Una persona perbene

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 19 febbraio con un tema di Diego Lama e cinquemila caratteri a disposizione!
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Andrea Furlan
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Una persona perbene

Messaggio#1 » martedì 20 febbraio 2024, 1:20

Bilan uscì di casa come ogni mattina alle otto e venti. Salì sul treno, scorrendo le notizie.
Nessuna novità di rilievo: ribelli dei livelli inferiori erano stati neutralizzati dai Meka della Polizia, modello G-349. Sorrise: uno dei migliori per quel tipo di operazione.
Arrivò al palazzo della Peacemek alle nove meno cinque, in perfetto orario. I soliti controlli, poi salì al suo ufficio dell’undicesimo piano, parlando con un paio di colleghi in ascensore.
Aveva già indossato il casco straniante e stava per collegarsi, quando sentì lo scoppio. Fece appena in tempo a girarsi: un gruppo di uomini armati, vestiti di tute nere, era entrato dalla porta principale.
Con orrore li vide sparare ai suoi colleghi. Si rese conto a malapena che uno di loro staccava il cavo di un casco, collegandolo a una macchina che non aveva mai visto.
Poi venne risucchiato all’interno dell’Ambiente. La solita sensazione di cadere.

Sei in una stanza buia, fredda, maleodorante.
Qualcosa non va: l’Ambiente è sempre ben illuminato, a una temperatura costante e piacevole, asettico.
Accendi le luci frontali, impaurito. Muri pieni di graffiti, cumuli di spazzatura. Davanti, una ringhiera metallica: guardando verso il basso scopri un abisso nero. Sopra di te, la luce dei livelli più alti.
Fai un passo indietro. Devi riflettere.
Sei accoppiato a un Meka della Polizia. Riconosci il modello G-360 dalla consolle colorata. Tre metri di altezza, arti in titanio, intelligenza artificiale evolutiva, armi con proiettili potenziati. Una delle produzioni Peacemek più avanzate.
Sollievo. Sai che puoi controllarlo come bere un bicchier d’acqua. Hai lavorato ai suoi dispositivi per mesi. Qualsiasi cosa sia successa, saprai gestire la situazione.
Una luce lontana attira la tua attenzione: una scala che sale. Indichi al pilota automatico di trovare una via d’uscita per i piani alti, vuoi andartene da quel posto orribile.
Mentre sali, intravedi una porta socchiusa, ti avvicini.
Ti ritrovi in una grande stanza, se possibile ancora più puzzolente. Dentro ci saranno almeno venti persone, uomini, donne e bambini sdraiati a terra, indifesi. Una guardia si accorge di te troppo tardi.
«Allarme! Svegliatevi, presto!»
«Cittadini, rimanete fermi per la vostra sicurezza.» Il Meka scandisce l’avvertimento standard, alza il suo fucile con la mano destra. C’è qualcosa che non va: non sei stato tu a parlare, e neanche a compiere quel gesto minaccioso.
La guardia getta la sua arma, un’espressione di terrore sul volto. Gli altri, addormentati, fanno appena in tempo a sollevarsi a sedere.
Il cyborg spara il primo colpo, colpisce una donna che difende una bambina col proprio corpo. Sconvolto dall’orrore, comandi di cessare il fuoco, ma non serve a nulla.
Il fucile colpisce ancora, questa volta un ragazzo che cade con un grido agghiacciante.
Poi scatena una pioggia di fuoco sulle persone indifese.

Uno schiaffo. Un altro.
Il casco straniante cadde a terra.
Bilan tornò alla realtà, l’odore di carne bruciata ancora nelle narici.
L’uomo lo stava bloccando contro la sua poltrona con un braccio meccanico potenziato, togliendogli ogni possibilità di reagire. Gli parlò a pochi centimetri dalla faccia.
«Li hai visti vero, coglione? Sono tutti morti, non è così? Non era una esercitazione: quella gente è stata massacrata davvero. Che diavolo fai qui dentro?»
«Ingegneria, dispo… ehm. Dispositivi di puntamento.» Riuscì a dirlo a fatica, sconvolto.
L’uomo in nero indicò i suoi compagni. Avevano preso possesso dell’intero piano.
«Abbiamo usato un virus: vi permette di collegarvi ai vostri amati poliziotti robot, vedere quello che fanno, ma senza interferire. Irruzioni, massacri di innocenti ordinati dal Governo per mantenere il cosiddetto ordine. Persone indifese che hanno avuto l’unica sfortuna di nascere nei livelli inferiori.»
«Orribile. È stato orribile.» Non riconobbe la sua stessa voce, di solito tranquilla, controllata.
«È così ogni giorno, Ingegnere. Ma vi stiamo dando la possibilità di cambiare le cose. Potete riprogrammare i Meka, mettere fine a questo inutile massacro.» Solo in quel momento si accorse degli occhi scavati, della sua magrezza. Sarà stato anche lui uno dei livelli bassi.
Bilan tacque. Visse di nuovo la realtà aumentata attraverso i sensi del cyborg. Quanti delitti come quello succedevano mentre si impegnava a migliorare di un micron la loro mira automatica?
Prese la decisione, smise di lottare.
«Sono una persona perbene. Vi aiuterò.»

Sei tornato.
L’Ambiente è sempre il solito, rassicurante. Cominci i controlli di routine, appena distratto dal ricordo degli occhi azzurri del terrorista, dei bambini falciati dalle raffiche.
Di molti Meka della sicurezza Peacemek che fanno irruzione nel tuo ufficio, annientando gli uomini in nero.
Sono passate solo poche ore, ma quella mattina orribile sbiadisce mentre riprendi il tuo lavoro.
Modifichi appena l’algoritmo e alzi il braccio armato del cyborg. Due spari in rapida successione, centri perfetti.
Ora è tornato tutto a posto.
Sorridi. Ami troppo il tuo lavoro.



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antico
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Re: Una persona perbene

Messaggio#2 » martedì 20 febbraio 2024, 1:24

Ciao Andrea! Caratteri ok, malus minimo tempo per te. Buona DIEGO LAMA EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: Una persona perbene

Messaggio#3 » martedì 20 febbraio 2024, 19:58

Ciao Andrea, piacere di rileggerti, come sempre.
Poco da dire, per me un racconto che arriva dove vuole arrivare. Ambientazione buona, dettagli credibili e vividi, lo stacco dalla terza alla prima persona appena lui entra nella realtà virtuale è un tocco di classe. La morale pessimista del racconto è molto nelle mie corde e per me arriva più che bene: avevo storto il naso di fronte alla "conversione" così repentina e superficiale del protagonista a metà racconto, ma poi tutto torna sui giusti binari. L'esperienza è simile al racconto di Katja, ma mentre lì la "conversione" avviene e non riesco a capire il perché, qui non avviene per niente e questo mi è molto più comprensibile.
Insomma, per me molto bene. Bravo, podio assicurato.

Sira66
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Re: Una persona perbene

Messaggio#4 » mercoledì 21 febbraio 2024, 17:17

Ciao Andrea. Io, devo essere sincera, subisco la fascinazione della tua scrittura che mi piace molto, nello stile come nel ritmo, e questo racconto è scritto bene, con l’alternanza del PdV e immagini ben descritte.
Ma il genere che a volte tratti mi crea un senso di confusione che mi obbliga a rileggere più volte per capire quale sia la trama: ecco questa volta è stata più ostica di altre. Sul finale, mi sono sentita come in un videogioco di cui non conosco le regole. Cyborg, Meka (qualsiasi cosa siano), terroristi e un ingegnere che fa la “persona perbene” ma alla fine non lo è, perchè promette di aiutarli e invece li fa sterminare dal cyborg riprogrammato? Perdonami, di sicuro è un mio limite, ma non sono sicura di aver capito la storia. Ti auguro comunque una buona sfida!

Scriba_no24
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Re: Una persona perbene

Messaggio#5 » mercoledì 21 febbraio 2024, 21:41

Ciao Andrea. Tra tutti i racconti questo è tra quelli che ho fatto più fatica a leggerli, e ti anticipo (onestamente) che questo genere, di azione...chiamiamola robotico/fantasiosa..., non è il mio genere, e infatti mi rendo conto di far fatica a entrarci dentro. Per cui magari, buona parte della colpa è mia. In questo racconto, usi anche una scrittura un po' troppo frammentata; non so se è il tuo stile, o una tecnica usata qua, ma anche questa cosa mi ha reso la lettura del racconto più difficile. In bcca al lupo!

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Andrea Furlan
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Re: Una persona perbene

Messaggio#6 » giovedì 22 febbraio 2024, 1:19

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Andrea, piacere di rileggerti, come sempre.
Poco da dire, per me un racconto che arriva dove vuole arrivare. Ambientazione buona, dettagli credibili e vividi, lo stacco dalla terza alla prima persona appena lui entra nella realtà virtuale è un tocco di classe. La morale pessimista del racconto è molto nelle mie corde e per me arriva più che bene: avevo storto il naso di fronte alla "conversione" così repentina e superficiale del protagonista a metà racconto, ma poi tutto torna sui giusti binari. L'esperienza è simile al racconto di Katja, ma mentre lì la "conversione" avviene e non riesco a capire il perché, qui non avviene per niente e questo mi è molto più comprensibile.
Insomma, per me molto bene. Bravo, podio assicurato.


Grazie mille Matteo del giudizio super!! In bocca al lupo!

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Andrea Furlan
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Re: Una persona perbene

Messaggio#7 » giovedì 22 febbraio 2024, 1:26

Sira66 ha scritto:Ciao Andrea. Io, devo essere sincera, subisco la fascinazione della tua scrittura che mi piace molto, nello stile come nel ritmo, e questo racconto è scritto bene, con l’alternanza del PdV e immagini ben descritte.
Ma il genere che a volte tratti mi crea un senso di confusione che mi obbliga a rileggere più volte per capire quale sia la trama: ecco questa volta è stata più ostica di altre. Sul finale, mi sono sentita come in un videogioco di cui non conosco le regole. Cyborg, Meka (qualsiasi cosa siano), terroristi e un ingegnere che fa la “persona perbene” ma alla fine non lo è, perchè promette di aiutarli e invece li fa sterminare dal cyborg riprogrammato? Perdonami, di sicuro è un mio limite, ma non sono sicura di aver capito la storia. Ti auguro comunque una buona sfida!


Ciao Sira e grazie per l'apprezzamento.
I cyborg/meka sono dei robot da polizia e combattimento in stile Robocop, se hai presente il film.
Per chiarire, non è Bilan che elimina i terroristi, ma la sicurezza dellz sua azienda, interrompendo il suo dialogo con il terrorista nel momento in cui si sente di aderire alla loro lotta.

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Andrea Furlan
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Re: Una persona perbene

Messaggio#8 » giovedì 22 febbraio 2024, 1:31

Scriba_no24 ha scritto:Ciao Andrea. Tra tutti i racconti questo è tra quelli che ho fatto più fatica a leggerli, e ti anticipo (onestamente) che questo genere, di azione...chiamiamola robotico/fantasiosa..., non è il mio genere, e infatti mi rendo conto di far fatica a entrarci dentro. Per cui magari, buona parte della colpa è mia. In questo racconto, usi anche una scrittura un po' troppo frammentata; non so se è il tuo stile, o una tecnica usata qua, ma anche questa cosa mi ha reso la lettura del racconto più difficile. In bcca al lupo!


Ciao Scriba e grazie per il tuo commento.
Sono curioso di leggere anche gli altri guudizi per capire se il mio racconto sia fruibile anche ai non appassionati del genere. Riguardo alla scrittura frammentata, è un''osservazione che mi hanno già fatto, legata al mio stile personale, su cui dovrei forse fare più attenzione.

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Daniele
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Re: Una persona perbene

Messaggio#9 » venerdì 23 febbraio 2024, 5:03

Ciao Andrea, piacere di leggerti. L'ambientazione mi è piaciuta molto, la scrittura è chiara e arriva bene, bella la trama, lo switch di persona narrante nel momento in cui si attiva il casco straniante e il finale, a parte l'ultimissima motivazione. "Amo troppo il mio lavoro" onestamente mi è arrivata un po' come, passami il termine, un'americanata per fare effetto in modo cinico, ma mi è sembrata molto debole come motivazione per non sposare la causa dell'uomo in nero dopo quel che aveva visto. Poi ho una domanda: dal racconto io ho capito che lui controllando i robot da remoto avesse fatto fuori i ribelli nel finale liberandosi, da una tua spiegazione nei commenti invece evinco che lui stava per convertirsi, ma arriva la polizia, lo libera e allora lui rinuncia all'idea di unirsi alla causa dei ribelli. Quale delle due? La prima ipotesi, che poi è quella che ho capito io dal racconto, mi sembra migliore, con più agency da parte del protagonista, piuttosto che il deus ex machina della seconda ipotesi. Unico appunto personale sulla motivazione finale, come detto, ma bella prova! In bocca al lupo per la gara.

