I commenti di DIEGO LAMA ai racconti finalisti

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 19 febbraio con un tema di Diego Lama e cinquemila caratteri a disposizione!
Avatar utente
antico
Messaggi: 7232

I commenti di DIEGO LAMA ai racconti finalisti

Messaggio#1 » mercoledì 13 marzo 2024, 12:17

PREMESSA

I racconti mi sono sembrati tutti molto omogeni dal punto di vista della qualità narrativa, molti hanno risentito del poco spazio a disposizione (chi più, chi meno), ciononostante tutti hanno scovato belle idee, usato una buona lingua, messo in scena personaggi interessanti, creato atmosfere ricche.
Trattandosi di una competizione sono stato costretto a utilizzare dei criteri (soggettivi, ovviamente, ma pur sempre dei criteri: novità dell’idea, personale coinvolgimento, rispondenza al tema, ricchezza della lingua, forza della storia/personaggi…) e alla fine è stato molto faticoso stendere una graduatoria.
Non mi sono lasciato troppo influenzare dai giudizi dei vari gruppi, però vi sono parecchie affinità di giudizio. Fosse stato per me avrei premiato tutti con lo stesso voto, ma ecco la mia graduatoria finale.
Complimenti a ciascuno.

Diego Lama

COMMENTI

Perfetta punizione
Tutto concentrato sul dolore e sulla sofferenza. Il tema dell’ultimo uomo sopravvissuto è qui trattato in modo intimistico all’interno di una casa abbandonata. Racconto colmo di atmosfera, pieno di immagini forti e di belle costruzioni di parole. Il male si intuisce, la banalità del male un po’ meno. Letto con piacere. Mi è piaciuta molto la lingua, alcune frasi poetiche mi hanno davvero colpito.

Aggiornamento di policy
Coerente col tema, scritto bene, ambientazione interessante, personaggio negativo che suscita curiosità. Finale ottimistico, forse avrei insistito di più sull’aspetto pessimistico del racconto, e cioè sull’evidenza che Zeno cambia atteggiamento solo per paura di conseguenze tecnologiche, non perché sia migliorato come essere umano: Zeno cresce come personaggio per una sorta di etica virtuale imposta e non per riflessione interiore. Premiato per la qualità e l’aspetto innovativo dell’idea.

Il lavoro di papà
Bella atmosfera, tutto molto idilliaco e perfetto all’inizio, con indizi evidenti in merito al finale, dunque un po’ telefonata la conclusione. Capisco l’ambientazione statunitense, che però mi è sembrato una scelta rischiosa (a meno che non si conosca davvero bene l’Alabama) e vagamente artificiosa: si rischia di tendere a stilemi già letti. Avrei preferito intuire dagli eventi che il lavoro del protagonista è quello di boia, e non che mi venisse detto (show, don't tell) in una frase finale.

Appunti personali del Dottor Robert Finnigramm
Struttura interessante. Piacevole lettura. La storia si va definendo poco alla volta anche se già dall’inizio si intuisce il finale del racconto il cui valore non sta nella fine, appunto, ma nella riflessione che introduce: come insegnare a un bambino cosa sia il bene e cosa sia il male, se non con l’esempio. Dunque una famiglia sana dovrebbe crescere un figlio sano: ma non è il caso di questa storia. Apprezzato soprattutto per la struttura del racconto. Troppo poco spazio per svilupparlo in pieno.

Normali
Racconto che mi è piaciuto davvero molto, però alla fine non l’ho capito. Mi è piaciuta l’idea di una commessa che studia i suoi clienti alla ricerca del male e del bene, o delle loro storie. Mi è piaciuta la scoperta della colpevolezza del professore, anche se è apparsa evidente appena egli è comparso in scena, e mi è piaciuto scoprire che anche la protagonista fa parte del mondo del male. Ma perché fa parte del male? E perché poi cambia atteggiamento nel finale? Boh? Racconto da sviluppare in più spazio e da chiarire con profondità in tutti i suoi aspetti. Può venir fuori molto bene.

Un’idea geniale!
Racconto carino, diverso da ciò che di solito si legge in queste competizioni. Belle scene, interazioni simpatiche, finale giusto. Mi sono divertito a leggerlo. Non ho trovato moltissima attinenza col tema, ma va bene lo stesso. Apprezzato per ironia e diversità di situazioni, anche le interazioni tra i due protagonisti sono riuscite.

Tre donne
Anche questo è un bel racconto però mi sembra abbastanza fuori tema. Situazione particolare e storia che si snoda piano piano con qualche ingenuità e qualche accelerazione dovuta al poco spazio a disposizione. Questo è un esempio lampante di racconto che avrebbe avuto bisogno di svilupparsi su più pagine per uscire bene come meritava. Bella l’idea e bello il finale.

A domani
La storia di una serata tra amici, di una ragazza e di uno stupro. Il male e la sua banalità si annidano nella festa e nella normalità con cui Giacomo affronta la protagonista, prendendosi ciò che crede gli sia dovuto. Buona introspezione psicologica della ragazza, anche lei vittima dei suoi stessi stereotipi, nel bene come nel male. Non c’è alcuna speranza in questo racconto: perché si suicida? perché non reagisce? Forse poteva essere sviluppato di più.

Miliardi di occhi tagliati in due
Racconto molto duro dove il male e il bene si confondono. Ho trovato la lingua, se pur forte, a tratti meno in sintonia con l’idea di personaggio che mi ero fatto leggendo. La storia è convincente, anche se alcuni passaggi (spostare tutto in Francia) mi sono sembrati non necessari. Forse il vero colpevole non è il capitano Arkuun ma il protagonista stesso: non tutti coloro che hanno avuto cattivi maestri diventano assassini, dunque avrei accecato la voce narrante. Belle immagini.



Torna a “Diego Lama Edition - la SESTA dell'UNDICESIMA ERA - 180° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti