Un giorno d'agosto

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 dicembre con un tema di Luigi Musolino e 3000 caratteri a disposizione!
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gcdaddabbo
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Un giorno d'agosto

Messaggio#1 » martedì 19 dicembre 2023, 0:45

Caro Sestio, sapessi cos’è successo! Era una tranquilla mattina di fine agosto. Eravamo a Miseno.
Avevo cominciato a svolgere i compiti che mi aveva assegnato, quando arriva lo zio tutto eccitato. Era salito su un’altura per vedere la colonna di fumo di cui gli aveva parlato la mamma e si era convinto che quel fenomeno andasse studiato da vicino. Era a capo della flotta e non aveva nessuna difficoltà a procurarsi un battello. Mi chiese se volessi seguirlo in quell’avventura. Gli ho sempre voluto bene, ma non me la sono sentita. Il testo che stavo leggendo era interessante e piacevole. Mi ha dato un bacio e l’ho visto allontanarsi in fretta. Mentre usciva, un liberto gli ha consegnato una lettera di Retina, che abita ai piedi del monte Vesuvio e che gli chiedeva aiuto. Lo zio ha cambiato i suoi piani, ha fatto scendere in mare le quadriremi. Ha capito subito della pericolosità di quanto stava accadendo e della necessità di portare soccorso. Come al solito teneva con sé uno scrivano cui dettava tutto quello che vedeva.
Abbiamo visto la colonna gigantesca piegarsi verso sud e farsi fitta come di pietre e fiamme e una pioggia infuocata scendere tutt’intorno verso la costa dove erano Pompei ed Ercolano.
Nonostante fossi preoccupato, mi sono rimesso a studiare. La terra tremava, ma noi qui ci siamo abituati. Evitavamo solo di stare in casa. Il giorno dopo però, sembrava non venisse giorno. Una nuvola avvolgeva tutto. Gli edifici intorno sembravano sul punto di crollare. Con l’aiuto di un amico sono riuscito a convincere la mamma ad allontanarci. Lo zio l’avremmo incontrato al ritorno. Ci ha seguito una folla sbigottita. Il tremore della terra era ormai tale che i carri non riuscivano a muoversi regolarmente. Il mare si agitava. La spiaggia era cosparsa di animali marini. Ho preso mia madre per mano e l’ho costretta ad affrettare il passo. Cadeva già della cenere ed un denso calore ci spingeva alle spalle. Siamo usciti dalla strada per paura che la gente che ci seguiva ci travolgesse. Tutt’intorno si vedevano i fuochi degli incendi e si udivano i gemiti delle donne ed i pianti dei bambini. Qualcuno cercava i propri genitori o i propri figli. La cenere cadeva sempre più fitta. C’era chi malediceva gli dei invidiosi, chi li invocava.
Siamo rimasti fermi abbracciati una notte ed un giorno nelle tenebre, stretti vicini come non eravamo mai stati, per poi ritornare a rifugiarci nelle nostre case. Abbiamo saputo che lo zio è morto soffocato nel sonno dai veleni lanciati da quel mostro. Sappiamo che Ercolano e Pompei non ci sono più, coperti da uno spesso manto di cenere e lapilli. Sentiamo in noi il terrore di tutti gli abitanti di quei luoghi impossibilitati a scampare alle mille insidie. Terra crudele! Come puoi trasformarti in pochi istanti da madre affettuosa in implacabile dispensatrice di morte? Certo, l’Ade è nel nostro destino, ma sogniamo di raggiungerla lottando per la gloria o per la scienza. Con affetto, il tuo Plinio



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antico
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#2 » martedì 19 dicembre 2023, 0:47

Ciao Giovanni! Tutto ok con i parametri, buona LUIGI MUSOLINO EDITION!

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gcdaddabbo
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#3 » martedì 19 dicembre 2023, 0:49

antico ha scritto:Ciao Giovanni! Tutto ok con i parametri, buona LUIGI MUSOLINO EDITION!

Grazie, Antico. Grazie!

