Normali di Emiliano Maramonte

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 19 febbraio con un tema di Diego Lama e cinquemila caratteri a disposizione!
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Emiliano Maramonte
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Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 20 febbraio 2024, 0:57

Giulia passa la confezione di biscotti sullo scanner e alza lo sguardo sul ragazzo che le sta di fronte. Emaciato, barba incolta, berretto grigio di lana calcato fin sotto le orecchie. Sembra triste, Giulia è sicura che ha combinato qualcosa, lo capisce da come si tormenta le mani e si dondola sulle gambe ricoperte di jeans strappati sulle ginocchia. Ha l’aria colpevole. Ha picchiato la fidanzata? Bastonato il cane? Ha venduto una dose al parco?
«Sono trentasette e cinquantadue.»
Il ragazzo paga, ritira il resto e se ne va alla svelta con il sacchetto.
È il turno del professor Bernardoni. Sfoggia il suo solito atteggiamento solare. «Buonasera Giulia» la saluta con un lieve inchino. «Come stai oggi?»
Lei gli rivolge un sorriso di plastica. «Tutto bene, professore.»
Ha posato sul nastro scorrevole tre barattoli di Nutella, quattro rotoli di sacchetti per la spazzatura, tre gomitoli di spago e un kit di attrezzi da giardinaggio.
Quell’uomo è sempre tranquillo, è vestito in modo impeccabile, infonde sicurezza. Giulia lo vorrebbe come padre. Eppure, dietro quegli occhi allegri, intravede delle ombre. Vive da solo? Alza le mani sulla moglie? È maschilista, ecco. Oggi lo vede così.
«Quarantatré euro tondi tondi.»
Il professore tira fuori dalla giacca elegante un portafoglio nero di pelle e sfila una banconota da 50. Giulia le porge il resto. «Grazie e buon lavoro» la saluta l’altro. «Alla prossima.»
Ancora un ragazzo, con il carrello pieno di lattine di birra. Giulia prova un brivido lungo la schiena: assomiglia in modo pazzesco al suo Marco.
Gli torna in mente con forza. Un nodo al petto si stringe fino a toglierle il respiro.
«Signorina?» la richiama seccato il ragazzo. «C’è gente che aspetta.»
Giulia ricomincia a passare i prodotti sullo scanner.

Torna a casa, si toglie le scarpe, va in cucina e beve un lungo sorso d’acqua fresca. È stata una giornata molto pesante.
Si lascia andare sul divano e chiude gli occhi.
Lo spacciatore, il professore cortese e il sosia di Marco. Che strano trio!
Qualcosa la turba, ma non sa cos’è.
Dalla dispensa prende una merendina farcita all’albicocca e si avvicina alla stanza di Marco. Bussa alla porta. «È successa una cosa strana oggi, alla cassa c’era uno uguale a te.»
Le risponde mugolando. Quando si comporta così, la fa infuriare. «Ma che cazzo? Non hai nient’altro da dire?» Spiaccica quel che resta della merendina sulla porta e si allontana.
Guarderà un film su Netflix poi, quando avrà sbollito la rabbia, passerà un po’ di tempo con Marco.

