Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Con la prima edizione del 2024 parte ufficialmente il quarto lustro di Minuti Contati e quale modo migliore per inauguralo se non con colui che lo ha gestito per il suo primo lustro? Appuntamento con un tema di Daniele Picciuti e 4000 caratteri a disposizione fissato per lunedì 15 gennaio alle ore 21.00!
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Manuel Marinari
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Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#1 » martedì 16 gennaio 2024, 0:59

Parigi, 10 ottobre 1882

L’odore irrespirabile del fumo aveva costretto i curiosi accorsi per l’inaugurazione a portarsi i fazzoletti sul viso. In tanti acclamavano la più alta borghesia di Parigi che sedeva sulle lussuose carrozze. La locomotiva a vapore fischiava fortemente mentre gli ingranaggi tirati a lucido si muovevano sui binari. Il primo viaggio, andata e ritorno da Parigi a Vienna dell’Orient Express, aveva appena preso il via.
Champagne e Borgogna venivano versati dai sommelier nei calici di cristallo. Ostriche, filetto di manzo, pollo alla cacciatora e un’infinità di dolci dalle più ricercate ricette europee erano imbandite su vassoi d’argento, sopra lunghi tavoli in mogano. La luce del sole filtrava attraverso le tende di velluto rosso, legate con nastri dorati, illuminando dolcemente il volto dei passeggeri.
“Sua maestà, sarei onorato di conoscere il vostro parere sul primo viaggio che rivoluzionerà le sorti del trasporto europeo, ma che dico, mondiale!” Chiese Georges Nagelmackers, l’ingegnere progettista del treno, con un entusiasmo smisurato.
“Monsieur Georges, la sua idea, come vede, è stata molto ben finanziata. Mi aspetto, però, che l’investimento sia adeguatamente ricompensato, con gli interessi che abbiamo pattuito.” Disse Re Leopoldo II mentre si portava alla bocca, per pulirsi, un fazzoletto ricamato.
“Ma certamente, la nostra compagnia ha previsto guadagni altissimi per questo progetto. La riduzione dei salari degli operai ha permesso...” Re Leopoldo schioccò le dita, annoiato. Un cameriere riempì velocemente i bicchieri di cristallo dei due interlocutori.
“Ce lo auguriamo vivamente.” Rispose secco il Re, facendo brillare i suoi anelli, tamburellando le dita sul tavolo.

Georges Nagelmackers aveva dedicato tutta la sua vita a progettare il treno di lusso. Nonostante i ritardi per la realizzazione, il suo sogno si era avverato. L’insolenza del re lo stava però abbattendo. Così, dopo essersi scolato un calice di Bordeaux, decise di prendersi la scena. Niente al mondo gli avrebbe rovinato la festa. Si alzò dalla poltrona e si schiarì la voce, rivolgendosi ai suoi ospiti.
“Gentili signore e signori, sono veramente orgoglioso e onorato che quest’oggi possiate giovare della più lussuosa e confortevole esperienza di viaggio della vostra vita.” Allungò il suo calice verso un sommelier che immediatamente glielo riempì. “Questo primo viaggio, segnerà una nuova era per i trasporti su rotaia.”
“E anche del suo conto in banca.” Esclamò uno degli ospiti, facendo ridere tutti fragorosamente.
Georges riprese il suo discorso. “Vi ringrazio per essere saliti a bordo. Evviva l’Orient Express!”
“Evviva!” I calici brindarono in aria facendo schizzare champagne dappertutto.

La porta posteriore del treno si spalancò improvvisamente. Il vetro di un finestrino della carrozza si frantumò in mille pezzi colpito da uno sparo di pistola. Terrorizzati, i viaggiatori iniziarono a urlare. Tutti si abbassarono in terra con le mani sulla testa.
Cinque uomini coperti in volto da un fazzoletto rosso fin sopra al naso e con larghi cappelli in testa entrarono puntando le pistole minacciosamente in direzione degli ospiti di Georges.
“Chi siete? Come avete fatto a salire?” Piagnucolò in ginocchio l’ingegnere del treno.
“Mesdames, messieurs, siamo qui per rendere giustizia a tutti gli operai che hanno pagato col sangue il costo di questa linea ferroviaria!” Disse un uomo col volto coperto.
“Io ho pagato! Con i miei soldi!” Urlò piangendo Re Leopoldo.
“Siete del Partito dei Socialisti?” gridò Georges con le mani giunte a preghiera.
“Non è importante chi siamo, ma chi rappresentiamo. Adesso mettete in questa sacca tutti i vostri gioielli e nessuno si farà male. Oggi siamo qui a restituirvi soltanto una piccola parte del terrore di quelle famiglie che piangono i loro cari, morti per questo treno.”
I cinque assalitori fuggirono via, lasciando Georges, il Re e gli altri viaggiatori per terra, sempre molto ricchi, terrorizzati, ma con le mutande sporche.