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Shanghai Kid
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#4 » mercoledì 20 dicembre 2023, 17:29

Un giorno d’agosto di Giovanni D’Addabbo
Ciao Giovanni,
piacere di averti letto!
Appena ho iniziato la lettura e ho capito la scelta che hai fatto per declinare il tema assegnatoci, ho sorriso. Ho infatti apprezzato molto la tua idea e te l’ho anche un po’ invidiata. Da un punto di vista strutturale, però, avrei preferito una narrazione differente. Certo, la lettera ti permette di fare un buon resoconto della storia, ma quanto sarebbe stato più coinvolgente il tuo racconto se avessi mostrato quei momenti più che farli raccontare? Certo, questa è proprio una scelta autoriale, quindi c’è poco da metterci il becco. Il racconto risulta comunque carino, ecco, intendo solo dirti che se il tema mi è piaciuto molto, la forma in cui lo hai scritto mi ha convinto meno. Mi toccherà rifletterci un po’.
A rileggerci,
Elisa

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gcdaddabbo
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#5 » mercoledì 20 dicembre 2023, 23:42

Shanghai Kid ha scritto:Un giorno d’agosto di Giovanni D’Addabbo
Ciao Giovanni, piacere di averti letto!
Appena ho iniziato la lettura e ho capito la scelta che hai fatto per declinare il tema assegnatoci, ho sorriso. Ho infatti apprezzato molto la tua idea e te l’ho anche un po’ invidiata. Da un punto di vista strutturale, però, avrei preferito una narrazione differente. Certo, la lettera ti permette di fare un buon resoconto della storia, ma quanto sarebbe stato più coinvolgente il tuo racconto se avessi mostrato quei momenti più che farli raccontare? Certo, questa è proprio una scelta autoriale, quindi c’è poco da metterci il becco. Il racconto risulta comunque carino, ecco, intendo solo dirti che se il tema mi è piaciuto molto, la forma in cui lo hai scritto mi ha convinto meno. Mi toccherà rifletterci un po’.
A rileggerci, Elisa

Cara Elisa, ti stupirò. Non sono certo di aver fatto io la scelta della lettera. Ti confesso che ero deciso a scrivere la storia di due amanti travolti dall'eruzione. Poi ho pensato a Plinio e mi sono ritrovato a scrivere il racconto che hai letto. Fino all'ultimo capoverso, sono rimasto indeciso se postarlo o no.
Dopo è stato ancora peggio. Non accettavo la lettera di Plinio. Non la sento mia.
Ho trovato un po' di pace solo dopo aver scritto quello che ritengo il mio racconto "Il nostro primo incontro" ed averlo postato nel laboratorio.
Non so cosa mi sia successo, cosa mi sta succedendo, ma anche adesso che ti sto rispondendo, sento in me due anime che si combattono e mi agitano.
Spero riuscirai a comprendermi. Buon Natale! Buona Edition! Buon 2024!

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Manuel Marinari
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#6 » giovedì 21 dicembre 2023, 9:12

gcdaddabbo ha scritto:Caro Sestio, sapessi cos’è successo! Era una tranquilla mattina di fine agosto. Eravamo a Miseno.
Avevo cominciato a svolgere i compiti che mi aveva assegnato, quando arriva lo zio tutto eccitato. Era salito su un’altura per vedere la colonna di fumo di cui gli aveva parlato la mamma e si era convinto che quel fenomeno andasse studiato da vicino. Era a capo della flotta e non aveva nessuna difficoltà a procurarsi un battello. Mi chiese se volessi seguirlo in quell’avventura. Gli ho sempre voluto bene, ma non me la sono sentita. Il testo che stavo leggendo era interessante e piacevole. Mi ha dato un bacio e l’ho visto allontanarsi in fretta. Mentre usciva, un liberto gli ha consegnato una lettera di Retina, che abita ai piedi del monte Vesuvio e che gli chiedeva aiuto. Lo zio ha cambiato i suoi piani, ha fatto scendere in mare le quadriremi. Ha capito subito della pericolosità di quanto stava accadendo e della necessità di portare soccorso. Come al solito teneva con sé uno scrivano cui dettava tutto quello che vedeva.
Abbiamo visto la colonna gigantesca piegarsi verso sud e farsi fitta come di pietre e fiamme e una pioggia infuocata scendere tutt’intorno verso la costa dove erano Pompei ed Ercolano.
Nonostante fossi preoccupato, mi sono rimesso a studiare. La terra tremava, ma noi qui ci siamo abituati. Evitavamo solo di stare in casa. Il giorno dopo però, sembrava non venisse giorno. Una nuvola avvolgeva tutto. Gli edifici intorno sembravano sul punto di crollare. Con l’aiuto di un amico sono riuscito a convincere la mamma ad allontanarci. Lo zio l’avremmo incontrato al ritorno. Ci ha seguito una folla sbigottita. Il tremore della terra era ormai tale che i carri non riuscivano a muoversi regolarmente. Il mare si agitava. La spiaggia era cosparsa di animali marini. Ho preso mia madre per mano e l’ho costretta ad affrettare il passo. Cadeva già della cenere ed un denso calore ci spingeva alle spalle. Siamo usciti dalla strada per paura che la gente che ci seguiva ci travolgesse. Tutt’intorno si vedevano i fuochi degli incendi e si udivano i gemiti delle donne ed i pianti dei bambini. Qualcuno cercava i propri genitori o i propri figli. La cenere cadeva sempre più fitta. C’era chi malediceva gli dei invidiosi, chi li invocava.
Siamo rimasti fermi abbracciati una notte ed un giorno nelle tenebre, stretti vicini come non eravamo mai stati, per poi ritornare a rifugiarci nelle nostre case. Abbiamo saputo che lo zio è morto soffocato nel sonno dai veleni lanciati da quel mostro. Sappiamo che Ercolano e Pompei non ci sono più, coperti da uno spesso manto di cenere e lapilli. Sentiamo in noi il terrore di tutti gli abitanti di quei luoghi impossibilitati a scampare alle mille insidie. Terra crudele! Come puoi trasformarti in pochi istanti da madre affettuosa in implacabile dispensatrice di morte? Certo, l’Ade è nel nostro destino, ma sogniamo di raggiungerla lottando per la gloria o per la scienza. Con affetto, il tuo Plinio


Ciao Giovanni, mi è piaciuta la scelta di scrivere il tuo racconto ambientato durante l'eruzione del Vesuvio. Declini spesso i tuoi racconti in momenti specifici della storia se non sbaglio. Mi piace la tua inventiva e la capacità di ritrovarti in quei momenti con i tuoi personaggi. Devo dirti però che purtroppo questo racconto è poco avvincente. La distruzione di Pompei ed Ercolano è stato un evento catastrofico. Immagino sia stato comunque complicato il tentativo di esprimere una catastrofe. Sono stato in cima al Vesuvio, è bellissimo e allo stesso tempo ti intimidisce. Ma anche stare li e guardare dentro il vulcano non ti fa rendere bene l'idea della sua potenza distruttiva. Forse una scelta di scrittura differente avrebbe facilitato la trasmissione al lettore di questa potenza di distruzione della natura.
A presto, buona edition.

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gioco
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#7 » giovedì 21 dicembre 2023, 18:42

Ciao Giovanni. La vicenda storica è stimolante, e l’idea della lettera molto simpatica.
Vado però a menzionare alcune cose che non mi convincono, sperando possa essere utile. Una lettera così posata dopo una tragedia immane? Tragedia che dal giorno dopo era sicuramente ben nota a chiunque, raggiungendo tutto il modo romano alla "velocità dell’informazione". La vicenda dello zio e le modalità di risposta ai segnali dell’eruzione non mi sembra filino benissimo, come anche la descrizione degli effetti di quest’ultima.
Detto questo voglio invece complimentarmi per la scrittura fortemente immaginifica. Buona fortuna!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

Cinzia Fabretti
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#8 » giovedì 21 dicembre 2023, 22:21

Buonasera Giovanni, direi che il tema è centrato, un’eruzione vulcanica che devasta un territorio splendido come quello intorno al Vesuvio comunica davvero l’idea di una sorta di voltafaccia, di un tradimento inatteso della natura. Hai scelto di fornirci la testimonianza di Plinio il giovane, che scrive dell’accaduto all’amico Sestio. Una lettera è la forma che hai scelto, esponendoti però al rischio di risultare poco drammatico. In effetti non so se avresti potuto gestirla meglio, ma è questo il punto critico, per me: il racconto non mi ha comunicato tutta l’angoscia che avrebbe dovuto esprimere. Pensa solo al dolore del ragazzo di perdere una persona a cui era profondamente legato: non emerge. Scrive solo che lo zio è morto soffocato e poi procede con Pompei ed Ercolano cancellate. Non lo so, ho sentito poco reale phatos, mi è sembrata più una ricostruzione storica a posteriori che la testimonianza diretta e commossa di un testimone emotivamente coinvolto. Detto questo, tema preso e scrittura scorrevole, molto piacevole da leggere. Buona edizione!

