatorio la vista era mozzafiato. Un oceano infinito si estendeva su tutti e quattro i lati, sotto di lui le sette cornici gli ricordarono i terrazzamenti dei vigneti della Basilicata. Era come stare in cima a un’enorme torta nuziale.
Pasquale levò lo sguardo. Una serie di gradini portavano a un trono sul quale sedeva un angelo dalle grandi ali e che impugnava una spada che rifletteva i raggi del sole. Il suo volto emanava una luce così intensa da non farne riconoscere i lineamenti.
«Buonciorno, Arcancelo Gabrielo? È davvero lei?»
«Buongiorno anima, no, non mi chiamo Gabriele, il mio nome è Artamiel. Cosa ti porta in questo luogo? Non proseguire oltre, scendendo da qui non troverai altro che sofferenza.»
Pasquale guardò giù e rabbrividì. «Mi scusi Ardaniel. No, preferirei non scendere sa, ma vede, cercavo i miei collechi, stanno qua per caso? Sa, di sopra non li ho trovati…»
«Ah, lei è lo statale! Capisco… No, mi spiace, i suoi colleghi qui non ci sono, dovrebbe provare a cercare… più giù.» L’angelo indicò la base del monte.
«Ah, caspita. E… come ci arrivo giù?»
«Devi solo proseguire diritto e superare tutte le cornici, non puoi sbagliare.»
«Va… va bene, ma poi posso tornare no?»
«Certo anima, la tua destinazione eterna ti è già stata assegnata.»

Gli inferi. Due colonne grondanti sangue rosso vivo ne segnavano l’ingresso.
Pasquale ci passò in mezzo e ad attenderlo trovò una figura dai contorni sbiaditi e sfuggenti, alta, dalla testa allungata le cui protuberanze sparavano da tutte le parti. Aveva quattro braccia, due delle quali arrivavano quasi alle ginocchia. In mezzo alle ombre che componevano la sua faccia, due puntini rossi si accendevano, contornati da linee gialle.
«Buongiorno anima, cosa ti porta nel regno degli inferi?»
Era davvero lui, il Diavolo! Meno male che doveva essere il più bello tra gli angeli…
Pasquale deglutì. «Buonciorno, Lucifero, l’ancelo mi ha mandato qui. Sa, cercavo i miei collechi, eravamo proprio un bel gruppo sa… Facevano sempre un sacco di scherzi ma le assicuro, non erano cattivi, mi fa strano che stanno qua.»
«Ah, lo statale! Girava voce che saresti arrivato, ma tranquillo, non sei destinato a restare, questo non è il luogo al quale sei stato assegnato purtroppo. A meno che tu non ti perda…»
«No, infatti vostra maes… malignit… Vabbè lasciamo pertere… Stavo solo cercanto i miei collechi, avete per caso una mappa? Ci tenevo a reincontrarli, sa…»
Il Diavolo scoppiò in una rumorosa risata che rimbombò nelle orecchie di Pasquale manco fosse il subwoofer al concerto di Mimmo Cavallaro. «No, mi spiace, ma qui all’inferno non ci sono mappe. In ogni caso cercheresti invano, i tuoi colleghi non sono qui, dovresti cercare… più giù.»
«Più giù? Ancora più sotto dell’Inferno? Maronn’ mia! E che ce sta?»
«Massì dai… Più giù, alle macchinette!»



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antico
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#2 » martedì 21 novembre 2023, 1:04

Ciao Daniele! Parametri rispettati, buona IGNORANZA EROICA EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#3 » martedì 21 novembre 2023, 5:08

Ciao Daniele. Racconto interessante, si potrebbe dire che hai raccontato una barzelletta sugli statali molto ben riuscita. Se hai inventato tutto di sana pianta complimenti, in poco tempo e con l'effetto Minuti Contati in agguato per me hai fatto un lavoro eccellente.
Mi pareva di vedere Lino Banfi nei panni di Dante, ogni battuta di dialogo così sgrammaticata mi faceva sorridere.
Mi pare un po' fantascienza che uno si faccia i tre regni dell'aldilà a piedi per andare a cercare i colleghi di lavoro, ma è una parodia che in questo caso ci sta bene.
Il mio consiglio è di calcare la mano ancora di più, hai paragonato il Purgatorio al paesaggio della Basilicata.. bene! Rincara la dose, inserisci frasi di questo tipo altrove, era una delle cose più divertenti.
Per me molto bene, sarà dura fare la classifica.
grazie e alla prossima!

Ragazzo
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#4 » martedì 21 novembre 2023, 21:00

Ciao, racconto ironico, molto divertente. Credo tu sia riuscito perfettamente nell'intento, perché il finale non me l'aspettavo e mi sono messo a ridere. Complimenti!
Solo una nota: in narrativa i numeri si scrivono in lettere.

