L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
- Emiliano Maramonte
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L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ti racconto una storia.
Una volta conoscevo un uomo, un vero figlio di buona donna capace di fottere chiunque. Si chiamava Jack, ma era soprannominato l’“uomo ombra”.
Gliel’aveva fatta a politici ammanicati, faccendieri dell’alta finanza, pezzi da novanta della mala e ogni volta, così come era arrivato, scompariva.
Era inafferrabile. Aveva l’Interpol alle calcagna, ma nessuno sbirro era mai riuscito a identificarlo. Un vero fantasma. Si vociferava che avesse fatto un patto con Belzebù in persona.
Per un colpo di fortuna, incrociò la mia strada in un night. Ci ritrovammo a bere allo stesso tavolo e, tra una birra e una pista, scoccò la scintilla. Ci mettemmo in affari. Non so perché lo fece. Forse notò qualcosa di speciale in me, forse si fidò del mio faccino d’angelo, non saprei, alla fine insieme ci dedicammo al business, quello serio.
Lo vidi all’opera e ne rimasi stupito. Le persone ne restavano ammaliate, soprattutto le donne. Aveva una parlantina eccezionale e l’incredibile talento di rimediare agli imprevisti in un amen. Sapeva esattamente quando mollare e quando andare avanti, poi, come un felino, piazzava il colpo e spariva.
Droga, rapine, mazzette, puttane… in pochi mesi tirammo su una fortuna. Avevamo contro mezza città, ma chi se ne fotteva!, avevamo la pancia piena e il cervello in paradiso.
Commisi un errore, bello grosso.
Fregammo un carico di droga a un siciliano e io mi tenni la parte di Jack. Una montagna di soldi. Decisi di sparire e rifarmi una vita in culo al mondo.
Ma lui mi trovò, anzi, trovò mio figlio. Lo rapì e lo torturò, sperando di stanarmi. Non penso che rivolesse indietro il malloppo. Voleva me e basta. Non vedeva l’ora di farmela pagare.
Quando arrivai alla bettola in cui mi aveva attirato, lui non c’era. Mike, mio figlio, stava lì, sdraiato a terra, conciato peggio di un maiale scannato.
Giurai vendetta, ma parliamo di un uomo ombra, giusto? Come cazzo lo trovavo un uomo ombra?
Fine. Ti è piaciuta la storia? Lo so che non ti è piaciuta.
Tuo padre è un vero pezzo di merda e stavolta sarò io a fargliela pagare. Non ti preoccupare, ho ancora qualche bel giocattolo da provare su di te. Com’è il vecchio detto? Le colpe dei padri ricadono sui figli. Voglio divertirmi ancora un po’, poi me ne resterò seduto ad aspettare che Jack compaia, proprio qui davanti a me.
Che cazzo dici?
Tu sei un ragazzo. Sei suo figlio.
Che significa “Jack è qui davanti a te”?
Il patto col diavolo, cazzo! Il fottuto patto col diavolo!
Ecco come ci riuscivi.
E adesso?
Hai ucciso mio figlio, bastardo! Ti auguro che Satana pisci fuoco sulla tua anima schifosa.
Fermo. Non ti muovere. Fermo dove sei, cazzo! Ho la pistola, la vedi? Che vuoi fare?
Ah!
Mi hai colpito! Ma cosa...?! Sto morendo.
Sto morendo…
Ora raccontamela tu una storia, uomo ombra, prima di svanire ancora.
Una volta conoscevo un uomo, un vero figlio di buona donna capace di fottere chiunque. Si chiamava Jack, ma era soprannominato l’“uomo ombra”.
Gliel’aveva fatta a politici ammanicati, faccendieri dell’alta finanza, pezzi da novanta della mala e ogni volta, così come era arrivato, scompariva.
Era inafferrabile. Aveva l’Interpol alle calcagna, ma nessuno sbirro era mai riuscito a identificarlo. Un vero fantasma. Si vociferava che avesse fatto un patto con Belzebù in persona.