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gcdaddabbo
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#9 » venerdì 22 dicembre 2023, 12:04

Manuel Marinari ha scritto: Ciao Giovanni, mi è piaciuta la scelta di scrivere il tuo racconto ambientato durante l'eruzione del Vesuvio. Declini spesso i tuoi racconti in momenti specifici della storia se non sbaglio. Mi piace la tua inventiva e la capacità di ritrovarti in quei momenti con i tuoi personaggi. Devo dirti però che purtroppo questo racconto è poco avvincente. La distruzione di Pompei ed Ercolano è stato un evento catastrofico. Immagino sia stato comunque complicato il tentativo di esprimere una catastrofe. Sono stato in cima al Vesuvio, è bellissimo e allo stesso tempo ti intimidisce. Ma anche stare li e guardare dentro il vulcano non ti fa rendere bene l'idea della sua potenza distruttiva. Forse una scelta di scrittura differente avrebbe facilitato la trasmissione al lettore di questa potenza di distruzione della natura.
A presto, buona edition.

Ciao, Manuel! Ci sono stato anch'io sulla cima del Vesuvio ed ho visitato più volte gli scavi. Ho un amico geologo che vive alle falde del vulcano. Quando ho visto il tema, ho pensato subito a Pompei, ma, come dicevo in risposta al commento precedente, mentre scrivevo il racconto, mi sono ricordato di Plinio e, non so come, la sua vicenda mi ha preso. Sono stato male finché non ho postato nel laboratorio quella che era la mia prima idea. Mi farebbe piacere la leggessi.
https://www.minuticontati.com/forum/vie ... 20incontro e mi scrivessi il tuo parere. Sono convinto anch'io che quella di Plinio è poco avvincente, ma lui sta scrivendo ad un amico lontano quando tutto è già finito da tempo ed è comunque un giovane di scienze che riferisce su quanto accaduto. Buona Edition! A risentirci!

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Fagiolo17
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#10 » venerdì 22 dicembre 2023, 21:00

Ciao Giovanni e grazie della piacevole lettura.
lo stile lettera non è quello che va per la maggiore su minuti contati e devo dire che è stata una ventata di novità. il fatto che poi sia una lettera di un fatto realmente accaduto è ancora più caratteristico.
per mia natura sono di solito più affascinato dalle narrazioni più pulp e crude, come purtroppo ben sai. però la ritengo una buona prova.
ho letto anche l'altro racconto, quello che hai postato nel laboratorio e ammetto di averlo preferito a questo. hai fatto bene a postare anche quello!
In bocca al lupo per l'edizione e buon feste.

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gcdaddabbo
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#11 » sabato 23 dicembre 2023, 20:31

gioco ha scritto:Ciao Giovanni. La vicenda storica è stimolante, e l’idea della lettera molto simpatica.
Vado però a menzionare alcune cose che non mi convincono, sperando possa essere utile. Una lettera così posata dopo una tragedia immane? Tragedia che dal giorno dopo era sicuramente ben nota a chiunque, raggiungendo tutto il modo romano alla "velocità dell’informazione". La vicenda dello zio e le modalità di risposta ai segnali dell’eruzione non mi sembra filino benissimo, come anche la descrizione degli effetti di quest’ultima.
Detto questo voglio invece complimentarmi per la scrittura fortemente immaginifica. Buona fortuna!

Ciao Gioco! Francamente non credo che la vicenda di Pompei fosse nota il giorno dopo a chiunque. Non c'erano i mezzi di trasmissione di oggi. Quello che sappiamo nel 2000 è fondamentalmente quello che ha raccontato Plinio, il giovane, testimone diretto dell'evento, integrato dalle informazioni che raccolgono gli archeologi che lavorano agli scavi. Chi era più vicino è morto e tutto fu coperto dalle ceneri e dimenticato per più di un millennio. Non c'erano giornalisti e gli storici ricercavano notizie o spostandosi con i mezzi del tempo o scrivendo lettere che venivano portate da messaggeri con navi o cavalli.

