PRIMA o TERZA PERSONA? PASSATO o PRESENTE o...

Il luogo per discutere dei differenti punti di vista e approcci. Interagite qui tenendo sempre a mente che ci possono essere divergenze e che proprio in esse ognuno di noi può trovare la ricchezza per migliorare.
Avatar utente
Maurizio Chierchia
Messaggi: 265

PRIMA o TERZA PERSONA? PASSATO o PRESENTE o...

Messaggio#1 » martedì 19 dicembre 2023, 17:26

Buongiorno o buonasera a tutte e tutti.
Da un po' di tempo volevo porre un quesito su questo forum. Spero possa creare un dibattito lungo e costruttivo, per cui, mi limito a porre prima la domanda. In secondo luogo esprimerò il mio giudizio, ma mi interessa sapere cosa ne pensate voi a riguardo.
Secondo voi quali sono le differenze nello scrivere/leggere in prima o terza persona? Al passato o al presente? Non intendo parlare di punto di vista, focalizzato o meno, o di narratore onnisciente. Intendo proprio a livello grammaticale. Come vi riesce meglio scrivere? Cosa vi viene più facile leggere e memorizzare? Quali sono secondo voi i pro e i contro delle varie scelte? Cosa si adatta meglio a un romanzo o a un genere, cosa invece a un racconto? ecc... ecc... insomma, avete capito il nesso.
Quindi date sfogo alle vostre idee personali. Fatevi sotto che voglio sentire cosa avete da dire!
Grazie a tutti in anticipo, buone feste!


Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Avatar utente
AndreaCrevola
Messaggi: 170

Re: PRIMA o TERZA PERSONA? PASSATO o PRESENTE o...

Messaggio#2 » mercoledì 20 dicembre 2023, 11:49

Maurizio Chierchia ha scritto:Buongiorno o buonasera a tutte e tutti.
Da un po' di tempo volevo porre un quesito su questo forum. Spero possa creare un dibattito lungo e costruttivo, per cui, mi limito a porre prima la domanda. In secondo luogo esprimerò il mio giudizio, ma mi interessa sapere cosa ne pensate voi a riguardo.
Secondo voi quali sono le differenze nello scrivere/leggere in prima o terza persona? Al passato o al presente? Non intendo parlare di punto di vista, focalizzato o meno, o di narratore onnisciente. Intendo proprio a livello grammaticale. Come vi riesce meglio scrivere? Cosa vi viene più facile leggere e memorizzare? Quali sono secondo voi i pro e i contro delle varie scelte? Cosa si adatta meglio a un romanzo o a un genere, cosa invece a un racconto? ecc... ecc... insomma, avete capito il nesso.
Quindi date sfogo alle vostre idee personali. Fatevi sotto che voglio sentire cosa avete da dire!
Grazie a tutti in anticipo, buone feste!


Ciao Maurizio,

personalmente mi rendo conto che:

- mi è più facile scrivere in prima presente (secondo me, perché ho cominciato così quando ho iniziato a studiare un po' di scrittura creativa)
- con la prima, a mio avviso, è più semplice connotare con una "voce" lo stile di scrittura. Come esempio, mi viene in mente Lansdale: tutte le metafore e i paragoni che i suoi protagonisti usano per descrivere ambiente e altri personaggi contribuiscono a definire il tono della narrazione, il punto di vista, emozioni, umorismo ecc. Con la terza, mi sembra più complesso da ottenere senza cadere nel "narratore ironico", che secondo me fa empatizzare poco coi personaggi (a meno di approcci volutamente comiche, come i libri di Fantozzi)
- quando ho provato a scrivere in terza presente o passata, non ho avuto particolari difficoltà (o meglio, meno di quelle che pensassi) anche se ho sofferto la difficoltà di riferirmi ai vari personaggi in scena. Mentre in 1ma presente è immediatamente chiara la distinzione tra il personaggio narrante e gli altri, con la terza si fa più dura.
- la grande maggioranza (credo) dei libri che leggo sono in terza persona, il che mi fa pensare. Se è un approccio che è interiorizzato, sia da me sia dai potenziali lettori, perché non mi viene "naturale" adottarlo? Probabilmente il dilemma potrebbe essere superato con l'esercizio.

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: PRIMA o TERZA PERSONA? PASSATO o PRESENTE o...