Per un colpo di fortuna, incrociò la mia strada in un night. Ci ritrovammo a bere allo stesso tavolo e, tra una birra e una pista, scoccò la scintilla. Ci mettemmo in affari. Non so perché lo fece. Forse notò qualcosa di speciale in me, forse si fidò del mio faccino d’angelo, non saprei, alla fine insieme ci dedicammo al business, quello serio.
Lo vidi all’opera e ne rimasi stupito. Le persone ne restavano ammaliate, soprattutto le donne. Aveva una parlantina eccezionale e l’incredibile talento di rimediare agli imprevisti in un amen. Sapeva esattamente quando mollare e quando andare avanti, poi, come un felino, piazzava il colpo e spariva.
Droga, rapine, mazzette, puttane… in pochi mesi tirammo su una fortuna. Avevamo contro mezza città, ma chi se ne fotteva!, avevamo la pancia piena e il cervello in paradiso.
Commisi un errore, bello grosso.
Fregammo un carico di droga a un siciliano e io mi tenni la parte di Jack. Una montagna di soldi. Decisi di sparire e rifarmi una vita in culo al mondo.
Ma lui mi trovò, anzi, trovò mio figlio. Lo rapì e lo torturò, sperando di stanarmi. Non penso che rivolesse indietro il malloppo. Voleva me e basta. Non vedeva l’ora di farmela pagare.
Quando arrivai alla bettola in cui mi aveva attirato, lui non c’era. Mike, mio figlio, stava lì, sdraiato a terra, conciato peggio di un maiale scannato.
Giurai vendetta, ma parliamo di un uomo ombra, giusto? Come cazzo lo trovavo un uomo ombra?
Fine. Ti è piaciuta la storia? Lo so che non ti è piaciuta.
Tuo padre è un vero pezzo di merda e stavolta sarò io a fargliela pagare. Non ti preoccupare, ho ancora qualche bel giocattolo da provare su di te. Com’è il vecchio detto? Le colpe dei padri ricadono sui figli. Voglio divertirmi ancora un po’, poi me ne resterò seduto ad aspettare che Jack compaia, proprio qui davanti a me.
Che cazzo dici?
Tu sei un ragazzo. Sei suo figlio.
Che significa “Jack è qui davanti a te”?
Il patto col diavolo, cazzo! Il fottuto patto col diavolo!
Ecco come ci riuscivi.
E adesso?
Hai ucciso mio figlio, bastardo! Ti auguro che Satana pisci fuoco sulla tua anima schifosa.
Fermo. Non ti muovere. Fermo dove sei, cazzo! Ho la pistola, la vedi? Che vuoi fare?
Ah!
Mi hai colpito! Ma cosa...?! Sto morendo.
Sto morendo…
Ora raccontamela tu una storia, uomo ombra, prima di svanire ancora.
Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa ENRICO LUCERI EDITION!
- KatyBlacksmith
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ciao, Emiliano! Ben ritrovato.
Il tema è centrato, la storia è interessante e la narrazione in prima persona la rende ancora più incisiva riuscendo, nelle poche battute che ci sono concesse per il racconto, a raccontare una vicenda lunga anni.
Forse in un punto l'ho trovato leggermente didascalico:
quando forse un:
Ah!
Come hai fatto a colpirmi/spararmi/accoltellarmi?
Quanto sangue! No… così morirò!
mi avrebbe dato un briciolo in più di soddisfazione, ma probabilmente è una questione di gusti.
Per il resto bell'ambientazione, con linguaggio adeguato che la rende ancora più vivida.
Per me una buona prova! Buona undicesima era!
Il tema è centrato, la storia è interessante e la narrazione in prima persona la rende ancora più incisiva riuscendo, nelle poche battute che ci sono concesse per il racconto, a raccontare una vicenda lunga anni.
Forse in un punto l'ho trovato leggermente didascalico:
Emiliano Maramonte ha scritto:Ah!
Mi hai colpito! Ma cosa...?! Sto morendo.
Sto morendo…
quando forse un:
Ah!
Come hai fatto a colpirmi/spararmi/accoltellarmi?
Quanto sangue! No… così morirò!
mi avrebbe dato un briciolo in più di soddisfazione, ma probabilmente è una questione di gusti.
Per il resto bell'ambientazione, con linguaggio adeguato che la rende ancora più vivida.
Per me una buona prova! Buona undicesima era!
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Tema centrato. Storia piena di azione. Il protagonista entra in affari con Jack, l’Uomo Ombra, ma gli ruba dei soldi. Così l’Uomo Ombra si vendica sul figlio di lui torturandolo. Ma si ritrova a essere torturato dal protagonista, ringiovanito perché, come l’Uomo Ombra, ha fatto un patto con il diavolo. Questo colpo di scena è geniale. La storia è scritta molto bene, scorrevole al punto giusto. Mostra al Lettore un mondo oscuro, fatto di sotterfugi.
Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano e piacere di tornare a leggerti!
Stile congruo, ritmo narrativo incalzante, bravo.
Gli ingredienti per un ottimo racconto ci sono tutti. Purtroppo il finale ti è scivolato di mano (verosimilmente per la mancanza di spazio).
In primis mi è servito leggere Alexandra per capire il passaggio in cui è il protagonista a sua volta a sequestrare il figlio di Jack. A posteriori, dico che ci si poteva arrivare, però non è comunque un buon segno,
Il nodo principale però a mio parere è che la prima persona ti ha dato una grossa mano all'inizio, ma ti ha giocato fortemente contro sulla conclusione.
Difficile ricostruire la morte del protagonista diversamente con la prima persona, infatti, anche a ripensarci a bocce ferme.
Il risultato è che il finale appare didascalico, quasi comico (il protagonista che descrive la sua morte mi riecheggia scene dei Simpson o qualche altra sitcom americana) e surreale.
Semplicemente, non funziona.
Probabilmente la storia andava chiusa prendendo un'altra direzione, per quanto il patto con il diavolo conducesse coerentemente alla "vittoria" di Jack.
Sistemato questo aspetto, resta un più che valido racconto.
Alla prossima!
Stile congruo, ritmo narrativo incalzante, bravo.
Gli ingredienti per un ottimo racconto ci sono tutti. Purtroppo il finale ti è scivolato di mano (verosimilmente per la mancanza di spazio).
In primis mi è servito leggere Alexandra per capire il passaggio in cui è il protagonista a sua volta a sequestrare il figlio di Jack. A posteriori, dico che ci si poteva arrivare, però non è comunque un buon segno,
Il nodo principale però a mio parere è che la prima persona ti ha dato una grossa mano all'inizio, ma ti ha giocato fortemente contro sulla conclusione.
Difficile ricostruire la morte del protagonista diversamente con la prima persona, infatti, anche a ripensarci a bocce ferme.
Il risultato è che il finale appare didascalico, quasi comico (il protagonista che descrive la sua morte mi riecheggia scene dei Simpson o qualche altra sitcom americana) e surreale.
Semplicemente, non funziona.
Probabilmente la storia andava chiusa prendendo un'altra direzione, per quanto il patto con il diavolo conducesse coerentemente alla "vittoria" di Jack.
Sistemato questo aspetto, resta un più che valido racconto.
Alla prossima!
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano. Ho letto dei tuoi racconti migliori di questo, ma il tema devo ammettere che era particolarmente difficile da affrontare. Mi sono piaciute le idee, sia quella di ereditare le colpe del padre e subirne le conseguenze, sia quella del patto con il diavolo.
Ma mi è rimasto anche un dubbio in testa. Da quello che ho capito il protagonista ha lavorato nella malavita con Jack per molto tempo. Lo deduco dal fatto che si fossero messi contro mezza città. O almeno questo è quello che ho percepito io. Perché non ha notato che Jack non invecchiava, ma anzi ringiovaniva? O comunque stranezze nel suo aspetto fisico. Penso che avrebbe dovuto chiederselo se erano in contatto. Perché è un dettaglio molto particolare e caratterizzante.
Il finale è piuttosto frettoloso. Avrei preferito vedere la scena in maniera più dettagliata. Anche perché quando muore è piuttosto teatrale e al tempo stesso fumoso. Cosa è successo? Come lo ha colpito? Con cosa? Perché lui non ha premuto il grilletto dato che aveva la pistola e non si è difeso? Immagino che non gli abbia sparato perché altrimenti non avrebbe avuto il tempo di formulare il pensiero finale, né di accorgersi di star morendo. Quindi forse è successo qualcosa di soprannaturale? Se sì perché hai scelto di non descriverlo?
