Il santuario di Luca Fagiolo

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 dicembre con un tema di Luigi Musolino e 3000 caratteri a disposizione!
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Fagiolo17
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Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#1 » lunedì 18 dicembre 2023, 23:42

Il santuario
di Luca Fagiolo


Eva ripulì con la manica del giaccone gli occhialoni e arrancò sulla salita. Una folata di vento saettò giù dalla collina e le schiaffeggiò il viso. Il passamontagna di lana sembrava sottile quanto i collant di sua madre, che riposasse in pace. “Vedi qualcosa?”
Carlo si voltò e infilò le mani guantate sotto le ascelle. “Solo neve.”
Erano stati degli idioti a credere ai deliri di quel vecchio.
Puntò il fascio della torcia nel nero più profondo, ma del santuario non c’era traccia. Tra il buio e i fiocchi che vorticavano era come stare in mezzo alla statica della TV. “Merda.”
“Io torno indietro. Non voglio rimanerci secco per una stronzata del genere.” Carlo la superò e sparì nella tormenta.
Che tornasse pure indietro, il codardo, lei avrebbe proseguito. Se il santuario esisteva davvero, lo avrebbe trovato. Il vecchio non aveva tutte le rotelle a posto, ma sembrava sicuro di quello che le aveva raccontato.
Eva abbassò la testa per difendersi dalle folate ghiacciate e proseguì.
Gli occhi la tradivano o c’era qualcosa lì davanti? Caracollò fino a un portone di metallo piantato nel fianco di una collina. Aveva trovato l’entrata del santuario, ci era riuscita!
Una specie di volante di ferro con due pali trasversali faceva da maniglia. La ruotò verso sinistra, soffiò fuori tutta l’aria e si appoggiò di peso. Con un clangore la porta si aprì. Si infilò all'interno e se la richiuse alle spalle.
La luce di un neon la accecò. Che silenzio, senza il vento a vorticarle nelle orecchie sentiva anche il battito del suo cuore.
Una goccia di sudore le colò lungo la nuca. Sfilò lo zaino e controllò che le offerte per Madre Natura fossero ancora al loro posto. Un pugno di semi, per dimostrare la loro buona volontà, se lei avesse acconsentito a interrompere quell’inverno infinito.
Lungo il corridoio i tonfi dei suoi stivali rimbombarono contro le pareti spesse.
Sbucò in una stanza con un tavolo quadrato e una branda nell’angolo. Seduta sull’unica sedia, Madre Natura alzò gli occhi opachi e corrugò la fronte? “Chi c'è?” I capelli ricci e bianchi sembravano neve ammonticchiata.
Eva si inginocchiò e distolse lo sguardo, non voleva farla adirare. “Madre Natura, ho… ho portato un’offerta da parte del villaggio.”
Lei scoppiò in una grossa risata.
Forse i doni non erano di suo gradimento? “Posso procurarmi altro, tutto quello che vuole, ma la prego, faccia tornare il sole.”
“Quanto vorrei vederlo splendere di nuovo, ragazzina.” Bofonchiò.
Che intendeva? Non aveva abbastanza potere per diradare le nubi? “Che cosa dobbiamo fare, me lo dica!”
"Non dimenticare." Scosse la testa, le labbra tirate in un linea. “L'ultima cosa che ho visto sono stati i funghi atomici che squarciavano l'orizzonte.” Sospirò e incrociò le braccia in grembo. “Ora possiamo solo pazientare. La natura è una matrigna che risolve ogni cosa, anche quando non ce lo meritiamo.”
Ultima modifica di Fagiolo17 il lunedì 18 dicembre 2023, 23:45, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#2 » lunedì 18 dicembre 2023, 23:44

Ecco il leader del Rank d'Era: Luca Fagiolo! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa LUIGI MUSOLINO EDITION!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#3 » martedì 19 dicembre 2023, 11:25

Ciao Luca!
Prima lettura di questa nuova Edition!!
Il tuo racconto fa il suo dovere. Hai costruito un buon percorso narrativo e lo hai portato coerentemente a conclusione, circoscrivendo i confini di un genere letterario ormai archetipico (il postatomico) con tutti i suoi elementi al posto giusto. Mi è piaciuta l'atmosfera di sacralità attorno a un'anziana che viene considerata addirittura Madre Natura in persona, alla quale si offre l'ingenuità di un'umanità che cerca di rialzarsi dopo la catastrofe. Piccolo appunto, che però, è solo gusto personale e un pizzico di pignoleria: io ci avrei visto bene un atteggiamento scorbutico dell'anziana che dice alla ragazza di andare via perché lei non è nessuno, se non il relitto di un'epoca che non esiste più. Io avrei fatto così per porre l'accento sulla spietatezza di una realtà drammatica.
Ultimo appunto tecnico: asciuga i possessivi, ne usi troppi!
Per il resto, tema centrato!
Buona Edition!
Emiliano.