Dario17
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#5 » mercoledì 22 novembre 2023, 11:34

Pg caratterizzato benone, parodistico ma nemmeno una macchietta.
La storia mi ha trasmetto le sensazioni di leggerezza da spot pubblicitario alla Lavazza figlie del secolo scorso, dove si impegnavano addirittura con una trama per catturarti e farti comprare il prodotto (Lavazza, per dirne uno).
Anche qualche tratto Fantozziano...ed è un complimentone.
Mi aveva interdetto un po' la facilità con cui un'anima qualunque potesse vagare come gli pare per l'ontretomba ma capita l'antifona del mood comico e leggero, è tutto scivolato via e mi sono goduto il finale col battutone.
Magari evitare il clichè dell'ospedale e far ricordare a Pasquale che solo un momento fa stava facendo la fila per la pensione bello tranquillo sarebbe stato un tocco d'eccellenza.
Prova convintente. MOLTO convinvente.

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Thomas
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#6 » mercoledì 22 novembre 2023, 20:12

Ciao Daniele. Mi hai strappato una risata sincera. Trovo che l'idea delle macchinette sia geniale, complimenti!
La storia si segue con interesse e prepara molto bene alla battuta finale.
Il racconto mi sembra ben scritto e rapido, forse avrei tolto qualche descrizione e aggiunto qualche riga in più di dialogo.
Veramente una lettura piacevole.

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Manuel Marinari
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#7 » giovedì 23 novembre 2023, 22:56

Ciao Daniele, un racconto che inizialmente ho fatto un po' di fatica a entrarci dentro soltanto perché non avevo colto che alcune parole non erano scritte sbagliate. Non avevo da preso subito che hai accennato ad un dialetto. Calabrese forse? Lo spirito fantozziano mi ha accompagnato per tutta la lettura del racconto, dal letto d’ospedale dove è ricoverato il signor Pasquale fino alla meta preferita dallo statale e i suoi colleghi. Ho apprezzato la divisione dei tre periodi rispettando ovviamente paradiso, purgatorio e inferno e poi il fatto che in tutti e tre i luoghi correva voce dello statale che era in giro a cercare i suoi colleghi, molto simpatico come siparietto. Racconto divertente e non semplice da declinare con il tema proposto lunedì. Bravo! Buona edition

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Emiliano Maramonte
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#8 » giovedì 23 novembre 2023, 23:54

Ciao Daniele!
Sei un mascalzone! Edition dopo Edition mi rendi sempre più difficile il compito di valutarti e classificarti!
In questa occasione hai scritto un gran bel racconto. Mi sono divertito, ho provato suspense, in alcuni punti ho sorriso a qualche battuta indovinata (il concerto di Mimmo Cavallaro è da applausi!). Inoltre mi è piaciuta la scanzonata discesa agli inferi che scimmiotta quella più letteraria del Sommo Poeta, perché hai saputo affrontare il tutto con leggerezza e la giusta dose di ironia.
Unico appunto: non ho capito il finale, cioè la battuta che avrebbe dovuto chiudere la partita. E qui, purtroppo, il ritmo, il picco del divertimento si è un po' afflosciato. Ora due sono le cose: o non ho capito io, allora è un problema solo mio, e ciao, oppure la battuta finale te la potevi giocare meglio e allora... ahi ahi ahi!
Comunque, ottimo lavoro, ragazzo!

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Daniele
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#9 » venerdì 24 novembre 2023, 0:06

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Daniele!
Sei un mascalzone! Edition dopo Edition mi rendi sempre più difficile il compito di valutarti e classificarti!
In questa occasione hai scritto un gran bel racconto. Mi sono divertito, ho provato suspense, in alcuni punti ho sorriso a qualche battuta indovinata (il concerto di Mimmo Cavallaro è da applausi!). Inoltre mi è piaciuta la scanzonata discesa agli inferi che scimmiotta quella più letteraria del Sommo Poeta, perché hai saputo affrontare il tutto con leggerezza e la giusta dose di ironia.
Unico appunto: non ho capito il finale, cioè la battuta che avrebbe dovuto chiudere la partita. E qui, purtroppo, il ritmo, il picco del divertimento si è un po' afflosciato. Ora due sono le cose: o non ho capito io, allora è un problema solo mio, e ciao, oppure la battuta finale te la potevi giocare meglio e allora... ahi ahi ahi!
Comunque, ottimo lavoro, ragazzo!

In bocca al lupo!
Emiliano.