Una ragazzina. Quindicenne, forse. Sulla gota sinistra del viso angelico brillano due stelline glitterate. Deposita sul nastro una bottiglia di Coca-Cola, una di Jack Daniel’s e un pacchetto di Mentos. Rivolge a Giulia un sorriso fugace ed estrae da una borsetta rosa un portafoglio di Hello Kitty. Giulia è convinta che l’angioletto urli contro la madre, che la faccia soffrire. Beve di nascosto col suo fidanzato. Magari è rimasta incinta e ancora non lo sa.
«Quant’è?» dice la ragazza, con tono sbrigativo.
Solo in quel momento Giulia si accorge d’essersi persa nelle visioni dei clienti del supermercato. La striscia dello scontrino e lì davanti a lei.
«Ah sì, scusa.»
La ragazzina se ne va senza salutare.
Si fa avanti il professore. Stavolta ha comprato solo un pacco di pasta. È meno allegro del solito.
«Buongiorno, professore.»
«Buongiorno, Giulia.»
A quanto pare, non ha molta voglia di parlare. Mette la pasta in un sacchetto e paga subito lasciando una manciata di spiccioli, poi si dirige all’uscita senza ritirare lo scontrino. Giulia lo segue con lo sguardo e fa spallucce. Si dedica al cliente successivo, ma avverte nell’aria che qualcosa non va. I presenti in fila alla cassa guardano tutti dalla parte dell’ingresso.
Giulia si gira.
Attraverso i vetri delle porte scorrevoli scorge una volante dei carabinieri. Bernardoni è stato fermato da due uomini in divisa. «Lasciatemi in pace. Non ho fatto niente» esclama, cercando di guadagnare l’uscita.
«Deve venire con noi» dice uno dei carabinieri. «Lei è in arresto.»
Lo portano via in manette. Tra i reparti del supermercato si spande un insistente brusio.
A Giulia tremano le gambe.

Cerca su Internet e trova un’ultima ora su un giornale locale. “Arrestato il mostro che torturava i bambini per liberarli dal demonio.”
Rilegge più volte l’articolo e si alza in preda alla confusione. Entra in camera da letto e si guarda allo specchio. Camicetta e pantaloni impeccabili. Trucco perfetto. Non una ciocca fuori posto. Eppure è tutto maledettamente sbagliato. Centinaia di persone normali, là fuori, come lei piene di ombre, marce fin dentro l’anima. Trae un profondo respiro e va da Marco.
Spalanca la porta della stanza. È legato a una sedia e imbavagliato, come sempre. Gli manca un orecchio, due dita della mano destra. I pantaloni sono macchiati di piscio. L’incerata sul pavimento è incrostata di sangue.
Lo libera dalle corde e dal bavaglio e indietreggia. «Vai. Sei libero.»
Marco esce zoppicando.
Giulia si siede a terra. Non le resta che aspettare.



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antico
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 20 febbraio 2024, 1:00

Ciao Emiliano! Caratteri e tempo ok, buona DIEGO LAMA EDITION!

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Shanghai Kid
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 20 febbraio 2024, 16:40

Ciao Emiliano,
alla fine mi tocca sempre leggerti e commentarti e devo dire che è sempre un piacere per me. Quel che mi dispiace è che rischio un po’ di ripetermi, almeno per quanto riguarda la parte stilistica. Il racconto è molto carino, ben scritto e ben costruito. Diciamo che il finale non è del tutto inaspettato, ma penso che questo obiettivo sia sempre più arduo. Diciamo che il tuo funziona. Quel che mi è piaciuto meno è stata la parte più didascalica. “Camicetta e pantaloni impeccabili. Trucco perfetto. Non una ciocca fuori posto. Eppure è tutto maledettamente sbagliato. Centinaia di persone normali, là fuori, come lei piene di ombre, marce fin dentro l’anima.” Questa parte, per esempio, l’avrei preferita solo come descrizione, senza la riflessione successiva. Anche la parte finale, quella in cui libera Marco, mi è parsa quantomeno sbrigativa…
Insomma, è un racconto riuscito, che fa il suo dovere, non dei tuoi migliori ;)
A rileggerci,
Elisa

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MatteoMantoani
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » martedì 20 febbraio 2024, 19:59