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gcdaddabbo
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#12 » sabato 23 dicembre 2023, 20:38

Cinzia Fabretti ha scritto:Buonasera Giovanni, direi che il tema è centrato, un’eruzione vulcanica che devasta un territorio splendido come quello intorno al Vesuvio comunica davvero l’idea di una sorta di voltafaccia, di un tradimento inatteso della natura. Hai scelto di fornirci la testimonianza di Plinio il giovane, che scrive dell’accaduto all’amico Sestio. Una lettera è la forma che hai scelto, esponendoti però al rischio di risultare poco drammatico. In effetti non so se avresti potuto gestirla meglio, ma è questo il punto critico, per me: il racconto non mi ha comunicato tutta l’angoscia che avrebbe dovuto esprimere. Pensa solo al dolore del ragazzo di perdere una persona a cui era profondamente legato: non emerge. Scrive solo che lo zio è morto soffocato e poi procede con Pompei ed Ercolano cancellate. Non lo so, ho sentito poco reale pathos, mi è sembrata più una ricostruzione storica a posteriori che la testimonianza diretta e commossa di un testimone emotivamente coinvolto. Detto questo, tema preso e scrittura scorrevole, molto piacevole da leggere. Buona edizione!

Grazie delle indicazioni, Cinzia!
Plinio il giovane parla dello zio che lo aveva adottato come di una persona stimata e rispettata, ma non amata. Credo sia molto più forte il legame con la madre con la quale fugge e rimane stretto abbracciato nel momento della paura e del pericolo.

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gcdaddabbo
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#13 » sabato 23 dicembre 2023, 20:45

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Giovanni e grazie della piacevole lettura.
lo stile lettera non è quello che va per la maggiore su minuti contati e devo dire che è stata una ventata di novità. il fatto che poi sia una lettera di un fatto realmente accaduto è ancora più caratteristico.
per mia natura sono di solito più affascinato dalle narrazioni più pulp e crude, come purtroppo ben sai. però la ritengo una buona prova.
ho letto anche l'altro racconto, quello che hai postato nel laboratorio e ammetto di averlo preferito a questo. hai fatto bene a postare anche quello!
In bocca al lupo per l'edizione e buon feste.

Grazie Fagiolo! Mi sembra strano salutarti così. Anche se il tuo stile è molto pulp e crude, ti ammiro e ti ringrazio per aver letto "Il nostro primo incontro". Scrivo sempre di getto e questa volta ho vissuto una scissione tra due stati d'animo come non mi succedeva da tempo. Non è stato piacevole. Grazie ed auguri per tutto. A risentirci a presto!

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Thomas
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#14 » domenica 24 dicembre 2023, 11:03

Ciao Giovanni. Hai fatto una scelta interessante. Ambientare storie in un preciso e riconoscibile contesto storico è sempre complicato. Mi è piaciuto come hai descritto le scene drammatiche; ho apprezzato le scelte lessicali e il ritmo è molto convincente. Mi è piaciuta meno la scelta della lettera, in particolare sembra che l'autore sia troppo rilassato rispetto alle immagini apocalittiche a cui ha assistito. Forse le stesse scene raccontate da un punto di vista diverso renderebbero molto meglio. In ogni caso la penna decisamente c'è.

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Andrea Furlan
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#15 » mercoledì 27 dicembre 2023, 13:48

Ciao Giovanni,
Ho letto questo racconto con una disposizione d'animo simile a quando ho giudicato i tuoi ultimi scritti: scrivi quello che ti pare, lo fai bene e lo apprezzo molto! Sapevo che molti ti avrebbero criticato per la scelta del racconto epistolare, ma non sono fra quelli: ti riconosco la capacità di catturare il lettore anche con stili meno immersivi e credo che ci stia nel tipo di storia che volevi raccontare. Ho colto i riferimenti agli autori classici anche se purtroppo non conosco avendo fatto altri studi e non avendo mai approfondito. Ho letto anche l'altro racconto degli amanti e l'ho apprezzato in modo simile, anche se è alquanto diverso. Su quello ho un paio di appunti: le ortensie non profumano e forse avrebbe reso meglio al presente. Interessante lo sdoppiamento che hai provato nello scrivere queste due storie, entrambe buone prove.

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gcdaddabbo
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#16 » mercoledì 27 dicembre 2023, 19:26

Thomas ha scritto:Ciao Giovanni. Hai fatto una scelta interessante. Ambientare storie in un preciso e riconoscibile contesto storico è sempre complicato. Mi è piaciuto come hai descritto le scene drammatiche; ho apprezzato le scelte lessicali e il ritmo è molto convincente. Mi è piaciuta meno la scelta della lettera, in particolare sembra che l'autore sia troppo rilassato rispetto alle immagini apocalittiche a cui ha assistito. Forse le stesse scene raccontate da un punto di vista diverso renderebbero molto meglio. In ogni caso la penna decisamente c'è.

