L'abbraccio della giungla.

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 dicembre con un tema di Luigi Musolino e 3000 caratteri a disposizione!
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gioco
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L'abbraccio della giungla.

Messaggio#1 » martedì 19 dicembre 2023, 0:25

La gamba è andata. Se provo anche solo a poggiarla il dolore mi schianta. Sono acquattato dietro un kapok gigantesco. I paramilitari stanno scendendo verso il fiume, sento le loro voci in alto. Ogni tanto sparano una raffica, forse credono di vedermi tra il fogliame, o probabilmente sperano di stanarmi. Devo trascinarmi con la sinistra, e stare basso. L’unica possibilità è inoltrarmi a ovest, dove la foresta è più fitta. E non lasciare tracce di sangue.
Da una ventina di minuti non li sento più, credo abbiano perso le mie tracce, ma il dolore è insopportabile, le forze mi abbandoneranno presto. Striscio tra i rami contorti. Spero che la trasmissione dati sia riuscita. Che non sia tutto inutile, che paghino per lo sterminio del villaggio, per Mira, per gli incendi, e… Ah! Questa volta non riesco a trattenere un grido. Finisco con la faccia nel fango. Speranza e determinazione sono agli sgoccioli, ma rialzando lentamente lo sguardo metto a fuoco l’insperato. I mesi vissuti con la tribù sono stati duri, ma mi hanno insegnato le piante che annullano il dolore e la stanchezza. Probabilmente avrò delle allucinazioni, e poi vomiterò l’anima. Ma ora significa vivere.
Il cielo si è fatto scuro, tra poco inizierà a piovere. Avanzo a tre zampe, verso le montagne, quasi non sento male. Nella testa i contorni dei ricordi si confondono… motori, spari. Mi sento invincibile. Mi sto inoltrando in una valle stretta, muschiosa. Di fronte ai miei occhi appare una giovane donna, meravigliosa. Sembra sospesa, avvolta in un chiarore dorato; scintille brillanti turbinano gentilmente attorno al suo corpo seminudo. Una dea? Mi sorride bellissima mentre farfalle e colibrì la vestono di colori, e rigogli di orchidee adornano le sue membra. Mi fa cenno di seguirla, con occhi benevoli. Arranco nel fitto seguendo la sua immagine, finché mi invita a entrare in una grotta, anch’essa magicamente dorata.
Qualche metro nell’anfratto e la visione svanisce, la caverna si svela umida e cupa. Faccio per voltarmi sperando d’intravederne l’ingresso. Ma di nuovo, per un attimo, scorgo le ghirlande dorate della fanciulla. Voglio afferrarle, sfiorarle. Ma no, non sono più dorate; sono scure, e sono viscide. Un vento gelido mi attraversa, il panico mi prende, cerco di fuggire ma una fitta mi dilania la gamba. Tentacoli vischiosi e possenti mi avvinghiano. Mi trascinano verso le profondità della grotta. Urto la testa contro la parete, un’ultima volta mi sembra di vedere il volto fatato della donna. Ma presto svanisce, e con essa ogni colore. Comincio con terrore a scorgere le enormi fauci spalancate e l’incalcolabile moltitudine di denti ricurvi, lunghi come pugnali. Con uno sforzo disperato cerco di divincolarmi ma è tutto inutile, i tentacoli mi traggono senza sforzo apparente. Il cuore mi scoppia in petto, sento il pulsare del sangue alle tempie. Gli occhi sono spalancati dallo sgomento: non riesco a impedirmi di scrutare l’orrore che si cela in fondo alle tenebre. È la fine.
Ultima modifica di gioco il martedì 19 dicembre 2023, 0:29, modificato 1 volta in totale.


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antico
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#2 » martedì 19 dicembre 2023, 0:27

Ciao Corrado! Caratteri e tempo ok, buona LUIGI MUSOLINO EDITION!

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maurizio.ferrero
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#3 » mercoledì 20 dicembre 2023, 9:10

Ciao Corrado, piacere di leggerti.