Ciao Emiliano, piacere di leggerti, come sempre.
Ahia! Purtroppo quando hai scritto "Marco risponde mugolando" ho capito dove il finale sarebbe andato a parare. Forse, se lei si fosse rivolta al fidanzato con tono meno brusco e più neutro, questo sarebbe stato meno evidente.
Detto questo, il personaggio principale è estremamente affascinante, nonché la risoluzione finale che mi pare in una certa maniera originale, con lei che si pente e aspetta la pena.
Spessissimo incontriamo persone solo di sfuggita a cui destiniamo solo qualche frasetta fatta, e chi lo fa per lavoro di sicuro nella testa si fa tutta una serie di film sulla gente che incontra per rompere la monotonia della giornata. Chissà quante cassiere mi hanno identificato come un barbone gobbo che rinchiude le sue vittime in cantina! Un concetto veramente affascinante che ha una sua originalità, e che fa riflettere.
Peccato per il fatto che il finale mi sia arrivato così depotenziato, perché altrimenti sarebbe stata una lettura perfetta. Sono sicuro che chi non arriverà a capire il finale a metà storia l'apprezzerà molto di più ma stavolta, purtroppo, non posso dirti che questo sia uno dei racconti migliori.
Alla prossima e buona fortuna!

alexandra.fischer
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » mercoledì 21 febbraio 2024, 14:01

Tema centrato. La cassiera di un supermercato vede un trio composto da un presunto spacciatore, un docente e il sosia del suo Marco. Sospetta che abbiano qualcosa da nascondere proprio come la ragazzina che compera alcolici e caramelle. Il Lettore rimane spaesato quando arriva la rivelazione finale. Il suo Marco è stato seviziato da lei, la quale infine lo libera. Forse colpita dall’arresto del docente, che si rivela un torturatore di bambini.
Attenzione: le torna alla mente.

Sira66
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » mercoledì 21 febbraio 2024, 16:18

Ciao Emiliano. Il tuo racconto fila dritto al punto che potremmo riassumere con una massima di buon senso: mai fidarsi delle apparenze! Meglio ancora, mai trarre giudizi su come gli altri vestono o si atteggiano; diversamente si rischia come Giulia di fare voli pindarici, per poi scoprire che la realtà non è in grado di sostenerli.
Detto questo, non ho apprezzato la tirata moralistica di Giulia sulle persone marce dentro, o meglio avrei preferito non leggerla perché il racconto mi avrebbe portato comunque a fare considerazioni analoghe. (ti è scivolato poi un Jack Daniel’s sul nastro trasportatore di una quindicenne, la legge vieta la vendita di superalcolici ai minori :o , a meo che fosse l’ennesima cattiveria di Giulia!).
In ogni caso, buona gara!

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Emiliano Maramonte
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » mercoledì 21 febbraio 2024, 18:54

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Emiliano,
alla fine mi tocca sempre leggerti e commentarti e devo dire che è sempre un piacere per me. Quel che mi dispiace è che rischio un po’ di ripetermi, almeno per quanto riguarda la parte stilistica. Il racconto è molto carino, ben scritto e ben costruito. Diciamo che il finale non è del tutto inaspettato, ma penso che questo obiettivo sia sempre più arduo. Diciamo che il tuo funziona. Quel che mi è piaciuto meno è stata la parte più didascalica. “Camicetta e pantaloni impeccabili. Trucco perfetto. Non una ciocca fuori posto. Eppure è tutto maledettamente sbagliato. Centinaia di persone normali, là fuori, come lei piene di ombre, marce fin dentro l’anima.” Questa parte, per esempio, l’avrei preferita solo come descrizione, senza la riflessione successiva. Anche la parte finale, quella in cui libera Marco, mi è parsa quantomeno sbrigativa…
Insomma, è un racconto riuscito, che fa il suo dovere, non dei tuoi migliori ;)
A rileggerci,
Elisa


Ciao Elisa! Grazie per le sempre attente valutazioni. Grazie anche perché mi riprendi periodicamente su "inciampi" che faccio spesso!
Buona Edition!

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Emiliano Maramonte
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » mercoledì 21 febbraio 2024, 19:02

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di leggerti, come sempre.
Ahia! Purtroppo quando hai scritto "Marco risponde mugolando" ho capito dove il finale sarebbe andato a parare. Forse, se lei si fosse rivolta al fidanzato con tono meno brusco e più neutro, questo sarebbe stato meno evidente.
Detto questo, il personaggio principale è estremamente affascinante, nonché la risoluzione finale che mi pare in una certa maniera originale, con lei che si pente e aspetta la pena.
Spessissimo incontriamo persone solo di sfuggita a cui destiniamo solo qualche frasetta fatta, e chi lo fa per lavoro di sicuro nella testa si fa tutta una serie di film sulla gente che incontra per rompere la monotonia della giornata. Chissà quante cassiere mi hanno identificato come un barbone gobbo che rinchiude le sue vittime in cantina! Un concetto veramente affascinante che ha una sua originalità, e che fa riflettere.
Peccato per il fatto che il finale mi sia arrivato così depotenziato, perché altrimenti sarebbe stata una lettura perfetta. Sono sicuro che chi non arriverà a capire il finale a metà storia l'apprezzerà molto di più ma stavolta, purtroppo, non posso dirti che questo sia uno dei racconti migliori.
Alla prossima e buona fortuna!


Ciao Matteo, bentrovato!
Grazie per la valutazione e per le belle parole. Grazie, soprattutto, per le critiche, sempre ben accette e costruttive.
Quando ho dovuto scegliere il punto di svolta mi sono chiesto: "Lo faccio o non lo faccio?" perché sapevo a cosa andavo incontro. Poi alla fine ho rischiato. Ovviamente per un lettore esperto e avvezzo come te era difficile farsi prendere per naso col giochino di trama, però l'importante è che l'impalcatura generale abbia retto.
Buona gara!

Scriba_no24
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » mercoledì 21 febbraio 2024, 23:48

Ciao Emiliano. Il racconto mi piace molto. Parte innocuo e non si capisce che direzione potrà prendere, e poi diventa improvvisamente incalzante, creando anche una curiosa suspance. Lavori bene l'ambiente del supermercato, fatto di personaggi e gesti ripetitivi, tali da creare l'alienazione di Giulia. Riesci a regalare dei connotati ben distinti ad ogni personaggio. Sicuramente sul podio. In bocca al lupo!

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Daniele
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » venerdì 23 febbraio 2024, 4:42

Ciao Emiliano, come sempre è un piacere leggerti.
Sei andato in un terreno se non sbaglio un po insolito per te, con un racconto che da buoni spunti e qualche sensazione che qualcosa nella parte centrale non funzioni.
Hai creato un bel personaggio secondo me, la cassiera che fa viaggi mentali nell'immaginare la vita privata dei suoi clienti funziona di brutto, quel che a parere mio funziona meno e la scelta della persona narrante (terza presente mi tiene fuori, lo avrei fatto in terza al passato o prima al presente) e il fatto che tu esponga questi suoi pensieri quasi come sensazioni, istinti, presentimenti, mentre qui è proprio lei che fa una sorta di giochino o comunque prova a ipotizzate. Ecco, il confondere delle ipotesi, che in generale vengono fatte attivamente, con delle sensazioni che invece ti.arrivano senza che tu possa far nulla per controllarle cambia molto il senso del racconto secondo me. Se lei facesse queste ipotesi e fosse chiaro che queste sono proprio ipotesi che lei fa attivamente, allora (come penso sia nel tuo intento) arriverebbe al lettore come un tentativo di Giulia di "giustificare" il male che sta compiendo e che nel finale viene liberato, come per dire "certo, io sarò una criminale e ho i miei scheletri nell'armadio, ma tutti li hanno qu3lla sicuro fa questo, l'altro vuoi vedere che invece sembra sembra ma invece..." qui invece mi arrivano come presentimenti suoi e perde potenza questo concetto, non so se mi sono spiegato.

Il finale bello, io non lo avevo sgamato e quindi il ribaltamento con me è riuscito.
Nel complesso un buon racconto, secondo me sotto i tuoi normali standard ma sei anche uscito un po' dalla tua comfort zone secondo me e questa è sempre una cosa positiva. In bocca al lupo per la gara e a presto!

