Tesori d'oriente

Con la prima edizione del 2024 parte ufficialmente il quarto lustro di Minuti Contati e quale modo migliore per inauguralo se non con colui che lo ha gestito per il suo primo lustro? Appuntamento con un tema di Daniele Picciuti e 4000 caratteri a disposizione fissato per lunedì 15 gennaio alle ore 21.00!
Debora
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Tesori d'oriente

Messaggio#1 » martedì 16 gennaio 2024, 0:59

Tesori d’oriente
Lidia aveva sempre odiato i tappeti. Li considerava un ricettacolo di microbi e polvere e soprattutto, visto che viveva con tre adorabili quanto super pelosi Main Coon, dei grandi catalizzatori di peli di gatti.
Tuttavia, da quando aveva scoperto “Tesori d’oriente”, il negozio di tappeti di Cyrus nel cuore della sua Treviso, aveva preso a frequentarlo assiduamente attirata da prima dalla magnificenza dei pezzi esposti e poi dai racconti dell’anziano commerciante persiano.
D’altro canto Cyrus aveva apprezzato la sincerità di Lidia che fin dalla prima volta aveva specificato che non avrebbe mai comprato un tappeto e poco alla volta aveva considerato quell’incontro come una sfida alla sua abilità di venditore.
«La farò innamorare dei miei tappeti attraverso le loro storie. Ne sarà così affascinata da considerare la sua vita senza senso se non ne acquisterà uno!»
Lidia aveva sorriso stranita da quella strana promessa e accettato la scommessa, sicurissima che nessuna storia, per quanto bella, l’avrebbe convinta a rivedere le sue posizioni.
Lidia arrivava, si sedeva sopra una grossa pila di tappeti, e ascoltava rapita le storie del vecchio venditore. Racconti fantasiosi, strani, pieni di magia. Oppure fin troppo realistici.
Una mattina però trovo il vecchio Cyrus preoccupato e taciturno.
«Cosa succede Cyrus, non si sente bene?»
«Lidia cara, è successa una cosa bruttissima»
«Vuole parlarmene? Ormai possiamo considerarci amici, no?»
Cyrus sospirò e, per la prima volta andò a sedersi accanto a lei.
«Certo, Lidia, lei è un’amica, certo. Ma proprio per questo non so se posso coinvolgerla in questo… pasticcio»
«Suvvia Cyrus, che sarà mai! Ha avuto qualche bega con le dogane? Qualche cliente non l’ha pagato?»
«Peggio, Lidia, peggio.»
Si alzò e le fece cenno di seguirlo.
Lo sentì borbottare «A qualcuno devo pur dirlo. Magari mi potrà dare un consiglio… Forse…»
Arrivati nel retrobottega Lidia rimase estasiata. Sopra un grande tavolo era steso un tappeto magnifico, con delle striature e degli arabeschi rosa con tutte le finiture in filo d’oro.
«Questa è una vera meraviglia non un pasticcio!»
«E ironia della sorte questo prezioso tappeto non potrò mai venderglielo!» rispose sconsolato Cyrus.
«Perché?»
«Per due motivi: uno è che mi è stato commissionato da una persona a me molto cara.
«E il secondo?»
Cyrus esitò un attimo. Poi scosse la testa e srotolò un panno nero sopra il tappeto.
Fucili automatici e caricatori.
«Kalašnikov…» spiegò Cyrus.
«Ma cosa c’entrano con il tappeto?» chiese Lidia appena si riprese dalla sorpresa.
«Erano dentro il tappeto!»
«E non ha chiamato subito la polizia?»
Cyrus sospirò scuotendo la testa.
«No. La persona che me l’ha ordinato è mio nipote al quale voglio bene come fosse un figlio. Non posso credere che sia implicato in una storia del genere»
«Ma magari non lo è, magari è un errore.»
«È la prima cosa che mi è venuta in mente. Ma poi ho messo insieme il fatto che mi avesse chiesto che il lavoro fosse fatto da un laboratorio particolare e non che si affidasse a me come al solito e che non volesse assolutamente che srotolassi il tappeto perché avrebbe voluto farlo lui nell’intimità della sua casa vista la spesa notevole…»
«Indicazione che lei non ha rispettato, Cyrus…»
«Perché sono un perfezionista, Lidia. E il peso non quadrava con la fattura del tappeto. Volevo controllare, non mi fidavo!
«Resta il fatto che deve denunciare tutto alla polizia!»
«Ma è mio nipote! Vorrei parlargli prima di denunciarlo come… terrorista!»
Lidia non fece in tempo a controbattere. Mentre Cyrus si accasciava a terra tenendosi il petto qualcuno le puntò una pistola sulla schiena.
«Ti prego, Rais, lei non c’entra nulla…» bofonchiò Cyrus.
«Taci, zio! È tutta colpa tua, bastava solo che mi ascoltassi, per una volta. Ma tu sai solo parlare, parlare, parlare!»
Lidia vide il vecchio venditore strabuzzare gli occhi ed esalare l’ultimo respiro.
Si girò verso il meraviglioso tappeto che non avrebbe mai comprato.
“Che storia” pensò.
Poi Raid sparò.