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maurizio.ferrero
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#4 » martedì 19 dicembre 2023, 11:42

Ciao Fagiolo, ci rincontriamo nell'arena!

Tema molto classico, quello del mondo post apocalittico che torna alle vecchie credenze mistiche. Avresti potuto giocare sul fattore sorpresa descrivendo i protagonisti come più "arretrati", facendo credere al lettore di trovarci in un'epoca passata invece che nel futuro, ma parlando immediatamente di nylon la sorpresa salta subito. Poco male, probabilmente è un cliché fin troppo abusato.
Buono il finale, che lascia speranza ma non troppa. La natura cesserà di esistere solo con la morte del sole, la civiltà umana invece avrà vita molto più breve. Non è detto che questi disgraziati ci saranno ancora, quando l'inverno atomico deciderà di terminare.
Sarebbe stato interessante sapere qualcosa di più su questa madre natura, ma mi rendo conto che i tremila caratteri sono tiranni.
In buona sostanza: un racconto tecnicamente perfetto, non troppo originale ma funzionale nella sua interezza.

A presto!

Elettra Fusi
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#5 » martedì 19 dicembre 2023, 20:39

Ciao Luca,
mi hai introdotto tu a questa beata follia di "minuti contati" quindi sono estremamente onorata di poter commentare il tuo racconto, questa volta. Ma bando alle ciance, parlo del tuo racconto: il tema è del tutto centrato, non solo c'è una matrigna ma anche una matrigna di altri tempi, di un altro tempo completamente perduto per la ragazza che finalmente la trova, chiusa in un bunker, è una matrigna che però è anche un po' una Rapunzel postapocalittica. Mi sono piaciuti tutti i dettagli materiali e meccanici che hai disseminato nel racconto, però proprio la Natura forse mi sarebbe piaciuta più caratterizzata, o in positivo o in negativo, o forse semplicemente con elementi in più per "Vedermela" meglio davanti.
Comunque tutto scorre in un soffio estremamente gradevole e fluido.
Elettra Fusi
ProfElettra

Gaia Peruzzo
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#6 » giovedì 21 dicembre 2023, 17:30

Ciao Luca. Del tuo stile apprezzo molto come tu sappia trovare le parole giuste per far immaginare subito ciò che hai scritto. Penso che sia vitale nei racconti brevi, soprattutto se i caratteri sono contati! Anche i paragoni che hai fatto sono efficaci. Non mi aspettavo che ci fosse di mezzo un inverno nucleare, quindi per me è stata una sorpresa. L'unico piccolo neo è che avrei voluto qualche riga in più sullo scambio di dialogo tra Eva e Madre Natura, che per me è stata la parte più interessante! Però il racconto è riuscito molto bene. In bocca al lupo per la gara e buone feste!

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Gennibo
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#7 » sabato 23 dicembre 2023, 12:17

Ciao Luca e piacere di rileggerti, hai dato le informazioni giuste per entrare subito nella storia, cosa non scontata. Mi è piaciuto molto il personaggio che a un passo dal raggiungimento se ne va. Al punto: Erano stati degli idioti a credere ai deliri di quel vecchio penso sarebbe stato più ottimale gestire tutto attraverso un dialogo, tipo: “C'è solo neve, siamo stati degli idioti a credere ai deliri di quel vecchio.” Così da contrapporre il pensiero di Carlo che se ne vuole andare alla speranza di Eva che non vuole mollare.
Alla fine mi è sembrato strano che Madre Natura parlasse di se stessa in quel modo, al punto in cui Eva chiama Madre Natura la tipa seduta, questa potrebbe deriderla dicendo che non era lei ad avere così tanto potere e che però Madre Natura era una matrigna che risolve… ecc.
A parte questi dettagli per me una buonissima prova.
Alla prossima, buona edition e buone feste!

alexandra.fischer
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#8 » sabato 23 dicembre 2023, 15:21

Tema centrato. Eva e Carlo sono alla ricerca di un santuario. Molto bella l’atmosfera nevosa. E anche il coraggio di Eva, la quale, a differenza di Carlo, continua la ricerca e si trova al cospetto di Madre Natura. Le offre dei semi perché l’inverno cessi, ma Madre Natura le dice di pazientare per via dei funghi atomici che hanno sconvolto la Terra.