Buon uso della prima persona, anche se non l'ho trovato ottimale. A parlare è un personaggio che si sta trascinando nella giungla, ferito e probabilmente destinato a morire, eppure i suoi pensieri sono avvolti dalla freddezza. Non un'esclamazione, non un mezzo pianto. Lo rende un po' irrealistico.
Un pezzo mi ha colpito "Avanzo a tre zampe, verso le montagne, quasi non sento male. Nella testa i contorni dei ricordi si confondono… motori, spari. Mi sento invincibile." Invincibile, davvero? Non dovrebbe sentirsi stanco, spossato? Sarebbe più credibile se avesse assunto qualche droga per farlo tirare avanti ancora un po', ma non è questo il caso.
Il tema è ben presente, la storia arriva fino alla fine senza particolari problemi, ma senza nemmeno quel guizzo di originalità che le sarebbe servito.

A presto!

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gioco
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#4 » giovedì 21 dicembre 2023, 1:04

Ciao Maurizio, e grazie per il commento.

maurizio.ferrero ha scritto:Un pezzo mi ha colpito "Avanzo a tre zampe, verso le montagne, quasi non sento male. Nella testa i contorni dei ricordi si confondono… motori, spari. Mi sento invincibile." Invincibile, davvero? Non dovrebbe sentirsi stanco, spossato? Sarebbe più credibile se avesse assunto qualche droga per farlo tirare avanti ancora un po', ma non è questo il caso.


E invece è proprio quello il caso :-)
Le piante che ha imparato a conoscere vivendo con gli indigeni, che annullano il dolore e la stanchezza ma provocano allucinazioni e nausea sono appunto droghe allucinanti, probabilmente alcaloidi. Quelle che in un certo momento lo fanno sentire invincibile. Il passaggio è graduale, dalla lucidità al delirio.

A presto!
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maurizio.ferrero
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#5 » giovedì 21 dicembre 2023, 7:05

gioco ha scritto:E invece è proprio quello il caso :-)


E c'hai pure ragione, e si che l'ho letto diverse volte. Sai cosa? Il fatto che ne parli ma non si veda direttamente che le assume mi ha mandato un po' in confusione.

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Emiliano Maramonte
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#6 » giovedì 21 dicembre 2023, 19:52

Ciao Corrado, bentrovato!
Lo facevo le prime volte che ho partecipato a MC, ora non lo faccio più, ossia lamentarmi del cosiddetto "muro di parole". Però devo dire che in racconti con questo registro, andare a capo, lasciare degli stacchi non è importante... è ESSENZIALE! La suspense e l'azione hanno una loro scansione grafica che non può essere sminuita con file e file di parole che affaticano l'attenzione.
Detto questo, mi sono trovato di fronte a un archetipo che più tipo non si può: il fuggitivo ferito o moribondo che si nasconde nella giungla. Inutile citare tutti gli esempi cinematografici e/o letterari. Uno per tutti: Predator. Però è uno schema narrativo che fa sempre il suo sporco lavoro e nel tuo caso, ha avuto il giusto impatto. Mi è piaciuta molto la rappresentazione della "fanciulla" in tutta la fase della trasformazione.
Purtroppo manca un po' il senso generale del tutto, mi spiego: così com'è il racconto è un frammento, la rappresentazione di una scena incastonata in un quadro più grande. Hai provato a caratterizzare la cornice (suggerendo che forse il protagonista si trova chessò, in Vietnam), ma, a mio modestissimo parere, la cornice avrebbe meritato una caratterizzazione ancora più incisiva. Tutto sommato però la storia si legge bene.
Tema centrato.

In bocca al lupo!
Emiliano.

Gaia Peruzzo
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#7 » giovedì 21 dicembre 2023, 20:17

Ciao Corrado. Di solito non amo le storie che sono un unico blocco senza dialoghi, però secondo me ti è riuscita abbastanza bene e sono riuscita a dispiacermi per il protagonista.
Ti faccio anche io l'appunto del fatto che forse alcune frasi sembrano un po' troppo "alte" per la situazione. Rendono il tuo stile poetico e ricco, ma siamo dentro la testa del personaggio (tra l'altro in condizioni critiche/di sopravvivenza), quindi parole come "membra", "vischiosi", "dilania", "avvinghiano", "fauci", "tempie", "sgomento", "scrutare", se ci pensi chi è che le usa tutti i giorni? Bastava secondo me la versione più semplice, quindi qualcosa come corpo, morde, bocca, ecc. Secondo me avrebbero reso il tutto più realistico. Poi avrei voluto qualche informazione in più sulla tribù, ma ci sta alla fine che vada al sodo, per la situazione di vita-morte-pericolo in cui si trova. In bocca al lupo per la gara e buone feste!

