Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 19 febbraio con un tema di Diego Lama e cinquemila caratteri a disposizione!
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antico
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Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 20 febbraio 2024, 1:58

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BENVENUTI ALLA DIEGO LAMA EDITION, LA SESTA DELLA UNDICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 180° ALL TIME!

Questo è il gruppo MOSTRO DI CAPRI della DIEGO LAMA EDITION con DIEGO LAMA come guest star.

Gli autori del gruppo MOSTRO DI CAPRI dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo TUTTI SI MUORE SOLI.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo COLLERA DI NAPOLI.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da DIEGO LAMA. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK UNDICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ho forzato per posizionare i quattro racconti con malus a coppie di due nei due gruppi da nove.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo MOSTRO DI CAPRI:

A domani, di Luca Fagiolo, ore 23.30, 4992 caratteri
Un tanto al chilo, di Luca Moggia, ore 00.57, 4946 caratteri
Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia, ore 00.41, 4973 caratteri
Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo, ore 23.40, 4964 caratteri
Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta, ore 22.54, 4927 caratteri
Un follower per la vita, di Manuel Marinari, ore 23.39, 4958 caratteri
Giustizia, di Alexandra Fischer, ore 21.28, 2159 caratteri
Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese, ore 00.47, 4669 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 29 FEBBRAIO per commentare i racconti del gruppo TUTTI SI MUORE SOLI Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 1 MARZO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo TUTTI SI MUORE SOLI e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo TUTTI SI MUORE SOLI.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA DIEGO LAMA EDITION A TUTTI!



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SalvatoreStefanelli
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 21 febbraio 2024, 0:04

Sperando di non fare torto a nessuno, ecco la mia personale classifica:

1 - Gaia Peruzzo – Perfetta punizione
Ciao Gaia.
Gran bel racconto, rende bene l'idea e il peso di tutta la storia si accumula piano piano, com'è giusto che sia. Ancora un racconto di fantascienza e ancora una volta scritto bene. Non ho molto da dire se non che le emozioni si sentono sulla pelle, sono forti, sanno di disperazione e speranza, una speranza che crolla davanti alla realtà per cui c'è bisogno dell'immaginazione per sopravvivere, una immaginazione che sa anche di punizione e che sa anche di una fine annunciata e in arrivo. Non mi sento di fare critiche, non ho trovato nulla che non va. Complimenti!

2 - Giuliano Cannoletta – Aggiornamento di policy
Ciao, Giuliano. Mi è piaciuto molto il modo di affrontare argomenti delicati come il razzismo e il pregiudizio, la violenza sulle donne, come hai usato la fantascienza per raccontare la storia; anche il modo che hai usato per dire qualcosa d'importante: come sarebbe se fossimo al posto loro, se vivessimo sulla nostra pelle le loro disgrazie? La parte iniziale, quella del mancato incontro con la figlia, che ha poi istigato la rabbia del protagonista, è rimasto solo una parentesi senza conclusione, a mio parere, però ci sta sia la sua reazione che la scelta della figlia, costretta o meno che sia. Quello che mi è piaciuto, oltre alla storia nel suo insieme, è questa diversità nel porsi: gentile e delicato, ragionato, nei confronti della figlia mentre è emotivo, istantaneo e senza ragionamenti nei confronti delle notizie che vede, come in effetti sono spessissimo il pregiudizio, la violenza e tutte le forme di odio. Ottima scrittura. Davvero, bravo!

3 - Luca Moggia – Un tanto al chilo
Ciao Luca (ma quanti siete, di Luca dico? è il secondo commento su due a uno con il tuo nome). Ho letto il tuo racconto e mi sono divertito un bel po'. Certo che ti piace sguazzare nell'orrido e renderlo normale come fosse nulla. Il tema è centrato, e qui nulla da dire. Forse qualche ripetizione in meno l'avrei gradita, per esempio qui non serve precisare "La vecchia spinse la porta e il campanellino della porta trillò.". Ho visto anch'io, e approvo il suggerimento di KatyBlackSmith, ci sta meglio "ed è". Altra cosa che ti segnalo, perché al momento è la sola che mi viene in mente, ti sei mangiata una lettera nel nome, qui: "“Quattro via, sono troppo belle!” disse la Zaini.".
Concludendo, un racconto simpatico e scritto anche abbastanza bene.

4 - Maurizio Chierchia – Il settantaquattresimo taccuino
Ciao Maurizio. Una storia che mi è parsa subito interessante, volta al futuro partendo dai timori odierni. Scritta bene e con un buon ritmo. Quello che ho trovato un poco spiazzante è la rapida volta pagina del ragazzo, a mio modo di vedere troppo repentina, una sola frase lo manda in crisi profonda, tuttavia può anche starci. Quello che, secondo me, non si capisce bene è la parte che riguarda la conservazione delle coscienze per comandarle nella nuova forma vitae; non credo che basti la frase che riguarda il costruirsi l'aldilà come un faraone a spiegare quello che poi dici nel pre-finale e nemmeno la premessa dei ragazzini folli. Secondo me occorreva dello spazio in più per mostrarlo meglio. Comunque bravo.

5 - Giulio Marchese – Finisci i tuoi pancake
Ciao Giulio. Il tema lo hai centrato eccome, la banalità del male è proprio lì, nella superficialità dei gesti e nel menefreghismo verso i danni provocati dal drone da parte del Capitano. La storia regge. L'unica cosa che non ho percepito è un fondo di emozioni da parte di nessuno dei protagonisti, persino dalla figlia quando parla dell'attacco dei droni e del loro malfunzionamento che li porta a finire sull'ospedale. Non ho trovato errori o cose che non andassero, però non mi sono entusiasmato leggendolo.

6 - Alessandra Fischer – Giustizia
Ciao cara. Mi trovo in buona parte d'accordo con quanto detto da Emiliano. Mi è sembrato una storia troppo veloce per quello che, invece, poteva essere, peccato che non hai sfruttato tutte le battute a disposizione. Il tema è centralissimo ai tempi d'oggi e questo aiuta a immedesimarsi e a sentirne addosso tutto il peso del dramma, tuttavia il capocantiere mi è sembrato non realistico nelle sue risposte, ci sta la sua malvagità ma non che confermi tutto con una tale tranquillità. Perdonami, ma da te mi sarei aspettato qualcosa di più.

7 - Manuel Marinari – Un follower per la vita
Ciao Manuel. La tua storia è interessante, anche vista sotto l'aspetto fantascientifico, tuttavia non mi ha entusiasmato, soprattutto non mi ha emozionato. Leggerla è stato come non ritrovarsi dentro la storia, nei panni del protagonista. Non lo so dire diversamente ma credo che manchi di qualcosa, dirti cosa non mi riesce, perché la mia è più una sensazione che altro. Il finale sembra già scontato, in qualche modo. Perché i vecchi lo cacciano e perché poi ridono della sua disgrazia? Questo non l'ho capito. Scusami ma questo è quanto posso dirti dopo averla letta.

8 - Luca Fagiolo – A domani
Ciao Luca. Perdonami ma non ho apprezzato molto il tuo racconto. Certo il tema è centrato, l'argomento trattato è interessante e ben aderente a quanto si è visto negli ultimi anni, un tema forte. Tuttavia, non ho trovato l'emozione che avrei voluto percepire in una storia del genere, non ho visto la paura e nemmeno il terrore, il dolore è quasi assente. Per me non dovrebbe essere così. Anche il gesto finale della protagonista appare quasi forzato e senza nessuna enfasi, chiuso in poche parole come se non avessi più spazio per narrarlo meglio. Poi, c'è questa frase "Se Giacomo non si era fatto avanti forse la considerava solo una amica." e, secondo me, al posto di Giacomo avresti dovuto mettere Matteo, avrebbe avuto più senso con quanto lo precedeva. Il tuo racconto non manca di buona scrittura ma non mi ha soddisfatto come lettore.

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Emiliano Maramonte
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 26 febbraio 2024, 11:51

Eccomi con la classifica e i commenti.
A parte un paio di racconti meno "performanti" (mi si passi il termine), mai come in questa tornata ho avuto difficoltà a definire le posizioni, in quanto in ogni racconto ho trovato ottima progettualità, buona scrittura e il tema trattato in maniera profonda. Mi scuso con chi ho classificato in fondo alla classifica, il gioco ha queste regole.

Buona Edition!

CLASSIFICA

1. PERFETTA PUNIZIONE di Gaia Peruzzo
2. AGGIORNAMENTO DI POLICY di Giuliano Cannoletta
3. UN FOLLOWER PER LA VITA di Manuel Marinari
4. A DOMANI di Luca Fagiolo
5. IL SETTANTAQUATTRESIMO TACCUINO di Maurizio Chierchia
6. UN TANTO AL CHILO di Luca Moggia
7. FINISCI I TUOI PANCAKE di Giulio Marchese
8. GIUSTIZIA di Alexandra Fischer


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COMMENTI

A DOMANI di Luca Fagiolo

Ti leggo sempre volentieri, ogni volta che posso. In questa occasione la lettura è stata doppiamente apprezzata perché hai scritto un racconto di notevole spessore, con accorgimenti tecnici da autore consumato.
Mi spiego, e non farò i soliti logori pipponi sullo show e sul tell. Qui hai messo in campo un raccontato che ci sta benissimo, condotto con grande consapevolezza. Si segue la vicenda di questa povera ragazza con crescente partecipazione. Più o meno si capisce già come andrà a finire, ma il vero schiaffo in faccia è la violenza gratuita dell'amico laido e morboso. Ecco il nucleo tematico del tuo testo: dietro qualsiasi facciata umana potrebbe nascondersi un mostro.
Il salto finale è la triste conclusione di una parabola autodistruttiva che, purtroppo, colpisce tantissime persone traumatizzate da atti di violenza insensati e devastanti.
Se proprio devo cercare il pelo nell'uovo, ho trovato alcuni periodi lunghetti e pesantucci. Avrei alleggerito qualche passaggio, ma nulla di grave.
Tema centrato!