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Emiliano Maramonte
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » venerdì 23 febbraio 2024, 10:45

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. La cassiera di un supermercato vede un trio composto da un presunto spacciatore, un docente e il sosia del suo Marco. Sospetta che abbiano qualcosa da nascondere proprio come la ragazzina che compera alcolici e caramelle. Il Lettore rimane spaesato quando arriva la rivelazione finale. Il suo Marco è stato seviziato da lei, la quale infine lo libera. Forse colpita dall’arresto del docente, che si rivela un torturatore di bambini.
Attenzione: le torna alla mente.


Grazie Alexandra per la lettura.
Buona gara!

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Emiliano Maramonte
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » venerdì 23 febbraio 2024, 11:29

Sira66 ha scritto:Ciao Emiliano. Il tuo racconto fila dritto al punto che potremmo riassumere con una massima di buon senso: mai fidarsi delle apparenze! Meglio ancora, mai trarre giudizi su come gli altri vestono o si atteggiano; diversamente si rischia come Giulia di fare voli pindarici, per poi scoprire che la realtà non è in grado di sostenerli.
Detto questo, non ho apprezzato la tirata moralistica di Giulia sulle persone marce dentro, o meglio avrei preferito non leggerla perché il racconto mi avrebbe portato comunque a fare considerazioni analoghe. (ti è scivolato poi un Jack Daniel’s sul nastro trasportatore di una quindicenne, la legge vieta la vendita di superalcolici ai minori :o , a meo che fosse l’ennesima cattiveria di Giulia!).
In ogni caso, buona gara!


Ciao Simona, grazie per la lettura e per il feedback.
In realtà più che una tirata moralistica è una costatazione: Giulia, dopo l'arresto del professore, prende coscienza di quella che è la sua condizione, quella cioè di persona "normale" ma con qualcosa di malevolo dentro. Ciò è accaduto perché ha seviziato Marco in preda a un impeto e allora si pente o, finalmente, prova un po' di compassione umana.
L'età della ragazzina che compra il Jack Daniel's è una supposizione di Giulia. Può essere che sia una diciottenne che ha l'aspetto di una più giovane, non lo sappiamo...

Buona gara a te!

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Emiliano Maramonte
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » venerdì 23 febbraio 2024, 11:34

Scriba_no24 ha scritto:Ciao Emiliano. Il racconto mi piace molto. Parte innocuo e non si capisce che direzione potrà prendere, e poi diventa improvvisamente incalzante, creando anche una curiosa suspance. Lavori bene l'ambiente del supermercato, fatto di personaggi e gesti ripetitivi, tali da creare l'alienazione di Giulia. Riesci a regalare dei connotati ben distinti ad ogni personaggio. Sicuramente sul podio. In bocca al lupo!


Ciao Matteo, lieto di conoscerti!
Grazie per le belle parole. Sono contento che il racconto ti sia piaciuto e per il futuro podio, se riterrai opportuno collocarmici.

Buona gara!

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gioco
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » domenica 25 febbraio 2024, 23:47

Ciao Emiliano, l’idea della cassiera che cerca di leggere le vite dei clienti è intrigante, e il fatto che il male si nasconda in un personaggio apparentemente insospettabile centra bene il tema, però il risultato finale non mi convince del tutto.
Sei indubbiamente uno dei miei autori preferiti qui su MC, quindi mi permetto di fare il puntiglioso. Personalmente non mi piace il verbo ricoprire riferito ai jeans e alle gambe, e ci sono un paio di pronomi di genere stonati “Giulia GLI porge il resto”, “LE torna in mente con forza”. Riguardo la storia, probabilmente con la scena di Giulia che si incazza perché il suo prigioniero imbavagliato non risponde volevi in qualche modo descrivere la pazzia di lei, ma non mi convince. Per fare quello che ha fatto (imprigionare e seviziare qualcuno poco a poco, per giorni) deve essere metodica, fredda. Non ha senso che si incazzi sapendo benissimo come tiene legato Marco, e che abbia bisogno di tempo per sbollire la rabbia.
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » lunedì 26 febbraio 2024, 21:01