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gioco
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#8 » giovedì 21 dicembre 2023, 20:32

Ciao Emiliano, e grazie per i commenti!

Emiliano Maramonte ha scritto:Lo facevo le prime volte che ho partecipato a MC, ora non lo faccio più, ossia lamentarmi del cosiddetto "muro di parole". Però devo dire che in racconti con questo registro, andare a capo, lasciare degli stacchi non è importante... è ESSENZIALE! La suspense e l'azione hanno una loro scansione grafica che non può essere sminuita con file e file di parole che affaticano l'attenzione.

Questo è un consiglio utile. In effetti nell'economia del testo il respiro è importante. Un racconto di 3000 caratteri non può avere la stessa impaginazione di un romanzo di 300 pagine. Segno e ne terrò conto. Grazie!

Hai provato a caratterizzare la cornice (suggerendo che forse il protagonista si trova chessò, in Vietnam), ma, a mio modestissimo parere, la cornice avrebbe meritato una caratterizzazione ancora più incisiva.

In realtà l'ambientazione è quella della foresta amazzonica, dei latifondisti criminali che bruciano e disboscano la giungla per fini speculativi, uccidendo i nativi; e dei commandos paramilitari che ne costituiscono il braccio armato. Ho provato a caratterizzarla con qualche indizio, ma con 3000 caratteri non era facile dilungarsi. Anche le ragioni dell'inseguimento le ho riassunte in una frase (le prove dei crimini trafugate dal protagonista infiltrato, trasmesse a un giornalista, o un magistrato), sperando che chi ne avesse sentito il bisogno avrebbe saputo "riempire gli spazi indicati dai puntini".
Ma in fondo Sud America o Indocina poco importa!

Buona edition anche a te!
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gioco
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#9 » giovedì 21 dicembre 2023, 20:45

Ciao Gaia, e grazie per i commenti.

Gaia Peruzzo ha scritto:parole come "membra", "vischiosi", "dilania", "avvinghiano", "fauci", "tempie", "sgomento", "scrutare", se ci pensi chi è che le usa tutti i giorni?

Io? :-)

Battute a parte, capisco l'osservazione. Quello che ho cercato di fare è stato di usare un registro diverso quando il protagonista comincia ad avere delle visioni e sperimenta la realtà attraverso i sensi deformati dagli allucinogeni. In quella condizione di non lucidità le percezioni sembrano a tratti più "auliche" o più intense. Speravo di render conto di questa differenza con uno stile descrittivo più ricco. Se il risultato ti stona vuol dire che non ha funzionato del tutto.

Auguri anche a te e in bocca al lupo!
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Gaia Peruzzo
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#10 » giovedì 21 dicembre 2023, 20:56

gioco ha scritto:Ciao Gaia, e grazie per i commenti.

Gaia Peruzzo ha scritto:parole come "membra", "vischiosi", "dilania", "avvinghiano", "fauci", "tempie", "sgomento", "scrutare", se ci pensi chi è che le usa tutti i giorni?

Io? :-)

Battute a parte, capisco l'osservazione. Quello che ho cercato di fare è stato di usare un registro diverso quando il protagonista comincia ad avere delle visioni e sperimenta la realtà attraverso i sensi deformati dagli allucinogeni. In quella condizione di non lucidità le percezioni sembrano a tratti più "auliche" o più intense. Speravo di render conto di questa differenza con uno stile descrittivo più ricco. Se il risultato ti stona vuol dire che non ha funzionato del tutto.

Auguri anche a te e in bocca al lupo!


Grazie!
Beh sì, gli scrittori e i lettori effettivamente potrebbero usare parole più auliche anche nel loro modo di esprimersi quotidiano. È che a me sembra strano che se una persona prende una droga (a parte il fatto che personalmente non posso sapere come sia) si ritrovi a pensare in questo modo. Ci sta che volessi creare una differenza e mi rileggerò il racconto con questa informazione in più. Però comunque così su due piedi mi sembra strano.