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antico
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#2 » martedì 16 gennaio 2024, 1:02

Ciao Manuel! Caratteri e tempo ok anche per te! Buona DANIELE PICCIUTI EDITION!

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Manuel Marinari
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#3 » martedì 16 gennaio 2024, 14:53

Ciao Antico, grazie. Un'ora di ricerca on line per decidere e declinare il tema. Non mi era ancora capitato di postare a un minuto dalla scadenza. Sul finale ho davvero dovuto correre. Anche questo è MC!

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Gerry Ponsacchi
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#4 » martedì 16 gennaio 2024, 21:36

Ciao Manuel, hai scritto un racconto simpatico con un rovesciamento delle parti e un finale che tende al moraleggiante.

Secondo me il grosso problema è il ricorso a espressioni viste e sentite. Per capirci, tu cominci la frase e io ho l’istinto di precederti: la locomotiva a vapore? fischia. Le ricette europee erano imbandite su vassoi? D’argento. Le tende sono di velluto? Rosso. Legate con nastri? Dorati. Si frantumò in? Mille pezzi.
Se il lettore riesce ad anticipare le frasi, gli stai ammazzando la lettura. Tenderà a saltare le righe, a perdere l’attenzione. Si annoierà.

Chiariamoci, l'uso di strutture iper abusate poteva anche essere carino all'inizio, per rendere la pomposità della situazione. E infatti non mi era dispiaciuto, richiamava toni da commedia.
Poi però mi sono accorto che non era voluto, il problema ricorre per tutto il brano. Quindi no, bisogna lavorarci. Fermati su ogni frase e inventa di meglio. E se non ti viene niente, sega tutto.

Spero d’esserti stato utile, ti auguro buona edition
g3rry

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Manuel Marinari
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#5 » mercoledì 17 gennaio 2024, 10:59

Gerry Ponsacchi ha scritto:Ciao Manuel, hai scritto un racconto simpatico con un rovesciamento delle parti e un finale che tende al moraleggiante.

Secondo me il grosso problema è il ricorso a espressioni viste e sentite. Per capirci, tu cominci la frase e io ho l’istinto di precederti: la locomotiva a vapore? fischia. Le ricette europee erano imbandite su vassoi? D’argento. Le tende sono di velluto? Rosso. Legate con nastri? Dorati. Si frantumò in? Mille pezzi.
Se il lettore riesce ad anticipare le frasi, gli stai ammazzando la lettura. Tenderà a saltare le righe, a perdere l’attenzione. Si annoierà.

Chiariamoci, l'uso di strutture iper abusate poteva anche essere carino all'inizio, per rendere la pomposità della situazione. E infatti non mi era dispiaciuto, richiamava toni da commedia.
Poi però mi sono accorto che non era voluto, il problema ricorre per tutto il brano. Quindi no, bisogna lavorarci. Fermati su ogni frase e inventa di meglio. E se non ti viene niente, sega tutto.

Spero d’esserti stato utile, ti auguro buona edition
g3rry



Ciao Gerry, grazie per il commento. Sono contento che il racconto ti abbia trasmesso simpatia. Mi dispiace che hai trovato troppi aggettivi “scontati” per descrivere l’interno della carrozza. In realtà ho intenzionalmente utilizzato certi termini. Il fatto è che un’ora di ricerca su internet sull’orient express e sul contesto storico della belle epoque mi hanno portato a descrivere fedelmente gli arredi e il menù offerto nel viaggio inaugurativo del treno. Effettivamente si avrei potuto utilizzare altri sinonimi per alcune descrizioni. Mi sono concentrato molto nel rendere più realistico possibile la scena.
Grazie per il suggerimento, noterò questo aspetto in futuro. Buona edition anche a te.