Ciao Emiliano, è sempre un piacere leggerti. Il racconto mi è piaciuto molto, perché se è vero che avevo immaginato che il professor Bernardoni fosse quello che nascondeva i peggiori segreti, non avevo invece assolutamente intuito che il povero Marco fosse prigioniero della “cara” Giulia. A differenza di quanto ti hanno scritto qua sopra a me quel mugugno mi era sembrato tutto fuorché sospetto. Sarà perché ho due figli adolescenti che la maggior parte del tempo sono in camera e rispondono con mugugni di varie tonalità?
Come sempre centri il tema e lo declini con il tuo inconfondibile stile anche se ti preferisco nelle tue declinazioni “fantastiche”.
Buona gara!

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Emiliano Maramonte
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » lunedì 26 febbraio 2024, 22:50

Daniele ha scritto:Ciao Emiliano, come sempre è un piacere leggerti.
Sei andato in un terreno se non sbaglio un po insolito per te, con un racconto che da buoni spunti e qualche sensazione che qualcosa nella parte centrale non funzioni.
Hai creato un bel personaggio secondo me, la cassiera che fa viaggi mentali nell'immaginare la vita privata dei suoi clienti funziona di brutto, quel che a parere mio funziona meno e la scelta della persona narrante (terza presente mi tiene fuori, lo avrei fatto in terza al passato o prima al presente) e il fatto che tu esponga questi suoi pensieri quasi come sensazioni, istinti, presentimenti, mentre qui è proprio lei che fa una sorta di giochino o comunque prova a ipotizzate. Ecco, il confondere delle ipotesi, che in generale vengono fatte attivamente, con delle sensazioni che invece ti.arrivano senza che tu possa far nulla per controllarle cambia molto il senso del racconto secondo me. Se lei facesse queste ipotesi e fosse chiaro che queste sono proprio ipotesi che lei fa attivamente, allora (come penso sia nel tuo intento) arriverebbe al lettore come un tentativo di Giulia di "giustificare" il male che sta compiendo e che nel finale viene liberato, come per dire "certo, io sarò una criminale e ho i miei scheletri nell'armadio, ma tutti li hanno qu3lla sicuro fa questo, l'altro vuoi vedere che invece sembra sembra ma invece..." qui invece mi arrivano come presentimenti suoi e perde potenza questo concetto, non so se mi sono spiegato.

Il finale bello, io non lo avevo sgamato e quindi il ribaltamento con me è riuscito.
Nel complesso un buon racconto, secondo me sotto i tuoi normali standard ma sei anche uscito un po' dalla tua comfort zone secondo me e questa è sempre una cosa positiva. In bocca al lupo per la gara e a presto!


Daniele carissimo, sono sempre felice quando un feedback è così circostanziato e, soprattutto, sentito. Ti ringrazio, anche perché mi hai fatto riflettere.
Dico che qui a MC scrivo ciò che mi viene naturale (soprattutto fantascienza), ma siccome mi diverto tanto, cerco anche di uscire dal mio recinto, anche per sperimentare e per misurarmi con altri stili e registri. Un po' mi dispiace che qualche utente di tanto in tanto mi "rimproveri" che la qualità sia inferiore ai miei standard perché magari si aspettava il fantastico o la fantascienza e invece ha trovato altro. Questo sarebbe un bell'argomento di discussione da affrontare nell'apposita sezione del forum. Sia ben chiaro che questa non è una nota polemica, più che altro è una mia perplessità, posto che tu l'hai considerata comunque una cosa positiva.
Dicevo: mi hai fatto riflettere. Vero, potevo scriverlo da un altro punto di vista e con un altro approccio, ma mi è venuto spontaneo così. Spesso quando immagino una storia, mi viene istintivo pensare alla voce narrante e stavolta ho fatto questa scelta.
Per la cassiera immaginare la vita dei clienti è una vera ossessione attraverso cui esprime un disagio per quella che è, a suo modo una persona (a)normale.

Buona gara!

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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » lunedì 26 febbraio 2024, 22:59

gioco ha scritto:Ciao Emiliano, l’idea della cassiera che cerca di leggere le vite dei clienti è intrigante, e il fatto che il male si nasconda in un personaggio apparentemente insospettabile centra bene il tema, però il risultato finale non mi convince del tutto.
Sei indubbiamente uno dei miei autori preferiti qui su MC, quindi mi permetto di fare il puntiglioso. Personalmente non mi piace il verbo ricoprire riferito ai jeans e alle gambe, e ci sono un paio di pronomi di genere stonati “Giulia GLI porge il resto”, “LE torna in mente con forza”. Riguardo la storia, probabilmente con la scena di Giulia che si incazza perché il suo prigioniero imbavagliato non risponde volevi in qualche modo descrivere la pazzia di lei, ma non mi convince. Per fare quello che ha fatto (imprigionare e seviziare qualcuno poco a poco, per giorni) deve essere metodica, fredda. Non ha senso che si incazzi sapendo benissimo come tiene legato Marco, e che abbia bisogno di tempo per sbollire la rabbia.


Ciao Corrado!
Ti ringrazio per la preferenza come autore; non è facile conquistarsi l'attenzione dei concorrenti in un'Arena così piena di talenti.
Hai fatto benissimo a essere puntiglioso: non mi ero affatto accorto dello scambio di pronomi, finché non me l'hai fatto notare tu! Purtroppo la scarsa lucidità dopo una giornata pesante mi ha giocato un brutto scherzo.
Prendo atto della tua annotazione sul comportamento di Giulia, e se dovessi rimettere mano al racconto, ne terrò conto.
Buona gara!

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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#18 » lunedì 26 febbraio 2024, 23:02

Debora ha scritto:Ciao Emiliano, è sempre un piacere leggerti. Il racconto mi è piaciuto molto, perché se è vero che avevo immaginato che il professor Bernardoni fosse quello che nascondeva i peggiori segreti, non avevo invece assolutamente intuito che il povero Marco fosse prigioniero della “cara” Giulia. A differenza di quanto ti hanno scritto qua sopra a me quel mugugno mi era sembrato tutto fuorché sospetto. Sarà perché ho due figli adolescenti che la maggior parte del tempo sono in camera e rispondono con mugugni di varie tonalità?
Come sempre centri il tema e lo declini con il tuo inconfondibile stile anche se ti preferisco nelle tue declinazioni “fantastiche”.
Buona gara!


Ciao Debora! Grazie per le belle parole. Come già detto a Davide, spesso qui a MC mi piace giocare con i registri e gli stili, uscendo dal mio usuale recinto, ossia la fantascienza e il fantastico in generale.

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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#19 » giovedì 29 febbraio 2024, 17:28

Ciao Emiliano, felice di commentarti. Pulito e coninvolgente lo stile, non è stato difficile entrare nella pelle della cassiera, un mestiere che può essere ingrato ed è sicuramente pesante. Molto realistico il suo flusso di pensiero, inevitabile passare il tempo analizzando i clienti, fantasticando sulle loro vite, i sentimenti. Non nascondi più di tanto le tue intenzioni, anche se offri un facile boccone con il povero Bernardoni, chiaramente destinato a interpretare il ruolo di mostro in incognito. Ma la mascheratura fumogena di Bernardoni cade inevitabilmente quando la nostra cassiera bussa alla porta. Una nota di colore, a riprova di quanto tu mi abbia fatto entrare nei panni della cassiera. Quando descrivi la ragazza con coca e mentos ho automaticamente immaginato che fosse una ticktocker, armata del materiale per l'ennesimo video dove i due componenti danno il meglio di sé :-) Non banale invece l'epilogo, non mi aspettavo la liberazione di Marco, il mio istinto chiamava il finale macabro. Ottimo racconto nel complesso.