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Gennibo
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#11 » venerdì 22 dicembre 2023, 9:49

Ciao Corrado, penso sia la prima volta che ti leggo. Il racconto, anche se non brilla di originalità, con un fuggiasco ferito che scappa, mi è piaciuto, compresa di inevitabile morte con la figura della donna che non porta la salvezza sperata.
Per me hai gestito bene la prima persona, sono entrata nel tuo mondo dove ho immaginato le scene che hai descritto, forse avrei limitato i pronomi possessivi cercando alternative, tipo: mi hanno insegnato, mi abbandoneranno, mi fa cenno di… ecc.
Ti segnalo un dettaglio, al punto: I paramilitari stanno scendendo verso il fiume…
Piuttosto che: stanno scendendo. Cercherei una parola che indichi che stanno andando verso di lui, cosa che darebbe una maggiore sensazione di inseguimento e ansia.
Al punto in cui nomini le piante che provocano allucinazione ho pensato sarebbe stato meglio se prima ne avesse mangiato chessò, una foglia o una bacca, e poi ne avessi giustificata la ragione; della serie, guardi in alto, vedi ciò che hai bisogno, la mangi, aspetti che il dolore sparisca o quello che vuoi.
Comunque, per me una prova più che buona.
Alla prossima e buona edition!

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gioco
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#12 » venerdì 22 dicembre 2023, 12:42

Ciao Isabella, e grazie molte per i commenti.

Gennibo ha scritto:Ti segnalo un dettaglio, al punto: I paramilitari stanno scendendo verso il fiume…
Piuttosto che: stanno scendendo. Cercherei una parola che indichi che stanno andando verso di lui, cosa che darebbe una maggiore sensazione di inseguimento e ansia.

In realtà la scena che ho immaginato vedeva i paramilitari scendere la costa di un'altura obliquamente al fuggiasco. Il racconto parte dal momento in cui lui sta riuscendo a seminarli, gli passano vicino ma non sono diretti verso di lui. Infatti sparano ma in un'altra direzione. Certo riuscire a renderlo con poche frasi non è facile, non volevo spendere troppi caratteri nel dettagliare la fuga.
Al punto in cui nomini le piante che provocano allucinazione ho pensato sarebbe stato meglio se prima ne avesse mangiato chessò, una foglia o una bacca, e poi ne avessi giustificata la ragione; della serie, guardi in alto, vedi ciò che hai bisogno, la mangi, aspetti che il dolore sparisca o quello che vuoi.

Sì capisco, anche Maurizio ha fatto un appunto simile. Avendo un po' più di spazio l'avrei sicuramente fatto; col limite di tremila battute ho scelto di suggerire solo le immagini, lasciando alla fantasia del lettore completare il quadro (sia riguardo all'assunzione delle piante che ai movimenti).

In ogni caso grazie ancora per le osservazioni, tutti le impressioni dei lettori sono utili!
Buona gara!
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alexandra.fischer
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#13 » venerdì 22 dicembre 2023, 15:13

Tema centrato. Storia d’azione dove il protagonista ferito alla gamba cerca di mettersi in salvo dall’esercito che lo insegue. Ripensa a Mira e al villaggio distrutto. Poi incontra una sorta di dea che lo accompagna in una grotta e si trasforma in un mostro divorante. Storia molto particolare, dove anche gli alberi appaiono inquietanti.

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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#14 » venerdì 22 dicembre 2023, 16:09

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Storia d’azione dove il protagonista ferito alla gamba cerca di mettersi in salvo dall’esercito che lo insegue. Ripensa a Mira e al villaggio distrutto. Poi incontra una sorta di dea che lo accompagna in una grotta e si trasforma in un mostro divorante. Storia molto particolare, dove anche gli alberi appaiono inquietanti.


Grazie mille Alexandra. Buona arena!
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Elettra Fusi
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#15 » sabato 23 dicembre 2023, 11:20

Ciao Corrado,
ho trovato il tema perfettamente centrato e il mezzo, l'allucinazione, pienamente funzionale allo scopo. Detto questo anche io, come altri nei commenti, ho sentito la mancanza di una "cadenza", un maggiore stacco marcato tra punti, punti a capo e paragrafi (che proprio non ci sono e non avrebbero penalizzato la lunghezza del testo).
Mi spiego meglio: leggendo un testo continuo come il tuo, si associa naturalmente l'idea di una sorta di flusso di coscienza e se così è allora questo dovrebbe essere più inconsulto, meno ragionato; se invece le scene si susseguono anche a una certa distanza, la distanza anche grafica del paragrafo aiuta parecchio e dà la sensazione dello scorrere del tempo (per esempio quello per sviluppare l'allucinazione che ti avrebbe fatto comodo, a mio avviso).
Ho apprezzato molto i dettagli e il lessico che ho trovato molto funzionale alla descrizione della Dea-Matrigna Natura.
A rileggerci presto!
Elettra Fusi
ProfElettra

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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#16 » sabato 23 dicembre 2023, 13:43

Ciao Elettra, grazie per i commenti e per l'apprezzamento!