UN TANTO AL CHILO di Luca Moggia

Mi sono piaciuti i tuoi racconti delle precedenti edition, un po' meno questo che ho appena letto e spiego perché.
Divertente lo è di certo, godibile sicuramente, e anche scritto con stile discreto, pur con qualche imperfezione. I personaggi sono giusti, nel senso che svolgono il ruolo ritagliato per questa storia, né più né meno.
Il registro scelto è quello di una specie di racconto grondante humor nero, che mi ha ricordato da lontano "Delicatessen" o alcuni episodi dei Monty Python; e dietro c'è un tentativo di interpretare letteralmente il tema del contest.
Ecco, secondo me, qual è il vero problema. E' una storia che cerca di essere qualcosa di più ma rimane zavorrata al fatto di essere una semplicistica rappresentazione dell'assurdo. Avrebbe avuto (per quanto mi riguarda) un maggior impatto emotivo, e mi avrebbe colpito davvero, se dietro a una normalità comune qual è quella dell'acquisto di carne in macelleria ci fosse stato un orrore suggerito e non mostrato in modo così evidente e sguaiato. E' la stessa differenza che passa tra un film horror in cui l'elemento perturbante è spiattellato in faccia allo spettatore (una mattanza, una mutilazione, una tortura...) e uno in cui viene solo suggerito, ma con un effetto molto più profondo. In buona sostanza - faccio un esempio sciocco - se dietro a questa distorta normalità avessi suggerito l'esistenza di una distopia in cui i cannibali hanno preso il potere e hanno imposto la vendita e il consumo di carne umana, sarei rimasto davvero turbato e il racconto avrebbe fatto centro. Tutto questo si riverbera nel finale dove hai provato a dare maggior enfasi alla tua visione del tema del contest introducendo un'inutile postilla con un atto riprovevole, che nella realtà purtroppo si verifica, ma che nell'economia generale del racconto non aggiunge nulla di davvero rilevante. Infine, hai dilatato troppo la scena della scelta della carne, nella parte centrale rischia di ristagnare e diventare noiosa.
Parlavo all'inizio di qualche imperfezione. A parte qualche distrazione, tollerabilissima qui a MC, già segnalata da qualcuno prima di me, ho notato che hai fatto a pugni con le virgole, soprattutto con le interiezioni: "Questo l’hanno allevato all’aperto, eh!".


Il SETTANTAQUATTRESIMO TACCUINO di Maurizio Chierchia

Un racconto molto particolare che va letto con una certa attenzione e con la voglia di meditare su alcune riflessioni.
La seduta da una psicologa (direi più una psichiatra forense) da parte di un ragazzino disturbato diventa l'occasione per filosofeggiare sulla vita, sul futuro e sulle schizofrenie del nostro presente. In questo il racconto è vincente e, a suo modo, agghiacciante. Molto bella l'atmosfera che crei; con il gusto per i dettagli che metti in campo, sembra di essere davvero nello studio di Elisabetta, di fianco a Gionata.
Forse posso rimproverarti un po' di "cerebralismo" in più di quello necessario, io avrei stretto di più il focus sui comportamenti distorti del ragazzino, magari rivelando alla fine alcuni suoi ricordi relativi alle vittime, ossia come le ha torturate o uccise o mutilate, e così via. Secondo me, in questo modo, avresti creato un perfetto equilibrio tra normalità e malvagità, in linea con il tema di questa Edizione.
Il finale, in prima lettura, appare fumoso, poi, a un esame più attento, si fa comprendere meglio anche se qualcosa sfugge: immagino che si parli di vittime, allora il ragazzino è un serial killer? Ha rapito qualche amico/amica? Non si capisce bene.
In ogni caso, sono combattuto su come collocare questo tuo racconto in classifica. Valuterò per bene dopo aver letto tutto il resto del girone.


PERFETTA PUNIZIONE di Gaia Peruzzo

Ho letto il tuo racconto con un interesse superiore alla norma, perché sei stata brava a catturare la mia attenzione. La costruzione della trama ha un che di indefinito, etereo, sporco, disperato ma sognante, a tratti poetico. Mentre leggevo mi veniva in mente "Io sono leggenda" (il romanzo, ovviamente, di Richard Matheson) in cui la vicenda di Robert Neville era un percorso alla ricerca dell'umanità perduta, e qui ho trovato qualcosa di simile. Però, nella tua storia, non ci sono mostri dispersi per il mondo bensì quelli interiori, che sono i peggiori. La protagonista sta impazzendo a causa della solitudine, sepolta in una realtà forse postapocalittica, prova ad aggrapparsi ad ancore razionali, per un po' ci riesce, ma là fuori tutto è fermo, morto e il supplizio ricomincia.
Ho letto la tua spiegazione riguardo al tema ma non mi ha convinto, secondo me lo hai troppo decontestualizzato, sprofondandolo in contorsioni allegoriche.
In ogni caso, un buon lavoro.


AGGIORNAMENTO DI POLICY di Giuliano Cannoletta

Avevo grandi aspettative da un Campione d'Era nonché fresco finalista/vincitore del Premio Urania Short, e non sono andate deluse.
Il racconto mi è piaciuto, primo, perché è fantascienza, secondo perché ha una scintilla di originalità, tre perché affronta due delle storture più riprovevoli dei nostri tempi.
Non ho molto altro da aggiungere se non che è scritto bene, condotto con mano vigile fino alla fine e fa anche riflettere, il che non è poco.
Unico appunto da pignolo rompibiiiiip, l'avviso relativo al cambio di policy ("Il suo sogno è dovuto alla nuova policy contro i messaggi di odio. La invitiamo a riflettere meglio su ciò che scrive. Ci auguriamo che sia stata un'esperienza istruttiva.") doveva essere formulato, secondo me, con un tono più freddo e legale, del tipo: "E' stato rilevata una violazione delle nuove regole sulla policy. La violazione comporta la trasmissione di un sogno..." e così via.
Tema centrato, ovviamente.

UN FOLLOWER PER LA VITA di Manuel Marinari

Lo dico con convinzione: il racconto mi è piaciuto molto!
Hai costruito un'intelligente proiezione del nostro presente e hai messo in campo intuizioni future che, purtroppo, in parte già si stanno verificando. Gli esempi potrebbero essere mille. Chi ha costruito le fortune di personaggi come Chiara Ferragni? Ma i follower, naturalmente! E chi li sta distruggendo? Sempre i follower, naturalmente! Quindi ecco la vera moneta di scambio! Senza contare il clima di crudeltà, l'insensibilità, indolenza che i social network hanno contribuito a instaurare, clima fotografato benissimo nel tuo racconto. E comunque c'è tutto uno strato di sottotesti molto interessanti quali le ingiustizie sociali, la sanità che non funziona, lo sfruttamento lavorativo... Molto interessante.
A me non ha dato fastidio che tu abbia fatto riferimento a un futuro lontano con elementi di oggi ancora esistenti, tipo le sigarette; basti pensare che siamo nel 2024 e il futuro immaginato 70/80 anni fa (macchine volanti, ascensori orbitali, città con grattacieli immensi e strade sospese tra di essi) non si è avverato, anzi abbiamo ancora milioni di autoveicoli a motore termico... fate un po' voi!
Il finale mi è arrivato e ho compreso, purtroppo, la crudeltà della situazione. E' qualcosa che stiamo vivendo già adesso..


GIUSTIZIA di Alexandra Fischer

Comincio a valutare il girone proprio da te!
Solita leggendaria velocità, sulla quale non abbiamo più nulla da eccepire! :-D
Parto da ciò che mi ha convinto, ossia la vicenda narrata di strettissima attualità. Situazioni simili a questa hanno sempre un fortissimo impatto emotivo, quindi il racconto ha una certa profondità, ti lascia dentro un turbamento fastidioso. Anche il modo in cui hai rappresentato il male mi è piaciuto: un capocantiere avido, strafottente, indifferente, che non prova pietà neanche di fronte al dolore dei familiari. In questo il tema è centratissimo.
Ciò che non mi ha convinto sono due elementi, che qui ti illustro.
1 - La generica indicazione dei personaggi all'inizio non giova all'immedesimazione. Scorrere righe e righe con "l'uomo disse, la donna fece"... distacca il lettore dalla narrazione. Metti subito i nomi, così possiamo acquisire immediatamente familiarità con i protagonisti.
2 - Il confronto col capocantiere mi è parso deboluccio. Non sono così sicuro che una persona resasi colpevole di un atto così deplorevole se ne stia tranquillo al bar o al ristorante e, addirittura, di fronte ad accuse veritiere ma gravi se ne resti tranquillo, confessi persino ciò che ha fatto, poi se ne vada via così, come durante una normale passeggiata. Credo, piuttosto che negherebbe tutto, chiedendo stizzito ai "disturbatori" di andarsene poiché non sa nulla e non c'entra nulla con la vicenda. Io avrei sfruttato i 2000 e passa caratteri non utilizzati per rendere il tutto ancora più drammatico, non so, Lorena avrebbe sputato addosso al capocantiere tutto la rabbia della tragedia, ottenendo in cambio solo altra indifferenza. Questo avrebbe acuito il senso di impotenza del lettore. Il racconto avrebbe potuto concludersi con Marcello che abbraccia la sorella e dice: "Ce la faremo" e la consola in qualche modo.

Un paio di suggerimenti.
"Nessuna somma mi renderà Enrico" - Meglio: "Nessuna somma mi restituirà Enrico."
"Voglio sapere se è stato lei a tralasciare la sicurezza del cantiere." - Frase bruttina. Da riformulare.


FINISCI I TUOI PANCAKE di Giulio Marchese

Parto da quello che mi è piaciuto, e cioè come hai affrontato il tema. Il modo in cui la storia si chiude a cerchio mi ha lasciato inquieto. La malvagità umana può raggiungere vette inimmaginabili. Un ufficiale dell'esercito può spingere un bottone, mentre si gusta un dolce, e uccidere senza il minimo rimorso decine di innocenti. Succede tutti i giorni nei teatri di guerra, succede dalla notte dei tempi. Ecco la banalità del male per eccellenza. Il tuo personaggio non fa eccezione: mangia tranquillo il suo pancake, parla con la figlia come in qualsiasi famiglia e prende atto di aver distrutto con un gesto elementare un ospedale. Agghiacciante.
Purtroppo il problema è tutto il resto. L'incipit parte in modo un po' confuso e ci si mette troppo tempo ad arrivare al dunque. Inoltre, nella fase clou in cui gli ufficiali calibrano i droni, il testo ristagna e rasenta la noia.
Tante imprecisioni e distrazioni rendono difficoltosa la lettura: alcune sono tollerabili dato il format di Minuti Contati, altre, invece, avrebbero richiesto un pochino di attenzione in più, o quantomeno un altro passaggio di editing, anche se, guardando l'orario in cui hai consegnato, forse hai elaborato il racconto all'ultimo momento, con una certa fretta...
Usando la terminologia dell'Antico, pollice quasi su.

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antico
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 26 febbraio 2024, 18:11

Due classifiche ricevute. Oltre a quella de IL GLADIATORE ve ne dovranno arrivare altre sette.

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gcdaddabbo
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 27 febbraio 2024, 10:58

Ogni mese mi ritrovo in difficoltà nel chiudere la classifica.
Abbiamo affrontato un tema. Ci siamo costruiti un racconto. Abbiamo avuto modo di confrontare quanto prodotto con altri. Ci vorrebbe una formula o un’applicazione o un’IA che scelga per noi, ma non sarebbe giusto. Sarebbe un’altra delega di partecipazione. Allora dopo aver controllato le repliche ai miei commenti ecco la doverosa classifica finale:
1 Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta
2 Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
3. Un follower per la vita, di Manuel Marinari
4 A domani, di Luca Fagiolo
5 Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo
6 Un tanto al chilo, di Luca Moggia
7 Giustizia, di Alexandra Fischer
8 Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese


A domani, di Luca Fagiolo
Ciao, Luca! Piacere di rileggerti.
Il racconto ha una struttura singolare. L’evento cruciale per il tema fissato si è già svolto. Questa circostanza mi ha messo un po’ a disagio. Anche il meccanismo che porta allo strupo fa pensare ad un comportamento di malvagità personale solo in parte aderente al tema.
La trama risultante è legata al suicidio conseguenza del male subito. Il personaggio principale è la vittima e non il carnefice.
Lo stile è scorrevole. La scena è essenzialmente ferma: una ragazza che osserva lo scorrere di un fiume e ricorda. L’emozione c’è. Un buon lavoro, forse non il tuo migliore.

Un tanto al chilo, di Luca Moggia
Ciao, Luca! Mi ritrovo a dover leggere e commentare un tuo racconto.
Sarà che tendo al vegetariano, ma questo mi è risultato un po’ indigesto. Non posso dire che non possa essere considerato aderente al tema, ma il legame è un po’ troppo forte. La descrizione della macelleria e dei personaggi ancora vivi e non all’interno è colorito e ben caratterizzato. Lo stile è scorrevole. Ho atteso con impazienza la conclusione che forse è la parte che ho apprezzato di più. Un lavoro che cercherò di soppesare parola per parola.

Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
Ciao, Maurizio! Piacere di rileggerti.
Hai costruito un racconto affascinante. Osserviamo un ragazzino che ha commesso non sappiamo quali turpi delitti per un’idea di immortalità che gli sfugge all’improvviso nella stanza di uno “strizza cervelli”. Il protagonista vede le sue certezze sgretolarsi alla luce di semplici domande e si scopre un altro sconfitto nella sfida con un mondo che credeva di dominare dall’alto della sua tecnologia. I personaggi sono ben delineati. In fondo è l’eterno confronto tra il nuovo che avanza ed il passato consolidato. Lo stile è scorrevole nonostante la profondità del tema affrontato. Manca la partecipazione emotiva, ma non possiamo avere tutto. Un buon lavoro.

Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo
Ciao, Gaia! Piacere di rileggerti.
Il racconto è costruito bene. Una donna rimasta sola al mondo parla con le cose e cerca di immaginare vita intorno a sé. Ci si incanta, ma ci si dovrebbe anche chiedere quale evento catastrofico può aver prodotto questo universo impossibile in cui l’acqua della doccia scorre anche calda e l’erba cresce rigogliosa. Meglio allora fingere che tutto segua delle leggi assurde fuori da ogni logica. D’altronde quasi tutta la comunicazione che ci viene trasmessa, parla di guerre buone e guerre cattive, aggressori giustificati ed altri riprovevoli, giornalisti morti da eroi e altri da condannare per le loro rivelazioni. Non so se il tema si possa considerare centrato. Che importa? Sei giovane Gaia. Goditi la vita! Il mio motto era “Abbi dubbi!”. Ora mi chiedo: “Conviene avere dubbi se non sei in grado di modificare la società?”

Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta
Ciao, Giuliano! Piacere di rileggerti.
Bel racconto, con un finale di speranza! Risolviamo finalmente il problema dei messaggi di odio sui social. Peccato che gli immigrati continuino a morire in mare e le donne ad essere stuprate! D’altronde, siamo anche qui nel futuro, sotto una doccia che ci fa dimenticare: una giornata a vendere cose che non so cosa siano, con un polpastrello sull’innesto alla base del collo. Tutto giustificato dal tema, la banalità del male. Se io fossi un dottore ti prescriverei una giornata di sole al mare o in un’isola verde lontana dall’angoscia delle metropoli inquinate. Scrivi sempre benissimo e continuo ad ammirarti.

Un follower per la vita, di Manuel Marinari
Ciao, Manuel! Piacere di leggerti.
Anche tu hai scelto il futuro. Se dovessi basarmi sui racconti letti finora direi che le prospettive non sono per nulla buone. La sanità sta andando a pezzi. Chiara Ferragni non deve preoccuparsi per le temporanee difficoltà. La trama cattura l’attenzione. La storia è chiara ed aderente al tema. Il protagonista e gli altri personaggi sono ben delineati. Direi che il primo consiglio che ti dò è: “Smetti di fumare!” Il secondo: Ricorda che anche il caffè è una droga.

Giustizia, di Alexandra Fischer
Ciao, Alexandra! Piacere di rileggerti.
Se dovessi dare una valutazione esclusivamente in riferimento al tema ed all’ambiente in cui si sviluppa il racconto, ti metterei senz’altro al primo posto. Purtroppo la trama è quasi inesistente, i personaggi confusi, le frasi poco curate. La lettura non è scorrevole. Ho avuto la sensazione continua di dover tornare indietro a correggere quel che era abbozzato.. D’altronde se considero che hai postato lo scritto prima che io cominciassi a scriverlo non posso che farti i complimenti per la rapidità nell’elaborazione, ma, banalmente:”Presto e bene, di rado avviene.”

Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese
Ciao, Giulio! Piacere di leggerti.
Non ricordo di aver mai letto un tuo racconto, ma non devi essere nuovo, considerando il numero dei messaggi. Ho visto il commento di Gennibo e ti risparmio la ripetizione delle sue osservazioni che in gran parte condivido. Nonostante conosca il linguaggio militare, non sono riuscito all’inizio a capire chi fosse il superiore. Il riferimento ai porci dello zio Marcos ed alla campagna, mi avevano fatto pensare che John fosse una recluta appena arrivata e che il capitano non fosse lui. Luogotenente indica solitamente un militare che pur avendo un grado inferiore al tenente, che è meno di capitano, ne assume il titolo per il particolare ruolo che riveste (per esempio perché comanda una tenenza). Non conosco le gerarchie americane, ma il tutto mi ha indotto in confusione. Pensare che l’idea di fondo mi sembra molto buona e ben collocata nel presente se non fosse che per l’eccessiva velocità del drone. L’impressione è che tutto si svolga negli USA, ritengo però che la tecnologia attuale non sia in grado di seguire a tali distanze dei droni o quelli che una volta si chiamavano mezzi intelligenti per colpire a distanza obiettivi senza effetti collaterali.

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Michael Dag
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 27 febbraio 2024, 18:08

Ci tengo a precisare che questa volta è stata davvero soffertissima. Una carrellata di racconti davvero validi, mai avevo avuto così tanti dubbi, e tuttora non sono per niente convinto delle mie scelte. Complimenti a tutti

1- Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese,
2- Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta,
3- Giustizia, di Alexandra Fischer,
4- Un follower per la vita, di Manuel Marinari,
5- A domani, di Luca Fagiolo,
6- Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia,
7- Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo,
8- Un tanto al chilo, di Luca Moggia,




A domani, di Luca Fagiolo,
Apro subito con una cosa che mi ha fatto rileggere più volte: “Se GIACOMO non si era fatto avanti forse la considerava solo una amica.” Presumo sia una svista, lei sta parlando di matteo, il ragazzo che le piace, giusto?
Il racconto in se non è male, ma purtroppo il finale è molto telefonato e non mi ha emozionato tantissimo. Ho sperato in una svolta, un plot twist… ma niente, sei stato crudo e realista e hai mantenuto la promessa dell’incipit.
Ottima la struttura a ritroso , hai lavorato bene. Il tema è presente e anche in modo molto forte.
Forse non il tuo pezzo migliore, ma sicuramente una bella lettura.