Insomma mi ha lasciato con molte domande e l’incertezza di aver capito bene il racconto, nonostante lo abbia riletto più volte.
Ti faccio in bocca al lupo per la gara!
Ma mi è rimasto anche un dubbio in testa. Da quello che ho capito il protagonista ha lavorato nella malavita con Jack per molto tempo. Lo deduco dal fatto che si fossero messi contro mezza città. O almeno questo è quello che ho percepito io. Perché non ha notato che Jack non invecchiava, ma anzi ringiovaniva? O comunque stranezze nel suo aspetto fisico. Penso che avrebbe dovuto chiederselo se erano in contatto. Perché è un dettaglio molto particolare e caratterizzante.
Il finale è piuttosto frettoloso. Avrei preferito vedere la scena in maniera più dettagliata. Anche perché quando muore è piuttosto teatrale e al tempo stesso fumoso. Cosa è successo? Come lo ha colpito? Con cosa? Perché lui non ha premuto il grilletto dato che aveva la pistola e non si è difeso? Immagino che non gli abbia sparato perché altrimenti non avrebbe avuto il tempo di formulare il pensiero finale, né di accorgersi di star morendo. Quindi forse è successo qualcosa di soprannaturale? Se sì perché hai scelto di non descriverlo?
Insomma mi ha lasciato con molte domande e l’incertezza di aver capito bene il racconto, nonostante lo abbia riletto più volte.
Ti faccio in bocca al lupo per la gara!
Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano e piacere di averti letto.
allora, mi spiace ma stavolta il racconto non mi ha convinto. la prima parte è ottima. hai usato una buonissima prima persona che sembrava rivolgersi al lettore e raccontava bene la storia del protagonista e del suo socio in affari, il nostro amico Uomo Ombra. però dal momento in cui c'è il disvelamento della persona a cui si sta veramente riferendo il racconto scivola.
in primis perchè è strano che non lo riconosca. okay, se io vedessi un mio caro amico tra 30 anni e lui fosse identico a com'è adesso, probabilmente di primo acchito non capirei che è lui. però se fosse proprio identico identico identico... okay somiglianza tra padre e figlio, ma così sarebbe troppo. quindi qui mi cade un po' la sospensione dell'incredulità e sollevo un sopracciglio.
la morte sul finale proprio non mi è piaciuta. credo ti abbia fregato a mio avviso voler giocare sul pdv fingendo un TU riferito al lettore anziché al prigioniero.
Se avessi aggiunto un paio di azioni fin dall'inizio. qualcosa di poco incisivo che interrompesse il lungo monologo del protagonista, almeno avresti potuto descrivere la scena finale e raccontarci meglio la sua morte.
Peccato, l'idea era davvero carina.
In bocca al lupo per l'edizione.
allora, mi spiace ma stavolta il racconto non mi ha convinto. la prima parte è ottima. hai usato una buonissima prima persona che sembrava rivolgersi al lettore e raccontava bene la storia del protagonista e del suo socio in affari, il nostro amico Uomo Ombra. però dal momento in cui c'è il disvelamento della persona a cui si sta veramente riferendo il racconto scivola.
in primis perchè è strano che non lo riconosca. okay, se io vedessi un mio caro amico tra 30 anni e lui fosse identico a com'è adesso, probabilmente di primo acchito non capirei che è lui. però se fosse proprio identico identico identico... okay somiglianza tra padre e figlio, ma così sarebbe troppo. quindi qui mi cade un po' la sospensione dell'incredulità e sollevo un sopracciglio.
la morte sul finale proprio non mi è piaciuta. credo ti abbia fregato a mio avviso voler giocare sul pdv fingendo un TU riferito al lettore anziché al prigioniero.
Se avessi aggiunto un paio di azioni fin dall'inizio. qualcosa di poco incisivo che interrompesse il lungo monologo del protagonista, almeno avresti potuto descrivere la scena finale e raccontarci meglio la sua morte.
Peccato, l'idea era davvero carina.
In bocca al lupo per l'edizione.
- Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
KatyBlacksmith ha scritto:Ciao, Emiliano! Ben ritrovato.
Il tema è centrato, la storia è interessante e la narrazione in prima persona la rende ancora più incisiva riuscendo, nelle poche battute che ci sono concesse per il racconto, a raccontare una vicenda lunga anni.
Forse in un punto l'ho trovato leggermente didascalico:Emiliano Maramonte ha scritto:Ah!
Mi hai colpito! Ma cosa...?! Sto morendo.
Sto morendo…
quando forse un:
Ah!
Come hai fatto a colpirmi/spararmi/accoltellarmi?
Quanto sangue! No… così morirò!
mi avrebbe dato un briciolo in più di soddisfazione, ma probabilmente è una questione di gusti.
Per il resto bell'ambientazione, con linguaggio adeguato che la rende ancora più vivida.
Per me una buona prova! Buona undicesima era!
Grazie, Katjia!!
Eh sì, anche da altri commenti ricevuti, è ormai evidente l'effetto "attore di teatro di provincia". Purtroppo in alcuni casi, se non ben gestita, la prima persona è devastante. Mi sa che stavolta ho toppato.
- Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Storia piena di azione. Il protagonista entra in affari con Jack, l’Uomo Ombra, ma gli ruba dei soldi. Così l’Uomo Ombra si vendica sul figlio di lui torturandolo. Ma si ritrova a essere torturato dal protagonista, ringiovanito perché, come l’Uomo Ombra, ha fatto un patto con il diavolo. Questo colpo di scena è geniale. La storia è scritta molto bene, scorrevole al punto giusto. Mostra al Lettore un mondo oscuro, fatto di sotterfugi.
Grazie, Alexandra! Sono contento ti sia piaciuto!
Buona gara!
- Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Alfabri ha scritto:Ciao Emiliano e piacere di tornare a leggerti!
Stile congruo, ritmo narrativo incalzante, bravo.
Gli ingredienti per un ottimo racconto ci sono tutti. Purtroppo il finale ti è scivolato di mano (verosimilmente per la mancanza di spazio).
In primis mi è servito leggere Alexandra per capire il passaggio in cui è il protagonista a sua volta a sequestrare il figlio di Jack. A posteriori, dico che ci si poteva arrivare, però non è comunque un buon segno,
Il nodo principale però a mio parere è che la prima persona ti ha dato una grossa mano all'inizio, ma ti ha giocato fortemente contro sulla conclusione.
Difficile ricostruire la morte del protagonista diversamente con la prima persona, infatti, anche a ripensarci a bocce ferme.
Il risultato è che il finale appare didascalico, quasi comico (il protagonista che descrive la sua morte mi riecheggia scene dei Simpson o qualche altra sitcom americana) e surreale.
Semplicemente, non funziona.
Probabilmente la storia andava chiusa prendendo un'altra direzione, per quanto il patto con il diavolo conducesse coerentemente alla "vittoria" di Jack.
Sistemato questo aspetto, resta un più che valido racconto.
Alla prossima!
Ciao Fabrizio, bentornato!
Grazie per gli apprezzamenti e, soprattutto, per una frase: "Il finale ti è scivolato di mano". Hai fotografato perfettamente l'inconveniente del mio racconto. Stavolta la ciambella è uscita senza buco.
Buona gara!
- Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Emiliano. Ho letto dei tuoi racconti migliori di questo, ma il tema devo ammettere che era particolarmente difficile da affrontare. Mi sono piaciute le idee, sia quella di ereditare le colpe del padre e subirne le conseguenze, sia quella del patto con il diavolo.
Ma mi è rimasto anche un dubbio in testa. Da quello che ho capito il protagonista ha lavorato nella malavita con Jack per molto tempo. Lo deduco dal fatto che si fossero messi contro mezza città. O almeno questo è quello che ho percepito io. Perché non ha notato che Jack non invecchiava, ma anzi ringiovaniva? O comunque stranezze nel suo aspetto fisico. Penso che avrebbe dovuto chiederselo se erano in contatto. Perché è un dettaglio molto particolare e caratterizzante.