Elettra Fusi ha scritto:Ciao Corrado,
ho trovato il tema perfettamente centrato e il mezzo, l'allucinazione, pienamente funzionale allo scopo. Detto questo anche io, come altri nei commenti, ho sentito la mancanza di una "cadenza", un maggiore stacco marcato tra punti, punti a capo e paragrafi (che proprio non ci sono e non avrebbero penalizzato la lunghezza del testo).
Mi spiego meglio: leggendo un testo continuo come il tuo, si associa naturalmente l'idea di una sorta di flusso di coscienza e se così è allora questo dovrebbe essere più inconsulto, meno ragionato; se invece le scene si susseguono anche a una certa distanza, la distanza anche grafica del paragrafo aiuta parecchio e dà la sensazione dello scorrere del tempo (per esempio quello per sviluppare l'allucinazione che ti avrebbe fatto comodo, a mio avviso).
Ho apprezzato molto i dettagli e il lessico che ho trovato molto funzionale alla descrizione della Dea-Matrigna Natura.
A rileggerci presto!


Sì, capisco l'osservazione (e ho già preso nota per il futuro ;) ), trattandosi di scene distinte andrebbero impaginate diversamente, con più respiro.
Grazie ancora e buona edition!
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SarahSante
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#17 » sabato 23 dicembre 2023, 17:53

Ciao Corrado, al netto dei commenti di quelli che mi hanno preceduto e che condivido, ti dico che ho apprezzato particolarmente la descrizione della grotta e della creatura tentacolare che prende il protagonista. Nella parte precedente avrei invece tagliato qualche aggettivo (ad esempio la donna è prima meravigliosa, poi bellissima) e avverbi (tipo magicamente per definire la grotta dorata), che di fatto non servivano.
Avrei usato anche usato periodi più brevi e sincopati all'inizio per rendere la tensione del momento allungando poi le frasi nella parte delle allucinazioni, staccando le due parti per chiarire bene il passaggio visto che non mostri lui che prende la pianta.

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gioco
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#18 » domenica 24 dicembre 2023, 0:49

Ciao Sarah, grazie dei commenti.

SarahSante ha scritto:Avrei usato anche usato periodi più brevi e sincopati all'inizio per rendere la tensione del momento allungando poi le frasi nella parte delle allucinazioni


Interessante, è il tipo di scelta tecnica che di solito faccio, quindi mi trovi assolutamente d'accordo. Ma in questo caso non ci ho proprio pensato. Forse il poco tempo, non so. Scrivere coi minuti contati per me è un'esperienza affatto nuova, sto ancora cercando di trovare il mio assetto. :-)

In bocca al lupe per la gara!
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Maurizio Chierchia
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#19 » mercoledì 27 dicembre 2023, 15:05

Ciao Corrado.
Allora, il racconto di per se non mi è piaciuto molto. Per quanto riguarda il tema è senza dubbio centrato, ma ho notato una certa leggerezza nel scegliere cosa raccontare. Anche io ho fatto esattamente questo, ho preso la cosa più comune che si potesse prendere e l'ho buttata giù. Il problema però nasce dal fatto che anche se la storia è semplice e già vista, lo stile con cui la si mette in atto fa la differenza. Qui ho trovato, come già riportato da altri, un muro di testo senza le spaziature adeguate. Una prima persona che incespica sui tempi, e sulle azioni, non creando la giusta conseguenza di immagini nella testa. Mi riferisco ad esempio alla scena delle piante. Anche a me mancava il pezzo in cui lui le ingurgitava quindi non avevo fatto subito il collegamento.
Ti auguro un buon contest e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#20 » giovedì 28 dicembre 2023, 14:00

Ciao Corrado, piacere di leggerti. Il tuo racconto non mi ha entusiasmato sebbene ci siano tutti gli elementi che di solito amo nelle storie: azione, mistero e anche un po’ di fantastico. Forse avrei preferito capire di più dal racconto (e non dai commenti sopra) sul perché e il per come il protagonista si trovasse in questa situazione in modo da stabilire una connessione più forte con lui. Magari tagliando qualcosa sull’allucinazione che non avrebbe sofferto di qualche asciugatura.