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gioco
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#6 » venerdì 19 gennaio 2024, 17:39

Ciao Manuel, piacere di leggerti.
Simpatica l'interpretazione del tema, con l’assalto libertario al treno più illustre del mondo. Per me scorre bene, anche se non riesce a coinvolgermi del tutto. Certe costruzioni della frase non suonano molto fluide (ad es. scriverei: Il primo viaggio dell’Orient Express, andata e ritorno da Parigi a Vienna, aveva appena preso il via) o risultano un po’ pesanti. Trovo che ci sia un uso un po’ eccessivo dei complementi di specificazione.
In bocca al lupo per la gara!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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Manuel Marinari
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#7 » venerdì 19 gennaio 2024, 18:57

gioco ha scritto:Ciao Manuel, piacere di leggerti.
Simpatica l'interpretazione del tema, con l’assalto libertario al treno più illustre del mondo. Per me scorre bene, anche se non riesce a coinvolgermi del tutto. Certe costruzioni della frase non suonano molto fluide (ad es. scriverei: Il primo viaggio dell’Orient Express, andata e ritorno da Parigi a Vienna, aveva appena preso il via) o risultano un po’ pesanti. Trovo che ci sia un uso un po’ eccessivo dei complementi di specificazione.
In bocca al lupo per la gara!


Ciao Corrado, grazie del commento e per i suggerimenti. Mi fa piacere che hai trovato il racconto scorrevole e simpatico. Mi dispiace invece che ti abbia coinvolto meno. A rileggerci presto e buona gara anche a te!

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BruceLagogrigio
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#8 » venerdì 19 gennaio 2024, 23:40

In terza persona. Tempo verbale: imperfetto. Ambientazione: Storica. Vagone Treno: Oriente Express. Parigi 1882.

Ciao Thomas, che piacere leggere qualcosa di storico e così accurato. Si nota davvero la ricerca che è stata fatta. Lo stile un po’ pomposo non credo si presti per il racconto breve e credo che ciò inficerà un po’ sul tuo risultato finale. Molto buono lo sviluppo in tre atti del racconto, con l’inizio lo svolgimento e il twist finale. Buona anche la semina con il riferimento agli operai sottopagati. Carino anche il finale in cui il terrore si materializza allo stato solido eheh. Sugli aggettivi concordo con i precedenti commenti. Tema declinato in modo abbastanza originale per me.

Buona Gara!

Bruce.

Attenziona:
fischiava fortemente (avverbio in -mente)
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Manuel Marinari
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#9 » sabato 20 gennaio 2024, 8:41

BruceLagogrigio ha scritto:In terza persona. Tempo verbale: imperfetto. Ambientazione: Storica. Vagone Treno: Oriente Express. Parigi 1882.

Ciao Thomas, che piacere leggere qualcosa di storico e così accurato. Si nota davvero la ricerca che è stata fatta. Lo stile un po’ pomposo non credo si presti per il racconto breve e credo che ciò inficerà un po’ sul tuo risultato finale. Molto buono lo sviluppo in tre atti del racconto, con l’inizio lo svolgimento e il twist finale. Buona anche la semina con il riferimento agli operai sottopagati. Carino anche il finale in cui il terrore si materializza allo stato solido eheh. Sugli aggettivi concordo con i precedenti commenti. Tema declinato in modo abbastanza originale per me.

Buona Gara!

Bruce.

Attenziona:
fischiava fortemente (avverbio in -mente)


Ciao Bruce, grazie! Mi fa piacere che si sia notato il lavoro di breve ma accurata ricerca storica. Ho puntato molto su questo aspetto in questo racconto, forse eccessivamente anche. Infatti mi sono ritrovato a iniziare a scrivere verso le dieci e un quarto. Mi fa piacere che ti sia piaciuto lo sviluppo e la semina. Devo dire che MC è una grande palestra per questo.
Ah, io sono Manuel, non Thomas ahahah.
Grazie Bruce buona edition anche a te!

Debora
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#10 » domenica 21 gennaio 2024, 19:39

Ciao Manuel, felice di leggerti. Ho apprezzato l'interpretazione che hai reso del tema. La scrittura in generale risulta un po' pesante, per mio gusto io avrei tagliato un po' di descrizioni, aggettivi etc. e mi sarei concentrata di più su dialoghi e sull'azione finale che mi è sembrata troppo affrettata.