Un tanto al chilo, di Luca Moggia,

Ciao luca, credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo.
Il racconto in se mi è piaciuto, ed è anche scritto molto bene. Hai uno stile liscio e credibile anche nei dialoghi, ho letto tutto di fila senza staccarmi. Anche l’ambientazione comico/horror ti è riuscita molto bene.
L’unica cosa però è che … non ho trovato la storia. Hai descritto una banale scena di una banale macelleria.
Sì, perché è di questo che si tratta. Ok, per noi mangiare carne umana non è normale ma per i protagonisti del mondo che hai descritto sì, quindi… qual’è il punto?
Ti riprendi sul finale mostrando che i personaggi di quel mondo non sono mostri senza sentimenti ma non so, mi pare che manchi davvero la sostanza



Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia,
Sviluppo molto interessante, una tematica quella del lavaggio del cervello da parte dei social che è terribilmente attuale.
L’idea della malattia mentale del ragazzino è molto, molto particolare e interessante e secondo me è utilizzabile per qualcosa di bun più corposo.
Perché sì, secondo me l’unico problema del tuo pezzo è proprio lo spazio che i 4k caratteri non ti hanno dato. La presa di coscienza del ragazzino avviene in una singola semplice frase (e ciò è bene) che però mi è parsa troppo casuale e buttata lì. Ci stava un po’ più di costruzione dietro da parte della dottoressa, magari.
Non ho ben capito cosa ha fatto sto tizio, ma hai fatto volutamente il misterioso, e non è importante per la trama.
Un buon racconto comunque, che ho letto volentieri!



Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo,
Un monologo molto interessante, con una voce interiore coerente e ben definita e un ottimo stile. Anche l’ambientazione postapocalittica, seppur appena tratteggiata risulta concreta quanto basta per farci capire cosa sta vivendo la protagonista.
Bella la cosa del pacco che si regala da sola, mi ha intristito.
È un pezzo che ho letto volentieri, anche se forse non hai preso il tema al 100%
Un piccolo appunto, solitamente non faccio caso alle singole frasi, ma qui devo dire che mi ha fatto proprio stringere i denti: “l'ottimismo della mia migliore amica.” nessuno persa alla migliore amica come “la mia migliore amica”, sarebbe stato molto meglio mettere un nome proprio, senza necessariamente specificare che rapporto c’è con questa persona.



Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta,
Bello bello bello. Nulla da dire, giuliano, hai scritto un pezzo che mi è piaciuto sotto tutti i punti di vista. Bella l’idea, bella la caratterizzazione del protagonista, bello il twist del sogno. Tema centrato in mezzo agli occhi.
L’unico appunto che mi sento di farti è la frase finale. Non serve anzi, è quasi stucchevole, forse era meglio lasciare intuire la reazione del protagonista.
Adesso scrivo qualche altra frase inutile perché lasciare commenti monoriga mi pare scortese e poi l’antico mi banna se non arrivo a 300 carattere (scherzo, il commento vero arriva a 391)


Un follower per la vita, di Manuel Marinari,
Un racconto tristemente reale, un’ottima metafora della società di oggi. Mi ha ricordato un episodio di black mirror dove la gente riceveva privilegi o punizioni in base ai feedback che ricevevano sui social.
È scritto bene e l’ambientazione fantascientifica è credibile quanto basta. Anche sullo stile, ho bene poco da dirti, con la prima al passato, con me, caschi in piedi.
L’unica cosa che mi sento di dirti, è che il tipo mi pare un po’ troppo tranquillo per uno che ha un cancro letale ma forse hai voluta caratterizzarlo tu così, fiducioso del fatto che avrebbe tranquillamente potuti permettersi l’operazione



Giustizia, di Alexandra Fischer,
Mi sento di dire che questo è uno dei tuoi lavori migliori. Il capocantiere è … banale. Banalissimo. E questo crea un forse senso di scompenso.
Freddo, distaccato, realista e cinico. Nulla di più spaventoso, insomma.
Ho trovato un po’ di difficoltà nel leggere “l’uomo-la donna” forse era meglio usare sempre nomi propri, ma ormai ti conosco e so che fa parte del tuo stile creare personaggi un po’ sfumati.
Bella prova, a presto!



Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese,
Interessante scelta del personaggio e della vicenda. La cosa che più mi è piaciuta di questo pezzo è l’atmosfera di “grigiore da ufficio” che si respira.
Hai descritto il tutto con una tranquillità intrisa di noia estremamente funzionale.
So che è assurdo da dire in senso buono, ma leggendo questo pezzo non ho provato niente. Nulla, nessuna emozione, nessuna novità. Solo la banalità di una normale giornata di lavoro, con un piccolo, trascurabile imprevisto che non avrà ripercussioni.
Davvero complimenti.

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antico
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 28 febbraio 2024, 9:49

Oltre a quella de IL GLADIATORE, dovete ancora ricevere altre cinque classifiche.

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KatyBlacksmith
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 28 febbraio 2024, 17:45

Anche questa volta ho trovato tante belle idee, tante diverse declinazioni del tema e tante ambientazioni diverse. Sempre un gran bel viaggio.
La classifica riflette solo il mio gusto, quando sono riuscita a immaginare un suggerimento l'ho scritto, ma ovviamente è solo quello: un suggerimento.
Per cui comunque bravi tutti.

1) Un tanto al chilo, di Luca Moggia
2) Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta
3) A domani, di Luca Fagiolo
4) Un follower per la vita, di Manuel Marinari
5) Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo
6) Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
7) Giustizia, di Alexandra Fischer
8) Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese


A domani, di Luca Fagiolo
Ciao, Luca e ben ritrovato.
Il tema del male come azione cui non si da troppo peso (come fa Giacomo) c'è, anche se visto dalla parte della vittima quel peso si sente eccome.
Il racconto mi ha tenuta nel flusso delle scene fino all'ultimo, trascinandomi nella vita della ragazzina fino all'ultimo, estremo momento.
Un appunto minuscolo lo farei solo sulla narrazione dei fatti della sorella: un po' più lunga di quanto mi sarei aspettata, tanto che quando riprendi a parlare della ragazza con la frase: "Ecco, quella sensazione le mancava" non sono riuscita a capire, subito, a quale sensazione ti riferisci. Probabilmente un limite mio.
Ho sentito anche un po' poco la disperazione di Teresa. C'è la volontà dell'atto estremo, ma lo stato emotivo arriva poco, è forse un po' carente, sterilizzato.
"E l’unica soluzione a cui riusciva a pensare era quella. Morire."
Pensare è un atto freddo. Forse avrebbe giovato un briciolo meno di pregresso e un granello di più dello stato emotivo finale.
Comunque una buona prova, buona undicesima era!


Un tanto al chilo, di Luca Moggia
Ciao, Luca e ben trovato.
Ho letto divertita il racconto. Divertita e un filino orripilata, ma ci sta tutto.
Alla fine ho temuto che la prossima a finire sul bancone sarebbe stata proprio la vecchina... ma quella è probabilmente un'altra storia.
I personaggi si visualizzano molto bene, i dialoghi sono una delizia, il tema è centratissimo e la chiusura strappa il giusto sorriso per lasciare andare con il giusto stato emotivo.
Segnalo una leggerezza, un nonnulla: "...dentro e è servito..." forse sarebbe meglio "ed è".
Per me buona prova!
Buona undicesima era!


Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
Ciao, Maurizio e ben ritrovato.
Il tema è centrato e il racconto è dettagliato e senza fatica mi ha portata nello studio della psicologa, ho visto il ragazzino e ho seguito bene la vicenda, mi ha condotta attraverso la storia senza scosse, a parte un po' di dubbi sul linguaggio del ragazzino, forse non troppo adeguato all'età (ma è una supposizione).
Ma alla fine del racconto mi ha lasciata con più domande di prima: che cosa ha fatto alle coscienze e di chi, di quanti? In che modo? I social sono quelli attuali, quindi non mi immagino una situazione futura, dunque non è chiaro che cosa avesse in mente né come lo abbia compiuto.
Poi storco un pochino il naso qui:
"giovane ragazzo" ho sempre avuto difficoltà a immaginare un vecchio ragazzo, quindi giovane non l'avrei messo. Al limite metti tredicenne, quattordicenne, WHATEVERenne.
Peccato per le questioni non risolte, ma per il resto la creazione della situazione e dei personaggi per me funziona.
Buona undicesima era!


Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo
Ciao, Gaia e ben ritrovata.
Il tema c'è, la costruzione della solitudine e della follia che la coglie anche, Il mondo distrutto si intuisce, ma sento mancare la conclusione al tutto. O forse sono solo io che non l'ho colta.
Mi sono un po' persa nella vita di questa ragazza. La vicenda è uno spaccato di giornata post apocalittica e sembra non avere un inizio o una fine, un a causa scatenante e una conclusione, per cui manca un po' il sentiero che unə si aspetta di trovare, leggendo.
Ora ti segnalo alcune cose che, secondo me, avrebbero avuto bisogno di una rilettura.
"L'acqua gelida è una perfetta punizione.
Ho già girato al massimo la manopola della doccia. Dovrebbe ustionarmi la pelle, invece non lo fa." Ho dovuto rileggere più volte per capire che "girato al massimo" non è inteso ad aumentare la quantità di flusso ma la temperatura.
"Sbuffò e spio da un" una svista, attenta ai tempi.
"La nostalgia mi invade, entra dentro di me come se fosse un coltello che taglia una fetta di torta" qui colgo una dissonanza emotiva: vuoi dare una sensazione di solitudine e devastazione MA cadi in un luogo comune (fetta *di torta*) di tutt'altro genere, facendo perdere l'effetto. Il coltello avrebbe potuto tagliare pezzi di carne, squarciare pneumatici, sfilacciare l'ultimo bell'abito, tutte azioni distruttive che avrebbero reso meglio l'idea.
In ogni caso hai reso bene la sensazione di disperazione.
Buona undicesima era!


Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta
Ciao, Giuliano e ben trovato!
Il racconto ha centrato il tema e ha invocato uno splendido possibile utilizzo della tecnologia, per cui mi è piaciuta moltissimo anche l'idea. L'hai sviluppata in modo intrigante e ho apprezzato anche il finale.
Non ho particolari appunti da farti, per me una ottima prova.
Buona undicesima era!


Un follower per la vita, di Manuel Marinari
Ciao, Manuel e ben trovato.
Immagino che il tema sia da cercare nell'indifferenza che le persone dimostrano per i propri simili, un po' come adesso.
Il mondo in cui è ambientato è ben costruito, la storia regge e c'è l'intera vicenda con uno sviluppo convincente che mi ha portato nella giornata del protagonista in modo realistico. Forse leggermente forzati i dialoghi iniziali con il centro trapianti, ma un'inezia.
C'è un po' di confusione di numeri: diecimila, mille e uno, novemilanovecentonovantanove... una piccola cosa, ma a me è saltata all'occhio.
Buona undicesima era!


Giustizia, di Alexandra Fischer
Ciao, Alexandra e ben trovata.
Il tema è centrato e la scelta di gestire l'intera storia con i dialoghi mi è piaciuta, lascia che siano i personaggi a spiegare tutto il pregresso, così importante per la scena. Si coglie l'inizio (lo vedono dentro il locale), lo svolgimento (il confronto) e il finale con la decisione di non lasciare perdere la questione. La storia regge, pur nella sua gestione essenziale.
Però ci sono alcuni punti migliorabili, sia nelle frasi pronunciate che nel contorno. Provo con qualche esempio per spiegare cosa intendo.
"Benetti appariva infastidito" dice al lettore cosa deve vedere, mentre probabilmente sarebbe stato più efficace un approccio meno didascalico che mostrasse in pieno il fastidio di Benetti. L'espressione del volto, lo sfuggire dello sguardo, il tono della voce, la postura del corpo: tutti chiari messaggi che permettono al lettore di vederlo davvero e quindi averne un'impressione più efficace. C'erano molti caratteri a disposizione, si sarebbe potuto fare.
"La donna gli si avvicinò insieme: −Signor Benetti?
− No. Mi chiamo Lanza.
− Davvero?
− Sì, ma cos’è questo interrogatorio?"
A mio personale gusto "Sì, ma cos’è questo interrogatorio?" stride un po'. Si capisce che il personaggio è sulla difensiva, ma la frase la trovo innaturale.
Segnalo una svista: "gli si avvicinò insieme".
Buona undicesima era!

Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese
Ciao, Giulio e ben trovato.
Il racconto ha centrato il tema e ha uno svolgimento completo, con il protagonista coerente, gli altri appena accennati ma non mi sembrano un problema. Eppure non mi ha presa più di tanto, e questo per via di diversi punti che ho trovato poco curati.
"Nella postazione accanto Bob pesta rapido la tastiera, ci manca solo lui a prenderlo in giro, Jhon lo caccia via con la mano come si trattasse di una zanzara." Qui tra Bob che *pesta* la tastiera e John che *lo caccia via* (ma Bob è al suo posto, non gli si è avvicinato) trovo la scena descritta con fretta e poca attenzione.
Ho trovato diverse sviste che sarebbero state sistemabili con 5 minuti di rilettura come ti han già segnalato:
"luogo tenente" invece di luogotenente
"perdere metà del primo periodo" forse era "primo tempo"?
John diventa Jhon in un punto
"impostazioni di vola incolla" vola --> volo
Anche la punteggiatura non mi ha convinta del tutto.
Avevi ancora 12 minuti prima della scadenza, spenderne almeno 10 per una rilettura e qualche correzione ti avrebbe penalizzato meno, per come la vedo io.
Buona undicesima era!

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Blaubar
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 28 febbraio 2024, 23:05

Ciao! Stavolta ci sarebbero troppo parimerito, quasi tutti quelli sotto il secondo, per me.. ma ahimè si deve fare e quindi

1. Aggiornamento di policy
2. A domani
3. Perfetta punizione
4. Un follower per la vita
5. Il settantaquattresimo taccuino
6. Un tanto al chilo
7. Finisci i tuoi pancake
8. Giustizia

A domani
Ciao Luca,
parto dalle sensazioni che mi saltano fuori dal petto. Hai scritto un racconto sgradevole e difficile e infatti hai fatto perfettamente centro. Mi sono immedesimato, ho sperato invano che non finisse come è finito e insomma mi ha coinvolto. Coglie dolorosamente il tema.
Torno con difficoltà alla razionalità e ti dico che trovo appropriato anche lo stile, un tono ingenuo e dolce, che trova spazio anche per la paura incredula di una ragazzina che si trova davanti a un male molto più grosso di lei. Anche la struttura circolare che ripassa dal via per tracciare un solco più profondo quando Teresa approfondisce cosa è successo dopo il bacio sgradevole funziona bene.
Ecco magari una ragazzina di prima superiore è sicuramente più informata sul sesso, più sgamata se vuoi e con emozioni più mature. Però non toglie nulla al peso del racconto che ritengo davvero un cazzotto nello stomaco.
Infine trovo che il ruolo della sorella sia superfluo, ma magari era solo da approfondire. Un’ulteriore occasione per rivelare i sentimenti che la ragazza prova per confronto.
Buona gara, alla prossima!

Un tanto al chilo
Ciao Luca,
Un racconto proprio divertente, si vede che ci hai giocato con gusto (parallelismo assolutamente casuale)! Dialoghi belli genuini e nonostante la lunghezza sono rimasto sempre coinvolto.
Mi convince meno solo la tua interpretazione di banalità del male (posto che ho trovato il tema molto difficile): il commercio di carne umana, vissuto con naturalezza dai personaggi, non è presentato come un Male e un sistema cosi sdoganato di commercio è molto eccezionale e poco banale/familiare. Sicuramente intendevi la banalità con gli acquisti dal macellaio ma non è un macellaio qualsiasi e poverino non è neanche malvagio. Sarebbe interessante sentire le storie di quelli che vanno a caccia di persone per VENDERLE al macellaio, un Male vero che potrebbe avere anche banalissime ragioni
Ciò detto, scrivere un racconto capace di far sorridere con questo tema è stato audace e ben fatto!
Buona gara, alla prossima!

Il settantaquattresimo taccuino
Ciao Maurizio, grazie per l'ottimo racconto. Ho trovato molto funzionante la progressione della storia e paurosamente realistica e attuale la figura del ragazzo. Straordinario il parallelismo con l'antico Egitto e il concetto di aldilà digitale, una pensata proprio originale che ti invidio molto!
Leggo che ti hanno già commentato che non si coglie bene il Male che questo ragazzino ha commesso, mentre è chiaro il pericolo che hai attribuito ai social che soo un aspetto ormai banale nella nostra vita. Davvero belle idee, qualcosa da comunicare meglio
Buona gara, alla prossima!

Perfetta punizione
Buonasera Gaia
Il racconto è scritto con molta abilità, nei tempi serrati ma sviluppati con calma e chiarezza e nel comunicare la disperazione dell'ultima sopravvissuta. Il male che si intende è l'apocalisse che la razza umana è sempre piu vicina a causare ma.. non ho chiaro dove sia la banalità. Ciononostante questo pezzo si merita una posizione molto alta, ottimo lavoro e bona gara, alla prossima!

Aggiornamento di policy
Ciao Giuliano
Hai scritto secondo me il classico racconto che ruota intorno a un'idea potente e illuminante. Il leone da tastiera è proprio la quintessenza della banalità del male. L'hai anche caratterizzato bene nella breve introduzione e quasi volendo dare una spiegazione all'origine della rabbia, cosa che aggiunge molta profondità
Ottima prova, per me va in cima
Buona gara!

Un follower per la vita
Ciao Manuel!
Amo i futuri distopici, e se poi ci mettiamo che non e poi tanto impossibile…sono punti in più! Sai che a me piace sopratutto commentare le idee originali: i follower come valuta mi intrigano anche se avrei voluto sapere di piu sul funzionamento del social. Avrei anche dato due note di carattere in più al protagonista, ma non so dirti cosa gli manchi.. forse due righe sull'aspetto fisico per sottolinearne il declino. La banalità del male è serpeggiante, esplode poi nei vecchietti che chiudono il pezzo e secondo me ci sta bene. Infine con 5000 caratteri poteva starci anche l'interazione con un altro personaggio, si parla tanto del protagonista e mi appesantisce un po’ il flusso. Ma in sostanza molte note positive!
Buona Gara!

Giustizia
Ciao Alexandra!
Senz'altro hai scritto un pezzo attuale e trovo questo tipo di male banale particolarmente doloroso. Al racconto serve profondità, però. Poteva essere più intenso lo scontro verbale. Avrei caratterizzato bene i due protagonisti, per esempio con una bella scena alla “incipit di Pulp Fiction” dove i due pianificano il discorso da fare è lui cerca di dissuadere lei dal fare una sciocchezza…
Insomma meritava di più
Ciò detto buona gara!