Nooo mi spiace che non hai colto la battuta finale Emiliano!! È perché gli statali sono sempre a cazzeggiare ai distributori del caffè!!

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Daniele
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#10 » venerdì 24 novembre 2023, 0:11

Manuel Marinari ha scritto:Ciao Daniele, un racconto che inizialmente ho fatto un po' di fatica a entrarci dentro soltanto perché non avevo colto che alcune parole non erano scritte sbagliate. Non avevo da preso subito che hai accennato ad un dialetto. Calabrese forse? Lo spirito fantozziano mi ha accompagnato per tutta la lettura del racconto, dal letto d’ospedale dove è ricoverato il signor Pasquale fino alla meta preferita dallo statale e i suoi colleghi. Ho apprezzato la divisione dei tre periodi rispettando ovviamente paradiso, purgatorio e inferno e poi il fatto che in tutti e tre i luoghi correva voce dello statale che era in giro a cercare i suoi colleghi, molto simpatico come siparietto. Racconto divertente e non semplice da declinare con il tema proposto lunedì. Bravo! Buona edition


Grazie per l'apprezzamento e per il feedback Manuel, felice che ti abbia divertito! Sì sul dialetto se lo avessi scritto in modo fedele si sarebbe capito poco nulla, ho provato a storpiare qualche parola così per provare a dare un accenno, sperando di non aver reso difficile la lettura, ma volevo usarlo come espediente per caratterizzare. Poi io sono un pirla perché mi divertiva l'immagine di sto tizio che parlava così con San Pietro gli angeli e il diavolo, e quando mi vengono in mente ste cagate non riesco a non scriverle eheh

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Daniele
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#11 » venerdì 24 novembre 2023, 0:15

Thomas ha scritto:Ciao Daniele. Mi hai strappato una risata sincera. Trovo che l'idea delle macchinette sia geniale, complimenti!
La storia si segue con interesse e prepara molto bene alla battuta finale.
Il racconto mi sembra ben scritto e rapido, forse avrei tolto qualche descrizione e aggiunto qualche riga in più di dialogo.
Veramente una lettura piacevole.


Grazie per il commento, felice di averti divertito! Dove le avresti accorciate le descrizioni? In generale o in qualche punto preciso?

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Daniele
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#12 » venerdì 24 novembre 2023, 0:18

Dario17 ha scritto:Pg caratterizzato benone, parodistico ma nemmeno una macchietta.
La storia mi ha trasmetto le sensazioni di leggerezza da spot pubblicitario alla Lavazza figlie del secolo scorso, dove si impegnavano addirittura con una trama per catturarti e farti comprare il prodotto (Lavazza, per dirne uno).
Anche qualche tratto Fantozziano...ed è un complimentone.
Mi aveva interdetto un po' la facilità con cui un'anima qualunque potesse vagare come gli pare per l'ontretomba ma capita l'antifona del mood comico e leggero, è tutto scivolato via e mi sono goduto il finale col battutone.
Magari evitare il clichè dell'ospedale e far ricordare a Pasquale che solo un momento fa stava facendo la fila per la pensione bello tranquillo sarebbe stato un tocco d'eccellenza.
Prova convintente. MOLTO convinvente.


Ciao Dario, grazie per il commento e per la posizione in classifica! Caspita hai ragione, ho usato il cliché dell'ospedale perché era un aspetto poco centrale e mi serviva solo a chiarire senza lasciar dubbi che fosse morto, ma questa è la riprova che ogni dettaglio è importante, magari anche un'occasione per buttarci un altro siparietto comodo... grazie ancora e buona edition!

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Daniele
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#13 » venerdì 24 novembre 2023, 0:26

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Daniele. Racconto interessante, si potrebbe dire che hai raccontato una barzelletta sugli statali molto ben riuscita. Se hai inventato tutto di sana pianta complimenti, in poco tempo e con l'effetto Minuti Contati in agguato per me hai fatto un lavoro eccellente.
Mi pareva di vedere Lino Banfi nei panni di Dante, ogni battuta di dialogo così sgrammaticata mi faceva sorridere.
Mi pare un po' fantascienza che uno si faccia i tre regni dell'aldilà a piedi per andare a cercare i colleghi di lavoro, ma è una parodia che in questo caso ci sta bene.
Il mio consiglio è di calcare la mano ancora di più, hai paragonato il Purgatorio al paesaggio della Basilicata.. bene! Rincara la dose, inserisci frasi di questo tipo altrove, era una delle cose più divertenti.
Per me molto bene, sarà dura fare la classifica.
grazie e alla prossima!


Ciao Matteo grazie del commento e del feedback! Caspita sì, rileggendolo hai ragione, dettagli così danno occasione di divertire e caratterizzare allo stesso tempo, seguirò il.consiglio! Felice di averti divertito. Ho provato questo esperimento, volevo raccontare in pratica una barzelletta con un racconto perché secondo me hanno tutte le caratteristiche per rendere: creare attesa, interessare e sorprenderti alla fine. Dai commenti vedo che è riuscito e ne sono felice, era da un po che mi stuzzicava l'idea, il titolo dell'edition mi ha fatto dire "ora o mai più" eheh

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Daniele
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#14 » venerdì 24 novembre 2023, 0:29

Ragazzo ha scritto:Ciao, racconto ironico, molto divertente. Credo tu sia riuscito perfettamente nell'intento, perché il finale non me l'aspettavo e mi sono messo a ridere. Complimenti!
Solo una nota: in narrativa i numeri si scrivono in lettere.


Hai ragione. Confesso che l'ho scritto convinto di sforare con i caratteri per rubacchiare, poi non ho avuto il tempo di rileggere e mi è sfuggito! Felice di averti divertito!

Franco Zanella
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#15 » sabato 25 novembre 2023, 18:17

Buongiorno Daniele.
A mio avviso il tema è centrato.
L’originalità dell’idea e la leggerezza con cui è trattata mi hanno fatto apprezzare il racconto ancora di più. Mi è piaciuto il protagonista con il suo carattere ottimista e ben disposto, sottolineato dalle frasi in dialetto. L’ho trovato proprio naturale e calzante e secondo me non era una cosa facile da rendere.
Per me è un’ottima prova, buona Edition!

LeggErika3
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#16 » domenica 26 novembre 2023, 22:20

Ciao Daniele,
racconto condotto con stile scanzonato e divertente. Sul Purgatorio come la Basilicata mi hai strappato una risata, il dialetto è comprensibile eppure assai caratterizzante. Tema centrato ( visto che non ci sono mappe dell'inferno, per trovare le macchinette si può solo seguire l'anima di uno statale). Ma la trama è una vecchia barzelletta ( che, in quanto dipendente statale, mi hanno raccontato millemila volte). Quindi preferisco premiare chi ha costruito una storia se non originale (obiettivo sempre difficile), almeno personale.

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Mario Mazzafoglie
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#17 » domenica 26 novembre 2023, 23:07

LO STATALE - DANIELE VILLA

Ciao Daniele, un piacere leggerti.
Appena hai 2 minuti vai a leggere il mio racconto, perchè in pratica il mio e il tuo protagonista sono la stessa persona!
Tu l'hai chiamato "statale" e io "impiegato comunale", e anche io ho cercato di dargli un taglio comico.
Per cui, se teoricamente mi è piaciuto il mio, dovrebbe piacermi anche il tuo.
E infatti così è. Giusta ironia e leggerezza, e storia che si legge dall'inizio alla fine chiara e senza bisogno di riletture.
Per me una buona prova, alla prossima.

Gaia Peruzzo
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#18 » giovedì 30 novembre 2023, 10:13

Ciao Daniele, volevo proprio passare a commentare il tuo racconto. E devo dire che mi è piaciuto un casino! Mi ha fatto proprio divertire. Vorrei poterti dare qualche consiglio, ma non me ne viene in mente nessuno ahah. Sono riuscita a immaginarmi proprio tutto quanto, e spero che il mio commento non sembri banale, ma complimenti davvero!

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Daniele
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#19 » giovedì 30 novembre 2023, 11:06

Eh ma così mi fai arrossire Gaia! Dai alla luce dei commenti considero l'esperimento barzelletta superato! Grazie mille per essere passata!

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BruceLagogrigio
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#20 » martedì 5 dicembre 2023, 10:51

Ciao Daniele, ho capito perché il mio racconto dell'altra volta ti era piaciuto. Ho trovato molte similitudine con questo. Tu però hai puntato più sulla parte divertente dall'inizio alla fine mentre io ho cercato il lato più drammatico (finale a parte). Penso che la tua scelta paghi di più! Io ci sarei andato anche più pesante...

Comunque buona prova!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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IL GLADIATORE
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Re: Lo statale - di Daniele Villa

Messaggio#21 » mercoledì 6 dicembre 2023, 21:51

Il tuo racconto conferma la tua versatilità che, Edition dopo Edition, acquista una notecole consapevolezza. Il tuo stile è sicuro e anche in questo caso scorre che è un piacere. L'idea di prendere una barzelletta e farne un racconto è davvero da applausi, così come la sua esecuzione. L'unica pecca può essere probabilmente la non originalità della barzelletta che sa di già sentito ma non è un fattore che penalizza di troppo la riuscita del tuo lavoro. La mia valutazione è un pollice quasi su.

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