Come vi approcciate alla scrittura dei racconti per il contest?

Il luogo per discutere dei differenti punti di vista e approcci. Interagite qui tenendo sempre a mente che ci possono essere divergenze e che proprio in esse ognuno di noi può trovare la ricchezza per migliorare.
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Come vi approcciate alla scrittura dei racconti per il contest?

Messaggio#1 » sabato 18 novembre 2023, 22:16

Ciao a tutti!
Approfitto della prossimità dell'Ignoranza Eroica Edition per domandarvi che approccio avete quando scrivete il racconto per il contest principale di Minuti Contati. Dopo aver letto qual è il tema, cosa fate? Che passaggi seguite?

Scrivete di getto la prima idea che vi viene?
Fate un brainstorming sul tema fino a trovare la declinazione su cui più sentite che avreste piacere a scrivere e poi partite?
Pensate alla declinazione del tema e puntate tutto su quello?
Strutturate prima un mini-canovaccio?
Non partite a scrivere se non avete prima strutturato ogni singolo snodo?
Puntate tutto sul personaggio e su un difetto fatale che si adatta al tema?
Provate a creare un arco di trasformazione (in)completo?
Tenete conto degli elementi che di solito piacciono di più nel forum e di solito fanno piazzare bene i racconti?
Fate altre cose che non ho elencato?
Usate sempre la stessa modalità o dipende dalla circostanza? Nella seconda opzione, da cosa?

Insomma, se vi va, mi piacerebbe avere un confronto su come ci comportiamo quando scriviamo per il contest. Ah, ed eventualmente se e quali sono le differenze con il vostro approccio "solito", ovvero senza i paletti stringenti (soprattutto di tempo) che caratterizzano Minuti Contati.

Grazie in anticipo per le risposte! Ovviamente arriverà anche la mia, per quanto dopo due sole volte non abbia ancora un vero e proprio metodo dedicato.



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MatteoMantoani
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Re: Come vi approcciate alla scrittura dei racconti per il contest?

Messaggio#2 » lunedì 20 novembre 2023, 19:00

Orca miseria, che domandona!
Sono curioso come te di sapere come vi organizzate, e allora vi lascio il mio piccolo contributo.
L'ispirazione non mi viene mai a comando, per questo ho un foglio note in cui mi scrivo sempre idee, personaggi, situazioni, e anche pezzi di racconto, quando mi viene di buttare giù queste cose. Le idee migliori mi sono venute nei momenti in cui riuscivo a liberare la mente, in macchina, in treno con lo sguardo fuori dal finestrino.. non è quasi mai un processo consapevole.
Alle 21 del giorno della gara, quando leggo il tema, la mia reazione è sempre la stessa: il panico. Mi viene sempre la domanda: ma che cazzo di tema si sono inventati? Poi mi calmo, e scorro la lista delle idee.. e magari mi metto a lavare i piatti, a guardare la televisione, e ci penso il meno possibile. Mezz'ora almeno, poi faccio l'elenco delle cose papabili..
Non mi metto a pensare ad archi, conflitti, porcherie varie.. non ne ho il tempo. Seleziono anche sulla base di quello che credo possa piacere agli altri, ovvio, perché i miei gusti sono deviati. Lo sanno tutti.
Alle dieci più o meno inizio a buttare giù l'idea a getto, sapendo più o meno dove voglio andare a parare, ma un requisito è sempre indispensabile: mi devo divertire. Se non mi diverto, l'idea fa schifo e il racconto pure (poi magari fa schifo lo stesso, eh.)
Finita una prima stesura, se mia moglie non dorme glielo faccio leggere. Mia moglie è preziosissima. È l'Asimov Reader, per citare il racconto di Asimov: l'elettore.. dove un uomo da solo rappresenta l'elettorato di un intero stato. Mia moglie è così, se alla lettura fa una smorfietta indifferente, il racconto è passabile, se dice che fa schifo.. allora è meglio che butto via tutto e riprovo.
Ma mia moglie il più delle volte dorme.. purtroppo.
Allora devo rileggere, e tagliare, tagliare, tagliare.. vanno via parecchi dettagli, devo rinunciare anche a roba che ritengo importante per dare colore al tutto.. ma via così.. tocca.
E posto. Cerco di farlo entro un'ora decente. Mi alzo presto per andare al lavoro. E poi ho la moglie che dorme pronta a segnare il mio nome nel libro nero dei morti.
E l'indomani rileggo, mi mangio le mani per qualche cazzata. E leggo i racconti dello stesso girone, trovando sempre migliori del mio.
A volte vinco. A volte perdo. Annoto quello che piace alla gente (e che spesso non piace a me, ci sto lavorando su questo, vedi altri post).
E si impara, si riprova.
Va molto, molto, molto a culo.
Ma per trasformare una merdina di idea in oro luccicante ci vuole molta abilità ed esperienza, e qui Minuti Contati dà il vero valore aggiunto. Insegna come tirare fuori il meglio da noi, in poco tempo, con passione e disciplina.
E poi almeno mi costringe ad annotarmi le idee, cosa che mi è stata utile altre volte.
Ma divertirsi è sempre la cosa migliore. Se scrivi e non ti diverti viene fuori una merda. Parola.

PuntiDiDomanda
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Re: Come vi approcciate alla scrittura dei racconti per il contest?

Messaggio#3 » martedì 28 novembre 2023, 19:42

MatteoMantoani ha scritto:Orca miseria, che domandona!
Sono curioso come te di sapere come vi organizzate, e allora vi lascio il mio piccolo contributo.
L'ispirazione non mi viene mai a comando, per questo ho un foglio note in cui mi scrivo sempre idee, personaggi, situazioni, e anche pezzi di racconto, quando mi viene di buttare giù queste cose. Le idee migliori mi sono venute nei momenti in cui riuscivo a liberare la mente, in macchina, in treno con lo sguardo fuori dal finestrino.. non è quasi mai un processo consapevole.
Alle 21 del giorno della gara, quando leggo il tema, la mia reazione è sempre la stessa: il panico. Mi viene sempre la domanda: ma che cazzo di tema si so [...]
Ma divertirsi è sempre la cosa migliore. Se scrivi e non ti diverti viene fuori una merda. Parola.


Anche io cerco sempre di finire entro un'ora decente, poi non ci riesco! Lol
Comunque beato te che riesci a farti mezzora in cui non ci pensi. Io mi metto su word, piglio tutte le possibili declinazioni del tema (faccio una sorta di mappa mentale coi termini e con tutto ciò che può essere attinenti, anche guardando significati di vocabolario o sfumature o giochi di parole che non sto tenendo in considerazione), e da lì intreccio quello che trovo per arrivare all'idea.
Ovviamente dipende dal tema: nella prima e nella terza edizione sono riuscito a farlo senza grossi problemi, nella seconda non mi veniva niente e ho "piegato" un concept che avevo già in mente. Va beh, semmai poi metterò uno screen del file word di questa edizione per far vedere meglio il mio approccio.

Il tuo mi piace abbastanza, ha il giusto mix tra panico e tranquillità. Ahahah

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Manuel Marinari
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Re: Come vi approcciate alla scrittura dei racconti per il contest?

Messaggio#4 » giovedì 21 dicembre 2023, 8:47

Grazie per lo spunto di condivisione!
Allora, io solitamente, nella settimana del contest, inizio a immaginare storie, trame, personaggi e messaggio sociale che voglio inserire nei miei racconti. Quindi nei momenti più assurdi (tipo mentre guido il furgone a lavoro) riesco a fantasticare tutto questo. Il lunedì appena mi trovo a scoprire il tema, cerco di capire quale delle storie immaginate in settimana sia la più applicabile al tema proposto. Una volta scelta, declino il più possibile sul tema. Ad esempio, il mio ultimo racconto Licantropia l’ho immaginato la mattina stessa di lunedì. Un cagnolino innocuo mi ha morso a lavoro ahahah e mi sono immaginato la trasformazione di un uomo in lupo mannaro. Quando ho letto il tema e ho trovato delle possibili strutture da costruire sono andato a vedere su internet il significato del tema. Ho riscoperto Leopardi (a me molto caro) e ho buttato giù la mia fantasia senza remore. Poi nella rilettura è tutta una battaglia di taglia e cuci per stare dentro i caratteri, ma questa è tutta un’altra storia ;)
Tendenzialmente però, una volta che iniziò a scrivere butto giù tutto dall’inizio alla fine senza interruzioni. Poi rileggo due o tre volte e modifico.
Alla fine scelgo il titolo e invio.

PuntiDiDomanda
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Re: Come vi approcciate alla scrittura dei racconti per il contest?

Messaggio#5 » venerdì 22 dicembre 2023, 0:13

Manuel Marinari ha scritto:Grazie per lo spunto di condivisione!
[...]
Alla fine scelgo il titolo e invio.

Praticamente l'approccio che ho usato anch'io questa volta, circa. E un pochino anche la seconda volta (con tema fine del mondo).
C'è da dire che per questo contest il tema era talmente ampio che non rientrarci in qualche modo era quasi impossibile. Infatti non mi ha fatto impazzire, per il motivo opposto a fine del mondo, che invece mi pareva troppo restrittivo.
Preferisco il modus operandi che ho descritto nel commento precedente, usato per prima e terza edizione (anche se poi quei racconti sono andati peggio perché ho messo troppa carne al fuoco), in cui i temi erano declinabili, ma ci voleva uno sforzo mentale per farlo in maniera originale.

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