Grazie Thomas. Non so come, ma questa volta ho avuto l'esigenza di scriverne un altro di racconto nel pomeriggio sullo stesso tema e con la stessa ambientazione. L'ho postato nel laboratorio con il titolo "Il nostro primo incontro". Mi farebbe piacere sentire il tuo parere. Se vuoi, puoi trovare il link nella risposta al secondo commento. Buone feste! A risentirci!

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gcdaddabbo
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#17 » mercoledì 27 dicembre 2023, 19:35

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Giovanni,
Ho letto questo racconto con una disposizione d'animo simile a quando ho giudicato i tuoi ultimi scritti: scrivi quello che ti pare, lo fai bene e lo apprezzo molto! Sapevo che molti ti avrebbero criticato per la scelta del racconto epistolare, ma non sono fra quelli: ti riconosco la capacità di catturare il lettore anche con stili meno immersivi e credo che ci stia nel tipo di storia che volevi raccontare. Ho colto i riferimenti agli autori classici anche se purtroppo non conosco avendo fatto altri studi e non avendo mai approfondito. Ho letto anche l'altro racconto degli amanti e l'ho apprezzato in modo simile, anche se è alquanto diverso. Su quello ho un paio di appunti: le ortensie non profumano e forse avrebbe reso meglio al presente. Interessante lo sdoppiamento che hai provato nello scrivere queste due storie, entrambe buone prove.

Grazie Andrea, per i tuoi suggerimenti! Per le ortensie: il vero problema è che non ho proprio idea di quali fiori ci fossero nei giardini dei pompeiani. Le ortensie mi fanno rabbia. Non sono mai riuscito a coltivarle. So che hanno bisogno di un terreno acido, ma anche usando solo acqua piovana a me muoiono sempre. Mia madre diceva che prima non c'erano tanti fiori. Solo garofani piccoli rispetto a quelli dei tempi moderni. Dovrò fare uno studio sui fiori di un tempo. Intanto ti auguro un buon 2024! A risentirci.

Dash J. Benton
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#18 » giovedì 28 dicembre 2023, 22:22

Ciao Giovanni,
Scusa per il commento tardivo e per non darti la possibilità di rispondere prima di fare la classifica.
Il tuo racconto mi é piaciuto. Ho trovato che la tensione e il ritmo salgono in maniera appropriata verso la fine del racconto, trasmettendo un certo livello di angoscia nonostante gli avvenimenti descritti siano avvenuti nel passato del protagonista. Anche lo spaccato storico l’ho trovato interessante. L’uso della lettera è insolito, ma un buon sistema per far raccontare in prima persona la storia al protagonista e per spiegare senza essere accusato di fare “spiegoni”. Sei riuscito a mantenere lo stesso registro elevato per tutto il racconto, senza inciampi.
Se qualcosa manca, direi che é il dialogo e l’interazione diretta con altri personaggi (d’altronde entrambi difficili in una lettera). Forse avresti potuto far riportare al protagonista dei dialoghi particolarmente significativi, che avrebbero potuto dare piu vivacità al testo.
Buona edizione.

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L'inquisitore
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Re: Un giorno d'agosto

Messaggio#19 » lunedì 1 gennaio 2024, 13:03

Ciao Giovanni! La scelta autoriale fa parte dei mezzi che abbiamo per raggiungere il nostro obbiettivo e, vista anche l'interessante esperienza di sdoppiamento che hai vissuto, mi viene da chiederti: qual è l'obbiettivo di questo tuo racconto? Quale dei tuoi racconti? Quale il tuo?
Solo comprendendo questo avrai la possibilità di ricercare attivamente le modalità migliori per raggiungere ciò che cerchi. Questo che ti suggerisco è un approccio molto pratico, ma che va a scavare nelle profondità del tuo essere autore e forse è un buon momento per questo tipo di ricerca.
Ricerca che sono certo gioverà ai tuoi lavori, visto che dimostri sempre grande conoscenza e immaginazione, ma è come se la tua penna non fosse all'altezza delle tue aspirazioni.
Quindi anche per questo racconto, devo dire, gioca la scarsa potenza drammatica. Ho letto anche "Il nostro primo incontro" el'ho trovato più coinvolgente a livello emotivo, ma anche quello migliorabile.
A questo pezzo assegno un pollice tendente al positivo ma al pelo.

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