Il finale è piuttosto frettoloso. Avrei preferito vedere la scena in maniera più dettagliata. Anche perché quando muore è piuttosto teatrale e al tempo stesso fumoso. Cosa è successo? Come lo ha colpito? Con cosa? Perché lui non ha premuto il grilletto dato che aveva la pistola e non si è difeso? Immagino che non gli abbia sparato perché altrimenti non avrebbe avuto il tempo di formulare il pensiero finale, né di accorgersi di star morendo. Quindi forse è successo qualcosa di soprannaturale? Se sì perché hai scelto di non descriverlo?
Insomma mi ha lasciato con molte domande e l’incertezza di aver capito bene il racconto, nonostante lo abbia riletto più volte.
Ti faccio in bocca al lupo per la gara!
Ciao Gaia! Grazie per la lettura e per il feedback. Mi rendo conto dello scivolone. La parte più importante del racconto si è rivelata essere la più debole.
SPOILER
In sostanza il ragazzo che è stato rapito è Jack ringiovanito (che si è fatto passare per suo figlio), e ha sfruttato l'occasione per togliere di mezzo l'ex socio in affari.
- Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Emiliano Maramonte ha scritto:Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Emiliano. Ho letto dei tuoi racconti migliori di questo, ma il tema devo ammettere che era particolarmente difficile da affrontare. Mi sono piaciute le idee, sia quella di ereditare le colpe del padre e subirne le conseguenze, sia quella del patto con il diavolo.
Ma mi è rimasto anche un dubbio in testa. Da quello che ho capito il protagonista ha lavorato nella malavita con Jack per molto tempo. Lo deduco dal fatto che si fossero messi contro mezza città. O almeno questo è quello che ho percepito io. Perché non ha notato che Jack non invecchiava, ma anzi ringiovaniva? O comunque stranezze nel suo aspetto fisico. Penso che avrebbe dovuto chiederselo se erano in contatto. Perché è un dettaglio molto particolare e caratterizzante.
Il finale è piuttosto frettoloso. Avrei preferito vedere la scena in maniera più dettagliata. Anche perché quando muore è piuttosto teatrale e al tempo stesso fumoso. Cosa è successo? Come lo ha colpito? Con cosa? Perché lui non ha premuto il grilletto dato che aveva la pistola e non si è difeso? Immagino che non gli abbia sparato perché altrimenti non avrebbe avuto il tempo di formulare il pensiero finale, né di accorgersi di star morendo. Quindi forse è successo qualcosa di soprannaturale? Se sì perché hai scelto di non descriverlo?
Insomma mi ha lasciato con molte domande e l’incertezza di aver capito bene il racconto, nonostante lo abbia riletto più volte.
Ti faccio in bocca al lupo per la gara!
Ciao Gaia! Grazie per la lettura e per il feedback. Mi rendo conto dello scivolone. La parte più importante del racconto si è rivelata essere la più debole.
SPOILER► Mostra testo
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Fagiolo17 ha scritto:Ciao Emiliano e piacere di averti letto.
allora, mi spiace ma stavolta il racconto non mi ha convinto. la prima parte è ottima. hai usato una buonissima prima persona che sembrava rivolgersi al lettore e raccontava bene la storia del protagonista e del suo socio in affari, il nostro amico Uomo Ombra. però dal momento in cui c'è il disvelamento della persona a cui si sta veramente riferendo il racconto scivola.
in primis perchè è strano che non lo riconosca. okay, se io vedessi un mio caro amico tra 30 anni e lui fosse identico a com'è adesso, probabilmente di primo acchito non capirei che è lui. però se fosse proprio identico identico identico... okay somiglianza tra padre e figlio, ma così sarebbe troppo. quindi qui mi cade un po' la sospensione dell'incredulità e sollevo un sopracciglio.
la morte sul finale proprio non mi è piaciuta. credo ti abbia fregato a mio avviso voler giocare sul pdv fingendo un TU riferito al lettore anziché al prigioniero.
Se avessi aggiunto un paio di azioni fin dall'inizio. qualcosa di poco incisivo che interrompesse il lungo monologo del protagonista, almeno avresti potuto descrivere la scena finale e raccontarci meglio la sua morte.
Peccato, l'idea era davvero carina.
In bocca al lupo per l'edizione.
Ciao Luca!
Grazie per la lettura e per gli attenti rilievi.
Purtroppo è ormai evidente che il racconto zoppica, e non poco. Se io fossi stato più limpido e chiaro, i lettori avrebbero capito al volo, e il dover spiegare il finale non è positivo. Mi dispiace. Se può servire a qualcosa, leggi lo spoiler nel commento di Gaia Peruzzo.
Buona gara!
Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, è sempre un piacere leggerti! Questo protagonista in prima persona che poi muore a me continua a piacere nonostante abbia visto che qui nell’Arena non sia visto proprio di buon occhio! Ok, non è magari tra i tuoi racconti migliori, ma io ho capito alla prima lettura il famoso patto col diavolo e non ci ho trovato chissà che incongruenze. Mi è piaciuto il cambio “parlo al lettore, no non è vero sto parlando con il figlio di Jack/Jack”. L’unico appunto è forse sulla centratura del tema, ecco su quella ho dei dubbi… Buona gara!
-
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Emiliano Maramonte ha scritto:[/quote]► Mostra testo
Questo lo avevo capito, però grazie per la spiegazione. Quello che mi suona strano è come funziona questo patto col diavolo. Oltre a dargli quel fascino con cui incanta tutti e che lo aiuta a mettere a segno i suoi colpi, cosa gli fornisce?
Jack ringiovanisce quando vuole/gli serve? Ringiovanisce sempre poco alla volta? Se sono stati soci, prima che il protagonista decidesse di provare a fregarlo, perché lui non nota nulla? Se due persone collaborano, una noterà che l'altra non invecchia mai. Oppure no?
Mi piacerebbe capirne di più di come l'hai pensato. Perché io appunto ho immaginato che lui ringiovanisse sempre un po' per volta, però a questo punto forse non è così.
La parte in cui il protagonista ci arriva è molto veloce, e forse è proprio questo a destabilizzare. Ci sta che lui abbia un'intuizione, metta insieme le dicerie e una risposta da parte di Jack, però per me è un punto che avrebbe avuto bisogno di più parole.
- Gerry Ponsacchi
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano,
la tua storia mi ha molto divertito! E sì, prima che vada a leggere gli altri commenti andrò al punto: anche la scelta stilistica del finale raccontato tutto dal protagonista mi ha divertito.
Immagino che non tutti abbiano apprezzato, ma per me è stato un buon esperimento, soprattutto in relazione alla storia trattata.
Quindi bene, con il ribaltamento (pensa di avere preso il figlio), il suo controribaltamento (in realtà ha preso l'uomo ombra), e il contro-controribaltamento (soccombe).
In tremila caratteri, una bella impresa!
a presto,
g3rry
la tua storia mi ha molto divertito! E sì, prima che vada a leggere gli altri commenti andrò al punto: anche la scelta stilistica del finale raccontato tutto dal protagonista mi ha divertito.
Immagino che non tutti abbiano apprezzato, ma per me è stato un buon esperimento, soprattutto in relazione alla storia trattata.
Quindi bene, con il ribaltamento (pensa di avere preso il figlio), il suo controribaltamento (in realtà ha preso l'uomo ombra), e il contro-controribaltamento (soccombe).
In tremila caratteri, una bella impresa!
a presto,
g3rry
- Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Debora ha scritto:Ciao Emiliano, è sempre un piacere leggerti! Questo protagonista in prima persona che poi muore a me continua a piacere nonostante abbia visto che qui nell’Arena non sia visto proprio di buon occhio! Ok, non è magari tra i tuoi racconti migliori, ma io ho capito alla prima lettura il famoso patto col diavolo e non ci ho trovato chissà che incongruenze. Mi è piaciuto il cambio “parlo al lettore, no non è vero sto parlando con il figlio di Jack/Jack”. L’unico appunto è forse sulla centratura del tema, ecco su quella ho dei dubbi… Buona gara!
Ciao Debora! Grazie per la lettura e per l'interpretazione... che è quella giusta! Però capisco che non possa piacere a tutti, va bene così!!
Buona gara!
- Emiliano Maramonte
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Gerry Ponsacchi ha scritto:Ciao Emiliano,
la tua storia mi ha molto divertito! E sì, prima che vada a leggere gli altri commenti andrò al punto: anche la scelta stilistica del finale raccontato tutto dal protagonista mi ha divertito.
Immagino che non tutti abbiano apprezzato, ma per me è stato un buon esperimento, soprattutto in relazione alla storia trattata.
Quindi bene, con il ribaltamento (pensa di avere preso il figlio), il suo controribaltamento (in realtà ha preso l'uomo ombra), e il contro-controribaltamento (soccombe).
In tremila caratteri, una bella impresa!
a presto,
g3rry
Grazie mille, Gerry!
Sì, è stato una sorta di esperimento, con tutti i rischi che questo comporta. Alla fin fine, mi sono divertito, e se ti sei divertito pure tu, ho raggiunto il mio scopo!
Buona gara!
- BruceLagogrigio
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
In prima persona. Tempo verbale: presente. Ambientazione attuale/fantastica?. Tema centrato.
Emiliano! Mannaggia. Peccato per questo finale. Il racconto era molto interessante, con il triplo plot-twist carpiato. La storia l'ho seguita volentieri. Tema super centrato. Peccato veramente per solo il finale.
Avendo letto molti tuoi racconti (qualcosa anche fuori MC) ho intuito che sei molto più a tuo agio con la terza che con la prima persona. Anche Ottanta mi ero quasi convinto che fosse in prima invece era in terza. Forse non un buon momento per sperimentare, visto che il buon Fagiolo sta fuggendo in classifica.
Alcuni dubbi:
Ambientazione?
Punteggiatura: Non era più giusto usare le virgolette per il discorso diretto dopo ti racconto una storia: “..
Che ne pensi di uomo-ombra scritto in questo modo.
Buon tutto!
Bruce.
Emiliano! Mannaggia. Peccato per questo finale. Il racconto era molto interessante, con il triplo plot-twist carpiato. La storia l'ho seguita volentieri. Tema super centrato. Peccato veramente per solo il finale.
Avendo letto molti tuoi racconti (qualcosa anche fuori MC) ho intuito che sei molto più a tuo agio con la terza che con la prima persona. Anche Ottanta mi ero quasi convinto che fosse in prima invece era in terza. Forse non un buon momento per sperimentare, visto che il buon Fagiolo sta fuggendo in classifica.
Alcuni dubbi:
Ambientazione?
Punteggiatura: Non era più giusto usare le virgolette per il discorso diretto dopo ti racconto una storia: “..
Che ne pensi di uomo-ombra scritto in questo modo.
Buon tutto!
Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
- IL GLADIATORE
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Re: L'uomo ombra di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano!
Il racconto era partito benissimo ma, come ti hanno già fatto notare, si è sgonfiato sul più bello.
Davvero, l'inizio era intrigante e molto attraente, grazie anche alla maestria con cui hai gestito la prima persona. L'atmosfera era quella giusta e un po' si percepiva qualcosa tra di loro, se ne sentiva la puzza quasi.. Poi tutto è quasi precipitato nella pantomima o in qualcosa di non ben definito. Non che si possa definire comico ma a tratti è sembrato che non riuscissi più a gestire quello di veramente valido che avevi ben strutturato. Peccato perché all'inizio lo stile e la padronanza dei mezzi a cui ci hai abituato erano delle bellissime premesse.
Un pollice tendente al positivo in modo brillante ma non solido.
Il racconto era partito benissimo ma, come ti hanno già fatto notare, si è sgonfiato sul più bello.
Davvero, l'inizio era intrigante e molto attraente, grazie anche alla maestria con cui hai gestito la prima persona. L'atmosfera era quella giusta e un po' si percepiva qualcosa tra di loro, se ne sentiva la puzza quasi.. Poi tutto è quasi precipitato nella pantomima o in qualcosa di non ben definito. Non che si possa definire comico ma a tratti è sembrato che non riuscissi più a gestire quello di veramente valido che avevi ben strutturato. Peccato perché all'inizio lo stile e la padronanza dei mezzi a cui ci hai abituato erano delle bellissime premesse.
Un pollice tendente al positivo in modo brillante ma non solido.
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