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SarahSante
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#9 » sabato 23 dicembre 2023, 16:56

Ciao Luca,
il racconto scorre bene e si legge volentieri, ma perde secondo me mordente nel finale che mi ha fatto venire più di un dubbio. Chi è l'anziana? Madre Natura, una specie di sacerdotessa, una semplice anziana? Dalle ultime righe direi la terza. Ma allora perché quando la ragazza la chiama Madre Natura non dice nulla di questo limitandosi a parlare dei funghi atomici (che io non mi aspettavo quindi buona trovata) e della natura matrigna? Insomma avrei dato maggiore spazio al dialogo finale anche se mi rendo conto che il limite dei 3000 caratteri era tiranno. Buona prova comunque.

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Maurizio Chierchia
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#10 » mercoledì 27 dicembre 2023, 14:30

Ciao Luca.
Il racconto fila liscio come l'olio, scorre velocemente e non ha intoppi. Hai uno stile piacevole da leggere. Le immagini sono molto vivide e chiare e questo è di sicuro il maggior punto di forza. L'unica cosa che non ho apprezzato è la frase finale: “Ora possiamo solo pazientare. La natura è una matrigna che risolve ogni cosa, anche quando non ce lo meritiamo.” Io avrei concluso con "ora possiamo solo pazientare". Ma questo è un dettaglio davvero di poco conto.
Per il resto complimenti e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Debora
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#11 » giovedì 28 dicembre 2023, 12:50

Luca, felice di rileggerti.
Questa Eva mi è piaciuta subito per coraggio e risolutezza. Un po’ meno Madre Natura che mi sarei aspettata più arrabbiata ed arcigna. Sì, ecco, il finale non mi ha convinta! Il racconto però fila che è una meraviglia, molto, molto evocativo. Mi piace come tu sia riuscito a rendere il freddo e la desolazione là fuori.

PuntiDiDomanda
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#12 » venerdì 29 dicembre 2023, 2:20

Ti rileggo dopo la prima Edition dell'Era (credo, se ne ho letti altri ho dimenticato), ed è bizzarro trovarmi a fare un commento simile: ottima costruzione, la prima parte fila molto liscia e ha uno stile curatissimo (su due piedi ti direi anche migliore rispetto al racconto di allora, ma non l'ho riletto, quindi boh), soprattutto la naturalezza invidiabile della voce interiore di Eva e dei dialoghi, mentre il finale lo trovo più debole.
A mio avviso la motivazione sta in due questioni: in primis nell'ambiguità che viene a crearsi sulla figura dell'anziana, perché non capiamo esattamente chi sia, quindi nel momento in cui si appella alla natura come a qualcosa di esterno da lei c'è un primo attimo di dubbio che non permette di apprezzare la conclusione. Di fatto ci troviamo di fronte all'ultima battuta ancora con l'ipotesi aperta che sia davvero lei madre natura, quindi la battuta che esternalizza quest'ultima da lei crea una sorta di dissonanza cognitiva nel lettore; secondariamente è un po' troppo spiegon-didascalico, esplicita il background apocalittico della storia e anche una sorta di morale.