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antico
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#21 » venerdì 5 gennaio 2024, 20:10

Credo che questo sia il racconto con la migliore declinazione del tema dell'intero gruppo. Abbiamo le umane faccende, le solite robe di gentechesparapersalvaredagentecattivacheuccidepersoldi e un protagonista che si getta nella foresta più fitta per scampare. Sei stato arguto nel dare a questo protagonista le erbe in grado di creare allucinazioni e poi ecco la NATURA MATRIGNA, quella che se ne sbatte di cosa facciano gli uomini e, semplicemente, fa il suo e tanti saluti a ciò che è giusto o sbagliato. Il tutto con il dubbio costante di cosa sarà vero e cosa sarà falso di quanto raccontato. Esecuzione quasi perfetta e mi spiace non sia stata recepita in tal modo dagli altri. Ho scritto quasi perfetta e ti spiego il motivo: ho notato questa tua tendenza ad accorpare il testo e ho pensato fosse una tua decisione strategica, ma dalla tua risposta a Maramonte mi sembra di avere capito che potrebbe non essere così e allora adesso sono curioso di vedere come ti destreggi con un testo più "arieggiato". Pertanto pollice quasi su e primo posto nel gruppo.

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gioco
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Re: L'abbraccio della giungla.

Messaggio#22 » sabato 6 gennaio 2024, 19:24

antico ha scritto:Credo che questo sia il racconto con la migliore declinazione del tema dell'intero gruppo. Abbiamo le umane faccende, le solite robe di gentechesparapersalvaredagentecattivacheuccidepersoldi e un protagonista che si getta nella foresta più fitta per scampare. Sei stato arguto nel dare a questo protagonista le erbe in grado di creare allucinazioni e poi ecco la NATURA MATRIGNA, quella che se ne sbatte di cosa facciano gli uomini e, semplicemente, fa il suo e tanti saluti a ciò che è giusto o sbagliato. Il tutto con il dubbio costante di cosa sarà vero e cosa sarà falso di quanto raccontato. Esecuzione quasi perfetta e mi spiace non sia stata recepita in tal modo dagli altri. Ho scritto quasi perfetta e ti spiego il motivo: ho notato questa tua tendenza ad accorpare il testo e ho pensato fosse una tua decisione strategica, ma dalla tua risposta a Maramonte mi sembra di avere capito che potrebbe non essere così e allora adesso sono curioso di vedere come ti destreggi con un testo più "arieggiato". Pertanto pollice quasi su e primo posto nel gruppo.


Ciao Maurizio, molte grazie per l'apprezzamento, mi fa davvero piacere!
Riguardo l'impaginazione, credo dipenda dal tipo di lettore. Per come sono fatto io -in qualità di lettore- funziona benissimo così: ogni paragrafo è una scena diversa, in ordine cronologico, e l'immaginazione di chi legge dovrebbe essere in grado di dare il respiro necessario, compatibilmente col ritmo serrato della narrazione. Però mi sembra giusto riconoscere anche le esperienze di lettura vissute da lettori diversi. Credo, riguardo a questo, che influisca sensibilmente anche il mezzo utilizzato. Quando leggiamo una raccolta di racconti tenendo in mano un libro, penso che nessuno faccia caso ad un racconto di una pagina e mezza senza 'arieggiatura'. Se invece vado a vedere come sono impaginati la maggior parte dei racconti su MC, e più in generale sul Web, mi rendo conto che la tendenza è quella di strutturare il testo con maggiore respiro e frammentazione, perché l'impressione che se ne ricava altrimenti è quella del 'muro di parole'. In questo senso accolgo l'osservazione di Emiliano e di altri, e per le future edizioni di MC terrò conto della questione impaginazione, valutando di spezzare il flusso in modo da facilitare la lettura e la fruizione via Web. (Ovviamente poi la valutazione contingente dipenderà da scelte stilistiche più generali, non credo vorrò arieggiare nel caso di un flusso di coscienza, ad esempio!).
Grazie ancora, a presto.

P.S.
Grazie anche a Debora e Maurizio per le osservazioni, sono rientrato poche ore fa da un viaggio all'estero e per una decina di giorni non ho letto i commenti; mi scuso quindi per le mancate risposte.
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