Finisci i tuoi pancake
Ciao Giulio!
Ho trovato ben caratterizzati tutti i personaggi ma secondo me hai perso l'occasione di caratterizzare pesantemente la figlia, che trovo una figura importantissima. È la coscienza perduta del Capitano, forse un'ancora di salvezza o la cassa di risonanza della disperazione. È come se ti fosse venuta in mente un po verso la fine..
Peccato, poteva andare più in profondità!
Buona gara!

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Andrea Furlan
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 28 febbraio 2024, 23:31

Cari amici del gruppo Mostro di Capri,
come nella passata edizione sono rimasto colpito dalla qualità dei vostri racconti e dal fatto che la maggior parte abbia scelto una declinazione fantascientifica (come ho fatto io del resto).
Avrei voluto affollare di più le prime posizioni, ma mi tocca mettere in fila i vostri lavori e lo so che purtroppo il venerabile Antico non ammette i pari merito. Mi dispiace molto per le ultime posizioni dove comunque le idee sono state belle e originali, ma penalizzate da qualche elemento che ho trovato migliorabile.

1 - Aggiornamento di policy di Giuliano Cannoletta
2 - Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
3 - Perfetta punizione di Gaia Peruzzo
4 - A domani di Luca Fagiolo
5 - Un tanto al chilo di Luca Moggia
6 - Un follower per la vita di Manuel Marinari
7 - Finisci i tuoi pancake di Giulio Marchese
8 - Giustizia di Alexandra Fischer


A domani di Luca Fagiolo
Ciao Luca,
Il tuo racconto mi è piaciuto, una bella progressione che parte da lontano per spiegare al lettore il contesto familiare, e piano piano si focalizza sul dramma della protagonista. Una storia come tante, che centra il tema proprio per questo, narrata in un modo che ho trovato efficace. Buona la scelta del raccontato che lascia spazio all'introduzione e al racconto soggettivo dal suo punto di vista, dove personalmente ho letto molto bene le emozioni e il dramma che volevi suggerire. Le piccole imprecisioni che ti hanno già fatto notare non rovinano l'effetto generale. Bravo!


Un tanto al chilo di Luca Moggia
Ciao Luca,
Devo dire che sono rimasto un po' perplesso: a una prima lettura non avevo capito che il macellaio vende carne umana e pure stantia. Alla seconda lettura invece ho capito e ho apprezzato meglio il taglio surreale che hai voluto dare, mi ha ricordato un po' un film dei Monty Python. Lo scambio fra il protagonista e la signora, gestito fra dialoghi e pensieri, ha un buon ritmo e svela finalità e modo di pensare/agire di Rosco. Il tema è centrato, di nuovo con quella vena di surreale. Devo dire che Emiliano ha espresso in modo molto chiaro il suo giudizio e mi trova d'accordo: forse una declinazione meno letterale e più suggerita sarebbe stata più efficace.


Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
Ciao Maurizio,
Innanzitutto complimenti, perché ti vedo crescere sempre di più a ogni tuo pezzo che leggo.
Il racconto mi è piaciuto come struttura, punto di vista, gestione dei dialoghi e dell'ambientazione, idea generale che ho trovato originale, aderenza al tema, contrasto fra i due personaggi. Molto bella l'agitazione del ragazzo contrapposta alla calma professionale della dottoressa rappresentata dal suo scrivere sul taccuino. Come hanno già osservato altri, bello anche l'accostamento fra le idee del ragazzo e le usanze degli egizi.
Concordo con l'appunto sulla chiusura un po' frettolosa ma che non mi ha ridotto il piacere della lettura e neanche l'efficacia del finale.
Pezzo meritevole di uno sviluppo più ampio. Bravo!


Perfetta punizione di Gaia Peruzzo
Ciao Gaia,
Credo che sia il primo racconto tuo che commento, quindi benvenuta nell'Arena! Da un punto di vista tecnico l'ho trovato molto ben fatto, con informazioni e semine svelate gradualmente, bell'equlibrio fra i pensieri e le azioni, l'ambientazione che sorregge la storia in modo efficace, dialoghi con le sue voci ben equilibrati. Riguardo al tema, anche dopo aver letto le tue spiegazioni, posso concordare che sia centrato, anzi l'ho trovato originale come interpretazione. Interessante come hai calato il tutto in una giornata "normale" quindi banale, che di normale non ha nulla. Ho apprezzato anche il finale con quell'ultima frase che ricuce il cerchio iniziato da titolo e incipit. Molto brava, per me racconto da podio!


Aggiornamento di policy di Giuliano Cannoletta
Ciao Giuliano,
Ottimo pezzo, complimenti!
Atmosfera e tecnica da Black Mirror, ottimale, con partenza lenta a descrivere una situazione normale ma che introduce gli elementi di fantastico vicino e possibile. Poi la rivelazione e l'idea per niente banale della contropartita neurale agli odiatori. Ottimi le immagini vivide del sogno in contrasto con lo stile asciutto della vita "normale" del protagonista, cosi come i temi che tratti, veri problemi che affliggono la nostra società attuale.
Davvero ottima la tecnica generale, non ho nessun appunto da sollevare. Solo il nome "Cassandra mi aveva portato un po' fuori pista, suggerendo la preveggenza di chissa quali disastri. Zeno e Ibhrahim invece scelti alla perfezione!


Un follower per la vita di Manuel Marinari
Ciao Manuel,
Mi associo ai commenti degli altri sulla buona idea e sull'atmosfera alla Black Mirror che apprezzo sempre. Paradossalmente, se non avessi visto la serie avrei forse apprezzato ancora di più l'idea di fondo. Ti segnalo che ci sono altri episodi interessanti, come uno della prima stagione dove le persone ottengono vantaggi in base alle loro attività online.
Una cosa che poteva essere migliorata è l'insistenza nel descrivere questo scenario futuro: avrei ridotto i riferimenti ripetuti che hai inserito per salvare spazio e magari migliorare il finale, che ho trovato un po' troppo veloce. Avrei apprezzato un'ambientazione più accennata e comunque chiara. Anche il registro semi ironico mi ha lasciato un po' insoddisfatto, avrei preferito una maggiore decisione verso un racconto normale, forse pessimista e piu basato sulla malattia, o più marcatamente ironico-grottesco. Tema comunque centrato dal contesto generale.
Insomma per me una prova discreta ma migliorabile.


Giustizia di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra,
Mi unisco ai commenti degli altri: buona l'idea e il tema trattato di attualità, il bisogno di giustizia e rivalsa delle vittime contrapposto al cinico capocantiere funzionano molto bene. Avrei curato di più le imprecisioni che ti sono state segnalate e usato i caratteri rimanenti per spingere di più l'acceleratore sugli elementi cardine del racconto. Ottima la copertura del tema, per uno dei pochi pezzi non futuristici del girone, buona la scansione del dialoghi.
In sintesi un buon racconto che poteva essere ottimo con maggiore cura ed estensione.


Finisci i tuoi pancake di Giulio Marchese
Ciao Giulio,
Anche io ho trovato l'idea molto buona anche se non del tutto originale e il finale terribile, che centra il tema in modo brutale. All'inizio avevo storto il naso sui nomi inglesi, ma poi tutto torna con l'ambientazione statunitense suggerita anche dal campionato NBA che hai citato con competenza: a mio avviso la storia non avrebbe avuto senso in nessun altro contesto e mi ha ricordato una stagione della serie Homeland, dove l'episodio chiave si chiama appunto "Drone queen".
Purtroppo concordo con Emiliano e altri che la prima parte e le imprecisioni penalizzano molto la storia, l'ho trovato un vero peccato e ti suggerirei di lavorarci ulteriormente per usare il racconto in un altro contesto. Questo il motivo principale per il mio piazzamento non ottimale.

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Gennibo
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » mercoledì 28 febbraio 2024, 23:54

Questa è la mia sofferta classifica:

1) Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta
2) A domani di Luca Fagiolo
3) Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo
4) Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
5) Un tanto al chilo di Luca Moggia
6) Un follower per la vita, di Manuel Marinari
7) Giustizia, di Alexandra Fischer
8) Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese




A domani, di Luca Fagiolo
Ciao Luca e piacere di averti letto ancora una volta, il tema è centrato, per il ragazzo quella violazione sembra qualcosa di normale, e lo è anche per chi potrebbe reagire e invece non dice niente. Il tuo racconto parte un po' lento (non perché non ci sia una scena intensa, ma perché non si capisce bene perché lei vuole morire ed è lì secondo me che avresti potuto far uscire qualche emozione o informazione in più per tirarci dentro maggiormente all'inizio, tipo che sanguina senza dirci dove), ma poi arriva dove deve.
Mi hai agganciato bene al punto in cui parli del tipo che messaggia con lei tutti i giorni ma poi se ne va con un'altra e da lì è un crescendo di accadimenti sempre più intensi fino all'epilogo tristissmo; anche io ho sperato che succedesse qualcosa e non si buttasse, ma ci sta che l'abbia fatto, povera creatura.
Piccolo appunto: penso che sarebbe più efficace se mettessi all'inizio la frase: Il ruscello sotto di lei scrosciava, il vento portò via una lacrima dalla sua guancia.
Così partiresti subito facendoci vedere la scena e da lì puoi andare avanti con le considerazioni sulla morte ecc.
Comunque, bravo, per me un ottimo lavoro.
Buona edition e alla prossima.