Messaggio#3 » giovedì 21 dicembre 2023, 9:24

Un tema molto molto interessante.
Secondo me vale la pena dividere la risposta secondo i punti di vista di lettore e scrittore.
Come lettore, preferisco di certo la terza persona, magari al passato remoto. È abitudine, il 90% dei romanzi è scritto in questo modo, quindi il cervello non deve sforzarsi di provare a seguire uno schema diverso, e la lettura procede più spedita. Quando un romanzo è scritto in prima persona, è certamente meglio se questa è ben caratterizzata e un po' sopra le righe. Mi viene in mente La vera storia del pirata Long John silver, in cui è proprio il famoso pirata a raccontare la sua storia, e la voce narrante è talmente divertente e sopra alle righe che il lettore ne è deliziato. Occhio, tutte le prime persone che ho apprezzato di più sono tell puro, vale a dire un personaggio si siede su un palco e racconta la sua storia a mo' di monologo teatrale. Ogni qualvolta mi sono ritrovato a leggere una prima persona immersiva, al presente, mi ha fatto veramente ribrezzo. Non sopporto la telecronaca degli eventi: "faccio questo, prendo questo, mi muovo da A a B", no, non è questione di scriverla bene o male, ho letto qualche romanzo di Vaporteppa, tipo quello delle mummie (non mi sforzo nemmeno di ricordare il nome dell'autore e il titolo) e, da lettore, li ho trovati veramente repellenti, non solo dal punto di vista della trama e dell'ambientazione, ma soprattutto della scrittura. Non rientrando per niente nei miei gusti, tutti i romanzi scritti in quel modo non mi attraggono per niente, se proprio devo leggere qualcosa che segue i crismi di questa scuola, preferisco la terza persona al passato remoto di Gambarini.. che comunque non ricalca i miei gusti.
Da scrittore la cosa si fa più difficile. Ritenendo comunque valide le regole del punto di vista e della focalizzazione, scrivere una bella terza persona è veramente difficile. Inoltre, scrivere una prima persona immersiva senza effetto telecronaca è ancora più difficile. Quando scrivo, riesco a sbizzarrirmi di più quando provo a riprodurre una prima persona raccontata come se fosse la voce di un personaggio, un monologo interiore ben caratterizzato. Quando provo a scrivere con la terza, non mi arrischio ad andare al passato remoto e rimango al presente. Il risultato è: alti e bassi, sto imparando a dosare le cose, la caratterizzazione della voce narrante è difficile, sia se si vuole che abbia una voce distinta, sia se si vuole che risulti esterna alla vicenda (qui rischio e dico che è praticamente impossibile che un narratore sia completamente super partes ed esterno).
In sostanza, lettura in terza al passato remoto, o prima persona caratterizzata al massimo, come in Moby Dick, per capirci. Da scrittore terza presente, o prima presente sempre caratterizzata il più possibile come voce di monologo

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1053
Contatta:

Re: PRIMA o TERZA PERSONA? PASSATO o PRESENTE o...

Messaggio#4 » sabato 3 febbraio 2024, 0:17

Ciao Maurizio!
Bella domandona che ci hai dato in pasto! E mica facile rispondere! In realtà occorrerebbe un simposio intero per cominciare ad avere una panoramica sulla questione, anche perché essa è strettamente correlata ai gusti, al talento e alle attitudini di ciascun autore.
Io mi sono sempre trovato comodo con la terza persona al passato, mi piace tantissimo. E' con questo approccio che secondo me (e adesso mi attirerò qualche critica) si vede davvero di che pasta è fatto lo scrittore o la scrittrice. La prima persona è facile da imbastire e nei miei anni di MC ho notato che di solito è l'ultima spiaggia di chi non ha subito una buona idea o abbia ancora la mente sprofondata nel panico a causa del tema del contest. Però spesso la vera risposta è: dipende. Ogni storia ha il suo narratore naturale; se vi è necessità di approfondire al massimo livello l'interiorità del personaggio, si DEVE usare la prima; se invece si vuole privilegiare uno sguardo più ampio sugli eventi della storia, allora la terza va benissimo. Sono d'accordo con Matteo che una focalizzazione esasperata dai dogmi della scrittura trasparente faccia venire i mal di pancia.
Usare il presente o il passato? Vuoi che il racconto sia una specie di storia in diretta streaming? Allora usa il presente. Per tutto il resto c'è il passato.
Come possiamo notare, le variabili sono molteplici per cui ognuno faccia come ritiene opportuno e come più gli aggrada!

Avatar utente
Maurizio Chierchia
Messaggi: 265

Re: PRIMA o TERZA PERSONA? PASSATO o PRESENTE o...