Cristina_emme
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#11 » lunedì 22 gennaio 2024, 11:09

Ciao Manuel,
piacere di leggerti. Tema centrato in maniera molto originale. Si nota la ricerca minuziosa che è stata fatta e non mi dispiace l’uso di termini più pomposi. Li trovo coerenti al periodo storico. I dialoghi smorzano il tono pomposo e li ho molto apprezzato. Forse ne avrei aggiunto qualcuno in più.
Ho trovato il racconto divertente, soprattutto sul finale.
Buona gara!

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Manuel Marinari
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#12 » lunedì 22 gennaio 2024, 16:05

Debora ha scritto:Ciao Manuel, felice di leggerti. Ho apprezzato l'interpretazione che hai reso del tema. La scrittura in generale risulta un po' pesante, per mio gusto io avrei tagliato un po' di descrizioni, aggettivi etc. e mi sarei concentrata di più su dialoghi e sull'azione finale che mi è sembrata troppo affrettata.


Ciao Debora, grazie per il commento e i suggerimenti. Mi fa piacere che ti sia piaciuta la declinazione del tema.
S' probabilmente avrei potuto smussare un pò la parte descrittiva, avrei recuperato anche qualche carattere da dedicare ad altro. Sui dialoghi non saprei. Solitamente non ne metto molti, anzi, forse questo racconto ne ha più di altri che ho scritto. Magari i caratteri che avrei recuperato sarebbero serviti per il finale.
Grazie, a rileggerci, buona edition!

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Manuel Marinari
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#13 » lunedì 22 gennaio 2024, 16:10

Cristina_emme ha scritto:Ciao Manuel,
piacere di leggerti. Tema centrato in maniera molto originale. Si nota la ricerca minuziosa che è stata fatta e non mi dispiace l’uso di termini più pomposi. Li trovo coerenti al periodo storico. I dialoghi smorzano il tono pomposo e li ho molto apprezzato. Forse ne avrei aggiunto qualcuno in più.
Ho trovato il racconto divertente, soprattutto sul finale.
Buona gara!


Ciao Cristina, grazie per il commento. Mi fa molto piacere che in questo racconto sia riuscito a trasmettere ai lettori e alle lettrici il tempo che ho dedicato per costruire questo scenario. Sono contento che abbiate trovato originale la declinazione del tema. Mmm, sui dialoghi me lo state dicendo in diversi che avrei potuto aggiungerne altri, ok. Grazie. Mi fa piacere che ti abbia divertita.
A rileggerci presto, buona edition anche a te!

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Maurizio Chierchia
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#14 » martedì 23 gennaio 2024, 17:05

Ciao Manuel.
Anche secondo me il racconto è carino e fila via liscio che è un piacere. I termini "pomposi" come ti hanno detto a me non hanno infastidito. Anzi, ne ho trovato il senso associandoli al contesto storico della storia. Insomma, è ovvio che le tende siano rosse e i vassoi d'argento, sennò sarebbe poco coerente. Inoltre, se si trattasse di qualche aggettivo buttato qua è là ancora si può discutere. Ma tu ne fai un uso abbondante e preciso che rimarca bene il periodo storico del testo.
In generale è una buona storia, ti faccio i miei complimenti e a rileggerci presto!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Manuel Marinari
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#15 » martedì 23 gennaio 2024, 20:07

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Manuel.
Anche secondo me il racconto è carino e fila via liscio che è un piacere. I termini "pomposi" come ti hanno detto a me non hanno infastidito. Anzi, ne ho trovato il senso associandoli al contesto storico della storia. Insomma, è ovvio che le tende siano rosse e i vassoi d'argento, sennò sarebbe poco coerente. Inoltre, se si trattasse di qualche aggettivo buttato qua è là ancora si può discutere. Ma tu ne fai un uso abbondante e preciso che rimarca bene il periodo storico del testo.
In generale è una buona storia, ti faccio i miei complimenti e a rileggerci presto!


Ciao Maurizio, mi fa piacere che il racconto ti sia piaciuto . Grazie per il commento. A presto e buona edition!