Un tanto al chilo, di Luca Moggia
Ciao Luca e piacere di averti letto, ho trovato il tuo racconto simpatico e penso che scorra bene. I dialoghi mi sono piaciuti molto, li ho trovati credibili, e ho apprezzato la battuta finale.
Però mi sembra che manchi qualcosa, direi che l' informazione riguardo i macellati arriva sbieca, non come dovrebbe. Ci si chiede come mai delle persone vengono macellate e messe in vendita, il tutto risulta nella norma e non se ne capisce il motivo, questa mancanza di informazione secondo me rovina il risultato finale che da buono poteva diventare brillante.
Buona edition e spero di rileggerti presto.

Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
Ciao Maurizio, per me un racconto più che buono, ho apprezzato l'ambientazione fantascientifica, il disagio e la violenza del ragazzo che è una cosa diventata così comune da essere banale e il richiamo di quella che potrebbe essere un desiderio ancestrale che risale agli antichi egizi.
Unica cosa che non ho capito è come mai dire dove sono le vittime che immagino siano morte possa in qualche modo fare del bene.
Per me un racconto molto buono.
Buona edition e alla prossima

Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo
Ciao Gaia e piacere di averti letto, il tuo racconto arriva come l'acqua sulla pelle nella doccia della protagonista. Mi è piaciuta molto la gestione delle informazioni che arrivano un po' alla volta ma che all'inizio non sembrano mancare. La visione che ne abbiamo è sempre totale nel suo insieme, semplicemente si allarga e mostra di più. Una cosa che poche volte ho visto fare così bene.
Per me un racconto riuscito alla grande.
Buona edition e alla prossima!

Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta
Ciao Giuliano e piacere di averti letto, molto bello il tuo racconto, soprattutto se colleghiamo l'inizio al finale, quel collegamento non troppo diretto perché c'è in mezzo un'altra storia, tra la figlia e la denuncia di stupro, tra la banalità dei soliti commenti di chi guarda con i paraocchi e chi allarga la visuale perché costretto a mettersi nei panni di chi ha appena criticato. Tra l'altro quello di riuscire a mettersi nei panni degli altri è un tema che tocca delle corde che nel mio caso sono molto sensibili.
Prova molto buona, complimenti.
Buona edition e alla prossima!

Un follower per la vita, di Manuel Marinari
Ciao Manuel e piacere di aver letto la tua storia. Io mi sono divertita molto a leggere di questo mondo futuristico. Bene che ci metti subito di fronte all'obiettivo che a quel punto mi hai agganciato e volevo sapere come andava a finire. Però questo mondo potrebbe essere più giusto, chessò, fra una decina di anni, non di più. Mi aspetto un discreto passo avanti della medicina da qui al 2052. Le sigarette potrebbero essere state sostituite da altre cose che creano più dipendenza e più danni, il trapianto va pagato con una cifra esorbitante e ci starebbe che fuori dall'ospedale ci stessero gli anziani che vogliano scambiare con chi arriva dei followmoney, della serie: io ti seguo se tu mi segui. Magari c'è anche la polizia che controlla e prova a mandarli via perché la cosa è ritenuta non legale.
Insomma, una storia molto intrigante ma che ho trovato non perfettamente tarata sui tempi e con spazio di miglioramento a livello di creazione di un mondo ordinario fantascientifico.
Buona edition e alla prossima!

Giustizia di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra, un racconto il tuo che ha un tema molto interessante, sono d'accordo con Emiliano e Salvatore, una storia con grande potenziale. All'inizio manca qualche informazione che ci mostri l'ambiente. Mi sarebbe piaciuta una bella lite da parte di una vedova che però si ritrova davanti un muro di gomma. Buoni i dialoghi, a parte qualche sbavatura che ti è stata segnalata.
Migliorerei la frase finale.
Attenta a: La coppia non perse tempo.
La donna gli si avvicinò insieme: (potrebbe essere qualcosa tipo: La coppia non perse tempo, si avvicinò all'uomo e lei chiese: ecc.)
Comunque per me un buon lavoro.
Buona edition e alla prossima!

Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese
Ciao Giulio, il tuo racconto è scritto bene, scorre bene, e hai centrato il tema.
Però, come dice Salvatore, anche io ho trovato la storia poco coinvolgente e mi sono chiesta come mai.
Ci potrebbe anche stare che il capitano sia un tipo superficiale, fa il suo lavoro che considera di routine, ha in mente lo sport e se fa del male non gli importa nulla.
Penso che fino a: beve un sorso. stavi andando alla grande.
Dopo: Rose guarda nella sua direzione e fa il saluto. ci starebbe il saluto al capitano, non prima.
Che vuole questa adesso? John le si avvicina a passo lento, ad ogni passo i bottoni della camicia faticano a non staccarsi. Meglio muoversi lentamente se non vuole cavarle un occhio, qui una dieta gli servirebbe proprio. la battuta con i bottoni è carina ma rimane un'isola solitaria di umorismo che rimane fuori tono rispetto al resto del racconto.
«Mi dica luogo tenente» luogotenente va tutto attaccato.
La donna porta la mano dalla testa al fianco. dal commento che c'è dopo non ho capito se mette la mano sul fianco o lungo il fianco.
Dopo: «Nuovi ordini signore, appena arrivati» mi aspettavo una reazione seccata di John su quella frase, invece lui ci passa sopra e pensa alla donna, ci starebbe se poi le cose si sviluppassero, ma quando lui entra nella sala di controllo Rose sparisce.
Quando parla di scartoffie non ho capito dove sono, gliele dà Rose o le trova sul tavolo?
John parla di come il campionato sia appena iniziato e come risposta c'è: Se lo dici tu (ok) ma poi cambia argomento e dice che anche lui ha ricevuto lo stesso ordine, questo cambio mi è sembrato troppo repentino.
Poi ci sono altre frasi che non vengono commentate dall'interiorità del personaggio, cosa che invece succede all'inizio, anche qui c'è un cambio di rotta narrativa che può essere la ragione per cui non riusciamo a rimanere sintonizzati con il personaggio.
Dopo lo stacco mostrerei subito che la ragazza è in età da università, perché quando dice "papà" io mi sono immaginata una ragazzina, che secondo me sarebbe anche più plausibile. Da una universitaria mi aspetterei una critica più feroce e un padre che non la condisce via come fosse una bambina.
Insomma, un buon lavoro con una buona idea, ma migliorabile.
Buona edition e spero di rileggerti presto.

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antico
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 29 febbraio 2024, 12:11

Oltre a quella de IL GLADIATORE dovete ancora ricevere una sola classifica.

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BruceLagogrigio
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 29 febbraio 2024, 12:24

Sofferta classifica, il livello era alto e molto simile fra i racconti:

1. UN FOLLOWER PER LA VITA di Manuel Marinari
2. PERFETTA PUNIZIONE di Gaia Peruzzo
3. A DOMANI di Luca Fagiolo
4. AGGIORNAMENTO DI POLICY di Giuliano Cannoletta
5. UN TANTO AL CHILO di Luca Moggia
6. IL SETTANTAQUATTRESIMO TACCUINO di Maurizio Chierchia
7. GIUSTIZIA di Alexandra Fischer
8. FINISCI I TUOI PANCAKE di Giulio Marchese

Commenti:

A domani, di Luca Fagiolo

In terza persona. Tempo verbale Imperfetto/Passato remoto. Ambientazione: Attuale. Sponda a picco sul fiume.

Ciao Luca, finalmente ci incrociamo. Che dire lo stile è veramente eccellente, mi hai sorpreso sia con il tema, sia per il clima che hai dato al racconto. Si legge tutto d’un fiato e ci si immedesima (purtroppo) bene con i pensieri della protagonista. Invidio davvero chi come te riesce a usare il “tell” in questo modo.
Vediamo qualche nota negativa ahah:
A parte il refuso del nome che ti hanno fatto già notare, avrei evitato lo specificare che Giacomo era tre anni più grande. Sinceramente è un pensiero che dà l'impressione di essere stato messo dall’autore per giustificare il fatto che lei non sia riuscita a difendersi. Non lo vedo confacente con il flusso di pensieri. Piccola inezia personale comunque.
E per il tema avrei un po’ più calcato il fatto che per Giacomo sia stato un gesto banale.
Comunque tematica forte (e troppo spesso attuale) e centrata.

Buona gara!

Bruce.


Un tanto al chilo, di Luca Moggia

In terza persona. Tempo verbale passato remoto. Ambientazione Horror/Splatter/futuristica.

Ciao Luca, ci incontriamo di nuovo! Che dirti, lo stile è molto buono, sempre impeccabile.
Effettivamente manca qualcosa al racconto. Una sorta di worldbuilding, qualcosa di background alla storia. Anche la descrizione della merce per quanto varia non aggiunge molto alla trama. Tutta la scena risulta un po’ lunga. Il finale invece mi è piaciuto sarebbe stato un bel trampolino per migliorare la precedente con una semina.
Tema super centrato.

Buona gara.

Bruce.


Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia

In prima persona. Tempo presente. Ambientazione Attuale. Studio Psichiatrico.

Ciao Maurizio, devo dire che quest’anno stai scrivendo davvero davvero bene.
Tutti i tuoi racconti sono molto belli. Anche questo è profondo e scritto con uno stile invidiabile. Unica critica è che forse un po’ “cervellotico” come dice il buon Emiliano e che lascia un po’ poco spazio all’emozione. Però potrebbe starci in quanto la psicologa (stile Susan Calvin di Asimov) analiticamente fredda.
Il tema mi sembra centrato.

Bruce.


Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo

In prima persona. Tempo presente. Ambientazione (Fantascienza) Post-apocalittico. Casa familiare.