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gioco
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Re: Una persona perbene

Messaggio#10 » lunedì 26 febbraio 2024, 0:17

Ciao Andrea, complimenti per il racconto, lo trovo molto bello. L’alternanza degli ambienti funziona bene, e la rappresentazione dell’ambiguità e della debolezza del protagonista, una persona ‘normale’, centra il tema. Il finale amaro ci sta tutto (e non c’è nemmeno bisogno della stanza 101!). Non trovo nessuna pecca degna di segnalazione. Bravo, più ti leggo più mi piace. Da podio.
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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Shanghai Kid
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Re: Una persona perbene

Messaggio#11 » lunedì 26 febbraio 2024, 16:19

Ciao Andrea,
piacere di averti letto di nuovo. Mi accodo - e mi dispiace - a quanti ti dicono che non amano molto il genere da te scelto (anche a me crea sempre un po’ di confusione immaginativa). Per quanto la soggettività si possa insinuare nella valutazione, io devo comunque farti i miei complimenti. Trovo l’idea molto buona, lo stile idem e anche la struttura narrativa lo è (ho apprezzato davvero il passaggio dalla terza alla seconda persona che rende più immersiva l’esperienza). Io penso tu abbia fatto un buon lavoro. Proseguo nella lettura, ma trovo la tua prova davvero buona.
A rileggerci,
Elisa

Debora
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Re: Una persona perbene

Messaggio#12 » lunedì 26 febbraio 2024, 21:18

Ciao Andrea, piacere di leggerti. A me la tua scrittura frammentaria piace un sacco ed è risaputo che il tema fantascientifico è sicuramente tra i miei preferiti. Quindi questo racconto dovrebbe essere perfetto… E invece, no. Ho fatto fatica a capire i vari passaggi e ho dovuto rileggere per capire lo switch finale e quindi trovare la centratura del tema. Che poi l’idea è affascinante, eh, ma avresti dovuta renderla in un altro modo e non sono brava a dirti come, forse fornendo meno particolari degli scontri e dividendo meglio le varie scene? Non lo so. Mi spiace perché, ripeto, le tue idee e il tuo modo di scrivere sono molto nelle mie corde. Buona gara!

alexandra.fischer
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Re: Una persona perbene

Messaggio#13 » giovedì 29 febbraio 2024, 15:44

Tema centrato. Descrivi un mondo ucronico di poliziotti e cyborg. C’è una rivoluzione proprio sul posto di lavoro di Bilan. Uno dei terroristi gli dice di aver messo un virus per mostrare cosa succede nei livelli inferiori: massacri perpetrati dai poliziotti cyborg. Lo mostri con grande efficacia. Bilan non può che riprogrammare i cyborg dopo lo sterminio dei colleghi.

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jimjams
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Re: Una persona perbene

Messaggio#14 » giovedì 29 febbraio 2024, 17:29

Ciao, Andrea. Il racconto distopico mi è piaciuto. Nel leggerlo c'è qualche piccola cosa che mi ha fatto sorridere, ma nel complesso è ben impostato, solido. Il finale mi ha abbastanza sorpreso ma in fondo è quello che centra il bersaglio del tema. Anche io nel mio racconto ho toccato questo tema dell'estraneazione di chi si trova in una catena, in un ingranaggio malvagio. Questo allontanare da sé l'evidenza del male, negandolo, ignorandolo. Nel tuo caso è ancora più forte l'impatto perché a questo disgraziato piace smanacciare con i codice e sticavoli che cosa succede. Bello insomma, mi hai colpito.

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antico
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Re: Una persona perbene

Messaggio#15 » sabato 2 marzo 2024, 11:48

Sì, il racconto colpisce nel segno. Un paio di cose che non vanno: 1) non mi sono ritrovato nel primo ambiente post immersione, penso sarebbe molto più efficace se partissi direttamente dall'ingresso nello stanzone e 2) l'ultimo paragrafo è troppo veloce e mi sembra non gestito al meglio pur essendo funzionale. Il tema è ben declinato. Ritengo che potresti far fare al racconto uno step ulteriore se riuscissi a rendere ancora meglio questo stacco tra coscienza e normalità in cui riesce a zittirla, ma penso che il riuscirci passi proprio dal modulare in modo più efficace il finale. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e anche brillante.

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