Comunque, visto che altrimenti non è divertente, voglio provare a farti un paio di appunti stilistici, anche se sono minuzie:
il primo, che contribuisce all'ambiguità sulla figura dell'anziana, sta nel momento in cui la protagonista la vede. Lì a mio avviso prima di far rivolgere Eva a lei come Madre Natura avresti dovuto descriverla, perché per come hai fatto viene da chiedersi in che modo sa che si tratta proprio di lei. Io in quel momento ho pensato che la conoscesse già, dando per scontata una mia ipotesi, ovvero che l'avesse vista in delle raffigurazioni. Questo mi ha portato a non potermi proprio domandare se fosse davvero lei o meno la personificazione di Madre Natura, perché nella mia ottica in quel passaggio l'hai indirettamente esplicitato. Probabilmente - so che è un paradosso, ma tant'è - se tu non fossi così abile nello stile avrei mantenuto il dubbio;
nella battuta "Io torno indietro. Non voglio rimanerci..." penso sarebbe stato meglio attribuire prima il soggetto parlante. Magari un Carlo si fermò. "Io torno [...] genere." La superò e sparì nella tormenta. È vero che fin lì hai presentato solo due personaggi, però non è sicuro al 100% che non ce ne siano altri, e inoltre Carlo ha avuto solo uno spazietto minuscolo e non è ancora descritto, quindi non viene così spontaneo associarlo.

Ultimo commento generico: i post-apocalittici ormai fatico a sopportarli. Troppo inflazionati.
A ogni modo penso che il racconto sia da podio, se non è un girone infernale, buona edizione!

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Fagiolo17
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#13 » venerdì 29 dicembre 2023, 18:52

Questo mese sono stato super incasinato e non ho avuto tempo di rispondere ai vostri commenti uno alla volta, mi dispiace.
procedo con una risposta più o meno complessiva ai dubbi e alle domande che mi avete posto.

Chi è la vecchia? è davvero Madre Natura? ecco, la risposta ufficiale è no. è la persona più anziana sopravvissuta, quasi del tutto cieca dopo aver visto le esplosioni atomiche che hanno portato all'inverno nucleare in cui vive la protagonista, Eva.

Perché allora Eva la chiama Madre Natura? Perché per lei quella signora con i capelli e gli occhi bianchi non può essere altro che la rappresetazione della natura, così simile alla neve e al candore a cui è tanto abituata. anche perché le altre persone più giovani con cui vive al villaggio hanno capelli più scuri e occhi "normali".

anche quello che lei definisce "il vecchio", è vecchio per la sua visione di adolescente, non abituata a vedere persone davvero anziane e canute, avrà circa una sessantina di anni e la testa non del tutto lucida (perchè? boh, non c'è un motivo specifico).

ho cercato di esplicitare la natura umana della anziana nella battuta finale (e sono d'accordo che avrei avuto bisogno di un altro migliaio di carattere per dare più corpo a quella parte del testo, assolutamente), ma sono comunque contento che ad alcuni sia rimasto il dubbio se sia davvero Madre Natura oppure solo una vecchia, perché forse il filtro del pdv ha funzionato e ha instillato il dubbio nonostante la battuta che per me doveva essere chiarificatrice.

Agli occhi di Eva quella rimane Madre Natura, anche perchè parla di FUNGHI, che lei conosce come frutto della terra (visto che non sa cosa significhi la parola ATOMICI). ma questa è una scena post crediti ahahahhaha

Sì lo so, forse c'era troppo non detto, ma in 3.000 caratteri è sempre difficile farci stare tutto e si prova ad applicare più possibile il principio dell'iceberg.

anche Carlo mi serviva solo per dare contesto, per non mettere Eva in scalata, costretta a pensare a tutto il pregresso per far capire il contesto al lettore. con due battute di dialogo tra i ragazzi ero riuscito a dare tutte le info necessarie, anche se questo mi ha rubato spazio per la chiusura finale.

Insomma, grazie a tutti dei commenti, soprattutto a chi non era obbligato a passare di qui (parlo proprio di te, Mattia) e spero che abbiata passato buone feste... anche se non sono ancora finite!

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antico
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Re: Il santuario di Luca Fagiolo

Messaggio#14 » giovedì 4 gennaio 2024, 20:37

Due cose che mi hanno non dico infastidito, ma fatto fermare a cercare di capire cosa mi stonasse: 1) Carlo che sparisce troppo in fretta dopo aver manifestato il suo disagio e 2) la parte iniziale in cui non mi dai subito indicazioni per il contesto in cui ci troviamo, cosa che mi ha fatto pensare d'essere ai giorni nostri. In buona sostanza, nonostante Carlo dovesse servirti a dare contesto si è invero dimostrato una zavorra che ha rallentato l'immersione nel costesto stesso. Per il resto: più che buono, ben gestito e in tema MA sempre con questo problemuccio iniziale che in un testo di 3000 caratteri si fa sentire in modo particolare. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non super brillante.

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