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antico
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#2 » martedì 16 gennaio 2024, 1:05

Ciao Debora! Caratteri e tempo ok anche per te! Buona DANIELE PICCIUTI EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#3 » martedì 16 gennaio 2024, 14:10

Bellissimo il tappeto che descrivi, malgrado contenga kalashnikov. Suggestivo il rapporto fra Lidia e il negoziante Cyrus, prodigo di storie. L’ultima, bruttissima, riguarda quella con il nipote, implicato in un traffico d’armi. E questo stesso nipote ucciderà Lidia e Cyrus. Finale giustamente da brividi.
Attenzione al nome del nipote:
Raid o Rais?

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MatteoMantoani
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#4 » mercoledì 17 gennaio 2024, 18:56

Ciao Debora, dev'essere la prima volta che ti leggo e, da quanto vedo, sei abbastanza nuova di Minuti Contati, quindi piacere di leggerti e benvenuta tra noi!
La prima cosa che ho notato leggendo il tuo racconto, è una prosa certamente chiara e scorrevole, ma più votata allo stile.. diciamo.. "classico", in tell pesante, con spiegoni e voce narrante anonima. Preferisco quando la voce narrante è un po' più caratterizzata e segue un preciso punto di vista, piuttosto che tendente all'onnisciente, ma qui si apre una discussione infinita che già stiamo portando avanti nel forum, quindi non andrò oltre.
La vicenda in sé è simpatica, a parte il finale che mi pare un po' troppo buttato lì.. questo tizio compare proprio al momento giusto, e ammazza la tizia.. vabbè.
Bella la parte in cui si racconta come si sviluppa l'amicizia tra Lidia e Cyrus, anche se trovo un po' inverosimile che lui confidi a lei i loschi traffici del nipote..
Insomma, per mio gusto questo racconto sarebbe migliore se scritto con uno stile diverso, e la vicenda in sé, per quanto interessante, pecca di un finale buttato un po' lì.
Il mio consiglio generale è di provare a evolvere il tuo stile verso qualcosa di più dinamico e personale.. Minuti Contati è una manna per questo. Vedrai che anche storie più banali, raccontate col giusto stile potranno splendere anche se non brillanti.
Alla prossima e buona fortuna

Gaia Peruzzo
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#5 » giovedì 18 gennaio 2024, 21:04

Ciao Debora. Devo dire che il testo fa molto "fiaba". Della serie: non entrare mai in un negozio di tappeti che altrimenti potrebbe finire male.
Un aspetto che forse avrei ampliato un po' è l'ambientazione trevigiana, perché alla fine è un dettaglio che si è perso nel vuoto.
Poi la parte in cui Cyrus tenta di venderle il tappeto grazie alle storie, per me, è risultata un po' forzata. Nel senso che avrei seminato prima un po' di dettagli sul personaggio di Lidia in merito. Anche perché di lei sappiamo solo che odia i tappeti per via dei suoi animali domestici, quindi avrei fatto più presa sul fattore delle storie e della sfida. Lo avrei proprio mostrato come passaggio con una qualche curiosità che poteva far interessare anche noi lettori al negozio di Cyrus. Però so che i caratteri a volte sono tiranni.
Comunque l'idea di fondo l'ho trovata molto carina, e non mi aspettavo proprio per niente che finisse in questo modo.
In bocca al lupo per la gara!

Giovanni P
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#6 » sabato 20 gennaio 2024, 10:56

Buongiorno

Il tuo racconto per ora è quello che mi è piaciuto di più, la storia mi ha preso e il finale mi è piaciuto molto. Anche se non hai descritto Cyrus l'ho immaginato e questo secondo me vuol dire saper scrivere.
Ci sono diverse parti di "raccontato" come quella dei gatti che però non mi sono dispiaciute, lo stile del racconto è questo, o piace o non piace.
Di tante storie che sarebbe bello ampliare questa è una delle poche su MC che potrebbe tranquillamente rimanere così.

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Mario Mazzafoglie
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#7 » domenica 21 gennaio 2024, 9:48

TESORI D'ORIENTE - DEBORA DONADEL

Ciao Debora, un piacere leggerti.
Allora, allora... Il racconto è interessante, con un risvolto particolare e originale.
Questo venditore di tappeti che si trova dinanzi a un bivio esistenziale su denunciare o meno suo nipote che è un terrorista. E' un personaggio che si trova a fare una scelta e ai lettori piace leggere di persone che si trovano in queste situazioni perchè scatta nella testa quel "e adesso cosa fara?".
Adesso il punto qual è? E' che fondamentalmente il protagonista non è lui ma questa Lidia, che se ci andiamo a ragionare non porta nulla di concreto al racconto. Ci parli di una donna che odia i tappeti perchè aveva dei gatti, ma se al contrario fosse stata un'amante dei tappeti, ai fini del racconto, non sarebbe cambiato nulla.
Quello che voglio dire è che la storia è bella e mi piace, ma a mio avviso avresti ottenuto un risultato decisamente migliore affrontando tutto da un altro punto di vista. Io avrei voluto essere nei panni di Cyrus, e non in quelli di Lidia. Avrei voluto essere un venditore di tappeti in crisi decisionale, e non una casalinga che la mattina va a fare due chiacchiere in un negozio di tappeti.
In questo modo secondo me avresti sfruttato al massimo la tua idea di racconto.
Questo il mio pensiero.
Alla prossima, buona edition.

Debora
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#8 » domenica 21 gennaio 2024, 17:45

alexandra.fischer ha scritto:Bellissimo il tappeto che descrivi, malgrado contenga kalashnikov. Suggestivo il rapporto fra Lidia e il negoziante Cyrus, prodigo di storie. L’ultima, bruttissima, riguarda quella con il nipote, implicato in un traffico d’armi. E questo stesso nipote ucciderà Lidia e Cyrus. Finale giustamente da brividi.
Attenzione al nome del nipote:
Raid o Rais?

Grazie per la tua lettura, sì nel finale ho tirato un po' la corda e mi è scappato anche il refuso sul nome (che è Rais), mi spiace.

Debora
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#9 » domenica 21 gennaio 2024, 17:51

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Debora, dev'essere la prima volta che ti leggo e, da quanto vedo, sei abbastanza nuova di Minuti Contati, quindi piacere di leggerti e benvenuta tra noi!
La prima cosa che ho notato leggendo il tuo racconto, è una prosa certamente chiara e scorrevole, ma più votata allo stile.. diciamo.. "classico", in tell pesante, con spiegoni e voce narrante anonima. Preferisco quando la voce narrante è un po' più caratterizzata e segue un preciso punto di vista, piuttosto che tendente all'onnisciente, ma qui si apre una discussione infinita che già stiamo portando avanti nel forum, quindi non andrò oltre.
La vicenda in sé è simpatica, a parte il finale che mi pare un po' troppo buttato lì.. questo tizio compare proprio al momento giusto, e ammazza la tizia.. vabbè.
Bella la parte in cui si racconta come si sviluppa l'amicizia tra Lidia e Cyrus, anche se trovo un po' inverosimile che lui confidi a lei i loschi traffici del nipote..
Insomma, per mio gusto questo racconto sarebbe migliore se scritto con uno stile diverso, e la vicenda in sé, per quanto interessante, pecca di un finale buttato un po' lì.
Il mio consiglio generale è di provare a evolvere il tuo stile verso qualcosa di più dinamico e personale.. Minuti Contati è una manna per questo. Vedrai che anche storie più banali, raccontate col giusto stile potranno splendere anche se non brillanti.
Alla prossima e buona fortuna

Ciao, grazie per la tua lettura. Hai ragione su quella presenza ingobrante del narratore onniscente. Il fatto è che quando ho iniziato a scrivere non avevo assolutamente idea di dove sarai andata a parare. Rileggendo, quando ho finito, e dopo aver cambiato diversi plot era palese che sarei potuta partire da quando Cyrus fa vedere il contenuto del tappeto a Lidia, e sostituire quelle righe iniziali da due semplici battute di dialogo. Per ciò che riguarda lo stile, boh, non so che dire, a me sembra sempre che sia il "mio" ma, evidentemente, se questo non viene percepito, vuol dire che non lo è. Chissà... E comunque il finale è la cosa che, anche rileggendolo, mi piace di più...

Debora
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#10 » domenica 21 gennaio 2024, 17:54

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Debora. Devo dire che il testo fa molto "fiaba". Della serie: non entrare mai in un negozio di tappeti che altrimenti potrebbe finire male.
Un aspetto che forse avrei ampliato un po' è l'ambientazione trevigiana, perché alla fine è un dettaglio che si è perso nel vuoto.
Poi la parte in cui Cyrus tenta di venderle il tappeto grazie alle storie, per me, è risultata un po' forzata. Nel senso che avrei seminato prima un po' di dettagli sul personaggio di Lidia in merito. Anche perché di lei sappiamo solo che odia i tappeti per via dei suoi animali domestici, quindi avrei fatto più presa sul fattore delle storie e della sfida. Lo avrei proprio mostrato come passaggio con una qualche curiosità che poteva far interessare anche noi lettori al negozio di Cyrus. Però so che i caratteri a volte sono tiranni.
Comunque l'idea di fondo l'ho trovata molto carina, e non mi aspettavo proprio per niente che finisse in questo modo.
In bocca al lupo per la gara!

Ciao e grazie per la tua lettura. Sì, mi sono resa conto che Lidia, alla fine, non è uscita per niente come avrei voluto: se lo fosse stata sarebbe stato più chiaro anche il rapporto di fiducia che si instaurava tra i due. Per quanto riguarda l'ambientazione trevigiana, all'inizio avevo inserito un sacco di altri particolare ma quando ho sforato le cinquemila battute ho tagliato tutto. Avrei dovuto giocarmela diversamente ma a quel punto era troppo tardi. Felice che il finale ti abbia sorpreso.

Debora
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#11 » domenica 21 gennaio 2024, 17:55

Giovanni P ha scritto:Buongiorno

Il tuo racconto per ora è quello che mi è piaciuto di più, la storia mi ha preso e il finale mi è piaciuto molto. Anche se non hai descritto Cyrus l'ho immaginato e questo secondo me vuol dire saper scrivere.
Ci sono diverse parti di "raccontato" come quella dei gatti che però non mi sono dispiaciute, lo stile del racconto è questo, o piace o non piace.
Di tante storie che sarebbe bello ampliare questa è una delle poche su MC che potrebbe tranquillamente rimanere così.

Grazie mille per la tua lettura e per le opinioni positive!

Debora
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#12 » domenica 21 gennaio 2024, 18:00

Mario Mazzafoglie ha scritto:TESORI D'ORIENTE - DEBORA DONADEL

Ciao Debora, un piacere leggerti.
Allora, allora... Il racconto è interessante, con un risvolto particolare e originale.
Questo venditore di tappeti che si trova dinanzi a un bivio esistenziale su denunciare o meno suo nipote che è un terrorista. E' un personaggio che si trova a fare una scelta e ai lettori piace leggere di persone che si trovano in queste situazioni perchè scatta nella testa quel "e adesso cosa fara?".
Adesso il punto qual è? E' che fondamentalmente il protagonista non è lui ma questa Lidia, che se ci andiamo a ragionare non porta nulla di concreto al racconto. Ci parli di una donna che odia i tappeti perchè aveva dei gatti, ma se al contrario fosse stata un'amante dei tappeti, ai fini del racconto, non sarebbe cambiato nulla.
Quello che voglio dire è che la storia è bella e mi piace, ma a mio avviso avresti ottenuto un risultato decisamente migliore affrontando tutto da un altro punto di vista. Io avrei voluto essere nei panni di Cyrus, e non in quelli di Lidia. Avrei voluto essere un venditore di tappeti in crisi decisionale, e non una casalinga che la mattina va a fare due chiacchiere in un negozio di tappeti.
In questo modo secondo me avresti sfruttato al massimo la tua idea di racconto.
Questo il mio pensiero.
Alla prossima, buona edition.

Grazie per la tua lettura. Capisco ciò che intendi ed è dovuto dal fatto che, tristemente, non sono riuscita a rendere Lidia per come la immaginavo ed era nei miei pensieri. Il fatto che tu l'abbia percepita come una casalinga mi fa capire che ho proprio sbagliato direzione, mannaggia a me. In quanto a Cyrus, capisco il fascino che può esercitare anche a fronte di una protagonista alla quale non ho saputo dare spessore. E in effetti l'idea è partita da lui che in realtà è un personaggio letterario vero dei romanzi di Fulvio Ervas in cui è effettivamente il titolare di un negozio di tappeti in centro a Treviso ma è lo zio non di un terrorista ma dell'ispettore Stucky.

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MatteoMantoani
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#13 » domenica 21 gennaio 2024, 18:19

Debora ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Debora, dev'essere la prima volta che ti leggo e, da quanto vedo, sei abbastanza nuova di Minuti Contati, quindi piacere di leggerti e benvenuta tra noi!
La prima cosa che ho notato leggendo il tuo racconto, è una prosa certamente chiara e scorrevole, ma più votata allo stile.. diciamo.. "classico", in tell pesante, con spiegoni e voce narrante anonima. Preferisco quando la voce narrante è un po' più caratterizzata e segue un preciso punto di vista, piuttosto che tendente all'onnisciente, ma qui si apre una discussione infinita che già stiamo portando avanti nel forum, quindi non andrò oltre.
La vicenda in sé è simpatica, a parte il finale che mi pare un po' troppo buttato lì.. questo tizio compare proprio al momento giusto, e ammazza la tizia.. vabbè.
Bella la parte in cui si racconta come si sviluppa l'amicizia tra Lidia e Cyrus, anche se trovo un po' inverosimile che lui confidi a lei i loschi traffici del nipote..
Insomma, per mio gusto questo racconto sarebbe migliore se scritto con uno stile diverso, e la vicenda in sé, per quanto interessante, pecca di un finale buttato un po' lì.
Il mio consiglio generale è di provare a evolvere il tuo stile verso qualcosa di più dinamico e personale.. Minuti Contati è una manna per questo. Vedrai che anche storie più banali, raccontate col giusto stile potranno splendere anche se non brillanti.
Alla prossima e buona fortuna

Ciao, grazie per la tua lettura. Hai ragione su quella presenza ingobrante del narratore onniscente. Il fatto è che quando ho iniziato a scrivere non avevo assolutamente idea di dove sarai andata a parare. Rileggendo, quando ho finito, e dopo aver cambiato diversi plot era palese che sarei potuta partire da quando Cyrus fa vedere il contenuto del tappeto a Lidia, e sostituire quelle righe iniziali da due semplici battute di dialogo. Per ciò che riguarda lo stile, boh, non so che dire, a me sembra sempre che sia il "mio" ma, evidentemente, se questo non viene percepito, vuol dire che non lo è. Chissà... E comunque il finale è la cosa che, anche rileggendolo, mi piace di più...

Ciao Debora, ho letto il tuo controcommento e forse ha senso se mi spiego un po' meglio. Certamente riconosco una voce autoriale nel tuo stile, quello che intendevo è che preferisco un altro tipo di narratore. Il finale mi ha fatto un po' uscire dalla storia perché mi ha dato la sensazione di essere costruito: appena Cyrus svela cosa contiene il tappeto alla protagonista, capita il nipote armato che le spara.. mi è parsa una coincidenza un po' troppo teatrale, che ti serviva apposta per fare finire male la tua protagonista, ma che in realtà vedrei poco probabile.. saranno pare mie :) se a te piace va benissimo così. Senti pure anche altre campane, io ho gusti molto particolari

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Shanghai Kid
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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#14 » lunedì 22 gennaio 2024, 19:09

Ciao Debora,
piacere di averti letta.
Allora, la storia è originale, la declinazione che hai dato del tema non mi è per niente dispiaciuta, anzi. Anche la soluzione che hai inserito nel finale è molto interessante, come lo è questa specie di mille e una notte. Però, c’è un però. Lo stile mi ha convinto meno. Mi sono sentita poco coinvolta e ho empatizzato poco con i personaggi. Avrei fatto scelte differenti, forse con una prima persona e il punto di vista di Lidia… Non so, così su due piedi mi verrebbe da proporti questa soluzione.
A rileggerci,
Elisa

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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#15 » giovedì 25 gennaio 2024, 17:49

Penso che questo racconto abbia due punti di forza: il primo è la descrizione del tappeto, che ho visualizzato piuttosto bene, il secondo l'originalità del rapporto tra i due protagonisti, che sono uniti da un legame peculiare, sebbene non sia poi esplorato.

Però si nota tanto l'acerbità nella scrittura. È vero che lo stile è molto "classico", come ti hanno fatto già notare, ma per me il punto non è tanto quello, quanto che non ha sufficiente personalità, sembra il modo in cui scriverebbe una persona che si sta approcciando alla prosa. E questo vale sia per il tipo di narrazione (narratore onnisciente, molto raccontata e asettica), sia per i dialoghi legnosi. Si vede che siamo all'interno di un testo scritto che vuole portarci da qualche parte, e non in una conversazione tra persone in carne e ossa, e in alcuni passaggi le battute servono appositamente per spiegarci delle cose riguardo la trama.

A questo si collega anche ciò che non torna nella storia:
1) davvero uno che nasconde un problema così grande si confiderebbe con la prima persona che capita a tiro? È molto strano, va bene che ormai si conoscono e hanno un rapporto, però da nessuna parte sembra che siano in confidenza, quindi non sembra molto credibile che uno dei due possa dire all'altro qualcosa di tanto importante e compromettente, anche se fosse in una situazione disperata. E in questo caso non lo è (o noi non lo vediamo), perché Cyrus non ci sembra affatto in una crisi interiore profonda.
In tal senso è vero che probabilmente l'essere nel punto di vista di lui, o comunque sbirciare nella sua psiche in maniera diversa (cosa fattibile anche con l'onnisciente), avrebbe potuto modificare di molto e in positivo la percezione della seconda parte;
2) casualmente il nipote si presenta al momento giusto (o meglio, sbagliato), un po' troppo comodo, cosa che insieme alla troppa velocità e all'ultimo pensiero poco verosimile di Lidia penalizza anche il finale.

Insomma, ci sono degli elementi che fanno ben sperare, però c'è anche abbastanza da sgrezzare per tirare fuori il pieno potenziale.

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Re: Tesori d'oriente

Messaggio#16 » mercoledì 31 gennaio 2024, 20:12

Ciao Debora, trovo che il tuo racconto abbia alcuni problemi strutturali - tu stessa hai detto che rileggendolo avresti potuto strutturarlo diversamente e dargli una partenza diversa - ma non sono d'accordo con chi ti suggerisce di cambiare lo stile. Sono della stessa opinione di Matteo quando ti sottolinea una troppa invadenza del narratore onnisciente ma trovo il tuo stile personale e meritevole di essere sì migliorato ma non cambiato. Migliorato significa lavorare di più sull'immersione e sul punto di vista e asciugare un po' alcune espressioni ma direi che renderlo diverso non è proprio necessario.
La valutazione è un pollice tendente al positivo.

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