Ciao Gaia, avevi scritto il Buco della Luce giusto? Lo stile è buonissimo, solo quell’imprecisione della migliore amica da rivedere. Se stai sperimentando in prima persona sei già a buon livello. Io è un anno che la uso e mi trovo bene, ma il cambio di prospettiva è davvero difficile all'inizio. Mi è piaciuto anche come hai fatto trasparire l’ambientazione senza troppi spiegoni.

Per quanto riguarda il tuo dubbio sul tema, l’unico mio umile consiglio è che magari potevi specificarlo meglio nella narrazione. Purtroppo, fra le tante cose che ho capito qui su MC, è che da scrittori diamo per scontato molto e al lettore non arriva tutto o comunque è facile non essere intesti completamente. Quindi magari avrei messo un pensiero del tipo: “Un gesto banale come fare una doccia è diventato così doloroso.” Certo formulato meglio. Forse stilisticamente non è un granché, ma una cosa del genere può togliere ogni dubbio sul tema eheh.

Bruce.


Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta

In terza persona. Tempo verbale: presente. Ambientazione (Fantascienza) Casa familiare. Tema centrato

Ciao, Giuliano, è sempre un piacere leggerti. Da amante di fantascienza mi è piaciuto molto il racconto.
Il tema è caldo ormai da molto, troppo tempo. L’idea di base è buonissima e vale il racconto. Infetti forse l’intro è un po’ lunghino (e solamente utile a giustificare la rabbia del commento).
Per il finale per un attimo ho temuto fosse la figlia…
Tema centrato e stile ottimo come di consueto.

Bruce.


Un follower per la vita, di Manuel Marinari

In prima persona. Tempo verbale: imperfetto / Passato remoto. Ambientazione: Fantascienza. Tema centrato.

Ciao Thomas (scherzo), Manuel.

Mi piace. Sì sì. Mi piace l’ambientazione e la realizzazione. Mi ha ricordato una puntata di black mirror dove le persone venivano categorizzate in base alla media delle stelle che ricevevano. L’unica cosa che non mi convince è l’uso del passato come tempo verbale. Quasi a dire che il protagonista alla fine si salvi grazie agli ultimi due follower. Anche se non credo fosse intenzionale.
Forse il worldbuilding come fatto notare avrebbe avuto bisogno di qualche analisi in più. Ma in quattro ore è stato un egregio lavoro. Il tema un pochino stiracchiato, ma un po’ tutti devo dire.
Comunque noto anche io come Emiliano un costante miglioramento. Complimenti!

Bruce.


Giustizia, di Alexandra Fischer

In terza persona. Tempo verbale: imperfetto / Passato remoto. Ambientazione: Attuale (molto!). Bar.

Ciao Alexandra, piacere di continuare a leggerti!
Per prima cosa ho notato che hai tolto la specificazione di chi parla in ogni frase dei dialoghi. Ottima scelta. Risulta tutto molto più fluido, forse hai tolto anche troppo e potevi mettere qualche tag in più per far capire meglio chi parlava. Io, non ho avuto difficoltà a seguirlo. Le critiche al racconto seguono quelle dei commenti precedenti.
Per quanto riguarda il tema credo sia centratissimo. Molto forte, non hai avuto paura di legarlo ad una vicenda attualissima. Complimenti.

Buona gara.

Bruce.



Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese

In terza persona. Tempo verbale presente. Ambientazione: Attuale/fantascienza. Stati uniti. Base missilistica/ Casa familiare. Tema centrato.

Ciao, Giulio e molto piacere di leggerti. Non aggiungo molto ai commenti precedenti. Lo stile mi piace, necessita solo, a mio avviso, di qualche limatura. Secondo me il racconto sarebbe risultato molto meglio in prima persona tant'è che ogni tanto i pensieri davano proprio quell'impressione. Il finale un po’ telefonato, ma credo sia dovuto al fatto che hai super centrato il tema e quindi è proprio il finale che ti aspetti. La superficialità del capitano provoca decine di morti solo per vedere una banale partita di basket. Molta amarezza e verità.

Buona gara!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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antico
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » giovedì 29 febbraio 2024, 12:28

Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni arriverà anche quella de IL GLADIATORE.

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IL GLADIATORE
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Re: Gruppo MOSTRO DI CAPRI: Lista racconti e classifiche

Messaggio#15 » lunedì 4 marzo 2024, 12:57

Ecco commenti e classifica:

1 - A domani, di Luca Fagiolo
2 - Aggiornamento di policy, di Giuliano Cannoletta
3 - Perfetta punizione, di Gaia Peruzzo
4 - Un tanto al chilo, di Luca Moggia
5 - Un follower per la vita, di Manuel Marinari
6 - Il settantaquattresimo taccuino, di Maurizio Chierchia
7 - Giustizia, di Alexandra Fischer
8 - Finisci i tuoi pancake, di Giulio Marchese




1 - A DOMANI

Ciao Luca,
racconto davvero bello che si legge senza mai inciampare, per merito di uno stile fluido e consapevole. La banalità del male è resa davvero bene nei dettagli che ci offri e che sono un cazzotto nello stomaco, come la zip di Giacomo tirata su come se fosse il gesto più normale e quotidiano del mondo. Adoro i racconti con molto sottotetto che mi offrono la possibilità di viaggiare con la mente e immaginare ciò che tu non hai scritto ma che hai abilmente nascosto e seminato.
Bello l’abbraccio che si dà alla fine, facendo pensare a quelli che non ha mai ricevuto. Insomma, un bel pollice su con lode.


2 - AGGIORNAMENTO DI POLICY

Ciao Giuliano, un racconto che centra perfettamente il tema. La scrittura è fluida e la capacità di far entrare il lettore nella testa e nel cuore del personaggio è segno di abilità, quella che non scopriamo certo oggi.
Il racconto sa dove vuole andare e ci arriva senza intoppi, facendo riflettere il lettore su temi pesanti, senza cadere in banalità o qualunquismo.
Una prova da pollice su con pacca sulla spalla.

3 - PERFETTA PUNIZIONE

Ciao Gaia,
davvero un bel racconto, scritto con un a consapevolezza stilistica che stai migliorando ogni mese.
Fanno male alcuni passaggi, nel senso che arrivano a toccare le corde emotive in un modo che denota davvero un’abilità. Brava davvero a costruire un mondo intorno alla solitudine del personaggio e a trasmetterla al lettore. Mi hai fatto provare annoia, disperazione e rassegnazione. La valutazione, di poco inferiore ai racconti di Fagiolo e Cannoletta è comunque di un bel pollice su.

4 - UN TANTO AL CHILO

Ciao Luca, il racconto è davvero ben scritto, e questa è una cosa alla quale ci sti abituando, e il tema è ben centrato. Ho apprezzato i dialoghi, davvero ben costruiti e gestiti e anche la capacità di dare alla storia una chiave ironica senza cadere nel superficiale.
Anche io però ho trovato il racconto mancante di qualcosa che mi spiegasse il perché ci troviamo in quella situazione. Se ci fosse stato un elemento capace di costruire una trama, sarebbe stato perfetto. Resta però un bel racconto o e una prova valida che si assesta su un pollice tendente al positivo molto solido e altrettanto brillante.


5 - UN FOLLOWER PER LA VITA

Ciao Manuel,
un racconto scritto con uno stile davvero buono e un’ambientazione creata molto bene. Avrei evitato di soffermarmi troppo su alcune descrizioni dando così più spazio alla caratterizzazione del protagonista che non riesce a trasmettere bene empatia al lettore. Tuttavia la valutazione è positiva e va su un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante, anche se non del tutto e infatti si piazza dietro a quello di Moggia per una maggior pulizia stilistica di quest’ultimo.


6 - IL SETTANTAQUATTRESIMO TACCUINO

Ciao Maurizio,
un racconto molto interessante e scritto bene, con uno stile che stai migliorando di Edition in Edition. Ci sono degli spunti ti geniali e dei dettagli che si notano e danno un valore in più al racconto, come quello del Moleskine, in evidente contrasto con la tecnologia inoltrata dal ragazzo. Purtroppo anche a me, alla fine della lettura, sono rimaste un sacco di domande irrisolte, come quella del perché e del cosa... Ho trovato il finale troppo sbrigativo e la “redenzione” del ragazzino (giovane ragazzo non si legge senza storcere il naso) arriva in modo troppo improvviso e liquidata senza approfondimenti.
Questo penalizza un po’ la valutazione positiva del racconto che si ferma a un pollice tendente al positivo in modo brillante ma non solido.



7 - GIUSTIZIA

Ciao Alexandra
mi piace come hai pensato e declinato il tema, che è molto bene centrato. Trovo i dialoghi ben costruiti ma quello che avrei migliorato è la struttura della trama. Forse con qualche carattere in più avresti prodotto un lavoro ancora più accuro e con una valutazione migliore, che se è un pollice comunque tendente al positivo.


8 - FINISCI I TUOI PANCAKE

Ciao Giulio, il racconto parte promettendo molto bene, con il tema centrato e un’iniziale apparecchiatura della storia densa di potenziale. Purtroppo, sia per le imprecisioni i che ti hanno segnalato e che disturbano non poco la lettura, sia per uno stile che ho trovato lento, con elementi messi lì ma non sviluppati (quoto in questo senso l’osservazione di Isabella su Rose), il racconto non arriva dove sembrava che lo volessi portare. L’assenza di emozioni nei personaggi e la poca empatia che sviluppano non l’ho trovata un punto to di forza come altri ti hanno detto. Credo però che ci sia più un problema di tempo che altro e che con più tempo sarebbe venuto fuori un bel racconto.
Purtroppo per questo la mia valutazione è un pollice tendente al positivo ma al pelo.

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