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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#20 » sabato 2 marzo 2024, 11:46

Scrittura molto buona e confezione deluxe, il racconto si legge che è un piacere e fino a qui tutto bene. Mi manca, però, tutta la parte di approfondimento sulla protagonista: perché questa crisi improvvisa? Ritengo anche che manchi totalmente una semina sul suo passato che ne evidenzi le motivazioni della devianza. Insomma, si rimane sulla superficie senza neppure motivare questa scelta come funzionale in quanto ci troviamo in questo mondo che si basa su titoli tagliati a metà tra un'immagine instagram e l'altra. Il tema è senz'altro centrato, ma per quanto detto sopra non vado oltre un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non completamente brillante.

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BruceLagogrigio
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#21 » giovedì 7 marzo 2024, 23:58

Ciao Emiliano al solito passo anche da te.

A me il racconto è piaciuto, nonostante le critiche (ma credo un po' aspre solo perché da te ormai ci si aspetta l'eccellenza).
Bellissimo come hai reso il banale e come lo hai abbinato al male.
La protagonista che fa la cassiera (per i più banale), i dialoghi (banali), la merce che si compra (banale), il finale (banale e per molti scontato), ma il tutto è normale solo in apparenza. Perché c'è una specie malvagità che aleggia in tutto il racconto. Passami il termine: una sorta di "radiazione cosmica di fondo" del male (eheh).
Il tutto perché il punto di vista della cassiera è in realtà corrotto dalla malvagità e dalla follia (e infatti me lo sono immaginato in prima persona).
Il povero Bernardoni che mi ricorda un po' Roberto Benigni del Mostro viene ingiustamente incolpato forse perché dai modi un po' bizzarri, quando invece la vera colpevole era la semplice e all'apparenza normalissima (e un po' svampita) cassiera del supermarket.
Come me, hai optato per un finale positivo. Una luce in fondo al tunnel a scacciare un po' di buio. Credo che in fondo, lo abbiamo fatto per lo stesso motivo.

Buona finale!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Emiliano Maramonte
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Re: Normali di Emiliano Maramonte

Messaggio#22 » venerdì 8 marzo 2024, 19:15

BruceLagogrigio ha scritto:Ciao Emiliano al solito passo anche da te.

A me il racconto è piaciuto, nonostante le critiche (ma credo un po' aspre solo perché da te ormai ci si aspetta l'eccellenza).
Bellissimo come hai reso il banale e come lo hai abbinato al male.
La protagonista che fa la cassiera (per i più banale), i dialoghi (banali), la merce che si compra (banale), il finale (banale e per molti scontato), ma il tutto è normale solo in apparenza. Perché c'è una specie malvagità che aleggia in tutto il racconto. Passami il termine: una sorta di "radiazione cosmica di fondo" del male (eheh).
Il tutto perché il punto di vista della cassiera è in realtà corrotto dalla malvagità e dalla follia (e infatti me lo sono immaginato in prima persona).
Il povero Bernardoni che mi ricorda un po' Roberto Benigni del Mostro viene ingiustamente incolpato forse perché dai modi un po' bizzarri, quando invece la vera colpevole era la semplice e all'apparenza normalissima (e un po' svampita) cassiera del supermarket.
Come me, hai optato per un finale positivo. Una luce in fondo al tunnel a scacciare un po' di buio. Credo che in fondo, lo abbiamo fatto per lo stesso motivo.

Buona finale!


Grazie davvero tanto, Bruce, per gli apprezzamenti.
Giusto per la precisione, il dottor Bernardoni era il mostro la cui notizia dell'arresto poi è uscita sul giornale.
Il finale è positivo, certo. Dopo tanta cupezza ci vuole un segnale di speranza. La protagonista alla fine si redime.
Buona finale anche a te!

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