Gaia Peruzzo
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#16 » martedì 23 gennaio 2024, 22:02

Ciao Manuel.
Non devo giudicare il tuo testo questa volta, però ci tenevo tanto a passare!
Anche perché ormai mi sono affezionata ai progressi che stai facendo! Se ripenso a "inferno su Aurus" questo racconto qui è di gran lunga un sacco più visivo e dettagliato. Anche io ti avrei consigliato di togliere qualche aggettivo qui e lì, giusto solo per asciugare un po' il testo, e gli avverbi in -mente.
Specie l'ultimo perché una pistola è già minacciosa di suo, soprattutto se viene puntata contro qualcuno. Quindi non serviva specificarlo.
Però stai facendo un ottimo lavoro, almeno secondo me. In bocca al lupo!

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Emiliano Maramonte
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#17 » martedì 23 gennaio 2024, 23:10

Ciao Manuel, bentrovato!
Comincio dal tema. Ne hai dato un'interpretazione intelligente, parlando di Oriente - e facendo coincidere il concetto col treno - e i terrori sono i banditi che si riprendono dai ricchi il maltolto.
Grossomodo il racconto scorre bene, ma presenta degli inconvenienti, in particolare due. Primo: manca un focus vero e proprio su un personaggio. Lungi da me dare lezioni di scrittura creativa, però tra le prime cose che si insegnano in un manuale qualsiasi o in un corso c'è l'importanza del personaggio. Il personaggio E' la storia. Strutturare un buon personaggio anche se la storia è un po' debole, è già mezza vittoria. Secondo: troppi convenevoli. Circa 2000 caratteri solo per illustrare la grandezza tecnologica e finanziaria del treno e per descrivere i dignitari e la loro opulenza. Troppi. I due inconvenienti indicati sono intrecciati perché avresti potuto sfoltire tutto il discorso sul treno a beneficio dello spostamento del peso narrativo su un unico personaggio, ad esempio il progettista del treno. Ecco, io avrei mostrato la vicenda attraverso i suoi occhi, oppure, in alternativa, attraverso gli occhi di un ricco, il quale poteva prodursi in ammirazione per la bravura del progettista e nel disprezzo per gli operai. La parte finale ci può stare: la rivalsa degli ultimi ha una buona presa. Nel complesso apprezzabile la ricostruzione storica e, tutto sommato, un lavoro sufficiente.

Buona gara!
Emiliano.

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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#18 » mercoledì 24 gennaio 2024, 9:42

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Manuel.
Non devo giudicare il tuo testo questa volta, però ci tenevo tanto a passare!
Anche perché ormai mi sono affezionata ai progressi che stai facendo! Se ripenso a "inferno su Aurus" questo racconto qui è di gran lunga un sacco più visivo e dettagliato. Anche io ti avrei consigliato di togliere qualche aggettivo qui e lì, giusto solo per asciugare un po' il testo, e gli avverbi in -mente.
Specie l'ultimo perché una pistola è già minacciosa di suo, soprattutto se viene puntata contro qualcuno. Quindi non serviva specificarlo.
Però stai facendo un ottimo lavoro, almeno secondo me. In bocca al lupo!


Ciao Gaia, grazie di essere passata da queste parti a leggere il mio racconto. Il tuo commento è sempre molto gradito. Sì, nei prossimi racconti limerò questa sorta di ridondanza di avverbi che mi porto dietro da sempre, anche nel parlato. Grazie mille di aver notato dei passi avanti.
Buona edition!
PS. Ora ti passo a leggere anche io... ;)

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Manuel Marinari
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#19 » mercoledì 24 gennaio 2024, 9:49

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Manuel, bentrovato!
Comincio dal tema. Ne hai dato un'interpretazione intelligente, parlando di Oriente - e facendo coincidere il concetto col treno - e i terrori sono i banditi che si riprendono dai ricchi il maltolto.
Grossomodo il racconto scorre bene, ma presenta degli inconvenienti, in particolare due. Primo: manca un focus vero e proprio su un personaggio. Lungi da me dare lezioni di scrittura creativa, però tra le prime cose che si insegnano in un manuale qualsiasi o in un corso c'è l'importanza del personaggio. Il personaggio E' la storia. Strutturare un buon personaggio anche se la storia è un po' debole, è già mezza vittoria. Secondo: troppi convenevoli. Circa 2000 caratteri solo per illustrare la grandezza tecnologica e finanziaria del treno e per descrivere i dignitari e la loro opulenza. Troppi. I due inconvenienti indicati sono intrecciati perché avresti potuto sfoltire tutto il discorso sul treno a beneficio dello spostamento del peso narrativo su un unico personaggio, ad esempio il progettista del treno. Ecco, io avrei mostrato la vicenda attraverso i suoi occhi, oppure, in alternativa, attraverso gli occhi di un ricco, il quale poteva prodursi in ammirazione per la bravura del progettista e nel disprezzo per gli operai. La parte finale ci può stare: la rivalsa degli ultimi ha una buona presa. Nel complesso apprezzabile la ricostruzione storica e, tutto sommato, un lavoro sufficiente.

Buona gara!
Emiliano.


Ciao Emiliano, grazie per il commento esaustivo. Sì, mi ero reso conto che la prima parte fosse "esageratamente" descrittiva. Non avevo immaginato da subito che mi avesse preso troppi caratteri. Troppo tardi, quando l'ho capito era l'ora di postare il racconto eheheh. Non ho mai seguito corsi di scrittura, per adesso la mia palestra è MC e la mia formazione sono i vostri commenti che interiorizzo sempre. Mi fa piacere che tu abbia apprezzato, in generale, il racconto.
Buona edition anche a te!

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BruceLagogrigio
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#20 » giovedì 25 gennaio 2024, 0:14

Manuel Marinari ha scritto:
BruceLagogrigio ha scritto:In terza persona. Tempo verbale: imperfetto. Ambientazione: Storica. Vagone Treno: Oriente Express. Parigi 1882.

Ciao Thomas, che piacere leggere qualcosa di storico e così accurato. Si nota davvero la ricerca che è stata fatta. Lo stile un po’ pomposo non credo si presti per il racconto breve e credo che ciò inficerà un po’ sul tuo risultato finale. Molto buono lo sviluppo in tre atti del racconto, con l’inizio lo svolgimento e il twist finale. Buona anche la semina con il riferimento agli operai sottopagati. Carino anche il finale in cui il terrore si materializza allo stato solido eheh. Sugli aggettivi concordo con i precedenti commenti. Tema declinato in modo abbastanza originale per me.

Buona Gara!

Bruce.

Attenziona:
fischiava fortemente (avverbio in -mente)


Ciao Bruce, grazie! Mi fa piacere che si sia notato il lavoro di breve ma accurata ricerca storica. Ho puntato molto su questo aspetto in questo racconto, forse eccessivamente anche. Infatti mi sono ritrovato a iniziare a scrivere verso le dieci e un quarto. Mi fa piacere che ti sia piaciuto lo sviluppo e la semina. Devo dire che MC è una grande palestra per questo.
Ah, io sono Manuel, non Thomas ahahah.
Grazie Bruce buona edition anche a te!


MANUEL scusa!
Comunque è capitato anche a me di perdere più di un'ora fra ricerche e idea giusta per cui ti capisco! Poi subentra stanchezza e sonno ahah. MC è proprio una sfida in tutto e per tutto.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Blaubar
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#21 » giovedì 25 gennaio 2024, 1:48

Ciao Manuel, piacere di leggerti e di conoscerti!
In breve: la ricerca ha pagato, il twist è cinematografico ma … non c'è l'escalation che si merita questo racconto ben preparato.
La ricerca accurata si nota subito, non solo nella sostanza ma anche nella forma. Hai dipinto un quadro meticoloso e l'hai fatto bene! Oltretutto adoro l'ambientazione fin de siecle.
Ho amato anche il twist: come se, osservando il quadro da vicino, questo all'improvviso cadesse e il vetro si frantumasse e… e poi niente, mi aspettavo che il quadro prendesse fuoco ed esplodesse e che tutti realizzassero che, proprio a causa della loro plutocratica sicumera (come disse paperino a zio paperone), sarebbero morti perché quei poveretti sfruttati ci avevano messo lo zampino. Giusto? Forse.
Fammi sapere se ho colto i punti importanti e buona Gara!

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antico
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Re: Terrore sull'Orient Express - Manuel Marinari

Messaggio#22 » mercoledì 31 gennaio 2024, 19:32

Un racconto interessante che paga una svolta finale che lo porta laddove forse non era stato ben preparato. Mi spiego: fino a quel punto ho trovato un'interessante ricostruzione storica che però faticava a definire una direzione. Il problema è che quando questa è arrivata si è manifestata come poco seminata e quindi quasi improvvisata. C'è da dire che si legge bene e il tema è preso, ma la valutazione non può andare oltre un pollice tendente al positivo in modo discretamente solido, ma non brillante.

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