Messaggio#5 » sabato 3 febbraio 2024, 11:35

Ciao a tutti! Intanto grazie per le risposte che avete dato, tutte chiare e interessanti.
Eh sì, non è un tema facile. Sono contento di aver letto le vostre idee perché mi hanno dato una convinzione (probabilmente sbagliata) sul fatto che è inutile discuterne. Se la 3 persona al passato funziona da sempre un motivo ci sarà! Poi si possono trovare libri scritti in mille modi, ovviamente un diario sarà in prima al passato e quello pure ci sta. Comunque non mi dilungo perché sono al lavoro e scrivo dal telefono che lo odio! Ci si riaggiorna più avanti, continuate a rispondere che tra un po' apro altri topic con domande stuzzicanti!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Avatar utente
GiulianoCannoletta
Messaggi: 520

Re: PRIMA o TERZA PERSONA? PASSATO o PRESENTE o...

Messaggio#6 » giovedì 8 febbraio 2024, 9:21

Bella domanda!

Allora, da lettore preferisco la terza al passato o la prima al passato. Della terza mi piacciono molto i pdv multipli che mostrano eventi da diverse angolazioni, della prima adoro quando c'è una voce ben marcata e caratterizzata.
Ovviamente mi è capitato di leggere (e apprezzare) testi scritti con altri narratori (prima e terza presente).

Da scrittore, ho iniziato a scrivere su MC con una terza al passato gestita molto male.
Poi ho provato la prima presente e ho ottenuto risultati migliori (credo sia la migliore per esercitarsi sul punto di vista, il tempo del racconto e la focalizzazione). La prima presente però mi ha parecchio stufato e trovo che alla lunga tenda a essere ripetitiva e sia difficile darle una voce avvincente.
Ultimamente nei racconti (soprattutto quelli brevi) sto giocando e sperimentando un po' i diversi narratori. Ad esempio la terza presente, ma qualche volta ho usato anche la seconda persona (solo per degli inserti in racconti scritti in terza, per evidenziare delle scene "distaccate"). Mi diverte molto e dà un effetto alienante, ma credo vada usata in piccole dosi, sennò stanca.

In generale, su MC (e non solo) è bello sperimentare anche sotto questo punto di vista. Trovo che i racconti, soprattutto quelli brevi, siano il terreno migliore per farlo!
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 533

Re: PRIMA o TERZA PERSONA? PASSATO o PRESENTE o...

Messaggio#7 » lunedì 12 febbraio 2024, 9:50

che bell'argomento!
Allora io ho iniziato a scrivere, come credo in tanti, in prima al presente (a volte al passato) per imparare a utilizzare bene il pdv, visto che a mio avviso è la cosa più difficile da gestire nella scrittura. non è facile evitare scivoloni fuori dal pdv (se ovviamente si desidera scrivere un punto di vista stretto e non un onnisciente).
a oggi una delle cose che mi dà più fastidio nella lettura è il pdv ballerino che salta da una testa all'altra dei personaggi senza soluzione di continuità. mi sento in balia della marea, non capisco mai chi pensa cosa. preferisco il multi pov ben gestito con stacchi evidenti. quello mi chiarisce il tutto e mi dà modo di capire cosa pensano i vari personaggi e qual è la loro visione del mondo.

Prima al presente pubblicata, parliamo di Vaporteppa perché probabilmente è l'esponente più evidente del genere (e forse quello che conosciamo un po' tutti): la prima al presente rischia di essere esasperata e diventare un elenco di azioni, ma qui sta nella bravura dello scrittore e soprattutto nel flusso di pensieri che si va ad inserire tra un'azione e l'altra.
scrivere: "agguanto la maniglia della porta, la abbasso ed entro" è molto diverso da scrivere "agguanto la maniglia e il cuore mi rimbalza in gola, se Matilde non è neppure qui non so più dove cercarla. la abbasso ed entro, speriamo sia la volta buona."
è un esempio del caxxo ovviamente. ma se mixo le azioni a quello che il pdv prova anche la prima al presente funziona da Dio.
per me uno dei migliori esempi è Venezia Metal, dove la prima persona in stile Vaporteppa rende alla perfezione e ti trascina nella narrazione dalla prima all'ultima pagina. altri titoli tipo Sangue del mio Sangue citato dal buon Matteo ha uno stile estremamente più asciutto e in alcuni passaggi le azioni sono fin troppo suddivise in micro-azioni stile elenco del telefono. (che è il rischio che si corre di più in prima persona)

Poi credo che ci siano storie che funzionano meglio al presente e altre al passato, ma in linea di massima sulla prima o sulla terza non credo ci sia troppa differenza. nel senso che una buona terza focalizzata riesce ad essere sopra le righe quanto una prima, se si riesce a fare il giusto switch e rimanere comunque nel Punto di Vista del protagonista

Torna a “Discussioni e altre storie”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite