La nipotina

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 19 febbraio con un tema di Diego Lama e cinquemila caratteri a disposizione!
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gcdaddabbo
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La nipotina

Messaggio#1 » martedì 20 febbraio 2024, 0:50

Siamo vissuti insieme da sempre.
La casa dei miei defunti suoceri è stata divisa alla loro morte in due parti, come spesso si usa qui al sud. Il corridoio con l’ingresso in comune. La zona di sinistra a mia moglie, quella di destra a mio cognato. Noi siamo in quattro. Loro erano in tre. Il terrazzo, la cantina ed il giardino erano divisi alla buona. I piccoli giocavano sempre insieme. I bambini passavano da una stanza all’altra, da una casa all’altra in continuazione, senza regole. Ce li trovavamo a volte anche in gabinetto o in camera da letto. Vivevamo tutti e sette insieme come fossimo un’unica famiglia, ma eravamo molto diversi.
Mia moglie era ed è molto religiosa, dice il rosario quasi tutti i giorni, va in chiesa ad ascoltare i missionari ed è convinta che è peccato avere rapporti sessuali se non per avere figli e perciò io dormo da solo in una piccola stanza-deposito con i sacchi di mandorle ed i bidoni di olio. Non mi costa molto. Mi aiutano la fantasia e qualche incontro occasionale. Mentre i miei figli allora dormivano in camera da letto con lei.
Mia cognata Rosa invece, più giovane, si curava con attenzione, rideva con tutti, anche troppo. Spesso venivo svegliato dai furiosi assalti di mio cognato, con il letto che ritmicamente sbatteva contro il muro facendo vibrare tutta la casa. Mi chiedevo come la piccola Sandra, che dormiva in stanza con loro, potesse non essere angosciata da quelle frequenti rumorose nottate.
Noi maschi uscivamo la mattina alle prime luci del giorno e tornavamo la sera al calar del sole.
Un giorno che siamo tornati un po’ prima del solito, ho sentito mio cognato gridare. Ho visto che aveva piegato il ferro per attizzare il fuoco come fosse un fuscello. Forse aveva avuto il sospetto che ci fosse stato qualcuno in casa ed aveva detto alla moglie che se l’avesse scoperta l’avrebbe piegata così.
La sera quando ci sedevamo fuori dall’uscio, al fresco, i bambini salivano su di un muretto e cantavano le canzoni del festival. La mia grande, Maria, era stonata e si limitava a fare il pubblico e criticare i cantanti, mentre Sandra e il mio piccolo Gianni alternavano le canzoni in napoletano a quelle in italiano. La nipotina era già carina con il suo vestitino corto. Noi stavamo a sentire. A volte giocavano al matrimonio. Maria faceva il prete; sposava Sandra e Gianni, poi correva loro dietro per dividerli o per picchiarli. Sandra per salvarsi veniva a sedersi sulle mie ginocchia, Gianni andava a rifugiarsi tra le braccia della zia.
Quando mia moglie mandò Maria, capricciosa e nervosa, a studiare controvoglia in collegio dalle suore nonostante tutto quello che ci costava, Gianni si rifiutò di andar via e dormiva nel lettone con la madre.
Sandra, sempre più carina, ubbidiente e gioiosa passava a prendere Gianni, per andare a scuola insieme. Se ero in casa, mi saltava in braccio e mi baciava. Certe volte veniva a studiare nella nostra cucina.
Già a quattordici anni sembrava una signorina. Vedevo che Gianni era cotto, ma troppo piccolino per lei. Chissà quanti ragazzi e giovanotti le correvano dietro. Io mi limitavo a guardarla ed a sognarla come facevo con mia cognata quando la vedevo mezza nuda girare per la casa.
Poi mio cognato si è ammalato di un brutto male, presto ci ha lasciati e tutto è cambiato. Abbiamo diviso la casa. Mia cognata è diventata più libera con i giovani del paese. Ogni tanto se ne vede qualcuno che le entra o le esce di casa. Ha deciso di accasare la figlia. Mia moglie e Maria le odiano perché sono senza vergogna. Rosa si trucca gli occhi, si mette le calze nere con i disegni, i tacchi e le gonne corte con lo spacco. Sandra ha preso l’abitudine di indossare l’estate dei pantaloncini quasi invisibili ed un top che le copre appena il bikini quando va in bici in spiaggia con gli amici. Continua a venirmi a trovare di nascosto della madre nella casetta in campagna.
“Zio, ti voglio bene! Posso darti un bacio?.”
E’ successo così che un giorno ho cominciato a toccarla. Fingeva di starci, ma, quando l’ho presa per i fianchi e le ho strappato quello straccio di vestiti, per vedere come tanti come era tutta nuda, non ci è stata più. Le ho sempre voluto bene. Perché si rifiutava? Le ho messo una mano sulla bocca, credo sia svenuta o è morta per un infarto improvviso. Non sono riuscito a farlo come avevo sempre desiderato. Tutto di colpo è diventato scuro. Sentivo il cuore scoppiarmi nel petto, ma sono rimasto freddo.
Non potevo dirlo a mia moglie. Mi avrebbe cacciato di casa. Nessuno sapeva che eravamo lì. L’ho trascinata fino all’inghiottitoio che è nel campo, sotto il grande fico. Lì c’è una tana di volpi. Mi è bastato allargare un pochino l’apertura e far cadere giù un po’ delle pietre che si sono ammassate nel tempo. Peccato! Non la rivedrò più.
Le volevo tanto bene, ma la carne è carne e forse brucerò all’inferno.
Ultima modifica di gcdaddabbo il martedì 20 febbraio 2024, 0:57, modificato 2 volte in totale.



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antico
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Re: La nipotina

Messaggio#2 » martedì 20 febbraio 2024, 0:54

Ciao Giovanni! Caratteri e tempo ok, buona DIEGO LAMA EDITION!

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#3 » martedì 20 febbraio 2024, 1:00

Grazie! Questa volta son finito dalla parte del male. Speriamo che il mondo fuori migliori.

Sira66
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Re: La nipotina

Messaggio#4 » mercoledì 21 febbraio 2024, 17:49

Ciao Giovanni. Un uomo qualunque vive una vita qualunque, circondato dagli affetti, ma la storia ha un epilogo turpe. Il protagonista tenta una giustificazione attraverso i luoghi comuni che infarciscono il racconto: la banalità del male allora risiederebbe nella sua ricerca costante di appigli stereotipati (la moglie bigotta che lo costringe alla solitudine sessuale, i maschi che vanno a faticare, la cognata un po’ porca, la nipote spregiudicata e via di minigonne, trucco e tacchi alti) per spiegare la propria malvagità. Sebbene non abbia gradito la storia, credo che il tuo racconto abbia centrato il tema.
Ti auguro una buona sfida!

Scriba_no24
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Re: La nipotina

Messaggio#5 » mercoledì 21 febbraio 2024, 23:09

Ciao Giovanni. C'è stato un momento a metà racconto, che mi è arrivata la paura che potesse succedere che abusasse della nipote, poi addirittura ho scoperto che è morta. Forse scontato, ma mi ha tenuto col fiato sospeso. La frase finale è banale, e forse banalizza troppo l'argomento delicato. Non so se l'hai messa volutamente per riprendere alla lettera il tema della banalità del male, ma mi resta la sensazione che potevi chiuderla più elegantemente. In bocca al lupo!

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MatteoMantoani
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Re: La nipotina

Messaggio#6 » giovedì 22 febbraio 2024, 8:37

Ciao Giovanni, piacere di rileggerti.
Dunque, rispetto ad altre cose tue che ho letto, questo racconto è un notevole passo in avanti. La prosa è chiara, la vicenda è particolare, brutta, sporca e cattiva (come il film, a cui ho pensato subito mentre leggevo), hai puntato sui soliti rapporti famigliari, ma qui sono negativizzati all'estremo e descritti bene nella loro morbosità. Ho percepito molto bene la promisquità di queste due famiglie, con tutti gli inconvenienti e gli aspetti negativi del caso. Magari, consiglio mio, incattivizza ancora di più il protagonista: è represso sessualmente, faccelo vedere ancora di più, calca la mano, così le sue motivazioni e la sua perversione ci arrivano ancora più potenti.
In definitiva, per me un racconto promosso. Bravo.

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#7 » giovedì 22 febbraio 2024, 18:42

Sira66 ha scritto:Ciao Giovanni. Un uomo qualunque vive una vita qualunque, circondato dagli affetti, ma la storia ha un epilogo turpe. Il protagonista tenta una giustificazione attraverso i luoghi comuni che infarciscono il racconto: la banalità del male allora risiederebbe nella sua ricerca costante di appigli stereotipati (la moglie bigotta che lo costringe alla solitudine sessuale, i maschi che vanno a faticare, la cognata un po’ porca, la nipote spregiudicata e via di minigonne, trucco e tacchi alti) per spiegare la propria malvagità. Sebbene non abbia gradito la storia, credo che il tuo racconto abbia centrato il tema.
Ti auguro una buona sfida!

Ciao Simona. Sono contento di aver scritto finalmente un racconto che non risulta confuso. Mi dispiace che non abbia gradito la storia. Ho cercato di banalizzarla strappandomi dal mio sguardo di bravo "ragazzo" senza rinunciare al mondo che mi circonda. Buona sfida!

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#8 » giovedì 22 febbraio 2024, 18:54

Scriba_no24 ha scritto:Ciao Giovanni. C'è stato un momento a metà racconto, che mi è arrivata la paura che potesse succedere che abusasse della nipote, poi addirittura ho scoperto che è morta. Forse scontato, ma mi ha tenuto col fiato sospeso. La frase finale è banale, e forse banalizza troppo l'argomento delicato. Non so se l'hai messa volutamente per riprendere alla lettera il tema della banalità del male, ma mi resta la sensazione che potevi chiuderla più elegantemente. In bocca al lupo!

Ciao Scriba. Devo confessarti che mi è costato, per la prima volta, indossare i panni del malvagio. Dovevo provarci per scoprire se riuscivo ad essere credibile. Mi spiace che, forse, al tuo primo incontro, abbia incontrato questo figuro vittima di una società ipocrita e intrisa di perbenismo. Mi piacerebbe capire quale parte dell'ultima frase ritieni banale. Ti ringrazio per il commento attento.
Viva il lupo! Buona sfida!

Scriba_no24
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Re: La nipotina

Messaggio#9 » giovedì 22 febbraio 2024, 21:38

ciao giovanni... intendevo quella che dici... la carne è carne

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Daniele
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Re: La nipotina

Messaggio#10 » venerdì 23 febbraio 2024, 6:50

Ciao Giovanni, piacere di leggerti. Il racconto secondo me fila bene, io sono un mezzosangue calabrobrianzolo e la ia metà di giù ha respirato uno spaccato famigliare ben ricreato da te. Una cosa che avresti potuto fare sarebbe stata il far crescere le emozioni represse dentro la voce narrante fino all'esplosione finale, lo avresti reso più potente e il finale avrebbe colpito in maniera più incisiva, caspita un uomo che non riesce a controllarsi e abusa della nipotina addirittura uccidendolo e occultandone il cadavere è roba forte...

Piccolo consiglio: se scrivi un racconto sul tema "la banalità del male" e lo intitoli "la nipotina" mi hai già fatto un mega spoiler, lo avessi chiamato "la tana delle volpi" per sparare uno a caso, avresti mascherato l'epilogo.
Buon racconto che con qualche accorgimento sarebbe potuto essere, per i miei gusti, molto bello.
In bocca al lupo per la gara!

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#11 » venerdì 23 febbraio 2024, 18:56

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Giovanni, piacere di rileggerti.
Dunque, rispetto ad altre cose tue che ho letto, questo racconto è un notevole passo in avanti. La prosa è chiara, la vicenda è particolare, brutta, sporca e cattiva (come il film, a cui ho pensato subito mentre leggevo), hai puntato sui soliti rapporti famigliari, ma qui sono negativizzati all'estremo e descritti bene nella loro morbosità. Ho percepito molto bene la promisquità di queste due famiglie, con tutti gli inconvenienti e gli aspetti negativi del caso. Magari, consiglio mio, incattivizza ancora di più il protagonista: è represso sessualmente, faccelo vedere ancora di più, calca la mano, così le sue motivazioni e la sua perversione ci arrivano ancora più potenti.
In definitiva, per me un racconto promosso. Bravo.

Ciao Matteo. Ti ringrazio per il commento rigenerante. Mi piacerebbe capire a quale film hai pensato. Mi inciti a incativizzare ancora di più il protagonista. Questa è la prima volta che racconto qualcosa dalla parte del male, un esperimento che ha stupito i miei parenti lettori che per lo più hanno disapprovato la scelta. Buona sfida.

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#12 » venerdì 23 febbraio 2024, 19:04

Daniele ha scritto:Ciao Giovanni, piacere di leggerti. Il racconto secondo me fila bene, io sono un mezzosangue calabrobrianzolo e la ia metà di giù ha respirato uno spaccato famigliare ben ricreato da te. Una cosa che avresti potuto fare sarebbe stata il far crescere le emozioni represse dentro la voce narrante fino all'esplosione finale, lo avresti reso più potente e il finale avrebbe colpito in maniera più incisiva, caspita un uomo che non riesce a controllarsi e abusa della nipotina addirittura uccidendolo e occultandone il cadavere è roba forte...

Piccolo consiglio: se scrivi un racconto sul tema "la banalità del male" e lo intitoli "la nipotina" mi hai già fatto un mega spoiler, lo avessi chiamato "la tana delle volpi" per sparare uno a caso, avresti mascherato l'epilogo.
Buon racconto che con qualche accorgimento sarebbe potuto essere, per i miei gusti, molto bello.
In bocca al lupo per la gara!

Ciao Daniele! Ti ringrazio per i consigli. Mi accontento di essere questa volta riuscito a scrivere un racconto non confuso. Vedrò di lavorare anche sul titolo.
Buona gara!

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MatteoMantoani
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Re: La nipotina

Messaggio#13 » sabato 24 febbraio 2024, 7:14

gcdaddabbo ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Giovanni, piacere di rileggerti.
Dunque, rispetto ad altre cose tue che ho letto, questo racconto è un notevole passo in avanti. La prosa è chiara, la vicenda è particolare, brutta, sporca e cattiva (come il film, a cui ho pensato subito mentre leggevo), hai puntato sui soliti rapporti famigliari, ma qui sono negativizzati all'estremo e descritti bene nella loro morbosità. Ho percepito molto bene la promisquità di queste due famiglie, con tutti gli inconvenienti e gli aspetti negativi del caso. Magari, consiglio mio, incattivizza ancora di più il protagonista: è represso sessualmente, faccelo vedere ancora di più, calca la mano, così le sue motivazioni e la sua perversione ci arrivano ancora più potenti.
In definitiva, per me un racconto promosso. Bravo.

Ciao Matteo. Ti ringrazio per il commento rigenerante. Mi piacerebbe capire a quale film hai pensato. Mi inciti a incativizzare ancora di più il protagonista. Questa è la prima volta che racconto qualcosa dalla parte del male, un esperimento che ha stupito i miei parenti lettori che per lo più hanno disapprovato la scelta. Buona sfida.

Ciao Giovanni. Il film è appunto "Brutti, Sporchi e Cattivi" di Scola, del 1974, col grande Nino Manfredi. In quel film viene mostrata una poverissima famiglia promiscua che vive le angherie del protagonista, tra cui anche infatti un tentativo di stupro ai danni della nipote (che subisce comunque stupri da altri membri della famiglia). È un film che mi è molto piaciuto e il tuo racconto ne ha ricalcato lo spirito. Per me le storie di questo tipo sono più attraenti delle storie d'amore che finiscono bene e altre cose del genere.. e comunque se proprio bisogna raccontare rapporti famigliari (come già detto nell'area discussioni) meglio farlo con un tocco di originalità, per non cadere nella solita orrida famiglia-mulino-bianco

alexandra.fischer
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Re: La nipotina

Messaggio#14 » domenica 25 febbraio 2024, 15:36

Tema centrato. C’è una grande famiglia. E lo zio si lascia prendere dall’infatuazione per la nipote al punto di cercare di stuprarla causandone la morte. Occulta il cadavere nella tana delle volpi. Ci sono molti personaggi, e tutti i presupposti per trasformare la trama in un romanzo. Come racconto è molto realistico. Bella l’ambientazione della casa e anche quella del deposito.

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#15 » lunedì 26 febbraio 2024, 9:48

MatteoMantoani ha scritto:
gcdaddabbo ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Giovanni, piacere di rileggerti.
Bravo.

Ciao Matteo. Ti ringrazio per il commento rigenerante. Mi piacerebbe capire a quale film hai pensato. Buona sfida.

Ciao Giovanni. Il film è appunto "Brutti, Sporchi e Cattivi" di Scola, del 1974, col grande Nino Manfredi. In quel film viene mostrata una poverissima famiglia promiscua che vive le angherie del protagonista, tra cui anche infatti un tentativo di stupro ai danni della nipote (che subisce comunque stupri da altri membri della famiglia). È un film che mi è molto piaciuto e il tuo racconto ne ha ricalcato lo spirito. Per me le storie di questo tipo sono più attraenti delle storie d'amore che finiscono bene e altre cose del genere.. e comunque se proprio bisogna raccontare rapporti famigliari (come già detto nell'area discussioni) meglio farlo con un tocco di originalità, per non cadere nella solita orrida famiglia-mulino-bianco

Ciao Matteo. Ho guardato finora alcuni trailer di quello che non conoscevo. Cercherò di guardarlo tutto appena possibile, ma direi che lo sfondo mi pare diverso. Non ho visto nel film la presenza della religione a fare da spartiacque tra le due realtà, mentre credo che abbiano in comune il potere che deriva dal possesso della casa. Cercherò di approfondire. Grazie per l'indicazione.

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Shanghai Kid
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Re: La nipotina

Messaggio#16 » lunedì 26 febbraio 2024, 16:48

Ciao Giovanni,
piacere di averti letto di nuovo!
Mamma mia che scelta difficile che hai fatto. Hai proprio scelto un Male inconfutabile e tremendo. A mio avviso, davvero difficile da trattare. Considera che il mio libro preferita è Lolita di Nabokov e questo complica un po’ le cose. Di per sè la storia funziona anche. Non mi è piaciuto molto lo stile troppo raccontato, mi ha creato troppo distacco, non permettendomi di entrare davvero nella storia. Avrei circostanziato la narrazione al finale, lasciando percepire la storia in maniera più sfumata e meno raccontata. Ho trovato il finale un po’ sbrigativo.
A rileggerci,
Elisa

Debora
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Re: La nipotina

Messaggio#17 » lunedì 26 febbraio 2024, 21:45

Ciao Giovanni, piacere di leggerti. La tua è una storia davvero cruda e molto realistica. Ho riconosciuto perfettamente certi spaccati famigliari del sud anche se tu li declini nella loro versione peggiore, sigh. Ma del resto hai centrato perfettamente il tema. Il raccontato, che di solito a me non infastidisce, qui però e davvero un po’ troppo e in alcuni punti si ingarbuglia un po’ e si è costretti a rileggere. Il finale era prevedibile anche se hai cercato di sviarlo con quell’episodio del cognato col ferro rovente, che mi ha dato l’idea di essere un po’ una toppa. E come ti è già stato detto il titolo aveva già detto tanto e non ha aiutato la suspence. Buona gara!

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gioco
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Re: La nipotina

Messaggio#18 » lunedì 26 febbraio 2024, 22:09

Ciao Giovanni, questo racconto mi è piaciuto, mi sembra più unitario di altri tuoi racconti che disperdevano troppo il focus.
Qualche incertezza stilistica non rende scorrevolissima la lettura, ma la narrazione è sviluppata bene e ha il giusto tono. Hai costruito bene l’ambientazione, in modo credibile. Forse la parte finale sembra scritta un po’ di fretta, ma capisco bene che l’orologio di Damocle non dia il tempo di rivedere sempre tutto come vorremmo. Non mi suonano bene le ed eufoniche, che diventano quasi cacofoniche (es.: a guardarla e a sognarla); attenzione a un paio di sbavature: di nascosto della madre, per vedere come tanti come era tutta nuda.

Complimenti e in bocca al lupo per la gara!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#19 » lunedì 26 febbraio 2024, 23:58

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Giovanni,
piacere di averti letto di nuovo!
Mamma mia che scelta difficile che hai fatto. Hai proprio scelto un Male inconfutabile e tremendo. A mio avviso, davvero difficile da trattare. Considera che il mio libro preferita è Lolita di Nabokov e questo complica un po’ le cose. Di per sè la storia funziona anche. Non mi è piaciuto molto lo stile troppo raccontato, mi ha creato troppo distacco, non permettendomi di entrare davvero nella storia. Avrei circostanziato la narrazione al finale, lasciando percepire la storia in maniera più sfumata e meno raccontata. Ho trovato il finale un po’ sbrigativo.
A rileggerci,
Elisa

Ciao Elisa! Ho letto il tuo commento dopo aver già visto la classifica che hai postato. Cercherò di non tenerne conto. So che conosci benissimo il meccanismo di Minuti Contati e sono certo che hai avuto modo di considerare l'orario in cui ho postato il mio. Venivo da una serie di racconti scritti con grande partecipazione e trasporto giudicati confusi. Per la prima volta mi sono cimentato in una storia in cui osservavo la scena dalla parte del male. Mi spiace che non averti convinto. Buona gara!

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#20 » martedì 27 febbraio 2024, 0:08

Debora ha scritto:Ciao Giovanni, piacere di leggerti. La tua è una storia davvero cruda e molto realistica. Ho riconosciuto perfettamente certi spaccati famigliari del sud anche se tu li declini nella loro versione peggiore, sigh. Ma del resto hai centrato perfettamente il tema. Il raccontato, che di solito a me non infastidisce, qui però e davvero un po’ troppo e in alcuni punti si ingarbuglia un po’ e si è costretti a rileggere. Il finale era prevedibile anche se hai cercato di sviarlo con quell’episodio del cognato col ferro rovente, che mi ha dato l’idea di essere un po’ una toppa. E come ti è già stato detto il titolo aveva già detto tanto e non ha aiutato la suspence. Buona gara!

Ciao Debora! Raccolgo le tue osservazioni! Permettimi di osservare che l'attizzatoio quando non è vicino alla fiamma non è rovente. Quella parte della storia fa riferimento ad un episodio cui ho assistito negli anni sessanta. Questo volta ho scelto la chiarezza a scapito della suspence. Buona gara!

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Re: La nipotina

Messaggio#21 » martedì 27 febbraio 2024, 0:21

gioco ha scritto:Ciao Giovanni, questo racconto mi è piaciuto, mi sembra più unitario di altri tuoi racconti che disperdevano troppo il focus.
Qualche incertezza stilistica non rende scorrevolissima la lettura, ma la narrazione è sviluppata bene e ha il giusto tono. Hai costruito bene l’ambientazione, in modo credibile. Forse la parte finale sembra scritta un po’ di fretta, ma capisco bene che l’orologio di Damocle non dia il tempo di rivedere sempre tutto come vorremmo. Non mi suonano bene le ed eufoniche, che diventano quasi cacofoniche (es.: a guardarla e a sognarla); attenzione a un paio di sbavature: di nascosto della madre, per vedere come tanti come era tutta nuda.

Complimenti e in bocca al lupo per la gara!

Ciao Corrado! Scusami, ma non ho capito se le "ed" mancano o sono troppe. Pensavo di non averne messe, ora mi sono accorto che qualcuna c'è. In merito all'osservazione finale. C'è stato un litigio e la casa è stata divisa. Sandra vede lo zio a cui si sente ancora legata di nascosto della madre che gradisce invece che incontri uomini benestanti perché non vede l'ora di accasarla per poter essere completamente libera. Grazie per le osservazioni. Viva il lupo! Buona gara!
Ultima modifica di gcdaddabbo il martedì 27 febbraio 2024, 0:25, modificato 1 volta in totale.

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Re: La nipotina

Messaggio#22 » martedì 27 febbraio 2024, 0:23

gioco ha scritto:Ciao Giovanni, questo racconto mi è piaciuto, mi sembra più unitario di altri tuoi racconti che disperdevano troppo il focus.
Qualche incertezza stilistica non rende scorrevolissima la lettura, ma la narrazione è sviluppata bene e ha il giusto tono. Hai costruito bene l’ambientazione, in modo credibile. Forse la parte finale sembra scritta un po’ di fretta, ma capisco bene che l’orologio di Damocle non dia il tempo di rivedere sempre tutto come vorremmo. Non mi suonano bene le ed eufoniche, che diventano quasi cacofoniche (es.: a guardarla e a sognarla); attenzione a un paio di sbavature: di nascosto della madre, per vedere come tanti come era tutta nuda.

Complimenti e in bocca al lupo per la gara!

Dimenticavo: Complimenti per Jamila! Un piccolo capolavoro. L'ho fatto leggere a tutti in famiglia! Hai fatto commuovere tutti.

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Re: La nipotina

Messaggio#23 » mercoledì 28 febbraio 2024, 11:39

gcdaddabbo ha scritto:Ciao Corrado! Scusami, ma non ho capito se le "ed" mancano o sono troppe. Pensavo di non averne messe, ora mi sono accorto che qualcuna c'è. In merito all'osservazione finale. C'è stato un litigio e la casa è stata divisa. Sandra vede lo zio a cui si sente ancora legata di nascosto della madre che gradisce invece che incontri uomini benestanti perché non vede l'ora di accasarla per poter essere completamente libera. Grazie per le osservazioni. Viva il lupo! Buona gara!


Sono troppe :-)
Il senso dell'osservazione finale era sulla forma, con esempi di frasi che non suonano bene, ma sono stato un po' troppo sbrigativo nel commento.

P.S. Grazie per l'apprezzamento, sono contento che Jamila vi sia piaciuto!
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jimjams
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Re: La nipotina

Messaggio#24 » giovedì 29 febbraio 2024, 17:30

Ciao, Giovanni. Anche tu affronti il tema con una storia racconata in prima persona, un approccio non dei più facili. Ho letto tutto il racconto e mentre leggevo mi facevo già l'idea di consigliarti un diverso registro, specialmente per una storia come questa. Perché il modo in cui quest'uomo racconta la sua storia, una storia tutto sommato terribile e non solo nel finale, è un modo piuttosto piatto, un po' asettico, privo di grande emozione. Arrivato alla fine mi sono però ricreduto. Questo perché in fondo è proprio in questo modo pacato, tranquillo, privo di emozioni forti, che risiede la tua lettura del tema. Lui non pensa di aver fatto niente di terribile, in fondo, gli voleva bene, perché sottrarsi, e la morte è stata quasi casuale, mica colpa sua. Un uomo che si è trascinato in una vita definita da altri (la moglie, i figli, la gente) accontentandosi di poco. E che in un momento in cui prova a prendere qualcosa di più si trova nei guai. Ma in fondo non gli importa più di tanto. Se quindi lo stile che hai adottato, questa pacatezza del racconto, voleva descrivere quest'uomo la banalità delle sue azioni, tanto di cappello. Se invece è stato un caso, be' fai tesoro, perché è qualcosa che potrai utilizzare anche in altre occasioni.

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antico
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Re: La nipotina

Messaggio#25 » sabato 2 marzo 2024, 11:50

Un racconto che sa cosa vuole essere, forse troppo, a partire dal titolo. Te lo scrivo perché nella mia mente da lettore s’è già tutto apparecchiato ancora prima di arrivarci perché, al netto della conoscenza o meno del tema, non appena m’informi della sua depressione sessuale sottolineando il suo rapporto con la nipote, beh, a quel punto mi metto in attesa del finale. Mi ha fatto un po’ specie il modo in cui l’ha uccisa, mi è sembrato troppo facile. Senza parlare del fatto che l’ha dovuta trascinare in cortile e poi nascondere e il tutto sembra, anche qui, troppo easy. Molto bene il tema. Occhio che con qualche linea di dialogo in più avresti alleggerito il tutto. In buona sostanza, stessa valutazione dei racconti di Maramonte e Mirri e ti piazzo in mezzo a loro due per la questione tema nei confronti di Mirri e per una minore pulizia formale nei confronti di Maramonte.

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gcdaddabbo
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Re: La nipotina

Messaggio#26 » sabato 2 marzo 2024, 12:51

jimjams ha scritto:Ciao, Giovanni. Anche tu affronti il tema con una storia racconata in prima persona, un approccio non dei più facili. Ho letto tutto il racconto e mentre leggevo mi facevo già l'idea di consigliarti un diverso registro, specialmente per una storia come questa. Perché il modo in cui quest'uomo racconta la sua storia, una storia tutto sommato terribile e non solo nel finale, è un modo piuttosto piatto, un po' asettico, privo di grande emozione. Arrivato alla fine mi sono però ricreduto. Questo perché in fondo è proprio in questo modo pacato, tranquillo, privo di emozioni forti, che risiede la tua lettura del tema. Lui non pensa di aver fatto niente di terribile, in fondo, gli voleva bene, perché sottrarsi, e la morte è stata quasi casuale, mica colpa sua. Un uomo che si è trascinato in una vita definita da altri (la moglie, i figli, la gente) accontentandosi di poco. E che in un momento in cui prova a prendere qualcosa di più si trova nei guai. Ma in fondo non gli importa più di tanto. Se quindi lo stile che hai adottato, questa pacatezza del racconto, voleva descrivere quest'uomo la banalità delle sue azioni, tanto di cappello. Se invece è stato un caso, be' fai tesoro, perché è qualcosa che potrai utilizzare anche in altre occasioni.

Ciao, Mario. Chissà se leggerai mai questa mia!
Ti ringrazio per le tue parole che evidenziano una lettura attenta e un giudizio ponderato. Mi sento in dovere di rispondere alla tua curiosità.
Credo che, come diceva Flaubert, "Madame Bovary c'est moi". Ho scelto quel personaggio perché un po' mi somiglia.
Per scrivere questo racconto mi sono ispirato al mio contesto familiare e allo zio Michele del delitto di Avetrana.
Penso che anche il tuo conta cadaveri sia un tipo pacato ed abitudinario.
Non so se riuscirò mai a indossare i panni di un focoso, impulsivo moschettiere.
Ho scritto finora poesie per curare le mie ferite e storie per raccontarmi delle favole.
Per la prima volta ho indossato il vestito del male.
Questo gioco di Minuti Contati mi piace, ma non so per quanto ancora riuscirò a sopportarne certi aspetti deteriori.
Se dovessimo incontrarci ancora, ti prego: "Lasciami più di sei minuti per rispondere al tuo commento prima di postare la classifica!"

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